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Autore: Redazione StudioNews

Assolombarda alza stime crescita del Pil lombardo: +1% nel 2024

Assolombarda alza stime crescita del Pil lombardo: +1% nel 2024Milano, 2 mag. (askanews) – Nel 2024 il Pil lombardo è previsto crescere del +1%, quando solo tre mesi fa le attese si fermavano al +0,6%. Alla fine di quest’anno, con un Pil di oltre 483 miliardi di euro, la Lombardia allungherebbe così il passo al di sopra dei livelli pre-Covid del +6,7%. Sono queste le principali evidenze del Booklet economia realizzato dal Centro Studi di Assolombarda. L’analisi rileva come l’espansione regionale si mantiene al di sopra del ritmo dell’Italia che, con una previsione per il 2024 del +0,7% (scenario Prometeia), è attesa portarsi entro fine anno al +4,2% rispetto al 2019.


Nel 2023 gli investimenti fissi lordi crescono del +4,7% annuo in Italia e, si stima, del +5,1% in Lombardia: a fine scorso anno, entrambe si trovano ampiamente sopra i livelli del pre-Covid del +26% e +19,7%, incrementi che si confrontano con un più contenuto +5,9% della Francia e un divario che persiste sia in Germania (-3,1%) sia in Spagna (-3,5%). “L’economia lombarda, rispetto al Pre-Covid, cresce più di tutti i benchmark europei: a fine 2024 la stima è +0,8% per Baden-Wurttemberg, +2,4% per Bayern, +4,8% per Catalunya, quando il nostro territorio aumenta del 6,7%, con quasi 84 miliardi di euro in più prodotti nel quinquennio”, ha dichiarato Alessandro Spada, presidente di Assolombarda. “Questi dati confermano la forza e la competitività delle nostre imprese, che con tenacia, passione, lungimiranza, dal 2019 al 2023, hanno aumentato i propri investimenti del 19,7% e che dimostrano costantemente di superare nei fatti qualsiasi previsione di crescita”.


Le proiezioni macro si confrontano con un sentiment delle imprese di Assolombarda ancora abbastanza eterogeneo secondo la flash survey di metà aprile. Il 39,5% delle 375 aziende manifatturiere e del terziario innovativo rispondenti prospetta, infatti, che nel 2024 la situazione economica regionale sarà in linea a quella dell’anno precedente, il 28% prevede un miglioramento e il 31,7% si aspetta un peggioramento. Sul fronte del mercato del lavoro, secondo le nuove previsioni (anch’esse migliorative rispetto a gennaio), nel 2024 il numero di occupati è atteso crescere del +1,1% in Lombardia e del +1% a livello nazionale, raggiungendo così rispettivamente incrementi del +2,2% e +3% rispetto al pre-Covid.

Le truppe russe avanzano nel Donetsk. Kiev: la centrale nucleare di Zaporizhzhia usata per lanciare droni

Le truppe russe avanzano nel Donetsk. Kiev: la centrale nucleare di Zaporizhzhia usata per lanciare droniMilano, 2 mag. (askanews) – Le forze di occupazione russe sono riuscite a sfondare e a prendere piede nel villaggio di Ocheretin nel distretto di Pokrovsky nella regione di Donetsk. Lo ha riferito il portavoce il tenente colonnello ucraino Nazar Voloshyn, in un commento a “Interfax-Ucraina”. Tuttavia, precisa, la parte dell’insediamento in cui si trova il nemico è sotto il controllo di fuoco delle truppe ucraine. I combattimenti continuano.


Nella notte inoltre, missili russi hanno colpito Odessa, città Sud-occidentale dell’Ucraina, e sono rimaste ferite 13 persone, secondo l’ultimo bilancio delle autorità locali. “Un altro attacco balistico russo su Odessa”, ha dichiarato il sindaco della città, Gennadiy Trukhanov, su Telegram. Oleg Kiper, governatore della regione. Sono state danneggiate infrastrutture civili, compresi i magazzini postali e tre scuole, che “si aggiungono alle migliaia di scuole e asili che sarebbero stati distrutti o danneggiati in Ucraina, interrompendo l’accesso all’istruzione per milioni di bambini. Le scuole non sono obiettivi”, sottolinea Unicef Ucraina su X. Pochi giorni fa in un altro attacco su Odessa avevano perso la vita otto persone. Intanto, la direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa dell’Ucraina sul suo sito ha denunciato: i russi utilizzano il territorio della centrale nucleare occupata di Zaporizhzhia, in Ucraina, per il lancio di droni kamikaze, approfittando del fatto che le forze di difesa ucraine non possono contrattaccare. Secondo le stesse fonti, i russi hanno attrezzato delle rampe di lancio per i loro droni vicino al sesto reattore della centrale.


