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Autore: Redazione StudioNews

Giansanti a tavolo rotonda su vino e turismo a Vini d’Abbazia

Giansanti a tavolo rotonda su vino e turismo a Vini d’AbbaziaRoma, 6 giu. (askanews) – Torna “Vini d’Abbazia”, la tre giorni dedicata alla secolare produzione di vino negli antichi monasteri, che si svolge dal 7 al 9 giugno nella suggestiva abbazia duecentesca di Fossanova, a Priverno, in provincia di Latina.


L’appuntamento, giunto alla terza edizione e che ricorda il ruolo che le abbazie, sin dal Medioevo, hanno avuto nella produzione del vino e nella preservazione di vitigni, vuole essere anche occasione di riscoperta degli autoctoni e di rivalutazione e promozione dell’identità dei prodotti vitivinicoli dei territori. Per questo alla rassegna saranno presenti in maniera significativa anche le aziende di Confagricoltura Latina, che stanno puntando sempre di più sulla qualità, valorizzando e promuovendo sul mercato nazionale e su quelli internazionali le produzioni dell’Agro Pontino e della Ciociaria.


Nell’ambito della kermesse il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti parteciperà sabato 8 giugno alle 18 alla tavola rotonda “Vino, turismo e cultura – le risorse di un territorio” che avrà luogo nell’Auditorium dell’ex-Infermeria dei Conversi. Ad intervenire, insieme a Giansanti, saranno il sindaco di Priverno, Annamaria Bilancia; il presidente della Camera di Commercio di Frosinone e Latina Giovanni Acampora; il commissario straordinario dell’Arsial, Massimiliano Raffa; l’assessore della Regione Lazio al Bilancio, alla Programmazione economica, all’Agricoltura e sovranità alimentare, Caccia e Pesca, Giancarlo Righini.

LMDV Capital investe nel futuro di Acqua Fiuggi

LMDV Capital investe nel futuro di Acqua FiuggiRoma, 6 giu. (askanews) – “Siamo onorati e impegnati sin da subito a rinnovare e dare nuovo impulso al marchio FIUGGI, rafforzandone il posizionamento e la competitività sia a livello nazionale che internazionale”. Così Leonardo Maria Del Vecchio annuncia l’ingresso del suo Family Office nel 72,5% della Società Acqua e Terme Fiuggi SpA: “Un investimento strategico volto a rivalorizzare un marchio italiano con quasi otto secoli di storia e scrivere una nuova pagina nella storia di un’eccellenza italiana”.


In Italia vengono confezionati quasi 17 miliardi di litri di acqua, di cui quasi 15 destinati al mercato interno con un giro d’affari superiore ai 3 miliardi di euro e con tassi di crescita quasi in double digit. Questi numeri confermano la resilienza del settore e il primato storico dell’Italia nel mercato delle acque confezionate, sempre più apprezzato anche in altri mercati Europei e Nordamericano, che delle etichette Made in Italy riconoscono le qualità organolettiche e il packaging curato ed elegante. “Il marchio FIUGGI – ha aggiunto Del Vecchio – rappresenta non solo un prodotto di alta qualità, ma anche un patrimonio culturale e storico del Made in Italy: un pilastro imprescindibile su cui si fonda la strategia di LMDV Capital e che supportiamo in tutte le sue forme. Questo investimento, inoltre, mira a coinvolgere attivamente la comunità locale che è il cuore pulsante di questa azienda, rispettando un altro dei valori fondanti del Family Office: mettere le persone al centro dei nostri progetti”.


Le proprietà depurative e benefiche di quest’acqua, derivanti dalla composizione del territorio in cui si trova il bacino idrico, situato ai piedi dei Monti Ernici, nella conca di Fiuggi (FR), note sin dal XIII secolo e celebrate anche da Michelangelo nel suo “l’acqua che rompe la pietra”, l’hanno resa famosa nel mondo. La storia racconta, infatti, che l’Acqua Fiuggi sia apprezzata sin dal Medioevo da regnanti, nobili e Papi, come dimostrano le forniture che Papa Bonifacio VIII richiedeva per sé e per la corte papale.


