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Autore: Redazione StudioNews

Festival Lavoro, Zanetti: “Diventare manager? Studio fondamentale”

Festival Lavoro, Zanetti: “Diventare manager? Studio fondamentale”Roma, 18 mag. (askanews) – “Cultura dell’esempio e del lavoro, rispetto, senso di apparenza, responsabilità e spirito di sacrifico: bisogna dare l’esempio. Mostravo ai miei compagni di squadra con i fatti il cammino da seguire, e loro mi seguivano perché ragionavo per il bene comune. Oggi faccio lo stesso con i colleghi in altre vesti”. Lo ha sottolineato Javier Zanetti – bandiera dell’Inter, oggi vice presidente del club – intervistato in occasione del Festival del Lavoro a Firenze dal Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro.


“Quando l’Inter mi chiese di diventare il vicepresidente ero molto felice, ma mi resi conto della grande responsabilità – ha ammesso l’argentino classe ’73 -. Si stava chiudendo un percorso calcistico lungo 25 anni e ne stava iniziando un altro da zero e mi sono dovuto preparare”. Dagli allenamenti ai libri, dalle riunioni tattiche alle call: “Bisogna adeguarsi, capire il momento. La tecnologia sta avanzando velocemente e bisogna adattarsi mettendo a disposizione il proprio talento con la cultura del lavoro”. Senza mai improvvisare nulla: “Studiare è fondamentale come lo è imparare delle persone che hanno più esperienza”. Arrivato a Milano nel 1995 dal Banfield, ha collezionato fino al 2014, anno del suo ritiro, ben 858 presenze con l’Inter, vincendo cinque scudetti, quattro Coppe Italia, quattro Supercoppe Italiane, una Champions League, un Mondiale per club e una Coppa Uefa. Appesi gli scarpini al chiodo ha preferito la scrivania alla panchina: “Tanti ex calciatori fanno gli allenatori, mentre io volevo fare il manager – ha spiegato Zanetti nella sua intervista con Rosario De Luca – con una visione più ampia, a 360 gradi e sapevo che mi sarei dovuto preparare, avrei dovuto studiare. Ho iniziato percorso di formazione la Bocconi dove continuo a studiare e sto imparando tanto. Mi sento utile per il mio club in diverse aree che prima neanche conoscevo”. In Argentina, da bambino, dalle 4 alle 8 di mattina consegnava il latte, poi si andava allenare: “Il mio sogno – ha svelato Pupi – è nato in un quartiere di periferia. Ogni volta che ho sollevato un trofeo mi sono ricordato del percorso fatto per arrivare fin lì. Bisogna stare con i piedi per terra e avere umiltà. Senza sacrificio non si ottiene nulla”. Parole da leader carismatico, ma corretto e leale: in 19 anni di partite Italia l’argentino è stato espulso solo una volta in A. Un record niente male. “La correttezza viene prima di tutto, insieme al rispetto per gli avversari e ai colleghi portando sempre con me i valori trasmessi dai miei genitori. Essere riconosciuto ancora oggi per questi valori è motivo di grande orgoglio”.

Vavassori-Bolelli sconfitti in semifinale agli Internazionali

Vavassori-Bolelli sconfitti in semifinale agli InternazionaliRoma, 18 mag. (askanews) – Si ferma in semifinale la straordinaria corsa di Andrea Vavassori e Simone Bolelli agli Internazionali d’Italia. La coppia azzurra deve arrendersi in un’ora e 23 minuti di gioco agli esperti Mate Pavic e Marcelo Arevalo, doppisti navigati che hanno giocato una partita solida, imponendosi in due set (6-2 7-6). Una vittoria meritata, ma tutt’altro che scontata. Non ci sarà dunque l’Italia nella finale maschile di doppio: è dal 1963, con Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola, che una coppia tutta azzurra non si gioca il titolo al Foro Italico.

Rocca: inaccettabile aggressione a sanitari a Latina, massima fermezza

Rocca: inaccettabile aggressione a sanitari a Latina, massima fermezzaRoma, 18 mag. (askanews) – “Quanto avvenuto al Pronto Soccorso dell’Ospedale ‘Santa Maria Goretti’ di Latina, dove un uomo già noto alle forze dell’ordine ha aggredito i sanitari che lo stavano assistendo, è inaccettabile. Ogni episodio di violenza e di sopraffazione ai danni di chi, con grande competenza e umanità, si prende cura degli altri, va condannato con la massima fermezza”.Lo scrive sui social il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca.


