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Autore: Redazione StudioNews

”Cartoons On The Bay”, Marsilio: Abruzzo punto di riferimento animazione

”Cartoons On The Bay”, Marsilio: Abruzzo punto di riferimento animazionePescara, 30 mag. (askanews) – Il red carpet non è di quelli hollywoodiani, ma le stelle dell’animazione già presenti a Pescara per la giornata inaugurale della 28ª edizione di “Cartoons On The Bay” sono di prima grandezza: da John Musker a Leslie Iwerks, da Silvia Ziche a Sio. “Una bellissima iniziativa che permette all’Abruzzo di diventare punto di riferimento di una parte importante della cinematografia che è quella di animazione – dichiara il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, presente al taglio del nastro – . Certe tipologie di film, ispirate ai supereroi o al cinema o alla letteratura fantasy, vengono viste da persone di tutte le età e non soltanto perché i nonni o i genitori accompagnano i bambini al cinema, ma perché certe opere sono degli autentici capolavori”.


La conferma che le parole del presidente Marsilio non siano solo di circostanza arriva anche dalla proposta di rinnovo della convenzione per ospitare Cartoons in Abruzzo fino al 2026. “Cartoons On The Bay rappresenta un’importante occasione per Raicom – commenta la Presidente della consociata Rai, Claudia Mazzola, presente insieme all’Amministratore delegato Sergio Santo -. Il festival è un fiore all’occhiello delle nostre attività e si conferma come strumento utilissimo per esplorare l’evoluzione dei linguaggi dell’animazione e comprendere i gusti e le tendenze per le nuove generazioni di spettatori. Inoltre, nell’ambito del servizio pubblico, assume un ruolo fondamentale come momento di scouting per raccontare e anticipare questi nuovi scenari”.

”Wine Spectator” celebra annata 2019 del Brunello che vola negli Usa

”Wine Spectator” celebra annata 2019 del Brunello che vola negli UsaMilano, 30 mag. (askanews) – “Una pletora di bottiglie impressionanti, un’annata fenomenale”. Così, nel numero di giugno di “Wine Spectator”, il senior editor della rivista statunitense, Bruce Sanderson, ha celebrato l’ultima annata commerciale (la 2019) del Brunello di Montalcino, sul mercato da gennaio scorso. Il “Brunello’s 2019 triumph”, questo il titolo del wine report della testata specializzata, è certificato da oltre 125 assaggi (comprese una ventina di Riserva 2018), risultati tutti con una valutazione da 90/100 in su. “Si tratta di una notizia importante in chiave di mercato perché arriva dal media del vino di riferimento negli Stati Uniti e nel mondo” ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, spiegando che “sapevamo già dall’ultimo ‘Benvenuto Brunello’, che il favore della critica sulla 2019 era praticamente unanime, ma ora questo riconoscimento premia una volta di più una comunità di produttori eccellenti”.


L’endorsement della rivista Usa è certificato anche dal successo della nuova annata commerciale del Brunello sul mercato a stelle e strisce: secondo le elaborazioni dell’Osservatorio del vino Uiv su base Sipsource, nei primi quattro mesi di quest’anno la reazione del trade e dei consumatori si è infatti tradotta in una crescita tendenziale delle vendite off e on trade del 17%, in netta controtendenza rispetto ai consumi generali di vino negli Usa. Nell’articolo, Sanderson valuta la 2019 con il ranking di 98/100, uno dei migliori mai conseguiti dalla Denominazione e paragonabile ad annate-culto come la 2010 e la 2015, mentre nell’editoriale di apertura, Marvin Shanken rileva una “impennata di popolarità” della Docg negli Usa. Il numero di giugno rappresenta solo l’ultimo riconoscimento del Brunello da parte di “Wine Spectator”: nella sua “Top 100” dei migliori vini al mondo, la Docg toscana risulta infatti la più premiata tra le Denominazioni italiane. Il Consorzio ricorda inoltre che dal 1988, anno di istituzione del ranking della rivista, ben 15 etichette ilcinesi si sono classificate nelle prime dieci posizioni, in due casi sul gradino più alto del podio. Un rapporto virtuoso, quello tra Montalcino e gli States, che si rispecchia anche nell’enoturismo: i cittadini statunitensi rappresentano circa un quarto delle presenze complessive nel borgo e nelle campagne senesi.

