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Autore: Redazione StudioNews

Sigep: 11mila visitatori per la prima edizione di Sigep Asia

Sigep: 11mila visitatori per la prima edizione di Sigep AsiaRoma, 8 lug. (askanews) – Oltre 11.000 visitatori professionali e 320 marchi provenienti da più di 30 Paesi e regioni. Si è conclusa con successo la prima edizione di SIGEP Asia, che si è volto in concomitanza con la 5a edizione di Restaurant Asia, Speciality Food & Drinks Asia (SFDA), Speciality Coffee & Tea Asia (SCTA) e Food2Go e si è concluso lo scorso 28 giugno.


Gli eventi, che comprendono i settori F&B e Ho.Re.Ca., hanno riunito i principali operatori del settore, a livello asiatico e globale, e hanno ospitato eventi collaterali come il RAS Leadership Symposium e seminari, masterclass e degustazioni con chef italiani. Ha partecipato un gruppo eterogeneo di espositori, che includeva sia importanti operatori di fama mondiale sia interessanti produttori artigianali, i quali hanno presentato i propri prodotti e le tecnologie per la ristorazione. Nei padiglioni dedicati alle collettive, hanno esposto Paesi come l’Italia, il Kuwait, la Cina, la Malesia, il Giappone e il Messico.


Le principali aziende tecnologiche presenti nel Technology & Innovation Pavilion hanno presentato, inoltre, le loro tecnologie per la ristorazione che aiuteranno il settore a incrementare l’efficienza operativa, a migliorare l’esperienza dei clienti e a lavorare per un futuro più sostenibile. L’evento ha goduto della partnership strategica di Agenzia ICE – che ha partecipato all’evento con una Lounge dedicata ad accogliere la clientela italiana – e dell’Ambasciata d’Italia a Singapore e della Camera di Commercio Italiana di Singapore, che si sono impegnate a promuovere futuri eventi, a facilitare future opportunità di networking, a invitare i buyer e a favorire un più profondo scambio culturale.

Si allarga mobilitazione agricoltori Coldiretti contro cinghiali

Si allarga mobilitazione agricoltori Coldiretti contro cinghialiRoma, 8 lug. (askanews) – Si allarga la protesta contro i cinghiali degli agricoltori della Coldiretti, che scendono in piazza dal Molise alla Basilicata fino alla Liguria, per ottenere dalle Regioni i piani di contenimento necessari a porre un freno all’invasione dei branchi di selvatici.


Domani, martedì 9 luglio, manifestazioni a Campobasso, davanti alla sede del Consiglio regionale, in via IV Novembre, e a Potenza, di fronte al palazzo della Regione in via Verrastro. Mercoledì 10 luglio a scendere in piazza a Genova saranno gli agricoltori liguri. Appuntamento in piazza De Ferrari davanti agli edifici della Regione alle 10.30.

Piemonte, “A Palazzo”: serata in costume d’epoca il 20 luglio

Piemonte, “A Palazzo”: serata in costume d’epoca il 20 luglioRoma, 8 lug. (askanews) – È l’atmosfera senza tempo delle feste in costume d’epoca, quasi come sospesa in tutta la sua eleganza. Atmosfera che sabato 20 luglio sarà possibile riassaporare grazie all’iniziativa “A PALAZZO – Tra Case in Legno e Palazzi Signorili – San Pietro e i suoi tesori”: una serata in costume d’epoca, appunto, in cui gli ospiti potranno godere di musica, arti performative e danze, immersi nell’eleganza delle sale di Villa Poli del Pol di San Pietro di Cadore (BL) e circondati dalle ricchezze e dai panorami dei territori circostanti.


L’evento, parte del progetto redatto dal Comune di San Pietro “Tra Case in Legno e Palazzi Signorili – San Pietro e i suoi tesori” è parte integrante del progetto finanziato dall’Unione Europea Next GenerationEU PNRR M1C3 – intervento 2.1 – Attrattività dei Borghi Storici, e proprio in questo contesto si inserisce. Le aree interne e montane hanno grande rilevanza nell’agenda politica europea e nel PNRR, ma l’ampliamento dei finanziamenti comporta anche un allargamento delle competenze professionali e progettuali richieste per l’attuazione di interventi e di efficaci politiche di sviluppo. Divengono inoltre fondamentali le capacità di co-progettazione e di coinvolgimento delle comunità locali per favorire una partecipazione effettiva a tutti i livelli.


