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Autore: Redazione StudioNews

Ue approva regime di aiuti per energia rinnovabile in Italia

Ue approva regime di aiuti per energia rinnovabile in ItaliaMilano, 4 giu. (askanews) – La Commissione europea ha approvato oggi a Bruxelles un regime italiano di aiuti di Stato a sostegno della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per una nuova capacità complessiva di un totale di 4.590 MW.


Il regime di aiuti contribuisce al conseguimento degli obiettivi strategici dell’Ue relativi al Green Deal europeo, accelerando la transizione verde e aiutando nello stesso tempo a porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili russi, rileva la Commissione in una nota. La misura, che rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2028, sarà finanziata mediante un prelievo dalle bollette elettriche dei consumatori finali. Il sostegno, spiega la nota della Commissione, riguarderà la costruzione di nuove centrali che utilizzano tecnologie innovative e non ancora mature, quali l’energia geotermica, l’energia eolica offshore (galleggiante o fissa), l’energia solare termodinamica, l’energia solare galleggiante, le maree, il moto ondoso e altre energie marine, oltre al biogas e alla biomassa.


A seconda della tecnologia, il termine per l’entrata in funzione delle centrali varia da 31 a 60 mesi. Il regime di sostegno assumerà la forma di un “contratto bidirezionale per differenza” per ogni kWh di energia elettrica prodotta e immessa in rete, e sarà versato per una durata pari alla vita utile delle centrali. I progetti che usufruiranno dell’aiuto saranno selezionati mediante una procedura di gara trasparente e non discriminatoria, in cui i beneficiari presenteranno un’offerta relativa alla tariffa incentivante (il prezzo di esercizio) necessaria per realizzare ogni singolo progetto. Il prezzo di riferimento per l’energia elettrica sarà calcolato come il prezzo zonale orario, vale a dire il prezzo dell’energia elettrica al momento dell’immissione dell’energia nella rete e nell’area di mercato in cui è ubicata la centrale.


I contratti bidirezionali per differenza, introdotti dalla recente riforma del mercato elettrico per le energie rinnovabili e per il nucleare, prevedono che, quando il prezzo di riferimento è inferiore al prezzo di esercizio, i beneficiari avranno diritto a ricevere pagamenti pari alla differenza tra i due prezzi; mentre se il prezzo di riferimento è superiore al prezzo di esercizio, i beneficiari dovranno invece versare la differenza alle autorità italiane. “Il regime di sostegno garantirà la stabilità dei prezzi a lungo termine per i produttori di energia rinnovabile, garantendo un livello minimo di rendimento; nello stesso tempo i beneficiari non saranno sovra-compensati per i periodi in cui il prezzo di riferimento è superiore al prezzo di esercizio”, sottolinea la Commissione.


“Questo regime consente all’Italia di sostenere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili a partire da diverse tecnologie, comprese quelle innovative. La misura aiuta l’Italia a raggiungere gli obiettivi relativi alla riduzione delle emissioni e alla produzione di energia elettrica. Contribuirà inoltre al conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo, limitando nello stesso tempo le possibili distorsioni della concorrenza”, ha commentato nella nota la vicepresidente esecutiva della Commissione responsabile per la Concorrenza, Margrethe Vestager. “Il via libera della Commissione – ha commentato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin – è un passo in avanti importante verso i nostri obiettivi energetici, che arriva dopo un lungo e costruttivo confronto con le istituzioni europee. Questo provvedimento, molto atteso, consentirà di abilitare nuove tecnologie fondamentali per la decarbonizzazione”. “Il testo – ha spiegato il Mase – sarà ora posto all’attenzione dei ministri concertanti per la firma, al fine di essere trasmesso alla Corte dei Conti per la registrazione e la successiva pubblicazione. Entro trenta giorni dalla data di pubblicazione saranno poi emanate le regole operative con decreto del Ministero per rendere pienamente funzionante la misura”.

