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Autore: Redazione StudioNews

Nisticò (Aifa): al lavoro per garantire tutti i farmaci essenziali

Nisticò (Aifa): al lavoro per garantire tutti i farmaci essenzialiRoma, 14 mag. (askanews) – “La lotta al fenomeno delle carenze passa anche attraverso il riconoscimento delle necessità di rendere economicamente sostenibili molti farmaci essenziali. Siamo al lavoro su questo aspetto”. Così il Presidente dell’AIFA, Robert Nisticò, al termine del primo incontro con il Presidente di EGUALIA (Industrie farmaci equivalenti, biosimilari a valore aggiunto), Stefano Collatina, svoltosi presso la sede dell’Agenzia.


Un confronto che – sottolinea una nota – ha fatto da subito emergere la necessità di concentrare l’attenzione e gli sforzi sul contrasto al fenomeno delle carenze, affinché farmaci essenziali e critici per tutte le terapie croniche, dove i farmaci equivalenti e biosimilari rappresentano una risorsa imprescindibile, continuino ad essere resi disponibili ai pazienti senza interruzioni. Sarà quindi avviato un gruppo di lavoro tecnico che individui strumenti e misure concrete che affrontino il nodo della sostenibilità economico industriale dei farmaci equivalenti e biosimilari. “Sarà necessario affiancare alle vigenti procedure, strumenti idonei a cogliere i fattori determinanti che rendono farmaci di larghissimo utilizzo non disponibili in via continuativa o peggio del tutto carenti, ed agire – ha affermato il Direttore tecnico-scientifico dell’AIFA, Pierluigi Russo – affinché, nel rispetto dei vincoli di spesa complessivi, questi farmaci rimangano economicamente e industrialmente sostenibili per le imprese”. EGUALIA ha evidenziato i dati relativi all’importante divario nell’utilizzo degli equivalenti tra le regioni italiane, nonché l’elevata spesa di oltre un miliardo di euro sostenuta dai pazienti italiani ogni anno quando non scelgono un farmaco equivalente al prezzo di riferimento, dato significativamente concentrato nel sud del Paese.


Infine nell’ottica della semplificazione è stato condiviso l’impegno, attraverso un gruppo di lavoro, a proseguire il lavoro di semplificazione delle procedure autorizzative e di prezzo e rimborso, riducendo i flussi di lavoro per la neonata Commissione Scientifica ed Economica (CSE) dell’Agenzia proprio su quelle procedure che riguardano equivalenti e biosimilari.

Ue, approvato Patto immigrazione e asilo, Italia a favore

Ue, approvato Patto immigrazione e asilo, Italia a favoreBruxelles, 14 mag. (askanews) – Bruxelles, 14 mag. (askanews) – Il Consiglio Ue, nella formazione ministeriale dell’Ecofin, ha adottato oggi a maggioranza qualificata il Patto per l’immigrazione e l’asilo, composto da 10 testi legislativi. L’Italia, rappresentata dal ministro dell’Economia e Finanza Giancarlo Giorgetti, ha votato a favore di tutti i testi.


Questa “riforma storica del sistema europeo di asilo e migrazione”, ricorda una nota del Consiglio, “stabilisce una serie di regole che aiuteranno a gestire gli arrivi in modo ordinato, a creare procedure efficienti e uniformi e a garantire un’equa condivisione degli oneri tra gli Stati membri”. Il nuovo Patto “renderà il sistema europeo di asilo più efficace e aumenterà la solidarietà tra gli Stati membri. L’Unione europea continuerà inoltre la sua stretta cooperazione con i paesi terzi per affrontare le cause profonde della migrazione irregolare. Solo insieme possiamo trovare risposte alla sfida migratoria globale”, sottolinea la nota.


Il Patto comprende innanzitutto un regolamento che consentirà alle autorità nazionali di sottoporre i migranti irregolari e i richiedenti asilo a una procedura di “screening” alle frontiere esterne, e garantirà che l’identificazione, i controlli di sicurezza e vulnerabilità e la valutazione sanitaria siano effettuati in modo uniforme in tutta l’Ue. Un secondo regolamento, che aggiorna la banca dati “Eurodac”, consentirà di raccogliere dati più accurati e completi (anche dati biometrici) sui migranti irregolari e i richiedenti protezione internazionale che arrivano irregolarmente nell’Ue. Ciò contribuirà a migliorare il controllo della migrazione irregolare e dei “movimenti secondari”, ovvero i movimenti transfrontalieri non autorizzati dei migranti verso altri Stati membri. Un terzo regolamento introdurrà un sistema centralizzato di informazione sulle fedine penali dei migranti.


