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Autore: Redazione StudioNews

Industria, Istat: a marzo produzione -0,5% su mese, -3,5% su anno

Industria, Istat: a marzo produzione -0,5% su mese, -3,5% su annoRoma, 10 mag. (askanews) – Produzione industriale in calo. A marzo 2024 l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisce dello 0,5% rispetto a febbraio. Al netto degli effetti di calendario, l’indice complessivo registra una flessione in termini tendenziali del 3,5% con i giorni lavorativi di calendario che sono stati 21 contro i 23 di marzo 2023. Lo ha reso noto l’Istat.


Nella media del primo trimestre si registra un calo del livello della produzione dell’1,3% rispetto ai tre mesi precedenti. In termini tendenziali, “al netto degli effetti di calendario, l’indice complessivo prosegue la fase di flessione che si protrae da 14 mesi consecutivi. Il calo su base annua registrato a marzo interessa tutti i principali raggruppamenti di industrie”, è il commento dell’Istituto.

Cina, aziende europee sempre più pessimiste sul business

Cina, aziende europee sempre più pessimiste sul businessRoma, 10 mag. (askanews) – Le prospettive di business in Cina per le imprese europee sono negative. Lo segnala il sondaggio periodico – Business Confidence Survey 2024 – condotto dalla Camera di commercio dell’Unione europea nella repubblica popolare, condotto in collaborazione con Roland Berger, per il quale, nonostante la riapertura dei confini cinesi dall’inizio del 2023, la fiducia delle imprese nel mercato cinese continua a mostrare una tendenza al ribasso.


A pesare in particolare sulle prospettive delle aziende europee in Cina è un contesto di incertezza economica aggravato dalle tensioni geopolitiche. Invece di beneficiare della forte ripresa economica che molti si aspettavano, le aziende europee che operano in Cina si sono trovate ad affrontare una maggiore incertezza. I problemi strutturali della Cina, tra cui la domanda fiacca, la crescente sovraccapacità e le continue sfide nel settore immobiliare, insieme all’accesso al mercato e alle barriere normative, hanno continuato ad avere un impatto negativo sulle aziende europee.


Un risultato positivo del sondaggio è il notevole aumento della percentuale di intervistati che segnalano l’apertura del mercato nel loro settore (45%, +9 punti percentuali su base annua). Tuttavia, il 68% ha riferito che gli affari sono diventati più difficili, e si tratta della percentuale più alta mai registrata nel sondaggio a questa domanda. Il 55% degli intervistati ha classificato il rallentamento economico della Cina come una delle tre principali sfide aziendali, con un aumento di 19 punti percentuali su base annua (a/a); il 58% ha perso opportunità commerciali a causa dell’accesso al mercato o di ostacoli normativi; il 44% è pessimista sulla redditività dei prossimi due anni, il livello più alto mai registrato; e la percentuale di intervistati positivi riguardo alle proprie prospettive di crescita è scesa di ben 23 punti percentuali su base annua.


Le strategie che le aziende stanno adottando per adattarsi al contesto sono negative per la crescita. Il 52% degli intervistati prevede di tagliare i costi, il 26% lo fa riducendo l’organico. Il 13% ha già spostato, o ha deciso di spostare, gli investimenti esistenti fuori dalla Cina (sebbene il 21% abbia indicato che trasferirà una parte maggiore della propria catena di approvvigionamento). Solo il 42% sta valutando la possibilità di espandere le proprie attività in Cina nel 2024, il livello più basso mai registrato. “Ci sono segnali preoccupanti che alcune aziende europee stiano isolando le loro operazioni o ridimensionando le loro ambizioni in Cina poiché le sfide che devono affrontare iniziano a superare i vantaggi di essere qui”, ha affermato Jens Eskelund, presidente della Camera di commercio dell’Unione europea in Cina. “Mentre il governo cinese segnala spesso la sua intenzione di migliorare il contesto imprenditoriale, ora abbiamo bisogno di vedere azioni concrete per ripristinare la fiducia degli investitori”.

