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Autore: Redazione StudioNews

Schlein: l’accordo con l’Albania sui migranti è una grande presa in giro

Schlein: l’accordo con l’Albania sui migranti è una grande presa in giroRoma, 5 giu. (askanews) – L’accordo sui centri per migranti in Albania “lede il diritto d’asilo che sta in Costituzione” ed è “una grande presa in giro”. Lo ha detto la segretaria del Partito democratico Elly Schlein durante la registrazione di ‘Cinque minuti’, in onda su Raiuno.


“C’è una deportazione in un altro Stato. Meloni va a quattro giorni dal voto a fare un costosissimo spot elettorale in Albania, doveva costare 650 milioni di euro, stanno diventando 800 milioni. Non ci facciamo più dire che non ci sono i soldi per assumere gli infermieri e i medici che mancano nella sanità pubblica”.

Migranti, Schlein: accordo con Albania è una grande presa in giro

Migranti, Schlein: accordo con Albania è una grande presa in giroRoma, 5 giu. (askanews) – L’accordo sui centri per migranti in Albania “lede il diritto d’asilo che sta in Costituzione” ed è “una grande presa in giro”. Lo ha detto la segretaria del Partito democratico Elly Schlein durante la registrazione di ‘Cinque minuti’, in onda su Raiuno.


“C’è una deportazione in un altro Stato. Meloni va a quattro giorni dal voto a fare un costosissimo spot elettorale in Albania, doveva costare 650 milioni di euro, stanno diventando 800 milioni. Non ci facciamo più dire che non ci sono i soldi per assumere gli infermieri e i medici che mancano nella sanità pubblica”.

In Ucraina gli uomini in età di leva non più possono lasciare il Paese

In Ucraina gli uomini in età di leva non più possono lasciare il PaeseRoma, 5 giu. (askanews) – L’Ucraina ha abolito l’esenzione per la “residenza all’estero” per gli uomini di età compresa tra 18 e 60 anni, che possono essere mobilitati. Dal primo giugno riferiscono i media ucraini, non possono più recarsi all’estero anche coloro con permesso di residenza permanente fuori dall’Ucraina, indicato regolarmente sui loro documenti. Queste persone non possono più lasciare l’Ucraina, anche se hanno un’altra cittadinanza. L’informazione è stata confermata dal Servizio statale della guardia di frontiera dell’Ucraina.


In precedenza, gli uomini che risiedevano permanentemente al di fuori dell’Ucraina e avevano i relativi contrassegni sui documenti potevano viaggiare all’estero malgrado la legge marziale. Ora non possono lasciare l’Ucraina, né dopo essere stati registrati presso un ufficio consolare straniero né se hanno la doppia cittadinanza.

Migranti, Meloni annuncia centri Albania da agosto e attacca opposizioni

Migranti, Meloni annuncia centri Albania da agosto e attacca opposizioniShenjin, 5 giu. (askanews) – I centri per migranti di Shenjin e Gjader in Albania “saranno operativi dal primo agosto”, non saranno una “Guantanamo” e non rappresenteranno un costo ma un “investimento” per l’Italia.


