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Autore: Redazione StudioNews

La Fontina Dop al nono posto tra le Dop casearie

La Fontina Dop al nono posto tra le Dop casearieRoma, 9 dic. (askanews) – Secondo l’ultimo Rapporto Ismea-Qualivita 2024, la Fontina Dop si posiziona al nono posto tra le Dop casearie, con poco più di 3000 tonnellate prodotte nel 2023 per un valore al consumo di 55 milioni di euro (+1% sul 2022) e un valore alle esportazioni di 7,5 milioni di euro (+0,9%).


Analizzando il dato regionale, grazie alla Fontina DOP la Valle d’Aosta si posiziona al 13esimo posto come valore alla produzione per il solo settore Cibo certificato (per un totale di 45 milioni di euro a valore) e al 16esimo per il settore complessivo Food&Wine (60 milioni di euro a valore, +3,2% suno2022), arrivando ad incidere per il 29% sul valore agroalimentare totale valdostano.

Dal governo ok ad aggiustamenti alla manovra: priorità a imprese, famiglie e sanità

Dal governo ok ad aggiustamenti alla manovra: priorità a imprese, famiglie e sanitàRoma, 9 dic. (askanews) – Il vertice di oggi a Palazzo Chigi “svoltosi in un clima molto collaborativo, ha consentito di condividere alcuni aggiustamenti, in particolare sulle priorità della manovra: imprese, famiglie e sanità”. E’ quanto si legge in una nota diffusa in contemporanea da Palazzo Chigi e Lega, al termine della riunione sulla manovra a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, i vice presidenti, Antonio Tajani e Matteo Salvini, il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti e il viceministro Maurizio Leo.

Stellantis, Imparato: al Mimit porterò un piano concreto

Stellantis, Imparato: al Mimit porterò un piano concretoRoma, 9 dic. (askanews) – “Stellantis non abbandona l’Italia, Assolutamente no, e lo faremo vedere a tutti la prossima settimana”. Lo ha detto Jean Philippe Imparato, responsabile Europa di Stellantis, nella trasmissione di Rai1 XXI Secolo, in onda stasera a proposito del tavolo al Mimit del 17 dicembre e dell’impegno dell’Azienda in Italia. “Non ci saranno promesse non mantenute. Quello che dirò al tavolo sarà basato su cose concrete, modelli e motori che arriveranno. L’Italia è al centro della strategia di Stellantis – ha aggiunto Imparato – diventa per me il secondo mercato europeo a livello stabilimenti nel 2029. Non chiudo nessun stabilimento”. “Darò un piano industriale per fabbrica, che sto valutando in questi giorni, per dare una risposta al ministro Urso ed essere molto chiaro. Non voglio fare promesse non mantenute”.

La misteriosa malattia in Congo, il report dell’Istituto superiore di sanità: ecco cosa sappiamo

La misteriosa malattia in Congo, il report dell’Istituto superiore di sanità: ecco cosa sappiamoRoma, 9 dic. (askanews) – L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha aggiornato il suo sito con un primo piano dedicato alla malattia non diagnosticata in Congo.


CHE COSA SAPPIAMO A LIVELLO INTERNAZIONALE SULLA MALATTIA NON ANCORA DIAGNOSTICATA IN CONGO? – Tra il 24 ottobre e il 5 dicembre nella zona di Panzi, nella provincia di Kwango, in Repubblica Democratica del Congo, sono stati registrati 406 casi di una malattia non diagnosticata con sintomi di febbre, mal di testa, tosse, rinorrea (naso che cola) e dolori muscolari. Dai dati riportati dall’OMS, tutti i casi gravi sono stati registrati in persone con grave malnutrizione, e ad oggi sono stati segnalati 31 morti. La maggior parte dei casi si è verificata in bambini, in particolare sotto i cinque anni di età. I sintomi principali associati ai decessi consistono in: febbre, difficoltà respiratorie, anemia, e segni di malnutrizione acuta (la zona è colpita da una grave crisi alimentare). L’area è rurale e situata in una zona remota e difficilmente raggiungibile, a circa 48 ore di distanza dalla capitale Kinshasa. L’accesso all’area interessata è reso ulteriormente difficoltoso dalla stagione delle piogge attualmente in corso. Questo, insieme alla limitata capacità diagnostica nel paese, alla scarsa copertura vaccinale e al limitato accesso a farmaci e dispositivi di protezione sta ritardando l’identificazione della causa ed il controllo del focolaio. QUALI SONO GLI INTERVENTI IN ATTO NELLA ZONA? – L’Oms ha inviato sul posto un team di risposta rapida per identificare le cause del focolaio e rafforzare la risposta. Dato il quadro clinico dei casi e i sintomi riportati, tra le ipotesi considerate al momento come causa della malattia figurano polmonite acuta, influenza, Covid-19, morbillo e malaria, con la malnutrizione come fattore concomitante. Sono in corso test di laboratorio per identificare la causa, ma al momento non è escluso che più di una patologia stia contribuendo ai casi e ai decessi.


