Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Vino, alla Lumsa nasce Centro studi sul turismo del vino e dell’olio

Vino, alla Lumsa nasce Centro studi sul turismo del vino e dell’olioMilano, 10 mag. (askanews) – Nasce il Centro studi sul turismo del vino e dell’olio, che sarà operativo a breve all’interno dell’Università Lumsa di Roma. L’annuncio è stato dato il 9 maggio nel corso del seminario “Evoluzione dell’offerta turistica e necessità formative” tenutosi nell’ateneo privato. All’incontro hanno preso parte la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, il prorettore Gennaro Lasevoli, docenti Anna Isabella Squarzina (Mediazione linguistica)e Giovanni Ferri (Economia), il condirettore Master Food & wine management e docente in Tourism management, Dario Stefàno, insieme con il presidente Assoenologi, Riccardo Cotarella e la produttrice Donatella Cinelli Colombini.


Nel corso del dibattito è emerso che la necessità di un Centro studi e di una struttura con l’obiettivo di formare giovani capaci di trasformare l’evoluzione del turismo del vino e dell’olio in sviluppo sostenibile, nasce dalla brusca accelerata in investimenti e business delle “wine destination” negli ultimi dieci anni. L’enoturismo, letteralmente esploso in Italia negli ultimi cinque anni, genera oggi tra il 6 e il 14% del giro d’affari delle Cantine ma in termini di marginalità vale circa il doppio. In questo trend positivo il freno più importante è la mancanza di manodopera formata e capace di dare slancio a imprese e territori. Si pensi anche al fatto che circa il 44% delle Cantine e quindi delle città del vino sono fuori dai flussi turistici: per decentrare i percorsi di viaggio verso questi territori servirebbe personale formato in uffici turistici, assessorati e Strade del vino, che purtroppo però non c’è. Esiste dunque una domanda precisa e una sfida formativa che la Lumsa vuole cogliere dando vita a questo Centro studi.

Tennis, Musetti si ritira a Roma: debilitato da un virus

Tennis, Musetti si ritira a Roma: debilitato da un virusRoma, 10 mag. (askanews) – C’è rammarico e delusione nelle parole di Lorenzo Musetti dopo l’uscita di scena agli Internazionali BNL d’Italia 2024, costretto al ritiro nel suo match d’esordio sul punteggio 7-5 1-0 per il francese Terence Atmane (n.137 ATP, entrato nel main draw attraverso le qualificazioni). Il toscano è sceso in campo sul Centrale del Foro Italico nel match d’apertura del venerdì debilitato da un virus intestinale e febbre.


“C’è molto dispiacere per oggi, ho provato con tutte le mie forze, le poche che avevo. Ieri ho cancellato gli allenamenti, sono stato in camera con febbre per colpa di un virus intestinale che non mi ha consentito di arrivare preparato al match di oggi. Ho provato a scaldarmi stamattina con fatica, per entrare in campo con quel che avevo. Nemmeno il caldo mi ha aiutato. Avevo poche energie, ero debole. Nella partita ho provato ad abbreviare gli scambi ma è andata così. Fa male, mi sentivo molto bene in allenamento, venivo da buona settimana in Sardegna, mi ero allenato bene. C’è molto rammarico per aver preso questa forma influenzale”. “Se avessi vinto il primo set? Non so se poteva influenzarmi positivamente e non farmi sentire quella stanchezza, quasi una sensazione di svenimento. In più di un game ho fatto molta fatica a rifiatare tra un punto e l’altro. Non so, anche se avessi vinto il primo set sarebbe stato difficile andare avanti” conclude Musetti.


Era il primo confronto diretto tra il 22enne di Boulogne-Sur-Mer e il coetaneo di Carrara, testa di serie n.26 del torneo. Atmane inizia l’incontro spingendo con decisione il suo diritto mancino carico di top spin e quindi cambiando ritmo con l’accelerazione a tutta dopo essersi aperto il campo, un tennis aggressivo con il quale ruba spazio a Musetti. Lorenzo serve con buone percentuali, attacca col diritto dal centro e lavora bene la palla col rovescio, pungendo il lato destro del nativo di Boulogne-Sur-Mer, il meno sicuro del suo repertorio. Il primo set scorre sui turni di servizio con scambi piuttosto rapidi, entrambi provano l’affondo dopo un paio di colpi e in risposta solo le briciole.


