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Autore: Redazione StudioNews

Toti, l’avvocato: ha sempre perseguito solo interessi pubblici

Toti, l’avvocato: ha sempre perseguito solo interessi pubbliciGenova, 8 mag. (askanews) – “Ho incontrato il presidente, è stato un incontro di lavoro. Il presidente è ben determinato ad esaminare e approfondire gli atti per presentare una difesa che spieghi come i fatti che sono richiamati negli atti stessi siano in realtà da interpretare differentemente, alla luce della politica che ha sempre seguito lui e la Regione da lui guidata a tutela esclusivamente di interessi pubblici e non privati, di interessi del territorio che sono stati perseguiti anche attraverso forme che hanno potuto indurre ad equivoci ma che in realtà non hanno mai sconfinato in nulla di illecito”. Lo afferma l’avvocato Stefano Savi, difensore del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, da ieri agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione.


“Il 10 maggio alle 14 – sottolinea il legale del governatore ligure – ci sarà l’interrogatorio di garanzia e successivamente vedremo come comportarci. Nel frattempo – ha concluso l’avvocato Savi – stiamo esaminando ed esamineremo tutti gli atti processuali”.

”Flaiano fO”, Premio alla carriera al fotografo Dario Coletti

”Flaiano fO”, Premio alla carriera al fotografo Dario ColettiRoma, 8 mag. (askanews) – All’Aurum di Pescara il 10 e 11 maggio 2024 è in programma la seconda edizione del Festival Internazionale di Fotografia e Giornalismo “Flaiano fO”, nell’ambito della 51a edizione dei Premi Internazionali Flaiano, fondati nel 1973 da Edoardo Tiboni per onorare Ennio Flaiano e riproporre costantemente lo studio della sua opera.


Dopo l’enorme successo di pubblico dello scorso anno, il festival ripropone la stessa formula della due-giorni di talk a ingresso gratuito con grandi fotografi italiani. Il tema del Festival di quest’anno è “I marziani dell’immagine: sguardi sull’Italia contemporanea”. La Presidenza dei Premi Internazionali Flaiano, con la Presidenza del Festival di Fotografia e Giornalismo hanno deciso di istituire da quest’anno, il Premio Internazionale Flaiano di Fotografia che sarà conferito alla carriera a Dario Coletti. Ripartendo da “Un Marziano a Roma” di Ennio Flaiano, la direzione ha voluto invitare fotografi italiani che, con coraggio, spesso considerati proprio dei Marziani, continuano a realizzare reportage, studiare, approfondire e a porre lo sguardo sul territorio italiano.


La direzione artistica quest’anno è affidata a Marco Longari, che prende il posto di Romina Remigio, che mantiene la Presidenza e il coordinamento del Festival. Classe 1965, Longari ha iniziato la sua carriera nel 1998 occupandosi della guerra in Kosovo, prima di entrare nell’Agenzia France Press in Ruanda nell’aprile del 2000. Come chief photographer dell’Afp ha lavorato a Nairobi (coprendo l’Africa Orientale e l’Oceano Indiano) e a Gerusalemme, da cui per sette anni si è occupato di Israele e Territori Palestinesi, Egitto, Libia e Siria. Attualmente opera a Johannesburg come Africa Chief Photographer per AFP. Ospite speciale Gabriella Simoni, inviata di guerra e capo esteri del Tg5 di Mediaset, che in trent’anni di carriera ha raccontato tutte le guerre dalla Guerra del Golfo nel 1991 (dove viene fatta prigioniera) passando per Somalia, Medio Oriente, Balcani, Afghanistan, Iraq, Libia, fino alle ultime in Ucraina e a Gaza.