QUAL È IL RISCHIO DI DIFFUSIONE? – Secondo l’ultimo bollettino dell’Oms, il rischio di diffusione è alto per le comunità colpite. A livello nazionale il rischio è invece considerato moderato per la natura del focolaio che attualmente è localizzato alla zona colpita. C’è tuttavia il potenziale per una diffusione alle zone limitrofe. A livello regionale (si intende regione africana per OMS), europeo e globale il rischio al momento è basso. I CAMPIONI DI UN PAZIENTE CON FEBBRE RIENTRATO DAL CONGO SONO STATI INVIATI ALL’ISS: CHE COSA È SUCCESSO? – L’Istituto Superiore di Sanità si è attivato immediatamente una volta ricevuta la segnalazione che presso l’Ospedale San Luca di Lucca è stato ricoverato un paziente di rientro dal Congo con sintomatologia simile a quella descritta nel Paese africano, allertando il Ministero della Salute. La persona, ricoverata dal 22 novembre, è stata dimessa il 3 dicembre perché guarita, ma al momento non è sta effettuata una diagnosi. Alcuni campioni di siero prelevati dal paziente nella fase acuta e dopo la guarigione sono stati inviati all’Iss per le analisi.


QUANDO SARANNO PRONTE LE ANALISI DELL’ISS SUL PAZIENTE DI LUCCA? CHE TIPO DI ANALISI VERRANNO EFFETTUATE? – In assenza di una ipotesi verificata sull’origine dei casi verranno ripetuti i test già effettuati durante il ricovero, e compatibilmente con la quantità di campione ricevuto ne verranno effettuati altri su possibili cause della malattia. Al momento non siamo in grado di definire i giorni necessari al completamento delle analisi, in quanto richiederanno le opportune verifiche di qualità del campione. L’esito degli esami verrà comunicato al Ministero della Salute e alle autorità internazionali.

Byd: punta a vendere in Italia almeno 20mila auto in 2025

Byd: punta a vendere in Italia almeno 20mila auto in 2025Milano, 9 dic. (askanews) – Byd punta a raggiungere almeno le 20mila auto vendute in Italia entro la fine del 2025 dopo aver superato a novembre il target dei mille ordini per la prima volta dal debutto lo scorso anno. È quanto emerso durante la presentazione del crossover elettrico Sealion 7.


L’obiettivo di Byd è di continuare a crescere in Italia con l’obiettivo di arrivare a 30 dealer e 105 centri di assistenza entro fine 2025, mentre nel primo trimestre sarà aperto un centro ricambi nel nord del paese. “Il 2025 sarà l’anno della svolta per Byd in Italia e in Europa. Andremo all’attacco di tutti i segmenti con diversi lanci e diversi marchi. Nessun brand in Italia avrà questa potenza di fuoco”, ha detto lo special advisor per l’Europa di Byd Alfredo Altavilla durante la presentazione “Il mercato ci chiede un suv sostenibile e vicino alle famiglie come il Sealion 7 che ci farà crescere. A un anno anno dal debutto in Italia gli ordini sono triplicati”, ha detto Alessandro Grosso country manager per l’Italia

Manovra, Governo: ok aggiustamenti su imprese, famiglie e sanità

Manovra, Governo: ok aggiustamenti su imprese, famiglie e sanitàRoma, 9 dic. (askanews) – Il vertice di oggi a Palazzo Chigi “svoltosi in un clima molto collaborativo, ha consentito di condividere alcuni aggiustamenti, in particolare sulle priorità della manovra: imprese, famiglie e sanità”. E’ quanto si legge in una nota diffusa in contemporanea da Palazzo Chigi e Lega, al termine della riunione sulla manovra a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, i vice presidenti, Antonio Tajani e Matteo Salvini, il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti e il viceministro Maurizio Leo.