Stoltenberg: l’Ucraina può vincere ma serve l’aiuto della Nato

Stoltenberg: l’Ucraina può vincere ma serve l’aiuto della NatoRoma, 30 mag. (askanews) – “L’Ucraina continua a combattere coraggiosamente, ma le sfide che si trova a dover affrontare sono sempre crescenti: l’Ucraina può ancora vincere ma solo con il sostegno continuo e robusto degli alleati della Nato”: lo ha dichiarato il Segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa congiunta con il premier ceco, Petr Fiala.”Al vertice della Nato di luglio prevediamo di dare al nostro sostegno delle basi più solide, compreso un maggior ruolo della Nato nella coordinazione dell’assistenza e dell’addestramento, nonché degli aiuti finanziari su un periodo di diversi anni” ha continuato Stoltenberg, giunto a Praga dove domani si terrà la riunione dei Ministri degli Esteri della Nato.


Una riunione in cui “discuteremo anche di come affrontare le instabilità sul nostro fronte meridionale, compresa la minaccia sempre presente del terrorismo”, ha concluso Stoltenberg, che ha ringraziato il premier ceco per il contributo al sostegno dell’Ucraina.

Social, il Pandoro-Gate non ha minato fiducia verso gli influencer

Social, il Pandoro-Gate non ha minato fiducia verso gli influencerRoma, 30 mag. (askanews) – C’è una rivoluzione in atto a 20 anni dalla nascita dei primi social network che il Pandoro-Gate ha contribuito a delineare ma non ha minato. Secondo la quarta edizione di dati dell’Osservatorio InSIdE – promosso da Pulse Advertising in collaborazione con Eumetra – lo scandalo non ha indebolito la forza comunicativa di influencer e social media nella percezione degli utenti.


“Siamo abituati a contare sui numeri, quindi siamo tornati proprio su quei numeri per capire che cosa sia cambiato e se tutto quello che è stato detto negli ultimi mesi abbia effettivamente decretato la ‘morte’ degli influencer: e i dati ci dicono che gli utenti raccontano una verità che nei fatti non trova riscontro, anzi, ha risvolti nuovi che hanno modificato il nostro modo di fruire dei social network e di seguire gli influencer”, ha commentato Paola Nannelli, Executive Director Italia per Pulse Advertising e founder dell’Osservatorio InSIde sull’influencer marketing. Secondo lo studio gli utenti intervistati continuano a seguire i content creator, ma chiedono loro di essere attivi e interessanti con contenuti spontanei e non eccessivamente costruiti. Tra i primi motivi che spingono gli utenti a smettere di seguire un content creator c’è sempre la noia, al secondo posto l’eccesso di adv (22%) e al terzo posto la presenza di contenuti forzatamente inseriti nello storytelling, questo in crescita dal 17 al 21% rispetto all’indagine di ottobre 2023 (terza edizione dell’Osservatorio). Rimane marginale, in fatto di abbandono, il tema dello “scandalo” che risulta un elemento considerato come rilevante solo per il target più anziano (il 62% delle persone con più di 45 anni) e poco significativo per le fasce più giovani.


Emerge un primo grande cambiamento, che si è andato articolando man mano nel tempo ma che segna uno spartiacque: quello in cui i follower seguono più volentieri il contenuto che un content creator offre, e meno la persona. Si è contratta infatti la percentuale di follower che seguono un profilo per la persona in quanto tale (da 74% dell’indagine di ottobre 2023 al 72% del maggio 2024), mentre “contenuti” e “prodotti” vedono aumentare la loro rilevanza di tre punti percentuali. “Gli americani che hanno una parola per tutto parlano di Recommendation media – ha raccontato Francesco Oggiano, giornalista e host della newsletter Digital Journalism sui trend digitali – un ecosistema in cui i contenuti vengono consumati non sulla base delle proprie relazioni sociali, come i classici social, ma sulla base delle raccomandazioni di un algoritmo raffinatissimo nel cogliere i nostri interessi, come TikTok. Un ecosistema in cui l’esperienza è personale e in cui la stessa attività di following perde la potenza originaria”.