Al via venerdì 10 maggio alle 10 con il ricordo di Carlo Orsi, reportagista morto nel 2021 e la proiezione del filmato “Si commuoveva per nulla. Andava in bestia per poco”. Quindi il talk con Gabriella Simoni e il giornalista, scrittore e fotoreporter Giovanni Porzio, per 30 anni inviato speciale di Panorama, uno dei primi giornalisti a entrare a Kuwait City durante la Guerra del Golfo del 1991 e vincitore di numerosi premi tra cui il prestigioso Max David per i suoi reportage dall’Afghanistan. Alle 11.30, “33 anni dopo”, talk con il fotoreporter freelance Michele Amoruso e il fotogiornalista professionista Roberto Salomone. Se Amoruso fin dall’inizio della sua carriera si è focalizzato sugli aspetti più fragili e complessi della società, prediligendo tematiche come quelle ambientali o legate alle crisi sociali, Salomone, già stringer per Afp, focalizza il proprio lavoro su tematiche sociali e ha lavorato in Afghanistan, Europa, Africa, Medio Oriente, Stati Uniti e Regno Unito.


Alle ore 15.30 il talk con la fotografa documentarista Valeria Sacchetti dal titolo “Journey to the Lowlands, tra la via Emilia e il West”, libro che ha ricevuto numerosi premi nazionali e internazionali e che nasce da un progetto a lungo termine durato sette anni e cominciato dopo il terremoto del 2012. Alle 18.30 la giornalista Gabriella Simoni e il direttore artistico del Festival, Marco Longari si confronteranno su “Il fotografo e la giornalista. Gemelli diversi”. Sabato 11 maggio, sempre all’Aurum, alle 10.30 si parte con il talk con Franco Carlisi dal titolo “Una felicità dopo”. Fotografo, regista e sceneggiatore, Carlisi, dal 1999 svolge la propria attività prevalentemente nei Paesi del bacino del Mediterraneo, alternando la necessità della testimonianza all’uso diaristico e introspettivo del mezzo video-fotografico. Nel 2011 ha esposto al Padiglione Italia della 54a Esposizione internazionale d’Arte La Biennale di Venezia e nel 2023 è uscito il suo film “Non sai quanti nomi ti ho dato”. Alle ore 11.30 il protagonista del talk “Memorie allo Specchio” sarà Giovanni Marrozzini, autore di numerosi reportage in Italia, Africa, Centro e Sud America, Balcani e Medio Oriente, raccolti in libri fotografici. Nel 2016 ha fondato Parolamia: in collaborazione con la libreria Hoepli ha scambiato le sue immagini (in tiratura limitata) con libri nuovi di letteratura, storia e arte, iniziando a creare una biblioteca per i figli e altre biblioteche in giro per il mondo. A seguire, alle 15.30, è Napoli la protagonista del talk “Adagio Napoletano. L’Impulso della genesi. La sospensione del giudizio”, con Stefania Adami. Classe 1962, la toscana Adami, nel 2018 ha ricevuto il titolo di Fotografo dell’anno FIAF, da cui la monografia “Una privata consapevolezza”. Nel 2022 con “Adagio Napoletano”, storia intima ambientata nei vicoli dei Quartieri Spagnoli di Napoli, ha vinto il premio Fosco Maraini per il Reportage e dal 2023, è stato esposto in numerose gallerie fotografiche nazionali. Nel 2023 la FIAF le ha assegnato il riconoscimento di MFI Maestra della Fotografia Italiana. Alle 18.30 è in programma la consegna del Premio Internazionale Flaiano di Fotografia alla Carriera a Dario Coletti, con la seguente motivazione: “Da sempre attento alle tematiche sociali, antropologiche, ha saputo raccontare e far conoscere aspetti, tradizioni e problematiche dell’Italia, delle sue regioni e periferie, con sguardo attento, carico di particolare sensibilità ma sempre reale”. Coletti sarà quindi protagonista con Marco Longari del talk “Il Fotografo e lo Sciamano. Lo Spirito Universale nella ricerca fotografica di Dario Coletti”. Classe 1959, Coletti da sempre attento alle tematiche del sociale, negli ultimi anni è approdato a una fotografia di più ampio respiro, approfondendo il rapporto tra fotografia e antropologia visiva e sperimentando altri linguaggi visivi come il film documentario (nel 2007 ha diretto La scelta, uomini del buio, sulla vita nelle miniere dell’Iglesiente). Attualmente collabora con l’associazione Malik di Cagliari come responsabile del settore immagine. Le sue fotografie sono conservate presso biblioteche e musei italiani. Tra i suoi libri monografici: “Ammentos – feste popolari in Sardegna”, “Gente di miniera”, “Il fotografo e lo sciamano”. I Premi Internazionali Flaiano continuano il loro percorso il 22 giugno 2024, con il Premio Internazionale Flaiano di Poesia. Quindi, il Premio Internazionale Flaiano di Narrativa e Italianistica, che si tiene il 30 giugno e il Flaiano Film Festival, diretto da Riccardo Milani, dall’1 al 6 luglio. La kermesse si chiude il 7 luglio in Piazza della Rinascita a Pescara con il Premio Flaiano di cinema, teatro, televisione e giornalismo.