Il brand FIUGGI è, oggi, iscritto nel Registro dei Marchi Storici dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il rilancio, secondo l’imprenditore, avverrà su due piani: “A livello nazionale vogliamo ridare vigore e il footprint commerciale che merita ad un marchio di qualità che, oltre a soddisfare un bisogno primario del consumatore, offre indubbie proprietà benefiche e depurative per lo stesso. A livello internazionale, pur vantando già di una distribuzione di tutto rispetto, puntiamo a incrementare la nostra presenza nei segmenti premium water in mercati come Nord America e Medio Oriente”. Il mercato globale dell’acqua da bere è infatti, destinato a raggiungere un giro d’affari superiore ai 400 miliardi di dollari nel 2026. Alla base della crescita del settore c’è soprattutto una maggiore attenzione alla salute nel mondo. In Nord America, in particolare, sempre più persone iniziano a preferire l’acqua alle bevande zuccherate. Nel panorama dell’Asia Pacifica, inoltre, è cresciuta la consapevolezza sulle malattie che si rischiano bevendo acqua non controllata. In questo scenario l’Italia è posizionata particolarmente bene per cogliere un trend di crescita: il nostro Paese è infatti il secondo maggiore esportatore globale di acque destinate al consumo con vendite all’estero aumentate di più del 100% dal 2010 che rendono l’acqua il secondo prodotto alimentare italiano.


“È nostra intenzione – conclude Del Vecchio – cogliere e guidare questa opportunità di mercato e riportare il marchio FIUGGI ai livelli che merita”.

Bce taglia i tassi ma alza le stime dell’inflazione

Bce taglia i tassi ma alza le stime dell’inflazioneFrancoforte, 6 giu. (askanews) – La Banca centrale europea come ampiamente atteso ha tagliato i tassi di interesse di riferimento per l’intera eurozona di 25 punti base. La decisione è stata varata a dispetto del fatto che i tecnici della stessa istituzione hanno rivisto al rialzo le previsioni di inflazione su quest’anno (2,4%) e sul prossimo (2,2%).


E mentre il comunicato diffuso al termine del Consiglio direttivo afferma che “malgrado i progressi degli ultimi trimestri, persistono forti pressioni interne sui prezzi poiché la crescita delle retribuzioni è elevata; l’inflazione – si legge – resterà probabilmente al di sopra dell’obiettivo fino a gran parte del prossimo anno”. La presidente Christine Lagarde è stata ripetutamente interpellata su questa apparente incongruenza. E l’ha spiegata con una serie di elementi: “Perché complessivamente è aumentata la nostra fiducia sul percorso” di futura moderazione dell’inflazione. “Un secondo elemento – ha proseguito – è l’affidabilità e la forza delle nostre previsioni” se si guarda agli ultimi aggiornamenti le variazioni tra un trimestre e l’altro sono state dell’ordine di 1 decimale di punto percentuale.


E poi dato il calo dell’infalzione generale degli ultimi mesi, i tassi “reali” dell’area euro, cioè i tassi ufficiali meno la crescita dei prezzi, sono di fatto aumentati. Via libera quindi a questo piccolo ritocco con “una decisione unanime, salvo uno” nel Consiglio. Lagarde non ha, come di consueto, riferito chi fosse il dissenziente, né se fosse qualcuno che voleva non ridurre i tassi o, all’opposto, qualcuno che voleva tagliarli anche di più. “Lo scoprirete facilmente”, ha scherzato.


A decorrere dal 12 giugno il tasso sulle principali operazioni di finanziamento scende così al 4,25% (primo taglio dal 2016), quello sui depositi custoditi per conto delle banche commerciali al 3,75% (primo taglio dal settembre 2019), mentre il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginali scende al 4,50% (primo taglio dal 2016). La decisione era stata ampiamente segnalata da diversi esponenti dell’istituzione e forse questo ha contribuito in qualche modo a far sì che l’istituzione si sentisse “chiusa nell’angolo”. Ma le nuove stime sull’inflazione non fanno presagire una nuova mossa nell’immediato.


La Bce aveva anticipato possibili fluttuazioni di prezzi e salari, nell’ambito di una tendenza che dovrebbe proseguire verso la moderazione, e con la crescita economica che prosegue sottotono ha evidentemente ritenuto eccessivamente restrittiva l’intonazione monetaria. Un quadro ribadito oggi: l’inflazione nell’area “è attese fluttuare ai livelli attuali nel resto dell’anno e poi calare al nostro livello obiettivo (2% simmetrico-ndr) nella seconda metà del 2025”, ha detto Lagarde. Il caro vita potrebbe salire più del previsto se salari e utili dovessero mostrarsi più vigorosi delle attese, all’opposto potrebbe risultare più basso se la domanda risultasse debole. Alla Bce “non ci stiamo impegnando su un particolare percorso predetermitato dei tassi”, ha chiarito la presidente. La prossima riunione monetaria del Consiglio è calendarizzata il 18 luglio, ora la parola passa alla Federal Reserve che mercoledì prossimo terrà il direttorio (Fomc) da cui non sono attesi cambiamenti sui tassi. (di Roberto Vozzi).

