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Autore: Redazione StudioNews

Brics, Kganyago gela Knot: frammentazione? “Sanzioni funzionano”

Brics, Kganyago gela Knot: frammentazione? “Sanzioni funzionano”Roma, 3 lug. (askanews) – La frammentazione della finanza internazionale e le manovre delle grandi economie emergenti -solitamente raggruppate sotto l’acronimo di “Brics” – è risposta consequenziale, anche se non voluta, all’utilizzo della finanza stessa come “arma”, come accaduto con le sanzioni contro la Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina. È la stridente risposta con cui il governatore della banca centrale del Sudafrica, Lesetja Kganyago, ha replicato al presidente del Financial stability board, Klaas Knot, che è anche governatore della Banca centrale olandese, durante un inedito faccia a faccia al forum annuale della Bce a Sintra, in Portogallo.


“Se ci fossero stati dubbi sul fatto che le sanzioni avesero funzionato ecco qui. Possono aver funzionato nella direzione sbagliata, ma hanno funzionato – ha detto -. Quindi, la finanza è stata per così dire utilizzata come un’arma che taglia le persone fuori dai sistemi chiavi: e loro troveranno alternative”. A partire dal 2022 si sono moltiplicate le iniziative da parte di giganti emergenti e asiatici per creare sistemi di pagamento e interscambio alternativi rispetto a quelli tradizionalmente basati sul dollaro e sull’euro. Peraltro diverse di queste iniziative vengono portate avanti dai paesi promotori sotto l’egida da della Banca dei regolamenti internazionali, come la piattaforma Mbridge o il sistema Nexus sui pagamenti instantanei. I maggiori di questi Paesi sono Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, da cui l’acronimo Brics.


Secondo il governatore sudafricano tutto questo “non penso abbia senso dal punto di vista economico. Tuttavia quando inizi a dire alla gente che resterà tagliata fuori dalla finanza globale, la gente creerà un sistema diverso”. “Mi sono preoccupato – ha raccontato Kganyago – quando ho parlato con alcuni gestori di asset e mi hanno detto che ‘allora visto che ora le riserve possono essere sequestrate iniziamo a guardare altrove, iniziamo a guardare ad altri meccanismi di deposito’, che avremmo avuto una frammentazione. Questo significa che non dovremmo lavorare verso un sistema che consenta a tutti di operare tra loro? Assolutamente no – ha avvertito – dobbiamo continuare il lavoro perché sono coloro tra noi che sono ai margini del sistema finanziario che finiranno per pagare il prezzo della frammentazione”. (fonte immagine: ECB 2024).

Piazza Affari chiude in rialzo (+1,09%), mossa Unipol riaccende il risiko

Piazza Affari chiude in rialzo (+1,09%), mossa Unipol riaccende il risikoMilano, 3 lug. (askanews) – Chiusura in rialzo per Piazza Affari (Ftse Mib +1,09% a 33.845 punti) spinta dall’exploit delle banche dopo la mossa di Unipol su Bper che ha alimentato ulteriormente le speculazioni su potenziali scenari di consolidamento nel settore in Italia. Il titolo Mps ha guadagnato il 5,71% a 4,885 euro, Bper il 3,59% a 5,044 euro, Unipol il 3,19% a 9,55 euro.


Il gruppo assicurativo guidato da Carlo Cimbri è salito “potenzialmente” al 24,6% del capitale di Bper, a un soffio dalla soglia dell’Opa, dalla precedente partecipazione del 19,85%, dopo che UnipolSai ha sottoscritto un contratto derivato di tipo ‘share swap’ avente come sottostante il 4,77% del capitale della banca, con scadenza 25 febbraio 2028. Proprio Bper è considerata una candidata per una possibile aggregazione con Mps, tornata nuovamente sotto i riflettori del mercato dopo la scadenza del periodo di lock-up del Tesoro, che può così tornare a vendere parte del suo 26,7%. Indiscrezioni di stampa ipotizzano che la cessione possa avvenire in due tranche, magari cedendo un 10-15%, e non esclusivamente tramite il mercato, già a luglio. Quella realizzata per Ita, ha spiegato oggi il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, “è la stessa logica per quello che vogliamo fare con Mps. Non è che vogliamo vendere Mps per portare a casa un po’ di soldi, alla disperata, perchè non siamo in condizioni disperate. Noi vogliamo fare un’operazione industriale a delle condizioni buone per lo Stato, ma soprattutto per l’economia di questo paese. Quindi l’operazione si farà quando si realizzeranno queste condizioni”. A Piazza Affari, chiusura sugli scudi anche per il titolo Leonardo (+3,8%) dopo l’annuncio del Memorandum of Understanding sottoscritto con Rheinmetall per la creazione di una nuova joint venture paritetica.