L’intelligence ha mostrato un video di un drone, che contiene la sigla UT4D.TT. Ciò indica che il drone è stato fornito dal Ministero della Difesa della Federazione Russa, si sottolinea da Kiev. La traiettoria di volo del drone kamikaze russo passa sopra i propulsori della centrale nucleare più grande d’Europa, in direzione delle comunità di Nikopol e Marganets, soggette a costanti attacchi russi, viene dichiarato dall’intelligence del ministero della Difesa dell’Ucraina. Il 7 aprile si è saputo che un drone è esploso sul territorio occupato della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Dopo l’attacco, il consiglio di amministrazione dell’AIEA ha convocato una riunione straordinaria per discutere l’incidente. L’Ucraina e la Russia hanno presentato due richieste separate per l’incontro. La Federazione Russa ha parlato di “provocazioni da parte delle forze armate ucraine”.

Chip, sudcoreana SK Hynix: rafforziamo produzione memorie per Ia

Chip, sudcoreana SK Hynix: rafforziamo produzione memorie per IaRoma, 2 mag. (askanews) – Il produttore di semiconduttori sudcoreano SK Hynix continuerà a espandere la produzione di chip di memoria utilizzati nelle applicazioni di intelligenza artificiale (Ia), in base a una stima per la quale la domanda globale è destinata a crescere nel lungo peridoo.


L’amministratore delegato Kwak Noh-jung ha dichiarato che il secondo più grande produttore di chip di memoria al mondo sarà in grado di produrre molti più chip di memoria ad alta capacità di banda (HBM) dopo aver completato le nuove strutture di produzione e imballaggio avanzato in Corea del Sud e negli Stati uniti. “Il mercato HBM è previsto in crescita continua poiché il numero di parametri e modalità sta aumentando per il miglioramento della qualità dell’Ia”, ha detto Kwak durante una conferenza stampa presso la sede dell’azienda a Icheon, a sud di Seoul, secondo quanto riporta il Nikkei Asia. “Prevediamo – ha aggiunto – che la domanda media annuale aumenterà del 60% nel medio e lungo termine poiché i dati e le dimensioni dei modelli stanno aumentando”.


I chip HBM, insieme alle unità di elaborazione grafica (GPU), sono fondamentali per il calcolo IA. Le GPU del produttore statunitense Nvidia sono il prodotto di gran lunga più diffuso sul mercato e SK Hynix è un fornitore chiave per l’azienda americana. SK Hynix ha già annunciato un piano da 20mila miliardi di won (13,5 miliardi di euro) per un grande impianto di produzione a Cheongju, in Corea del Sud, che produrrà anche chip HBM. Inoltre il mese scorso ha dichiarato che investirà 3,9 miliardi di dollari (3,6 miliardi di euro) per un impianto di confezionamento avanzato dei chip e perun centro di ricerca nello stato Usa dell’Indiana. E, ancora, ha reso noto che aprirà quattro fabbriche di chip di memoria di nuova generazione nel cluster dei semiconduttori di Yongin, in Corea del Sud, nell’ambito del programma voluto da Seoul per sviluppare ulteriormente l’industria dei semiconduttori.

A Parma la mostra sul ‘Mare Nostrum’ targata Delicious

A Parma la mostra sul ‘Mare Nostrum’ targata DeliciousRoma, 2 mag. (askanews) – Si inaugura domani a Parma “Mare Nostrum”, una mostra-evento inedita che coniuga riflessione, manifesto artistico e denuncia sui problemi ambientali che stanno compromettendo gli equilibri ecosistemici del mare, firmata dalla parmigiana leader nelle conserve ittiche Delicius in occasione del suo 50esimo anniversario.