Avion Travel, Finardi e altre star al festiva nel Piceno JazzAP 24

Avion Travel, Finardi e altre star al festiva nel Piceno JazzAP 24Roma, 6 giu. (askanews) – Dal 14 giugno al 30 luglio torna JazzAP, il Festival diffuso del Piceno: una contaminazione di generi musicali, eventi culturali, paesaggi, luoghi e persone. Un invito a vivere insieme la ricchezza che nasce dall’incontro della cultura musicale e grandi artisti internazionali con le meraviglie del territorio. Molti i nomi in cartellone: Eugenio Finardi, Avion Travel, The Bad Plus, Antonello Salis, Mark Lettieri, Naomi Berrill, Karima e molti altri.


JazzAP torna nel 2024 con la sua terza edizione, dopo i successi delle due edizioni passate, e continua a portare artisti internazionali e occasioni di incontro tra le montagne, il mare, i borghi e le città del Piceno. A partire dal 14 giugno e per oltre un mese e mezzo, fino al 30 luglio, i nomi del panorama musicale mondiale guideranno l’onda di eventi che attraverserà il territorio e incontrerà i paesaggi dei Sibillini e dei Monti della Laga, il mare della riviera adriatica, il travertino di Ascoli Piceno, la meraviglia sospesa dei borghi di collina già cantati e apprezzati da artisti di tutto il mondo.


Come nelle edizioni precedenti, e forte anche della lunga esperienza alla guida del Cotton Jazz Club Ascoli, il direttore artistico Emiliano D’Auria, grazie alla collaborazione e al supporto del Comune e della Provincia di Ascoli, e dei Comuni di Monteprandone, San Benedetto del Tronto, Castignano, Arquata, Offida, Ripatrasone, Force, Montegallo, Rotella, Acquasanta e Grottammare, e non ultimo di tutto il Consorzio del Bacino Imbrifero del Fiume Tronto (BIM), ha disegnato un ricco programma con numerosi concerti che costruiscono un itinerario tra i generi musicali (jazz, soul, blues, cantautorato, elettronica), per incontrare nel Piceno le emozioni della musica internazionale. Il programma di quest’anno arricchisce gli oltre 50 eventi allestiti negli anni passati in più di 30 location diverse, perché JazzAP rilancia sempre di più la sua idea di cultura: cultura diffusa come un’onda che abbraccia la grande varietà del territorio proponendo occasioni di incontro, di ascolto musicale e di sintonia con i mille aspetti, a volte conosciuti a volte più nascosti, che sono una delle grandi ricchezze del territorio Piceno. E così porta concerti ed eventi in piazze, borghi, rifugi di alta montagna, in riva al mare, tutti luoghi dove le persone e il paesaggio si incontrano seguendo l’onda della musica di JAZZAP.


Venerdì 7 giugno, nel Chiostro Maggiore di San Francesco ad Ascoli Piceno, sono previsti due concerti a ingresso gratuito che anticipano l’inizio del Festival: alle 20 il piano solo del polacco Krzysztof Kobylinski e alle 22 il concerto del sassofonista olandese Paul van Kemenade. Sarà invece la cantante Karima con il nuovo progetto “No Filter” a inaugurare ufficialmente JazzAp 2024, venerdì 14 giugno alle 21.30 a Monteprandone, in piazza san Giacomo. Qualche ora prima, alle 19.30 in Piazz dell’Aquila, è previsto lo street concert della Matteo Grandoni Electrik Band. Inizialmente, per questa prima data inaugurale, era previsto il concerto del nuovo quintetto di Enrico Rava, che purtroppo è stato annullato per indisposizione del noto trombettista.