Cia: contro crisi climatica piano invasi con una cabina regia

Cia: contro crisi climatica piano invasi con una cabina regiaRoma, 3 lug. (askanews) – Sul tema acqua “bisogna passare dalle parole ai fatti. Abbiamo un’Italia divisa in due meteorologicamente e una crisi climatica in corso, che sta mettendo in grave difficoltà le aziende agricole. È tempo di mettere in campo sia politiche che risorse per affrontare in particolare siccità e alluvioni”. Parola del presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, intervenuto oggi all’Assemblea dell’Anbi.


“Occorre una visione, una pianificazione e, soprattutto, una cabina di regia unica che sia in grado di programmare – ha spiegato Fini -. Programmare nuove infrastrutture, invasi piccoli e grandi, riutilizzo delle acque reflue. Dobbiamo mettere in campo una strategia comune e integrata per salvaguardare un bene preziosissimo come l’acqua. Tutelando al contempo agricoltura e territorio”. “Lo squilibrio climatico, troppa acqua o assenza idrica, ha generato zone fragili che oggi sono a rischio spopolamento – ha continuato il presidente di Cia – Dobbiamo evitare in tutti i modi l’abbandono dei territori, tenere gli agricoltori nelle aree rurali e interne significa tutelarle e prevenire il dissesto idrogeologico”.


Per questo “non c’è più tempo da perdere – ha concluso Fini -Serve procedere spediti con la programmazione, mettendo al centro di ogni azione il ruolo fondamentale dei consorzi di bonifica, indispensabili per la sicurezza del territorio”.

Startup, Rent2Cash chiude round pre-seed da 3 milioni di euro

Startup, Rent2Cash chiude round pre-seed da 3 milioni di euro

Milano, 3 lug. (askanews) – Round pre-seed da 3 milioni di euro per Rent2Cash, la startup italiana che porta in Italia il servizio di “rental advance” e anticipa fino a 3 anni di affitto ai proprietari di immobili. La società contestualmente ha avviato l’operatività in Italia con l’acquisto dei primi contratti di locazione che saranno finanziati attraverso l’innovativa cartolarizzazione dei contratti stessi realizzata con il supporto di Banca Finint.

Il round pre-seed da 3 milioni di euro di raccolta mista equity e debito vede tra i finanziatori gruppi bancari italiani, nonché investitori istituzionali e business angel. Il round è destinato a supportare l’acquisto dei primi contratti, il potenziamento del prodotto residenziale, lo sviluppo e il lancio di nuovi prodotti, in particolare nel segmento degli immobili commerciali, e il rafforzamento della piattaforma tecnologica proprietaria. Rent2Cash potrà anche puntare sull’assunzione di 30 nuovi talenti, mirata al rafforzamento di alcuni comparti strategici come quello digital & innovation, del sales e del commerciale.

“I risultati ottenuti finora e la chiusura di questo importante round pre-seed rappresentano un fondamentale riconoscimento della nostra strategia”, spiegano i founder di Rent2Cash Gianluca Fioranelli, Yilang Chen e Marco Grassi. “Il nostro impegno è continuare a innovare per offrire soluzioni sempre più efficienti e sostenibili ai nostri clienti. Siamo già al lavoro su diversi prodotti commerciali, che lanceremo a breve, per rivoluzionare ulteriormente il mercato”.

Paolo Gabriele, Head Of Investment Banking Financial Institution di Banca Finint, ha spiegato che “la piattaforma di Rent2Cash rappresenta un unicum sul mercato italiano, in un segmento ancora inesplorato ma con grosse potenzialità di crescita. La cartolarizzazione, ambito nel quale come Banca Finint vantiamo una lunga expertise e una posizione di leadership sul mercato italiano, dimostra ancora di essere, in Italia come all’estero, lo strumento principale che gli investitori preferiscono utilizzare per sostenere il fabbisogno finanziario di realtà votate al fintech e all’innovazione”.