Hamas: Netanyahu ha riportato i negoziati al punto di partenza. Israele (per ora) resta al Cairo

Hamas: Netanyahu ha riportato i negoziati al punto di partenza. Israele (per ora) resta al CairoRoma, 8 mag. (askanews) – Una fonte di Hamas ha accusato il premier israeliano Benjamin Netanyahu di “aver riportato al punto di partenza i negoziati su un accordo per il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza”. Lo riporta il quotidiano del Qatar The New Arab, rilanciato da Haaretz. “Le famiglie degli ostaggi devono sapere che l’ultimo round di colloqui è l’ultima possibilità di riavere indietro i loro figli”, ha ammonito la fonte.


I colloqui sono ripresi al Cairo dopo che lunedì scorso Hamas ha accettato la proposta di cessate il fuoco presentata dai mediatori, giudicata da Israele “lontana” dal soddisfare le sue richieste. Un responsabile israeliano ha detto a Reuters che Israele non vede alcun segno di una svolta nei colloqui mediati dall’Egitto su una tregua con Hamas che libererebbe alcuni ostaggi di Gaza, ma sta mantenendo la sua delegazione composta da quelli che descrive come negoziatori di “medio livello” al Cairo per ora.

A Eurovision Song Contest debutta Angelina Mango

A Eurovision Song Contest debutta Angelina MangoMilano, 8 mag. (askanews) – C’è sempre una prima volta, anche per l’Italia e per gli altri “Big Five” di Eurovision Song Contest. Novità assoluta della 68ª edizione, l’introduzione dell’esibizione integrale in semifinale anche per loro – Italia, Spagna, Francia, Germania e Regno Unito -, nonostante siano già qualificati per la finale, insieme alla vincitrice uscente Svezia. La corsa, dunque, verso la finale dell’Eurovision Song Contest 2024 continua dopo il passaggio del turno, nella prima semifinale,di Serbia, Portogallo, Slovenia, Lituania, Ucraina, Finlandia, Cipro, Croazia, Irlanda e Lussemburgo. Grande coinvolgimento dell’Italia con un aumento di ascolti (1 milione 912mila telespettatori, pari al 9,4% di share). La prima semifinale ha fatto registrare il secondo ascolto più alto della serata tra le nove reti generaliste, nonostante l’Italia non fosse chiamata al televoto in questa puntata, a differenza della passata edizione. Ad aver fatto segnare il maggior incremento, la fascia di donne tra i 15 e i 24 anni con 4.4 punti di share in più e quella degli uomini tra i 35 e i 44 anni con 3 punti in più. A seguire, le donne fra i 25 e i 34 anni, con 2.6 punti in più. Il picco di ascolti è stato di 2 milioni 425mila telespettatori e quello di share di 13,6%. Anche l’età di chi guarda la rassegna si è abbassata: 1,3 anni in meno per un’età media complessiva di 52,9 anni. Giovedì 9 maggio alle 21.00 su Rai 2, la collaudata coppia di conduttori Gabriele Corsi e Mara Maionchi presenterà la seconda semifinale alla scoperta delle altre nazioni che completeranno il parterre di finalisti per la finalissima di sabato 11 maggio. La serata sarà preceduta da un’anteprima alle 20.15, sempre su Rai 2, durante la quale Gabriele Corsi offrirà al pubblico