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Autore: Redazione StudioNews

Autonomia, Tajani: vigileremo perchè favorisca tutti, non alcuni

Autonomia, Tajani: vigileremo perchè favorisca tutti, non alcuniRoma, 16 apr. (askanews) – “Noi riteniamo che l’Autonomia debba essere una riforma che favorisce tutta l’Italia, da Bolzano a Pantelleria. Non deve essere una riforma a vantaggio dell’uno a danno l’altro. Vigileremo su questo, lo abbiamo già fatto e continueremo a farlo nel corso del dibattito parlamentare che ci sarà nelle prossime settimane. Anche se ritengo che il voto ci sarà più in là”. Lo ha detto il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, nella conferenza stampa di presentazione dell’accordo con Svp in vista delle elezioni Europee.


“Comunque vigileremo perché ci sia grande equilibrio. Noi – ha aggiunto – siamo una grande forza nazionale, dobbiamo guardare agli interessi del Nord, del Sud e anche del Centro. Però all’interno di Forza Italia non ci sono problemi, non ci sono malumori, lavoriamo sempre con grande coesione ma la nostra forza è quella di avere sempre una posizione comune all’esterno”.

Calcio, Gualtieri: ancora in tempo per aprire stadio Roma entro 2027

Calcio, Gualtieri: ancora in tempo per aprire stadio Roma entro 2027Roma, 16 apr. (askanews) – “A che punto siamo con lo stadio della Roma? La società, sulla base del dibattito pubblico e delle prescrizioni, sta svolgendo i sondaggi archeologici, che a Roma bisogna fare sempre, per poter poi completare il progetto definitivo che sarà quello che si realizzerà. Ora il progetto non è più nelle nostre mani, ma se tutto va bene, i sondaggi sono positivi e la società è in grado, in pochi mesi, di presentare il progetto definitivo e quindi esecutivo, iniziano i lavori ed è ancora alla portata l’obiettivo del 2027, cioè del centenario della Roma. Tempi anche qui da record, ma questo è il cronoprogramma”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri intervistato nel podcast del canale social The Roman post.

Edison accelera nel fotovoltaico con nuovo impianto in Sicilia da 41 MW

Edison accelera nel fotovoltaico con nuovo impianto in Sicilia da 41 MWAidone (En), 16 apr. (askanews) – Edison accelera nello sviluppo del fotovoltaico con l’inaugurazione in Sicilia di un nuovo impianto fotovoltaico da 41 MW. Con l’entrata in esercizio del nuovo impianto di Aidone (Enna), il gruppo conferma la propria strategia di crescita nelle energie rinnovabili che prevede 2 GW di capacità installata fotovoltaica al 2030.


Il parco fotovoltaico di Aidone, denominato Solecaldo, genera circa 71,5 GWh di energia rinnovabile all’anno, soddisfacendo il fabbisogno energetico di 26.500 famiglie ed evitando l’emissione in atmosfera di oltre 29.000 tonnellate di CO2 all’anno. “Con il nostro piano di investimenti nelle fonti rinnovabili confermiamo l’impegno nella sfida della transizione energetica volto a realizzare un futuro sostenibile per le aziende e le persone”, ha commentato Nicola Monti, amministratore delegato di Edison. “Edison ha un forte legame con la Sicilia dove è presente attraverso tutti i principali business, dalla generazione elettrica alla vendita di energia e servizi a valore aggiunto per i clienti sia pubblici che privati. Grazie al nuovo impianto di Aidone rafforziamo ulteriormente la nostra presenza nella regione, aumentando la quota di energia rinnovabile a disposizione del territorio”.