Il contenuto è diventato più importante del personaggio. Deve essere utile o intrattenere o far scoprire cose nuove, deve quindi avere una funzione riconosciuta dall’utente. Questa nuova consapevolezza e richiesta del pubblico è nata grazie a TikTok e alla sua crescita esponenziale: si pensi al fatto che ad esempio sta incalzando Google come motore di ricerca. TikTok sta quindi plasmando il nuovo modo di fruire i social network. Nato come piattaforma di video d’intrattenimento musicale, oggi ospita contenuti informativi ritmati e brevi dove è possibile reperire informazioni su tantissimi ambiti con tutorial, quindi “how to” che non costringono a “leggere” ma aiutano con un’esperienza diretta a rispondere alle esigenze del momento. Una prima conseguenza è la ricerca di content creator in grado di soddisfare o generare nuove esigenze con la creazione di contenuti concreti, consigli, procedimenti, informazioni e il lento accantonamento dei “personaggi”. Non è più sufficiente essere qualcuno per soddisfare la nuova tendenza di fruizione. Chi oggi lavora sui social network ne studia attentamente le logiche per creare strategie precise e verticali, canale per canale. E non trascura dettagli di storytelling preciso. “Oggi social media e content creator sono un unicum inscindibile, non esiterebbero social senza i content creator – ha detto ancora Paola Nannelli – se i social media della prima ora (parliamo del 2004) con Mark Zuckerberg e il primo Facebook sono nati per connettere persone che già si conoscevano, oggi a distanza di 20 anni sono sistemi complessi di relazioni e strumenti veri e propri di comunicazione, in cui la presenza dei content creator, quindi di contenuti di intrattenimento, utilità e soluzione a problemi, è fondamentale e reciproca per l’esistenza di tutto l’ecosistema”.


Gli algoritmi dei “nuovi” ecosistemi come TikTok poi contribuiscono a rafforzare la diffusione del contenuto perché suggeriscono agli utenti sempre nuovi video ma di contenuto affine alle preferenze dell’utente. Questo aiuta anche contenuti di micro influencer a risultare virali. Anche questo elemento rafforza la crescita e l’affermazione di creator funzionali e affievolisce i personalismi da vip. Inoltre, gli influencer continuano ad essere un riferimento per chi fa acquisti. Gli intervistati sono stati interpellati sul tema del rapporto tra acquisti e capacità degli influencer di stimolarli. Il 20% degli utenti intensivi di TikTok dichiara di aver preso in considerazione un prodotto Beauty perché trattato o raccontato da un creator, segue il 19% di prodotti Tech e il 13% di servizi di Entertainment. La fiducia resta il punto chiave che muove l’utente verso l’acquisto, con un importante incremento della percentuale degli intervistati che afferma di fidarsi dei consigli degli influencer che segue: dal 45% del 2023 al 50% di quest’anno. “Soppiantato il contenuto freddamente pubblicitario, che perde consenso” ha concluso Alberto Stracuzzi, Market Research Director di Eumetra – oggi l’utente viene convinto ad acquistare se capisce che cosa sta comprando con un video esplicativo, una narrazione, un accompagnamento nell’esperienza. E non dimentichiamo la dimensione dell’intrattenimento: le persone sono alla ricerca di ‘leggerezza’. Dopotutto la ‘noia’ è il principale motivo di abbandono di un influencer. Tenendo conto di questi fattori e continuando a osservare le evoluzioni nei comportamenti e nelle propensioni dei consumatori, i social network, ognuno con il proprio target continueranno ad essere potenti veicoli di ‘consigli per gli acquisti’”.

Gualtieri e Patty Pravo inaugurano la “Pride Croisette” a Roma

Gualtieri e Patty Pravo inaugurano la “Pride Croisette” a RomaRoma, 30 mag. (askanews) – Dal primo al 15 giugno, nell’incantevole scenario delle Terme di Caracalla, si svolgerà la Pride Croisette, il villaggio del Roma Pride nel cuore della Capitale.