Traffico di droga, arrestato a 70 anni Marcello Colafigli (l’ultimo della Magliana)

Traffico di droga, arrestato a 70 anni Marcello Colafigli (l’ultimo della Magliana)Roma, 4 giu. (askanews) – E’ di 28 misure cautelari (11 in carcere, 16 arresti domiciliari e un obbligo di firma) il bilancio di un’operazione dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma, scattata all’alba – su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura Capitolina – tra le province di Roma, Napoli, Foggia e Viterbo: le persone coinvolte sono accusate, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, di tentata rapina in concorso, tentata estorsione in concorso, ricettazione e possesso illegale di armi, procurata inosservanza di pena e favoreggiamento personale.


Tra gli arrestati c’è anche Marcello (“Marcellone”) Colafigli, 70 anni, tra i promotori storici della “Banda della Magliana” insieme a Franco Giuseppucci, Enrico De Pedis, Maurizio Abbatino e Nicolino Selis. Gravato da più ergastoli, Colafigli è stato condannato, tra l’altro, per il sequestro e l’omicidio del duca Massimo Grazioli Lante della Rovere (considerata l’azione con cui la Banda ha iniziato la propria attività criminale) e l’omicidio, come mandante, di Enrico De Pedis. Le indagini dei carabinieri, sfociate nell’operazione di oggi, dirette dalla DDA di Roma nel giugno 2020, hanno permesso di raccogliere gravi elementi indiziari su un gruppo criminale, con base logistica nella Capitale, ed operativo nell’area della Magliana e sul litorale laziale, capeggiato proprio da Colafigli.


Secondo gli inquirenti l’ex Banda della Magliana, nonostante in regime di semilibertà, era riuscito a pianificare cessioni ed acquisti di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti dall’estero (Spagna e Colombia), mantenendo rapporti con esponenti della ‘ndrangheta, della camorra, della mafia foggiana e con albanesi inseriti in un cartello narcos sudamericano.

Ita, Turicchi: Ci aspettiamo decisione a breve su JV con Lufthansa

Ita, Turicchi: Ci aspettiamo decisione a breve su JV con LufthansaDubai, 4 giu. (askanews) – I conti di Ita Airwyas stanno andando bene e c’è molto interesse attorno alla compagnia. Ci aspettiamo una decisione a breve sull’operazione con Lufthansa. Così il presidente di Ita Airways, Antonino Turicchi, presidente di Ita Airways, interpellato da Askanews a margine dell’80esimo Iata Agm in corso a Dubai.


“Abbiamo riscontrato molto interesse sia per la situazione del mercato interno, in questo momento molto positiva, sia per Ita. Stiamo andando bene sui conti. E poi si vuole sapere quando questa operazione con Lufthansa sarà decisa” ha affermato Turicchi. Una decisione che dovrebbe prescidere dall’esito delle eleizoni europee previste per il prossimo fine settimana: “Ci attendiamo che la decisione delle autorità a Bruxelles sia indipendente dall’esito delle elezioni europee visto che è oramai un anno che stiamo discutendo di questa operazione. Questa settimana o la prossima, penso che la decisione venga presa a breve. Il termine finale, ricordo, è il 4 luglio. Noi – ha confermato Turicchi – abbiamo fornito tutte le indicazioni che ci sono state chieste, e abbiamo risposto anche alle ultime richieste arrivate per cui ci attendiamo che la Commissione prenda la decisione. Ora basta solo la decisione che deve essere presa sulla base di tutti gli elementi forniti”. Quanto agli ultimi ‘ostacoli’ sulla strada della joint venture Turicchi ha rassicurato: “Gli aspetti legati alle preoccupazioni che la Commissione aveva li abbiamo soddisfatti. Sugli aspetti legati al lungo raggio (nelle rotte con il Nord Atlantico ndr), siccome siamo competitor, fino a quando non avremo l’autorizzazione a entrare nella joint venture, sono temi che non possono essere discussi con noi ma li sta seguendo di più Lufhtansa con la Commissione. C’é questo tema che per l’entrata nella joint venture c’è un periodo più lungo e quindi devono avere rassicurazioni che fino a quando entreremo nella joint venture sarà mantenuto il contesto competitivo fra noi e United Airlines”.