Domenica 16 giugno alle 19:30 al Creuza de Ma di San Benedetto del Tronto è la volta del quartetto del trombettista Luca Aquino con il progetto Lunaria 2. Sabato 22 giugno a Castignano il quartetto serbo Eyot alle 20 e alle 22 il quintetto lituano del pianista Dainius Pulauskas suoneranno in Piazza S. Pietro. Domenica 23 giugno alle 18:30, il piano solo del pianista Enrico Zanisi al Belvedere di Forca di Presta. Venerdì 28 giugno, il trio Euphonia di Eugnio Finardi, con il sassofonista Raffaele Casarano e il pianista Mirko Signorile, alle 21.30 in Piazza del Popolo a Offida, concerto preceduto dalla P-Funking band nelle strade del borgo. A luglio, JazzAP si sposta ad Ascoli Piceno per tre giorni consecutivi di concerti in Piazza del Popolo. Sabato 6 luglio alle 23 il sassofonista Enzo Favata in quartetto presenta “The crossing”, domenica 7 luglio alle 21.30 il quintetto di Raffaele Casarano con “Ani’s Live”, preceduto da diversi street concert nel centro storico a partire dalle 19.30. Infine, lunedì 8 luglio alle 21.30, il concerto degli Avion Travel con la Medit Orchestra diretta da Angelo Valori chiude la tre giorni di JazzAp ad Ascoli Piceno. Si prosegue sabato 13 luglio a Ripatransone, alle 19.30 nella Scalinata di Via Margherita con il duo composto dal contrabbassista Jacopo Ferrazza e dalla cantante/chitarrista Simona Severini e alle 21.30 in Piazza XX Settembre con il Mark Lettieri Group. Il 20 luglio, a Rotella, sotto la Torre dell’Orologio alle 20, è la volta della pianista, cantante e compositrice cubana Jani McPherson. Domenica 21 luglio alle 20, al Belvedere Balzo di Montegallo il concerto dedicato al genio musicale di Jelly Roll Morton della sassofonista e cantante altoatesina Helga Plankensteiner. Sabato 27 luglio, alle 20 a Force, al Belvedere di Quinzano, la violoncellista e cantante irlandese Naomi Berrill presenta in trio il suo ultimo album “Inish”. Domenica 28 luglio alle 21.30, in piazza di Paggese ad Acquasanta Terme, il quartetto statunitense The Bad Plus. Chiude l’edizione 2024 di JazzAp, martedì 30 luglio in Piazza Peretti a Grottammare, alle 21.30, il concerto del duo composto dal pianista e fisarmonicista Antonello Salis e dal sassofonista Stefano Cocco Cantini.

D-Day, Biden: la democrazia non è mai garantita (e non permetteremo la sconfitta dell’Ucraina)

D-Day, Biden: la democrazia non è mai garantita (e non permetteremo la sconfitta dell’Ucraina)Milano, 6 giu. (askanews) – Il presidente Usa Joe Biden durante il suo discorso per la cerimonia franco-americana del D-Day ha specificato che “non ci allontaneremo” dalla difesa dell’Ucraina e non permetteremo “la resa (degli ucraini) ai prepotenti”. Perché “se lo facessimo, la libertà sarà soggiogata, tutta l’Europa sarà minacciata”, ha detto a Colleville-sur-Mer, luogo storico e simbolico dello sbarco in Normandia.


All’inizio del discorso Biden ha ricordato: “Hitler e quelli al suo fianco credevano che la democrazia fosse debole e che il futuro fosse nelle dittature”. Dopo aver messo in guardia sulla guerra in Ucraina, Joe Biden nel suo discorso per l’ottantesimo anniversario dello sbarco in Normandia – trasmesso dalla tv francese – ha affermato che “la democrazia non è mai garantita, ogni generazione deve preservarla, difenderla e lottare per essa”. Con chiaro riferimento alla guerra in Ucraina, Biden ha aggiunto: “Questa è la prova che affrontiamo oggi, il ricordo di coloro che combatterono allora, che salvarono il mondo allora, dobbiamo essere degni del loro sacrificio”, ha dichiarao, riferendosi alle persone che parteciparono allo sbarco.


“Le forze oscure non svaniscono mai” e “il desiderio di dominare, di controllare, di cambiare i confini con la forza” continua ancora oggi, ha osservato Biden in un discorso vigoroso, molto applaudito, molto apprezzato dalle persone presenti. Biden ha reso omaggio anche a “centinaia di migliaia di neri americani e donne che hanno prestato servizio militare” Tutti i soldati che hanno partecipato allo sbarco “sono stati sostenuti da altri americani coraggiosi”, sottolinea Joe Biden. “Centinaia di migliaia di neri americani e donne che hanno prestato servizio militare nonostante le ingiuste limitazioni su ciò che potevano fare per la nostra nazione”, ha notato il presidente americano.