Il quarto regolamento (“regolamento Apr”) riguarda la procedura comune di asilo europea, che viene semplificata, e introduce una “procedura di frontiera obbligatoria” più rapida, in casi ben definiti (in particolare per i migranti provenienti da paesi con bassi tassi di riconoscimento dell’asilo). Lo scopo della procedura è quello di valutare rapidamente alle frontiere esterne dell’Ue se le domande sono infondate o irricevibili. Le persone sottoposte alla procedura di asilo alla frontiera saranno trattenute in centri d’accoglienza in prossimità del confine esterno e non saranno autorizzate, durante l’esame della loro richiesta d’asilo (12 settimane), a entrare nel territorio dell’Ue. Il quinto regolamento, sulla “procedura di rimpatrio alle frontiere” concerne il rimpatrio delle persone la cui domanda nell’ambito della procedura di frontiera accelerata è stata respinta.


Molto importante è il sesto regolamento, “sulla gestione dell’asilo e della migrazione” (noto come regolamento “Ramm”), che determina quale Stato membro è competente per l’esame delle domande di protezione internazionale e introduce per la prima volta un meccanismo di ripartizione delle responsabilità tra gli Stati membri (“solidarietà obbligatoria”), con il ricollocamento di un numero minimo annuale di 30.000 richiedenti asilo in paesi membri diversi da quelli di primo arrivo, più esposti ai flussi migratori. Gli Stati membri potranno rifiutarsi di accettare le quote loro assegnate di migranti da ricollocare, ma in questo caso dovranno fornire un sostegno finanziario (20.000 euro per migrante non ricollocato) o un “sostegno operativo” (ad esempio fornendo guardie di frontiera o aiuti per i centri di accoglienza). Il settimo regolamento è stato uno dei testi più controversi durante il negoziato tra Consiglio Ue e Parlamento europeo: è quello che riguarda le “situazioni di crisi e di forza maggiore”, e che istituisce un meccanismo di risposta agli aumenti improvvisi degli arrivi, garantendo solidarietà e sostegno agli Stati membri che devono far fronte a un afflusso eccezionale di migranti irregolari. Le nuove norme affronteranno anche il tema della “strumentalizzazione” dei migranti (un caso eclatante fu quello quello registrato qualche anno fa alla frontiera polacca da parte della Bielorussia), ossia il loro uso da parte di paesi terzi o attori non statali ostili, con l’obiettivo di destabilizzare l’Ue. In questo testo i punti controversi riguardano in particolare la possibile ambiguità del concetto di “strumentalizzazione” (si teme che possa essere usato, ad esempio, contro le Ong), e la possibilità degli Stati membri di sospendere i normali diritti dei migranti quando viene dichiarato lo stato di crisi. Possibili deroghe si applicano ad esempio ai termini per la registrazione dei richiedenti asilo e alla durata della procedura di frontiera. Il meccanismo di crisi potrà essere attivato dopo un’autorizzazione del Consiglio Ue, e utilizzato solo in circostanze eccezionali e per il tempo strettamente necessario ad affrontare le situazioni di crisi o forza maggiore. Il regolamento sulle qualifiche (regole comuni per il riconoscimento dello status di rifugiato o della protezione sussidiaria) e la direttiva sulle condizioni di accoglienza stabiliscono norme uniformi sui criteri per la concessione della protezione internazionale e sugli standard per l’accoglienza dei richiedenti asilo, per quanto riguarda alloggio, istruzione, assistenza sanitaria, accesso alle misure di integrazione e al mercato del lavoro. I richiedenti asilo registrati potranno iniziare a lavorare al più tardi entro sei mesi dalla data di presentazione della domanda. Queste nuove norme dovrebbero anche contribuire a ridurre i “movimenti secondari” tra gli Stati membri. Infine, il decimo regolamento riguarda un nuovo quadro di norme comuni per i “reinsediamenti” e l’ammissione umanitaria, ovvero i percorsi legali e sicuri verso l’Ue, con decisioni volontarie da parte degli Stati membri, di rifugiati provenienti da paesi terzi. Le nuove norme, tra l’altro, sottolinea la nota del Consiglio Ue, chiariscono quale Stato membro sarà responsabile di una domanda di asilo, ad esempio nei casi in cui una persona ha un familiare in un paese dell’Ue o quando la richiesta di asilo non viene presentata nel paese in cui il richiedente asilo arriva per la prima volta nell’Unione. Gli Stati membri avranno ora due anni per dare attuazione ai testi legislativi adottati oggi. La Commissione europea presenterà presto un piano di attuazione comune per fornire assistenza agli Stati membri in questo processo. I regolamenti sulla procedura di asilo, regolamento sulla gestione dell’asilo e della migrazione, sulla base dati Eurodac, sullo “Screening” e sulle situazioni di crisi erano tutti stati proposti dalla Commissione come componenti del nuovo Patto su migrazione e asilo, il 23 settembre 2020. La direttiva sulle condizioni di accoglienza, il regolamento sulle qualifiche e il regolamento sul quadro Ue per il reinsediamento erano invece stati proposti in precedenza, nel 2016, e sono poi stati inseriti nel pacchetto. L’accordo globale tra la presidenza di turno del Consiglio Ue e il Parlamento europeo sul pacchetto immigrazione e asilo è stato raggiunto il 20 dicembre 2023. I dettagli dei testi sono stati poi ulteriormente perfezionati tra il gennaio e l’inizio di febbraio 2024. La plenaria del Parlamento europeo aveva infine adottato il Patto votando tutti e 10 i testi legislativi il 10 aprile 2024. Loc