Sul 4 pari arriva la prima scossa del match: Atmane è buttato all’indietro dai drive profondi e angolati di Musetti (ottimo il rovescio cross) e commette tre errori, per il 15-40, prime palle break dell’incontro. Serve bene Terence sulla prima, mentre sulla seconda Lorenzo perde aderenza sul campo dopo la risposta. Musetti servendo sotto 6 giochi a 5 subisce l’aggressività del francese, bravo ad attaccare anche col rovescio, prima un vincente a tutto braccio, poi un classico approccio in back che gli vale un set point ai vantaggi. Lo gioca bene Terence: risposta profonda e rovescio incrociato nell’angolo. 7-5 Atmane. Purtroppo il match termina poco dopo: Atmane vince a zero il primo game del secondo set e Musetti si ritira. L’azzurro conta di recuperare per il Challenger di Torino, al via la prossima setttimana.

Guterres ha condannato l’attacco alla sede Unrwa: “Inaccettabile”

Guterres ha condannato l’attacco alla sede Unrwa: “Inaccettabile”Roma, 10 mag. (askanews) – “Condanno il recente attacco alla sede dell’agenzia Unrwa a Gerusalemme Est. Prendere di mira gli operatori umanitari e i beni umanitari è inaccettabile e deve cessare”: è quanto ha scritto su X il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, all’indomani dell’attacco messo a segno da coloni israeliani alla struttura dell’agenzia Onu. L’incendio appiccato al perimetro dell’edificio non ha causato vittime, ma “ha causato ingenti danni alle aree esterne”, ha denunciato ieri il Commissario generale dell’Unrwa, Philippe Lazzarini, annunciando quindi la chiusura del complesso “fino a quando non sarà ripristinata la sicurezza adeguata”. Lazzarini ha ricordato le proteste che si sono tenute negli ultimi due mesi davanti al complesso dell’Unrwa a Gerusalemme “convocate da un membro eletto del comune di Gerusalemme”.


“Negli ultimi mesi, il personale delle Nazioni Unite è stato regolarmente sottoposto a molestie e intimidazioni. Il nostro complesso è stato gravemente vandalizzato e danneggiato. In diverse occasioni gli estremisti israeliani hanno minacciato il nostro personale con le armi”, ha aggiunto, ricordando che “è responsabilità di Israele, in quanto potenza occupante, garantire che il personale e le strutture delle Nazioni Unite siano protetti in ogni momento”.

Run for Liver 2024, Campus Bio-Medico “corre” per la salute del fegato

Run for Liver 2024, Campus Bio-Medico “corre” per la salute del fegatoRoma, 10 mag. (askanews) – Sabato 11 maggio 2024, la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma organizza la sesta edizione di Run for Liver, una corsa non competitiva di 5 km, aperta a tutti, che – spiegano gli organizzatori – vuole promuovere la consapevolezza dell’importanza dell’esercizio fisico e dei corretti stili di vita per la prevenzione di sindrome metabolica, diabete e patologie del fegato e del cuore. Promosso dall’Unità di medicina clinica ed epatologia della Fondazione, l’evento si svolgerà nella Riserva naturale di Decima Malafede, offrendo ai partecipanti l’opzione di correre o camminare in uno degli spazi verdi più belli di Roma. Non solo, gli iscritti all’evento potranno effettuare un consulto gratuito con nutrizionista, medico sportivo, epatologo, endocrinologo e cardiologo. Saranno anche eseguiti gratuitamente elettrocardiogramma di screening con un dispositivo portile e un test per valutare se il fegato è grasso. Nel corso della mattinata gli specialisti della Fondazione Policlinico Universitario Campus BioMedico illustreranno le più recenti scoperte sulla sindrome metabolica e la malattia del fegato grasso e saranno presentati i risultati del programma di allenamento “Run for Liver” che ha coinvolto quattro persone, selezionate tra oltre 800 candidati. Il programma, destinato a persone con disturbi metabolici controllati, ha già mostrato risultati promettenti nel migliorare la salute dei partecipanti attraverso un regime personalizzato di nutrizione, esercizio e supervisione medica. La giornata includerà anche contributi creativi dalle scuole locali nel concorso “Liver Art”, promuovendo la salute del fegato attraverso l’espressione artistica. Commenta Giovanni Galati, epatologo clinico ed ecografista della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico: “Run for Liver non è solo una corsa o camminata è anche un’occasione per prendere un impegno verso la propria salute, adottando corretti stili di vita. Come hanno fatto i quattro pazienti da noi seguiti. Con il loro impegno hanno dimostrato che è possibile tornare attivi, anche dopo un lungo periodo di sedentarietà, e migliorare il proprio stato di salute complessivo, favorendo la prevenzione di patologie rilevanti come il fegato grasso e la sindrome metabolica. Speriamo che programmi come questo possano essere sempre più largamente adottati ed essere di libero accesso per tutta la popolazione al fine di ridurre le malattie cardiovascolari, epatiche e di sindrome metabolica”.