”Festival del Progresso Sociale”, focus sul progresso digitale

”Festival del Progresso Sociale”, focus sul progresso digitaleRoma, 10 mag. (askanews) – Martedì 28 maggio, dalle ore 9 alle ore 17, al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano (Sala Colonne, Via San Vittore 21), avrà luogo il 2° Festival del Progresso Sociale: riflessioni e dibattiti sugli effetti del Progresso e della comunicazione digitale rispetto al Progresso sociale. L’obiettivo di fondo è quello di cercare di chiarire come e quando il Progresso digitale favorisce il Progresso sociale. Ci sono evidenti aspetti molto positivi ed altrettanto evidenti aspetti molto negativi. L’auspicio è che ogni singolo dibattito, sempre introdotto da un contributo filmato, si concluda con proposte concrete e realizzabili per favorire la diffusione degli aspetti positivi e la limitazione di quelli negativi.


Saluti di benvenuto: Fiorenzo Marco Galli, Direttore Generale del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia, Andrea Farinet, Presidente Pubblicità Progresso, e Giangi Milesi, Vice-Presidente Pubblicità Progresso. Saluti istituzionali: Attilio Fontana, presidente della Lombardia e Giuseppe Sala, Sindaco di Milano. Prima area tematica. Lo scenario del Progresso digitale in Italia. La nostra epoca è dominata dalla trasformazione digitale che ha modificato il nostro modo di lavorare, di comunicare e di socializzare. Siamo sicuri di aver migliorato la nostra vita? Intervengono: Giovanni Brugnoli, Imprenditore TIBA Tricot, Ilaria Capua, Senior Fellow of Global Health @JHU, Author and Professor (TBC), Enzo Frasio, Presidente Assirm (Associazione Italiana Ricerche di Mercato, Sociali e di Opinione), Marco Morganti, Senior Advisor for Impact – Intesa Sanpaolo, Alice Pomiato, Formatrice per stili di vita (più) sostenibili ed etici – Social Ambassador PProgresso, Donatella Sciuto, Rettrice Politecnico di Milano. Modera Roberto Natale, Direttore Rai per la Sostenibilità – ESG, Consigliere di Pubblicità Progresso.


Seconda area tematica. Emergenza digitale: quali rischi in questo tipo di Progresso? L’intelligenza artificiale offre opportunità e rischi per la vita di ognuno di noi. Quali scelte per limitare il lato oscuro di queste nuove tecnologie? Come favorire una via europea alla nuova civiltà digitale? Introduce Andrea Farinet Presidente della Fondazione Pubblicità Progresso con contributo filmato. Andrea Albanese CEO at WMM – Social Media Marketing & Digital Communication. Docente, Ernesto Ciorra, Advisor Fondazione Pubblicità Progresso, Laura De Dilectis, Creatrice & CEO DONNEXSTRADA & VIOLAWALKHOME – Psicologa Clinica e Social Ambassador PP, Francesco Inguscio CEO & Rainmaker @ Rainmakers, Andrea Granelli, CEO at Kanso, Stefano Quintarelli Founder – Rialto Ventures e Claudia Segre, Presidente e Fondatrice di Global Thinking Foundation. Terza area tematica. Luci ed ombre della comunicazione digitale. La trasformazione digitale dei media impone nuovi linguaggi e nuova creatività. Quali sono le competenze nascenti, sempre più importanti? Introduce Davide Arduini, Presidente UNA (Aziende della comunicazione unite) con contributo filmato. Intervengono Adriano Baioni, Communications Senior Director Warner Bros. Discovery Italy & Iberia, Consigliere Pprogresso, Massimo Ciampa, Segretario Generale presso Mediafriends Onlus, Serena Fasano Parner presso Instant Love, Consigliera PProgresso, Serena Fumaria, Life Coach, Motivatrice, Formatrice, Autrice, Vincenzo Guggino, Segretario Generale Istituto Autodisciplina Pubblicitaria, Consigliere PProgresso, Franco Meroni Direttore AAPI (Associazione Aziende Pubblicitarie Italiane) Consigliere PProgresso, Giuseppe Musci Head of Diversity Inclusion e Bigger Picture di Sky Italia, Consigliere PProgresso, Raffaele Pastore, Direttore Generale UPA (Utenti Pubblicità Associati) Consigliere PProgresso e Fabrizio Volpato Vice Presidente DARE VOCE AL SILENZIO. Modera Omar Schillaci Vice direttore presso Sky TG24.


