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Autore: Redazione StudioNews

Roma, riapre il cinema Azzurro Scipioni: 28-5 conferenza stampa

Roma, riapre il cinema Azzurro Scipioni: 28-5 conferenza stampaRoma, 25 mag. (askanews) – In occasione della riapertura dello storico cinema di Roma, Azzurro Scipioni (via degli Scipioni 82), il 28 maggio alle 14, è in programma la conferenza stampa di presentazione.


Alla conferenza stampa interverranno Claudia Cattani, presidente di BNL BNP Paribas, Silvano Agosti, regista, sceneggiatore e fondatore del cinema Azzurro Scipioni, Corrado Azzollini, presidente di Immagine ETS, rappresentanti delle istituzioni locali. BNL BNP Paribas ha sostenuto la ristrutturazione della storica sala cinematografica romana, consentendone la riapertura e la prosecuzione delle attività.

Musica, alla Reggia di Caserta Primavera Mozartiana

Musica, alla Reggia di Caserta Primavera MozartianaRoma, 25 mag. (askanews) – Dopo l’ avvio con il concerto di sabato 18 maggio alla Cappella Palatina in concomitanza con la Notte Europea dei Musei, ospite d’eccezione Simon Zhu, Premio Paganini 2023, la Primavera Mozartiana alla Reggia di Caserta prosegue oggi alle 17.30 con il concerto dell’Orchestra da Camera di Caserta, diretta da Antonino Cascio e con la partecipazione dell’oboista Hyun Jung Song, affermatesi nel 2023 all’International Oboe Competition di Tokyo e “in residence” presso l’Accademia dei Berliner Philarmoniker. In programma il Divertimento n.3 KV 138 e il celebre concerto in do maggiore KV 314 per oboe e orchestra, di Wolfgang Amadeus Mozart e la Sinfonia n.82 / l’Orso di Franz Joseph Haydn. Composta nel 1786 ad Esterhazy, la Sinfonia è elencata come la prima delle sei sinfonie “parigine” di Haydn, così denominate perché commissionategli da “Les Concerts de la Loge Olympique” di Parigi, e ivi eseguita nel 1787 con strepitoso successo. La Primavera Mozartiana alla Reggia Vanvitelliana proseguirà nel mese di giugno con tre concerti degli ensemble dell’Orchestra; in programma trascrizioni cameristiche di brani sinfonici – prassi assai diffusa all’epoca, per una dimensione domestica del “fare musica” -, divertimenti per Harmonie Ensemble e concerti di autori napoletani dell’epoca di Mozart.


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Torna il “Rino Gaetano Day”, mega manifestazione il 2 giugno a Roma

Torna il “Rino Gaetano Day”, mega manifestazione il 2 giugno a RomaRoma, 25 mag. (askanews) – Torna il Rino Gaetano Day, la manifestazione nazionale in ricordo dell’amato cantautore, nel giorno in cui ricorre il 43esimo anniversario della sua scomparsa.


La quattordicesima edizione si terrà domenica 2 giugno a Roma – la città in cui è vissuto e cresciuto artisticamente – a Testaccio Estate – Città dell’Altra Economia. Sarà un percorso tra immagini, ricordi, emozioni e canzoni, per celebrare uno degli artisti più significativi del nostro paese, che troppo presto ci ha lasciato, capace di dar vita a canzoni indimenticabili e attualissime, traboccanti di ideali e di ironia. La commemorazione a Rino Gaetano è organizzata dal 2011 da Anna e Alessandro Gaetano (sorella e nipote del grande artista) ed è accompagnata da una notevole partecipazione di cittadini provenienti da tutto il territorio nazionale, con migliaia di spettatori in ogni edizione.