Infine, parlando dei confronti avuti in occasione dell’Assemblea annnuale della Iata, Turicchi si è mostrato soddisfatto: “Qui al meeting di Dubai abbiamo riscontrato molto interesse sull’Italia. E’ un mercato che sta avendo numeri importanti e molte compagnie ci hanno detto che sono interessate ad avere rapporti commerciali con noi di Ita e questo è molto positivo per continuare a sostenere la crescita. Abbiamo rapporti con tutte le compagnie di SkyTeam di cui facciamo ancora parte e che vogliono anche sapere se continuiamo o entriamo in StarAlliance”.

Banche, Buch (Bce) auspica prestiti a gruppi di energie rinnovabili

Banche, Buch (Bce) auspica prestiti a gruppi di energie rinnovabiliRoma, 4 giu. (askanews) – “Le banche svolgono certamente un ruolo importante nel finanziare la transizione verde”. Da sole non bastano, dato spesso che si tratta “di investimenti di lungo termine e rischiosi”, che richiedono anche l’intervento dei mercati dei capitali. Tuttavia se in passato le banche hanno hanno fatto prestiti a imprese con alti livelli di emissioni, “oggi possono dare lo stesso supporto facendo nuovi prestiti, per esempio ai produttori di energie rinnovabili”. Lo ha affermato la presidente del ramo di vigilanza bancaria della Bce, Claudia Buch, intervenendo alla apertura della settimana dell’ambiente della Germania, a Berlino.


Il suo intervento era stato preceduto poco prima dal discorso di apertura del presidente federale, Frank-Walter Steinmeier, oggetto di interruzioni e alcune contestazioni, apparentemente da parte di attivisti e ecologisti. Tornando a Buch, ha messo le mani avanti chiarendo e ribadendo che le politiche climatiche e ambientali non spettano a una banca centrale e che vanno definite da Parlamenti eletti. “Tuttavia la Bce deve considerare gli effetti del cambiamento climatico delle politiche climatiche quando attua i suoi mandati”, come sulla politica monetaria. E “ha un altro ruolo importante: vigila sulle maggiori banche dell’area euro”, ha sottolineato.


Secondo l’esponente tedesca, i rischi che emergono dal cambiamento climatico e dai danni all’ambienti “sono globali colpiscono tutti i paesi e tutte le banche”. Ci sono rischi fisici legati alle calamità ma anche “rischi di transizione”, ad esempio su eventuali aumenti dei prezzi del carbonio. “Questo significa che le banche devono valutare come i rischi correlati a clima e ambiente possano avere ricadute sui loro bilanci. Con una buona gestione del rischio e una resilienza appropriata – ha concluso Buch – le banche possono dare un contributo chiave a una economia più sostenibile”. (fonte immagine: streaming Deutsche Bundessiftung Umwelt).

In Italia spreco alimentare genera 2% emissioni nazionali CO2

In Italia spreco alimentare genera 2% emissioni nazionali CO2Roma, 4 giu. (askanews) – Le emissioni CO2 sono legate anche allo spreco alimentare: un’equazione confermata dai dati dell’Osservatorio Waste Watcher International che, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente, diffonde oggi la campagna Spreco Zero. A fronte del peso settimanale medio di cibo sprecato e pari a 566,3 grammi pro capite, vale 2,51 Kg la CO2 equivalente prodotta. Un calcolo che, per lo spreco annuale pro capite di 30 Kg circa porta alla quantità di 130,52 Kg di CO2 equivalente, ovvero la stessa emissione che produce un’auto di media cilindrata per percorrere un tratto di strada di 1100 Km.