un viaggio dietro le quinte dell’Eurovision Song Contest 2024, con curiosità e interviste esclusive. Sul palco debutta Angelina Mango, rappresentante italiana, che presenta per la prima volta al pubblico europeo la canzone “La noia”, fresca vincitrice del Festival di Sanremo e candidata a una gara di testa. Il pubblico italiano potrà esprimere il suo voto nella semifinale e nella finale, ma non sarà possibile votare per l’Italia, né per Francia e Spagna, che sono qualificati di diritto come i rappresentanti italiani. Solo dieci paesi per ogni semifinale saranno ammessi alla finalissima di sabato 11 maggio, in onda alle 21.00 su Rai 1. Durante la finale, poi, entrerà in gioco in ogni Paese una super giuria di cinque componenti. Il promo numero d’intervallo della serata sarà “Il coro più grande del mondo,” in cui le tre vincitrici dell’Eurovision, Charlotte Perrelli (Svezia 1999), Sertab Erener (Turchia 2003) e Helena Paparizou (Grecia 2005), interpreteranno i brani del loro trionfo insieme al pubblico presente in arena e a quello collegato da tutto il mondo. Il secondo numero d’intervallo, “We Just Love Eurovision,” sarà una risposta ironica a chi ha criticato la vittoria svedese dello scorso anno, sostenendo invece la Finlandia con il suo “Cha ChaCha”. Un “What if” illustrerà con una piccola coreografia come sarebbe stata la vittoria finlandese, con la partecipazione dello stesso Käärijä, che poi verrà “svegliato” da questo sogno da Petra Mede: un numero comico in stile musical interpretato dalla stessa Petra Mede, sulla falsariga di quello che fece nel 2013 ballando con Pippi Calzelunghe e le polpette giganti, e nel 2016 con la simpatica canzone “Love Love Peace Peace” che illustrava come comporre la canzone ideale per l’Eurovision. A chiudere la puntata di giovedì saranno gli Herreys, l’ex boy band dalle scarpette dorate che nel 1984 portò la Svezia alla sua seconda affermazione eurovisiva dopo gli Abba, e che festeggiano il 40º anniversario del trionfo della loro “Diggy-loo Diggy-ley”. Per l’Italia quell’anno c’erano Alice e Franco Battiato con “I treni di Tozeur”. La seconda semifinale sarà trasmessa anche in diretta radio e video su Rai Radio2 (canale 202 del digitale terrestre e TivùSat), condotta da Diletta Parlangeli e Matteo Osso. La coppia darà spazio alla grande musica internazionale, retroscena e racconterà la gara dei semifinalisti. Rai Pubblica Utilità sottotitolerà e audiodescriverà la diretta, disponibile anche in streaming su RaiPlay e diffusa in tutto il mondo grazie a Rai Italia.

Export Parma Food valley nel 2023 ha superato i 2,7 mld

Export Parma Food valley nel 2023 ha superato i 2,7 mldRoma, 8 mag. (askanews) – L’export trascina l’agroalimentare parmense, con una crescita del 61% rispetto al periodo pre-Covid, dai 1,7 miliardi del 2019 agli attuali 2,7, all’interno di un settore che secondo i dati Istat più aggiornati registra un fatturato annuo superiore agli 8,2 miliardi di euro, ovvero il 36% dell’intera produzione industriale della città.