Conclusioni: Daniela Muradore, avvocato, e Andrea Farinet Presidente della Fondazione Pubblicità Progresso.

Violenza donne, il 5 giugno presentazione cortometraggio “Doppia vita”

Violenza donne, il 5 giugno presentazione cortometraggio “Doppia vita”Roma, 10 mag. (askanews) – Mercoledì 5 giugno, alle ore 16,00, presso la sala stampa della Camera dei deputati (Via della Missione, 8), avrà luogo la presentazione del cortometraggio “Doppia Vita” sulla violenza di genere, realizzato dalla casa di produzione cinematografica “Auromovie”, fondata da Alessandra Scardellato e Mattia Pantaleoni. L’obiettivo del corto (sceneggiatura di Beatrice Tomagnini, regia di Giorgio Molteni), basato su fatti realmente accaduti, è rappresentare, nel modo più autentico possibile, le dinamiche che conducono a commettere atti di violenza, per consentire a chi lo visiona di comprendere gli aspetti più reconditi che determinano l’emersione di questo fenomeno criminoso, per alimentare un profondo processo di sensibilizzazione sulla questione.


“Troppo spesso – spiega Alessandra Scardellato – la violenza fisica è solo la punta dell’iceberg di numerose e diverse forme di violenza perpetrate contro le donne: stalking, violenza psicologica, economica, fisica e violenza assistita. Sensibilizzare tutti su questo fenomeno è il punto di partenza per estirparlo. Per questo il prossimo step sarà quello di arrivare ai più giovani, attraverso le strutture scolastiche”. I saluti istituzionali della conferenza stampa saranno affidati all’on. Gianfranco Rotondi. Intervengono: Alessandra Scardellato, produttrice, Giorgio Molteni, regista, Mirko Frezza, attore e Luce Cardinale, attrice. Modera l’incontro Francesco Vecchi, giornalista e conduttore mediaset di Mattino 5.

Iveco Group: ricavi I trim stabili a 3,4 mld, utile 153 mln (+101%)

Iveco Group: ricavi I trim stabili a 3,4 mld, utile 153 mln (+101%)Milano, 10 mag. (askanews) – Iveco Group chiude il primo trimestre con ricavi pari a 3,4 miliardi di euro, in linea con il primo trimestre 2023. L’Ebit adjusted è pari a 233 milioni di euro (+59 mln rispetto al primo trimestre 2023), l’utile netto adjusted è raddoppiato a 153 milioni di euro (+77 mln). Il Free cash flow delle Attività Industriali è negativo per 436 milioni di euro (in miglioramento di 110 mln rispetto al primo trimestre 2023).


“Iveco Group è pronta per la fase successiva, avendo avviato il primo trimestre del nuovo ciclo 2024-28 con solidi risultati. Tutte le nostre business unit industriali – Truck, Bus, Defence e Powertrain – hanno ottenuto miglioramenti nei margini, con un conseguente margine Ebit adjusted delle attività industriali del 6,1%, pari a un aumento di 170 punti base rispetto al primo trimestre dello scorso anno. L’intero team di Iveco Group e le sue distinte business unit, guidate da persone competenti, appassionate e uniche, sono ansiosi di accelerare ulteriormente i loro percorsi, presentati durante il nostro recente Capital Markets Day”, ha detto il Ceo Gerrit Marx che lascerà l’incarico il prossimo 1 luglio per ricoprire il ruolo di Ceo di Cnh Industrial. Iveco Group conferma gli obiettivi 2024 di un Ebit adjusted consolidato tra 920 e 970 milioni di euro; ricavi delle Attività Industriali in calo di circa il 4% rispetto al 2023; Ebit adjusted delle Attività Industriali tra 790 e 840 milioni di euro; Free cash flow delle Attività Industriali tra 350 e 400 milioni di euro, mentre gli investimenti delle Attività Industriali saranno pari a 1 miliardo di euro.