Giorgia Meloni è arrivata in Albania per un sopralluogo ai due siti: Shenjin, pronto da un giorno, sarà un hotspot, Gjader, ancora in via di realizzazione, un Cpr. Per le opposizioni la sua è solo una “passerella” a pochi giorni dalle europee, un “hotspot elettorale”, ironizza il segretario di +Europa Riccardo Magi, arrivato questa mattina nella struttura albanese e strattonato dalla sicurezza locale. Accuse a cui Meloni replica a muso duro: “Non ho fatto campagna elettorale, continuo a fare il mio lavoro. Quello che non posso fare è scomparire. Vado a Caivano ed è uno spot elettorale, vado in Albania ed è uno spot elettorale…non posso sospendere il mio lavoro per un mese”. Dopo un sopralluogo nell’area di Gjader (con i cantieri ancora aperti) la premier visita rapidamente la struttura di Shenjin prima di un punto stampa insieme al ‘collega’ Edi Rama. Nel complesso dei due centri – spiega – saranno portate inizialmente circa mille persone per arrivare poi alla capienza di 3 mila previste dall’accordo. Un accordo “di respiro europeo” che “funzionerà”, si dice certa, che aprirà una “fase nuova” e che sarà “replicabile in molti Paesi”. Lo testimonia, per la premier, la lettera inviata nelle scorse settimane alla Commissione Ue da 15 Paesi su 27. Nel dettaglio, la struttura di Shenjin, situata all’interno del porto, funzionerà come hotspot, per effettuare “screeening sanitario, identificazione, formalizzazione della domanda di asilo” per migranti “salvati in acque internazionali, da navi italiane ufficiali” esclusi “minori, donne, anziani e fragili”. A Gjader, nell’entroterra, invece saranno eseguite le “procedure accelerate di frontiera, in massimo 28 giorni” per quelli che “provengono da Paesi sicuri”, la cui lista è stata appena ampliata. Avrà dunque anche “funzioni di Cpr per coloro che non hanno titolo a entrare e sono in attesa del rimpatrio”. Ci sarà anche “un’area di detenzione per i reati eventualmente commessi all’interno dei centri”. In entrambi la “giurisdizione è italiana, con personale italiano” mentre l’Albania collaborerà per la “sicurezza e sorveglianza” all’esterno. La gestione è stata affidata a Medihospes mentre il trasporto verrà effettuato “da navi governative italiane” ma “da settebre” ci sarà il noleggio di un traghetto, un “hotspot flottante” per 13,5 mln. “Il ricorso al noleggio di navi private – ha precisato – è una misura cautelare dovuta alla situazione internazionale” che potrebbe non consentire la piena disponibilità di navi ‘ufficiali’.


Per quanto riguarda i costi, l’opposizione calcola una spesa che arriverà a un miliardo di euro. Per Meloni i fondi previsti sono “670 mln euro per 5 annni, 134 mln all’anno” pari al “7,5% delle spese di accoglienza” sostenute dall’Italia. E non sarà, per lei, “un costo aggiuntivo” perchè i migranti dovrebbero “comunque essere accolti in Italia”. E’ anzi, rivendica la premier, un “investimento” perchè “può rappresentare uno straordinario strumento di deterrenza”, riducendo quindi gli arrivi. Per lei, quindi, “a pieno regime in Italia risparmieremmo 136 mln”. Alle opposizioni che le chiedono di destinare i soldi previsti per i centri, Meloni replica attaccando: “Sono contrari perchè non vogliono risolvere il problema. Io ho diritto di spendere le risorse dei cittadini per fare quello che mi hanno chiesto. Sto facendo il mio lavoro. Piuttosto si potevano spendere in sanità i 17 mld spesi per le truffe sul superbonus, risorse tolte a malati per darle ai truffatori, gettate dalla finestra a causa di norme scritte male”. Nel suo intervento, Rama ha tenuto un lungo ‘sfogo’ nei confronti della stampa italiana, trovando il sostegno di Meloni. “Provo sollievo nel vedervi tutti qui sani e salvi, in quest’area dove secondo il giornale italiano ‘Domani’ c’è il cuore della malavita albanese – ha ironizzato -. Abbiamo preso molto sul serio questa scoperta inquietante e siccome ‘Domani’ ha detto che la procura sta indagando, abbiamo chiesto informazioni alla procura speciale che ci ha rassicurato che tagliagole malavitosi non esistono: in Albania ci sono criminali ma non ci sono i presupposti per parlare di una mafia albanese”. Con le loro inchieste, dunque alcuni media italiani “anche nel servizio pubblico” (un riferimento a ‘Report’ che però Rama non cita) vogliono “gettare fango sull’Albania per la cooperazione tra i nostri due governi nella lotta all’emigrazione clandestina. Il diritto a opporsi è stato trasformato in un abuso del quarto potere sulla pelle dell’Albania, degli albanesi e anche degli italiani”. E anche la sinistra italiana dovrebbe capire, per Rama, che “la tessera di partito non c’entra un bel niente”. Parole a cui fa eco Meloni: “Rinnovo tutta la solidarietà e vicinanza, mia, del governo italiano e del popolo italiano per gli attacchi che hanno ricevuto da quando hanno deciso di offrire questo aiuto. C’è stata una grandissima campagna denigratoria, è stato dipinto un narco-Stato controllato dalla criminalità ma è un racconto che non torna. Penso che la vera ragione non sia attaccare il governo albanese” ma il governo italiano. Ma così, ammonisce, “quando si mette in mezzo, per attaccare il governo, un partner internazionale, si rischia di fare non un danno al governo ma un danno all’Italia: il rischio è che domani ci siano meno nazioni disposte a stringere accordi con noi”.