Giappone, approvata legge per imporre segreto per motivi economici

Giappone, approvata legge per imporre segreto per motivi economiciRoma, 10 mag. (askanews) – La Dieta, il parlamento giapponese, ha approvato una legislazione per istituire un sistema di “autorizzazione di sicurezza”, che consente di imporre il segreto sulle informazioni critiche del governo per motivi di sicurezza economica in modo da evitare fughe di notizie verso entità straniere.


Secondo la legislazione, il governo potrà designare le informazioni come riservate se ritiene che la loro diffusione potrebbe minare la sicurezza nazionale del Giappone e renderle accessibili solo alle persone che hanno superato i controlli dei precedenti personali. La Camera dei Consiglieri ha approvato il disegno di legge con il sostegno del Partito liberaldemocratico (Ldp) al governo e del suo partner minore della coalizione, il partito Komeito, nonché dei partiti di opposizione, dopo l’approvazione alla Camera dei Rappresentanti il mese scorso.


Il governo del primo ministro Fumio Kishida ha affermato che la norma faciliterà la condivisione delle informazioni con paesi partner per promuovere progetti internazionali nel settore privato. Tuttavia alcuni critici ed esperti legali hanno espresso preoccupazione sul fatto che il governo potrebbe utilizzare arbitrariamente il sistema per designare un’ampia gamma di questioni come riservate, violando con il rischio il diritto del pubblico di essere informato.


Il ministro della Sicurezza economica Sanae Takaichi, responsabile del disegno di legge, ha affermato che il governo gestirà la legislazione per garantire adeguatamente che la portata delle informazioni riservate non venga ampliata “in modo eccessivo”. Gli oppositori hanno anche indicato che i controlli dei precedenti potrebbero equivalere a un’ingiustificata violazione della privacy. Giovedì Kishida ha sottolineato la necessità di garantire che i risultati del controllo dei precedenti non vengano utilizzati per scopi diversi da quelli dichiarati.


I funzionari governativi e i dipendenti di aziende private soggetti al nulla osta di sicurezza dovrebbero sottoporsi a un controllo dei loro precedenti penali, delle abitudini di consumo di alcol e della nazionalità dei loro coniugi. La legge non specifica cosa può essere classificato, ma è previsto che siano incluse informazioni relative a tecnologie e infrastrutture all’avanguardia. Altri settori – come la difesa, la diplomazia, lo spionaggio e l’antiterrorismo – sono già coperti da una legge separata emanata nel 2013 per proteggere i segreti di stato. Le informazioni designate saranno classificate per un minimo di cinque anni, con un’opzione di estensione fino a 30 anni. La legge punirebbe coloro che hanno dimostrato di aver divulgato informazioni riservate, con una pena massima di cinque anni di carcere o una multa fino a 5 milioni di yen (30mila euro).

Bce, verbali Consiglio aprile alimentano attese taglio tassi giugno

Bce, verbali Consiglio aprile alimentano attese taglio tassi giugnoRoma, 10 mag. (askanews) – Alla riunione del 10 e 11 aprile del direttorio monetario della Bce è stato considerato “plausibile che il Consiglio sarà in condizioni di iniziare ad allentare la restrizione monetaria alla riunione di giugno, se ulteriori elementi ricevuti per allora confermeranno le prospettive di medio termine sull’inflazione indicate nelle stime di marzo”. Lo riportano i verbali della riunione, cementando ulteriormente la prospettiva di un primo taglio dei tassi da parte della Bce al Consiglio del 6 giugno.


I verbali ribadiscono che “nuovi dati importanti, incluse le previsioni aggiornate dei tecnici, saranno pubblicati per la riunione di giugno, consentendo al Consiglio direttivo di fare una valutazione più ampia” del quadro. Sempre il resoconto riporta che i componenti del Consiglio sono consapevoli del fatto che “i mercati hanno capito la comunicazione e la funzione di reazione della Bce e sono preparati alla possibilità di un taglio dei tassi alla riunione di giugno, se i dati confermeranno le previsioni attuali”.