La cultura, in quanto tale, richiede un costante investimento sulle persone, sugli spazi, sulle modalità di fruizione ma anche sugli operatori e le organizzazioni, che devono saper esprimere operando in rete, le potenzialità del settore sul proprio territorio. In quest’ottica l’iniziativa mira a trasformare e riattivare luoghi, spazi, aree urbane e rurali, innescando percorsi di rilancio e riconversione che contribuiscono al miglioramento della qualità della vita e delle economie dei territori.


E così la Villa, costruita a metà del 1600 e, assieme alla chiesa Gotica, vero e proprio patrimonio culturale che domina la piazza del paese, per una serata tornerà a essere il cuore pulsante di un evento unico a cui prenderanno parte illustri personalità del panorama culturale e sociale italiano e che coinvolgerà oltre 40 fornitori del territorio, puntando a valorizzare attività e prodotti locali e nazionali. Dal 1930 Villa Poli-de Pol, per volontà dell’ultimo proprietario Benedetto de Pol, è sede municipale, e l’amministrazione comunale ha saputo negli anni preservare il suo splendore. Al piano nobile della Villa, illuminata da maestose vetrate, spiccano gli affreschi del Maestro Girolamo Pellegrini, che mescola abilmente scorci di città moderne con personaggi sacri e mitologici.


Nel corso della serata sarà possibile degustare un menù studiato per l’occasione dallo Chef stellato Graziano Prest del Ristorante Tivoli Cortina D’Ampezzo; ad accompagnare la cena saranno le esibizioni del soprano Irene Olivotto accompagnata dal quartetto d’archi CordEnsemble – in collaborazione con l’Accademia Mozart di Montebelluna – e con assoli al pianoforte del Maestro Claudio Gobbato. Il medley musicale a cura di Giuseppe Soppelsa e Loris Sovernigo anticiperà il djset finale di Gonzo & Tono. La direzione artistica e supervisione di tutto lo staff organizzativo e artistico porta la firma del noto regista italiano, ma anche acting coach e sceneggiatore, Alessandro Andolfato, con la co-regia di Rossana Mantese e il coordinamento di Linda Lodesani e Chiara Vinera. “Per questo evento stiamo ponendo particolare attenzione alla comunicazione e alla promozione – commenta Andolfato – L’obiettivo è quello di enfatizzare l’eleganza dell’ambiente, le ricchezze del territorio e l’armonia dell’intera serata, per offrire un’indimenticabile esperienza culturale ad un pubblico sensibile all’eccellenza veneta e italiana. Un ringraziamento va all’attuale Sindaco di San Pietro di Cadore Manuel Casanova Consier e all’amministrazione comunale, mentre una menzione speciale è da rivolgere all’ arch. Gloria Pradetto Bonvecchio per il suo impegno nella fattibilità di questo evento innovativo che punta ad aprire le porte a eventi similari nei prossimi anni con la voglia di valorizzare il comune di San Pietro, case in legno, palazzi signorili e suoi tesori”.

Uci chiede azioni urgenti contro specie aliene invasive

Uci chiede azioni urgenti contro specie aliene invasiveRoma, 8 lug. (askanews) – Azioni urgenti per proteggere le nostre specie autoctone minacciate dalle specie aliene invasive. E’ quanto chiede in una nota il presidente dell’Unione Coltivatori Italiani (Uci), Mario Serpillo, che richiama l’attenzione sull’allarmante velocità di diffusione delle specie aliene rispetto a quelle autoctone, evidenziata da un recente studio pubblicato su Annual Reviews of Ecology, Evolution and Systematics.


“L’invasione delle specie aliene, favorita dalle rotte commerciali e dai cambiamenti climatici, rappresenta una minaccia crescente per i nostri ecosistemi e l’economia agricola. Queste specie, come la cimice asiatica e il granchio blu – argomenta Serpillo – ed altre insidiosissime di più recente rilevazione, si stanno diffondendo ad una velocità impressionante, mettendo a rischio la biodiversità e la sostenibilità delle nostre colture”. La ricerca mostra chiaramente che le specie autoctone non possono competere con la rapidità di espansione delle specie invasive senza un aiuto umano. “È fondamentale – dice Serpillo – che iniziamo a considerare e implementare la migrazione assistita per le nostre specie native. Questa pratica potrebbe permettere loro di spostarsi in ambienti più favorevoli, garantendo la loro sopravvivenza di fronte ai cambiamenti climatici e alla pressione delle specie aliene”.


