Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Live di Achille Lauro, show a piazza di Spagna a Roma

Live di Achille Lauro, show a piazza di Spagna a RomaRoma, 14 apr. (askanews) – Live show di Achille Lauro sotto la pioggia sulla scalinata di piazza di Spagna, a Roma. Migliaia di fan si sono assiepati ai piedi della celebre scalinata di Trinità dei Monti, famosa per le sfilate di moda. Ma questa sera, evento più unico che raro, ha ospitato le note dell’artista romano che ha presentato alcuni brani del nuovo album “Comuni mortali”, in uscita per Warner, il 18 aprile.


“Buonasera Roma. Come va?”, ha esordito l’artista che ha dato il via allo show – annunciato ieri sui social ma svelato solamente oggi con data e luogo – con il nuovo brano “Dannata San Francisco”. Tra storici e nuovi successi, il cantautore ha infiammato il pubblico con “Amore disperato”, il brano sanremese “Incoscienti giovani”, la prima volta live del prossimo singolo Amor in uscita venerdì e un omaggio ad Antonello Venditti con Notte prima degli esami, per concludere con Walk of Fame. Prossimo atteso appuntamento con i fan romani, il 29 giugno e 1º luglio live al Circo Massimo.

Nato, Cavo Dragone: la Kfor rimane un pilastro di stabilità

Nato, Cavo Dragone: la Kfor rimane un pilastro di stabilitàMilano, 14 apr. (askanews) – “Il comandante della KFOR, generale Enrico Barduani, ha informato oggi il Comitato militare NATO , presentando il suo rapporto di metà mandato, sui progressi della missione”. Lo scrive l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato Militare Nato sui social.


“In una regione complessa, la KFOR della NATO rimane un pilastro di stabilità, contribuendo efficacemente a mantenere un ambiente sicuro e protetto per tutte le comunità, in cooperazione con le autorità locali e dell’UE”, dice. “Enrico, a nome di tutto il il Comitato Militare della Nato, grazie a te e a tutta alla squadra KFOR, per il vostro impegno e per la solida ed efficace continuità della presenza NATO in Kosovo”, ha aggiunto. Domani martedì 15 aprile, il segretario generale della NATO Mark Rutte incontrerà il presidente e i membri della presidenza della Bosnia-Erzegovina, Željka Cvijanovic, Željko Komšic e Denis Becirovic presso la sede centrale del Alleanza. Lo rende noto la portavoce della Nato Allison Hart.

Ungheria, Schlein: Orban scrive pagina buia per i diritti

Ungheria, Schlein: Orban scrive pagina buia per i dirittiRoma, 14 apr. (askanews) – “Orban oggi scrive una delle pagine più buie per i diritti che l’Unione europea abbia mai conosciuto”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein.


“È gravissimo e inaccettabile che uno Stato membro vieti per legge i Pride, ledendo il diritto fondamentale di manifestazione, con l’unica finalità di perseguitare la comunità lgbtqia+. In particolare le persone trans e non binarie, la cui identità e dignità Orbán tenta di cancellare con un voto del parlamento. Le persone non si possono cancellare per legge. La diversità non si può vietare per legge. Siamo davanti ad una violazione palese di diritti umani. Siamo al fianco della comunità Lgbtqia+ in Ungheria come in Italia e in tutta l’Europa”.

