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Autore: Redazione StudioNews

Al Giro d’Italia-E anche 6 ciclisti di Athletica Vaticana

Al Giro d’Italia-E anche 6 ciclisti di Athletica VaticanaRoma, 22 mag. (askanews) – Domenica 26 maggio, nel cuore di Roma, ci saranno anche sei ciclisti di Athletica Vaticana a pedalare con le e-bike nell’ultima tappa del Giro d’Italia-E. Con partenza dal Circo Massimo alle 13.45 e, dopo 32km di uno straordinario circuito, traguardo ai Fori Imperiali dove, poche ore dopo, arriverà la maglia rosa con i ciclisti del Giro.


La “squadra del Papa”, che fa parte dell’Unione ciclistica internazionale, pedalerà in particolare per sostenere il Centro per le cure palliative pediatriche dell’ospedale «Bambino Gesù» – saranno presenti i responsabili della struttura – rilanciando così l’esperienza sportiva e solidale vissuta lo scorso anno. E gli organizzatori hanno anche preparato un simbolico “pass” per Papa Francesco. Per Vatican Cycling – la Federazione ciclistica vaticana nell’ambito di Athletica Vaticana – l’appuntamento sarà poi domenica 29 settembre per il Campionato del mondo di ciclismo su strada a Zurigo. Come già nelle ultime due edizioni a Wollongong in Australia e a Glasgow in Scozia, alla vigilia dei Mondiali i ciclisti vaticani abbracceranno una realtà solidale insieme con la comunità cristiana locale. Per testimoniare la fraternità attraverso il linguaggio concreto dello sport.


Portando nel cuore le parole del cardinale patriarca di Venezia Albino Luciani – poi Papa Giovanni Paolo I – nel dare simbolicamente il via al Giro d’Italia 1972, proprio nel cuore della città veneta: «Se tutto lo sport è umano, per noi italiani il “Giro d’Italia” è umanissimo».

Redditometro, Tajani: no fisco nemico, chiederò revoca in Cdm

Redditometro, Tajani: no fisco nemico, chiederò revoca in CdmRoma, 22 mag. (askanews) – “Il redditometro è uno strumento obsoleto, che genera solo contenziosi, non risolve i problemi della lotta all’evasione fiscale, è in contrasto con la filosofia della riforma fiscale, quella di un fisco amico e non oppressore. Quindi in Consiglio dei ministri chiederà di revocare questo provvedimento. Presenterò una proposta per abolirlo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando con i giornalisti in piazza Colonna.


“Ho apprezzato – ha aggiunto – le parole del presidente del Consiglio e venerdì ribadirò la posizione di Forza Italia, da sempre contraria al redditometro. Noi vogliamo un fisco amico non un fisco nemico e il redditometro è il simbolo del fisco nemico del cittadino, del fisco che opprime, che invade la vita, il grande fratello. Noi vogliamo fare l’esatto contrario: che il cittadino si possa confrontare, trovare un accordo e che si possano pagare le tasse senza evasione ma non con uno strumento superato e inutile”.

Coppa del Mondo Tiramisù, al via candidature per diventare giudice

Coppa del Mondo Tiramisù, al via candidature per diventare giudiceRoma, 22 mag. (askanews) – Se sei un vero appassionato del dessert italiano più famoso al mondo, la Tiramisù World Cup ha il “lavoro” giusto per te. Dal 10 al 13 ottobre la “sfida più golosa dell’anno” ti aspetta a Treviso per assaggiare le creazioni dei 240 concorrenti che saranno in gara per la ricetta originale e quella creativa del popolare dolce al cucchiaio.


Nel prossimo autunno, torna a Treviso la competizione che mette in gara centinaia di amanti del Tiramisù che si sfidano con le loro creazioni nella ricetta originale (sei ingredienti: uova, zucchero, mascarpone, savoiardi, caffè e cacao) oppure in quella creativa (con la possibilità di aggiungere fino a tre ingredienti e sostituire il biscotto). I concorrenti (rigorosamente non professionisti del settore) che arrivano da ogni angolo del mondo devono superare le Selezioni delle prime giornate di gara per poi accedere alle Semifinali e quindi la Finale.