“Con l’impianto di Aidone diamo avvio a una robusta pipeline di crescita che farà di Edison uno dei player di riferimento anche nel settore fotovoltaico”, ha spiegato Marco Stangalino, vicepresidente esecutivo Power Asset Edison. “Un ambito questo più recente rispetto all’eolico, di cui siamo leader in Italia, e nel quale abbiamo importanti target di sviluppo”. I lavori di costruzione sono iniziati nel novembre del 2020 e sono durati 2 anni e mezzo, impiegando 45 imprese fornitrici, per un totale di oltre 140mila ore lavorate. L’allaccio alla rete elettrica nazionale e la conseguente entrata in esercizio dell’impianto sono avvenuti nel dicembre 2023. Edison ha riqualificato il territorio in prossimità dell’impianto fotovoltaico attraverso la piantumazione di 10.600 ulivi distribuiti su 17 ettari.

Siccità in Puglia, raccolto grano compromesso al 20-25%

Siccità in Puglia, raccolto grano compromesso al 20-25%Roma, 16 apr. (askanews) – Per l’assenza di piogge e la prolungata siccità risulta già compromesso il raccolto di grano in Capitanata e nell’areale di Altamura in Puglia, con una perdita stimata che si attesta già al 20-25% della produzione. Lo denuncia Coldiretti Puglia. L’allarme riguarda sia il Foggiano sia la zona di Altamura dove la siccità persistente ha seccato i campi, con la terra arsa e spaccata per la mancanza di piogge e una perdita di 100 milioni di metri cubi d’acqua negli invasi rispetto allo scorso anno, sulla base dei dati dell’Osservatorio dell’Anbi.


Per il clima primaverile che ha caratterizzato l’autunno e l’inverno con le temperature ben al di sopra della norma è andato a male il raccolto delle clementine e si attende il riconoscimento della calamità da siccità per il comparto agrumicolo. Ora a forte rischio siccità sono i cereali e i legumi, mentre gli ulivi sono in perenne vegetazione. La crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle. La Puglia è la regione d’Italia dove piove meno, con 641,5 millimetri annui medi e la Regione mantiene anche il primato negativo della disponibilità annua media di risorsa pro capite con soli 1000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2330 metri cubi. D’altro canto ogni anno va perso l’89% dell’acqua piovana.

Inflazione, Istat: a marzo rivista all’l,2% annuo da 1,3%

Inflazione, Istat: a marzo rivista all’l,2% annuo da 1,3%Roma, 16 apr. (askanews) – L’Istat stima per il mese di marzo che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registri una variazione congiunturale nulla e un aumento dell’1,2% su base annua, da +0,8% a febbraio. La stima preliminare per marzo era di un’inflazione dell’ 1,3%.


Nel mese di marzo l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile a 2,3%, mentre quella al netto dei soli beni energetici decelera da 2,6% a 2,4%.

Inaugurata 62esima edizione Salone del Mobile con Urso e Santanchè

Inaugurata 62esima edizione Salone del Mobile con Urso e SantanchèMilano, 16 apr. (askanews) – È stata inaugurata la 62esima edizione del Salone del Mobile di Milano. Al taglio del nastro con la presidente Maria Porro e il numero uno di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin, il ministro delle Imprese, Adolfo Urso e il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, oltre al presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Per festeggiare i 25 anni del Salone satellite all’apertura anche Marva Griffin con una rappresentanza di giovani designer, uno per ogni Paese partecipante. Presenti anche i vertici di Fiera Milano, con l’ad Francesco Conci, e di Fondazione Fiera Milano, con Enrico Pazzali.


Questa edizione nei suoi 174.457 metri quadrati monoplanari, ospita oltre 1.950 espositori da 35 Paesi, 185 brand tra debutti e ritorni. Un focus tra i padiglioni di Rho con le due biennali dedicate alla cucina e un biglietto speciale per gli studenti a 15 euro. All’apertura ai tornelli centinaia di persone in coda per visitare i padiglioni di questa che da molte parti considerano una edizione record.