Quando la zia è più famosa di Mick Jagger: storie italiane dal Perù

Quando la zia è più famosa di Mick Jagger: storie italiane dal PerùMilano, 14 apr. (askanews) – (di Cristina Giuliano) “La mia famiglia non ha mai smesso di essere italiana: il bisnonno, mio nonno, loro parlavano in italiano e avevano il doppio passaporto; ed io che ho sposato un italiano, pur essendo nata in Perù avevo già i miei documenti prima del matrimonio, il mio passaporto italiano”. A parlare con askanews è Rosa Elena Polastri, artista che oggi risiede a Milano dove ha partecipato in questi giorni di Design Week alla collettiva Milano-Lima II “The colors of the light in art and architecture”, (Exhibition of Architecture and Art, between Perù and Europe). Polastri è un cognome che ‘suona’ a Lima, una dinastia di artisti e non solo: una famiglia che al suo interno contiene uno dei fondatori del primo Partito socialista peruviano (Remo Polastri) e anche una vera star della tv, Yola Polastri: quella stessa che Mick Jagger incontrò nella hall di un hotel a Iquitos, nell’Amazzonia peruviana e che avvicinò, incuriosito di sapere chi fosse quella donna a cui la gente continuava a chiedere autografi (mentre nessuno li chiedeva a lui).


L’aneddoto del leader dei Rolling Stones è passato alla storia, immortalato in una foto che Rosa Elena Polastri ci mostra dal cellulare ed “è stato più volte ricordato lo scorso anno in Perù, quando Yola ci ha lasciati”, spiega Rosa Elena. “Lo stesso Jagger lo ha menzionato nella sua autobiografia”, aggiunge divertita da quella selva di destini incrociati che è la sua famiglia, in quel Perù, immortalato così bene da Mario Vargas Llosa, uno dei più grandi scrittori della nostra epoca che ci ha lasciato proprio in queste ore. Un Perù che acquista una forte impronta italiana nelle storie di famiglia che la stessa Rosa Elena Polastri ha ricostruito e sta ricostruendo. Quindi si parlava italiano in famiglia?, le chiediamo. “Mio papà lo parlava, mio nonno lo parlava e tutti lo parlavano tra italiani; si sposavano tra italiani. Tanto è vero che a Lima c’è un quartiere che si chiama La Vittoria, e questo quartiere era un quartiere milanese, perché c’era gente che veniva dal nord Italia; c’erano le case di ringhiera, davvero. Mia mamma le chiamava case con un solo bagno, perché su ogni piano c’era un bagno per tutti, proprio come le case di ringhiera di Milano. Io l’ho scoperto dopo, quando sono arrivata qua. Per me erano cose antiche, racconti dei nonni, però erano una realtà che poi ho rincontrato per le strade del capoluogo meneghino”.


Le origini di Rosa Elena Polastri – ci racconta – sono dal vercellese, da Genova e da Firenze. “Soprattutto in Perù l’immigrazione è arrivata dal nord (Italia), mentre in Argentina c’è un’immigrazione del sud, da dove arrivava la mano d’opera. In Perù invece approdavano molti italiani con capitali per costruire, per fare cose”. Il trisavolo di Rosa Elena si chiamava Romeo Polastri, sposato con la fiorentina Maria Bianchi: “aveva la sua nave personale, andava e tornava dall’Italia, aveva i suoi impiegati, era ricco”. Una vita in viaggio d’affari, tra San Francisco, Panama, Vercelli e Firenze. Una vita rocambolesca, in un mondo che all’epoca era davvero violento e pericoloso. “Alla fine dell’Ottocento arrivarono in Perù, con moglie e figli. Tanto è vero che il mio bisavolo è nato nel 1869. Ventenne si è sposato con una ragazza peruviana, morta poco dopo. E dopo dieci anni, si è risposato con un’altra signora, figlia di italiani. Il cognome era Emanuelli Guassotti, italianissimo. Lei nata in Perù, era figlia di italiani. Questa è la mia bisavola”. La preponderanza di artisti in famiglia è evidente. “Il mio bisavolo (Romolo), suo fratello (Remo), che era il nonno di Yola Polastri facevano i pittori. Uno faceva i fondali, l’altro gli angioletti. Comunque entrambi erano artisti. Avevano studiato a Firenze, dove la loro mamma li aveva tenuti prima di trasferirsi. Il terzo fratello, andato a vivere in Equador, invece era fotografo”. Remo poi “diventa politico, frequenta i più importanti salotti di Lima ed è tra i fondatori del primo partito socialista peruviano”.