Nel 1981, quando Rino Gaetano perse la vita in un incidente stradale, non vigeva l’obbligo di indossare la cintura di sicurezza alla guida. Se Rino la avesse indossata quella notte, probabilmente sarebbe ancora tra noi. In questa nuova edizione l’organizzazione ha deciso di sottolineare la necessità della sicurezza sulla strada e l’importanza di divertirsi responsabilmente, scegliendo di ospitare il progetto PES – dell’AFVS Associazione Familiari e Vittime della Strada Onlus – che sta girando le scuole in ricordo di Francesco Valdiserri. Saranno sul palco alcuni suoi amici, i Cosmonauti Borghesi e Giorgio Bartolelli dei Rapacio Band. L’evento inizierà alle 18 con Cosmonauti Borghesi, Elisa Benetti e Milano84. Seguirà una selezione di brani ascoltati da Rino, scelti da Alessandro Gaetano tra gli oltre 500 vinili della personale collezione dell’artista.


Alle 21 avrà inizio la serata, presentata da Stella Falchi e Gabriele Abis di Casa Abis, con il concerto della Rino Gaetano Band e i tanti ospiti che hanno raccolto l’eredità musicale di Rino, tra cui il suo amico e collega Arturo Stàlteri, Amaury Cambuzat degli Ulan Bator, Artù (che eseguirà il brano inedito di Rino “Ti voglio” completato dallo stesso Artù nel 2018), Elettrica Essenza (giovanissima vincitrice del contest Humanity Music Festival per l’edizione 2024 dedicata a Rino Gaetano), Giorgio Bartolelli, Galeffi, Lara Dei. La Rino Gaetano Band, l’unica tribute ufficiale di Rino Gaetano è un progetto fondato nel 1999 dalla sorella Anna per tenere viva la memoria dell’artista, ripercorrerà la sua carriera. È formata dal nipote del cantautore Alessandro Gaetano (voce, chitarra acustica e percussioni), Ivan Almadori (voce e chitarra acustica), Alberto Lombardi (chitarra elettrica e cori), Fabio Fraschini (basso), Marco Rovinelli (batteria), Michele Amadori (tastiere e cori). Nei venticinque anni di attività, il progetto ha calcato i palchi di tutta la penisola, condividendo momenti indimenticabili con i tantissimi fan che amano e ascoltano la musica di Rino, e soprattutto con quanti non lo conoscono ancora, per diffondere i suoi ideali attraverso le sue canzoni piene di originali spunti sulla vita.

Europee, domani Donzelli ad Agrigento per manifestazione FdI

Europee, domani Donzelli ad Agrigento per manifestazione FdIRoma, 25 mag. (askanews) – Domani 26 maggio Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, interverrà a una manifestazione del partito ad Agrigento in vista delle elezioni Europee dell’8 e 9 giugno. Appuntamento dalle 10.30 all’Hotel Dioscuri (lungomare San Leone).


“È prevista la presenza dei nostri dirigenti, amministratori, parlamentari regionali, nazionali ed europei, nonché dei candidati nella circoscrizione Isole”, sottolinea Adriano Barba, presidente provinciale di FdI. (segue)

Radio, il bando del premio Marco Rossi, “raccontare il lavoro”

Radio, il bando del premio Marco Rossi, “raccontare il lavoro”Roma, 25 mag. (askanews) – C’è tempo fino al 30 giugno 2024 per partecipare alla dodicesima edizione del “Premio Marco Rossi – Raccontare il lavoro”.


Dalla radio al podcast, dall’audio documentario al servizio breve, il premio è dedicato al giornalismo e alle varie forme di narrazione del mondo del lavoro, con l’intenzione di monitorare la realtà dell’informazione e della comunicazione riguardo un tema cruciale per gli equilibri della società contemporanea. Il premio è diventato in questi anni un vero e proprio laboratorio narrativo e di ricerca e costituisce un riconoscimento all’impegno di chi affronta il racconto del lavoro nella pluralità delle sue espressioni, attraverso la varietà dei mezzi audio e dei supporti sonori.