Vino, ad Alghero ha preso il via prima edizione di “Alguer Wine Week”

Vino, ad Alghero ha preso il via prima edizione di “Alguer Wine Week”Milano, 3 lug. (askanews) – Ha preso il via il 2 luglio la prima edizione di “Alguer Wine Week”, manifestazione organizzata dal Consorzio Alghero Doc che si pone l’obiettivo di diventare ambasciatrice dell’enologia sarda. Fino a sabato 6 luglio il centro storico di Alghero (Sassari) sarà animato dalle degustazioni di circa 150 etichette di una cinquantina di Cantine e di sette Consorzi in rappresentanza dei territori del vino più apprezzati dell’isola: Protagonisti delle degustazioni circa 150 etichette del Consorzio Alghero Doc, Consorzio del Vermentino Doc, Consorzio del Cannonau Doc, Consorzio del Vermentino di Gallura Docg, Cantine del Coros, Cantine della Romangia, Consorzio della Malvasia e Terralba Doc.


Un viaggio nella Sardegna del vino ma anche nelle tradizioni, nelle produzioni artigianali e nei costumi che fanno di quest’isola un importante scrigno di cultura e di bellezze naturali. L’itinerante Concours Mondial de Bruxelles quest’anno fa tappa proprio in questa cittadina sardo-catalana dal 3 al 5 luglio con una sezione dedicata ai vini effervescenti, con più di mille campioni provenienti dalle realtà spumantistiche più prestigiose al mondo, degustati da un panel di 50 tra giornalisti, buyer ed esperti del settore enologico provenienti da mezzo mondo.

Autonomia,Rocca:per Lazio ora non la chiederò,Zaia non ha debiti

Autonomia,Rocca:per Lazio ora non la chiederò,Zaia non ha debiti

Roma, 3 lug. (askanews) – Nessuna richiesta di “autonomia differenziata” per la regione Lazio. Non lascia spazio a dubbi il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che a margine di un evento in giunta regionale ha risposto così in merito all’attivazione dell’autonomia differenziata e a quanto chiesto dal governatore del Veneto, Luca Zaia. “Non ha 20 miliardi di debito come il Lazio – ha detto rocca – se avessi una Regione finanziariamente in salute come il Veneto probabilmente la chiederei anche io. Per noi il tema è uscire dalle secche finanziarie che abbiamo erediato ed attendere la definizione dei Lep, i Livelli essenziali delle presentazioni. Il debito lo abbiamo, ma la definizione dei Lep è essenziale per le norme adottare. Io ho sempre detto che avrei sospeso il giudizio fino a quel momento. Quindi non mi vado a contraddire, chiedendo qualcosa che non conosco, rispetto alla definizione dei Lep”.

Farmindustria: Marcello Cattani confermato alla presidenza

Farmindustria: Marcello Cattani confermato alla presidenza

Milano, 3 lug. (askanews) – Conferma all’unanimità per Marcello Cattani alla presidenza di Farmindustria. Sarà in carica per il biennio 2024-2026. Alberto Chiesi (Chiesi Farmaceutici) è stato nominato presidente onorario dell’associazione.

Cattani, 53 anni, è presidente e amministratore delegato di Sanofi Italia e Malta. È anche nel Consiglio Generale di Confindustria e nel Consiglio Generale di Assolombarda. Da ottobre 2022 è presidente del Club Santé Italia, che riunisce 40 aziende francesi in Italia in ambito medico-farmaceutico.

L’assemblea ha, inoltre, eletto il Comitato di Presidenza composto da cinque vice presidenti: Alessandro Chiesi (Chiesi Farmaceutici), Valentino Confalone (Novartis Farma), Massimo Di Martino (Abiogen Pharma), Paivi Kerkola (Pfizer Italia) e Pierluigi Petrone (Euromed). Del Comitato di Presidenza fanno parte anche: Lucia Aleotti (A. Menarini), Francesco De Santis (Italfarmaco), Fabio Landazabal (GlaxoSmithKline), Morena Sangiovanni (Boehringer Ingelheim Italia), Mario Sturion Neto (Johnson & Johnson), Luciano Grottola (Ecupharma)

Le linee programmatiche della nuova squadra per il biennio 2024-2026 saranno illustrate nel corso dell’assemblea di Farmindustria, che si svolgerà a Roma giovedì 4 luglio presso l’Auditorium della Conciliazione.