I racconti di Rosa Elena Polastri si dipanano nel tempo e arrivano sino a quando i suoi genitori si incontrano per la prima volta: suo papà, Carlos Humberto Polastri Da Silva, conosce sua mamma a una “festa di quartiere alla Vittoria, perché entrambi vivevano” nel quartiere italiano. “Moltissimi italiani vivevano lì, erano figli di italiani ma nati lì, per cui si sentivano peruviani, ma orgogliosissimi dell’origine europea”, spiega. “Mia mamma era Hilda Matilde Ramirez Riofrio. Era metà italiana e metà spagnola”, sottolinea. “E Riofrio è un altro cognome con una storia a Lima”, aggiunge. Insomma davvero tanta storia e tanta arte nel Dna e in famiglia. Non soltanto una zia più popolare dei Rolling Stones in Sud America, “talmente popolare che ne hanno fatto anche una Yola, una barbie, insomma una bambola a New York”. Ma soprattutto le origini italiane, che hanno sempre avuto un’impronta forte nella vita di Rosa Elena Polastri. “Italianità è una parola che per me vale tanto. Quando io mi sono presentata all’università, la prima cosa che mi hanno chiesto, è stata se io avevo origini italiane, se avevo qualche parente pittore. Ho detto di sì. Penso che sia stato decisivo per farmi ammettere. Essere italiana ed essere un’artista era una marcia in più ed è una cosa che sento. Per me era come un mio dovere fare la pittrice, non so come spiegarlo, perché fin da piccolina, da quando avevo tre anni, sapevo già disegnare. E la mia capacità artistica è una specie di sinonimo della mia italianità. O almeno, io la vivo così”.

Agenzia INC chiude il 2024 a +10% e celebra 50 anni di PR

Agenzia INC chiude il 2024 a +10% e celebra 50 anni di PRRoma, 14 apr. (askanews) – Con una crescita a doppia cifra nello scorso anno, selezionata tra le 50 migliori agenzie di RP in Europa, INC – si legge in una nota – apre il 2025 con un piano di sviluppo importante apprestandosi a celebrare il traguardo prestigioso dei 50 anni di attività e accogliendo nella compagine societaria Luca Cipriano come nuovo partner.


Prosegue la crescita: 2024 con revenue +10% e 5,6 milioni di fatturato. L’agenzia – una delle maggiori realtà indipendenti in Italia, con uno staff di 60 persone tra Roma e Milano, gestita da 9 partners e un Executive Leadership Team di 18 professionisti – chiude il 2024 con una crescita a doppia cifra delle revenue (+10%) e un fatturato di circa 5,6 milioni di euro.


La performance del 2024 è stata sostenuta dal consolidamento di partnership decennali con Barilla Group, Heineken, Emirates, Unione Italiana Food, UnaItalia, Findus, Fondazione Lega del Filo d’Oro, unitamente ad una intensa attività di new business. Ad inizio anno hanno scelto INC come Lead PR Agency Danone Italia e British American Tobacco e nel corso dell’anno l’agenzia ha vinto la gara PR per le celebrazioni dei 50 anni di Mulino Bianco e il pitch per le pr trade Lavazza nel mondo away from home e home e pr trade e lifestyle per i brand 1895 coffee designers by Lavazza ed Eraclea.


Una storia di successi: nel 2025 Inc celebra 50 anni di PR. Il 2025 – prosegue il comunicato – è un anno speciale per INC che compie 50 anni di attività. Più di 330 i clienti che nel tempo hanno scelto l’agenzia come partner in comunicazione, oltre 70 i premi vinti in Italia e nel mondo. Una storia d’impresa che è anche un po’ la storia delle PR in Italia, considerato che nessun’altra agenzia di PR italiana, che sia oggi attiva sul mercato con il suo marchio originario, ha una storia lunga 50 anni. Un compleanno speciale che INC ha in programma di festeggiare nei prossimi mesi con la pubblicazione di un libro ed un evento celebrativo. Una tappa importante, nel segno di un lungo passato e di uno stimolante futuro.