Per decretare i migliori Tiramisù nella fase delle Selezioni, la TWC ha bisogno di una giuria popolare. Per poter diventare giudici assaggiatori (poi sostituiti da professionisti del settore dalle Semifinali in poi) è necessario superare il test online che riguarda il regolamento di gara, la storia del Tiramisù e la simulazione dei casi specifici che possono presentarsi durante le eliminatorie. In tutti questi anni, migliaia di persone hanno tentato il quiz, ma i migliori 100 riescono ad aggiudicarsi il posto in giuria. Approvati dalla Accademia della Cucina Italiana, sono cinque i criteri di giudizio per decretare i migliori Tiramisù in gara: Esecuzione tecnica: viene valutata la pulizia del piano di lavoro, l’organizzazione, la gestione degli ingredienti e l’esecuzione Presentazione estetica: attenzione particolare all’impiattamento, alle decorazioni e all’estetica del dolce Intensità gustativa: si valuta la forza e la permanenza dei sapori durante l’assaggio Equilibrio del piatto: riguarda l’equilibrio tra gli ingredienti del dolce usati Sapidità e armonia: viene valutata la giusta dosatura degli ingredienti


La Tiramisù World Cup, nata nel 2017 da un’idea di Francesco Redi, raduna ogni anno centinaia di appassionati di Tiramisù da tutto il mondo. Nell’occasione delle gare, è possibile assaggiare i Tiramisù dei Campioni delle passate edizione e, al contempo, scoprire la città di Treviso con il suo patrimonio artistico, culturale ed eno-gastronomico. Il Tiramisù, da quest’anno inserito fra i PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) del Veneto, è fra i dolci più famosi nel mondo, tanto da risultare la prima parola sul web ricercata fra le golosità. Risulta cinque volte più cliccata del termine “Prosecco” e la metà di “Venezia”. “La selezione dei giudici popolari è una fase importante, non solo perché diamo la possibilità di giudicare la prima fase della TWC, ma anche perché ci permette di intercettare il cambiamento dei gusti degli appassionati del Tiramisù”, ha detto Francesco Redi, ideatore e organizzatore della manifestazione. Così Mario Conte, sindaco di Treviso: “La Tiramisù World Cup è diventata una manifestazione importante per tutta la comunità e ora ha un taglio internazionale. In tanti si sfideranno per realizzare il dolce tipico della nostra città. È una competizione che fa parlare di Treviso in tutto il mondo”.


“Siamo molto lieti della collaborazione avviata con la Tiramisù World Cup perché il Tiramisù è una eccellenza, una componente della gastronomia italiana molto popolare presso le nostre comunità all’estero – sottolinea Giovanni Maria De Vita, responsabile per il Turismo delle Radici presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – . In questo anno dedicato alle radici italiane, anche la gastronomia ha un ruolo fondamentale visto che è rimasta nella memoria dei nostri connazionali. Con gli eventi che ci apprestiamo ad organizzare nel corso del 2024 vogliamo dare risalto alla gastronomia italiana ma siamo anche interessati a capire come la cucina italiana si sia evoluta entrando a contatto con altri usi e tradizioni che le nostre comunità hanno conosciuto”.

Giganti dell’IA s’impegnano a sostenere uno sviluppo responsabile

Giganti dell’IA s’impegnano a sostenere uno sviluppo responsabileRoma, 22 mag. (askanews) – Quattordici tra i giganti dell’intelligenza artificiale – tra i quali Meta, Google, OpenAI, Microsoft, IBM, Samsung, Naver – hanno adottato oggi un impegno congiunto, promettendo di sviluppare e utilizzare l’intelligenza artificiale (IA) in modo responsabile e di affrontare le sfide sociali con questa tecnologia.


Il “Seoul AI Business Pledge” è stato annunciato dalle compagnie in occasione della cerimonia d’apertura dell’AI Global Forum iniziato a a Seoul. I firmatari sono: Adobe, Anthropic, Cohere, Google, IBM, Kakao, KT, LG AI Research, Microsoft, NAVER, OpenAI, Salesforce, Samsung Electronics e SK Telecom. L’AI Global Forum fa parte del vertice AI Seoul Summit di due giorni, co-ospitato dalla Corea del Sud e dalla Gran Bretagna, come seguito del summit inaugurale globale sulla sicurezza dell’IA dell’anno scorso, dove sono state adottate le prime linee guida globali.