Tra Italia e Cina, in Triennale il progetto “Futuro sostenibile”

Tra Italia e Cina, in Triennale il progetto “Futuro sostenibile”Milano, 6 giu. (askanews) – Triennale Milano collabora con la società media Fengxiang al progetto “Futuro sostenibile”, che vuole rafforzare gli scambi culturali sino-italiani con attenzione particolare al coinvolgimento delle nuove generazioni. La collaborazione include un concorso – che verrà lanciato in Cina rivolto a studenti universitari, giovani artisti, insegnanti di cultura e arte, designer – e una serie di mostre che si terranno in diverse province cinesi, coinvolgendo oltre 200 università, per poi convergere in una mostra nazionale a Pechino.


“La collaborazione – ha spiegato ad askanews Carla Morogallo, direttrice generale di Triennale Milano – si ascrive diciamo nell’ambito del piano strategico di Triennale che ha fra i suoi punti l’obiettivo di realizzare un fortissimo impulso all’internazionalizzazione. In questo caso con una particolare attenzione al tema dei giovani, legato poi alla generazione di progetti che possano guardare alla sostenibilità attraverso dei manufatti che sono artistici, ma anche artigianali, con il coinvolgimento di duecento università cinesi, quindi per noi è particolarmente importante portare il messaggio di Triennale e anche il tema del progetto all’interno di queste università e poter poi trasferire all’interno di Triennale quelli che saranno i manufatti più interessanti che esporremo a dicembre”. L’evento culminerà in una grande mostra a Milano in Triennale, dove verranno esposte le 50 opere più meritevoli. Parallelamente, Triennale porterà in Cina un progetto espositivo e organizzerà un ciclo di lecture in collaborazione con diverse università cinesi. “Fengxiang con questa collaborazione con Triennale – ha aggiunto Serena Chen, socia di Fengxiang – vuole portare l’arte cinese in Italia e viceversa, l’arte italiana in Cina. Lo scopo è quello di rafforzare i due Paese e creare un ponte ancora più vicino”.


Il concorso, che sarà aperto dal 31 giugno al 31 agosto 2024, inviterà i partecipanti a immaginare un futuro sostenibile attraverso opere d’arte, progetti di design, lavori di artigianato. Il tema della sostenibilità, inteso nella sua accezione più ampia, invita a una riflessione creativa e profonda, che permette ai partecipanti di progettare e presentare opere che non solo immaginino possibili scenari futuri, ma che ispirino azioni concrete per un mondo più sostenibile. L’obiettivo del progetto è quello di promuovere idee e iniziative che possano influenzare positivamente il nostro pianeta e le nostre società.

Carica azzurra agli Europei di atletica, Tamberi e Jacobs le stelle

Carica azzurra agli Europei di atletica, Tamberi e Jacobs le stelleRoma, 6 giu. (askanews) – La carica di “Gimbo”, il puzzle di Marcell, la forza di Antonella. Nella conferenza stampa di European Athletics alla vigilia degli Europei sono protagonisti nel Salone d’Onore del Coni al Foro Italico i tre azzurri campioni olimpici individuali che saranno in gara a Roma. Per il capitano della Nazionale Gianmarco Tamberi la qualificazione dell’alto, in programma domenica alle 11.35, rappresenta il ritorno in pedana nove mesi dopo l’ultima volta: “Esordire qui porta tanta pressione, ma io amo la pressione. Quando gareggio voglio sempre vincere, ma questa stagione il ‘focus’ è tutto su Parigi: a Roma l’obiettivo è la performance, è saltare il più in alto possibile. Non ho gareggiato il 28 maggio a Ostrava perché volevo avere sensazioni più positive: maggio è stato un mese molto complicato, in cui ho avuto problemi a un ginocchio e sono stato in grande difficoltà sul piano mentale. Ora è il momento giusto per iniziare: vero che il contesto è molto importante, ma quando le cose si fanno complicate inizio a divertirmi”. Tamberi è tornato anche sul grave infortunio del 2016 che gli precluse i Giochi di Rio: “Solo quando finisci profondamente nel buio capisci quanta forza hai. L’infortunio mi ha aiutato soprattutto nella mente: vincere a Tokyo dopo quanto era accaduto a Montecarlo era qualcosa che volevo mostrare a me stesso”. Il campione di tutto ha anche “caricato” a mille la squadra azzurra: “È un gruppo fantastico, sono molto orgoglioso di esserne il capitano, è un momento splendido per tutta l’Italia dell’atletica. Nel 2011 quando entrai in Nazionale il clima era molto diverso, ognuno guardava a se stesso: oggi abbiamo invece uno dei migliori team se non il miglior team d’Europa. Non tolgo pressione ai miei compagni di squadra, anzi, la voglio mettere: ragazzi, dovrete esprimervi a livelli massimi, non accontentarvi di una prestazione media”.