Luca Cipriano diventa partner. A inizio 2025 è stato formalizzato l’ingresso nella compagine societaria di Luca Cipriano, già membro del Leadership Team. Luca si unisce ai soci Pasquale De Palma (Presidente e CEO), Paolo Mattei (Vicepresidente), Paola Canali, Francesco Pippi, Rosanna Teta, Emily Szereda, Francesca Riccardi e Simone Silvi. L’ingresso di Luca Cipriano, in linea con le scelte degli ultimi anni volte ad ampliare e rafforzare il gruppo dirigente di INC, conferma la filosofia di un’azienda ispirata ad un modello di capitalismo inclusivo, aperta a nuovi partner, persone che condividono valori, entusiasmo, modo di essere e competenze professionali. “Siamo felici e orgogliosi di accogliere nella compagine sociale di INC un professionista di valore come Luca, che ha già fatto un bel pezzo di strada con noi e ha rappresentato una importante risorsa nel forte percorso di crescita che INC ha registrato in questi ultimi anni. Abbiamo sempre creduto nel valore di una compagine sociale ampia e diversificata; siamo convinti che questa sia la chiave per mantenere unite e motivate le nostre persone e assicurare ai nostri clienti la consulenza e i servizi di qualità che meritano. Aver aperto negli ultimi due anni a quattro nuovi partner (ndr Emily Szereda, Francesca Riccardi e Simone Silvi sono diventati partner a settembre 2023) è la naturale evoluzione di questa nostra visione d’impresa. Ed è anche il nostro modo di guardare al futuro”, dichiara Pasquale De Palma, Presidente e CEO di INC. Luca Cipriano, 49 anni, giornalista professionista, ha maturato esperienza in 30 anni di attività lavorando nella carta stampata, in Rai, nell’organizzazione di eventi, nella consulenza ad imprese e istituzioni. In INC dal 2020, Luca guida diversi team, coordina il Crisis Management Hub di INC insieme a Francesca Riccardi e le attività della Unit Media Relations insieme a Simone Silvi. Anche il 2025 inizia bene con nuovi incarichi e riconoscimenti internazionali. Pochi giorni fa – continua la nota – INC è stata selezionata da PRovoke Media tra le 50 migliori agenzie di RP in Europa, unica realtà indipendente italiana ad essere inclusa in questa lista di eccellenze. Il 2025 di INC è iniziato bene, con incarichi acquisiti nella design industry (PanariaGroup, Landscape Festival di Bergamo e Università Iuav di Venezia), nella food industry (Istituto Valorizzazione Salumi Italiani, Oropan, Consorzio Affumicatori Maestri Italiani, Polenghi Food) e in comunicazione sociale (Fondazione Dynamo Camp, Salesiani per il Sociale, Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai). Ultime acquisizioni, la start up spagnola Factorial e l’Assessorato Agricoltura, Cibo e Commercio della Regione Piemonte per il lancio del brand “Piemonte Is – Eccellenza Piemonte” come marchio per la valorizzazione della filiera corta e dei prodotti agroalimentari locali. Una performance che permette già oggi di prevedere per il 2025 una crescita a doppia cifra, consolidata per il quinto anno consecutivo. Ad inizio anno l’agenzia ha inoltre ottenuto la Certificazione per la Parità di Genere secondo lo standard internazionale UNI/PDR 125:2022, un riconoscimento importante che conferma una visione d’impresa che ha sempre messo le persone e il loro benessere al centro delle scelte aziendali.