In Israele l’ultradestra minaccia di uscire dal governo

In Israele l’ultradestra minaccia di uscire dal governoRoma, 5 giu. (askanews) – Potere per Israele, il partito dell’ultradestra guidato dal ministro per la sicurezza Itamar ben Gvir, ha minacciato di abbandonare la coalizione di governo se il premier Benjamin Netanyahu non rivelerà tutti i dettagli del piano per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza presentato dagli Stati Uniti.


“Fino a che il premier continuerà a tenere nascosti i dettagli, Otzma Yehudit romperà la sua coalizione” ha scritto Ben Gvir in un messaggio diffuso su X.Il piano in tre fasi presentato dalla Casa Bianca ha ricevuto il via libera di massima sia da Hamas che da Israele, senza tuttavia che si sia ancora arrivati a un impegno concreto malgrado le pressioni internazionali. Una delle ragioni è appunto la contrarietà dell’ultradestra religiosa e nazionalista israeliana ad abbandonare le operazioni contro Hamas; un’uscita del partito di ben Gvir – al contrario di quella dei centristi di Benny Gantz, che non facevano parte della maggioranza – lascerebbe Netanyahu senza i voti necessari alla Knesset.

Caivano, De Luca: c’è bisogno legalità e recupero spirito civico

Caivano, De Luca: c’è bisogno legalità e recupero spirito civicoNapoli, 5 giu. (askanews) – “A Caivano abbiamo bisogno di legalità, abbiamo bisogno di recupero di spirito civico, abbiamo bisogno di contrasto alla delinquenza organizzata, ma abbiamo bisogno anche di servizi sociali, di formazione, di lavoro, di cultura, di teatro, di musica. Abbiamo bisogno di dare ai giovani di Caivano una speranza per il futuro, un’occasione di socializzazione”. A dirlo è il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine della presentazione dell’iniziativa culturale e sociale ”La primavera di Caivano”.


“Noi dobbiamo portare la vita, portare servizi sanitari, quello che stiamo facendo, riqualificazione urbanistica che sta facendo l’Acer, programmi di formazione e lavoro per i giovani disoccupati di Caivano, integrazione al reddito per quelli che danno vita ad azioni di autoimprenditorialità. – spiega il governatore – Insomma dobbiamo fare un intervento a 360 gradi, sapendo per quello che riguarda la campagna che Caivano è uno dei comuni, ma intanto nell’area nord di Napoli abbiamo già una quindicina di comuni che vanno curati e seguiti. Poi abbiamo ovviamente tante realtà nell’area metropolitana di Napoli, di Caserta, di Salerno, che richiedono un’analoga attenzione. Dunque un bel programma, credo che sarà un momento anche di gioia, di allegria, di socializzazione per i giovani di Caivano” conclude.