Emendamento Dl Agricoltura: 4 mln per spese carta Dedicata a te

Emendamento Dl Agricoltura: 4 mln per spese carta Dedicata a te

Roma, 3 lug. (askanews) – Un emendamento approvato al Dl Agricoltura, che oggi è approdato in Aula al Senato, riguarda anche delle disposizioni urgenti relative alla carta di pagamento “Dedicata a te”. In particolare, per rimborsare ai Comuni le spese sostenute per la comunicazione ai beneficiari dell’assegnazione della misura, il Masaf a valere sulle risorse del medesimo fondo, trasferirà 4 milioni “all’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) che provvede alla successiva erogazione ai Comuni sulla base delle documentate richieste da questi pervenute”.

Rapporto MonitoRare UNIAMO: sistema costruito, accelerare su messa a terra

Rapporto MonitoRare UNIAMO: sistema costruito, accelerare su messa a terraRoma, 3 lug. (askanews) – Presentato a Roma, alla presenza di numerosi rappresentanti delle Istituzioni nazionali ed europee ed autorevoli componenti della comunità scientifica e delle Associazioni, il ‘X Rapporto MonitoRare’ sulla condizione delle persone con malattia rara in Italia. Dal 2015, la Federazione UNIAMO – unico caso in Europa – raccoglie e aggrega tutti i dati disponibili tra gli stakeholders, per dare vita a un documento che offra una visione globale del sistema malattie rare, partendo dal punto di vista del paziente.


‘Quest’anno una doppia ricorrenza: dieci anni del Rapporto MonitoRare e 25 anni di UNIAMO, celebrati da una moneta commemorativa emessa dall’Istituto Poligrafico e Zecca di Stato – ha ricordato la presidente di UNIAMO, Annalisa Scopinaro -. Tappe che sanciscono l’importanza della rappresentanza delle persone con malattia rara in Italia, attraverso la storia della nostra Federazione e con l’azione concreta di advocacy e ‘spinta del sistema’ rappresentata dal Rapporto’. I numeri di ‘MonitoRare’. Nella decima edizione del Rapporto ‘Monitorare’ si confermano innanzitutto alcuni punti di forza del sistema delle malattie rare in Italia, a cominciare dalla disponibilità di trattamenti: nel 2022 sono state erogate 11,4 milioni di dosi di farmaci orfani, 3 mln in più dell’anno precedente, con una crescita del numero di farmaci per le malattie rare compresi nell’elenco della Legge n. 648/1996 dai 31 del 2018 ai 57 del 2023 (erano appena 13 nel 2012). Eccellenza europea per lo screening neonatale esteso: con 49 patologie screenate, infatti, il programma di Sne è attivo a fine 2023 a pieno regime in tutte le Regioni/Province Autonome e si può considerare raggiunta l’omogeneizzazione delle malattie metaboliche ereditarie inserite nei pannelli di screening a livello regionale ai sensi della Legge 167/2016. Più della metà delle Regioni/PPAA, inoltre, hanno ampliato, spesso nell’ambito di progetti sperimentali, il panel di malattie considerate anche ad alcune altre patologie.


Nota dolente il mancato ampliamento del panel, sancito dagli emendamenti alla 167/2016 approvati nel 2020, che sono ancora al passo dietro l’approvazione del Nomenclatore tariffario. Aumenta la copertura dei registri regionali delle malattie rare che sale a 0,83% (0,87% nei minori di 18 anni). Nella prima edizione del Rapporto MonitoRare nel 2015 era lo 0,30%. Stabile, dopo il leggero aumento fatto registrare nell’anno 2021, il peso degli studi clinici autorizzati sulle malattie rare sul totale delle sperimentazioni cliniche (30,6%). Da registrare positivamente anche il fatto che, a fine 2023, sono 17 le Regioni/PPAA che hanno inserito il tema delle malattie rare nell’ambito degli strumenti generali di programmazione sanitaria (vigenti o in via di approvazione nel 2023) o che hanno definito un Piano Regionale Malattie Rare. Un altro importante segnale positivo, che incide anche sul mondo delle malattie rare, viene dal processo di implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che, non solo ha portato all’avvio della riforma finalizzata alla riorganizzazione della rete degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), ma ha anche promosso il potenziamento delle attività di ricerca sulle malattie rare attraverso la realizzazione di due bandi di ricerca su base competitiva che hanno portato al finanziamento di n. 126 progetti (74 sulle malattie rare e 52 sui tumori rari) con un contributo di 100 milioni di euro.