Referendum, Landini a sfida quorum ma partita è anche in Cgil

Referendum, Landini a sfida quorum ma partita è anche in CgilRoma, 14 apr. (askanews) – L’obiettivo esplicito del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, per i cinque referendum su lavoro e cittadinanza dell’8 e 9 giugno è il raggiungimento del quorum. Un risultato che appare complicato da centrare sia in considerazione del calo progressivo dell’affluenza alle urne, registrato alle recenti consultazioni, che dell’inammissibilità del quesito sull’autonomia differenziata dichiarata dalla Corte Costituzionale. Referendum che avrebbe potuto trainare la partecipazione al voto, soprattuto nelle regioni del Mezzogiorno.


In corso d’Italia, però, riferiscono che Landini avrebbe anche un obiettivo di riserva: portare alle urne e raccogliere un numero di sì ai cinque quesiti superiore alla somma che i partiti di governo hanno raggiunto alle ultime elezioni politiche. Da molti mesi il numero uno della Cgil non perde infatti occasione per sottolineare che il governo è maggioranza nel Parlamento, ma non nel Paese. Se dovesse riuscire a portare alle urne più italiani di quanti hanno votato complessivamente per i partiti della maggioranza potrà dire, dicono nel sindacato, che il governo Meloni è di fatto minoranza nel Paese. Una partita, dunque, su cui Landini si gioca molto, dentro e fuori la confederazione. Gli incontri di oggi con Pd, M5S e Avs (la settimana scorsa ha visto i rappresentanti di Italia Viva) sarebbero una richiesta esplicita alle forze politiche di opposizione di impegnarsi a fondo in primo luogo per raggiungere il quorum. In caso contrario, per dimostrare che nel Paese c’è un’altra maggioranza. Da settimane in Cgil ci sono fibrillazioni, con l’ala riformista pronta a presentare il conto se le cose per Landini dovessero andare male, non escludendo l’avvio anticipato della fase congressuale.


“Discussioni diverse oggi non hanno senso di esistere, la cosa importante è raggiungere l’obiettivo del quorum – ha tagliato corto Landini la settimana scorsa in conferenza stampa rispondendo a una domanda in proposito – cosa succederà dopo lo discuteremo dopo”. Il dibattito in corso d’Italia è però aperto: il numero uno della Cgil è stato già criticato dall’opposizione interna per la partecipazione alla manifestazione pro Europa del 15 marzo scorso promossa da Michele Serra. Piazza con parole d’ordine sul riarmo non del tutto allineate a quelle della Cgil. Con i referendum Landini si sta dunque giocando molto, a partire dagli equilibri interni alla confederazione che determineranno, a inizio 2027, il suo successore alla guida del più grande sindacato italiano. Una chiave di lettura che spiegherebbe anche l’irritazione del leader sindacale per lo scarso appeal riscontrato dai referendum sui media.

Università, alla Sapienza spazi studio dedicati a Ilaria Sula

Università, alla Sapienza spazi studio dedicati a Ilaria SulaRoma, 14 apr. (askanews) – Oggi la Sapienza ha celebrato un doppio anniversario: il 31 marzo sono ricorsi i 90 anni della città universitaria piacentiniana realizzata nel 1935 e il 20 aprile la Sapienza compirà 722 anni dalla fondazione dello Studium Urbis da parte di Papa Bonifacio VIII nel 1303.


In questa occasione l’Ateneo ha voluto intitolare i nuovi “Spazi Studio Ilaria Sula”, all’interno dell’Edificio ex Dopolavoro; all’ingresso della sala di studio e lettura principale una targa recita ‘A Ilaria Sula, studentessa Sapienza. Per non dimenticare tutte le donne vittime di femminicidio il cui futuro non potrà più essere scritto’. “Le celebrazioni di oggi hanno rappresentato per il nostro Ateneo un momento di riflessione in cui ritrovarsi e riconoscersi, nel segno dei valori condivisi dalla nostra comunità – spiega la rettrice Antonella Polimeni – La ricorrenza di quest’anno è stata segnata dal dolore per la tragica morte di Ilaria Sula, nostra studentessa vittima di femminicidio. Gli organi dell’Ateneo hanno approvato l’intitolazione a Ilaria di nuovi spazi studio che abbiamo inaugurato oggi al termine della mattinata alla presenza dei familiari di Ilaria per non dimenticare quanto accaduto e tenere viva la memoria di una figlia della Sapienza”.