Sono i principali numeri emersi durante il convegno “L’agroalimentare parmense: risultati economici e iniziative delle diverse filiere per la valorizzazione del territorio”, organizzato oggi a Cibus dalla Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy. Parma ha ricevuto il riconoscimento nel 2015, portando così nel 2017 alla nascita dell’ente che ha l’obiettivo di promuovere il patrimonio enogastronomico attraverso il brand Parma Food Valley. All’interno 6 filiere di eccellenze presenti sul territorio: Prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano, latte (Parmalat), pasta (Barilla), pomodoro (Mutti e Rodolfi Mansueto) e alici (Delicius, Rizzoli Emanuelli e Zarotti). Secondo i dati dell’Unione Parmense degli Industriali (Upi), la Francia rimane il primo paese di destinazione per l’export agroalimentare parmense con un valore superiore al mezzo miliardo di euro, registrando un + 57% rispetto al 2019, seguita da Germania e Stati Uniti. Se prosegue la crescita del Canada (ottavo posto rispetto al 15esimo del 2019), è inevitabile registrare il calo della Russia (19esima piazza), mentre la Cina è uscita dalla top 20. Per quanto riguarda le singole filiere, pasta panetteria e dolci registra 1,2 miliardi di valore, con le conserve animali al secondo posto (528 milioni); bene anche le conserve vegetali, dove il 62% del fatturato arriva proprio dall’export, mentre la filiera casearia, latte e gelati raggiunge addirittura il 76% del turnover attraverso le esportazioni.


La Parma Food Valley garantisce un ritorno importante anche dal punto di vista occupazionale. Le aziende alimentari nel parmense sono 1.052 sfiorando i 15.000 addetti. Se si considerano anche quelle dell’impiantistica alimentare si arriva a 1.519 per un totale di circa 25.000 lavoratori. Massimo Spigaroli, presidente Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy, ha detto: “Parma Food Valley è una realtà che ha saputo fare squadra: solo così è possibile favorire la crescita del territorio, sia dal punto di vista occupazionale che per quanto riguarda l’attrattività turistica. L’obiettivo è proseguire in questo percorso, passando prima di tutto dalla valorizzazione delle nostre filiere, che garantiscono prodotti unici in tutto il mondo”.


Per Cesare Azzali, amministratore unico di Parma Alimentare e direttore dell’Unione Parmense degli Industriali, “i risultati delle nostre industrie hanno permesso a Parma nel 2023 di ottenere il terzo posto tra le province italiane per fatturato derivante dall’export alimentare. E per il 2024 il 71% delle imprese agroalimentari ha già destinato importanti fondi per migliorare la sostenibilità energetica, così da ridurre l’impatto ambientale sul territorio”.

Premierato, riforma in aula al Senato. Pd in piazza il 2 giugno

Premierato, riforma in aula al Senato. Pd in piazza il 2 giugnoRoma, 8 mag. (askanews) – Il premierato in marcia. L’aula del Senato ha avviato come previsto l’esame del disegno di legge costituzionale che istituisce il cosiddetto premierato. La maggioranza aveva respinto già ieri critiche e appelli delle opposizioni che avevano chiesto di diluire maggiormente l’iter del provvedimento di iniziativa governativa, che modifica gli articoli 59, 88, 92 e 94 della Costituzione, introduce l’elezione diretta del presidente del Consiglio con l’obiettivo programmatico di rafforzare la stabilità del Governo e abolire il potere di nomina dei senatori a vita da parte del presidente della Repubblica. E oggi il presidente del Senato, Ignazio La Russa, è tornato a rivendicare con i cronisti a palazzo Madama la correttezza del percorso scelto dalla maggioranza: sui tempi dei lavori parlamentari non c’è “nessuna accelerazione immotivata” e “nessun ritardo strumentale”, ha affermato.