Copa Cogeca incontra Italia Francia Spagna e Polonia su Mercosur

Copa Cogeca incontra Italia Francia Spagna e Polonia su MercosurRoma, 9 dic. (askanews) – I ministri dell’Agricoltura di Italia, Francia, Spagna e Polonia Francesco Lollobrigida, Annie Genevard, Luis Planas e Czeslaw Siekierski hanno incontrato oggi i vertici del sindacato degli agricoltori europei e delle cooperative agricole del Copa-Cogeca. Un incontro chiesto “urgentemente” per discutere delle conseguenze dell’accordo firmato venerdì scorso a Montevideo tra la Commissione europea e i presidente dei paesi del Mercosur, spiega il Copa Cogeca sul proprio profilo X. “Il nostro messaggio è chiaro: non siamo contrari agli accordi commerciali, ma questo è inaccettabile così com’è”, spiega il sindacato.


E mentre a Bruxelles era in corso l’Agrifish, stamattina il Copa Cogeca ha messo in atto un flash mob di protesta contro l’accordo. “Un ringraziamento speciale a tutti coloro che sono venuti oggi per sostenere la nostra azione lampo contro l’accordo #Mercosur e per essersi schierati al fianco degli agricoltori e delle cooperative agricole dell’UE in questa causa”, prosegue il Copa Cogeca su X.

Assalti Frontali, esce il 13 dicembre il nuovo album “Notte Immensa”

Assalti Frontali, esce il 13 dicembre il nuovo album “Notte Immensa”Roma, 9 dic. (askanews) – Esce il 13 dicembre per Daje Forte Daje Records “Notte Immensa”, il nuovo album di Assalti Frontali (distr. Master Music). Icone dell’hip hop Old School e pionieri di un rap politicizzato in Italia, Assalti Frontali presenteranno il nuovo disco il 14 dicembre a Torino (Notorious), il 15 a Roma (CSOA Forte Prenestino, alle 16), il 17 gennaio 2025 a Milano (CIQ Centro Internazionale di Quartiere), il 31 gennaio a Bologna (Ex Centrale) e il primo febbraio a Genova (Giardini Luzzati).


“Notte immensa” è il decimo album del gruppo, l’undicesimo se si considera “Batti il tuo tempo” con l’Onda Rossa Posse, il primo disco rap in italiano in assoluto. Scritto e rappato da Militant A, affiancato dal fido Pol G, il disco vede la partecipazione di giovani talenti della grande famiglia Assalti Frontali, come Er Tempesta, ormai membro stabile della band dal vivo, Piaga, noto anche come la Cazzo di Piaga o Snoop Dog di Ciamarra, e Ellie Cottino, una delle rapper emergenti più promettenti e impegnate della scena torinese. “Quest’anno è stato un anno duro… devi reagire… focus sulle rime” è il tema che lega tutte le canzoni, frutto anche dei laboratori che Militant A conduce da molti anni nelle scuole di ogni ordine e grado, esperienze che rappresentano occasioni preziose di confronto tra generazioni.