Come Tamberi, anche Marcell Jacobs (in pista sabato alle 21.10 nelle semifinali) sarà al via da campione in carica sui 100 metri: “Roma è una città importante per me: qui ho costruito la mia medaglia olimpica, voglio restituirle qualcosa. Ho cambiato allenatore, ho cambiato gruppo di allenamento, ho cambiato vita: il 2023 è stato molto complicato, mi ha fatto capire che c’era tanto da cambiare. Sono molto fiducioso per il 2024. La programmazione è incentrata sui Giochi, ma sono molto felice di gareggiare qui: per prima cosa voglio correre con il sorriso e convertire la pressione in energia. Il tempo? Stiamo lavorando sulla tecnica: quando vado sui blocchi penso ancora tanto, quando metterò insieme i pezzi uscirà anche un crono importante. Voglio dare il massimo per tutti gli italiani”. “Vibrazioni positive” è il concetto espresso da Antonella Palmisano, impegnata venerdì (ore 18.35) nella 20 km di marcia in cui è campionessa olimpica: “Giochiamo in casa, nello stadio in cui Pietro Mennea, pugliese come me, fu assoluto protagonista agli Europei del 1974. Avere l’energia del pubblico sarà importante. L’infortunio di tre anni fa mi ha fatto capire di avere una forza dentro che non conoscevo: reagire mi ha fatto ritrovare la gioia di marciare e di mettermi in gioco, voglio alzare ancora l’asticella”. La parola “asticella” ha ovviamente destato un sorriso a capitan Tamberi, che ha proposto alla marciatrice di misurarsi nel salto in alto trovando la pronta risposta (sempre con il sorriso) di ‘Nelly’: “Però dopo ti vogliamo vedere sui 5 km di marcia”.


Presenti anche altre tre star straniere del firmamento dell’atletica mondiale, a partire dalla primatista europea e campionessa del mondo in carica dei 400 ostacoli Femke Bol, che a Monaco 2022 vinse 400 piani, “quattro acca” e 4×400 donne: “Ieri ho provato la pista: le sensazioni sono state ottime, non vedo l’ora di gareggiare. Stavolta il mio programma sarà un po’ meno denso, ma esordirò già venerdì nella finale diretta della 4×400 mista. Gareggiare prima per il team, poi per me: sarà un Europeo molto eccitante e sarà anche una pietra miliare del mio percorso verso i Giochi di Parigi”. “Sono in buona forma, anche mentale – il pensiero invece della tedesca Malaika Mihambo, campionessa olimpica di salto in lungo (qualificazione a Roma prevista per martedì alle ore 10.35) -e la pressione ci aiuta a gareggiare meglio, è importante focalizzarsi sempre su se stessi e sulla propria prestazione». Katarina Johnson-Thompson, campionessa del mondo in carica dell’eptathlon chiamata a una sfida con la belga Nafissatou Thiam, sarà in pista nella prima e nella seconda giornata venerdì e sabato: “La forma è buona, per me è la prima volta in gara a Roma, l’Olimpico è uno stadio incredibile, maestoso. Per me è il primo eptathlon del 2024. Non so bene cosa aspettarmi ma sto bene, voglio portare in gara la condizione che ho trovato in allenamento”.