“Ci impegniamo a sostenere le tre priorità strategiche, attraverso i nostri sforzi che includono il progresso della ricerca sulla sicurezza dell’IA, l’identificazione delle migliori pratiche, la collaborazione tra settori e l’aiuto all’IA per affrontare le maggiori sfide della società,” recita l’impegno. Le tre priorità sono: garantire uno sviluppo e un uso responsabili dell’IA, perseguire uno sviluppo sostenibile e l’innovazione nell’IA e assicurare i benefici equi dell’IA per tutti. Nell’impegno, le aziende prendono atto della rapida accelerazione dei progressi tecnologici nell’IA e del loro crescente impatto sulla comunità globale. Promettono di lavorare per garantire uno sviluppo responsabile dell’IA in linea con la Dichiarazione di Seoul adottata il giorno precedente durante l’AI Seoul Summit.


La Dichiarazione di Seoul chiede di promuovere un’IA sicura, innovativa e inclusiva per affrontare le sfide e le opportunità associate alla tecnologia in rapida evoluzione. L’AI Global Forum – secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Yonhap – si sta svolgendo con rappresentanti di 19 paesi, tra cui Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia e Italia, che partecipano alla sessione ministeriale per discutere le azioni per rafforzare la sicurezza dell’IA.


Grandi personalità del settore – tra cui Jason Kwon, chief strategy officer di OpenAI, e Tom Lue, vice presidente di Google DeepMind – parteciperanno a tavole rotonde. Durante la cerimonia di apertura del forum di mercoledì, Andrew Ng, capo dello studio di venture globali sull’IA, AI Fund, ha tenuto un discorso di apertura, esortando i governi a promuovere sia l’innovazione che la sicurezza nell’IA. “Anche se i media tendono a concentrarsi sulla tecnologia dell’IA, la maggior parte delle opportunità risiedono nella costruzione di applicazioni IA” ha detto Ng, sottolineando la distinzione tra tecnologia e le sue applicazioni, che soddisfano esigenze specifiche dei clienti. “I rischi sono una funzione dell’applicazione, non della tecnologia”, ha continuato, raccomandando che i governi regolino applicazioni specifiche dell’IA piuttosto che le tecnologie di uso generale, a partire dai modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM).

Tajani: sì allo Stato di Palestina a fine guerra e con missione Onu

Tajani: sì allo Stato di Palestina a fine guerra e con missione OnuRoma, 22 mag. (askanews) – L’Italia sostiene la nascita dello Stato palestinese, ma senza accelerazioni che possono creare “tensioni”, come il riconoscimento deciso da Spagna e Norvegia. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando con i giornalisti in piazza Colonna.


“Noi – ha spiegato – siamo favorevoli alla nascita di uno Stato palestinese che riconosca Israele e sia riconociuto da Israele, non abbiamo mai cambiato idea sulla filosofia dei ‘due popoli, due Stati’. Noi siamo pronti a lavorare per una soluzione, così come proposta dalla Lega Araba, per preparare il terreno alla nascita di uno Stato palestinese con una sorta di amministrazione dell’Onu, anche con una presenza militare e siamo pronti a inviare militari italiani. Passi che creano tensione non servono: dobbiamo lavorare per la pace per la soluzione due popoli due stati. Nel fine settimana incontrerò primo ministro e ministro degli Esteri dell’Anp che noi sosteniamo e andiamo avanti su un percorso di pace”, ha concluso.

Giro d’Italia, Zaia: benvenuto, non ti deluderemo, non ci deluderai

Giro d’Italia, Zaia: benvenuto, non ti deluderemo, non ci deluderaiVenezia, 22 mag. (askanews) – “Il grande momento è arrivato: uno dei più entusiasmanti Giri d’Italia degli ultimi decenni sta per attraversare le strade del Veneto con la sua carovana di campioni, di colori, di spunti tecnici, di sport con la esse maiuscola. Un Veneto che tributa alla corsa rosa il benvenuto più grande e sincero, dettato dalla grande passione sportiva che ci caratterizza e dalla tradizione, che da anni vuole Giro d’Italia e Veneto uniti nel proporre tappe appassionanti e tecnicamente elevate. Benvenuto Giro, non ti deluderemo, non ci deluderai”. Con queste parole, il presidente della Regione Luca Zaia accoglie il Giro d’Italia 2024 di ciclismo che sta per entrare in Veneto, dove dal punto di vista tecnico, con ogni probabilità vivrà il suo epilogo.