La giornata è iniziata con un evento in Aula magna aperto dai saluti della Rettrice e dal ricordo di Ilaria Sula, a cui è stato dedicato il brano “Till it happens to you” di Lady Gaga, da parte del Duo di MuSa Jazz.

TuttoFood scalda i motori: attesi 3mila top buyer e 90mila visitatori a Rho

TuttoFood scalda i motori: attesi 3mila top buyer e 90mila visitatori a RhoMilano, 14 apr. (askanews) – Rappresentare in un unico salone le filiere del food mondiali oltre che italiane. A tre settimane dal via, Tuttofood scalda i motori anticipando i numeri dell’edizione che si aprirà alla fiera di Rho il prossimo 5 maggio, la prima dopo l’accordo tra Fiere di Parma e Fiera Milano. 4.700 le realtà aziendali che animeranno gli oltre 150.000 metri quadrati espositivi divisi su 10 padiglioni, tre più dell’edizione 2023. Di queste oltre il 25% proviene dall’estero, dal Nord America alle Filippine, dalla Spagna all’Egitto, pronti ad accogliere oltre 3.000 top buyer internazionali e 90mila visitatori.


E’ “un salone inclusivo e dialogante in tempi di barriere e dazi – ha detto Antonio Cellie, amministratore Delegato di Fiere di Parma, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione svoltasi oggi all’Adi Museum – che stimola ulteriormente a farne il punto di incontro strategico per tutti gli operatori di settore interessati a esplorare le ultime tendenze del food, cogliendo l’occasione di toccare con mano le innovazioni provenienti da tutto il mondo e siglare accordi commerciali in un contesto internazionale di grande prestigio – e tradizione – come quello del quartiere fieristico di Rho”. Come già Cibus per Parma anche TuttoFood, secondo le aspirazioni degli organizzatori, diventerà un importante volano economico per il Paese e il territorio. Aefi stima, infatti, una potenziale overperformance export del 4% per i comparti delle fiere leader in Italia e TuttoFood 2025 e la TuttoFood Week “genereranno già da questa edizione un impatto diretto e indiretto di oltre 150 milioni sull’intera città di Milano” ha concluso Cellie.

Le borse europee chiudono in netto rialzo con lo stop ai dazi su tech

Le borse europee chiudono in netto rialzo con lo stop ai dazi su techRoma, 14 apr. (askanews) – Chiusura in netto rialzo oggi per le Borse europee dopo la decisione, comunicata sabato scorso dal presidente degli Usa, Donald Trump di stoppare i dazi per i prodotti tecnologici, come laptop, spartphone e chip, il grosso dei quali arriva dalla Cina cui sono stati imposti dazi per il 145% ai quali Pechino ha risposto con controdazi al 125%, anche se succesivamente il segretario al commercio Lutnick ha detto che tra uno e due mesi arriveranno tariffe specifiche. Francoforte ha chiuso a +2,57%, Parigi a +2,37%, Londra +2,12%, Amsterdam a +2,41% e Madrid +2,37%. Milano è stata la migliore chiudendo a +2,48%. Tra i titoli in evidenza sul listino italiano Telecom Italia, che ha guadagnato oltre il 5% a +5,46% seguita dai bancari Unipol +5,25%, Banco Bpm +5,19% e Mps +4,81% nella settimana dell’assemblea degli azionisti chiamata a decidere sull’Ops su Mediobanca.