Bolelli-Vavassori in finale al Roland Garros, risultato storico

Bolelli-Vavassori in finale al Roland Garros, risultato storicoRoma, 6 giu. (askanews) – Simone Bolelli e Andrea Vavassori conquistano la prima finale al Roland Garros. La coppia azzurra ha battuto in semifinale la coppia n. 2 del seeding formata da Rohan Bopanna e Matthew Ebden: 7-5, 2-6, 6-2 lo score in favore degli azzurri in poco meno di due ore di gioco. La “vendetta” della finale degli Australian Open, la conferma di quanto visto a Roma quando Simone e Andrea erano riusciti a battere l’indiano e l’australiano. Un risultato storico perché una coppia italiana in finale a Parigi mancava dal 1959.


Alla seconda finale Slam consecutiva dopo gli Australian Open, Bolelli e Vavassori torneranno in campo sabato. Gli azzurri conosceranno solo venerdì la coppia avversaria: saranno o i n. 1 al mondo Granollers/Zeballos oppure la coppia vincente del quarto tra i fratelli Tsitsipas e Arevalo/Pavic. Sarà la sesta finale Slam per un doppio maschile italiano: il bilancio nei cinque precedenti è di due vittorie (Pietrangeli/Sirola al Roland Garros 1959 e Bolelli/Fognini all’Australian Open 2015) e tre sconfitte.

Iss: un italiano su quattro in eccesso peso

Iss: un italiano su quattro in eccesso pesoRoma, 6 giu. (askanews) – Quattro italiani su 10 sono in eccesso ponderale, uno su dieci obeso. E non decolla il consumo delle cinque porzioni giornaliere di frutta e verdura raccomandate dalle linee guida per una corretta alimentazione. Se è vero infatti che pochi italiani adulti nella fascia 19-69 anni, il 3%, dichiarano di non inserirle nei propri pasti, meno di una 1 persona su 2, il 45%, ne consuma almeno 3 porzioni al giorno. Tra coloro che le mangiano, il 7% ne consuma la quantità di raccomandata dalle linee guida per una corretta alimentazione, cioè almeno 5 porzioni. Il 52% si ferma 1-2 al giorno, il 38% a 3-4. L’abitudine al consumo dei cosiddetti ‘five a day’ è più comune nelle donne, nelle persone con minori problemi economici e cresce con l’avanzare dell’età per arrestarsi negli over 65, dove la quota di persone che mangiano almeno 3 porzioni al giorno o aderiscono al five a day ha raggiunto nel 2023 il valore più basso dal 2016.


A fare il punto sono i dati della sorveglianza Passi e Passi d’Argento dell’Istituto Superiore di Sanità pubblicati sul sito Epicentro e che fanno riferimento al biennio 2022-2023, che coinvolge almeno l’80% delle Asl con un campione pari a 275 persone per ciascuna. I dati riferiti dagli intervistati Passi nel biennio 2022-2023 relativi a peso e altezza portano a stimare che 4 adulti su 10 siano in eccesso ponderale, 3 in sovrappeso (con un indice di massa corporea compreso fra 25 e 29,9) e 1 obeso. L’essere in eccesso ponderale è una caratteristica più frequente col crescere dell’età, fra gli uomini rispetto alle donne, fra le persone con difficoltà economiche e fra le persone con un basso livello di istruzione. Alcune Regioni del Sud (Molise, Campania, Basilicata, Puglia) continuano a detenere il primato per quota più alta di persone in eccesso ponderale (sfiorando la metà della popolazione residente). Le analisi temporali non mostrano significative variazioni temporali nell’eccesso ponderale a livello nazionale, ma questo è solo il risultato di andamenti diversi, con cambiamenti non eccessivi ma significativi, delle due componenti di soprappeso e obesità, nelle tre ripartizioni geografiche fra generi e classi di età. Il sovrappeso aumenta nel Sud mentre l’obesità aumenta nel Nord, si tratta di modifiche contenute ma statisticamente significative; l’aumento di sovrappeso e dell’obesità è sostenuto dalle classi di età più giovani (18-34enni) mentre fra i 50-69enni si riducono entrambe; fra le donne aumenta il sovrappeso ma non vi sono differenze di genere nell’obesità. Meno della metà degli intervistati in eccesso ponderale riferisce di aver ricevuto dal proprio medico il consiglio di perdere peso e l’attenzione è indirizzata soprattutto alle persone obese, molto meno a quelle in sovrappeso. Ma il parere del medico viene valutato molto: la quota di persone in eccesso ponderale che dichiara di seguire una dieta è significativamente maggiore fra coloro che hanno ricevuto il consiglio medico rispetto a quelli che non lo hanno ricevuto (46% vs 17%). Tra gli over 65 ad essere in eccesso ponderale è oltre la metà (56%), il 41% in sovrappeso e il 15% obeso (IMC =30). Con l’avanzare dell’età , specie negli over 75,vi è un calo ponderale fisiologico: oltre a ridursi la quota di persone in eccesso ponderale, aumenta progressivamente quella degli anziani che perdono peso in modo involontario (definiti come coloro che dichiarano di aver perso più di 4,5 kg o più del 5% del proprio peso negli ultimi 12 mesi). Il consumo di almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura resta un’abitudine che coinvolge poche persone, non superando mai il 9% neppure nei gruppi che ne fanno un maggior consumo. La quota di persone che adotta questa abitudine nel proprio regime alimentare, già relativamente bassa, mostra anche una diminuzione nel tempo soprattutto negli ultimi anni e ovunque nel Paese, in particolare nelle Regioni settentrionali. Solo nelle Regioni del Centro Italia si era intravisto un aumento significativo dal 2008 al 2016, che poi si è arrestato e ha iniziato la discesa come nelle altre parti del Paese. L’adesione al consumo delle porzioni di frutta e verdura raccomandate per una corretta alimentazione significativamente più bassa nelle Regioni nel Centro-Sud rispetto a quelle del Nord Italia, ad eccezione della Sardegna in cui il consumo di 5 porzioni al giorno è fra i più alti (11%).