La mostra, che aprirà i battenti il 4 maggio all’APE Parma Museo, è un percorso in 12 stanze di approfondimento immersivo, culturale ed emozionale che, intrecciando arte, storia industriale e territorio, vuole scuotere la coscienza del visitatore, rendendolo consapevole dei valori fondamentali che il mare offre al pianeta e all’uomo, e dei rischi che sempre più ne minacciano la sussistenza. Materiali storici, immagini e documenti originali, installazioni artistiche esclusive e contenuti multimediali si susseguiranno lungo il percorso dell’evento. Voluta e promossa da Delicius in collaborazione con Fondazione Monteparma e APE Parma Museo, la mostra inserisce l’attività della pesca e della conservazione delle acciughe e dei prodotti ittici dell’azienda nel contesto più ampio della difesa del mare e della sensibilizzazione sulle problematiche che oggi rischiano di comprometterne l’equilibrio ambientale.


“Vogliamo contribuire alla riduzione dell’inquinamento nei mari – spiega Irene Rizzoli, amministratore delegato di Delicius e co-curatrice della mostra, insieme all’Architetto Dario Costi – Ogni minuto l’equivalente di un camion pieno di plastica finisce negli oceani, provocando la morte di tartarughe, uccelli, pesci, balene e delfini, a cui si aggiungono sversamenti, pesca illegale e non sostenibile, migrazioni, allevamenti intensivi: un’emergenza ambientale che non può essere ignorata”.

Ippica, Lollobrigida: orgogliosi vittoria tutta italiana a Agnano

Ippica, Lollobrigida: orgogliosi vittoria tutta italiana a AgnanoRoma, 2 mag. (askanews) – “Con grande orgoglio celebriamo la vittoria di Capital Mail, condotto da Antonio Di Nardo e allenato da Gennaro Casillo, nella settantacinquesima edizione del Gran Premio della Lotteria di Agnano. Un successo tutto italiano che racconta la perfetta sintonia tra la potenza del cavallo e il talento dell’uomo che insieme possono raggiungere importanti risultati”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.


“Grazie a manifestazioni importanti come queste, l’ippica continua a rappresentare un’eccellenza nella nostra Nazione. Il Gran Premio della Lotteria di Agnano incarna i valori e la tradizione del trotto italiano e siamo entusiasti di continuare a supportare e promuovere questo magnifico mondo, a metà tra spettacolo, sport e intrattenimento. L’interesse per questo settore è ancora ampio. Lo dimostra il grande successo di pubblico che ha visto la presenza di adulti e bambini ieri all’ippodromo”, conclude il ministro.

Intesa SP: formati oltre 4300 under 30, tasso assunzione 80%

Intesa SP: formati oltre 4300 under 30, tasso assunzione 80%Milano, 2 mag. (askanews) – Sono più di 4300 i giovani che dal 2019 hanno frequentato i corsi di formazione gratuita di Giovani e Lavoro, programma di Intesa Sanpaolo per giovani non occupati tra i 18 e i 29 anni in cerca di opportunità e con voglia di mettersi in gioco, realizzato con la Fondazione Generation Italy, iniziativa non profit creata da McKinsey & Company. 2400 imprese sono state coinvolte e hanno avuto così la possibilità di organizzare colloqui con i giovani formati, senza costi, nelle attività scelte.


Il tasso di assunzione per le classi con attività di placement concluso è superiore all’80% (dati al 31/03/2024). Nei prossimi mesi partiranno 15 nuove classi di formazione in tutta Italia per un totale di più di 300 posti gratuiti. In Italia da anni si verifica quello che comunemente viene chiamato “il paradosso della disoccupazione giovanile”, che vede da un lato circa 1 milione di giovani disoccupati e dall’altro 1,14 milioni di posizioni di lavoro, anche entry level, disponibili e considerati dalle imprese come difficili da ricoprire (Fonte: dati Istat e Unioncamere, 2022).


Il programma Giovani e Lavoro è finalizzato a far incontrare offerta e domanda di lavoro nei settori più richiesti ovvero Hi-Tech (Java, Salesforce, Cyber Security e Data Engineer), Industria meccanica di precisione (CNC), Vendite, Alberghiero e Ristorazione: ai giovani è offerta la formazione gratuita finalizzata allo sviluppo di competenze tecniche, attitudinali e comportamentali (soft skills); alle aziende garantisce un bacino di persone formate per soddisfare le loro richieste. I percorsi durano tra le 3 e le 14 settimane a seconda del profilo formativo, sono tenuti per il 90% da remoto e per il 10% con attività laboratoriale, con 2 docenti sempre presenti in aula e un mentor che segue i giovani dall’inizio dei corsi fino al termine del placement. Per poter accedere ai corsi non è richiesta nessuna competenza pregressa né particolari titoli di studio ma solo il superamento di un test online e un colloquio motivazionale.