Vino, Sergio Germano è il nuovo presidente del Consorzio del Barolo

Vino, Sergio Germano è il nuovo presidente del Consorzio del BaroloMilano, 9 mag. (askanews) – Sergio Germano è il nuovo presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Classe 1965, alla guida della Cantina di famiglia Ettore Germano di Serralunga d’Alba, succede a Matteo Ascheri che aveva presieduto l’ente consortile per due mandati consecutivi.


Tra i protagonisti del vino delle Langhe, Germano dal 2013 sta sperimentando con successo un Barolo chiuso con tappo a vite, soluzione che ha già adottato da anni per i suoi (ottimi) bianchi: Chardonnay, Riesling e Nascetta.

Giappone, raddoppiati aiuti allo sviluppo in 10 anni

Giappone, raddoppiati aiuti allo sviluppo in 10 anniRoma, 9 mag. (askanews) – Il Giappone cerca di rafforzare la sua leva geopolitica, investendo sugli aiuti pubblici allo sviluppo ai paesi che ne hanno bisogno, in concorrenza con la Cina. Secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, gli ODA giapponesi hanno raggiunto la cifra record di 19,6 miliardi di dollari nel 2023, con un raddoppio negli ultimi 10 anni.


Tokyo ha inoltre aumentato gli investimenti nelle organizzazioni internazionali per fornire aiuti all’Ucraina in seguito all’invasione russa e per assistere i paesi poveri colpiti dalla pandemia di coronavirus. Nel 2014 il Giappone aveva fornito aiuti allo sviluppo per 9,5 miliardi di dollari. Nel 2022 erano arrivati a 17,5 miliardi di dollari.


Il governo, in una carta di cooperazione allo sviluppo rivista lo scorso giugno, ha affermato che lavorerà di più per offrire assistenza in modo proattivo, anche ai paesi che non hanno chiesto aiuto. Tokyo cerca di creare opportunità di cooperazione in settori come la decarbonizzazione e la tecnologia digitale. In particolare, il Giappone si sta concentrando sull’Indo-Pacifico, cercando di arginare la crescente dipendenza della regione dalla Cina, con un focus particolare sulle potenze regionali come l’India.


Nel 2023 il Giappone si è classificato al terzo posto tra i paesi membri del Comitato per l’assistenza allo sviluppo dell’Ocse, dopo Stati Uniti e Germania, dopo essere stato al comando dal 1993 al 2000.

Automotive, Marsilio: Abruzzo regione chiave in ottica innovazione

Automotive, Marsilio: Abruzzo regione chiave in ottica innovazioneRoma, 9 mag. (askanews) – Il presidente della Giunta regionale Abruzzo, Marco Marsilio, intervenuto a Chieti Scalo, nell’area fieristica della Camera di Commercio di Chieti-Pescara all’ex foro boario, nella giornata inaugurale dell’Innovation Automotive Forum, ha parlato di automotive come della “spina dorsale dell’industria e dell’economia abruzzese” ma anche di “una vocazione che dobbiamo far emergere più di quanto non sia accaduto nel passato”.


