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Autore: Redazione StudioNews

Arte, scomparsa a Roma la scultrice Alba Gonzales

Arte, scomparsa a Roma la scultrice Alba GonzalesRoma, 19 lug. (askanews) – Si è spenta a Roma il Maestro Alba Gonzales, scultrice di comprovata fama internazionale, autrice anche di monumenti collocati in Italia e all’estero. Lo comunicano le figlie Marzia e Silvia Pietrantonio che l’hanno amorevolmente accudita in una lunga e dolorosa malattia.


Romana, di origine siciliana e spagnola – informa una nota biografica – si è affermata davvero come Regina delle Arti: prima diplomata all’Opera di Roma, nell’immediato dopoguerra, e cantante lirica vincitrice di concorsi, dopo una stasi in cui si era dedicata agli impegni familiari, intraprese un nuovo percorso artistico nel campo della scultura. Il dinamismo delle sue Ballerine, ad esempio, nasceva appunto dalla sua esperienza coreutica giovanile, così come dalla sua percezione dell’estetica del movimento che le conquistarono il sostegno di numerosi critici, fra cui Enrico Crispolti, Giorgio Di Genova, Mario Lunetta, Alessandro Masi, Antonio Paolucci, Giorgio Segato, Stefania Severi, Vittorio Sgarbi, Gabriele Simongini, Claudio Strinati, Mario Verdone e molti altri. Fra i suoi collezionisti, Ennio Morricone, Nino Manfredi, Maurice Namami, Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Roberto Wirth e Silvio Berlusconi. Quest’ultimo le commissionò per il parco di Villa Certosa “il Labirinto della Libertà”, sette opere (sei sedili, dedicati alla Democrazia, alla Libertà, alla Solidarietà, all’Eguaglianza, al Progresso, alla Scienza e una scultura monumentale centrale, la Centaura della Libertà, sulla cui mano rivolta verso il cielo si posa una colomba.


Gangemi Editore International – Arte le ha dedicato a fine 2022 il volume “Alba Gonzales – Vissi d’Arti fra danza, canto, scultura e resilienza”, conversazioni con Annamaria Barbato Ricci e un’introduzione di Vittorio Sgarbi. In esso, impreziosito da un importante corredo iconografico, viene narrata la vita privata e artistica di Alba Gonzales e ripercorsa anche la storia del Premio Pianeta Azzurro, fondato dalla scultrice e da suo marito, Giuseppe Pietrantonio, nel 1989 e, fino alla sua ultima edizione, nel 2019 assegnato a personalità illustri delle arti, della cultura, del mecenatismo, del giornalismo, della musica, della fotografia. In parallelo, cresceva a Fregene, su Lungomare di Ponente, in un suo compound, l’omonimo Centro internazionale di scultura contemporanea, voluto per accogliere non solo un museo delle opere dell’Artista, ma anche di ‘colleghi’, in un network felice dii espressioni artistiche.


Negli ultimi anni Alba Gonzales aveva rallentato la propria attività artistica: ciò non ha impedito che, nel luglio 2023, vincesse il primo premio del I° Tour Biennale d’Europa, organizzata dalla Fondazione Effetto Arte.

Cosa prevede il “Dl salva-casa” approvato dalla Camera

Cosa prevede il “Dl salva-casa” approvato dalla CameraRoma, 19 lug. (askanews) – Con 155 voti favorevoli, 79 contrari e 9 astensioni la Camera ha approvato il decreto ‘salva-casa’ su cui ieri l’Aula di Montecitorio aveva rinnovato la fiducia al governo. Il decreto passa ora all’esame del Senato per la conversione in legge che deve avvenire entro il 28 luglio.


Il provvedimento interviene sul testo unico in materia di edilizia introducendo importanti novità: sanatoria per lievi irregolarità edilizie, ma anche per “variazioni essenziali” con il superamento della doppia conformità e sanzioni ridotte; via libera ai micro appartamenti di 20 metri quadri; procedure semplificate per il cambio di destinazione d’uso, anche per locali al piano terra e seminterrati; possibilità di recuperare i sottotetti anche se non sono rispettate le distanze minime tra gli edifici; soglie di ‘tollerabilità’ per superfici, altezze e cubature che non rispettano il progetto. Secondo il ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, si tratta della “prima risposta concreta alla ‘tassa sulla casa’ del progetto Von der Leyen. Misure che agevolano famiglie e pubbliche amministrazioni”. Secondo Pd, M5S e Avs, le misure rappresentano un condono e una deregulation selvaggia, destinata a cambiare in peggio il volto delle città e la qualità dell’abitare, consentendo alle persone di poter vivere in “loculi”. I deputati di Italia Viva e Azioni si sono astenuti ritenendo il decreto un passo avanti ma non sufficiente a sbloccare il settore e favorire interventi di rigenerazione.