Concorso enologico istituti agrari, hanno partecipato 24 scuole

Concorso enologico istituti agrari, hanno partecipato 24 scuoleRoma, 16 apr. (askanews) – Hanno partecipato 24 istituti agrari, provenienti da 14 diverse Regioni all’ottavo concorso enologico per istituti agrari d’Italia, organizzato dal Masaf, dal Crea e dal Mim, in collaborazione con Renisa. I vincitori sono stati premiati ieri al Vinitaly, in concomitanza con la Giornata Nazionale del Made in Italy, alla presenza del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Sessantotto in totale i vini in gara, di cui 31 bianchi, 28 rossi e 9 rosati, suddivisi in tranquilli (58), spumanti (7), passiti (2), frizzanti (1), a denominazione IGP (37), DOC (21), DOCG (6), VSQ (Vini Spumanti di Qualità 4).


I vini sono stati valutati in base a 5 categorie: vini tranquilli DOC e DOCG, vini tranquilli IGT, vini spumanti DOC, vini spumanti VSQ (vini spumanti di qualità), vini passiti. La giuria, composta da due diverse commissioni esaminatrici, ciascuna formata da 5 enologi (3 interni CREA e 2 esterni, in possesso del titolo di studio e requisiti previsti dal D.M. 9 novembre 2017 che disciplina i concorsi enologici ), ha utilizzato la scheda per l’analisi sensoriale “Union Internationale des Oenologues”, che prevede la valutazione di 14 parametri relativi a vista, olfatto e gusto per vini tranquilli e per vini frizzanti/spumanti. Il punteggio finale, fino ad un massimo di 100 punti, è il risultato della media aritmetica ottenuta dalle 10 valutazioni (10 schede) raccolte per ciascun vino in competizione, escludendo il punteggio più alto e quello più basso. Hanno raggiunto il punteggio minimo (80 punti) per essere premiati ben 66, a testimonianza non solo del crescente interesse e della maggiore partecipazione delle scuole, ma anche dell’aumento degli standard qualitativi dei vini. Si segnala anche una maggiore attenzione alla tutela dell’ambiente con 11 vini biologici presentati.


Il CREA Viticoltura ed Enologia quest’anno, novità assoluta, ha deciso di conferire un ulteriore premio, un “Attestato di merito”: al miglior vino classificato per ciascuna delle 5 categorie del concorso (vini bianchi tranquilli, vini rosati tranquilli, vini rossi tranquilli, vini spumanti, vini passiti), e al vino che ha ricevuto in assoluto il punteggio più alto, la “menzione speciale” per la migliore innovazione (spumante 2016 Vivarelli fuori concorso per l’annata, presentato con un metodo di spumantizzazione proprio, a marchio depositato, metodo Scacchi), alla spunto di comunicazione più efficace in relazione al proprio vino, presentato nella Sezione Idea Marketing (alla sua quarta edizione), a latere del concorso enologico, lanciata da CREA e Renisa.

Alla Biennale di Venezia anche il Padiglione del Grenada

Alla Biennale di Venezia anche il Padiglione del GrenadaRoma, 16 apr. (askanews) – Manca poco all’inaugurazione di una delle manifestazioni d’arte più attese e prestigiose d’Italia: la 60° Biennale di Venezia, che aprirà i battenti a partire dal 20 aprile fino al 24 novembre. Il titolo di questa edizione “Stranieri Ovunque” – “Foreigners Everywhere” sottolinea una poetica contraria a razzismo e xenofobia.