Lo spreco domestico italiano produce quindi ogni anno ben 7,8 milioni di tonnellate CO2 equivalente, ovvero circa il 2% delle emissioni nazionali. Alla luce del protocollo di Kyoto, che prevedeva la riduzione del 3% delle emissioni nazionali, è evidente che diminuendo lo spreco alimentare saremmo già a buon punto in questa direzione. Il rapporto “Il caso Italia” dell’Osservatorio Waste Watcher International di Last Minute Market/Spreco Zero, su monitoraggio Ipsos/Università di Bologna, fotografa uno spreco pro capite di circa 30 kg di cibo all’anno, al costo di 290 euro annui a famiglia, quindi oltre 7 miliardi e mezzo a livello nazionale per il cibo gettato nelle case e 13,5 miliardi nell’impatto sull’intera filiera agroalimentare italiana.


L’impronta idrica del solo spreco alimentare domestico in Italia incide per 151,469 miliardi di litri d’acqua, una rappresentazione in bottiglie d’acqua da mezzo litro metterebbe in fila ben 302.938 miliardi di bottiglie, che equivalgono a oltre 4 volte il giro del nostro pianeta.

Toti alle opposizioni: volete distruggere il modello Liguria

Toti alle opposizioni: volete distruggere il modello LiguriaGenova, 4 giu. (askanews) – “Voi volete distruggere il ‘modello Liguria’ che in questi anni, con la orgogliosa reazione al crollo del Morandi, è stato costruito. Anzi, volete che qualcos’altro lo distrugga per voi, mentre voi fate il tifo dagli spalti, senza neppure il coraggio di scendere in campo”. Lo afferma rivolgendosi alle opposizioni il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, nella lettera inviata al Consiglio regionale letta dal capogruppo della Lista Toti Alessandro Bozzano durante la seduta in cui verrà votata la mozione di sfiducia nei suoi confronti presentata dai partiti di opposizione.


“Non vi preoccupate – prosegue nella lettera il governatore ligure – anche oggi, come facciamo ormai da nove anni, siamo qui per rimediare alle vostre incapacità, oggi più palesi che mai, di confrontarvi sui temi e sui progetti, non sui pregiudizi. E anche oggi vi dimostreremo che siamo in grado di assumerci, davanti agli elettori, le responsabilità che voi non siete stati in grado di fare proprie, e ci assumeremo le nostre responsabilità grazie all’impegno di questa maggioranza, della giunta e in particolare del presidente ad interim Alessandro Piana, a cui va la mia grande riconoscenza per come sta portando avanti con grande impegno il grande lavoro iniziato insieme tanti anni fa”. “La vostra Liguria – si legge ancora nella lettera di Toti – era una entità geografica, non una realtà amministrativa. La vostra Liguria era una terra in ombra, felice di stare un passo indietro, nella speranza che scomparendo dalla mappa della politica scomparisse anche la mediocrità della sua classe dirigente. La vostra Liguria era una Regione in cui l’ambizione era una colpa, il merito qualcosa da nascondere, per evitare spiacevoli confronti, l’appiattimento una virtù, l’impresa privata non una risorsa, ma un simbolo di egoismo, oddio, forse non proprio tutte. Una Liguria dove ‘voler fare’ era un peccato, l’inconcludente dibattito in sezione un surrogato del dovere di scegliere. Oggi la Liguria è qualcosa di altro e lo rivendichiamo con maggiore orgoglio che mai. Oggi la Liguria è un modello di capacità di scelta, di attrazione degli investimenti, di velocità di realizzazione”.