L’altra faccia della medaglia è rappresentata dalle criticità che persistono, come i tempi lunghi di attuazione dei provvedimenti relativi alle leggi e disposizioni riguardanti le persone con malattia rara. Permangono, inoltre, ancora anche rilevanti disomogeneità territoriali nell’accesso ai servizi sanitari, socio-sanitari e sociali. A questi aspetti si aggiunge anche un altro elemento di preoccupazione legato all’impatto economico delle ATMP, per le persone con patologie rare e ultra-rare, significa l’accesso a cure che hanno dato prova di enorme vantaggio clinico. Ad oggi, tutte le Regioni/PPAA, con una sola eccezione, hanno provveduto a recepire con proprio atto formale il ‘Piano Nazionale Malattie Rare 2023 – 2026’ e il documento per il ‘Riordino della rete nazionale delle malattie rare’. Sono, però, solo 16 le Regioni che hanno già provveduto, generalmente entro il termine previsto del 31 gennaio 2024 all’individuazione di centro di coordinamento regionale, centri di riferimento e centri di eccellenza per le malattie rare in accordo ai contenuti del documento di riordino della rete nazionale malattia rare. Infine, sono ad oggi appena 6 (su 16, in quanto dal riparto sono escluse le Regioni a Statuto Speciale e le Province Autonome con la sola eccezione della Sicilia) le Regioni che hanno già provveduto ad impegnare con atto formale le risorse assegnate per l’anno 2023 per l’attuazione del ‘Piano nazionale malattie rare 2023-2026’ e del documento ‘Riordino della rete nazionale delle malattie rare’.


Il sottosegretario Gemmato. ‘Il Parlamento nella scorsa legislatura ha licenziato il testo unico malattie rare all’unanimità. Segno del grande lavoro svolto dalle associazioni. Grazie al report MonitoRare – ha spiegato Marcello Gemmato, Sottosegretario di Stato con delega alle Malattie Rare – abbiamo modo di capire quali sono le criticità da migliorare, in particolare la disparità tra nord e sud che esiste anche nel mondo malattie rare. Leggendo il vostro rapporto, secondo il quale il 29% dei Pcmr sono costrette a spostarsi fuori regione è un segno che ci fa riflettere’. Il ministro Locatelli. ‘Nelle malattie rare è fondamentale un approccio che sia coinvolgente, di collaborazione e di cooperazione tra i diversi esperti. Quello che vogliamo fare pure con la riforma della disabilità è superare tutte queste frammentazioni e mettere la persona al centro di un’elaborazione del progetto di vita che sia condivisa. alla presenza di tutti gli enti e istituzioni che devono dialogare e confrontarsi per rispondere ai bisogni che sono di un’unica persona’. Così il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, in un videomessaggio inviato nel corso dell’evento di presentazione del report. ‘La strada è quella giusta. Per UNIAMO l’impegno costante è sicuramente anche quello di arrivare a diagnosi precoci, ad una ricerca sempre più adeguata a rispondere alle esigenze delle nuove malattie rare emergenti ma importante è anche il percorso di umanizzazione, della presa in carico della persona. Il tema è quello di non occuparci solo della patologia, perché dietro la malattia, dietro a una disabilità, c’è una persona – ha sottolineato – che va rispettata nella sua dignità’. Le conclusioni. ‘Nel Rapporto – ha concluso Annalisa Scopinaro, presidente di UNIAMO – sono evidenziate luci e ombre del nostro sistema: attività che vengono svolte a isorisorse, altre che hanno fondi dedicati ma con un utilizzo frammentato, personale dedicato con età media sempre più alta e senza ricambio generazionale. A questo si aggiunge la necessità per il sistema salute di fare i conti con il DM 77/2022, che non ha al momento integrazioni percepibili con le reti già esistenti (malattie rare, oncologiche, trapianti, ecc.). In Italia abbiamo buone leggi ma siamo lenti nella loro realizzazione. La spinta politica c’è, le approvazioni all’unanimità dei provvedimenti che ci riguardano sono un chiaro segnale di concordanza anche nell’ambito di pensieri molto diversi, ma manca poi la concretizzazione nella realtà quotidiana. La nostra esortazione è ‘rimbocchiamoci le maniche’. Cerchiamo, ognuno di noi, di fare la nostra parte in maniera sinergica e coordinata. Prendiamo spunto dai tanti obiettivi del piano, scegliamone uno, facciamolo nostro, stringiamo accordi e procediamo con la sua realizzazione, creando collegamenti fra istituzioni pubbliche, rappresentanti di associazioni e industrie private’. I contributi. Per la compilazione dei dati hanno contribuito: il Ministero della Salute; I Coordinamenti regionali per le malattie rare; AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco; Istituto Superiore di Sanità – Centro Nazionale Malattie Rare; INPS; Ministero dell’Istruzione e del merito; BBMRI; Direzione generale della Salute e della sicurezza alimentare – UE; Orphanet Italia; Fondazione Telethon; Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare; Società Scientifiche; Centro Nazionale Sangue; Simmesn e Società Italiana di Odontostomatologia per l’Handicap – SIOH. Tra i fuori programma della giornata anche la firma del protocollo di intesa fra UNIAMO e FNO TSRM e PSTRP con Annalisa Scopinaro, Presidente UNIAMO e Teresa Calandra, Presidente FNO TSRM e PSTRP. L’evento di presentazione del Rapporto è stato realizzato anche con il contributo non condizionato di Boerhringer Ingelheim, Novo Nordisk Spa e Blueprint Medicines.