La Biennale quest’anno avrà la partecipazione di 88 Stati esteri articolati nei Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Tra questi riconferma la sua presenza il Grenada, isola nel mar dei Caraibi conquistata in origine dai francesi con uno sterminio degli indigeni e passata poi, storicamente, sotto dominio inglese. Il progetto espositivo, curato da Daniele Radini Tedeschi, si intitola “No man is an island” traendo spunto dai versi del poeta John Donne. L’intenzione curatoriale è quella di dare un volto collettivo all’umanità – senza divisioni o separazioni – a tal punto che la morte di un uomo diventa lutto interiore di ognuno. Gli artisti in mostra, alcuni originari del luogo e altri internazionali, si sono ispirati anche al pensiero dello scrittore martinicano Édouard Glissant che sottolinea quanto ogni popolo non debba avere una identità fissa bensì aprirsi all’ascolto, attraverso il dialogo e lo scambio reciproco. Combattere divisioni, totalitarismi di qualsiasi natura si fa sempre più urgente in Europa, nel Mediterraneo e nel mondo, in un momento storico in cui il numero di migranti forzati ha toccato le massime vette. Migrazione, decolonizzazione, trans-culturalità saranno i filoni espressivi di ogni autore in mostra, considerando inoltre quanto i Caraibi, di cui il Grenada fa parte, siano attualmente osservatorio significativo di influssi culturali diversi per la presenza di amerindi, africani, europei e indiani; terra che si pone, in assoluto, come luogo di incontro, relazione e passaggio verso il continente americano.


Jason deCaires Taylor è autore di sculture “sottomarine” abbandonate nei fondali oceanici, alterate nel tempo da una variopinta fauna sommersa, che rappresentano una fusione tra essere uomo e essere mondo, dove i riflessi della figura sulla superficie danno la visione di una sagoma cangiante e ogni volta nuova. Una ricerca invece concentrata sul linguaggio è propria di Lorenzo Marini, artista italiano che ragiona su quanto i sistemi linguistici, rappresentati da lettere su tela, possano influire nei rapporti umani creando gorghi e separazioni. Gabriele Maquignaz mette in scena sulla tela un’esplosione mistica e spirituale che apre a una possibilità di salvezza. Suelin Low Chew Tung invece si concentra sui mutamenti del proprio corpo colpito da una grave malattia che, se da un lato genera quasi un senso di estraneità, dall’altro determina “un’etica di complicità” verso l’esterno. E ancora Antonello Diodato Guardigli (ADGART), con un gigantesco catasto di detriti e macerie, pone lo spettatore dinnanzi alle conseguenze di ogni guerra. Benaiah Matheson torna sui rapporti tra due culture, da lei vissute, che interessano luoghi profondamente diversi: Carriacou (isola sorella del Grenada) e Huddersfield (Regno Unito). Nello Petrucci mette in scena, con una grande scultura in vetro, l’abisso interiore di un uomo clownésco, portavoce di un pensiero totalizzante. Frederika Adam e Alma Fakhre, al contrario, prospettano un universo mistico, in equilibrio; in particolare la prima lo fa con fotografie aventi a soggetto l’ecosistema, come a ricordare che il genere umano non custodisca in sé il principio di esclusività, mentre l’artista Fakhre mostra attraverso fotografia e pittura uno studio che rimanda al concetto di comunità e unicità al contempo.


Con Breakfast invece arte cinetica e uomo si rapportano: esperienze interattive tra macchina e visitatore registrano brevi interazioni di ogni individuo a contatto con il monitor generando una memoria dell’opera d’arte collettiva e non più individuale. The Perceptive Group si presenta come un collettivo di artisti, alcuni residenti in Grenada mentre altri internazionali – Bollani, Feofeo, Carlo Ciucchi Picchio, Fiorangela Filippini, Gina Marziale, Silvana Mascioli, Luca Ripamonti, Michele Rosa, Salvatore Scaramozzino, Emilio Sgorbati, Fedora Spinelli- orientati a una ricerca pittorica, scultorea, fotografica, proiettata nel “sistema complesso di un’identità relazionale” dove l’individualità di ciascuno si fonde in un contesto di comunione attraverso l’attenzione prestata alle relazioni tra le cose o semplicemente seguendone la loro reciproca “corrispondenza”.

Accordo Ismea-Aite per monitorare e valorizzare l’enoturismo

Accordo Ismea-Aite per monitorare e valorizzare l’enoturismoRoma, 16 apr. (askanews) – Fornire una base metodologica di supporto al sistema dei dati sull’enoturismo: è l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato al Vinitaly tra Ismea e Aite, l’associazione italiana turismo enogastronomico. E oggi è stata presentata al Vinitaly la prima indagine sull’enoturismo, frutto di questo accordo. Un’esperienza, quella del turismo del vino, che coinvolge 13,4 milioni di enoturisti italiani, il 64,5% dei viaggiatori, rappresentando un’attrazione soprattutto per americani e europei.