“Ci siamo chiesti il perché – sottolinea Toti – del vostro odio verso ogni infrastruttura che stiamo realizzando, verso ogni progetto che si sta costruendo, anche quelli che pure voi in altri tempi avreste voluto. Ci siamo chiesti perché il vostro tifo sfegatato per ogni inciampo, per ogni bizantinismo che possa rallentare qualcosa che pure sapete che serve, per ogni esposto, comitato, per ogni no di qualsiasi tipo. Pure quelle stesse opere che altrove, a Roma, avete approvato, qui non riuscite a farle vostre”. “Oggi – conclude la missiva letta dal capogruppo della Lista Toti – con la vostra mozione arruffata e confusa, che mette tutto insieme, anche questo odio si comprende meglio: voi non odiate le opere e i progetti in quanto tali, voi li odiate in quanto unità di misura della vostra incapacità, passata e presente. Voi odiate quello che ricorda, e soprattutto ricorda agli elettori, la vostra mediocrità e inconcludenza. Odiate ciò che testimonia la vostra incapacità di scegliere e agire. Odiate cioè tutto ciò che richiama la vostra incapacità, che distingue la vostra impreparazione al governo da chi invece sa assumersi questa responsabilità”.

Sbarca in Sardegna progetto valorizzazione salicoltura di Confagri

Sbarca in Sardegna progetto valorizzazione salicoltura di ConfagriRoma, 4 giu. (askanews) – È stato presentato questa mattina, nelle Antiche officine della Salina Conti Vecchi di Macchiareddu ad Assemini (CA), il progetto di valorizzazione nazionale della salicoltura “L’agricoltura coltiva il sale”, elaborato da Confagricoltura e Saline marine italiane. A fare gli onori di casa il presidente di Confagricoltura Sardegna e neoeletto in Giunta nazionale, Paolo Mele, che ha accolto il direttore generale dell’organizzazione di categoria, Annamaria Barrile, e quindi la presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Alessandra Todde, intervenute a inizio lavori.


Il 27 settembre 2023, a Roma, è nato il coordinamento tra gli imprenditori agricoli e della produzione del sale marino italiani: Confagricoltura e le società di gestione delle Saline di mare dell’Italia hanno formalizzato la loro collaborazione dettata dai molti punti in comune tra l’attività agricola e la coltivazione del sale marino. Primo obiettivo: dimostrare che la coltivazione del sale marino è assimilata all’attività agricola, dando così riconoscimento a un comparto che opera nella salvaguardia del territorio, dell’ambiente e dell’ecosistema producendo un elemento naturale di grande valore nutrizionale. L’obiettivo finale è quello di definire una legge che fissi i criteri normativi per assimilare la salicoltura marina con l’attività agricola. Tra i firmatari del progetto, oltre a Confagricoltura, ci sono le società di gestione delle Saline di mare italiane Atisale Spa (Puglia e Sardegna); Sosalt Spa e Isola Longa in Sicilia; Saline Ing. Luigi Conti Vecchi in Sardegna; Parco della Salina di Cervia in Emilia-Romagna. Come sostenitori partecipano inoltre le saline di Trapani Oro di Sicilia, Ettore e Infersa e Isola di Calcara.


“Le saline di mare costituiscono un forte richiamo turistico. Avvicinando la salicotura marina all’attività agricola si avrebbe una sinergia tra i due comparti che sicuramente porterebbe ad una valorizzazione turistica, aumentando il legame tra territorio e prodotti agroalimentari, a favore dell’economia del Paese”, ha detto il direttore generale di Confagricoltura, Annamaria Barrile. “Su questa linea Confagricoltura – ha aggiunto Barrile – ha recentemente istituito il ‘Gruppo di lavoro Mare’ proprio partendo dalla volontà di voler coinvolgere maggiormente i rappresentanti della salicoltura marina e considerando che la blue economy è un comparto sul quale da diversi anni l’Europa e l’Italia stanno prestando molta attenzione. L’Italia, infatti, si colloca al terzo posto per contributo alla formazione del valore aggiunto del settore in ambito europeo”.

Stellantis leader a maggio nei veicoli commerciali, quota 5 mesi 40,7%

Stellantis leader a maggio nei veicoli commerciali, quota 5 mesi 40,7%Milano, 4 giu. (askanews) – Stellantis a maggio ha immatricolato oltre 7.000 veicoli commerciali portando così a oltre 37.000 le immatricolazioni dall’inizio dell’anno pari ad una quota del 40,7% nei primi 5 mesi dell’anno.