La giuria del Premio è presieduta da Marino Sinibaldi, già direttore di RAI Radio3, ed è composta da dieci esperti del settore, in rappresentanza di diverse testate giornalistiche. Per tutte le informazioni: e-mail: premiomarcorossi@gmail.com https://www.facebook.com/XIpremiomarcorossi

Arturo Cirillo in scena con “Il Gioco del Panino” di Alan Bennett

Arturo Cirillo in scena con “Il Gioco del Panino” di Alan BennettRoma, 25 mag. (askanews) – Nell’ultimo spettacolo di stagione del Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma, Arturo Cirillo porta in scena il 25 e 26 maggio uno dei personaggi più controversi, nato dalla penna di Alan Bennett. In “Il gioco del panino”, di cui è protagonista e regista, con traduzione di Mariagrazia Gini, scena di Dario Gessati, costumi di Stefania Cempini e luci di Mauro Marasà, Arturo Cirillo è Wilfred Paterson, una creatura umana, con disagi, paure, problematiche tutte sue, anche se tutte possibili. Nessun giudizio, nessuna condanna, ma neanche assoluzioni. Un’osservazione dell’uomo come se fosse una cosa della natura, con le sue leggi e le sue eccezioni, le sue regole e le sue devianze.


Lucido, struggente, ironico e cattivo come è la scrittura di Bennett, “Il gioco del panino” è il racconto di tutta una vita emotiva e affettiva che non si può definire con delle semplici parole. “Alan Bennett ha il grande pregio, ai miei occhi, di parlare di problematiche molto precise, problematiche che (per gli studiosi, i medici, i giornalisti, i sociologi) hanno delle parole che le definiscono, a volte forse un po’ generiche, qualche volta fin troppo specifiche, e lui invece ne parla tenendosi sempre molto lontano da queste definizioni, dall’uso di queste parole”, ha speigato Cirillo. “Più che lo studio o la conoscenza medica, politica o sociale del problema, in Bennett vi è la immediata rappresentazione umana della questione, della patologia, della problematicità. Sono esseri umani quelli che lui racconta, anche se poniamo sta descrivendo la regina d’Inghilterra, e anche Wilfred Paterson lo è. Una creatura umana, umanissima direi, con disagi, paure, problematiche tutte sue, anche se in fondo tutte possibili in ogni creatura umana. Bennett non giudica, non condanna, non assolve, non risolve ma semplicemente osserva questi suoi fragili e vibranti personaggi come si osserverebbero le cose della natura, con le sue leggi e le sue eccezioni, le sue regole e le sue devianze”.


“Quindi io qui non starò a raccontarvi la storia di Wilfred Paterson, né tanto meno ad usare parole che lo potrebbero definire, come malato, come diverso, o come criminale, perché Bennet non le usa e io voglio fare come lui. Incontrerete una persona, un signore, che ha lavorato anche in un parco pubblico, che è sposato, che non ha avuto figli, e che ha tutta una sua vita emotiva ed affettiva che cercherò di far vivere quanto più mi sarà possibile. Sapendo solo che, come dice Amleto ad Orazio, ci sono più cose in cielo e in terra di quanto ne immagina o ne sogna la nostra filosofia”, ha concluso.

Da Terence Blanchard ai Take Six, al via il Pescara Jazz 2024

Da Terence Blanchard ai Take Six, al via il Pescara Jazz 2024Roma, 25 mag. (askanews) – Dal 10 al 21 luglio è in programma la 56esima edizione del Pescara Jazz, che si terrà tra l’Arena del Porto Turistico – Marina di Pescara e al Teatro Massimo.


Ad aprire il Festival, mercoledì 10 luglio, all’Arena del Porto Turistico – Marina di Pescara, un doppio concerto: Bokantè, gruppo di Micheal League, leader degli Snarky Puppy, condiviso con i due compagni di band Chris McQueen e Bob Lanzetti e Malika Tirolien, otto musicisti da quattro diversi continenti; a seguire Ada Montellanico Quintetto, ospite Giovanni Falzone, che presenta il suo nuovo progetto “Canto Proibito”. Giovedì 11 luglio, Arena del Porto Turistico- Marina di Pescara, il quartetto del chitarrista abruzzese Franco Finucci con ospite Rosario Giuliani al sax. A seguire il Fusion Project del chitarrista Fabio Mariani.