Ci sono il quartiere, il barrio, i luoghi della socialità e della vita quotidiana, dove la musica diventa un ponte fantastico per unire, abbattere muri e contrastare il malessere che si diffonde come una malattia. In questo scenario, “Più che si può” affronta con chiarezza il tema delle relazioni tossiche e del possesso, mentre “Lascia la mente libera” esplora con sensibilità un tema altrettanto urgente e doloroso, la fuga di molti giovani da tutto quello che li circonda, il ritiro nelle proprie case come difesa da una società che sembra incomprensibile e lontana. A curare la produzione artistica, Luca D’Aversa presso l’Albero Recording Studio, con la collaborazione di DSASTRO, una figura leggendaria delle produzioni Old School italiane, noto per il suo lavoro con Lou X e per aver contribuito alla realizzazione di alcuni dei brani più iconici degli anni ’90. Il progetto è stato supervisionato anche da Bonnot, storico produttore degli Assalti Frontali, ora residente a Tenerife.


“Dovevamo fare uscire delle cose, era troppo importante che ora uscisse l’album, è un momento di disorientamento, di casini, il mondo sta esplodendo, ci vuole il disco di Assalti Frontali fuori adesso. I testi sono scritti durante questo anno di manifestazioni di piazza in favore di Gaza, dove si viene arrestati per aver detto: ‘Non uccidete i bambini’, perché non si devono compromettere i rapporti con gli assassini. Dove si urla sempre più forte ‘W la lotta per la libertà’, e sempre più persone si aggregano nelle strade, nelle scuole, nelle università, nei concerti e non vogliono essere complici di una società genocida. Ricordo che il 7 ottobre scorso eravamo a Roma a fare un concerto per la palestra popolare del Tufello, la mattina avevamo una riunione per organizzare il nostro concerto a Gaza previsto per il 6 gennaio. Concerto rinviato. Ho pensato ‘domani vado in studio e inizio il nuovo album e lo chiamerò Notte immensa’. La notte immensa è un grande buio, ma non è negativo, nel buio può nascere la resistenza, si vedono delle luci splendere e sono le nostre stelle polari che ci conducono nel cammino”, ha scritto Militant A. Gli Assalti Frontali hanno sempre fatto della musica un veicolo di protesta e consapevolezza. Con le loro liriche profonde e l’attivismo costante, hanno segnato la scena musicale nazionale, portando la loro voce anche oltre i confini italiani. Tra le tante partecipazioni, quella al recente evento globale Hip Hop 4 Peace a Barcellona, dove hanno condiviso il palco con artisti internazionali. A giugno 2024 è uscito il documentario “Una vita all’assalto”, un’opera che racconta il loro percorso, diretta da Paolo Fazzini e Francesco Principini, prodotta da Manetti Bros. e Pier Giorgio Bellocchio, e distribuita da Mompracem, insignita del Premio del Pubblico al Biografilm Festival di Bologna. Oggi gli Assalti Frontali tornano con un nuovo necessario album, conferma della loro continua rilevanza artistica e dell’impegno sociale.


“Notte immensa” è stato anticipato il 21 marzo 2024 dal singolo e video “Fanculo ci siamo anche noi”, dedicato alla resistenza dei bambini di Gaza.

Il progetto MUSA, “costruire la Milano del futuro”

Il progetto MUSA, “costruire la Milano del futuro”Roma, 9 dic. (askanews) – Le grandi sfide sociali, ambientali e tecnologiche, come l’ottimizzazione della mobilità, l’inclusione sociale e la promozione di soluzioni naturali per migliorare l’ambiente urbano. L’esplorazione di tecnologie avanzate per la gestione dei dati e le comunicazioni, lo sviluppo di modelli di sostenibilità per il settore moda e design. La sensibilizzazione dei giovani e delle comunità su temi di finanza, inclusione e sostenibilità urbana, insieme a innovazioni nel settore sanitario, come sistemi per il monitoraggio materno-fetale e la formazione chirurgica. Sono alcuni dei focus dei progetti sviluppati dai ricercatori MUSA, che hanno l’obiettivo ambizioso di costruire la Milano del futuro, presentati oggi all’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano, in occasione del quarto General Meeting dal titolo “Dal progetto all’ecosistema. MUSA, due anni di innovazione e sostenibilità urbana”.