Giovani e lavoro ha inizialmente preso il via nelle aree a maggiore presenza di disoccupazione giovanile e posizioni aperte come Napoli, Roma, Milano per poi estendersi progressivamente sul territorio nazionale fino a coinvolgere 15 regioni. Intesa Sanpaolo attraverso le proprie divisioni commerciali coinvolge le imprese clienti come potenziali employer degli studenti; inoltre mette a disposizione la squadra di formatori interni della struttura Impact Learning ed erogano la maggior parte dei moduli di soft skills. Il programma rientra pienamente nell’impegno ESG di Intesa Sanpaolo a favore della crescita del Paese, un impegno che si declina con grande attenzione verso i giovani, il diritto all’istruzione, la formazione e l’accesso al mondo del lavoro.


(Fonte immagine: Intesa Sanpaolo)

Giappone valuta di seguire l’Ue nel regolamentare l’IA

Giappone valuta di seguire l’Ue nel regolamentare l’IARoma, 2 mag. (askanews) – Il Giappone sta considerando di seguire la strada già tracciata dall’Unione europea, creando una regolamentazione più cogente sullo sviluppo dell’Intelligenza artificiale (Ia).


Al momento il Giappone ha consentito alle aziende di autoregolamentarsi sulla base su linee-guida governative. Tuttavia – a quanto scrive oggi Nikkei – il consiglio strategico sull’Ia del governo avvierà discussioni a maggio sulla creazione di un quadro legale. Le discussioni copriranno i pro e i contro delle leggi e dei regolamenti che circondano lo sviluppo dell’Ia. Saranno analizzati le regole negli Stati uniti e il nuovo regolamento adottato dall’Europa, per poi procedere alla definizine di un quadro di norme per il Giappone.


Il consiglio baserà la sua discussione su un progetto messo insieme dal Partito liberaldemocratico (Ldp) – la formazione di maggioranza che esprime il primo ministro Fumio Kishida – a febbraio. La regolamentazione sarebbe soprattutto incentrata sugli sviluppatori di modelli linguistici su vasta scala – come ChatGPT di OpenAI – con verifiche di sicurezza, regolari rapporti di conformità da presentare da parte delle compagnie e la possibilità che vengano imposte sanzioni.


Uno degli elementi che la politica giapponese deve ancora ben definire è quali saranno i soggetti che dovranno adeguarsi. In particolare, al momento si parla di sviluppatori su grande scala, ma quanto grande e che ne sarà di progetti più limitati, è tutto ancora da chiarire. L’idea è quella d’inserire la nuova regolamentazione all’interno del documento di politica economica che verrà elaborato a giugno presentato alla sessione regolare della Dieta del 2025.


Tuttavia, all’interno del governo ci sarebbero anche posizioni di cautela rispetto alla possibilità di superare il sistema dell’autoregolamentazione per passare a norme cogenti, dopo che aziende come Google hanno messo in guardia contro eccessive regolamentazioni perché potrebbero ostacolare l’innovazione nel campo dell’Ia generativa. L’Ue ha il suo regolamento a marzo, mettendosi all’avanguardia nella normazione della materia, ma suscitando anche alcuni mal di pancia tra gli operatori del settore. Dal canto loro, gli Usa – veri dominatori di questa fase dello sviluppo dell’Ia – hanno reso obbligatorie valutazioni di sicurezza per alcuni sviluppatori di IA con un ordine esecutivo presidenziale. Anche la Cina ha assunto alcune misure per vietare lo sviluppo di Ia generativa nella misura in cui essa minacci la sicurezza nazionale.

Airbnb presenta le esperienze Icone: arte, cinema, sport, divi

Airbnb presenta le esperienze Icone: arte, cinema, sport, diviMilano, 2 mag. (askanews) – Airbnb ha presentato “Icone”, una nuova categoria di esperienze che coinvolgono grandi nomi della musica, del cinema, della televisione, dell’arte, dello sport e non solo. In questo modo sarà possibile dormire nella casa di Up, passare la notte nel Museo Ferrari oppure passare una serata con Kevin Hart. Sono state annunciate le prime 11 Icone su Airbnb, e altre esperienze si aggiungeranno all’elenco nel corso dell’anno.