Alla riunione di aprile “alcuni pochi componenti si sentivano sufficientemente fiduciosi sul fatto che gli elementi” individuati per muoversi con una riduzione dei tassi fossero già presenti “e quindi per procedere ad un taglio”, ma poi il consenso si è consolidato tra i banchieri centrali è stato sulla scelta di “attendere con prudenza fino alla prossima riunione per avere ulteriori elementi e avere sufficiente fiducia su un calo tempestivo e sostenibile dell’inflazione, verso il valore obiettivo” del 2%. Oggi la prospettiva di un taglio dei tassi a giugno è stata confermata da Frank Elderson, componente del Comitato esecutivo (quindi anche del Consiglio direttivo, in cui siedono anche tutti i governatori di banche centrali dell’eurozona, come Fabio Panetta della Banca d’Italia). Elderson era a Roma per partecipare a un evento del Festival dell’economia sostenibile dell’Avis.


“Questa è una riunione con le (nuove-ndr) previsioni economiche”, ha detto in riferimento al Consiglio di giugno. “Quindi guarderemo alle previsioni e se consolideranno i livelli di fiducia che abbiamo oggi” su un calo sostenibile dell’inflazione media dell’area euro verso l’obiettivo del 2% “è molto probabile che facciamo un passo”. Un taglio dei tassi a giugno, quindi: “Sì – ha confermato Elderson a margine dell’evento – ma non c’è assolutamente alcun impegno sul dopo”. (fonte immagine: ECB 2024).

I russi avanzano di un chilometro in Ucraina a Kharkiv

I russi avanzano di un chilometro in Ucraina a KharkivRoma, 10 mag. (askanews) – Le forze russe sono avanzate di un chilometro nella regione nordorientale di Kharkiv, vicino a Vovchansk. Lo ha riferito oggi una fonte militare ucraina di alto rango a Reuters.


Secondo una fonte del comando militare ucraino, citata da Le Monde, l’esercito russo punta ad avanzare fino a 10 chilometri nella regione, nel tentativo di stabilire una zona cuscinetto per impedire all’Ucraina di colpire la regione russa di Belgorod, regolarmente bersaglio delle forze di Kiev. Le forze ucraine stanno combattendo per frenare l’avanzata di Mosca. Delle evacuazioni sono inoltre in corso a Vovchansk dove vivono circa 3 000 persone e nelle località vicine della regione di Kharkiv, per i “massicci bombardamenti”, secondo Tamaz Gambarachvili, capo dell’amministrazione militare della città di Kharkiv.

Ambiente, a Firenze dal 7 giugno la prima edizione di “Planetaria”

Ambiente, a Firenze dal 7 giugno la prima edizione di “Planetaria”Roma, 10 mag. (askanews) – Al via dal 7 al 9 giugno a Firenze, presso il Teatro della Pergola, la prima edizione di Planetaria – Discorsi con la Terra. Un concept nato dalla collaborazione tra artisti e scienziati di livello internazionale. Ideato da Stefano Accorsi e Filippo Gentili con la produzione di Superhumans – la factory che unisce consulenza strategica, pensiero creativo e produzione multicanale – e della Fondazione Teatro della Toscana, Planetaria vuole essere un’esperienza immersiva in cui ripensare il rapporto con il Pianeta per imparare a viverci in maniera costruttiva e sostenibile, con l’obiettivo di usare l’arte per riattivare i sensi, creare emozioni, ripensare il nostro modo di stare al mondo.


A Stefano Accorsi spetta il prestigioso ruolo di direttore artistico di questa “jam session”. Lo affiancherà Claudia Pasquero, professoressa di Oceanografia e Fisica dell’Atmosfera all’Università di Milano Bicocca e direttrice scientifica di Planetaria. Accanto a loro, tra i tanti ospiti di fama internazionale, Stefano Mancuso, divulgatore scientifico, botanico, direttore del laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale e Giulio Boccaletti, oceanografo e direttore del centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici nel ruolo di consulenti scientifici del progetto. Ad accompagnarli, la Sibilla, l’Intelligenza Artificiale creata ad hoc per Planetaria dall’innovation partner Engineering per offrire agli spettatori un’esperienza unica, mai sperimentata prima. Sibilla dialogherà in tempo reale con artisti, scienziati e pubblico in sala durante i tre spettacoli serali, le cosiddette Conferenze immaginarie, nelle quali si racconterà la storia di come si è arrivati, in un futuro immaginario, a risolvere il problema ambientale. Un format teatrale inedito, pensato da Filippo Gentili, nel quale l’AI risponderà ai grandi interrogativi che l’attuale crisi climatica pone alla scienza odierna: “I guasti ambientali degli uomini si stanno avvicinando ad un punto di rottura?”, “L’innalzamento delle temperature e degli oceani non sarà più reversibile?” e molti altri.