Niente da fare, in questo provvedimento, per le norme su Milano, su cui al momento non ci sarebbe accordo nella maggioranza. Oggi Salvini ha buttato la palla in campo avversario puntando l’indice contro il sindaco Beppe Sala, che avrebbe criticato le diverse proposte della Lega senza presentare una sua proposta. Ecco le principali misure del decreto.


Sanatoria per difformità parziali e le variazioni essenziali – Per la regolarizzazione degli abusi viene superata la doppia conformità edilizia(ossia conformità alle discipline urbanistica ed edilizia vigenti sia al momento della realizzazione dell’intervento, sia al momento della presentazione della domanda). Con le nuove regole è richiesta la conformità urbanistica al momento della presentazione della domanda e la conformità edilizia al momento della realizzazione dell’intervento. Questo regime semplificato, inizialmente era previsto solo per le difformità parziali, poi con un emednamento della Lega è stato esteso alle ‘variazioni essenziali’ che includono, ad esempio, gli aumenti della cubatura. Sconti nelle sanzioni per la sanatoria – Per regolarizzare delle difformità è richiesto il pagamento di un importo non superiore a 10.328 euro, che si riduce a 5.164 euro se l’intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della presentazione della domanza sia al momento della realizzazione dell’intervento. Nella prima versione del decreto la sanzione poteva arrivare a oltre 30.000 euro.


Micro appartamenti – Possono ottenere l’abitabilità, in quanto soddisfani i requisiti igienico sanitari, i monolocali fino a 20 metri quadri (anzichè 28) per una persona mentre per due persone sono richiesti 28 metri quadri, anzichà 38. L’altezza minima interna dei locali passa da 2,70 a 2,40 metri. Cambio di destinazione d’uso della singola unità immobiliare – E’ sempre consentito all’interno della stessa categoria funzionale, nel rispetto della normativa di settore, ferma restando la possibilità per gli stumenti urbanistici comunali di fissare specifiche condizioni. È stata introdotta una disciplina uniforme per i cambi di destinazione d’uso, senza distinzione se con opere o senza. Locali al piano terra o seminterrati – E’ possibile il passaggio alla categoria residenziale, che è regolato dalla legislazione regionale e permette ai comuni di individuare le zone consentite. Sottotetti – Possono essere recuperati e diventare abitazioni. L’obiettivo della norma è quello di ‘”ampliamento dell’offerta abitativa limitando il consumo di nuovo suolo”. Il recupero è consentito anche quando non c’è il rispetto delle distanze minime tra gli edifici e dai confini, Tollerabilità – il decreto introduce soglie di ‘tollerabilità’ per gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, soglie che riguardano il mancato rispetto di altezza, distacchi, cubatura, superficie coperta. Le soglie sono del 2% delle misure previste nel titolo abitative per gli immobili superiori a 500 metri quadri, del 3% per gli immobili tra 300 e 500 metri quadri, del 4% tra i 100 e i 300 metri quadri, del 5% per gli immobili inferiori a 100 metri quadri. Con un emendamento in Commissione è stata inserita un’altra soglia, pari al 6% per gli immobili sotto i 60 metri quadri. Proroga per le demolizioni – Il Comune può concedere fino a 240 giorni di tempo dall’ingiunzione, anzichè 90, per la demolizione di un immobile abusivo qualora il residente dello stesso immobile abbia “serie e comprovate esigenze di salute” o versi in “stato di bisogno o in gravi situazioni di disagio socio-economico”. Più semplice effettuare interventi di efficientamento – Questi lavori nella singola unità immobiliare sono possibili anche in presenza di eventuali difformità nelle parti comuni del condomonio. Allo stesso modo, gli interventi di efficientamento nelle parti comuni di un edificio sono possibile anche in presenza di difformità nei singoli appartamenti. Edilizia libera – Il decreto amplia gli interventi che non hanno bisogno di autorizzazione. Rientrano in questa categoria la possibilità di realizzare vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti (cosiddette “VEPA”) in tutti i porticati, rientranti o meno all’interno dell’edificio, e l’installazione di strutture di protezione dal sole e dalle intemperie, tipo tende a pergola, comprese le cosiddette tende “bioclimatiche”. Sanatoria difformità in zone vincolate – Il decreto ha introdotto una sanatoria anche per gli interventi in zone soggette a vincoli che, prima dell’entrata in vigore del nuovo Codice dei beni culturali del 2006, pur essendo stati autorizzati dal Comune, non avevano il preventivo accertamento della compatibilità paesaggistica.