Respinta in mattinata la pregiudiziale di costituzionalità presentata dalle opposizioni con 104 voti contrari, 54 a favore e due astenuti, la discussione generale sul ddl che reca la firma della ministra per le Riforme Elisabetta Casellati è ripresa nel primo pomeriggio: gli iscritti a parlare sono poco meno di 80, con una larghissima prevalenza dei senatori di minoranza; hanno a disposizione 10 minuti a testa per un totale di tredici ore di dibattito. Da segnalare, fra gli iscritti a parlare, la senatrice a vita Liliana Segre. La seduta di oggi si concluderà alle 20, la discussione generale riprenderà quindi, in base alle decisioni assunte dalla conferenza dei capigruppo, nella seduta di martedì prossimo, 14 maggio. Scadeva in mattinata anche il termine per la presentazione degli emendamenti al ddl premierato. Ne sono stati presentati circa tremila: circa 1.300 del Pd, oltre 1.400 di AVS, 183 del Movimento 5 stelle, 12 di Italia viva e una trentina da Azione. Non ci sono proposte di maggioranza ma una depositata dal Governo. Si tratta di una modifica dell’articolo 4 del ddl, che in pratica riscrive il testo approvato durante l’esame in commissione. Dal Governo, in ogni caso, hanno fatto sapere chei contenuti dell’emendamento non cambiano la sostanza della riforma: si tratta di mere limature di “drafting” sulla procedura da seguire per l’esercizio del potere di scioglimento delle Camere.


La maggioranza non sembra in questa fase evidenziare crepe sul cammino della riforma, che va di pari passo, com’è noto, con il ddl ordinario sull’autonomia differenziata attualmente all’esame della Camera per la seconda lettura dopo l’approvazione da parte del Senato. “Le opposizioni fanno il loro mestiere, fanno valanghe di emendamenti su tutto. Ci sta che la sinistra provi a bloccare qualsiasi riforma che porta avanti il governo. Noi andiamo dritti”, ha dichiarato il vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini. E la ministra per le Riforme, Elisabetta Casellati, ha rivendicato il fatto che “il Governo ha mantenuto la parola data agli italiani. Approveremo la riforma in Parlamento per recuperare il ritardo degli ultimi 40 anni”, ha aggiunto. Il Pd, dal canto suo, ha convocato un’assemblea straordinaria dei suoi senatori con la segretaria del partito, Elly Schlein, annunciando una manifestazione il 2 giugno a Roma “per la Costituzione e per l’Europa federale” e rilanciando l’allarme sui contenuti della riforma: “La democrazia – ha detto la leader democratica – non si risolve nell’acclamazione di un capo ogni 5 anni. Dietro quel ‘decidete voi’ c’è un colossale ‘decido io’”.

Berrettini si ritira da Roma, stop per una tonsillite

Berrettini si ritira da Roma, stop per una tonsilliteRoma, 8 mag. (askanews) – Matteo Berrettini non giocherà gli Internazionali d’Italia. “Non sono riuscito ad allenarmi molto, sarei voluto arrivare in condizioni diverse – aveva spiegato Berrettini lunedì in conferenza stampa – Sono qui perché è Roma”. Per il terzo anno consecutivo il tennista romano non potrà scendere in campo al Foro Italico, stavolta fermato dai postumi di una tonsillite che hanno rallentato il percorso di avvicinamento al torneo. L’azzurro, dunque, non disputerà domani il derby con Stefano Napolitano, entrato nel main draw grazie alla wild card che aveva liberato proprio Matteo, in tabellone con la sua classifica. Il lucky loser che affronterà Napolitano sarà lo statunitense JJ Wolf.


“Non riuscirò a giocare, ho provato a fare di tutto, ma non sono pronto per competere – ha annunciato Berrettini in una conferenza stampa convocato subito dopo la notizia del ritiro – Rischio di farmi male e stare fermo. Non è un trauma. È la sensazione che potrebbe succedere qualcosa. Non sono pronto, mi manca allenamento. Tutti i medicinali che ho preso in questo periodo, causa virus, non mi portano a essere pronto a giocare tre ore. C’è grande tristezza. Non c’è un infortunio, questo è l’unico aspetto positivo”.