“Le cronache sportive – prosegue il Governatore – ci consegnano una corsa rosa da record, come le imprese dello sloveno Pogacar, già definito ‘il nuovo Coppi’, come la straordinaria presenza del pubblico a bordo strada, che riporta all’entusiasmo dei tempi del ‘Pirata’ Pantani. Il Veneto e i veneti non saranno da meno. A Padova, il 23 maggio in arrivo da Fiera di Primiero, i più si attendono la classica e spettacolarissima ‘volatona’ al termine di una tappa dedicata ai passisti veloci e ai velocisti. Due giorni dopo, il 25, il tappone che sa di epica, con il terribile strappo di Cà del Poggio nel cuore delle Colline del Prosecco Patrimonio dell’Umanità Unesco e ben due durissime salite sulla sommità del Monte Grappa prima di arrivare a Bassano. Chi sarà maglia rosa a Bassano, sarà il vincitore del Giro 2024, e anche questo dato di fatto riempie lo sport veneto di orgoglio. Ora – conclude – non resta che aspettare qualche istante ancora per rinnovare la tradizione e l’entusiasmo che da sempre uniscono il Veneto e la corsa ciclistica più bella del mondo”.

Vino, il 3 giugno a Milano primo corso in Italia di “mindful drinking”

Vino, il 3 giugno a Milano primo corso in Italia di “mindful drinking”Milano, 22 mag. (askanews) – Parte a Milano il primo corso in Italia di “mindful drinking”. Tre incontri dedicati a psicologia, enologia ed educazione alimentare, collegati ad una introduzione alla tecnica per l’assaggio dei vini secondo i dettami della teoria della “mindfulness”, la consapevolezza del momento presente che si raggiunge attraverso l’applicazione di tecniche di concentrazione. Il corso, in programma il 3, 10, 17 giugno all’Hotel Leonardo di via Messina, vedrà psicologi, docenti universitari e assaggiatori che porranno l’attenzione sull’approccio mentale al vino e al suo consumo.


Al centro delle lezioni l’assaggio di un vino “concentrandosi esclusivamente sui propri sensi e sulle percezioni che esso dà, tecnica che consente di rallentare il ritmo frenetico della nostra vita e ricaricare le energie”. Come spiegato da Rosamund Dean, la prima a coniare l’espressione “mindful drinking” e ad applicare le tecniche della “mindfulness” all’atto del bere, questo nuovo approccio al vino si traduce in un consumo moderato, che non implica tanto l’astinenza totale quanto la riscoperta del piacere di bere con consapevolezza e attenzione. “Con questo corso vogliamo andare oltre il concetto ormai abusato di ‘bere moderato’” spiega Vito Intini, presidente dell’Organizzazione nazionale assaggiatori vino (Onav), aggiungendo che “crediamo in un approccio olistico, dove l’assaggio del vino è un modo per scoprire meglio sé stessi e i propri sensi e dove ci si concentra sul momento presente”.


Il primo incontro si intitola “Vino: esperienza di vita” e vedrà l’intervento di Chiara Ripamonti, psicoterapeuta e psicoanalista, ricercatore di Psicologia Clinica del Dipartimento di Psicologia dell’Università Bicocca di Milano, attualmente docente presso la scuola di specializzazione dell’Associazione italiana di sand play therapy (Aispt), e presidente dell’Associazione Onlus Psychè. Vincenzo Gerbi interverrà per il secondo incontro con “Cosa cerchiamo dal vino”, mentre l’ultimo appuntamento avrà per protagonista Alberto Martelli, medico chirurgo, pediatra e specialista in scienze dell’Alimentazione, esperto in allergie alimentari, che esplorerà da vicino il rapporto tra vino e salute. La seconda metà di tutte le giornate sarà guidata dal presidente Intini, con l’assaggio di due vini selezionati dall’Onav.

Moda, la fashion designer: deve camminare in parallelo con l’arte

Moda, la fashion designer: deve camminare in parallelo con l’arteRoma, 22 mag. (askanews) – Textile art for human bodies. “È il mio slogan, è il momento di dare un nuovo significato alla moda e all’atto di vestirsi, di ricercare un senso più profondo e autentico”, spiega la fashion designer Caterina Moro dopo la mostra che ha partecipato alla prima edizione del ‘Rome Fashion Path’. “Camminare in parallelo con l’arte è la mia risposta”, continua. Per la designer serve, insomma, sganciarsi dai trend e contrastare la overproduction: “Non dobbiamo creare abiti destinati a perdere il loro valore nell’arco di sei mesi”.