Venerdì 12 luglio, Nausica, dialogo tra due musicisti affini come Simona Severini e Jacopo Ferrazza, a seguire, il gruppo cubano, The Real Project Cuba. Sabato 13 luglio, Arena del Porto Turistico- Marina di Pescara, Marcello Di Leonardo presenta il suo primo progetto discografico da leader, “The Magic Box”, con ospite una leggenda del jazz, il sassofonista Rick Margitza. A seguire, Khalab che torna sul palco in formazione live band, per presentare in formula intima e diretta il suo ultimo album “Layers”.


Lunedì 15 luglio, al Teatro Massimo, una produzione originale di Pescara Jazz, i Take 6, straordinario gruppo vocale che ha rivoluzionato il modo di cantare a cappella, incontrano la Medit Orchestra diretta da Angelo Valori. Martedì 16 luglio, Arena del Porto Turistico- Marina di Pescara, Hamid Drake “Turiya: Honoring Alice Coltrane”. Hamid Drake, batterista jazz di matrice afroamericana con un progetto dedicato a uno dei simboli delle musiche senza confini: Alice Coltrane.


Mercoledì 17 luglio, Arena del Porto Turistico- Marina di Pescara, Chiara Civello band, a seguire, il batterista Amedeo Ariano presenta il suo nuovo disco “Afrodance” con una band formata da alcuni dei più interessanti musicisti italiani. Giovedi 18 luglio, al Teatro Massimo, un doppio concerto da non perdere, Mark Lettieri, uno dei più acclamati chitarristi della nuova generazione e membro degli Snarky Puppy e a seguire, Terence Blanchard E-Collective & Atom String Quartet: un artista da Grammy e da Oscar, Blanchard è uno dei trombettisti più in vista e acclamati del jazz di oggi, anche nelle vesti di compositore di colonne sonore; le sue musiche per il film di Spike Lee, Blackkklansman, sono state insignite di un Grammy e di una nomination al più prestigioso premio cinematografico. Venerdì 19 luglio, Arena del Porto Turistico- Marina di Pescara, Matteo Mancuso, una delle stelle più luminose del nuovo panorama chitarristico e a seguire, la batterista americana Terri Lyne Carrington. Sabato 20 luglio, Arena del Porto Turistico- Marina di Pescara, il pianista brasiliano Amaro Freitas, astro nascente del jazz carioca e internazionale e a seguire, Flavio Boltro e Simone Sala Double Drums Sextet, un sestetto con la particolare formazione con doppia batteria. A chiudere l’edizione 2024 di Pescara Jazz, Arena del Porto Turistico- Marina di Pescara, Lakecia Benjamin, tre nomination ai Grammy Awards, una delle nuove stelle internazionali del jazz, con sonorità tradizionali e una miscela di hip hop, soul, R&B, funk. Ad accompagnarla sul palco Oscar Perez al piano, Elias Bailey al contrabbasso, E.J. Strickland alla batteria. “Ancora una volta – ha dichiarato in un comunicato il direttore artistico Angelo Valori – il Pescara Jazz propone alcune delle proposte più interessanti del panorama internazionale, insieme ad alcune promesse ormai universalmente riconosciute nel mondo del jazz. Troviamo alcuni musicisti storici come Terence Blanchard, proposto in una particolarissima formazione con quartetto d’archi, e il mitico gruppo Take 6, vincitore di numerosi Grammy awards, insieme a Terri Lyne Carrington e Hamid Drake. Ma abbiamo anche i migliori musicisti giovani, come Lakecja Benjamin e Amaro Freitas, nuove proposte per il nostro festival, che affascineranno con le loro sonorità il pubblico. A queste proposte internazionali si uniscono alcuni tra i migliori musicisti italiani, che presentano la maturità internazionale del jazz italiano. Un festival caleidoscopico e tutto da scoprire con le sue molteplici proposte”. “Ringrazio il Consiglio di amministrazione – ha aggiunto il presidente dell’Ente Valter Meale – con il quale abbiamo dato tutto il nostro supporto per organizzare al meglio questa 52esima edizione del prestigioso Pescara Jazz, fiore all’occhiello della programmazione culturale della nostra città. Non è stato facile, dopo la impossibilità di utilizzare il Teatro D’Annunzio, trovare una soluzione idonea ad ospitare concerti importanti come quelli che caratterizzano la programmazione del festival, ma ci siamo riusciti anche grazie alla disponibilità del Marina di Pescara e del Teatro Massimo. Un’edizione che ancora una volta porta alta cultura nella nostra città, insieme ad un importante indotto turistico”.