Il progetto MUSA coinvolge 24 soggetti pubblici e privati, che lavorano su oltre 100 linee di attività. MUSA coinvolge attivamente oltre 1000 ricercatori, la metà dei quali sono di genere femminile. Ad oggi sono state aperte più di 300 nuove posizioni di ricerca. Tra i nuovi ricercatori, dottorandi, collaboratori e tecnologi assunti, il 54% sono donne. Oltre 70 le pubblicazioni da inizio progetto a giugno, 65 gli eventi aperti al pubblico solo tra marzo e giugno di quest’anno. MUSA, inoltre, ha attivato numerosi bandi a cascata – per un valore complessivo di 15 milioni di euro – con l’obiettivo di sviluppare il modello di rigenerazione urbana nelle regioni del Sud Italia. MUSA, insieme a Regione Lombardia, è anche promotrice di Startcup Lombardia, la business competition che premia le migliori iniziative imprenditoriali nate in ambito universitario. Quest’anno, per la prima volta, quattro startup vincitrici della competizione regionale sono arrivate alla finale del Premio Nazionale per l’Innovazione, che ha visto la partecipazione delle startcup regionali. Una di queste, “EFESO”, progetto del Politecnico di Milano che consiste nello sviluppo di nuovi materiali e dispositivi per creare componenti elettronici green a basso consumo, si è aggiudicato il Premio per la categoria ICT.


“Dal progetto all’ecosistema. MUSA, due anni di innovazione e sostenibilità urbana” è un’occasione per celebrare il secondo anniversario di MUSA, l’Ecosistema dell’Innovazione finanziato con 110 milioni di euro dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il progetto vede la collaborazione tra l’Università di Milano-Bicocca, ente proponente, l’Università Statale di Milano, il Politecnico di Milano, l’Università Bocconi e 26 tra soggetti privati e pubblici (tra cui Regione Lombardia e il Comune di Milano). Ad aprire l’evento, i saluti istituzionali della Presidente di MUSA, Giovanna Iannantuoni, della Rettrice dell’Università degli Studi di Milano, Marina Brambilla, del Vicesindaco del Comune di Milano, Anna Scavuzzo, dell’Assessore regionale allo Sviluppo Economico, Guido Guidesi. Presenti, tra gli altri, anche Marco Morganti e Salvatore Torrisi, rispettivamente, Vicepresidente e Coordinatore scientifico di Musa.


“La ricerca scientifica è certamente un grande alleato per studiare e conoscere sempre meglio quali azioni possiamo mettere in atto per affrontare le grandi sfide del nostro tempo: gli andamenti demografici, i grandi cambiamenti climatici, la trasformazione digitale, l’intelligenza artificiale al servizio anche della sostenibilità. Il Comune di Milano partecipa a MUSA fin dal 2022, quando nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza abbiamo contribuito a disegnare le azioni di un ecosistema universitario che si apre al territorio per promuovere la collaborazione tra Università, ricercatori e istituzioni, insieme a partner privati e Fondazioni, per elaborare e realizzare progetti innovativi di grande impatto sulla vita delle città e delle comunità urbane. Questo quarto General Meeting di MUSA ci dà l’occasione di apprezzare il lavoro che i giovani ricercatori e le giovani ricercatrici hanno realizzato in molti ambiti come quelli della formazione, della biodiversità e della sostenibilità. Grazie alle loro idee e alle loro capacità stiamo contribuendo a costruire un futuro più sostenibile e inclusivo per tutti e per tutte” ha dichiarato la Vicesindaco del Comune di Milano e assessore all’Istruzione, Anna Scavuzzo. “Siamo lieti di aver accolto in Statale i ricercatori e gli stakeholder dell’ecosistema MUSA per fare il punto e riflettere insieme sui risultati e sull’impatto che, negli ultimi due anni, il progetto PNRR ha avuto nel trasformare Milano in un’area urbana più sostenibile e innovativa. Questo progetto rappresenta una grande opportunità per Milano, impiegando una rete di 24 partner pubblici e privati e coinvolgendo 1.000 giovani scienziati alla rigenerazione della città. In MUSA sono presenti 100 linee di ricerca, studiate attraverso un approccio interdisciplinare, che spaziano dalla telemedicina all’inclusione sociale, fino alla rigenerazione delle periferie urbane: ricerche che hanno prodotto valore sociale ed economico per il territorio.