Blackout informatico, Mocerino (Netgroup): serve un cloud europeo

Blackout informatico, Mocerino (Netgroup): serve un cloud europeoRoma, 19 lug. (askanews) – “I sistemi operativi mondiali dipendono da tre aziende USA, c’è una questione urgente legata alla sicurezza strategica dei cittadini europei. Il sistema è soggetto a fragilità”. Lo afferma l’esperto di cybersicurezza Giuseppe Mocerino, presidente di Netgroup Spa.


“Il down informatico causato dal blocco del cloud di Microsoft sta avendo ripercussioni in tutto il mondo e sta generando problemi a diversi sistemi operativi ed aziende, tra cui quelle del settore aereo, finanziario, dei media, dei trasporti, anche in Italia. All’azienda statunitense sono collegate le piattaforme di tutto il pianeta ed è questo il centro della questione. Stando alle dichiarazioni dell’azienda informatica il blocco sarebbe causato da un errore di aggiornamento software del cloud e sembrerebbe dunque da escludere un attacco hacker. Si apre però un tema cruciale legato alla sovranità e alla dipendenza tecnologica del pianeta: i sistemi operativi mondiali sono prevalentemente centralizzati nelle tecnologie e nei software dei tre colossi americani: Microsoft, Apple e Google. In una sola nazione si concentra la sicurezza digitale e direi anche la vita dei cittadini di tutto il mondo. Oltre il 70 per cento dei sistemi operativi del pianeta sono di Microsoft e come abbiamo visto , in poche ore si può arrivare al collasso dei sistemi mondiali. Il guasto Microsoft ha causato la cancellazione di almeno 130 voli e il ritardo di oltre 200 aerei, come ha riferito la CNN. I disagi in un mondo globale diventano subito virali e si moltiplicano, dunque arrivano anche nei nostri aeroporti. L’Europa deve porsi come priorità quella della sovranità digitale, ne va della vita e del diritto alla sicurezza dei cittadini: dobbiamo avere un nostro cloud che vada a coprire tutti i servizi nazionali ed europei. Come abbiamo visto, abbiamo le mani legate, non abbiamo alcuna leva di intervento. Il sistema digitale è fragile perché concentrato in una sola nazione”, conclude.

Blackout informatico, Microsoft: risolta la causa di fondo

Blackout informatico, Microsoft: risolta la causa di fondoRoma, 19 lug. (askanews) – Microsoft ha annunciato che “la causa di fondo” dei problemi informatici che oggi hanno coinvolto i suoi sistemi e la piattaforma Microsoft 365, assieme a tutte le app e i servizi collegati, “è stata risolta”, tuttavia aggiungendo che permangono difficoltà su diversi sistemi, dopo il blackout informatico che da questa mattina ha coinvolto innumerevoli piattaforme e utenze, il gruppo indica anche la procedura da seguire per mettersi al riparo da ulteriori inconvenienti.


A determinare gli incidenti, apparentemente, sarebbe stato un aggiornamento del software “Falcon Sensor” del gruppo di sicurezza informatica texano Crowdstrike. Microsoft spiega sui suoi canali social la procedura per ripristinare i sistemi a livelli ritenuti sicuri, ovvero quelli precedenti all’aggiornamento. Parallelamente riferisce che Crowdstrike “sta comunicando direttamente con i propri utenti tramite i suoi vari canali per fornire informazioni”.