“Chiediamo al Governo e alle Istituzioni competenti di intervenire con estrema celerità e determinazione – conclude – Devono essere messi in atto programmi di monitoraggio e controllo delle specie invasive, nonché misure per supportare la migrazione assistita delle specie autoctone”.

Al Base di Milano “Out of the Blue. Confini di una generazione”

Al Base di Milano “Out of the Blue. Confini di una generazione”Milano, 8 lug. (askanews) – Oltre 60 immagini che accendono i riflettori sul difficile vissuto di un gruppo di undici ragazzi e ragazze seguiti da Spazio Blu, servizio multidisciplinare specialistico dell’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano attivo nel supporto a minori e giovani assuntori di sostanze stupefacenti sottoposti a provvedimento dell’Autorità Giudiziaria. Momenti di malinconia, senso di solitudine, ma anche nuove amicizie e tanta voglia di rimettersi in gioco. Pensieri ed emozioni al centro di “Out of the Blue. Confini di una generazione”, la mostra fotografica che raccoglie una selezione di scatti realizzati dal piccolo collettivo, in scena da martedì 9 luglio a mercoledì 17 luglio negli spazi di Base Milano.


L’esposizione rappresenta l’evento conclusivo del progetto “Caleidoscopio, obiettivi di vite”, realizzato da Ri-Scatti ODV, associazione di volontariato impegnata a promuovere occasioni di riscatto sociale attraverso la fotografia, in collaborazione con Spazio Blu e con il sostegno di Canon Italia. L’iniziativa ha preso il via a inizio anno, con l’obiettivo di offrire ai ragazzi, attraverso un laboratorio fotografico, l’opportunità di scoprire e coltivare il proprio talento, ma anche di sviluppare competenze utili per un futuro professionale. A guidare i giovani allievi, equipaggiati con attrezzatura Canon, lungo un percorso per immagini alla riscoperta di sé stessi, un docente d’eccezione: Pietro Masturzo, fotografo documentarista e fotoreporter indipendente, anche vincitore del World Press Photo of the Year nel 2010, coadiuvato dai volontari di Ri-scatti. L’apporto di Canon Italia, grazie al quale i giovani fotografi hanno acquisito a tutti gli effetti il titolo di autori, si inserisce all’interno del Young People Programme, il programma con il quale l’azienda intende fornire alle nuove generazioni provenienti da contesti complessi gli strumenti necessari a valorizzare la loro creatività e a documentare, con la forza delle immagini, un mondo diverso da quello che siamo soliti guardare. “I giovani chiedono di essere compresi, non giudicati e basta. Ma è evidente che noi adulti siamo troppo presuntuosi per ammettere che il muro dell’incomunicabilità è opera nostra. – Afferma Pietro Masturzo, Fotogiornalista e Mentor del progetto – Ancora una volta ho avuto il privilegio di guidare un gruppo di adolescenti in un percorso di formazione e di condivisione attraverso la fotografia, e ancora una volta sento di aver ricevuto più di quanto sia riuscito a dare. Sono grato alle ragazze e ai ragazzi che hanno partecipato a questo progetto, per essersi fidati e averci portato nel loro mondo. Per aver capito la potenza della Fotografia.”


Il corso ha rappresentato un’importante occasione di stimolo e confronto e una straordinaria opportunità per i giovani coinvolti di raccontare, attraverso l’obiettivo, la propria visione del mondo, condividendo difficili storie personali segnate da incidenti di percorso. Affiancati anche da Giulia Bellezza, Paolo Folli, Andrea Picchio e Chiara Vitellozzi, fotografi volontari di Ri-Scatti, i ragazzi hanno immortalato momenti di vita quotidiana, nei luoghi di ritrovo, a casa o in comunità, aprendo una finestra su sensazioni, sentimenti e fragilità con un linguaggio fortemente evocativo e d’impatto. Con “Out of the BLUe. Confini di una generazione”, si è riusciti a far emergere un universo interiore ricco e complesso, nel quale la malinconia è sicuramente il fil rouge di un viaggio per ritrovare sé stessi e un proprio posto nel mondo. La scelta del titolo inglese della collettiva (“all’improvviso, dal nulla”) invita a lasciarsi sorprendere da ciò che il passato e il presente di un giovane possono nascondere, gettando un ponte sul futuro utilizzando le immagini come strumento di connessione, superando la difficoltà del dire a parole.