A metà seduta contrae i guadagni di apertura da Borsa di Wall Street con il Nasdaq sulla parità, il DJ a +0,22% e l’S&P a +0,25%. Debole ancora il dollaro sull’euro, scambiato a 1,1375 mentre flette il petrolio che oggi aveva guadagnato terreno con il Brent a 64,44 dollari al barile (-0,49%) e il Wti a 61,06 usd (-0,76%). Stabile lo spread Btp-Bond a 116 punti con un rendimento del 3,68%.

”Dritti al Punto”, il nuovo bando del Fondo per la Repubblica Digitale

”Dritti al Punto”, il nuovo bando del Fondo per la Repubblica DigitaleRoma, 14 apr. (askanews) – Sostenere progetti di formazione all’interno dei *Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa. Questo l’obiettivo di “Dritti al Punto”, il nuovo bando promosso dal Fondo per la Repubblica Digitale che mira a migliorare le competenze digitali dei cittadini su tutto il territorio nazionale. Il bando prevede un totale di 5 milioni di euro.


Lo sviluppo delle competenze digitali è uno degli obiettivi strategici dell’Unione europea, che mira a dotare almeno l’80% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni di competenze digitali di base entro il 2030. A guidare questo processo è il quadro europeo DigComp 2.2, che individua cinque aree chiave – dalla sicurezza informatica, alla creazione di contenuti – ritenute essenziali per una piena partecipazione alla vita sociale e professionale. L’Italia, tuttavia, registra un significativo ritardo rispetto alla media UE: nel 2023 solo il 46% degli adulti possedeva competenze digitali almeno di base. Il quadro è aggravato da divari generazionali e territoriali: tra i giovani (16-24 anni) la quota sale al 59%, mentre tra gli over 65 crolla al 19%, con le regioni del Sud ampiamente sotto la media UE (34%). Per colmare il ritardo, il PNRR ha attivato la misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, con l’obiettivo di formare 2 milioni di cittadini entro il 2026 attraverso 3000 Punti Digitale Facile. Sebbene la rete dei punti sia stata attivata, a marzo 2025, sono stati raggiunti circa 760 mila cittadini, pari al 38% dell’obiettivo, con risultati disomogenei tra le diverse regioni. Per Alessio Butti, Sottosegretario di Stato con delega all’Innovazione tecnologica: “Il potenziamento delle competenze digitali rappresenta un fattore essenziale per il pieno esercizio dei diritti di cittadinanza nell’era digitale. Acquisire padronanza e consapevolezza nell’uso degli strumenti tecnologici significa, infatti, non solo saperli utilizzare in modo autonomo e responsabile, ma anche comprenderne i vantaggi concreti: dalla possibilità di accedere ai servizi pubblici online, alla partecipazione attiva alla vita democratica. I dati della Commissione europea ci ricordano quanto ancora il nostro Paese debba investire sul fronte delle competenze digitali. In questo contesto, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale sostiene il bando ‘Dritti al Punto’, promosso dal Fondo per la Repubblica Digitale, il quale mette in campo 5 milioni di euro per rafforzare la formazione digitale all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le azioni già avviate attraverso la rete dei servizi di facilitazione digitale nell’ambito del PNRR. L’obiettivo è colmare il digital gap, promuovere l’inclusione tecnologica e offrire a tutti i cittadini gli strumenti necessari per esercitare pienamente i propri diritti in una società sempre più connessa.”