“Al personale di vigilanza del nosocomio pontino, alle forze dell’ordine e ai camici aggrediti, giunga la solidarietà mia personale e della Giunta della Regione Lazio – prosegue Rocca -. Con il Viminale – Ministero dell’Interno abbiamo lavorato per i presidi di polizia h24 nei principali ospedali romani, riportando le forze dell’ordine anche nella più grande struttura sanitaria della provincia di Latina e vogliamo continuare su questa strada. Verso episodi simili ci sarà sempre tolleranza zero da parte della nostra amministrazione”.

Sinner torna ad allenarsi, obiettivo il Roland Garros

Sinner torna ad allenarsi, obiettivo il Roland GarrosRoma, 18 mag. (askanews) – Diciotto giorni dopo la partita vinta a Madrid con Karen Khachanov e lo stop forzato per l’infortunio all’anca destra, Jannik Sinner è tornato in campo. Un primo contatto importante nell’avvicinamento al Roland Garros, al via il prossimo 26 maggio. Sinner ha lasciato il J Medical venerdì pomeriggio dopo una settimana di terapie per l’infiammazione all’anca destra. Le cure e il riposo hanno dato un buon responso e il giocatore, dal punto di vista clinico, sta bene. Sinner non ha ancora sciolto le riserve per la partecipazione allo Slam. In questo senso saranno fondamentali i test sul campo: solo muovendosi sulla terra rossa potrà testare l’articolazione. L’azzurro, d’altronde, è sempre stato chiaro: giocherà Parigi solo se sarà al 100%.

Mattarella sui social incoraggia Asia, una bambina malata di tumore

Mattarella sui social incoraggia Asia, una bambina malata di tumoreRoma, 18 mag. (askanews) – “Asia ho visto il tuo video e sei bravissima! Complimenti per la tua forza e auguri. Sergio Mattarella”. Il Presidente della Repubblica sbarca su Instagram per commentare il video di una bambina malata di tumore che però non si da per vinta e mostra tutto il suo talento suonando il pianoforte. Il video è stato pubblicato dal profilo dell’Ospedale Santobono Pausilipon di Napoli dove la 14enne è in cura.


Asia è una ragazzina di Sala Consilina, nel Salernitano e passa gran parte del suo tempo in ospedale, l’unica sua forma di comunicazione esterna sono i social dove è diventata incredibilmente oggetto di attacchi da parte degli hater. Lo ha raccontato la mamma Rossana a Ondanews, decidendo di rendere pubblici alcuni dei commenti più cattivi.

Papa Francesco ai detenuti: non cedete allo sconforto

Papa Francesco ai detenuti: non cedete allo sconfortoVerona, 18 mag. (askanews) – “Seguendo le cronache del vostro istituto, con dolore ho appreso che purtroppo qui, recentemente, alcune persone, in un gesto estremo, hanno rinunciato a vivere. È un atto terribile, questo, a cui solo una disperazione e un dolore insostenibili possono portare. Perciò, mentre mi unisco nella preghiera alle famiglie e a tutti voi, voglio invitarvi a non cedere allo sconforto”. Così papa Francesco nel suo intervento nel carcere di Montorio a Verona, in riferimento si recenti episodi di suicidio. “La vita è sempre degna di essere vissuta, e c’è sempre speranza per il futuro, anche quando tutto sembra spegnersi. La nostra esistenza, quella di ciascuno di noi, è importante – ha continuato Bergoglio – è un dono unico per noi e per gli altri, per tutti, e soprattutto per Dio, che mai ci abbandona, e che anzi sa ascoltare, gioire e piangere con noi. Con Lui al nostro fianco, possiamo vincere la disperazione, e vivere ogni istante come il tempo opportuno per ricominciare”. “Perciò, nei momenti peggiori, non chiudiamoci in noi stessi – ha insistito il pontefice -: parliamo a Dio del nostro dolore e aiutiamoci a vicenda a portarlo, tra compagni di cammino e con le persone buone che ci troviamo al fianco. Non è debolezza chiedere aiuto: facciamolo con umiltà e fiducia. Tutti abbiamo bisogno gli uni degli altri, e tutti abbiamo diritto a sperare, al di là di ogni storia e di ogni errore o fallimento”.