Guardiamo al futuro del PNRR con la consapevolezza che la sostenibilità di queste iniziative dipenderà dalla capacità di attrarre nuovi investimenti e di consolidare quanto costruito finora. Come Università degli Studi di Milano, porteremo avanti il nostro impegno per una ricerca innovativa che risponda alle sfide globali e migliori la qualità della vita delle persone e del territorio” ha dichiarato la Rettrice dell’Università degli Studi di Milano, Marina Brambilla. “MUSA rappresenta una visione ambiziosa e condivisa per affrontare le sfide della sostenibilità urbana attraverso la collaborazione tra università, istituzioni, mondo imprenditoriale. In due anni, abbiamo gettato le basi per un ecosistema dell’innovazione che non solo promuove la ricerca, ma genera un impatto concreto sul territorio e coinvolge oltre 1.000 ricercatori, con un’attenzione particolare ai giovani talenti e alla parità di genere. Il General Meeting è un momento di confronto importante, un’occasione per celebrare i risultati raggiunti e, soprattutto, per riflettere sul futuro del nostro ecosistema insieme ai partner del progetto. Guardiamo avanti con l’obiettivo di continuare a innovare, costruendo un modello di sviluppo urbano sostenibile che possa essere replicato su scala nazionale e internazionale”, ha dichiarato la Presidente di MUSA, Giovanna Iannantuoni.

A La Spezia un Natale accessibile a tutti

A La Spezia un Natale accessibile a tuttiRoma, 9 dic. (askanews) – La città della Spezia, situata nel cuore della riviera ligure di Levante, candidata a Capitale Italiana della Cultura 2027, è un gioiello che unisce passato e futuro, natura e arte, una città esempio di resilienza, innovazione e integrazione culturale.


Nel periodo natalizio, ogni anno sono migliaia i turisti che arrivano da tutto il mondo. Il programma della città è ricco di eventi e attività, con mercatini natalizi, concerti, laboratori per i bambini, attività nei musei e nel Teatro Civico, incontri con gli autori nelle biblioteche. Al Museo Civico Etnografico “Giovanni Podenzana” è visitabile l’esposizione natalizia “Venite Adoremus. Un presepio di tradizione genovese al Museo”, fortemente voluta dall’Amministrazione Peracchini.


Mercoledì 18 dicembre la Chiesa Abbaziale di Santa Maria Assunta ospiterà il Concerto di Natale con le musiche dello stimato compositore Maestro Domenico Cortopassi (ore 20.45 – ingresso libero). Il concerto vedrà la partecipazione del coro Lunaensemble, l’Orchestra del Conservatorio di Musica “Giacomo Puccini” della Spezia, l’organista Sergio Chierici, il tenore Cai Fengxung, il Maestro collaboratore Luigi Pagliarini, il Maestro del coro Luciano Bonci, il direttore Giuseppe Bruno. La serata sarà condotta da Maurizio Damerini e vedrà la presenza del nipote, il Maestro Massimo Cortopassi con la dottoressa Maria Teresa Fortunato. Fin dalla sua composizione, tutto il Sistema Museale Civico della Spezia è coinvolto da una sensibilità particolare per l’accessibilità, non solo dal punto di vista infrastrutturale ma anche dal punto di vista didattico con laboratori e attività rivolti sia alle scuole sia alla libera utenza.