“Le Icone aprono porte per mondi che fino ad ora esistevano solo nella tua immaginazione”, ha detto Brian Chesky, co-fondatore e CEO di Airbnb. “Mentre la vita diventa sempre più digitale, ci concentriamo sul portare più magia nel mondo reale. Con Icone, abbiamo creato le esperienze più straordinarie sulla Terra.” Queste le prime undici proposte: Sogni galleggianti nella casa di Up: dormi in una delle case più famose di Disney e Pixar che, sì, fluttua nell’aria. Entrerai nel mondo di Carl grazie a questa dettagliata ricostruzione della sua casa, provvista di oltre 8.000 palloncini e situata tra le scenografiche rocce rosse di Abiquiú, nel Nuovo Messico.


Dormi nel Museo Ferrari: lasciati coinvolgere dal mondo delle corse con un soggiorno presso il Museo Ferrari di Maranello. Il tuo letto sarà realizzato con la stessa pelle dei sedili della Ferrari. Potrai fare un giro di pista con l’Ambassador Ferrari Marc Gené e assistere alla corsa più importante dell’Emilia-Romagna come VIP. Entra nel mondo di X-Men ’97: vivi come uno degli X-Men con questa riproduzione animata 2D della X-Mansion della Marvel Animation a Westchester, nello stato di New York. Potrai padroneggiare le tue abilità mutanti e persino allenarti nella Stanza del Pericolo.


Trattati da VIP con Kevin Hart: Kevin Hart ti porta nella Coramino Live Lounge, riservata esclusivamente ai membri, per una serata super. Unisciti a Kevin e ai suoi amici in questo speakeasy segreto, dove ti offriranno una degustazione di tequila e uno spettacolo di cabaret dal vivo con i migliori comici in circolazione. Svegliati nel Museo D’Orsay: soggiorna nell’iconica sala dell’orologio del museo d’arte parigino, trasformata in una lussuosa camera da letto da Mathieu Lehanneur, designer della torcia e del braciere dei Giochi di Parigi 2024. Dalla terrazza potrai assistere alla storica cerimonia di apertura dei Giochi olimpici che si terrà lungo la Senna.


A tu per tu con Doja Cat: fresca di tour tra i più grandi palchi del mondo, Doja ti ospita per un’esperienza più intima. Goditi un’indimenticabile esibizione domestica dell’artista vincitrice di un Grammy, che includerà le sue canzoni preferite e brani dell’ultimo album. Soggiorna nella casa di Prince del film Purple Rain: Prince ha acquistato la casa di Minneapolis che compare nel leggendario film Purple Rain, che finora non è mai stata accessibile al pubblico. Visita la casa e ascolta brani inediti di Prince in un’esclusiva sessione in studio. Gioca con Khaby Lame: il sensazionale influencer di TikTok Khaby Lame ti invita nella sua città, Milano, per un’epica esperienza di gioco notturna. Soggiornerai in un loft da gamer unico nel suo genere, progettato da Khaby stesso. #learnfromkhaby, impara da lui e affrontalo in una Battle Royale di Fortnite. Parti in tournée con Feid: unisciti alla superstar del reggaeton nel suo FERXXOCALIPSIS World Tour per un’intera settimana. Partecipa alle prove, sali sul bus della tournée e accedi al backstage di ogni spettacolo. Vivi come la star di Bollywood Janhvi Kapoor: Janhvi Kapoor ti invita nella leggendaria casa della famiglia Kapoor a Chennai, in India. Scopri i suoi segreti di bellezza in stile Bollywood, assaggia i suoi piatti preferiti dell’India meridionale e molto altro. Janhvi ti ospiterà personalmente in questo indimenticabile pernottamento. Vivi momenti indimenticabili con Inside Out 2: in previsione dell’uscita il 19 giugno di Inside Out 2, il nuovo film Disney e Pixar, puoi pernottare nel Quartier generale, il centro di controllo delle emozioni di Riley. La tua host, Joy, ti accoglierà nel suo vivace mondo per assistere alle emozioni in azione e aiutare a mantenere l’equilibrio. Icone è una nuova categoria che sarà disponibile direttamente sulla home page. La maggior parte delle attività non ha un costo di partecipazione, e in ogni caso non si superano mai i 100 dollari per ospite. Un conto alla rovescia mostra il tempo che manca alla pubblicazione di ciascuna esperienza e gli ospiti possono richiedere di prenotare tramite l’app. I fortunati ospiti selezionati riceveranno un biglietto d’oro digitale. Nel 2024 verranno messi a disposizione oltre 4.000 biglietti d’oro.

