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Autore: Redazione StudioNews

Roma, al parco del Colosseo musica da Diodato a Russel Crowe

Roma, al parco del Colosseo musica da Diodato a Russel CroweRoma, 10 giu. (askanews) – La musica più elegante, vitale e travolgente da ascoltare rapiti, sotto il cielo stellato, nelle prime serate d’estate, fra le meraviglie del patrimonio archeologico di Roma. Arrivata alla sua III edizione, torna dal 19 al 23 giugno Venere in Musica, la rassegna musicale ideata dal Parco archeologico del Colosseo diretto da Alfonsina Russo, curata da Fabrizio Arcuri che firma la direzione artistica.


Cinque appuntamenti a ingresso gratuito in uno scenario unico al mondo: il Tempio di Venere e Roma, il più grande edificio sacro costruito dai romani (e uno dei più grandi dell’antichità), voluto da Adriano, costruito a partire dal 121 d.C. e dedicato alla dea Roma Aeterna e alla dea Venus Felix. Un programma nel segno della contaminazione sonora in un luogo simbolo dell’incontro fra culture e di quella realtà multietnica che caratterizzava l’Urbe. “Venere in musica promuove sempre più la musica a 360 gradi e si rivolge a pubblici diversi, intercettando artisti e artiste che hanno il concetto di contaminazione nel loro dna” afferma Arcuri.


“L’avvio della terza edizione di Venere in Musica costituisce un importante risultato per il Parco archeologico del Colosseo che ha fortemente voluto offrire alla città un palcoscenico di eventi in una cornice storica, architettonica e archeologica unica al mondo – spiega Alfonsina Russo, Direttore del Parco archeologico del Colosseo – L’ampia partecipazione di pubblico, composto da turisti/visitatori ma soprattutto da cittadini romani, ha sancito nelle scorse estati il successo del format che ha registrato il tutto esaurito in ciascuna delle serate proposte con oltre 5000 presenze. Per l’edizione 2024 l’offerta addirittura si rinnova e articola ulteriormente con una proposta artistica composita e ricercata, arricchita dall’attesa presenza di Russell Crowe e della sua band”. Il programma di quest’anno miscela sonorità che provengono da ambienti musicali differenti, dallo smooth jazz dei Moorcheba al cantautorato d’autore di Diodato, in una nuova tappa site specific del suo tour; poi le atmosfere maliane di una delle voci più significative della world music, Rokia Traoré, e il progetto che incrocia la Babelnova Orchestra, l’orchestra delle donne arabe e del Mediterraneo Almar’à e un’icona della musica alternativa italiana, Ginevra Di Marco, storica voce dei CSI e dei PGR; fino ad arrivare alla travolgente energia rock-blues del “gladiatore” per eccellenza, Russell Crowe insieme ai suoi The Gentlemen Barbers.


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Giornata Universale dell’IE 2024 celebrata nella Città Eterna

Giornata Universale dell’IE 2024 celebrata nella Città EternaRoma, 15 giu. (askanews) – La Giornata Universale dell’IE, Camicia tradizionale romena, sarà celebrata quest’anno a Roma attraverso una serie di eventi organizzati dall’Ambasciata di Romania presso la Repubblica Italiana, insieme alla Presidenza della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati del Parlamento italiano, al Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti” di Bucarest, al Museo delle Civiltà di Roma e all’Accademia di Romania in Roma. Per celebrare questa importante festa dedicata alle tradizioni popolari romene iscritte nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO, il Museo delle Civiltà di Roma (Piazza Guglielmo Marconi 8) ospiterà per un mese la mostra “ROMANIA-ITALIA: l’arte del ricamo e della ceramica, patrimonio dell’umanità” (18 giugno – 14 luglio), nonché un convegno scientifico e laboratori artigianali dedicati ai bambini.