“Come in ogni nostro progetto anche questa volta, cercando di dare voce a una fragilità sociale, abbiamo ricevuto molto in cambio. Abbiamo imparato a conoscere i ragazzi lavorando con loro per 4 mesi, abbiamo imparato ad ascoltarli cercando di fornire loro gli strumenti per raccontarsi, abbattendo tramite la fotografia differenze di età, diffidenze e disincanto. Il risultato non è dato solo dalle foto ma anche dall’impegno e dalla forza con cui tutti si sono appassionati al laboratorio.” Stefano Corso, Presidente Ri-scatti ODV. Aperta tutti i giorni e a ingresso gratuito, “Out of the BLUe. Confini di una generazione” È ben più di una mostra fotografica: è la testimonianza di un’adolescenza da scoprire liberi da pregiudizi e stereotipi.

Comm. Ue approva iscrizione suini di Segovia in registro Igp

Comm. Ue approva iscrizione suini di Segovia in registro IgpRoma, 8 lug. (askanews) – La Commissione Europea ha approvato l’aggiunta del “Cochinillo de Segovia” dalla Spagna nel registro delle indicazioni geografiche protette (IGP) e del vino Twente dei Paesi Bassi nel registro delle denominazioni di origine protetta (DOP).


Il “Cochinillo de Segovia” è la carne di suini nati nella provincia di Segovia e nel distretto di La Moraña, in Spagna. Ha cotenna bianca e carne rosa. Un’altra caratteristica è che i suinetti vengono nutriti esclusivamente con il latte materno. Negli anni ’60 e ’70 il maialino da latte divenne un pilastro della gastronomia segoviana, divenendo poi famoso in tutto il mondo. Il vino Twente invece viene prodotto nella regione del Twente, nell’est dei Paesi Bassi. Tutti gli aspetti del terroir, del clima, dell’ubicazione, della gestione del suolo e del vigneto, nonché del processo di vinificazione, contribuiscono alla qualità del vino.


Il contributo umano, come la selezione delle varietà, il metodo di coltivazione utilizzato (massimo utilizzo della luce solare, diradamento dei grappoli), la gestione della vendemmia (controllo del livello di zucchero, dell’acidità e degli aromi) e le pratiche di vinificazione (fermentazione a freddo, invecchiamento in botti di legno), è un ulteriore aspetto che, insieme al terreno e al clima, consente di produrre i vini di qualità specifici del Twente.

Cosa aspettarsi dal summit della Nato al via a Washington

Cosa aspettarsi dal summit della Nato al via a WashingtonWashignton DC, 8 lug. (askanews) – (Di Cristina Giuliano) L’opportunità è “celebrare i 75 anni dell’alleanza di maggior successo della storia”, ma le questioni sul tavolo sono tante di natura strategica, politica ma anche industriale. Il summit Nato a Washington DC – dal 9 all’11 luglio 2024 – si apre nell’ombra di quello, che la guerra scatenata il 24 febbraio 2022 dalla Russia contro l’Ucraina, rappresenta oggi per i Paesi dell’Alleanza, che proprio a causa di questo conflitto sono aumentati a 32, con l’ingresso prima della Finlandia e poi quest’anno anche della Svezia, sull’onda dei fondati timori scatenati da Mosca.


Un mondo che questa guerra ha cambiato e polarizzato sempre più. Un conflitto che ha determinato mutamenti agli assetti, ma anche alle economie dei diversi Paesi, alle politiche energetiche e agli equilibri diplomatici. In questo contesto al summit verrà presentato un piano per un “ponte verso l’adesione” dell’Ucraina, che il presidente del paese Volodymyr Zelensky avrebbe voluto già all’appuntamento dello scorso anno a Vilnius, ma che era allora un desidero davvero lontano. E si annunceranno misure per rafforzare le difese aeree di Kiev, alla luce di come è andato il conflitto sul campo negli ultimi mesi, anche a causa di un ritardo del sostegno militare, dovuto non alla cattiva volontà degli alleati, ma all’ineluttabile lentezza dei meccanismi democratici. “Dall’invasione su vasta scala della Russia, gli Alleati hanno fornito circa 40 miliardi di euro all’anno in aiuti militari” ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nella conferenza stampa pre-summit. “Gli alleati concordano che questa sia una base di riferimento minima. E mi aspetto che gli Alleati decidano al Summit di mantenere questo livello entro il prossimo anno”.