La Valle d’Aosta del vino vola alto puntando su autoctoni e qualità

La Valle d’Aosta del vino vola alto puntando su autoctoni e qualitàMilano, 2 mag. (askanews) – Vincenzo Grosjean è quello che si dice ‘uno che la sa lunga’ sul vino e sulla sua Valle d’Aosta dove è nato 70 anni fa. Viticoltore a Quart e per quasi 30 anni responsabile della consulenza nel settore viticultura dell’assessorato regionale all’Agricoltura, è dal maggio 2023 il presidente del Consorzio Vini Valle d’Aosta, dopo essere stato fino al 2013 presidente dell’Association Viticulteurs Encaveurs, poi diventata associazione Vival e oggi appunto Consorzio. ‘L’ente consortile è nato due anni fa dopo una lunghissima gestazione partita negli anni Settanta, quando le associazioni di viticoltori, una ventina dato che ce ne era una ogni paio di Comuni, hanno fatto ripartire il settore in Valle d’Aosta’ spiega ad askanews, ricordando che ‘la vigna allora non era un mestiere ma una passione di famiglia, poi c’è stata un’evoluzione soprattutto con l’introduzione della Doc e la nascita delle cooperative dove sono entrati grande parte di questi viticoltori’.


La più piccola (poco più di 3.200 kmq complessivi) e tra le meno piovose regioni italiane ha circa 500 ettari di vigneti, di cui più o meno 390 a Doc e gli altri composti da vigneti familiari utilizzati per autoconsumo. Vigne che vanno dai 300 metri di Pont San Martin ai 1.200 di Morgex. ‘Abbiamo quasi mille metri di dislivello e questo ha creato nel tempo l’esigenza di avere molti vitigni autoctoni che si ambientassero ad ogni microzona’ continua Grosjean, precisando che, ‘abbandonati quelli ‘di quantità’, oggi ne utilizziamo una decina ma a questa selezione ce ne manca ancora qualcuno su cui stiamo lavorando con i ricercatori’. Vincenzo Grosjean è ‘l’uomo giusto al posto giusto nel momento giusto’: ha la memoria di quello che è stata la viticultura qui, conosce la realtà produttiva e la burocrazia regionale, ha una grande passione e la voglia di vedere crescere questo territorio. ‘Da un po’ di anni stiamo assistendo all’arrivo di diversi giovani che, o prendono in mano l’azienda di famiglia o danno vita a nuove realtà’ prosegue, sottolineando che ‘si tratta di ragazzi che hanno studiato agricoltura e enologia, che sono formati, cosa che ai nostri tempi mancava’. La spinta delle nuove generazioni è uno dei motivi della crescita qualitativa che negli ultimi decenni ha caratterizzato la produzione enologica italiana e la Valle d’Aosta non fa storia a sé. La spinta qui però deve essere più forte che altrove, perché nonostante in questo splendido territorio racchiuso tra le montagne più alte d’Europa la viticultura affondi le sue radici nell’età del Bronzo e ci siano una biodiversità e un patrimonio ampelografico straordinari, il vino non ha ancora l’attenzione e lo spazio che merita. Serve includerlo nel progetto di comunicazione turistica regionale e promuoverlo attraverso un piano dedicato all’enogastronomia, visto anche il crescente successo dell’enoturismo sperimentato da alcune Cantine. E serve soprattutto fare squadra tra tutti gli attori del mondo enologico e delle eccellenze gastronomiche locali (così ben raccolte da Stefano Lunardi all”Erba Voglio’ di Aosta) per un’azione continuativa di comunicazione e marketing che racconti il vino e il cibo per quello che sono, elementi imprescindibili del territorio, della sua storia, della sua cultura e dell’identità locale. Puntando per il vino, se possibile, su pochi vitigni facilmente riconoscibili nel bicchiere. L’essere piccoli è strutturalmente un limite ma paradossalmente