Gli eventi si svolgeranno con il seguente programma: 18 giugno – 14 luglio 2024, Salone d’Onore presso il Museo delle Civiltà di Roma La mostra “ROMANIA-ITALIA: L’arte del ricamo e della ceramica, patrimonio dell’umanità” presenta una selezione di costumi tradizionali e oggetti in ceramica provenienti dalle collezioni del Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti? di Bucarest, da varie regioni della Romania (Banato, Bucovina, Maramures, Muntenia, Moldavia, Oltenia e Transilvania), e i costumi tradizionali e le ceramiche dalle collezioni del Museo delle Civiltà di Roma, provenienti da diverse regioni italiane (Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto), in un dialogo tra le tradizioni popolari dei due Paesi.


In occasione dell’inaugurazione della mostra, Romfilatelia emetterà un prodotto filatelico dedicato all’IE e alle ceramiche romene e italiane, simboli del patrimonio dell’umanità. Verrà, inoltre, allestita una mostra di francobolli che evidenziano le tradizioni e le usanze romene. 19 giugno 2024, ore 15:00, Sala Conferenze del Museo delle Civiltà Il convegno “ROMANIA-ITALIA: L’arte del ricamo e della ceramica, patrimonio dell’umanità” dedicato al dialogo italo-romeno sul restauro, la conservazione e la promozione dei costumi e delle ceramiche tradizionali dei due Paesi. Al convegno parteciperanno: l’On. Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati del Parlamento italiano, il dott. Andrea Villani, Direttore del Museo delle Civiltà di Roma, la prof.ssa Paulina Popoiu, Direttore Generale del Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti” di Bucarest, Leandro Ventura, Direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale di Roma, il dott. Francesco Aquilanti, coordinatore delle collezioni di etnografia italiana presso il Museo delle Civiltà di Roma, la dott.ssa Georgiana Onoiu, responsabile del Dipartimento Tesoreria dei Beni Culturali, Registri Scientifici e Banche Dati presso il Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti” e il dott. Mihai Stan, responsabile di progetti culturali presso l’Ambasciata di Romania in Italia.


29 giugno 2024, dalle ore 11:00, Sala Laboratori del Museo delle Civiltà Il Museo delle Civiltà di Roma e il Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti” di Bucarest propongono, nell’ambito della mostra “ROMANIA-ITALIA: L’arte del ricamo e della ceramica, patrimonio dell’umanità”, una serie di laboratori di ricamo per bambini, intitolati ric-AMIAMO (insieme), laboratori pensati per far conoscere ai giovani l’arte del ricamo nei due Paesi. Tutti gli eventi sono organizzati in collaborazione con Romfilatelia, l’Istituto Culturale Romeno e la Biblioteca Europea di Roma, con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e del Comune di Roma.

Croce Rossa compie 160 anni, “Siamo pronti a nuove sfide”

Croce Rossa compie 160 anni, “Siamo pronti a nuove sfide”Milano, 15 giu. (askanews) – Oggi la Croce Rossa Italiana compie 160 anni. Era il 15 giugno 1864, infatti, quando l’Associazione venne fondata a Milano. “Quello di oggi è un compleanno molto speciale, in cui celebriamo la storia di questa nobile associazione e, con essa, le storie di milioni di Volontarie, volontari e Dipendenti che da oltre 160 anni la animano, prendendosi cura, in Italia e all’estero, delle persone più vulnerabili, forti di quella umanità che, in oltre un secolo e mezzo, ha saputo adattarsi a nuove sfide, a trasformazioni culturali, al progresso scientifico, ai cambiamenti climatici e, di conseguenza, ha saputo trovare risposte sempre nuove”, ha dichiarato Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana.