Roma, il 10-6 inaugurata “Camelopardalis 2024” di Elisabetta Benassi

Roma, il 10-6 inaugurata “Camelopardalis 2024” di Elisabetta BenassiRoma, 25 mag. (askanews) – Il 10 giugno sarà inaugurata nel Chiostro di Michelangelo delle Terme di Diocleziano un’opera site-specific “Camelopardalis (la testa di Michelangelo), 2024” di Elisabetta Benassi. E’ infatti lei l’artista scelta per la realizzazione dell’opera d’arte contemporanea inedita appositamente concepita per il progetto “L’ottava testa”, promosso dall’Associazione Mecenati Roman Heritage, presieduta da Ugo Pierucci e dal Museo Nazionale Romano, diretto da Stephane Verger.


“L’ottava testa” nasce dal percorso di restauro sostenuto dall’Associazione Mecenati Roman Heritage per riportare allo splendore originale sette sculture in marmo che dalla fine dell’Ottocento abitano gli spazi del chiostro di Michelangelo, all’interno delle Terme di Diocleziano presso il Museo Nazionale Romano. Il progetto trae ispirazione dall’ottavo pilastro, presente ma non completato, per completarlo con una nuova scultura, facendo così dialogare la scultura antica con le più recenti sperimentazioni dell’arte contemporanea. Alle sette teste preesistenti, restituite alla bellezza originale con un intervento di pulitura realizzato con metodi basati sull’uso di bio acidi naturali e olii essenziali, si affianca dunque un’opera di arte contemporanea, a completamento dell’intervento di restauro nella grande Certosa chiamata “Chiostro di Michelangelo”.


Il comitato scientifico del progetto, composto da Maite Bulgari, tra i fondatori di Mecenati Roman Heritage, Damiana Leoni, contemporary art consultant, Massimo Osanna, Direttore Generale Musei presso il Ministero della Cultura, Ludovico Pratesi, curatore e critico d’arte e Stéphane Verger, Direttore del Museo Nazionale Romano, ha individuato il vincitore all’interno di una rosa di artisti invitati a presentare la propria idea progettuale, con questa motivazione: “L’opera proposta da Elisabetta Benassi spicca per l’originalità del progetto, relativa alla relazione tra la testa di animale e il suo supporto, inserite in un contesto contemporaneo all’interno della tradizione dell’arte concettuale avviata dalle avanguardie storiche del Ventesimo Secolo. Un’opera che induce a riflessioni sulla capacità dell’artista di affrontare il soggetto attraverso un utilizzo consapevole della forza innovativa dei linguaggi del contemporaneo in rapporto all’arte classica, offrendo una soluzione originale, di alto valore semantico e simbolico. Infine, la scelta di una testa che fa riferimento al tempo trascorso si inserisce in maniera perfetta con l’insieme delle opere presenti nel Chiostro. La giuria esprime il proprio apprezzamento per il valore progettuale delle opere proposte, segno di un grande impegno da parte di tutti gli artisti che ringraziamo per la partecipazione.”