potrebbe facilitare la coesione di intenti basata su qualità, rispetto per l’ambiente, sostenibilità e giusto valore. Il Consorzio può giocare in questo senso un ruolo importante, così come l’impegno per l’eccellenza e il futuro della propria terra profuso dalle più grandi realtà private e cooperative regionali, Les Cretes e Cave des Onze Communes, a cui si aggiungono la passione e la ricerca senza compromessi del giovane Didier Gerbelle, ma anche l’esperienza di Elio Ottin, passando per la raffinata pulizia di Les Granges, La Vrille, Cave Gargantua, Grosjean e Rosset Terroir con i suoi ottimi Petite Arvine, fino all’eleganza del solitario (Maison) Anselmet, solo per citare alcune delle Cantine più interessanti. C’è poi la micro Cantina Cave Monaja dell’enologo valdostano Chul Kyu ‘Andrea’ Peloso, riuscito in meno di cinque anni a portare le sue (pochissime) bottiglie, frutto di un faticoso quanto meritorio recupero di vigne storiche abbandonate, sui tavoli dei principali ristoranti stellati italiani, a partire naturalmente dal Caffè Nazionale di Paolo Griffa ad Aosta. Nel frattempo, i vignaioli locali si godono i frutti della vendemmia 2023 che è stata qualitativamente molto buona e in quantità superiore a quella del 2022: con circa 2,5 mln di bottiglie contro l’1,8 mln dell’anno precedente, oltre a qualche altro centinaio di migliaio che viene vendute come vini da tavola o comunque non Doc. Nonostante l’incremento, il numero di bottiglie prodotto in Valle d’Aosta è tale da fare oggettivamente fatica ad essere esportato fuori regione e ancor di più all’estero, rimanendo sostanzialmente appannaggio del mercato locale, visto anche il grande afflusso di turisti ‘che ne consumano una grossa fetta grazie alla ristorazione regionale: in tutti i ristoranti e locali c’è una discreta, se non buona, carta dei vini valdostani e questo per le piccole aziende agli inizi è estremamente importante’. Della sessantina di Cantine che producono vini che rientrano nelle Doc, 52 fanno parte del Consorzio. Le aziende imbottigliatrici sono 55, le cooperative sono sei (oltre a Cave des Onze Communes, ci sono Cave Mont Blanc de Morgex et La Salle, Cantina de La Kiuva di Arnand, Caves Cooperatives de Donnas, Cave Cooperative de l’Enfer (CoEnfer) di Arvier e La Crotta di Vegneron di Chambave) e le famiglie che si occupano di coltivare il vigneto sono circa 800. ‘Quello della parcellizzazione è uno dei problemi della viticultura valdostana: anticamente si abitava nelle valli laterali ma tutti avevano il vigneto nel fondovalle: ad esempio, i miei antenati, a Quart, affittavano la loro azienda in cambio di vino e castagne’ racconta ad askanews Vincenzo Grosjean, evidenziando che ‘questo ha fatto sì che poi, nelle famiglie numerose, ad ogni passaggio generazionale ognuno voleva un pezzo di vigneto, che è stato quindi frazionato in maniera impressionante dalla fine del ‘800 ad oggi’. ‘L’altro grosso problema è che per tanti anni c’è stata la possibilità di costruire praticamente ovunque, mentre adesso finalmente abbiamo dei piani regolatori molto più definiti e rigidi, e le nuove generazioni stanno affittando o vendendo questi terreni e si incomincia a fare degli accorpamenti’ continua, ricordando che ‘spesso gli accorpamenti sono comunque difficili, perché molti sono emigrati e quindi ci sono dei proprietari di terreni che sono introvabili: io per mettere insieme il vigneto Rovetta, il cui primo lotto è intorno ai 4,5 ettari, ho fatto 36 atti di acquisto e sono andato fino a Parigi per incontrare il nipote di una signora che era emigrata negli Stati Uniti’.