Fiat Professional è il Brand che ha realizzato la miglior quota del mercato a maggio con il 22,8%. Fiat Professional Ducato è il best seller del mercato dei veicoli commerciali in Italia nei primi 5 mesi con 9.101 immatricolazioni. Nello stesso periodo e nel medesimo segmento dei Large Van, considerando anche Peugeot Boxer, Citroën Jumper e Opel Movano, tutti prodotti ad Atessa (CH), la quota di Stellantis è del 38,4%. Citroën, Peugeot e Opel a maggio registrano rispettivamente una quota di mercato di 6.1%, 4,4% e 3%. Leadership mantenuta anche nei veicoli commerciali elettrici, dove Stellantis registra il 33,5% di quota di mercato. Nuova fase del mercato grazie agli eco incentivi statali che contribuiranno allo sviluppo dell’intero settore e a quello della nostra gamma, recentemente rinnovata.


“Maggio si è chiuso confermando la nostra leadership sul mercato italiano dei veicoli commerciali – ha dichiarato Gianluca Zampese, Direttore della Business Unit Veicoli Commerciali di Stellantis in Italia – ed ora siamo già proiettati a confermare e sviluppare le nostre performance in una nuova situazione di mercato caratterizzata dall’arrivo dei nuovi incentivi statali. Per questo abbiamo introdotto condizioni di acquisto eccezionali, ancora più interessanti per chi intende rottamare il proprio veicolo con uno nuovo più sicuro, confortevole e con minore impatto ambientale. Grazie a queste iniziative, puntiamo ad essere protagonisti nel mondo del trasporto professionale, che sta cambiando anche alla luce della transizione energetica in atto e che gli eco incentivi statali mirano ad accompagnare e velocizzare”.

Iveco e cinese Foton valutano collaborazione su furgoni elettrici

Iveco e cinese Foton valutano collaborazione su furgoni elettriciMilano, 4 giu. (askanews) – Iveco, il marchio di Iveco Group dedicato ai veicoli commerciali e Foton, controllata dal gruppo cinese Baic e leader nella produzione di veicoli commerciali in Cina, hanno firmato un Memorandum d’Intesa per esplorare una collaborazione nei veicoli elettrici e dei componenti, e opportunità di business comuni, per l’Europa e il Sud America.


Foton che grazie all’accordo punta a svilupparsi all’estero, produce sistemi di propulsione elettrici, ibridi e a celle a combustibile a idrogeno. La partnership ha l’obiettivo di ampliare la gamma di veicoli commerciali leggeri con categoria di peso totale a terra (Ptt) inferiore alle 3,5 tonnellate dell’iconico Daily. Con Foton, Iveco Group esaminerà l’opzione di utilizzare i canali di vendita Iveco per la commercializzazione in Europa e Sud America di un veicolo furgonato elettrico nella categoria più leggera fino a 3,5 tonnellate. La vendita del veicolo avrà un impatto positivo sulle catene di distribuzione regionali e locali in Europa e Sud America, oltre a supportare la crescita della rete di vendita e manutenzione Iveco.


All’inizio di quest’anno, Iveco Group ha anche siglato un accordo con Hyundai Motor Company per la fornitura di un veicolo cabinato elettrico con PTT tra le 2,5 e le 3,5 tonnellate, che sarà venduto e assistito in Europa da Iveco. Le collaborazioni di Iveco Group con Foton e Hyundai mirano a creare una gamma completa di offerta di veicoli commerciali elettrici con peso inferiore a quello dell’iconico Daily. Il Memorandum d’Intesa tra Iveco Group e Foton apre anche la possibilità di esplorare future sinergie, inclusa la possibile localizzazione di attività in Europa e Sud America, che verrà valutata in una fase successiva. Saranno inoltre discusse opportunità di fornitura, anche tramite FPT Industrial, il marchio di motori industriali di Iveco Group.