“Mettermi in relazione con il Museo Nazionale Romano e l’arte antica – racconta l’Artista – mi consente di misurarmi con l’idea di un tempo molto più vasto, stratificato e profondo. Penso che passato e presente vadano visti in modo non lineare ma dialettico, e anche con questa opera realizzata per l’ottavo plinto alle Terme di Diocleziano ho cercato di rendere difficile la vita al classico che crediamo di conoscere a memoria, e di restituirlo invece come un nodo da ripensare”. L’Associazione Mecenati Roman Heritage ne ha seguito tutte le fasi realizzative sino alla sua effettiva installazione e, afferma il Presidente Pierucci, “Siamo molto orgogliosi di aver potuto realizzare un progetto così importante per questo grande Museo e per la città di Roma, restituendo a queste opere la loro originaria bellezza unitamente ad una presenza contemporanea per uno sguardo che dialoga verso il futuro. Voglio ringraziare il Direttore Verger, tutte le funzionarie del Museo coinvolte, per averci supportato in tutte le delicate fasi del restauro, la bravissima restauratrice Deborah Fagiani e anche il Museo di Anatomia Comparata dell’Università degli Studi La Sapienza per la preziosa collaborazione.


Il contesto da cui scaturisce il progetto “L’ottava testa” è profondamente legato alla storia di Roma. Le Terme di Diocleziano, tra i monumenti più importanti e spettacolari della città, sono lo scenario entro cui si annida il chiostro di matrice michelangiolesca, inaugurato nel 1565 e solcato da quattro vie principali contrassegnate da quattro coppie di pilastri. Alla fine dell’Ottocento, quando l’edificio viene scelto per accogliere le sale del Museo Nazionale Romano, i pilastri sono arricchiti con la collocazione di sette monumentali sculture in marmo raffiguranti sette teste di animale di provenienze differenti. Il cavallo, i due tori e il dromedario sono ritenuti antichi e provengono dagli scavi cinquecenteschi che interessarono l’area della Colonna Traiana. L’ariete, l’elefante e il rinoceronte, quest’ultimo ispirato a un disegno di Albrecht Durer, sono opera di artisti della fine del Cinquecento e completano il gruppo scultoreo in un’allusione all’universo rinascimentale e alla sua espansione a seguito delle grandi esplorazioni. La serie marmorea viene integrata con la costruzione di un’ottava colonna, realizzata per motivi di simmetria, e finora rimasta vacante. (segue)

Ricerca, un passo avanti italiano nella conoscenza dei “supersolidi”

Ricerca, un passo avanti italiano nella conoscenza dei “supersolidi”Roma, 25 mag. (askanews) – Procede a passi spediti la ricerca sul supersolido, la nuova fase della materia a metà strada fra lo stato cristallino e quello superfluido, osservata per la prima volta nel 2019 a Pisa in un gas ultrafreddo di atomi magnetici da un gruppo di ricerca dell’Università di Firenze e dell’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ino).


Una nuova pubblicazione su Nature, sempre a cura dello stesso team di ricerca, indaga quanto i supersolidi – che seguono le leggi della meccanica quantistica- differiscano dai cristalli e, per altro verso, dai superfluidi. Il gruppo toscano ha affrontato e risolto il problema misurando per la prima volta una quantità, la ‘frazione superfluida’ che caratterizza esattamente le proprietà del supersolido, cioè quanto si comporta come un solido e quanto come un superfluido. “La tecnica di misura della frazione superfluida – spiegano i coordinatori Giovanni Modugno, docente di Fisica della materia presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Firenze, e Augusto Smerzi, dirigente di ricerca presso Cnr-Ino, ambedue afferenti anche al Laboratorio Europeo di Spettroscopia Non lineare (LENS) – si basa sul fenomeno delle oscillazioni Josephson, dal nome del fisico Brian Josephson, premio Nobel per la fisica nel 1973. Quando due superfluidi vengono separati da una barriera, ad esempio un potenziale dato da un fascio laser, essi possono ancora scambiarsi particelle l’uno con l’altro, al contrario di quanto avviene per due fluidi normali. Si tratta di un fenomeno di meccanica quantistica e si chiama, appunto, effetto tunnel quantistico. Il numero di particelle nei due superfluidi tende così a oscillare nel tempo”.