Il vitigno bianco più utilizzato è il Prié Blanc, che la fa da padrone nei circa 32 ettari di Morgex e La Salle. Nel resto della valle, ci sono Muscat Blanc di Chambave, Petite Arvine e Chardonnay che si attestano intorno ai 25 ettari l’uno, e poi rimangono tracce di Muller Thurgau e Traminer. Nei rossi il vitigno predominante è il Petit Rouge, coltivato in un centinaio di ettari, che rientra in cinque sottozone e può prendere il nome ad esempio di Torrette, che è il vitigno principe della famiglia degli ‘Orious’ che una volta rappresentava gran parte della viticultura regionale. ‘Poi c’è il Fumin che fino a pochi anni fa non era considerato perché è un vitigno particolare, molto rustico, e che finché era utilizzato in assemblaggio con altre uve dava problemi perché veniva vendemmiato troppo presto’ prosegue Grosjean, evidenziando che ‘adesso che abbiamo fatto una selezione e abbiamo delle piante nelle zone più vocate, è diventato un vitigno molto interessante. Infine – continua – non va sottovalutato il Cornalin, di cui al momento non c’è una grande quantità ma che sta crescendo, e altri vitigni minori’. Un capitolo a parte quello della bassa valle, dove troviamo il Picotendro, una sottovarietà di Nebbiolo ‘coltivato da sempre nella difficile ed eroica zona di Donnas e che ci fa ben sperare’. Poi ci sono Pinot Noir e Gamay, i primi vitigni introdotti negli anni Settanta dal canonico Joseph Vaudan. ‘Il Pinot Noir sta avendo un bel successo e ci sta dando grandissime soddisfazioni, anche perché si è finalmente capito che va piantato nelle zone più alte e più fresche per avere delle maturazioni più delicate’ continua, precisando che ‘il Gamay rimane un vitigno poco sfruttato ma è il vitigno più facile: matura sempre, è molto produttivo e non patisce alcuna malattia, fa un vino buono ma con poco charme, è un po’ il nostro rosso di partenza. Infine abbiamo vitigni minori come il Mayolet, il Vuillermin e il Neyret che stanno un po’ per volta prendendo piede’. Il presidente racconta infine le importanti novità che riguardano il Disciplinare di produzione del 1985, che saranno discusse e approvate entro maggio. ‘Abbiamo presentato in via formale la richiesta di arrivare a piantare vigna fino a mille metri, quindi salendo di circa 200 metri di media’ racconta Grosjean, precisando che la decisione è stata presa ‘alla luce dei cambiamenti climatici e per le nuove tipologie di vino come il Pinot Nero da spumante’, ma anche perché ‘ci sono tanti terreni che sono sempre stati coltivati a vigneto che sono a riposo da almeno settant’anni, e sarebbe importante poterli recuperare’. ‘Puntiamo poi ad avere la Doc Valle d’Aosta anche per gli spumanti, perché è un mercato in forte crescita e stiamo vedendo dei risultati qualitativi estremamente interessanti’ evidenzia, aggiungendo che ‘le aziende sono una quindicina, la stragrande maggioranza delle quali produce Metodo Classico’.

Prandini (Coldiretti): alberi monumentali patrimonio inestimabile

Prandini (Coldiretti): alberi monumentali patrimonio inestimabileRoma, 2 mag. (askanews) – “L’agricoltura è diventata sempre più centrale nella protezione dell’ambiente, assicurando una costante manutenzione del territorio e una salvaguardia del paesaggio, sia in termini di tutela dal dissesto idrogeologico che di difesa delle sue bellezze e della sua biodiversità, di cui gli alberi monumentali rappresentano senza dubbio un patrimonio inestimabile, anche in chiave turistica”. Lo ha detto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, intervenendo alla presentazione del rapporto “Piccoli Comuni e Alberi Monumentali d’Italia 2024” promosso da Fondazione Symbola in collaborazione con il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Coldiretti, Fai Cisl, AMI Alberi Monumentali d’Italia.


Un ruolo, quello dell’agricoltura, riconosciuto dalla Legge di Orientamento, fortemente voluta da Coldiretti, che è stato ora rafforzato dalla nuova figura dell’agricoltore “custode”. “Oltre alla conservazione e valorizzazione delle produzioni locali, dall’allevamento di razze animali alla coltivazione di varietà vegetali, le aziende agricole – ha spiegato Prandini – sono diventate interlocutore qualificato delle pubbliche amministrazioni per la gestione del territorio, a partire proprio dalla difesa di formazioni vegetali e arboree monumentali”. “Si tratta di principi su cui la Coldiretti ha impostato la sua strategia e cioè la valorizzazione dei sistemi produttivi di qualità, sostenibili e rispettosi dell’ambiente affiancati dall’innovazione per rendere sempre più competitiva la produzione italiana e garantire un reddito adeguato agli agricoltori anche grazie al supporto delle attività connesse per attrarre così un numero crescente di giovani”, ha concluso il presidente di Coldiretti.