La mostra come organismo vivente: a Basilea tra nebbia e futuri

La mostra come organismo vivente: a Basilea tra nebbia e futuriBasilea, 18 mag. (askanews) – Una mostra in perenne e letterale cambiamento, che ospita artisti, ma anche architetti e filosofi, che utilizza il pensiero della danza applicato a quadri e sculture e restituisce una sensazione di stringente consapevolezza delle istanze più contemporanee. È la nuova esposizione estiva della Fondation Beyeler di Basilea, che ospita, in maniera mai così diffusa, opere inedite in dialogo con quelle della collezione.


L’idea nasce, e non poteva essere altrimenti, da un collettivo, composto da Mouna Mekouar, Isabela Mora, Hans Ulrich Obrist, Precious Okoyomon, Philippe Parreno, Tino Sehgal e da Sam Keller, che abbiamo incontrato. “Prima di tutto – ci ha detto – volevamo fare un esperimento, volevamo dare agli artisti più libertà e più possibilità di creare nuove opere, di mostrarle in modi diversi da quelli che si possono di solito trovare nei musei, non solo negli spazi delle gallerie, ma anche nel giardino e ovunque nel museo di Renzo Piano”. La mostra si stende su tutta l’area museale con apparente incuranza, ma in realtà modifica in modo radicale la percezione dello spazio: si trovano opere nel guardaroba, altre che cambiamo di continuo posizione, con gli operai al lavoro negli orari di visita del pubblico, sotto la regia di Tino Sehgal. Ci sono suoni, presenze e assenze. E l’aggettivo “radicale” è forse quello più efficace per raccontarla, insieme a qualcosa che ha a che fare con la dimensione biologica ricorrente. “Questa mostra – ha aggiunto Keller – è come un organismo vivente, che continua a evolversi e a cambiare. In orari diversi, in giorni diversi, si trova una mostra diversa”.


Negli spazi della Fondation Beyeler si trova una incredibile densità di capolavori, dalle ninfee di Monet alle nuvole di Gerhard Richter, dalle figure di Marlene Dumas ai giganti di Adriàn Villar Rojas, per arrivare a una sorta di grande schermo-monolito di Dominique Gonzalez-Foerster, che duplica il cielo di Basilea, aggiungendo delle presenze angeliche. Ma le opere che più impattano, forse, sono la leggendaria nebbia di Fujiko Nakaya, che arriva improvvisa e avvolge ogni cosa con un senso di urgente vertigine, e la grande torre di Philippe Parreno che domina il giardino, forte di una propria autodeterminazione che la libera dal controllo dell’artista. “Questa torre – ha concluso Sam Keller – registra da oltre venti sensori molte informazioni invisibili. Impara a conoscere il suo ambiente, come un bambino o comunque come un essere umano. E sviluppa un linguaggio per comunicare con questo ambiente. Impara degli uccelli, dalle persone, dalle rane e crea un suo linguaggio, Quindi i suoni non sono mai gli stessi”.


Proprio l’impossibilità di circoscrivere la portata di questa arte sembra essere una delle più importanti caratteristiche del dispositivo creato a Basilea, una fenomenologia del contemporaneo che va oltre noi stessi e apre molte possibili strade al dibattito su che cosa significa oggi stare davanti a un’opera d’arte, ma anche cosa significa crearla. Qui, signori, la partita la giochiamo tutti; ed è una partita inevitabile. (Leonardo Merlini)

Giorgetti alla 14esima tappa del Giro-E d’Italia con la GdF

Giorgetti alla 14esima tappa del Giro-E d’Italia con la GdFMilano, 18 mag. (askanews) – Sul lungolago di Desenzano del Garda (BS) è arrivata la 14esima tappa del Giro d’Italia e del Giro-E. In occasione delle celebrazioni per il 250esimo Anniversario di fondazione della Guardia di Finanza, al Giro-E d’Italia partecipano anche finanzieri e atleti delle Fiamme Gialle, in sella a biciclette elettriche monoscocca e brandizzate. In testa al team, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, affiancato dal Generale di Corpo d’Armata Leandro Cuzzocrea, Capo di Stato Maggiore del Comando Generale della Guardia di Finanza.