Il giornalista Usa Evan Gershkovich è stato condannato in Russia a 16 anni

Il giornalista Usa Evan Gershkovich è stato condannato in Russia a 16 anniRoma, 19 lug. (askanews) – Un tribunale russo ha dichiarato il reporter statunitense Evan Gershkovich colpevole di spionaggio e lo ha condannato a 16 anni di reclusione. Una vicenda che il quotidiano per cui lavora, il Wall Street Journal, ha definito una farsa. Gershkovich, americano di 32 anni che ha negato qualunque illecito e ha bollato come false le accuse a suo carico, è stato processato il mese scorso nella città di Ekaterinburg.


I pubblici ministeri sostenevano che Gershkovich avesse raccolto informazioni segrete su ordine della Central Intelligence Agency statunitense (Cia) su un’azienda che produce carri armati per la guerra della Russia in Ucraina. È il primo giornalista statunitense arrestato con l’accusa di spionaggio in Russia dai tempi della Guerra Fredda. I casi di spionaggio spesso richiedono mesi per essere affrontati e l’insolita rapidità con cui il suo processo si è svolto a porte chiuse – l’udienza di oggi è stata solo la terza del processo – ha alimentato la speculazione che un accordo di scambio di prigionieri tra Stati Uniti e Russia, da tempo discusso, che coinvolga lui e altri americani detenuti in Russia, potrebbe essere in corso. Il Cremlino, interpellato dall’agenzia di stampa Reuters, si è rifiutata di commentare la possibilità di tale scambio.

Occhiuto: su Ncc Consulta ci dà ragione, Calabria-Governo 2-0

Occhiuto: su Ncc Consulta ci dà ragione, Calabria-Governo 2-0Roma, 19 lug. (askanews) – “Calabria-Governo 2-0. Non è una partita di calcio, ma il risultato decretato dalla Corte Costituzionale che ha rigettato entrambe le impugnative di Palazzo Chigi contro le nostre due leggi regionali costruite con l’obiettivo di distribuire nuove licenze Ncc in Calabria per favorire la mobilità di cittadini e turisti. Lo scorso 7 marzo avevamo vinto il primo tempo, con il via libera della Corte alla nostra prima legge”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.


“Oggi il secondo round: la Consulta – nel giudicare la norma calabrese che prevede la possibilità di assegnare 200 nuove autorizzazioni per il servizio di noleggio con conducente – ha sollevato davanti a sé la questione di legittimità costituzionale della legge dello Stato che regolamenta l’intero settore, e ancora una volta ci ha dato ragione”, aggiunge. “Il divieto di rilasciare nuove licenze Ncc è incostituzionale. Questo divieto, si legge nella sentenza della Corte Costituzionale, ‘ha alzato una barriera all’ingresso dei nuovi operatori’, compromettendo gravemente ‘la possibilità di incrementare la già carente offerta degli autoservizi pubblici non di linea’. La norma dichiarata illegittima dalla Consulta ha pertanto causato, in modo sproporzionato, ‘un grave pregiudizio all’interesse della cittadinanza e dell’intera collettività’. I servizi di autotrasporto non di linea, infatti, concorrono a dare effettività alla libertà di circolazione, ‘che – viene sottolineato nella sentenza – è la condizione per l’esercizio di altri diritti, per cui la forte carenza dell’offerta’ – che colloca l’Italia fra i Paesi europei meno attrezzati al riguardo – generata dal potere conformativo pubblico ha indebitamente compromesso ‘non solo il benessere del consumatore, ma qualcosa di più ampio, che attiene all’effettività nel godimento di alcuni diritti costituzionali, oltre che all’interesse allo sviluppo economico del Paese’”, ha spiegato.


“Siamo davanti ad una decisione storica e senza precedenti, che ammacca le corporazioni e che finalmente rende il mercato realmente libero a vantaggio dei cittadini e di chi vuole fare impresa”, ha concluso.

Atletica, Schwazer torna a marciare stasera “per i miei figli”