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Cicolo dei Lettori: dai finalisti dello Strega a Italo Calvino

Cicolo dei Lettori: dai finalisti dello Strega a Italo CalvinoMilano, 24 mag. (askanews) – A giugno il Circolo dei lettori è trafitto da un raggio di sole e con nuova luce accoglie grandi appuntamenti di libri e lettura, Europa e mondi, ambiente ed economia, storia e amore: mercoledì 12 giugno il Circolo dei lettori accoglie i finalisti della LXXVIII edizione del Premio Strega per conoscere i racconti, le autrici e gli autori in corsa la notte del 4 luglio al Ninfeo di Villa Giulia a Roma; martedì 4 giugno invece al Circolo si celebra la cerimonia di premiazione del Premio Italo Calvino, il riconoscimento destinato agli scrittori esordienti inediti che avranno come giurati Viola Ardone, Beatrice Manetti, Roberta Mazzanti, Andrea Pomella e Alessandro Zaccuri.


Giugno è mese anche di grandi ospiti e arrivano al Circolo con i loro libri freschi di stampa: Catherine Lacey che, in dialogo con Claudia Durastanti, presenta la storia di una vedova che decide di ricostruire il misterioso passato della moglie e scriverne la biografia definitiva; Mathieu Belezi con un libro che ha sconvolto la Francia, la guerra d’Algeria, la storia coloniale, le ferite ancora sanguinanti; Pegah Moshir Pour scrive di Tehran in un romanzo capace di trascinare chi lo legge così vicino al cuore dell’autrice da fargli sentire l’odore caldo del tè chai; Alessandro Perissinotto ripercorre la cosiddetta “strage di Torino” attraverso gioie, drammi e misteri della famiglia Traversa; Federica De Paolis disegna il ritratto di una madre luci e ombre, un tagliente spaccato di famiglia della borghesia romana; il Circolo porta ad Alba Cathy La Torre e il suo “bignami” con gli strumenti necessari a coltivare l’amore senza cercare di compiacere gli altri e annullare se stessi e soprattutto per non confonderlo con ciò che è reato; Marco Aime ci porta la riflessione sull’esperienza antropologica, che consiste innanzitutto nell’instaurare relazioni con le persone del luogo e nel tentare di ricostruire eventi culturali e narrazioni diverse; Sara Rattaro con la storia del genio ossessivo di Marie Curie che ci invita a riflettere sulle sfide che le donne affrontano ancora oggi nel campo scientifico e in molte altre aree della società; nelle pagine di Giorgio Biferali, in attesa della nascita del primo figlio, ripensa la propria esistenza, esplorando il senso sfuggente del cambiamento; Beppe Conti racconta le imprese storiche, i retroscena, i misfatti dei leggendari protagonisti del Tour de France; nelle pagine di Roberto Barbolini il politically correct, body positivity e cancel culture si mischiano a citazioni e nomi di altre epoche mostrando le incongruenze di un tempo, ma soprattutto quelle di oggi; Nicola Gardini al Palazzo Reale Mutua continua la sua indagine sulla salute e sulla malattia. Giugno al Circolo è anche Festival dell’Economia (30 maggio-2 giugno), che ragiona intorno a Chi possiede la conoscenza – Who knows knowledge, il 27. Festival Cinemambiente (4-9 giugno), Archivissima 24 #passioni (6-9 giugno), con tantissimi pensatori e pensatrici, scrittrici e scrittori, attivisti e politici. Tante storie diverse, tanti e tante ospiti con spunti su cui riflettere insieme per sentirci meno soli e sole sul cuor della terra.