Per Giovanni Azzone, Presidente di Acri: “La trasformazione digitale in atto rende sempre più urgente che tutti i cittadini siano dotati delle competenze necessarie per partecipare pienamente alla vita sociale, culturale ed economica del Paese. Tuttavia, l’accesso a queste competenze non è ancora uguale per tutti: per alcune fasce della popolazione c’è il rischio concreto che le disuguaglianze esistenti si aggravino e che ne emergano di nuove. Coerentemente con gli obiettivi del Fondo per la Repubblica Digitale, il nuovo bando ‘Dritti al Punto’ potrà contribuire a contrastare questi divari, rafforzando l’accessibilità alle competenze digitali di base. Attraverso progetti formativi dedicati, sarà possibile animare e rendere sempre più vitali i Punti Digitale Facile diffusi sui territori, affinché un numero crescente di persone possa acquisire le competenze necessarie per affrontare con consapevolezza e autonomia le sfide del presente e del futuro. Per Giovanni Fosti, Presidente del Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale: “La trasformazione digitale, per essere davvero efficace e giusta, deve mettere al centro le persone. Perché l’innovazione possa rispondere ai bisogni della società, è fondamentale partire dalla formazione, offrendo a ogni cittadino la possibilità di comprendere, utilizzare e governare la tecnologia in modo consapevole. Questo significa garantire accesso equo alle competenze digitali, affinché nessuno resti escluso dai diritti e dalle opportunità che la trasformazione digitale porta con sé. Con il bando ‘Dritti al Punto’ vogliamo rafforzare l’impatto dei Punti Digitale Facile e contribuire a costruire un ecosistema formativo inclusivo, accessibile e capillare, capace di abilitare la cittadinanza digitale a ogni età, in ogni contesto e su tutto il territorio nazionale”.


DRITTI AL PUNTO. Il bando “Dritti al Punto” intende sostenere progetti di formazione all’interno dei Punti Digitale Facile, integrando le attività già pianificate e realizzate nell’ambito della misura M1C1 1.7.2 “Rete dei servizi di facilitazione digitale” del PNRR, al fine di potenziarne l’offerta formativa. In particolare, si intende selezionare progetti formativi rivolti a tutti i cittadini, incentrati sui temi individuati dal quadro europeo DigComp 2.2, come l’alfabetizzazione su informazione e dati, ovvero la capacità di analizzare criticamente fonti e contenuti online e distinguere le informazioni affidabili dalle fake news; la sicurezza informatica, intesa come consapevolezza dei rischi digitali e capacità di proteggere dispositivi e dati personali; la creazione di contenuti digitali, anche con il supporto dell’Intelligenza Artificiale, promuovendo un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali e una riflessione sulle implicazioni etiche, sociali e legali dell’IA; infine, la comunicazione e collaborazione attraverso le tecnologie digitali, per incentivare l’uso attivo dei servizi digitali pubblici e privati (come l’uso di app quali Io e IT-Wallet, o servizi come Identità digitale, Domicilio digitale e Fascicolo sanitario elettronico), sviluppando strategie comunicative efficaci e inclusive nei diversi ambienti digitali. Le proposte possono essere presentate da Soggetti attuatori o Soggetti sub-attuatori della misura “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, che si occupino direttamente o indirettamente – per tramite di Soggetti realizzatori – della gestione di almeno un Punto Digitale Facile, o ancora da Soggetti realizzatori della misura, intesi come enti privati che abbiano sottoscritto un’apposita convenzione/contratto con un Soggetto attuatore/sub-attuatore per la co-gestione e co-progettazione delle attività presso uno o più Punti Digitale Facile.


Ogni progetto può essere sostenuto con un minimo di 150 mila e un massimo di 500 mila euro. C’è tempo fino al 30 maggio 2025 per partecipare al bando attraverso la piattaforma Re@dy. COS’È IL FONDO. Il Fondo per la Repubblica Digitale è una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri), che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR e dal PNC ed è alimentato da versamenti delle Fondazioni di origine bancaria, alle quali viene riconosciuto un credito di imposta. Il Fondo seleziona e sostiene progetti di formazione e inclusione digitale per diversi target della popolazione come NEET, donne, disoccupati e inattivi, lavoratori a rischio disoccupazione a causa dell’automazione, studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo e secondo grado, operatori dell’economia sociale, persone detenute. L’obiettivo è valutare l’impatto dei progetti formativi sostenuti e replicare su scala più vasta quelli ritenuti più efficaci in modo tale da offrire le migliori pratiche al Governo affinché possa utilizzarle nella definizione di future politiche nazionali. Per maggiori informazioni