“Con piacere prendo parte a questa manifestazione sportiva. La partecipazione della Guardia di Finanza in occasione dei 250 anni del Corpo, testimonia l’impegno nella promozione di uno stile di vita sano sostenendo i valori dello sport”, ha detto il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. In questa tappa il Corpo ha preso parte con una squadra di eccellenza, capitanata da Stefano Battistelli, ex nuotatore di fama internazionale. Della squadra fanno parte anche il Generale di Brigata Mario Salerno, aiutante di Campo del Ministro Giorgetti, il Generale di Brigata Luigi Macchia, Coordinatore del Comitato degli eventi sportivi per il 250esimo Anniversario e il Maresciallo Gianluca Bosatra, in servizio al Comando Provinciale di Pavia. Il Giro-E d’Italia si concluderà il 26 maggio a Roma.

Chico Forti, P. Chigi: risultato grazie ad autorevolezza governo

Chico Forti, P. Chigi: risultato grazie ad autorevolezza governoRoma, 18 mag. (askanews) – Il rientro in Italia di Chico Forti “è stato reso possibile grazie all’autorevolezza e alla riservatezza del Governo italiano che con il Dipartimento di Giustizia ha portato avanti un proficuo lavoro in stretta collaborazione con lo Stato della Florida e con il sostegno di tutte le Amministrazioni italiane coinvolte. Negli ultimi anni si erano intensificati i negoziati fra l’Italia e gli Usa senza tuttavia arrivare al risultato raggiunto oggi”. È quanto sottolineano fonti di Palazzo Chigi.


L’imprenditore trentino da tempo detenuto in Florida è atterrato questa mattina con volo dell’Aeronautica Militare all’aeroporto militare di Pratica di Mare, dove ha incontrato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che lo scorso marzo in occasione della sua missione dnegli Stati Uniti aveva ottenuto il consenso al trasferimento del connazionale, ai sensi della Convenzione di Strasburgo. Da qui – ricordano le fonti – è partito l’iter che si è concluso “in tempi record” mercoledì 15 maggio quando si è svolta l’udienza nella quale Forti ha firmato l’accordo con il giudice federale statunitense per scontare il resto della pena in Italia sulla base del diritto italiano. “Grazie all’ottima collaborazione delle autorità americane, i tempi di definizione della procedura – dal momento in cui è stato formalizzato il consenso al trasferimento da parte del Governatore della Florida lo scorso 13 marzo – sono da considerarsi eccezionali”, sottolineano le fonti, precisando che “mediamente, la sola fase giurisdizionale italiana si definisce in alcuni mesi (da 5 a 6 mesi), cui segue la fase della consegna da concordare con le autorità americane che, di regola, dopo l’udienza di verifica del consenso impegna un arco temporale compreso tra le 3 e le 6 settimane”.

Meloni a Pratica di Mare per l’arrivo di Chico Forti

Meloni a Pratica di Mare per l’arrivo di Chico FortiRoma, 18 mag. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata all’aeroporto di Pratica di Mare, dove è atterrato l’aereo che riporta in Italia Chico Forti, l’italiano condannato in Usa.


“Si ottengono questi risultati quando si lavora in silenzio, senza fare polemiche, con una grande azione del governo, certamente, ma anche della nostra diplomazia. È da quando ci siamo insediati che stiamo lavorando perché Chico Forti possa scontare la seconda parte della sua detenzione in un carcere italiano. Ci sembra una scelta giusta, è una scelta che tutela gli interessi di un cittadino italiano: sta avendo tra l’altro un comportamento ineccepibile come detenuto negli Stati Uniti, potrà continuare a essere un detenuto modello anche in un carcere italiano”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando del caso del il 65enne trentino che ha lasciato la prigione statale della Florida dopo dopo 24 anni e 6 mesi di carcere.Nel giugno 2000 Enrico “Chico” Forti, producer televisivo ed ex campione di windsurf, fu condannato all’ergastolo per l’omicidio, avvenuto nel 1998, di Dale Pike, cittadino australiano partito da Ibiza per andare a Miami, incontrare Forti e discutere di affari. Ron DeSantis, governatore della Florida, lo stato americano in cui ha commesso il delitto e dove è stato detenuto Forti, ha autorizzato in marzo il suo trasferimento in Italia a patto che l’uomo sconti in carcere la condanna all’ergastolo.