Il nuovo presidente Marotta: orgoglioso di far parte dell’Inter

Il nuovo presidente Marotta: orgoglioso di far parte dell’InterRoma, 4 giu. (askanews) – Beppe Marotta sarà il nuovo presidente dell’Inter. Stamattina è convocata all’Hotel Palazzo Parigi di Milano l’assemblea dei soci che nominerà il nuovo consiglio d’amministrazione ed eleggerà il presidente numero 22 della storia nerazzurra scelto nella persona dell’ex ad nerazzurro. Come comunica il club nerazzurro, sarà lui a prendere il posto di Zhang: “Desidero ringraziare Oaktree per la fiducia dimostrata nel darmi questa opportunità di lavorare al fianco loro e del Consiglio di Amministrazione – le parole di Marotta – Questa nomina è un riconoscimento del fantastico lavoro svolto dalle molte persone che hanno gestito il Club negli ultimi tre anni. Sono orgoglioso di far parte dell’Inter e ribadisco il mio impegno nei confronti della Società.” “F.C. Internazionale Milano S.p.A. (“Inter” o il “Club”) – il comunicato – annuncia oggi la proposta nomina di Giuseppe Marotta a nuovo Presidente e la nuova composizione del Consiglio di Amministrazione della Società, che sarà confermata dall’Assemblea degli azionisti che si terrà a Milano in data odierna. Le nomine proposte fanno seguito al recente cambio di proprietà del Club. Il 22 maggio 2024, fondi gestiti da Oaktree Capital Management, L.P. (“Oaktree”) hanno assunto la proprietà dell’Inter a seguito del mancato rimborso del prestito triennale concesso da Oaktree alle holding dell’Inter. Oaktree, nell’ambito del suo focus sulla stabilità operativa e finanziaria dell’Inter, ha proposto la nomina dei seguenti nuovi membri del Consiglio di Amministrazione: Alejandro Cano, Managing Director e Co-Head Europe per la strategia Global Opportunities di Oaktree Katherine Ralph, Managing Director per la strategia Global Opportunities di Oaktree Renato Meduri, Senior Vice President per la strategia Global Opportunities di Oaktree Carlo Ligori, Associate per la strategia Global Opportunities di Oaktree Delphine Nannan, Senior Vice President per l’ufficio di Oaktree in Lussemburgo Fausto Zanetton, AD di Tifosy Capital & Advisory Il nuovo Consiglio riunisce competenze provenienti dall’Italia e dall’Europa, compreso il team di Oaktree che ha collaborato con il Club sin dal 2021. I nuovi membri del Consiglio di Amministrazione forniranno esperienza e competenze essenziali per realizzare gli obiettivi a lungo termine della Società e per garantire la prosperità, la crescita e il successo dell’Inter.


“Desidero ringraziare Oaktree per la fiducia dimostrata nel darmi questa opportunità di lavorare al fianco loro e del Consiglio di Amministrazione. Questa nomina è un riconoscimento del fantastico lavoro svolto dalle molte persone che hanno gestito il Club negli ultimi tre anni. Sono orgoglioso di far parte dell’Inter e ribadisco il mio impegno nei confronti della Società.” Giuseppe Marotta “In quanto nuovi membri del Consiglio di Amministrazione dell’Inter, comprendiamo la nostra responsabilità nei confronti della Famiglia Nerazzurra e dell’eredità dell’Inter. Nel ruolo di Presidente, Marotta darà forte continuità al Club e porterà alla Presidenza l’esperienza, la passione e la dedizione maturate nel corso di una brillante carriera nel mondo calcistico. Il Consiglio di Amministrazione è pronto a sostenere il Presidente e la dirigenza dell’Inter per garantire che il Club sia posizionato per un continuo successo dentro e fuori dal campo”.