“L’idea di Planetaria nasce dalla convinzione che il teatro, come luogo dell’empatia e dell’immaginazione, è uno strumento perfetto per sensibilizzare le persone sulla crisi climatica dei giorni nostri. Discostandosi da una certa divulgazione fredda e apocalittica, il teatro raccoglie l’allarme della scienza migliore, ci spinge a immaginare un futuro sostenibile e ci invita a costruirlo insieme” ha dichiarato Stefano Accorsi. Planetaria è un viaggio lungo tre giorni, destinato a pubblici trasversali. Un evento artistico, teatrale e divulgativo rivolto a tutti, grandi e bambini per riflettere e immaginare insieme come salvare il nostro futuro, perché la crisi climatica non è un destino scontato ma un’occasione per rivoluzionare il rapporto con l’ambiente. La mattina sarà riservata alle famiglie con la sezione Kids Lab and Shows dove si alterneranno attività scientifiche ed esperienziali, spettacoli teatrali e show ideati da Planetaria insieme a Rai Kids e l’Università di Milano-Bicocca. Tra questi, i Planetini, uno spazio ad hoc dedicato ai bambini che combina esperimenti scientifici e drammaturgia teatrale per cercare insieme nuove parole e nuove idee per raccontare e migliorare l’ambiente del futuro. Il pomeriggio con i Planetaria Talks ideati insieme a Will, si cercheranno assieme a ospiti del mondo scientifico nuove parole per il nostro futuro, nuove speranze e nuovi modi di comunicare e di attivarsi. La sera il palco si animerà con performance teatrali che coniugano arte e scienza: le Conferenze Immaginarie, opere teatrali originali che ripercorrono in maniera avvincente problemi e soluzioni della crisi climatica.


La partecipazione a tutti gli eventi è gratuita, su prenotazione sul sito del festival.

Spagna, Catalogna al voto, in gioco la governabilità a Madrid

Spagna, Catalogna al voto, in gioco la governabilità a MadridRoma, 10 mag. (askanews) – La Catalogna va al voto domenica dopo una campagna elettorale in cui l’attenzione è stata centrata su Madrid: al di là degli equilibri interni della regione, il verdetto principale riguarderà gli effetti che queste elezioni avranno sulla governabilità della Spagna – ovvero, se i socialisti di Pedro Sanchez finiranno per uscirne rafforzati, magari con un governatore in più.


Le minacciate dimissioni del premier hanno avuto una ricaduta favorevole nei sondaggi, con il Psoe che nelle ultime rilevazioni ha staccato ulteriormente la destra del Pp: e non pochi analisti hanno visto proprio nelle elezioni catalane il motivo principale dell’appello alla mobilitazione emotiva dell’elettorato progressista – al momento l’unico effetto pratico della mossa di Sanchez, che non ha dato luogo a nessuna iniziativa di tipo legislativo. Il Psc – peraltro già protagonista del “miracolo” sanchista alle ultime politiche – è in effetti dato favorito dai sondaggi, e potrebbe ripetere il successo delle scorse regionali: a guidarlo è un fedelissimo di Sanchez, l’ex ministro della Sanità Salvador Illa, al quale è stato affidato il ruolo di “pompiere” che spenga – o quanto meno sopisca – l’incendio dell’indipendentismo. Se poi riuscirà o meno a farsi eleggere presidente della Generalitat, resta però tutto da vedere.