Atletica, Schwazer torna a marciare stasera “per i miei figli”Roma, 19 lug. (askanews) – “Dopo 8 lunghissimi anni dalla mia ultima gara, tornerò a marciare. I miei figli, Ida e Noah, mi vedranno gareggiare per la prima volta e ne sono immensamente felice! Sarà una festa per tutti gli atleti, i tifosi e per le famiglie che saranno presenti”. Alex Scwhazer parla così, su Instagram, della sua prima giornata da atleta riabilitato. Terminata la squalifica di otto anni, torna a marciare questa sera per l’ultima volta Alex Schwazer, il campione olimpico della 50 km a Pechino 2008, in quella che è stata annunciata come l’ultima gara della sua carriera Il marciatore sarà in gara sulla distanza dei 20.000 metri stasera alle 19.30 ad Arco, in provincia di Trento, per l’iniziativa ‘QAlex20k’ sulla pista dello stadio di via Pomerio. L’atleta, 40 anni da compiere in dicembre, gareggerà con la maglia dell’Atletica San Biagio, la società per la quale è tesserato dalla scorsa settimana. L’evento è organizzato da Queen Atletica con il supporto della Asd Atletica Alto Garda e Ledro. “Ringrazio tutti quelli (pochi) che mi sono stati vicini in questo doloroso (ed infernale) percorso – continua – quelli che non mi hanno mai abbandonato, quando sarebbe stato facile farlo, quelli che hanno lottato con me e sofferto assieme a me per l’ingiustizia che dovevo sopportare e per il trattamento che mi veniva riservato. Ringrazio, infine, quelli (molti) che dopo aver compreso la mia innocenza ed estraneità ai fatti di cui ero stato accusato, mi hanno fatto sentire (seppur a distanza) il loro affetto e vicinanza, grazie”.


Il primo evento dopo 8 anni di squalifica con solo un rivale al via, Damiano Barbieri dell’Asd Risorgive, atleta master 42enne, e una regolare giuria di marcia. Per una precisa scelta, il risultato non sarà valido per il ranking internazionale, ma sarà regolarmente certificato per le graduatorie Fidal. Una lunga squalifica per doping, la seconda, inflitta nel 2016 durante i Giochi di Rio, e terminata a mezzanotte di domenica 7 luglio, che ha condizionato tutta la carriera e la vita di Alex Schwazer, una positività che il campione ha sempre negato.


L’altoatesino, negli anni scorsi, aveva cercato una riduzione di pena sulla squalifica, con il sogno di tornare ai nastri di partenza alle Olimpiadi di Parigi 2024 che faceva capolino nei suoi pensieri, ma soprattutto per tutelare il suo onore e la sua dignità. In cuor suo sapeva di non voler alimentare un’illusione, e la decisione negativa dell’agenzia mondiale contro il doping (Wada) ha frantumato anche l’ultima speranza del campione.

Il duo austriaco Kruder e Dorfmeister al Villa Ada Festival a Roma

Il duo austriaco Kruder e Dorfmeister al Villa Ada Festival a RomaRoma, 19 lug. (askanews) – Con i loro remix downtempo, hip hop e drum and bass, gli austriaci Peter Kruder e Richard Dorfmeister hanno cambiato radicalmente la musica da club. Il duo che ha reso Vienna la capitale del remix fa tappa nella Capitale al Villa Ada Festival il 20 luglio. Tra i nomi più importanti della scena elettronica e dance, i producer tornano a far ballare Roma.


Da trent’anni sulle scene, Kruder & Dorfmeister si sono affermati nel panorama musicale quando, dopo aver fondato la loro etichetta G-Stone Recordings, pubblicano nel 1993 il loro EP di debutto, G-Stoned. L’album viene da subito considerato un caposaldo pionieristico: un accattivante e originale miscuglio di dub, soul e rap. All’EP segue la pubblicazione degli album DJ-Kicks: Kruder & Dorfmeister nel 1996 e The K&D Sessions nel 1998, che proiettano il duo elettronico in un nuovo contesto che invoca una sorta di sospensione temporale oltre la musica. Da allora passano alla storia grazie ai remix prodotti per artisti del calibro dei Depeche Mode e Madonna. I producer continuano collaborare con i nomi più noti del panorama musicale e nel 2016, in occasione del sedicesimo anniversario della fondazione di G-Stone Recordings, rilasciano la compilation Sixteen F**kin Years of G-Stone Recordings: è l’inizio del progetto K&D Sessions Live, uno speciale DJ set di quattro ore che il duo viennese porterà in un tour mondiale di grandissimo successo.


Il 2020 vede la pubblicazione di un nuovo album di inediti intitolato 1995. I brani provengono dall’archivio privato dei K&D e incrociano sonorità jazz con voci folk, sample con inserti elettronici, il tutto immerso in un ritmo rilassato e decisamente downtempo. Il costo del biglietto è di 30 euro più i diritti di prevendita.