Sul summit si riflettono inoltre le vicissitudini politiche dei vari Paesi. Sarà anche l’occasione di Joe Biden per dimostrare tutta la sua caparbia volontà di rimanere in corsa per un secondo mandato: l’alternativa, in caso di uscita di scena dell’attuale presidente Usa, sarebbe una quasi certa sconfitta per i democratici contro Donald Trump, che ha già dimostrato in passato un punto di vista decisamente diverso sulla Nato. Biden in base a quanto annunciato dalla Casa Bianca – nel primo briefing dopo il primo dibattito televisivo Biden-Trump – terrà una conferenza stampa nell’ambito del vertice. “Il mondo guarda all’America, non per portare il loro fardello, ma per guidare le loro speranze” ha dichiarato Biden da Philadelphia. “Sto per ospitare le nazioni della Nato a Washington. Le abbiamo messe insieme. L’abbiamo fatto, il mondo ci guarda. Non è uno scherzo” ha aggiunto. Biden “è stato in grado di creare la coalizione che oggi supporta l’Ucraina” e al summit Nato “vedremo il presidente rivestire un ruolo veramente grande”, come detto dalla portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre. E il vertice sarà dunque una tappa importante mentre la campagna elettorale entra nel vivo: il presidente americano da lunedì 15 luglio a mercoledì 17 luglio si recherà poi in Texas e Nevada.


L’Italia sarà rappresentata al massimo livello dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in arrivo a Washington DC. Tra gli ultimi leader ad arrivare al summit sarà il presidente francese Emmanuel Macron, sull’onda di una situazione politica sempre più caotica all’interno del suo Paese, dove le elezioni legislative anticipate hanno aperto un baratro di ingovernabilità. Va notato che il punto di vista del presidente della Repubblica francese in questi anni è cambiato molto in relazione alla Nato. Il mese scorso Macron ha proposto di inviare forze occidentali in Ucraina per addestrare le truppe nella zona di guerra. Biden non ha supportato il disegno, a riprova della ragionevole cautela adottata dal leader della Casa Bianca. Ma tuttavia i due uomini hanno imparato ad avere fiducia l’uno nell’altro, pur avendo idee non sempre convergenti, e le immagini giunte a giugno dalla Normandia per le celebrazioni del D-Day lo hanno dimostrato. Peraltro l’Alleanza al vertice Nato a Washington DC “si assumerà anche il coordinamento della formazione: ci troviamo in una situazione in cui molti paesi in Europa e negli Stati Uniti offrono formazione. E ora la Nato afferma di poter coordinare nuovamente tali sforzi per garantire maggiore coerenza”. Lo ha detto a Bloomberg l’ambasciatore statunitense presso l’alleanza Julianne Smith. “Oltre a queste due iniziative, molto probabilmente avremo anche un nuovo rappresentante civile di alto livello, con sede a Kiev. Ciò non significa che il coordinamento dell’assistenza avverrà in Ucraina, ma probabilmente nomineremo qualcuno per gestire tutto il buon lavoro che stiamo facendo con gli ucraini per modernizzare le loro forze e costruire la loro futura forza da lì a Kiev”.


Un altro tema importante del summit saranno la deterrenza e la difesa. “Da quando è iniziata l’aggressione della Russia contro l’Ucraina nel 2014, la NATO si è trasformata radicalmente” ha detto Stoltenberg. “Oggi disponiamo di 500.000 soldati in stato di massima allerta; gruppi tattici pronti al combattimento nella parte orientale dell’Alleanza per la prima volta; maggiori capacità avanzate, tra cui velivoli di quinta generazione; e due nuovi membri fortemente impegnati: Finlandia e Svezia. Al Summit faremo ulteriori passi avanti”, ha aggiunto. La NATO è stata fondata a Washington 75 anni fa sulla base di un’unica, solenne promessa: un attacco a un alleato è un attacco a tutti gli alleati, come ha ricordato Stoltenberg. Va detto che già a Vilnius erano state prese decisioni che hanno riguardato anche le basi in Italia. Il primo luglio presso la sede operativa di NRDC-ITA, alla presenza della massima autorità militare dell’Alleanza in Europa (SACEUR), il generale Christopher G. Cavoli, e del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale di corpo d’armata Carmine Masiello, si è tenuta la cerimonia che ha sancito l’assunzione per i prossimi tre anni del ruolo di guida dell’Allied Reaction Force (ARF) per il Comando NATO di Solbiate Olona, guidato dal generale di corpo d’armata Lorenzo D’Addario. “L’NRDC-ITA, avendo formalmente assunto la responsabilità come quartier generale dell’ARF, guiderà una forza multinazionale multi-dominio e costituirà l’avanguardia che ci garantirà deterrenza verso nostri avversari e, se necessario, rispondendo tempestivamente in situazioni di crisi” ha detto il generale Cavoli nel suo discorso. Il tutto in un mondo sempre più complesso. “L’Iran e la Corea del Nord stanno alimentando la guerra della Russia con droni e proiettili” ha detto Stoltenberg. “La Cina sta sostenendo l’economia di guerra della Russia e sta fornendo microelettronica e altri beni a duplice uso per la guerra della Russia. Quanto più gli attori autoritari si allineano, tanto più è importante collaborare strettamente con i nostri amici nell’Indo-Pacifico”. E per questo sono invitati al Summit i leader di Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Corea del Sud. Gli Stati Uniti ospitano il vertice della Nato nella loro capitale e le riunioni saranno presiedute dal segretario generale della Alleanza Stoltenberg, in uscita, dopo essere stato prorogato più volte ed essere rimasto in carica per 10 anni. A sostituirlo arriverà dal primo ottobre Mark Rutte, primo ministro uscente dei Paesi Bassi. Per Stoltenberg è quindi il summit dell’addio, con tutti gli onori. Compreso quello del primo lancio a una partita di baseball al Washington Nationals Park, oggi.