Con la direzione artistica di Daniele Palano saranno 15 giorni di spettacoli, intrattenimento, proiezioni, presentazioni di libri e talk show su temi di stretta attualità. Tutti i giorni dalle 18 alle 2 (con ingresso libero) area giochi, divertimento, 3 bar e una zona riservata al food.


A dare il via alla manifestazione (alle 21.30), accanto a Mario Colamarino, portavoce del Roma Pride, ci saranno il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e Patty Pravo, icona della musica italiana dallo stile inconfondibile. “Non potevo non accettare l’invito in occasione dei 30 anni del Pride – ha dichiarato la cantante. Sono felice, con il taglio del nastro, di dare inizio a questi 15 giorni di festa, di spettacoli e riflessioni. Soprattutto in questo momento abbiamo il dovere di mandare un messaggio per abbattere ogni tipo di discriminazione e pregiudizio. Da sempre coltivo quella libertà di pensiero che purtroppo fatichiamo ancora a conquistare. Amiamoci!”


A seguire (dalle 23) TU 6 PAZZAH! – disco night con Serena Brancale.

Da Stato-Regioni ok decreto a sostegno filiera ovi-caprina Igp

Da Stato-Regioni ok decreto a sostegno filiera ovi-caprina IgpRoma, 30 mag. (askanews) – È stata raggiunta oggi l’intesa in Conferenza Stato-Regioni sul decreto che prevede 2 milioni di euro per il sostegno alla filiera ovina IGP per gli allevatori di ovini e caprini a marchio. Lo annuncia in una nota il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.


“Si tratta di un provvedimento particolarmente atteso, che va incontro alle difficoltà segnalate dai produttori sul premio accoppiato PAC 2023. Ringrazio – dice il ministro – la Conferenza Stato-Regioni per essere venuta incontro a questo decreto”. Con il decreto il Governo interviene “in modo tempestivo” per tutelare le tre denominazioni IGP nazionali: abbacchio romano IGP, agnello del centro Italia IGP e agnello di Sardegna IGP.


“Il Governo Meloni è sempre a fianco dei nostri allevatori ed è nostro dovere investire sulle nostre produzioni di eccellenza”, conclude Lollobrigida

Ultimo “Stadi 2024”, 2 giugno al via data zero del tour da Trieste

Ultimo “Stadi 2024”, 2 giugno al via data zero del tour da TriesteRoma, 30 mag. (askanews) – Ultimo scrive un nuovo capitolo della sua favola: 405.000 biglietti venduti per il nuovo tour Ultimo Stadi 2024 – La Favola Continua…, che portano a 1.650.000 il numero di biglietti venduti in carriera, a soli 3 giorni dalla data zero di domenica 2 giugno allo Stadio Nereo Rocco di Trieste.


È la quarta estate consecutiva da protagonista del live italiano per il cantautore romano che a 28 anni vanta 33 stadi incisi a fuoco nel suo palmarès. Al live numero zero di Trieste, che farà da collaudo e messa a terra del tour, seguirà una doppietta al Maradona di Napoli (8-9 giugno, la prima sold out), bis anche a Torino (15-16 giugno, la prima sold out) e, per il secondo anno di fila, una magica tripletta all’Olimpico di Roma (22-23-24 giugno, le prime due sold out). Tappa unica in Sicilia il 28 giugno allo Stadio San Filippo di Messina (sold out) e un concerto, già esaurito, il 6 luglio allo Stadio Euganeo di Padova, che vedrà calare il sipario su questo ennesimo tour de force per il grande popolo di Ultimo. Un popolo fedele, genuino, caloroso, che si vede riflesso nelle melodie e nelle liriche di quella che è di fatto la penna più incisiva del nuovo cantautorato (68 Dischi di Platino, 21 Dischi d’Oro, più di 2.000.000 di dischi venduti e più di 2 miliardi di stream collezionati su Spotify), e che ha fatto dei grandi stadi italiani la propria casa, la sua vera dimensione, il suo Altrove.