“Da qualche anno, la Croce Rossa Italiana ha scoperto il gusto di riscoprire la sua storia, di conoscere le cose fantastiche fatte in passato, di esserne orgogliosa. In 160 anni di storia, donne e uomini, ragazze e ragazzi, hanno deciso di arricchire l’associazione e il nostro Paese donando il loro tempo, le loro competenze e la loro empatia. Prendiamo esempio dalla loro costanza e dedizione, impariamo a leggere sempre meglio la realtà, tiriamo fuori le idee più innovative e vicine ai bisogni dei più vulnerabili. Non smettiamo di pensare che ogni pazza idea si può realizzare e né di impegnarci per fare diventare le nostre idee azioni concrete. Crediamoci! Dopo 160 anni, le nostre sedi rappresentano ancora, ed ancor di più, un presidio per le comunità in cui operano: forniscono servizi fondamentali nel campo della salute, del sociale e delle emergenze. Sono protezione per chi è discriminato, sono certezza per le persone e per le Istituzioni. Davanti alle sfide presenti e future, la Croce Rossa Italiana deve saper offrire soluzioni capillari adeguate a bisogni in continua evoluzione; ecco perché ha necessità di personale motivato e competente, ha bisogno di moltiplicatori di umanità! In questi giorni abbiamo acceso i riflettori su Lampedusa, baluardo dell’Umanità, e – per essa – su tutti i centri che gestiamo, su tutti i porti di sbarco o i luoghi di confine, come Susa o Ventimiglia, dove svolgiamo assistenza umanitaria alle persone migranti. Abbiamo visto come, alla capacità di risposta ai disastri ed all’impiego nella seconda emergenza, abbiamo unito anche l’impegno nella ricostruzione nei territori del Centro Italia e, nel prossimo futuro, della Romagna. Stiamo portando in tanti Comuni d’Italia lo Scudo Blu, con l’impegno di apporlo su altri beni culturali oltre quelli già raggiunti. Abbiamo ancora una volta teso la mano verso le popolazioni martoriate dai conflitti, aiutando le Consorelle – Ucraina e Palestinese, tra le tante – e fornendo servizi ausiliari ai poteri pubblici. Abbiamo rinnovato l’impegno a formarci e formare per prevenire le malattie e per aumentare la donazione del sangue. Insomma, tocca a noi, a ciascuno di noi, singolarmente ed in gruppo, proseguire in questo percorso, e trasmettere sempre, con le idee e con le azioni, il messaggio di Umanità, nella profonda convinzione che la dignità umana non può conoscere eccezione alcuna e che, laddove vi è una persona che soffre o che chiede aiuto, vi è una Croce Rossa in grado di alleviare la sofferenza umana e di prendersi cura delle vulnerabilità. Guardiamo con fiducia e con determinazione al futuro, ed ogni tanto voltiamoci a vedere il passato per constatare se il nostro cammino è ancora tracciato sul medesimo percorso di umanità battuto dalle prime soccorritrici e dai primi soccorritori sui campi di battaglia e per le strade che collegano Solferino a Castiglione delle Stiviere, e per confermare che la nostra motivazione continua anche oggi a farci rispondere ‘Tutti fratelli!’”, ha concluso Valastro. Nella giornata di oggi si susseguiranno numerose iniziative in tutta Italia, e sarà lanciata la campagna celebrativa della Croce Rossa Italiana incentrata su alcune immagini che testimoniano l’impegno delle Volontarie e dei Volontari dell’Associazione nel recente passato, in emergenze e sfide che hanno visto la CRI impegnata ovunque per chiunque, nei più svariati contesti, sempre a supporto dei più vulnerabili, senza alcuna distinzione, proprio come l’aveva immaginata Henry Dunant, a seguito della battaglia di Solferino.

Ucraina, 100 delegazioni in Svizzera per la conferenza di pace

Ucraina, 100 delegazioni in Svizzera per la conferenza di paceRoma, 15 giu. (askanews) – Cento delegazioni, tra cui 57 capi di Stato e di governo, convergono oggi e domani alla conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina che la Svizzera organizza per “ispirare un futuro processo di pace e sviluppare elementi pratici e passi verso tale processo”: questo il dichiarato obiettivo sintetizzato dal ministero degli Esteri svizzero dopo molto lavoro diplomatico per massimizzare la partecipazione, malgrado l’assenza della Federazione Russa e della Cina, e dopo non poche polemiche, anche interne alla Confederazione elvetica.


Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato ieri, direttamente dal G7 in Puglia, dove ieri ha incontrato Papa Francesco, con cui ha discusso – ha detto il presidente ucraino – cosa significa per Kiev “pace giusta”. Ieri Vladimir Putin ha fatto irruzione sulla scena mondiale rilanciando le sue condizioni per un cessate il fuoco, che Zelensky ha bollato come “ultimatum” inaccettabile e segnale di un rinascente “nazismo”. La proposta-monito russa non a caso è arrivata alla vigilia dell’incontro in Svizzera, definito dal presidente russo “un trucco per distogliere l’attenzione” generale. Per il capo del Cremlino l’Ucraina deve ritirare le sue truppe dai territori ucraini dichiarati annessi (Luhansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhya) e deve ufficializzare la rinuncia ad aderire alla Nato: a quel punto sarebbe cessate il fuoco immediato. Proposta immediatamente respinta, e non poteva essere altrimenti. La due giorni nel nome di una pace che a 28 mesi dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina appare dunque lontana si terrà nell’hotel Burgenstock, lussuoso complesso sul crinale di una montagna affacciata sul lago di Lucerna, frequentato in passato e anche oggi da celebrità e pesi massimi della politica. La Svizzera ha invitato 160 delegazioni e ieri ha riferito che saranno 100 quelle che parteciperanno ai lavori. Oltre agli Stati, sono stati invitati anche l’Unione Europea, le Nazioni Unite, l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce), il Consiglio d’Europa, il Vaticano e il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli.


Metà delle adesioni provengono dall’Europa, compresi il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron, freschi di batoste elettorali che non rafforzano le loro posizioni e neppure quelle di Zelensky. L’Italia sarà rappresentata dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Per gli Stati Uniti ci sarà la vicepresidente Kamala Harris: il presidente Joe Biden è volato a casa dal vertice in Puglia. Cina e Brasile hanno rifiutato di partecipare. Senza la Russia, un incontro del genere non ha senso, sostengono. Altri Paesi, soprattutto del Sud globale, non si sono iscritti per lo stesso motivo o non saranno rappresentati ai massimi livelli. L’India sarà presente con una “delegazione di alto livello”, secondo quanto riferito da Zelensky dopo aver incontrato il premier Narendra Modi a margine del G7.


Nell’idea iniziale, al centro della riunione doveva esserci il piano di pace in 10 punti del presidente ucraino. Tuttavia, il quadro sul terreno e le posizioni non monolitiche degli invitati a partecipare hanno consigliato di limitare il programma, incardinato su quattro punti: la sicurezza alimentare (l’esportazione di prodotti agricoli dall’Ucraina), la sicurezza nucleare (in particolare le centrali nucleari ucraine, Zaporizhzhia in primis) e lo scambio di prigionieri di guerra e deportati. Zelensky ha proposto l’anno scorso di convocare una conferenza con la partecipazione del maggior numero possibile di Paesi, al fine di aumentare la pressione diplomatica sulla Russia. La richiesta principale del presidente ucraino è il ritiro delle truppe russe dall’intero territorio del suo Paese, compresa la Crimea – una posizione a cui non rinuncia, ma che non dovrebbe figurare nel documento finale e in sostanza neppure nei colloqui oggi e domani. La Svizzera dopo l’invasione russa dell’Ucraina si è trovata sotto pressione per agire e forzare le sue storiche posizioni di neutralità. Ha accettato di aderire alle sanzioni internazionali e fornisce aiuti umanitari con priorità allo sminamento umanitario, tuttavia non sono mancate le critiche e neppure le polemiche interne.