Premierato, la riforma in aula al Senato. Il Pd in piazza il 2 giugno

Premierato, la riforma in aula al Senato. Il Pd in piazza il 2 giugnoRoma, 8 mag. (askanews) – Il premierato in marcia. L’aula del Senato ha avviato come previsto l’esame del disegno di legge costituzionale che istituisce il cosiddetto premierato. La maggioranza aveva respinto già ieri critiche e appelli delle opposizioni che avevano chiesto di diluire maggiormente l’iter del provvedimento di iniziativa governativa, che modifica gli articoli 59, 88, 92 e 94 della Costituzione, introduce l’elezione diretta del presidente del Consiglio con l’obiettivo programmatico di rafforzare la stabilità del Governo e abolire il potere di nomina dei senatori a vita da parte del presidente della Repubblica. E oggi il presidente del Senato, Ignazio La Russa, è tornato a rivendicare con i cronisti a palazzo Madama la correttezza del percorso scelto dalla maggioranza: sui tempi dei lavori parlamentari non c’è “nessuna accelerazione immotivata” e “nessun ritardo strumentale”, ha affermato.


Respinta in mattinata la pregiudiziale di costituzionalità presentata dalle opposizioni con 104 voti contrari, 54 a favore e due astenuti, la discussione generale sul ddl che reca la firma della ministra per le Riforme Elisabetta Casellati è ripresa nel primo pomeriggio: gli iscritti a parlare sono poco meno di 80, con una larghissima prevalenza dei senatori di minoranza; hanno a disposizione 10 minuti a testa per un totale di tredici ore di dibattito. Da segnalare, fra gli iscritti a parlare, la senatrice a vita Liliana Segre. La seduta di oggi si concluderà alle 20, la discussione generale riprenderà quindi, in base alle decisioni assunte dalla conferenza dei capigruppo, nella seduta di martedì prossimo, 14 maggio. Scadeva in mattinata anche il termine per la presentazione degli emendamenti al ddl premierato. Ne sono stati presentati circa tremila: circa 1.300 del Pd, oltre 1.400 di AVS, 183 del Movimento 5 stelle, 12 di Italia viva e una trentina da Azione. Non ci sono proposte di maggioranza ma una depositata dal Governo. Si tratta di una modifica dell’articolo 4 del ddl, che in pratica riscrive il testo approvato durante l’esame in commissione. Dal Governo, in ogni caso, hanno fatto sapere che i contenuti dell’emendamento non cambiano la sostanza della riforma: si tratta di mere limature di “drafting” sulla procedura da seguire per l’esercizio del potere di scioglimento delle Camere.


La maggioranza non sembra in questa fase evidenziare crepe sul cammino della riforma, che va di pari passo, com’è noto, con il ddl ordinario sull’autonomia differenziata attualmente all’esame della Camera per la seconda lettura dopo l’approvazione da parte del Senato. “Le opposizioni fanno il loro mestiere, fanno valanghe di emendamenti su tutto. Ci sta che la sinistra provi a bloccare qualsiasi riforma che porta avanti il governo. Noi andiamo dritti”, ha dichiarato il vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini. E la ministra per le Riforme, Elisabetta Casellati, ha rivendicato il fatto che “il Governo ha mantenuto la parola data agli italiani. Approveremo la riforma in Parlamento per recuperare il ritardo degli ultimi 40 anni”, ha aggiunto. Il Pd, dal canto suo, ha convocato un’assemblea straordinaria dei suoi senatori con la segretaria del partito, Elly Schlein, annunciando una manifestazione il 2 giugno a Roma “per la Costituzione e per l’Europa federale” e rilanciando l’allarme sui contenuti della riforma: “La democrazia – ha detto la leader democratica – non si risolve nell’acclamazione di un capo ogni 5 anni. Dietro quel ‘decidete voi’ c’è un colossale ‘decido io’”.