Investimenti, finanza e strumenti per la crescita, conferenza a Roma

Investimenti, finanza e strumenti per la crescita, conferenza a RomaRoma, 5 giu. (askanews) – Investimenti, finanza, credito agevolato e strumenti per la crescita. Questo e molto altro nella conferenza promossa dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori in collaborazione con gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia che andrà in scena domani giovedì 6 giugno a partire dalle 9,00 presso la prestigiosa cornice dello Europe Experience a Roma a Piazza Venezia 6. Un momento anche di grande valore formativo sugli strumenti legati alla raccolta fondi per accompagnare le imprese, le startup e i progetti innovativi dei giovani e dei professionisti del settore. A esporre dati, numeri dell’ecosistema e opportunità sugli investimenti i principali attori del mercato tra cui: CDP -Cassa Depositi e Presti, Simest, InfoCamere, MCC – Mediocredito Centrale, Banca Europea degli Investimenti, Lazio Innova, Invitalia, Enea e la struttura PNRR della Presidenza del Consiglio. In apertura sono previsti gli interventi di: Carlo Corazza, Direttore degli Uffici del PE in Italia; Francesco Marcolini, Presidente Lazio Innova; Gabriele Ferrieri, Presidente ANGI. A seguire il panel strumenti per la crescita e ecosistema innovazione con gli interventi di: Antonio Pascarella, Direzione Servizi e Imprese InfoCamere; Laura Micciché, Responsabile Programmi Europei presso CDP Cassa Depositi e Prestiti; Ilaria Rubbini, Investment Officer – Cleantech Equity and Growth Capital Banca Europea Investimenti; Marco Cantalamessa, Chief Marketing & CEO Staff Officer presso SIMEST Spa; William Nonnis, Responsabile tecnico operativo per la digitalizzazione e innovazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, struttura di Missione PNRR. A seguire il panel su accesso al credito e tecnologie a supporto della ricerca con: Gaetano Coletta, capo della Gestione Operativa del Trasferimento Tecnologico (GOTT) Agenzia ENEA; Marcello Ferraguzzi, Presidente Commissione Finanza Agevolata Odcec; Pierpaolo Proietti, Direzione Finanza per lo Sviluppo – Mediocredito Centrale S.p.A.; Massimo Calzoni, Responsabile Promozione Servizi e Accompagnamento INVITALIA. Infine, voci sul mondo investimenti, operatori dal mondo incubatori e acceleratori, competenze e internazionalizzazione con: Giuseppe Incarnato, Amministratore Delegato IGI Investimenti Group; Marco Travaglini, Fondatore di Mama Industry; Federico Belli Peekaboo Startup Community; Massimiliano Albanese, Presidente Apices, Segretario Federale UCI e Resp. Relazioni Internazionali Accademia Mauriziana; Serena Torquati, Startup Mentor e Science Communicator; Antonio Guadagnino, Presidente e Co Founder Paradigma Exponential Hub ; Domenico Giudici, Business Development Europe e Relazioni Istituzionali Next Srl; Luigi Capizzi, CFO e Founder Southside. “Siamo lieti di essere promotori come ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori in collaborazione con gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia per questa nuova importante iniziativa che per voce delle principali organizzazioni italiane ed europee illustrerà tutti gli strumenti volti alla crescita e al supporto delle imprese e delle startup. E’ fondamentale avere una adeguata conoscenza di tali strumenti e soprattutto avere consapevolezza che le istituzioni sono al fianco dei professionisti e delle imprese per accompagnare il loro percorso di crescita”. Così Gabriele Ferrieri Presidente ANGI.

Accordo OMS-ISS per rafforzare risposta Libia alle zoonosi

Accordo OMS-ISS per rafforzare risposta Libia alle zoonosiRoma, 5 giu. (askanews) – L’OMS e l’ISS uniranno le forze per rafforzare la risposta nazionale della Libia alle infezioni zoonotiche, cioè quelle trasmesse dagli animali all’uomo, con un’attenzione particolare a quelle con potenziale endemico o pandemico, e alle arbovirosi, cioè quelle trasmesse da artropodi (zanzare, zecche e flebotomi). Questo è l’obiettivo del progetto intitolato “Arboviral and zoonotic diseases in Libya”, siglato oggi nella sede dell’Istituto dal Presidente dell’ISS prof. Rocco Bellantone e dal Rappresentante OMS in Libia dr. Ahmed Zouiten. L’iniziativa, che avrà una rigorosa ottica ‘One Health’ avrà la durata di due anni, ed è finanziata dall’ Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale italiano (Maeci), per un budget di 675 mila euro.