Toys and Baby Milano, settima edizione chiude con numeri record

Toys and Baby Milano, settima edizione chiude con numeri recordMilano, 14 mag. (askanews) – La settima edizione della fiera Toys & Baby Milano, fa segnare un nuovo record, con quasi 5mila buyer presenti e un +30% rispetto all’anno precedente. Numeri che lo rendono di fatto l’unico evento italiano business to business dedicato al mondo dei giochi e dei giocattoli, delle festività e dei party, della cartoleria e della prima infanzia. Il bilancio del 2024 parla di un padiglione tutto nuovo per un totale di 16.000 mq interamente occupati, che si traduce in un +43% rispetto all’edizione del 2023; una partecipazione attiva di 350 brand diversi rappresentati da ben 191 aziende, di cui il 27% estere. Una crescita in termini di visitatori internazionali del 30% per un appuntamento sempre più importante per gli addetti ai lavori.


Organizzato dal Salone Internazionale del Giocattolo in collaborazione con Assogiocattoli, sono stati 4.975 i buyer della due giorni meneghina di cui 7% internazionali provenienti da 40 Paesi; a questi si aggiungono ulteriori numerose presenze da parte di agenti di commercio, convegnisti, e opinion leader. Tantissimi i momenti di confronto, con ben 12 eventi tra seminari, convegni e workshop in collaborazione con partner di spicco – da BVA Doxa a MLD Entertainment, Sfera MediaGroup (RCS) e Circana – delle occasioni uniche per capire qual è la direzione del mercato e imparare ad anticiparla grazie a puntuali studi dei dati di mercato più recenti e analisi delle tendenze attuali e future, senza trascurare gli aspetti legati alla sicurezza del prodotto. Uno dei momenti più significativi è stata la cerimonia di premiazione dei Gioco per Sempre Awards: il riconoscimento dedicato alle aziende che si sono distinte nell’arco dell’anno per creatività, sensibilità ed efficienza, è una delle tante attività che Assogiocattoli porta avanti da diversi anni grazie alla campagna Gioco per Sempre, il progetto che sostiene la cultura del gioco e supporta la destagionalizzazione di un mercato spesso legato alle classiche festività. Con ben 69 aziende in lizza e 84 prodotti in nomination tra giochi, giocattoli, costumi e gadget, ad assegnare le onorificenze una giuria composta da esperti del settore, che hanno espresso i loro voti e stabilito i 14 vincitori tra 11 categorie e 3 premi speciali.


“Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti con questa edizione, sentimento condiviso anche da tutti gli espositori e dai visitatori che hanno partecipato in modo attivo. Questo successo è il frutto di un lavoro di squadra, una collaborazione stretta e costante con le aziende per favorire e rafforzare la sinergia tra i diversi settori rappresentati”- ha detto Maurizio Cutrino, Direttore di Assogiocattoli, che continua: “chi per ragioni geografiche o di tempo non è riuscito a partecipare in presenza, potrà contare sull’edizione digitale Toysmilano.plus. La piattaforma sarà attiva dal 27 maggio al 7 giugno e, con la sezione Get Inspired, offrirà contenuti speciali, presentazioni, interviste esclusive e approfondimenti tratti dall’evento live”.