IL REBUS DELLE ALLEANZE Come anche nei Paesi Baschi, gli assi destra-sinistra e indipendentismo-unionismo non coincidono: sondaggi alla mano, le possibilità principali di ottenere i 68 seggi necessari per la maggioranza assoluta sono due. La prima è un governo delle sinistre, che unirebbe Psc, gli indipendentisti di Erc e altre formazioni minori; una convivenza non facile ma che di fatto riproduce quella attualmente in corso a Madrid, con la differenza che il cambio della guardia alla Generalitat fra socialisti ed Esquerra diminuirebbe il potere negoziale di questi ultimi e confermerebbe la bontà della strategia di Sanchez. Unico neo: il Psoe non avrebbe più scuse per non mantenere la promesse in materia di finanziamenti e infrastrutture.


La seconda possibilità è la riedizione di un governo indipendentista, alternativa più difficile visti i numeri, ma con una differenza fondamentale rispetto all’esecutivo uscente: a guidarlo non sarebbe più Erc ma i conservatori di Junts – ovvero Carles Puigdemont, cui si spalancherebbero le porte di un clamoroso ritorno sulla scena con tutte le incognite politiche e legali del caso. Se infatti Erc ha sostanzialmente accettato che il sostegno sociale all’indipendenza continua, ma il clima politico non è quello adatto e dunque meglio seguire la strada negoziale, Puigdemont ha assunto un atteggiamento più bellicoso e la sua presenza alla Generalitat significherebbe per Sanchez una navigazione agitata per il resto della legislatura e un’incognita nei rapporti fra Barcellona e Madrid. Per questo stesso motivo, una terza ipotetica possibilità – una coalizione Psc-Junts per cui vi sarebbero i numeri – appare del tutto improbabile.


LA GOVERNABILITÀ A MADRID Sanchez non teme di perdere la guida dell’esecutivo: la sfiducia costruttiva gli garantisce la possibilità di governare in minoranza qualunque cosa accada – né gli alleati hanno alcun interesse a provocare la fine della legislatura, specie con la legge di amnistia ancora in ballo. Ma il suo obbiettivo è appunto rafforzare la maggioranza eterogenea che lo sostiene, il che passa appunto per il mantenimento dello status quo: conferma socialista, tenuta dell’indipendentismo negoziale e ridimensionamento di quello oggi meno incline ai compromessi (Erc e Junts, in una sostanziale inversione delle rispettive posizioni storiche). L’alternativa è una maggioranza meno solida, un percorso più accidentato e la tentazione di fare ricorso alle elezioni anticipate, con l’incognita del risultato: il miracolo dello scorso anno potrebbe anche non ripetersi. La scommessa di Sanchez quindi è quella di vedere Illa alla guida della Generalitat, e magari incassare l’annunciato ritiro di Puigdemont dalla politica in caso di mancata vittoria, che renderebbe il dossier dell’amnistia un po’ meno urgente. L’ELETTORATO Al di là dei calcoli dei partiti – che hanno tutti lanciato un appello al “voto utile” per ottimizzare i rapporti di forza con i possibili alleati – rimane il fatto che gli indecisi, a pochi giorni dal voto, sono ancora il 40% degli elettori. Un dato che in parte è destinato a tradursi in astensione, nel quadro di una generale fase di stanca dopo i fuochi d’artificio seguiti al 2017: visto che l’indipendenza per ora non è praticabile, si ritorna a un business as usual che non è particolarmente attrattivo. Un’altra parte dei voti però dovrà dirimere alcune questioni: ad esempio, l’ingresso o meno nel Parlamento regionale di Aliança Catalana, inedita formazione di un’ultradestra indipendentista che gioca sulla sicurezza e l’immigrazione come la controparte unionista di Vox, a cui spera di rubare qualche voto non “españolista”. AC è vicinissima alla soglia di sbarramento del 3% e se effettivamente entrasse i suoi seggi potrebbero essere decisivi per un governo indipendentista, sebbene sia Erc che Junts – quest’ultimo non senza qualche esitazione – si siano impegnati a non allearsi in modo diretto né indiretto. A destra, il destino di Ciutatans appare segnato e dovrebbe rimanere sotto il 3%, a tutto vantaggio del Pp e di Vox: i sondaggi danno il primo ancora in netto vantaggio, ma non si esclude la possibilità di un sorpasso interno che creerebbe qualche difficoltà al leader conservatore, Albero Nuñez Feijoó, e alla sua politica di moderazione – che nei fatti non si distingue granché da quella di Vox, e anzi un cattivo risultato potrebbe spingerlo su posizioni ancor più intransigenti: un problema non tanto per i rispettivi elettorati, indistinguibili, ma per l’effetto di mobilitazione della sinistra. Le urne si apriranno domenica alle 8 per chiudersi alle 20: alla stessa ora sono previsti gli exit poll, mentre i primi risultati ufficiali si avranno dalle 21.