“Quella delle infezioni zoonotiche è una delle minacce più serie alla salute pubblica, come ci ha tristemente insegnato la pandemia, ed è importante che tutti i paesi siano in grado di fronteggiare questo rischio con un approccio di tipo ‘One Health’, che mette insieme la salute dell’uomo e dell’ambiente – ha commentato il presidente dell’Iss Rocco Bellantone -. L’Istituto è sempre pronto a mettere in comune le proprie competenze ovunque sia necessario, in un’ottica di collaborazione che fa parte della vocazione dell’Iss fin dalle sue origini”. L’OMS e l’ISS metteranno insieme le rispettive competenze, il know-how, l’esperienza e gli strumenti operativi. I partner locali del progetto saranno il Centro nazionale libico per il controllo delle malattie (NCDC) del Ministero della Salute, il Centro nazionale per la salute animale (NCAH) che è l’autorità veterinaria nazionale del Paese, sotto il Ministero dell’Agricoltura, degli animali e delle risorse marine e il Ministero dell’Ambiente. In particolare, l’Istituto si occuperà della componente di sviluppo e potenziamento continuo delle capacità per la qualità delle prestazioni del personale di sanità pubblica, epidemiologo e di laboratorio, per quanto riguarda gli aspetti tecnici, manageriali, di risposta rapida e di coordinamento. Gli obiettivi principali dell’intervento sono il rafforzamento della cooperazione intersettoriale tra i diversi operatori che si occupano di salute animale, umana e ambientale; migliorare la capacità di sorveglianza e di rilevamento precoce delle zoonosi; rafforzare le capacità diagnostiche dei laboratori anche in riferimento a nuovi patogeni.


“L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo sta lavorando alacremente per conseguire l’obiettivo sostenibile di sviluppo numero 3 dell’Agenda 2030 – Garantire una vita sana e promuovere il benessere per tutte le età. – ha commentato Marco Riccardo Rusconi, Direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo -. L’iniziativa che avviamo oggi in Libia, Paese in cui la Cooperazione Italiana è molto attiva e articolata, è un primo tassello in un percorso di affiancamento delle istituzioni e dei servizi libici con eccellenze del Sistema Italia, come appunto l’Istituto Superiore di Sanità. Con OMS e ISS stiamo infatti accompagnando i nostri partner libici a un rafforzamento delle capacità del personale locale, secondo un modello multidisciplinare concentrato sui bisogni delle popolazioni più vulnerabili e tenendo conto della relazione tra salute delle persone, dei loro animali e dell’ambiente in cui vivono.”

A Milano il XXVIII Congresso nazionale della Società Chimica Italiana

A Milano il XXVIII Congresso nazionale della Società Chimica ItalianaMilano, 5 giu. (askanews) – Milano ospita dal 26 al 30 agosto 2024 “SCI 2024 – XXVIII Congresso Nazionale” (Conference & Exhibition), organizzato dalla Società Chimica Italiana. I lavori si svolgeranno al Centro Congressi Allianz MiCo. La Società Chimica Italiana – SCI riunisce oggi oltre 5.000 soci provenienti dal mondo accademico, ricerca, industria e altro ancora, il cui obiettivo comune è promuovere lo studio e il progresso della Chimica e delle sue applicazioni.


Il tema della Conference, “Chimica Elementi di futuro”, consentirà di esplorare e confrontarsi sul ruolo chiave che la Chimica svolge nell’affrontare le sfide poste dallo sviluppo sostenibile: dall’economia circolare, alla mitigazione dei cambiamenti climatici, alla sicurezza chimica per le cose e le persone. La novità del XXVIII Congresso Nazionale è l’Exhibition, un’ampia area espositiva, che offre la possibilità di esplorare soluzioni tecniche innovative nei diversi campi. Questa piattaforma rappresenta un’opportunità per stabilire preziose connessioni con esperti del settore e case editrici. SCI 2024 si configura così tra i principali eventi in Italia dedicati alla Chimica a cui partecipano scienziati e professionisti del panorama italiano e internazionale. Decine i relatori nelle diverse sessioni di lavoro, plenarie e tematiche; e quasi 2.000 i “poster” di interventi proposti.