La mostra ‘Textile art for human bodies’ è stata curata da Greta Alberta Tirloni e si è svolta alla Nuova Pesa. Moro sottolinea: “Vestire il proprio corpo è un modo per fare arte con noi stessi e mostrare all’esterno qualcosa di molto intimo, che riguarda la nostra anima”. Parlando della mostra e del successo avuto, aggiunge: “Vedere i miei capi esposti è stata una emozione intensa. Non faccio arte, faccio vestiti, ma guardo al mondo dell’arte perché lo sento affine, mi permette di vestire i corpi in un modo più intimo, vero e congeniale alla mia anima”. La mostra prevedeva una sfilata di capi indossati, per ogni artista, da modelle: una performance su un soundtrack di suoni di natura immaginato dalla stilista, anche con abiti appesi su ganci di Gino De Dominicis, e in mostra come oggetti d’arte, così come le opere. Nel corso della serata sono stati esposti capi elaborati sulle opere di tre artisti con cui la fashion designer ha lavorato nel corso degli anni – Lucamaleonte, Germano Serafini e Carina Sohl.

Per la Francia il riconoscimento della Palestina è prematuro

Per la Francia il riconoscimento della Palestina è prematuroMilano, 22 mag. (askanews) – La Francia ritiene che questo non sia il momento adatto per riconoscere uno Stato palestinese, ha affermato il ministro degli Esteri Stéphane Sejournet, a fronte dei passi compiuti oggi da Norvegia, Irlanda e Spagna. “Questa decisione dovrebbe essere utile, cioè rendere possibile un progresso decisivo in termini politici. Da questo punto di vista, dovrebbe avvenire al momento giusto, in modo che ci sia un prima e un dopo”, ha detto il ministro all’Afp. “Non esiste un tabù per la Francia” nel riconoscere uno Stato palestinese, ma oggi “non ci sono tutte le condizioni affinché questa decisione abbia un significato reale” nel processo di pace attraverso la creazione di due Stati.

Pnrr, Fitto: in Italia assunti chiave su demografia e competenze

Pnrr, Fitto: in Italia assunti chiave su demografia e competenzeRoma, 22 mag. (askanews) – Sulle sfide che l’Italia si trova di fronte ci sono due elementi chiave, due “assunti” da tenere sempre in considerazione, ha avvertito il ministro per gli Affari europei, per le politiche di coesione e per il Pnrr, Raffaele Fitto. “Il primo è quello demografico, la cornice su cui dobbiamo muoverci perché evidentemente la crisi demografica rappresenta uno degli elementi decisivi che deve vedere una verifica complessiva delle scelte da compiere, anche in riferimento allo scenario internazionale”.


“La seconda riflessione è il tema delle competenze – ha detto nel suo intervento all’evento annuale organizzato da Febaf (Rome Investment Forum) – abbiamo un mercato del lavoro che spesso fa delle domande rispetto alle quali l’offerta è differente”. Fitto ha ricordato che nel Pnrr ci sono “due grandi transizioni, quella verde e quella digitale”. Specialmente sulla prima “gli obiettivi sono condivisibili, il tema è la tempistica, perché ipotizzare con una furia estremista e ideologica una tempistica che si cala in un sistema produttivo di un Paese, facendo un vestito taglia unica per tutti e 27 gli Stati rischia di essere un problema serio e sul quale – ha avvertito – bisogna esprimere delle forti criticità”.


Un altro elemento molto importante, collegato alle competenze, è “quello relativo all’altra transizione, quella digitale, che è fondamentale per innovare il nostro Paese”. Su questo terreno “si può giocare credibilmente un ruolo dell’Italia”. Un ulteriore elemento rilevante e che “rappresenta la cifra dell’impegno del presidente del Consiglio Giorgia Meloni a livello internazionale – ha detto Fitto – è che le crisi di oggi aprono una prospettiva al nostro Paese: l’Italia è una piattaforma naturale nel Mediterraneo”. Può costituire una grande opportunità di attrattiva di investimenti soprattutto per il Sud e il Mezzogiorno d’Italia: “l’Italia può essere la porta di accesso all’Europa” e su questo Meloni si impegnata “in prima persona e con il Piano Mattei, per sviluppare relazioni a 360 gradi, per cogliere uno sviluppo organico condiviso con i paesi del Nord Africa e per far diventare anche sul fronte dell’approvvigionamento l’Italia centrale anche per tutta l’Europa”.