La Georgia ha approvato la contestata legge sugli “agenti stranieri”

La Georgia ha approvato la contestata legge sugli “agenti stranieri”Roma, 14 mag. (askanews) – Il Parlamento della Georgia ha adottato oggi la contestata legge sugli agenti stranieri. La legge prevede che Ong e media indipendenti che ricevono più del 20 per cento dei loro finanziamenti da donatori stranieri dovranno registrarsi come organizzazioni “portatrici di interessi di una potenza straniera”. Il parlamento della Georgia ha adottato il ddl sugli agenti stranieri con una maggioranza di voti nella terza e ultima lettura durante la riunione plenaria di questa mattina, ha annunciato oggi Shalva Papuashvili, portavoce del Parlamento. “Ottantaquattro a favore, trenta contro. La legge è stata adottata in terza lettura”, ha detto Papuashvili.


La legge sugli “agenti stranieri” ha scatenato settimane di proteste di massa nelle piazze. I critici del partito di governo “Sogno georgiano” sostengono che la legge – che chiamano “legge Russia” – potrebbe essere usata per minacciare le libertà civili. Migliaia di persone si sono radunate anche oggi vicino all’edificio del parlamento contro l’approvazione della legge. L’adozione della legge sugli agenti stranieri da parte della Georgia sarà un ostacolo nel suo percorso verso l’adesione all’Unione europea, ma le conseguenze specifiche saranno discusse dopo l’approvazione, ha detto oggi il portavoce della politica estera dell’Ue, Peter Stano.

Pnrr, Ecofin ha adottato modifiche ai piani di Italia e Spagna

Pnrr, Ecofin ha adottato modifiche ai piani di Italia e SpagnaRoma, 14 mag. (askanews) – I ministri delle Finanze dell’Ue hanno avuto “uno scambio positivo” oggi all’Ecofin “sulla ripresa economica in Europa e sull’attuazione dei Pnrr. Ci sono stati alcuni ritardi ma ora l’attuazione sta migliorando e gli esborsi dovrebbero raggiungere 300 miliardi per la fine dell’anno”. Lo ha riferito il ministro delle Finanze del Belgio, il Paese che ha la presidenza di turno dell’Ue, Vincent van Peteghem, nella conferenza al termine delle riunioni.


L’Ecofin, ha precisato, ha adottato le revisioni dei Pnrr di Spagna e Italia, che peraltro per ammontare assoluto sono i più consistenti. Alle riunioni si è anche discusso di invecchiamento delle popolazioni: “dobbiamo essere consapevole dell’impatto che ha sulla nostra sostenibilità”, ha detto il ministro belga.

Pesca tradizionale in Stretto Messina diventa presidio Slow Food

Pesca tradizionale in Stretto Messina diventa presidio Slow FoodRoma, 14 mag. (askanews) – Si chiama Feluca ed è l’imbarcazione utilizzata per la tradizionale pesca al pesce spada nello Stretto di Messina e insieme agli antichi metodi di pesca impiegati, come il tremaglio e le nasse, rappresenta un patrimonio culturale da tutelare e proteggere. Oggi la Pesca Tradizionale nello Stretto di Messina entra a far parte della famiglia dei Presìdi Slow Food.


Il Presidio punta a sostenere e valorizzare il lavoro dei pescatori locali delle coste tra Sicilia e Calabria, anche attraverso la promozione delle attività di pesca turismo, un ottimo strumento per salvaguardare il patrimonio culturale materiale e immateriale della costa e un importante elemento di diversificazione a sostegno dell’attività dei pescatori. “Lo spirito del nostro sostegno a questa iniziativa è quello di tutelare il nostro territorio – ha detto il sindaco di Messina Federico Basile – e contribuire allo sviluppo di strumenti che possono aiutarci a raccontare un’identità legata alle tradizioni del nostro mare.”


Proprio per il notevole impatto che questo riconoscimento può generare sulla comunità, anche sul fronte turistico, dal 17 al 19 maggio si terrà l’evento “Il Mare chiama”, una festa del Presidio ospitata in uno dei luoghi più affascinanti della città, l’edificio storico del Monte di Pietà, dove sarà allestita una mostra tematica e saranno proiettati documentari d’epoca e contemporanei dedicati ai riti della pesca tradizionale sullo Stretto di Messina. Tre giorni di appuntamenti enogastronomici, tavole rotonde, forum e laboratori del gusto sulla pesca tradizionale nello Stretto di Messina con numerosi ospiti, provenienti da diverse città italiane e da alcuni paesi dell’area del Mediterraneo, per promuovere un nuovo modello di politiche alimentari in grado di avviare percorsi di sviluppo per un intero territorio.