Al via a Washington DC Summit Nato, che celebra 75 anni Alleanza

Al via a Washington DC Summit Nato, che celebra 75 anni AlleanzaWashignton DC, 8 lug. (askanews) – (Di Cristina Giuliano) L’opportunità è “celebrare i 75 anni dell’alleanza di maggior successo della storia”, ma le questioni sul tavolo sono tante di natura strategica, politica ma anche industriale. Il summit Nato a Washington DC – dal 9 all’11 luglio 2024 – si apre nell’ombra di quello, che la guerra scatenata il 24 febbraio 2022 dalla Russia contro l’Ucraina, rappresenta oggi per i Paesi dell’Alleanza, che proprio a causa di questo conflitto sono aumentati a 32, con l’ingresso prima della Finlandia e poi quest’anno anche della Svezia, sull’onda dei fondati timori scatenati da Mosca.


Un mondo che questa guerra ha cambiato e polarizzato sempre più. Un conflitto che ha determinato mutamenti agli assetti, ma anche alle economie dei diversi Paesi, alle politiche energetiche e agli equilibri diplomatici. In questo contesto al summit verrà presentato un piano per un “ponte verso l’adesione” dell’Ucraina, che il presidente del paese Volodymyr Zelensky avrebbe voluto già all’appuntamento dello scorso anno a Vilnius, ma che era allora un desidero davvero lontano. E si annunceranno misure per rafforzare le difese aeree di Kiev, alla luce di come è andato il conflitto sul campo negli ultimi mesi, anche a causa di un ritardo del sostegno militare, dovuto non alla cattiva volontà degli alleati, ma all’ineluttabile lentezza dei meccanismi democratici. “Dall’invasione su vasta scala della Russia, gli Alleati hanno fornito circa 40 miliardi di euro all’anno in aiuti militari” ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nella conferenza stampa pre-summit. “Gli alleati concordano che questa sia una base di riferimento minima. E mi aspetto che gli Alleati decidano al Summit di mantenere questo livello entro il prossimo anno”.


Sul summit si riflettono inoltre le vicissitudini politiche dei vari Paesi. Sarà anche l’occasione di Joe Biden per dimostrare tutta la sua caparbia volontà di rimanere in corsa per un secondo mandato: l’alternativa, in caso di uscita di scena dell’attuale presidente Usa, sarebbe una quasi certa sconfitta per i democratici contro Donald Trump, che ha già dimostrato in passato un punto di vista decisamente diverso sulla Nato. Biden in base a quanto annunciato dalla Casa Bianca – nel primo briefing dopo il primo dibattito televisivo Biden-Trump – terrà una conferenza stampa nell’ambito del vertice. “Il mondo guarda all’America, non per portare il loro fardello, ma per guidare le loro speranze” ha dichiarato Biden da Philadelphia. “Sto per ospitare le nazioni della Nato a Washington. Le abbiamo messe insieme. L’abbiamo fatto, il mondo ci guarda. Non è uno scherzo” ha aggiunto. Biden “è stato in grado di creare la coalizione che oggi supporta l’Ucraina” e al summit Nato “vedremo il presidente rivestire un ruolo veramente grande”, come detto dalla portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre. E il vertice sarà dunque una tappa importante mentre la campagna elettorale entra nel vivo: il presidente americano da lunedì 15 luglio a mercoledì 17 luglio si recherà poi in Texas e Nevada.