La Federazione russa, che comunque Zelensky non voleva alla Conferenza, ha da subito messo in chiaro l’ostilità per l’iniziativa. Il governo svizzero ha discusso se inviare comunque un invito, ma alla fine si è astenuto, temendo che venisse percepito come una provocazione dopo il chiaro rifiuto di Mosca. D’altronde, se il Cremlino continua a segnalare una teorica disponibilità a trattare, la situazione al fronte e le posizioni russe – irricevibili per le autorità ucraine e per quasi tutti i Paesi alleati anche sull’aspetto territoriale – svuotano le avances russe, a cui si aggiungono indirette minacce di arrivare all’uso dell’arma nucleare se i Paesi Nato saranno più attivamente coinvolti. Secondo le previsioni degli organizzatori, la conferenza potrebbe concludersi con un documento finale che incorpori il maggior numero possibile di punti dell’Ucraina. Un passo intermedio nell’agenda diplomatica internazionale che ispiri una futura conferenza, alla quale sarebbero invitati altri Stati e anche la Russia.

Turismo, la visione dell’Africa de Il Diamante: viaggi e valori

Turismo, la visione dell’Africa de Il Diamante: viaggi e valoriMilano, 15 giu. (askanews) – “La nostra è un’Africa molto importante, perché è un’Africa che ha una tradizione di oltre 40 anni, un’Africa che oggi porta a complimento quello che è un lavoro incessante che abbiamo fatto in tutti questi anni per portare al mercato italiano un prodotto che fosse assolutamente in armonia con quella che è la destinazione, una destinazione che ha dei valori importantissimi dal punto di vista naturalistico, ha dei valori importantissimi dal punto di vista umano”. Lo ha detto ad askanews Marco Peci, direttore commerciale di Quality Gruop presentando le proposte africane del loro tour operator Il Diamante.


“Per noi – ha aggiunto – è molto importante collaborare con le popolazioni locali che abbiamo coinvolto in alcuni nostri progetti, che danno sostegno alla conservazione della natura e offrono formazione alla popolazione locale. Crediamo di offrire un prodotto assolutamente esclusivo ed unico sia sul mercato italiano sia sul mercato europeo”. La programmazione del Il Diamante si prefigge di evidenziare sempre più i valori e la funzione che il continente africano ha nell’ambito dell’esperienza umana e quindi la necessità di valorizzarlo e salvaguardarlo attraverso la sensibilità verso l’ambiente, il legame con la popolazione locale, la sostenibilità del business, l’attenzione allo sviluppo culturale e sociale legato allo scambio con il turismo.

”Il mare è la loro casa”, la campagna LAV fa tappa a Formia

”Il mare è la loro casa”, la campagna LAV fa tappa a FormiaRoma, 15 giu. (askanews) – Prosegue a Formia, martedì 18 giugno, “Il mare è la loro casa”, la campagna di sensibilizzazione organizzata da LAV per informare i bambini e le bambine e le loro famiglie sul rispetto di tutti gli animali del mare.


L’iniziativa ha il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, oltre al logo del Ministero dell’Istruzione e del Merito e della Guardia Costiera. Granchi, pesciolini, meduse, paguri e molluschi sono fra gli animali che più spesso vengono catturati o tenuti nei secchielli sulle spiagge. Ma anche scarabei, piccoli rettili e insetti che popolano le dune sono spesso oggetto di gioco.


“Per questo saremo sulle spiagge per parlare a bambini e bambine e alle loro famiglie e far capire che catturare animali e tenerli prigionieri, anche per poco tempo, può avere su di loro conseguenze molto gravi – ha dichiarato Giacomo Bottinelli, responsabile Ufficio A Scuola con LAV – Quello che per noi è un semplice divertimento, per gli animali può essere molto pericoloso e persino mortale”. Spesso, inoltre, si considerano le spiagge come luoghi privi di vita, tanto da renderle teatri di concerti e grandi eventi. Invece, il vero spettacolo sono gli animali che le popolano: conoscerli insegna a rispettarli.