Liguria, presidente interim: andiamo avanti per rispetto liguri

Liguria, presidente interim: andiamo avanti per rispetto liguriGenova, 14 mag. (askanews) – “Per rispetto in primis dei liguri, del presidente Toti e degli inquirenti è giusto non dimettersi, non scappare e portare avanti tutto quello che d’importante c’è da fare per la Regione Liguria”. Lo ha detto il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana, parlando con i giornalisti durante la prima seduta del Consiglio regionale dopo il terremoto giudiziario che ha portato agli arresti domiciliari il governatore Giovanni Toti.


“Tutti i progetti che dobbiamo portare avanti – ha sottolineato Piana – con coraggio li porteremo avanti. Quello che si doveva finanziare finanzieremo perché deve prevalere il senso di responsabilità rispetto a cose più facili come ad esempio andarsene o addirittura farsi prendere dal nervosismo e dalla paura”. “Le ragioni per cui ho deciso di andare avanti con la giunta – ha concluso il presidente ad interim della Regione Liguria – intanto le hanno stabilite i liguri con una legge prolungata nel 2005. Si fa spesso riferimento ai padri fondatori per quanto riguarda le leggi e regolamenti che regolano i consigli regionali. Noi a questo ci siamo attenuti per senso di responsabilità”.

AGRIcoltura100: settore investe in sostenibilità e innovazione

AGRIcoltura100: settore investe in sostenibilità e innovazioneRoma, 14 mag. (askanews) – L’agricoltura italiana sta dimostrando sempre più il suo ruolo di primo piano nel processo di transizione ecologica del Paese ed è sempre più forte la consapevolezza che solo attraverso investimenti che portano a un minor utilizzo di input ambientali sarà possibile immaginare un futuro sostenibile per la filiera agroalimentare.


Negli ultimi 24 mesi, infatti, ben sette imprese su dieci (69,5%) hanno effettuato investimenti in innovazione, puntando soprattutto su nuove tecnologie e tecniche agricole d’avanguardia. E l’innovazione si conferma il fattore che più di ogni altro permette di gestire la transizione ecologica, mitigare i rischi, e migliorare l’impatto ambientale e sociale, come evidenzia il fatto che le aziende più innovative sono la quasi totalità (il 78,9%) di quelle col maggior livello di sostenibilità. È quanto emerge dalla quarta edizione di AGRIcoltura100, il progetto di Reale Mutua e Confagricoltura volto a promuovere il contributo dell’agricoltura alla crescita sostenibile del Paese, presentato questa mattina a Roma, a Palazzo della Valle, sede di Confagricoltura, alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone.


“La cultura della sostenibilità sta progressivamente diventando consapevolezza, si sta consolidando e diffondendo in tutto il Paese – ha sottolineato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura -. Una scelta giusta anche dal punto di vista economico in funzione della fortissima correlazione tra livelli di sostenibilità e risultati di business. Quindi, le imprese più sostenibili sono anche quelle che ottengono i migliori risultati di produttività e redditività, e viceversa. L’Italia è il paese che registra il maggior valore aggiunto delle produzioni di derivazione agricola. Ed è da questo elemento che occorre porre le basi per la ripartenza del settore, programmando il futuro dell’agricoltura”, ha concluso Giansanti. Alla nuova edizione hanno partecipato 3.132 aziende, un panel in continua crescita dalle 1.850 del 2020. Il nuovo Rapporto conferma l’impegno dell’agricoltura italiana nel miglioramento dei propri impatti ambientali, sociali ed economici. Oggi il 55,3% delle aziende del comparto presenta un livello elevato di sostenibilità, in aumento sia sul 2023 sia sul 2020, dove la quota era del 48,8%. Diminuiscono al contempo le imprese al livello base, passate dal 20% di quattro anni fa al 12,1% di oggi.