Alla guida di Icam la terza generazione della famiglia Agostoni, Crippa Ad

Alla guida di Icam la terza generazione della famiglia Agostoni, Crippa AdMilano, 3 lug. (askanews) – Passaggio generazionale al vertice di Icam, azienda familiare di produzione e commercializzazione di cioccolato e semilavorati del cacao. Nel corso dell’assemblea annuale svoltasi lo scorso 28 giugno, è stata infatti rivista la composizione del consiglio di amministrazione dell’azienda che ha visto l’ingresso della terza generazione della famiglia Agostoni per il triennio 2024/2026.


Mantenendo la conduzione familiare che ha da sempre caratterizzato la società, l’assemblea ha nominato come nuovi consiglieri Giovanni, Sara e Luca Agostoni, che operano in Icam già da diversi anni. A loro si affiancherà Adelio Crippa, da anni in azienda come direttore generale e che rivestirà il ruolo di amministratore delegato con poteri di ordinaria e alcuni di straordinaria amministrazione. Giovanni Agostoni, già global sales & marketing director, riveste il ruolo di presidente. Completano il cda tre figure esterne riconfermate per le loro competenze in materia di economia, giurisprudenza e conoscenza del mercato del cacao e dell’imprenditoria a livello internazionale. “In un momento di importante transizione come quello attuale, tale composizione è stata strutturata per assicurare continuità nella gestione dell’azienda – spiega la stessa in una nota – e consentire, allo stesso tempo, l’ingresso di energie fresche, che ben conoscono l’azienda e saranno quindi, in grado di portare un contributo importante per lo sviluppo futuro”.


L’assemblea ha Infine proposto Angelo Agostoni, presidente uscente per il ruolo di presidente onorario. Un’attribuzione che rappresenta “la volontà da parte dei soci di esprimere la gratitudine per il significativo contribuito fornito da Angelo allo sviluppo dell’azienda, consentendo alla stessa di poter usufruire della sua preziosa esperienza, senza l’aggravio per lui delle responsabilità operative quotidiane. La sua presenza autorevole e la profonda conoscenza del mercato saranno di grande supporto per garantire una transizione efficace e graduale nella governance della società”. “L’approccio alla gestione dell’azienda che la mia famiglia ha seguito per due generazioni è sempre stato caratterizzato da un grande rispetto verso questa entità viva, fatta di persone che nel corso del tempo cresce e si evolve insieme a queste, commenta Angelo Agostoni, Presidente Onorario di ICAM. È proprio con questo approccio in mente che ho deciso di fare un passo indietro e permettere ai nuovi membri di prendere le misure con l’incarico che gli è stato affidato e impostare il lavoro da qui in avanti sulla base della loro sensibilità e di quello che, sono sicuro, sarà il bene dell’azienda”. “La nomina a presidente dell’azienda di famiglia è un incarico che mi riempie di orgoglio e allo stesso tempo mi investe dell’enorme responsabilità di essere all’altezza dell’incarico affidatomi – commenta Giovanni Agostoni – Il mio obiettivo sarà portare avanti lo straordinario lavoro compiuto fin qui da coloro che mi hanno preceduto. Penso ad Angelo Agostoni che, insieme a mio padre Plinio, sono stati il motore che ha alimentato la crescita di questa azienda e dei valori di etica e rispetto che la rappresentano”.