Per partecipare all’evento è possibile iscriversi su sci2024.org/registration/. Particolare attenzione è stata riservata alla partecipazione dei più giovani, studenti di dottorato, assegnisti e post-doc, con il riconoscimento di quasi 1.200 borse gratuite per under 35 per accedere e partecipare alle attività del congresso. Il programma delle cinque giornate del Congresso prevede sei Sessioni Plenarie, durante le quali verrà offerta una visione su come la ricerca e le applicazioni del settore chimico impatteranno sul futuro. Tra i relatori di altissimo livello troviamo Lia Addadi (Weizmann Institute of Science, Israele), Damià Barceló Cullerès (Institute of Environmental Assessment and Water Research, Barcelona, Spagna), Marine Cotte (European Synchrotron Radiation Facility & CNRS, Francia), Laura Gagliardi (University of Chicago, USA), Ingo Hartung (Merck Healthcare – Global Head of Medicinal Chemistry & Drug Design, Germania), Marco Leona (Head of the Department of Scientific Research, Metropolitan Museum of Art di New York, USA), Arumugam Manthiram (University of Texas, Austin, USA), Christa E. Müller (Universitaet Bonn, Germania), Eric Scerri (UCLA, USA), Michele Vendruscolo (University of Cambridge, Gran Bretagna), Margherita Venturi (Alma Mater Studiorum Università di Bologna).


La Nobel Lecture è stata affidata al Premio Nobel per la Chimica Jean-Marie Lehn. Sono previste sessioni tematiche – Topic Session, Parallel Thematic Session, Division Parallel Session – dedicate ad esplorare sviluppo e potenzialità della Chimica. Nell’arco delle giornate si terranno alcuni eventi associativi centrali per la Società Chimica Italiana, come l’Assemblea dei Soci, mentre durante le Medal Session verranno assegnate alcune medaglie a riconoscimento dei risultati ottenuti nei settori della chimica. Inoltre, il Congresso propone workshop e offre importanti occasioni di networking, come le due Poster Session, sessioni durante le quali i partecipanti possono confrontarsi e interagire (il volume contenente i quasi 2.000 interventi sarà pubblicato in grande evidenza sul sito del congresso).


Il convegno riconosce 30 ore (di cui 20 obbligatorie) di formazione e aggiornamento ai Docenti di Scuole Secondarie di primo e secondo grado di discipline scientifiche. Tutte le informazioni per partecipare a SCI 2024 – XXVIII Congresso Nazionale (Conference & Exhibition) sono disponibili sul sito internet sci2024.org/registration/

Basilicata, consiglieri centrosinistra: su sanità Bardi in un cul de sac

Basilicata, consiglieri centrosinistra: su sanità Bardi in un cul de sacRoma, 5 giu. (askanews) – “E’ spirato inutilmente il termine del 30 maggio entro il quale Bardi, in quanto Commissario ad acta, avrebbe dovuto reperire i fondi, oltre 50 milioni, per sanare il deficit delle Aziende sanitarie lucane ed approvare il bilancio consuntivo 2023. Ci aspettavamo da Bardi comunicazioni pubbliche al riguardo ed invece tutto tace. Il pericolo che la sanità lucana venga commissariata è sempre più vicino”. Lo affermano in una nota i consiglieri regionali di centrosinistra della Basilicata, Piero Marrese, Alessia Araneo, Angelo Chiorazzo, Roberto Cifarelli, Piero Lacorazza, Viviana Verri, Grammichele Vizziello.


“E’ evidente il ‘cul de sac’ nel quale Bardi si è infilato. La sua ipotesi di sanare il deficit della sanità attraverso l’uso disinvolto dei fondi per le attività di sviluppo previsti negli accordi con le compagnie petrolifere, cozza con l’esigenza di doverne modificare i contenuti per rendere libere tali somme”, sottolineano. “Aver anteposto gli equilibri politici alle esigenze dei lucani violando lo Statuto per la nomina della nuova giunta, che previa nuova intesa con le compagnie petrolifere avrebbe il potere di deliberare sul nuovo e diverso utilizzo dei fondi per le compensazioni ambientali, è il segno della inadeguatezza e della strafottenza di Bardi nei confronti dei lucani. I lucani hanno il diritto di sapere esattamente come stanno le cose e qual’è il destino di una sanità fin troppo disastrata”, aggiungono.


“Continuare a violare lo Statuto non nominando la Giunta per attendere l’esito delle elezioni europee o addirittura l’eventuale ballottaggio a Potenza non persegue l’interesse dei lucani, ma solo quello di un centrodestra famelico che, come ha già dimostrato nei cinque anni passati, non ha a cuore la salute dei lucani”, concludono i consiglieri regionali del centrosinistra.