L’Italia sarà rappresentata al massimo livello dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in arrivo a Washington DC. Tra gli ultimi leader ad arrivare al summit sarà il presidente francese Emmanuel Macron, sull’onda di una situazione politica sempre più caotica all’interno del suo Paese, dove le elezioni legislative anticipate hanno aperto un baratro di ingovernabilità. Va notato che il punto di vista del presidente della Repubblica francese in questi anni è cambiato molto in relazione alla Nato. Il mese scorso Macron ha proposto di inviare forze occidentali in Ucraina per addestrare le truppe nella zona di guerra. Biden non ha supportato il disegno, a riprova della ragionevole cautela adottata dal leader della Casa Bianca. Ma tuttavia i due uomini hanno imparato ad avere fiducia l’uno nell’altro, pur avendo idee non sempre convergenti, e le immagini giunte a giugno dalla Normandia per le celebrazioni del D-Day lo hanno dimostrato. Peraltro l’Alleanza al vertice Nato a Washington DC “si assumerà anche il coordinamento della formazione: ci troviamo in una situazione in cui molti paesi in Europa e negli Stati Uniti offrono formazione. E ora la Nato afferma di poter coordinare nuovamente tali sforzi per garantire maggiore coerenza”. Lo ha detto a Bloomberg l’ambasciatore statunitense presso l’alleanza Julianne Smith. “Oltre a queste due iniziative, molto probabilmente avremo anche un nuovo rappresentante civile di alto livello, con sede a Kiev. Ciò non significa che il coordinamento dell’assistenza avverrà in Ucraina, ma probabilmente nomineremo qualcuno per gestire tutto il buon lavoro che stiamo facendo con gli ucraini per modernizzare le loro forze e costruire la loro futura forza da lì a Kiev”.


Un altro tema importante del summit saranno la deterrenza e la difesa. “Da quando è iniziata l’aggressione della Russia contro l’Ucraina nel 2014, la NATO si è trasformata radicalmente” ha detto Stoltenberg. “Oggi disponiamo di 500.000 soldati in stato di massima allerta; gruppi tattici pronti al combattimento nella parte orientale dell’Alleanza per la prima volta; maggiori capacità avanzate, tra cui velivoli di quinta generazione; e due nuovi membri fortemente impegnati: Finlandia e Svezia. Al Summit faremo ulteriori passi avanti”, ha aggiunto. La NATO è stata fondata a Washington 75 anni fa sulla base di un’unica, solenne promessa: un attacco a un alleato è un attacco a tutti gli alleati, come ha ricordato Stoltenberg. Va detto che già a Vilnius erano state prese decisioni che hanno riguardato anche le basi in Italia. Il primo luglio presso la sede operativa di NRDC-ITA, alla presenza della massima autorità militare dell’Alleanza in Europa (SACEUR), il generale Christopher G. Cavoli, e del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale di corpo d’armata Carmine Masiello, si è tenuta la cerimonia che ha sancito l’assunzione per i prossimi tre anni del ruolo di guida dell’Allied Reaction Force (ARF) per il Comando NATO di Solbiate Olona, guidato dal generale di corpo d’armata Lorenzo D’Addario. “L’NRDC-ITA, avendo formalmente assunto la responsabilità come quartier generale dell’ARF, guiderà una forza multinazionale multi-dominio e costituirà l’avanguardia che ci garantirà deterrenza verso nostri avversari e, se necessario, rispondendo tempestivamente in situazioni di crisi” ha detto il generale Cavoli nel suo discorso. Il tutto in un mondo sempre più complesso. “L’Iran e la Corea del Nord stanno alimentando la guerra della Russia con droni e proiettili” ha detto Stoltenberg. “La Cina sta sostenendo l’economia di guerra della Russia e sta fornendo microelettronica e altri beni a duplice uso per la guerra della Russia. Quanto più gli attori autoritari si allineano, tanto più è importante collaborare strettamente con i nostri amici nell’Indo-Pacifico”. E per questo sono invitati al Summit i leader di Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Corea del Sud. Gli Stati Uniti ospitano il vertice della Nato nella loro capitale e le riunioni saranno presiedute dal segretario generale della Alleanza Stoltenberg, in uscita, dopo essere stato prorogato più volte ed essere rimasto in carica per 10 anni. A sostituirlo arriverà dal primo ottobre Mark Rutte, primo ministro uscente dei Paesi Bassi. Per Stoltenberg è quindi il summit dell’addio, con tutti gli onori. Compreso quello del primo lancio a una partita di baseball al Washington Nationals Park, oggi.