Roma, Gualtieri: ho fatto il fioretto di non lamentarmi e di fare

Roma, Gualtieri: ho fatto il fioretto di non lamentarmi e di fareRoma, 8 mag. (askanews) – “Stiamo aprendo 100 parchi a Roma, 6 che si affacciano sul Tevere. La loro sicurezza? Riguarda il finanziamento della città, polemica che ha attraversato Governi di vario colore. Oltre a essere estesa, Roma ha i pellegrini, i capi di Stato, le istituzioni”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in un’intervista a Tgcom24.


“Io, però, ho fatto un fioretto – ha aggiunto Gualtieri -: non lamentarmi ma fare. Chiediamo quello che ci spetta ma siamo nella dimensione del fare, perché quando si hanno più risorse si ha la necessità di dimostrare che si sappiano spenderle”, ha concluso.

Albe torna con un nuovo singolo “quando ci siamo abituati”

Albe torna con un nuovo singolo “quando ci siamo abituati”Milano, 8 mag. (askanews) – Dopo essersi esibito sul palco del Concerto del Primo Maggio a Roma, Albe torna con un nuovo singolo. Il giovane cantautore bresciano, infatti, annuncia “quando ci siamo abituati” (Warner Music), punto d’arrivo del racconto iniziato con i brani “quando realizzi che non ti aveva capito” e “quando ti svolta la giornata”, a chiusura di una nuova trilogia che ha dato vita alla svolta musicale dell’artista.


“quando ci siamo abituati” sarà fuori su tutte le piattaforme digitali da venerdì 10 maggio. Il brano è già disponibile in pre-save. “quando ci siamo abituati” è il singolo che Albe regala al suo pubblico per l’estate 2024 e che anticipa un nuovo progetto discografico che vedrà la luce in autunno.


Il mood è fresco e coinvolgente: nonostante la chitarra malinconica in apertura, infatti, il brano è attraversato da un sound che cresce con un ritmo costante, sfociando in un ritornello carico ed esplosivo. Le parole del testo sono spontanee e descrivono cambiamenti, nuove abitudini, persone, luoghi, oggetti e canzoni. La voglia di sentirsi a casa è il focus di “quando ci siamo abituati”, che diventa quasi una metafora: il concetto di “casa”, infatti, passa dal livello concreto a quello astratto, andando a coincidere sempre di più con una persona piuttosto che con un luogo fisico. A volte, casa è semplicemente una persona.


La produzione è affidata anche stavolta ad Alessandro Gemelli, che continua a far parte della direzione artistica del progetto. Con l’artwork del pezzo continua anche il viaggio della statua di marmo, protagonista delle cover dei precedenti singoli, prima tra gli spalti di uno stadio, poi sotto la pioggia rivolta verso il basso, a seguire in un prato di montagna ad osservare il tramonto e, ora, all’interno di un ascensore affollato. “quando ci siamo abituati” arriva dopo “quando ti svolta la giornata” (29 marzo 2024) e “quando realizzi che non ti aveva capito” (19 gennaio 2024). I tre singoli, insieme a “ULTRAS”, rappresentano l’inizio di un nuovo percorso per Albe, fase in cui l’artista raggiunge una nuova maturità artistica, più consapevole.


Il giovane cantautore aveva pubblicato la scorsa estate “Così come sei”, scritto insieme ad Alfa e prodotto da JVLI e Steve Tarta, brano che ha seguito il successo di pubblico ottenuto durante il live di aprile 2023 ai Magazzini Generali di Milano. Si aggiungono, inoltre, l’omonimo Ep “Albe”, che contiene i brani “Millevoci” (prodotto da Tom Beaver e certificato ORO con 18,7 milioni di streaming su Spotify) e “Giravolte” (prodotto da Steve Tarta, con 9,1 milioni di stream), oltre al pezzo “Se non mi ami” e alla collaborazione con LDA in “Cado”, la canzone che unisce i due artisti legati dalla stessa passione per la musica e del percorso condiviso durante l’importante esperienza professionale vissuta nel celebre talent di “Amici”. Tra le recenti collaborazioni di Albe anche quella in “Finale Aperto”, il singolo firmato da Crytical.