Giappone, Nikkei: ecco come l’IA mina l’industria degli “anime”

Giappone, Nikkei: ecco come l’IA mina l’industria degli “anime”Roma, 6 giu. (askanews) – Uno dei settori più importanti dell’economia giapponese, vero carburante del soft-power del Sol levante, è messo a diretto e imminente rischio dall’avvento dell’intelligenza artificiale generativa. Si tratta del mondo degli “anime”, i cartoni animati nipponici. E’ quello che emerge da un’inchiesta effettuata dal Nikkei, che ha rinvenuto migliaia di immagini realizzate con l’IA che circolano liberamente con probabili violazioni delle norme del copyright, creando un danno economico notevole.


Nikkei ha messo in atto una ricerca su molti siti utilizzando i nomi dei personaggi di 13 titoli del mondo “anime”, a partire dai popolarissimi Pokemon, scoprendo almeno 90mila immagini realizzate con l’IA generativa, che quindi sfuggono a qualsiasi proprietà intellettuale. Per 2.500 immagini, inoltre, l’aspetto è così simile che è difficile – per gli esperti legali interpellati dalla testata economica nippponica – non immaginare una violazione palese del copyright. A farla da padrone, in particolare, sono i Pokemon, per i quali il valore della proprietà intellettuale è stimato essere qualcosa come 85 miliardi di euro. Nikkei ha rilevato almeno 1.200 immagini simili a quelle di Pikachu, il principale dei personaggi.


Non scampa neanche Mario, il personaggio del gioco Nintendo “Super Mario” fanmoso in tutto il mondo. Almeno 470 copie taroccate dall’IA sono state rilevate da Nikkei. L’analisi effettuata dalla testata giapponese pone delle questioni sempre più evidenti rispetto allo sviluppo dell’intelligenza artificiale che “impara” ingurgitando una grande quantità di dati, senza di fatto pagare per l’utilizzo di tali informazioni. Recentemente, negli Stati uniti, il New York Times ha presentato una denuncia nei confronti di OpenAI e Microsoft sostenendo la violazione del copyright dei contenuti di notizie relativi ai sistemi di intelligenza artificiale.


Nikkei ha effettuato anche un altro tipo di analisi sui prompt, immettendone 2.500 e valutando che nel 90% dei casi i nomi dei personaggi e delle serie di anime erano già inseriti, il che fa pensare che in precedenza siano state generate immagini di questo tipo. Nella normativa nipponica, per valutare un’eventuale violazione del copyright si verifica la “somiglianza” relativa ad alcuni aspetti caratteristici. Al momento non ci sono nei tribunali giapponesi denunce, ma a febbraio la Corte di internet del Guangzhou (Cina) ha rilevato una violazione per un’immagine generata dall’IA che somigliava al personaggio Ultraman.


L’industria degli anime – secondo il rapporto del 2023 dell’Associazione dell’animazione giapponese – vale qualcosa come 3.000 miliardi di yen (17,7 miliardi di euro).