Il Museo Civico “Amedeo Lia”, all’avanguardia con la sua videoguida LIS, ospita fino al 12 gennaio la mostra “L’ARTE DI VIAGGIARE. L’ITALIA E IL GRAND TOUR”. La mostra a cura dello storico Andrea Marmori, direttore del Museo Civico “Amedeo Lia” e del Complesso Museale “Lia”, con il contributo di Barbara Viale e con l’allestimento di Emanuele Martera, è un viaggio nel viaggio, un percorso nel tempo e nello spazio alla scoperta di una vera e propria moda che, tra il Settecento e l’Ottocento, vedeva nell’Italia la meta privilegiata per artisti e letterati per un viaggio di formazione e istruzione iniziatico nella bellezza e alla scoperta dell’immenso patrimonio storico e artistico del nostro Paese. Venerdì 13 dicembre ci sarà invece l’inaugurazione della mostra “LUCA CAMBIASO. L’Adorazione dei pastori. Un capolavoro per Natale”, visitabile fino al 23 marzo 2025. Il museo ospita anche il primo percorso museale tattile della città della Spezia “La Bellezza Accessibile”: opere toccabili, didascalie in braille e schede descrittive guidano il visitatore non vedente e ipovedente alla scoperta del Museo. Fiore all’occhiello del Museo Lia è la VideoguidaLIS, sviluppata per il Museo Civico “Amedeo Lia” della Spezia, che permette di scoprire la collezione d’arte conservata nell’antico complesso conventuale dei frati di San Francesco di Paola, museo aperto al pubblico nel dicembre 1996. La VideoguidaLIS Può essere scaricata gratuitamente Google Play e App. Apple Store, e utilizzata anche on-line collegandosi su www.videoguidalis.it/museoamedeolia/ o sulla piattaforma nazionale www.videoguidalis.it. Nella VideoguidaLIS del Museo Civico “Amedeo Lia” si trovano 60 video divisi in 14 argomenti oltre la galleria fotografica, che accompagneranno nella visita con il benvenuto della traduttrice in LIS, gli avvisi e i consigli per la visita, la storia del Museo e la descrizione delle opere più significative delle oltre 1000 conservate.


Il Museo Archeologico “U. Formentini” si trova all’interno del Castello San Giorgio dove è possibile compiere un percorso di visita cronologico che attraversa le sale espositive partendo dalla Preistoria più antica fino all’alto Medioevo. Le raccolte esposte, in cui si evidenziano i nuclei delle statue stele della Lunigiana che si datano a 5000 anni fa e la collezione di reperti romani provenienti da Luni – che occupa tutto un piano del castello – comprendono anche materiali extraterritoriali di grande pregio, come i vasi greci ed etruschi, e i resti fossili degli animali del Paleolitico superiore. Nel museo sono stati installati i monitor touch-screen bilingue (italiano e inglese) per presentare le statue stele nel loro contesto storico e geografico, con traduzione nel linguaggio dei segni (LIS). È presente una carrozzina per consentire ai disabili motori di superare le barriere architettoniche imposte dall’edificio storico. Lo stesso progetto ha previsto l’allineamento dei calchi delle statue stele di Pontevecchio e la copia della statua stele di Lerici di proprietà privata, che sono così diventate accessibili a tutti, in particolar modo ai ciechi e agli ipovedenti. Un altro fiore all’occhiello della Spezia è il CAMeC – Centro D’arte Moderna e Contemporanea, che da due anni ospita DISART, un progetto ideato dall’Associazione A.G.A.P.O. OdV attraverso le Officine A.G.A.P.O. – Laboratorio di Ceramiche Artistiche della Spezia, che unisce arte e disabilità in un ricco programma di attività socio-culturali. Il Museo è stato completamente rinnovato con una nuova esposizione della collezione permanente a cura di Gerhard Wolf. Grazie al progetto PNRR il CAMeC è destinato a diventare sempre di più un’eccellenza della città. L’obiettivo del progetto è la dotazione di strumenti aggiuntivi dedicati alla completa accessibilità e fruizione dei contenuti del museo, anche nel WEB, con la realizzazione di una Accessibility Room, spazio dedicato ad un’esperienza museale accessibile a tutti ed in particolare ai visitatori non vedenti e con sordità. In quest’ottica il CAMeC intende incrementare la sua attività a favore dell’inclusione sociale, garantendo l’allargamento dell’accessibilità dei suoi contenuti. La Spezia offre anche una vasta scelta di attività culturali e divertenti per i più piccoli. Tra queste i laboratori per i bambini nei musei: domenica 15 dicembre al Museo Etnografico alle ore 16.00 “Un Filo Rosso Intorno Al Mondo”, domenica 22 dicembre al Museo del Castello alle ore 15.30 “Un Natale preistorico” e venerdì 27 dicembre al CAMeC alle ore 9.00 “Mattina al museo con merenda – luce d’artista”.