“Il nostro obiettivo sarà anche quello di coinvolgere le istituzioni locali e le scuole in un progetto che vada oltre la stagione turistica e che entri a fare parte di una educazione civica attiva lungo tutto il corso dell’anno – aggiunge Bottinelli di LAV – Con i nostri materiali cartacei e multimediali diffondiamo più possibile il nostro messaggio di tutela e rispetto per gli animali del mare e della costa e per il loro ambiente”. Quest’anno LAV, infatti, ha realizzato anche un gioco a quiz che i bambini potranno trovare scansionando il QR Code presente sui materiali della campagna: rispondendo ad alcune domande sugli animali marini, libereranno i granchietti dal secchiello in cui sono prigionieri?


Per la tappa di Formia, LAV coinvolgerà ragazzi e ragazze del Circolo Nautico “Vela Viva” in una giornata di giochi, attività didattiche e di sensibilizzazione, a cui seguirà un pranzo 100% vegetale, cucinato dal Circolo stesso, per spiegare anche l’impatto del cibo su animali e ambiente e invitare al consumo di cibi vegetali. A conclusione della giornata è prevista un’uscita collettiva in barca a vela, a simboleggiare un modo di vivere il mare pulito e rispettoso.

Umbria Film Festival, “Il Corvo” spegne 30 candeline

Umbria Film Festival, “Il Corvo” spegne 30 candelineRoma, 15 giu. (askanews) – L’Umbria Film Festival svela le sue prime carte e propone un assaggio di quello che la sua ventottesima edizione – la prima con la direzione artistica di Alessandro De Simone – ci sta per riservare, nella cornice del bellissimo borgo medievale di Montone (PG), dal 10 al 14 luglio 2024.


Il Festival, che resta fedele alla sua anima indipendente, cinefila e tesa a far conoscere prodotti di altissimo livello spesso preclusi al pubblico più vasto, celebrerà quest’anno i 30 anni de Il Corvo di Alex Proyas, il film cult e “maledetto”, sul cui set perse tragicamente la vita il protagonista Brandon Lee, figlio di Bruce, ormai entrato a far parte non solo della storia del cinema, ma dell’immaginario collettivo e della cultura pop. In questa chiave, Montone strizzerà anche l’occhio all’universo comics con un altro attesissimo evento: la presentazione di Maledetto Poeta di Mattia Labadessa, che segna dopo quattro anni il ritorno alle stampe dell’amatissimo artista napoletano, fumettista, illustratore, cantautore e star dei social. Con il suo nuovo graphic novel Labadessa affida al suo ormai celeberrimo uomo uccello i temi più cari alla sua poetica: dalla difficoltà nella gestione dei rapporti personali al senso di inadeguatezza, dalla poesia e l’arte come appigli per riuscire a trovare un posto nel mondo alla tragicomica bellezza dell’ordinario.


Il Sabato Pop vedrà la collaborazione di UmbriaCon, comic convention che ha visto la sua prima edizione andare in scena lo scorso gennaio con grande successo di pubblico. Anche quest’anno il Presidente di Umbria Film Festival sarà Terry Gilliam, dal 2010 cittadino onorario di Montone.


L’Umbria Film Festival è promosso e organizzato con il sostegno del Comune di Montone, Regione Umbria Assessorato Turismo e Cultura, Assemblea Legislativa della Regione Umbria, Gal Alta Umbria, MiC, Ministero della Cultura – Direzione Generale cinema e audiovisivo.

Sudafrica, Cyril Ramaphosa rieletto presidente

Sudafrica, Cyril Ramaphosa rieletto presidenteRoma, 14 giu. (askanews) – Cyril Ramaphosa è stato rieletto presidente del Sudafrica con i voti di Alleanza democratica (Da) e Inkatha Freedom Party (Ifp).


Ramaphosa è stato eletto con 283 voti favorevoli, per lo sfidante Malema 44 voti, 12 le schede nulle. Per Ramaphosa è il secondo mandato alla guida del Paese più industrializzato dell’Africa, malgrado il suo partito African National Congress (Anc) alla guida del Paese dal 1994, abbia perso la maggioranza alle elezioni del mese scorso.