Villa Ada Festival è un progetto promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, e vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Estate Romana 2023-2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali e realizzato in collaborazione con LEA e SIAE.

Per Carpet Film Festival in corsia al Policlinico Umberto I

Per Carpet Film Festival in corsia al Policlinico Umberto IRoma, 19 lug. (askanews) – Bambini e animali: crescere insieme fa bene. E’ soprattutto nei primi anni di vita che questo legame consente di sviluppare un sistema immunitario più efficiente, di migliorare la socialità e il senso di rispetto verso il prossimo. Una convivenza dai molteplici benefici sia in termini di salute che affettivi e relazionali. Ed è proprio per lanciare questo messaggio positivo, anche a fronte dei recenti episodi di violenza tristemente registrati sui social, che il Policlinico Umberto I ha deciso di scendere in campo con una campagna, fortemente voluta dal Direttore Generale Fabrizio d’Alba, mirata a sensibilizzare proprio i piccoli pazienti che rappresentano il nostro futuro e che un giorno potranno fare la differenza nella salvaguardia dell’ambiente e delle sue creature.


Parte sotto i migliori auspici la kermesse “Pet Carpet Film Festival in corsia. Noi stiamo con gli animali”, promossa dalla omonima associazione Pet Carpet fondata dalla giornalista Federica Rinaudo, che prevede la proiezione di una serie di corti raccolti negli anni dalla rassegna cinematografica internazionale dedicata al mondo animale e realizzata fin dalle prime edizioni in collaborazione con Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Croce Rossa Italiana, Anas, Fnovi e Anmvi, che proporrà storie emozionanti, divertenti, ma anche testimonianze del cuore e comportamenti esemplari dei cani eroi impegnati ogni giorno nelle operazioni di prevenzione e soccorso. La rassegna sarà presentata il 23 luglio alle ore 11.30 presso il Salone della Direzione Generale, I piano dell’edificio Centrale del Policlinico Umberto I, alla presenza del Direttore Generale Fabrizio d’Alba che consegnerà tra l’altro dei riconoscimenti nel corso della prima edizione del premio intitolato proprio “Noi stiamo con gli animali” previsti per: Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Croce Rossa Italiana, Anas (Società del Polo Infrastrutture del Gruppo Fs Italiane), Clinica Pediatrica Policlinico Umberto I, Automobile Club Roma, il direttore di Rai Radio Uno Francesco Pionati, gli attori Massimiliano Vado con il suo cane Renato e Carolina Marconi con i cani Tequila e Zora.


La kermesse si svolgerà poi dal 24 al 26 luglio all’interno della Clinica Pediatrica dove nella sala d’Attesa degli ambulatori per i più piccoli saranno proiettati i cortometraggi dedicati all’importante e insostituibile rapporto dei bambini con gli animali.

Lavoro, Cgil deposita in Cassazione 4 mln firme per i referendum

Lavoro, Cgil deposita in Cassazione 4 mln firme per i referendumRoma, 19 lug. (askanews) – Quattro milioni di firme per i referendum della Cgil su lavoro e sicurezza raccolte in 1.036 scatoloni portati davanti alla Corte di Cassazione con tre furgoni. Una delegazione della confederazione, guidata dal segretario generale Maurizio Landini, le ha depositate al Palazzaccio: un milione di firme per ciascuno dei quattro quesiti.


La campagna referendaria è partita il 25 aprile con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle persone che per vivere devono lavorare. Il lavoro deve essere tutelato in quanto diritto costituzionale, sostiene la Cgil. Deve essere sicuro, perché di lavoro si deve vivere e non morire. Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito. Deve essere stabile, perché la precarietà è una perdita di libertà. “Quattro milioni di firme. Quattro milioni di cittadini che chiedono di poter votare e cambiare leggi sbagliate; affermare la libertà nel lavoro e nella vita; libertà di non essere precari e sfruttati; di non morire sul lavoro; di avere una sanità che funzioni. E’ una domanda molto forte in un Paese dove il 50% non va a votare. I cittadini firmano perché vogliono che il loro voto conti e che il loro giudizio possa cambiare la situazione”. Ha detto il leader della Cgil. “La Cgil si è messa a loro disposizione – ha aggiunto Landini – oggi inizia una fase nuova che può portare a votare 25 milioni di persone per cambiare questo Paese e rimettere al centro il lavoro, i diritti e la liberà della persone”.