“Altrove” è anche l’ultimo progetto discografico di Niccolò Moriconi, uscito lo scorso 17 maggio, giorno in cui la Città di Roma lo ha ringraziato attraverso una targa inaugurata alla presenza del Sindaco Roberto Gualtieri e dell’assessore alla Cultura Miguel Gotor presso un’area di San Basilio, Municipio IV, che è ormai il “Parchetto di Ultimo”. L’album (etichetta indipendente Ultimo Records, distribuito da Believe) è stato il più venduto in classifica FIMI nella sua prima settimana e alla #1 sia in classifica album che CD, Vinili e Musicassette. Tra gli album più streammati al mondo su Spotify è al #9 posto della Top Albums Debut Global e dopo Colpa delle favole, Solo e Alba, è stato il quarto progetto discografico consecutivo a debuttare alla numero 1 delle classifiche di vendita.

Copa e Cogeca chiede piano azione Ue contro peronospora patate

Copa e Cogeca chiede piano azione Ue contro peronospora patateRoma, 30 mag. (askanews) – Le principali organizzazioni agricole europee lanciano l’allarme: di fronte al riemergere della peronospora, la produzione europea di patate è a rischio. Per questo propongono un piano d’azione, presentato oggi a Bruxelles. La peronospora della patata è la malattia più distruttiva delle patate e responsabile della carestia irlandese nel XIX secolo. Il danno economico annuale nell’UE è stimato a circa 900 milioni di euro.


La peronospora della patata rappresenta già una minaccia significativa per la stagione di crescita del 2024 in diverse regioni dell’UE, anche prima che la semina delle patate sia completata. L’agente patogeno, Phytophthora infestans, infetta sia il fogliame che i tuberi delle piante di patata e può devastare l’intero raccolto in sole una o due settimane. Questo patogeno è altamente adattivo e recenti sviluppi mostrano che sta evolvendo spettri di virulenza più complessi, consentendogli di superare un numero crescente di geni di resistenza. Inoltre, si registra uno sviluppo allarmante di resistenze combinate ai principi attivi fungicidi monosito. In questo contesto, il settore propone soluzioni sia a breve che a lungo termine. Nel breve termine, il piano d’azione presentato oggi propone, tra l’altro, la creazione di una piattaforma di dialogo con le parti interessate e il rafforzamento delle strategie di comunicazione. A medio termine, i firmatari propongono di sviluppare un approccio coordinato tra il settore della protezione delle colture, gli allevatori, i ricercatori e gli agricoltori europei. Il modo più efficace per controllare la diffusione della peronospora residua è l’uso combinato di prodotti fitosanitari efficaci e varietà di patate resistenti con combinazioni di diversi geni di resistenza, nonché la promozione delle migliori pratiche di gestione agricola.

Pnrr, Pacente(Az): non penalizzare Comuni virtuosi come Milano

Pnrr, Pacente(Az): non penalizzare Comuni virtuosi come MilanoMilano, 30 mag. (askanews) – “Gli enti che stanno gestendo meglio il Pnrr non possono essere penalizzati sui trasferimenti in parte corrente sia perché non si penalizza chi è più efficiente sia perché uno degli aspetti più deboli del Piano è proprio l’impossibilità per gli enti locali di gestire gli investimenti dopo averli realizzati”. Lo ha scritto in una nota il presidente della commissione Pnrr e fondi europei del Comune di Milano e membro del Comitato europeo delle Regioni a Bruxelles, Carmine Pacente (Azione).


“Perché continua questo approccio verso il comparto degli enti locali? Gli enti locali al 31/12/2023 erano in linea con il cronoprogramma del Pnrr come dimostrano i dati ufficiali. La procedura di revisione tuttavia ha colpito soprattutto i Comuni con un definanziamento di circa 10 miliardi sui 13 complessivi (ricordiamo che la proposta iniziale del governo alle istituzioni europee era addirittura di definanziare 13 miliardi ai comuni su un definanziamento complessivo del Piano pari a 15,9 miliardi)” ha osservato l’esponente di Azione. “Leggo su vari giornali in questi giorni che tale revisione avrebbe bloccato gli investimenti durante tutto il periodo negoziale. Direi invece che ha sicuramente creato incertezza e confusione ma non che ha bloccato gli investimenti; li ha in alcuni casi allungati prorogando alcune scadenze. In altri termini i Comuni non si sono fermati ma hanno continuato a lavorare seppur in un quadro di grande incertezza” ha continuato citando, ad esempio, i Piani Urbani Integrati “che nella proposta del Governo avevano un definanziamento totale di circa 2,5 miliardi. Il definanziamento finale deciso da Bruxelles è stato pari e 1,5 miliardi”.