Il presidente ha ricordato come “nell’area industriale della Val di Sangro queste grandi aziende sono poco sentite come parte della tradizione dell’Abruzzo. Eppure sono ormai decenni che questa presenza industriale così forte c’è e caratterizza l’Abruzzo , addirittura come prima regione in Italia per produzione di veicoli. Pochi lo sanno che c’è questo record, – ha rimarcato Marsilio- e questo è solo frutto della capacità dell’Abruzzo e della capacità delle industrie presenti in Abruzzo di soddisfare le richieste di mercato che predilige da un lato veicoli leggeri come i Ducato e dall’altro gli scooter della Honda. C’è purtroppo un quadro fosco nei dintorni – ha aggiunto- che ha portato alla desertificazione industriale di gran parte del patrimonio industriale italiano, con fabbriche di automobili che oggi quasi non producono più veicoli. Per questo, sul tema dell’innovazione dobbiamo fare attenta riflessione insieme al polo dell’innovazione dell’Automotive ed al ministro Urso che, anche in quest’occasione, ci ha onorato della sua presenza in Abruzzo. Con Urso stiamo lavorando per fare il tavolo dell’Automotive come mai era stato fatto in precedenza al Mimit. Vogliamo esercitare fino in fondo questo ruolo di leadership che l’Abruzzo ha assunto e quindi intendiamo far conoscere all’Europa, all’Italia, agli attori protagonisti, alle industrie, ai rappresentanti delle istituzioni europee, anche quelli presenti qui a Chieti, che questo quadro di incertezza che sta attraversando il settore dell’automotive puo’ essere sciolto. Per questo – ha concluso Marsilio – dobbiamo interrogarci fino in fondo sulle cose che dobbiamo fare per dare un futuro a questa industria e l’Abruzzo, da questo punto di vista, può dire molto grazie anche ai suoi centri di ricerca”.

Sardegna, Todde a Mimit: vertice su vertenze dell’isola

Sardegna, Todde a Mimit: vertice su vertenze dell’isolaRoma, 9 mag. (askanews) – La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, e l’assessore dell’Industria Emanuele Cani hanno incontrato questa mattina a Roma il sottosegretario di Stato al ministero delle Imprese e del Made in Italy, Fausta Bergamotto. Si è trattato di un primo incontro, assai proficuo, nel corso del quale è stata compiuta un’ampia ricognizione delle diverse vertenze industriali dell’isola ed è stato tracciato un percorso condiviso volto ad affrontare e risolvere, in uno sguardo d’insieme, le singole crisi aziendali.

Salone Torino, verso la Buchmesse: Italia con Magris e Maraini

Salone Torino, verso la Buchmesse: Italia con Magris e MarainiMilano, 9 mag. (askanews) – “1988-2024, l’Italia a Francoforte: radici e futuro”. Questo è il titolo del panel organizzato oggi al Salone del Libro di Torino da Italia Ospite d’Onore alla Fiera del Libro di Francoforte 2024. Moderato da Carola Carulli, giornalista del Tg2, nella Sala Blu è andato in scena un dialogo tra Mauro Mazza, Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle attività connesse alla partecipazione dell’Italia di ottobre prossimo e Stefano Rolando, ex capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri e suo ‘omologo’ nel 1988. Un confronto tra passato e futuro sulla scia delle ‘Radici nel futuro’ scelte come motto della partecipazione italiana alla 76esima edizione della Buchmesse. Così come 36 anni fa, le strade di Francoforte e Torino sono tornate ad incrociarsi: Il 2024, oltre a consacrare il ritorno della cultura italiana in primo piano a Francoforte, verrà ricordato anche per il tedesco scelto come lingua ospite d’onore al SalTo.


Mentre il 1988 non è stato solo l’anno dell’ultima partecipazione dell’Italia come Ospite d’Onore alla Buchmesse, ma anche quello della prima edizione del Salone. Il panel è stato anche l’occasione per una piccola anticipazione sul programma editoriale, curato da Aie, che verrà annunciato nella città tedesca il prossimo 28 maggio: il Commissario Mazza, infatti, ha svelato che ne faranno parte due nomi storici della letteratura italiana come Claudio Magris e Dacia Maraini, ma insieme a loro ci saranno anche Anna Giurickovic Dato, Maddalena Fingerle e Alice Urciuolo, tre giovani e talentuose autrici, tutte nate dopo il 1988.