Calcio, debutto trionfale per la Germania: 5-1 alla Scozia

Calcio, debutto trionfale per la Germania: 5-1 alla ScoziaRoma, 14 giu. (askanews) – Il debutto a Euro 2024 è trionfale per i padroni di casa della Germania che rifilano un 5-1 alla Scozia e vola con i terribili ragazzi di Nagelsmann, iper-offensivi, iper-moderni, con un mucchio di talento: Musiala e Wirtz volano, Kroos fa ancora la differenza, Havertz è freddo da calcio d rigore. Fullkrug, dalla panchina, entra e segna. Così come Emre Can.


Davanti agli oltre 66 mila dell’Allianz Stadium le squadre danno fin da subito uno spettacolo degno di una partita inaugurale di un Europeo. Finché, dopo meno di dieci minuti, a salire in cattedra è la classe, quella dei campioni della Germania. Kroos inventa, Kimmich rifinisce e dal limite Wirtz, con un destro di prima intenzione, firma il primo gol di Euro 2024. Prima del gol, una partita equilibrata. Dopo il gol la Germania comincia a dominare e la Scozia, pian piano, si vede sempre meno. Da una stella all’altra, dopo Wirtz si mette in vetrina l’altro talento del 2003, Jamal Musiala, che poi sarà tra i migliori in campo. Un’altra azione strepitosa dei terribili ragazzi di Nagelsmann, assist di Havertz e rete del gioiellino del Bayern Monaco. Il tridente è servito. Dopo Wirtz e Musiala, anche Kai Havertz trova il gol nella gara d’esordio di Euro 2024. Sul finale di primo tempo Porteous entra duro su Gundogan, dopo la revisione al VAR viene assegnato il rigore alla Germania e il rosso al difensore della Scozia. Dagli undici metri va il falso 9, Havertz, che rimane freddo e fa 3-0. Il primo tempo della Germania dà la sensazione di essere di fronte davvero a una delle principale candidate al trionfo. Nagelsmann fa giocare bene, in maniera aggressiva, coraggiosa al massimo i suoi. Ha una squadra titolare di stelle – di cui abbiamo parlato prima – e delle riserve da non sottovalutare: dalla panchina escono Sané, Muller, Emre Can. E soprattutto Fullkrug. Che entra e butta giù la porta, con un destro che vale il 4-0 e il sigillo finale sul trionfo della Mannschaft.


Nel finale arriva almeno il gol della bandiera per la Scozia. Un’autorete, di Rudiger, che rende un po’ meno amaro questo debutto all’Europeo della selezione guidata da Clarke. McTominay e compagni, con l’uomo in meno, sopperiscono su tutti i fronti. La rete non cambia nulla, è buona solo per le statistiche. Anzi, all’ultimo secondo finisce in festa per la Germania: Emre Can vi partecipa, su grande assist di Muller; la forza della panchina, appunto. I sogni degli oltre 66 mila dell’Allianz Arena si sono già fatti più grandi.

Elezioni, Schlein: Meloni stiamo arrivando, riusciremo a fermarvi

Elezioni, Schlein: Meloni stiamo arrivando, riusciremo a fermarviBologna, 14 giu. (askanews) – “Sono contenta che il Pd” alle elezioni europee della scorsa settimana “abbia recuperato 5 punti dalle elezioni politiche e a differenza di Fratelli d’Italia ha guadagnato 250 mila voti”. Per questo “voglio dire a Giorgia Meloni: stiamo arrivando, vi riusciremo a fermare”. Lo ha detto la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, a Repubblica delle Idee a Bologna.


“Non dimentichiamo che stavamo discendo in aula due riforme molto pericolose – ha aggiunto Schlein -: il premierato che non esiste in nessun paese al mondo perché concentra i poteri in mano al capo del governo; e indebolire la figura del presidente della Repubblica che più di ogni altro in questi anni ha garantito la stabilità e la credibilità internazionale del paese”.