I dati sottolineano che la cultura della sostenibilità è largamente radicata nelle aziende del settore. Il primo valore che le attribuiscono è quello di accrescere la qualità del prodotto, anche a garanzia della salute dei consumatori, ritenuta fondamentale o molto importante dall’85,7% delle imprese. Al secondo posto tra i valori di sostenibilità si colloca l’impegno per l’ambiente (76,3%). Seguono le relazioni con la filiera (70,1%), la valorizzazione della comunità locale (67,4%), l’investimento in innovazione (67,1%) e la consapevolezza del ruolo sociale dell’impresa verso i lavoratori e la comunità (65,8%), valore quest’ultimo in crescita di oltre 5 punti percentuali rispetto al 2022. Il miglioramento della sostenibilità conferma inoltre l’impatto positivo sui risultati economici. Nelle imprese ad alto livello di sostenibilità gli indici di produttività sono del 40% superiori, la redditività è doppia e la quota di imprese che sperimentano una fase di crescita è tripla rispetto alle imprese a livello di sostenibilità base, tutti elementi che evidenziano gli evidenti vantaggi economici di lungo termine nell’investire nello sviluppo di modelli di business sostenibili.

Toscana, Giani: segnali di crisi da sistema moda, serve rilancio

Toscana, Giani: segnali di crisi da sistema moda, serve rilancioFirenze, 14 mag. (askanews) – “Ho personalmente convocato per oggi alle 16 il tavolo di crisi per poter capire, approfondire, con tutti coloro che ne sono parte in causa, gli aspetti che il sistema moda propone per un suo rilancio, un suo sviluppo, ed un sostena istituzionale”. Lo ha spiegato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a margine di una conferenza stampa a Firenze.


“Stiamo parlando del sistema economico, ma -ha aggiunto Giani- anche del suo senso di creatività, di innovazione, che ha caratterizzato la Toscana nel mondo, che vive delle situazioni da analizzare a fondo. Il sistema moda ha dato un primato alla Toscana nelle esportazioni, una luce per quello che riguarda il coinvolgimento dei diretti interessati negli appuntamenti che vedono l’impresa toscana primeggiare nel mondo, e ora che vi sono segni di crisi è bene analizzarli per assumere in una sinergia tra pubblico e privato le misure che sostengano il settore e lo portino al rilancio secondo quella che è la nostra tradizione. Cosa farà? Innanzitutto ascoltare, poi capire e -ha concluso Giani- decidere”.

Liguria, segretario regionale Pd: spero in elezioni a ottobre

Liguria, segretario regionale Pd: spero in elezioni a ottobreGenova, 14 mag. (askanews) – “Spero che non facciano un accanimento terapeutico e che non facciano l’ennesimo e più pesante danno ai liguri. Spero che si vada a elezioni anticipate in autunno, a ottobre, perché almeno si avrebbe la possibilità di fare una legge di bilancio che inizi a dare dei segnali di cambiamento”. Lo ha detto ad Askanews il consigliere regionale della Liguria e segretario ligure del Pd, Davide Natale, a margine della prima seduta del Consiglio regionale dopo lo scandalo giudiziario che ha portato agli arresti domiciliari il governatore Giovanni Toti.


“Ci troviamo di fronte a una situazione paradossale – ha aggiunto il segretario dem – dove c’è un gruppo dirigente del centrodestra che è arroccato sulle proprie posizioni, nelle proprie stanze, e non vede quel che succede in Liguria. Noi dobbiamo assolutamente dare una risposta ai cittadini, penso ai temi della sanità pubblica, dell’ambiente, delle risorse che vengono dall’Europa ma anche dal governo, quindi al Pnrr, al Fondo sociale, al Psr con la nostra regione che è la maglia nera in Italia. Questa giunta può dare risposte ai cittadini? Assolutamente no perché non sa nemmeno che succederà domani. Non si fidano di loro da una parte e dall’altra sono ingessati da una situazione che gli è crollata addosso e che non sanno come gestire”. “Se loro si dimettono e quindi ci sono alcuni passaggi strategici per i liguri – ha concluso Natale – noi ci siamo ma naturalmente loro devono assumersi l’onere di riconoscere che hanno fallito e quindi dimettersi. Altrimenti è veramente un pantano per la Liguria e per i liguri che non possiamo permetterci. Siamo la regione del Nord con il reddito pro capite più basso, col Pil più basso, siamo quelli che hanno più infortuni nei luoghi di lavoro, siamo quelli che hanno meno personale destinato ai controlli sui luoghi di lavoro, siamo quelli che hanno una fuoriuscita di teste verso altre regioni e altri Paesi”.