La lettera in cui Biden scrive che non si ritira

La lettera in cui Biden scrive che non si ritiraNew York, 8 lug. (askanews) – Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato lunedì in una lettera ai legislatori democratici del Congresso, di essere “fermamente impegnato a restare in questa corsa” per la Casa Bianca, nonostante i numerosi appelli che lo invitavano a ritirarsi.


Biden ha detto nella lettera di aver avuto “ampie conversazioni con la leadership del partito, funzionari eletti, persone della base e, soprattutto, elettori democratici negli ultimi 10 giorni circa” e il presidente ha ribadito di ” aver sentito le preoccupazioni delle persone… non sono cieco”, ma continua a restare determinato nel continuare la sua campagna. Biden chiamerà più legislatori democratici questa settimana dopo averne contattato almeno 20 la scorsa settimana per rassicurare che sta ascoltando le critiche sul suo stato di salute.


Biden nella lettera, in reazione alle critiche sulla sua candidatura, ha aggiunto: “Posso rispondere a tutto questo dicendo in modo chiaro e inequivocabile: non mi candiderei di nuovo se non credessi assolutamente di essere la persona più adatta per battere Donald Trump nel 2024”. ha richiamato il partito all’unità. Dopo il disastroso dibattito contro il suo avversario che ha provacato spaccature all’interno dei DEM, Biden ha richiamato il partito all’unità. “La questione su come andare avanti è stata discussa ormai da più di una settimana. Ed è ora che finisca”, ha insistito Biden, spiegando che “qualsiasi indebolimento nella determinazione o mancanza di chiarezza riguardo al compito che ci attende aiuta solo Trump e ci danneggia. È tempo di riunirsi”.


Il presidente ha invitato poi a non ignorare il processo delle primarie spiegando che “gli elettori del Partito democratico hanno votato. Diciamo che questo processo non ha avuto importanza? Che gli elettori non hanno voce in capitolo? Mi rifiuto di farlo”. Biden, nella lettera, ha poi chiarito: “Sento un profondo obbligo nei confronti della fede e della fiducia che gli elettori del Partito Democratico hanno riposto in me per candidarmi quest’anno. Era una loro decisione da prendere. Non la stampa, non gli esperti, non i grandi donatori, non un gruppo selezionato di individui, non importa quanto ben intenzionati”.


E facendo appello alla sua costante difesa della democrazia ha scritto: “Gli elettori – e solo gli elettori – decidono il candidato del Partito Democratico. Come possiamo difendere la democrazia nella nostra nazione se la ignoriamo nel nostro stesso partito?”. La lettera arriva al rientro a Washington di senatori e deputati dopo la pausa del 4 luglio, un rientro che potrebbe veder crescere il numero di legislatori che chiedono al presidente di fare un passo indietro.

Radio Cusano Campus: “Microfono d’oro” a “Fatti di risate”

Radio Cusano Campus: “Microfono d’oro” a “Fatti di risate”Roma, 8 lug. (askanews) – Radio Cusano Campus si è aggiudicato il “Microfono d’Oro” per la categoria “Comedy Show” con “Fatti di risate”, programma condotto da Annamaria Fittipaldi e Giuseppe Abramo in onda ogni sabato e domenica alle 13. La cerimonia di premiazione dell’evento più atteso dell’anno in campo radiofonico si è tenuta in Campidoglio.


“La risata è contagiosa, infondi in noi il tuo entusiasmo!”: questo il leitmotiv del programma ideato da Roberto De Santis, incentrato sulla comicità a tuttotondo, che nel corso della prima stagione, appena conclusa, ha visto sfidarsi, nel corso di ogni puntata, due comici sottoposti a quattro prove, una più esilarante dell’altra. Una scommessa vinta, visto che numerosi esponenti della comicità nostrana hanno fatto a gara per partecipare. “È stata una stagione bellissima: concludere con questo riconoscimento ci rende davvero felici” dichiara Giuseppe Abramo, a cui fa eco Annamaria Fittipaldi: “Condividiamo questo premio con tutta Cusano Media Group e ringraziamo la Direttrice Valentina La Monaca per la fiducia che ripone in noi!”.


“A volte ci si dimentica di essere leggeri, di ridere per le piccole cose. Il mio intento era quello di divertire chi ci ascolta tutti i giorni e penso proprio che questo premio ci abbia dato la prova di esserci riusciti” conclude Roberto De Santis.