Al Tecnopolo di Bologna la nuova sede del data center del Cnaf

Al Tecnopolo di Bologna la nuova sede del data center del CnafRoma, 10 mag. (askanews) – Il Tecnopolo di Bologna, il principale polo del supercalcolo d’Italia e uno dei più importanti d’Europa, si potenzia ulteriormente grazie al data center del Cnaf, il Centro Nazionale di Calcolo dell’Infn Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, la cui nuova sede è stata inaugurata oggi nell’Edificio B5, alla presenza delle autorità e dei rappresentanti delle Istituzioni.


Sono intervenuti Roberto Viola EU DG Communications Networks, Content and Technology, Gianluigi Consoli Direttore Generale Internazionalizzazione e Comunicazione del Mur-Ministero dell’Università e della Ricerca, Stefano Bonaccini Presidente Regione Emilia-Romagna, Rosa Grimaldi Delegata del Sindaco di Bologna Matteo Lepore intervenuto da remoto, Giovanni Molari Rettore dell’Università di Bologna Alma Mater Studiorum, accolti e accompagnati da Antonio Zoccoli, Presidente dell’Infn e della Fondazione ICSC, Luca Dell’Agnello Direttore del CNAF e Francesco Ubertini Presidente del CINECA e vicepresidente della Fondazione ICSC. “Il potenziamento del data center del Cnaf e il suo trasferimento al Tecnopolo di Bologna fanno parte della strategia di rinnovamento dell’infrastruttura di calcolo dell’Infn per affrontare le sfide scientifiche e tecnologiche dei prossimi anni”, commenta Antonio Zoccoli, presidente dell’Infn e della Fondazione Icsc. “Questa strategia è perfettamente integrata nel piano che vede il potenziamento del sistema nazionale di calcolo e la realizzazione di una infrastruttura digitale distribuita e federata come una priorità strategica del Paese, sostenuta con fondi Pnrr della Missione 4 coordinata dal Mur, che hanno anche permesso la nascita, sempre qui a Bologna, del primo Centro Nazionale di Ricerca in HPC, Big Data e Quantum Computing, Icsc. Così Cnaf-Infn e Icsc in sinergia con il supercomputer Leonardo del Cineca contribuiscono a fare del Tecnopolo di Bologna uno dei più potenti centri di calcolo d’Europa”, conclude Zoccoli.


“Il Tecnopolo di Bologna è una piattaforma strategica del nostro Paese, per connettere infrastruttura di supercalcolo e dati con ricercatori, imprese e start-up e per attrarre e far crescere le competenze del futuro: un ecosistema nazionale che si configura come una delle prime AI-factories europee” commenta Francesco Ubertini, presidente del Cineca e vicepresidente della Fondazione Icsc. “Proprio in questa prospettiva, sono partiti i lavori nel nostro data center per ospitare Lisa, il potenziamento del supercalcolatore Leonardo interamente orientato all’AI”. “Il nuovo data center del Cnaf è l’evoluzione di un percorso iniziato più di vent’anni fa, percorso che ha permesso all’Infn di acquisire una posizione di primo piano in ambito internazionale nel calcolo distribuito, grid e cloud, e nei big data”, commenta Luca Dell’Agnello, direttore del Cnaf che ha aperto e introdotto l’evento. “Queste competenze vengono quotidianamente applicate non solo nello studio dei processi dei grandi esperimenti di fisica fondamentale, ma anche in campi apparentemente lontani, come la medicina e la conservazione dei beni culturali. Con il trasferimento al Tecnopolo di Bologna, la contiguità che si viene a stabilire tra il data center del Cnaf e il supercalcolatore pre-exascale Leonardo del Cineca renderà più accessibile un’ulteriore tecnologia, quella dell’intelligenza artificiale, complementare ai big data”, conclude Dell’Agnello.


L’evento inaugurale ha offerto l’opportunità per una giornata di confronto tra mondo istituzionale, mondo della ricerca scientifica e mondo industriale, su alcuni dei temi più attuali posti sul tavolo del dibatto sia tra gli esperti sia nella società: dall’intelligenza artificiale alle nuove tecnologie del calcolo e dell’informazione, dal calcolo ad alte prestazioni, ai big data, fino ai computer quantistici. (Credit: ICSC_INFN)