“Nella lunga fase negoziale vi è stata molta incertezza sulle nuove fonti di finanziamento ma i lavori non si sono interrotti. Per esempio a Milano alcuni progetti definanziati dal Pnrr e che sono stati coperti da altre risorse, subiranno una ‘proroga’ di ‘soli’ 6 mesi come abbiamo raccontato in una recente commissione consiliare tenutasi il 24 maggio a Palazzo Marino” ha ribadito. Il Pnrr, ha concluso Pacente, “è un Piano di riforme non di spesa. La riforma della Pa è fondamentale. Togliere risorse dal Pnrr proprio alla Pa locale non è un buon modo di ‘metterne alla prova’ e contribuire e migliorarne capacità amministrativa e tecnica soprattutto se le cose stavano andando piuttosto bene come poc’anzi ricordato”.

Cia: sbagliato richiamo su canapa in Ddl sicurezza

Cia: sbagliato richiamo su canapa in Ddl sicurezzaRoma, 30 mag. (askanews) – Preoccupa l’emendamento al Ddl sicurezza su “Misure aventi a oggetto le infiorescenze della canapa e dei prodotti da esse derivati”. Inaccettabile, sia per il richiamo pretestuoso in un disegno di legge più indicato per i blocchi stradali, ma anche per i limiti sulla produzione di un settore da 500 milioni di fatturato su base annua, con 30mila occupati in tutta Italia. A dirlo è, oggi, Cia-Agricoltori Italiani dando voce ai tanti timori espressi dagli operatori della filiera canapicola industriale del Paese.


Per Cia, infatti, con il Disegno di legge sicurezza rischiano di chiudere migliaia di aziende agricole di un comparto in continua espansione, con tassi di crescita importanti e un forte protagonismo, soprattutto tra l’imprenditoria giovanile. Una realtà che tra agricoltura, trasformazione, commercializzazione e logistica registra numeri importanti in termini di occupazione e volume d’affari, sempre più difficile da quantificare visto il grande potenziale produttivo. “Siamo di fronte a un emendamento molto penalizzante per gli agricoltori che nel corso degli anni hanno investito in una cultura legale e ad alto valore aggiunto – commenta il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini – Si rischiano pesanti ricadute su filiere agroindustriali di eccellenza come la cosmesi, il florovivaismo, gli integratori alimentari, l’erboristeria che nulla hanno a che fare con le sostanze stupefacenti”.


A essere sicuramente “stupefacente” per Cia è, infatti, il coinvolgimento di migliaia di imprenditori agricoli in un disegno di legge governativo che si occupa di sicurezza, tra blocchi stradali e castrazione chimica. E come se non bastasse, nel Ddl in questione potrebbero esserci ulteriori restrizioni anche nel vietare il simbolo grafico della pianta di canapa, di fatto bloccando le pubblicità dedicate ai prodotti industriali e artigianali di eccellenza come per la bioedilizia, il tessile e la cosmesi. Ciò al punto da considerare, quindi, promozione di sostanze stupefacenti, il disegno della foglia stilizzata presente sulle camicette, ma anche su dopobarba e bagnoschiuma o sui mattoni di canapa calce per le costruzioni. Dunque, da parte di Cia l’invito al Governo affinché, più responsabilmente, si arrivi a confronto di merito approfondito sul tema della canapa industriale e insieme a tutte le categorie produttive. L’obiettivo comune dovrebbe restare la valorizzazione di un prodotto che è alla base di filiere di eccellenza del Made in Italy agroindustriale.