L’indagine, illustrata nell’ambito del convegno “In viaggio tra vigne e cantine: numeri, profili e tendenze dell’enoturista italiano”, ha evidenziato che il livello di soddisfazione degli enoturisti italiani è molto alto. Tre enoturisti su quattro si dichiarano soddisfatti soprattutto per la qualità del servizio in occasione delle visite in cantina e delle altre iniziative, per i rapporti con la comunità locale e per le modalità di prenotazione delle esperienze proposte. Nel cluster degli under 24 sono stati indicati margini di miglioramento soprattutto in merito alla qualità del servizio, alla facilità di prenotazione e al reperimento di informazioni.


Per Livio Proietti, presidente di Ismea “l’obiettivo dell’intesa è mettere sotto la lente di ingrandimento le principali variabili qualitative e quantitative dell’enoturismo italiano, un segmento rilevante del sistema vitivinicolo nazionale che lega prodotti e territori, contribuendo anche al successo del made in Italy. L’enoturismo, come anche l’agriturismo, comparto che l’Istituto monitora ormai da diversi anni, rappresenta un’importante leva di marketing, preservando l’attrattività delle aree rurali sempre più soggette a fenomeni di spopolamento”. “Il comparto enoturistico – ha aggiunto Roberta Garibaldi, Presidente di Aite – rappresenta ormai un fenomeno rilevante in termini economici e in ulteriore crescita per i ricavi delle aziende italiane del vino. Il livello raggiunto dall’enoturismo è tale da richiedere una vera e propria analisi scientifica strutturata, per poter delineare i flussi in ingresso e colmare il gap tra il desiderio del turista e la reale fruizione e per realizzare progetti di sistema, accompagnando il turismo rurale e gli investimenti pubblici e privati necessari per rilanciare occupazione e creare ricchezza”.


I dati evidenziano che la maggior parte dei turisti (circa il 50% tra quelli generici, quasi il 55% tra quelli legati al mondo del vino) si trattengono nei luoghi di vacanza per 2/3 giorni, andando oltre il “mordi e fuggi”: il 31% indica una durata di 4 giorni o più, valore che sale per gli enoturisti al 38%. Tra i wine lover, la metà ha visitato una o due cantine, il 36% almeno tre strutture, ma si osservano valori anche più alti nella classe tra 25 e 34 anni di età. Il turismo legato al vino, ha evidenziato la relazione introduttiva di Tiziana Sarnari esperta del settore di Ismea, si dimostra ancora più vitale per le cantine in annate meno fortunate come quella appena trascorsa, in cui alla lieve battuta d’arresto dell’export, si associa una stagnazione della domanda domestica. Un 2023 che passerà alla storia per una vendemmia particolarmente scarsa, la più leggera dal Dopoguerra, con 38,3 milioni di ettolitri, in calo del 23,2% sui volumi 2022, ma che ha visto il nostro Paese, unico tra i grandi player del vino, ridurre al minimo le perdite oltre frontiera (1% in volume e -0,8% in valore nel 2023, a fronte dei dati ben più negativi di Spagna e Francia).

Migranti, Ioculano (Pd): Cpr a Diano Castello scelta scellerata

Migranti, Ioculano (Pd): Cpr a Diano Castello scelta scellerataGenova, 16 apr. (askanews) – “Alla fine l’inutile centro di permanenza per il rimpatrio è arrivato e a pagarne il prezzo sarà l’area del dianese. Come Pd abbiamo sempre sostenuto che un Cpr nella nostra provincia non servisse, per le dinamiche della migrazione del nostro territorio. È stato invece più volte invocato dalla Lega e in particolar modo dal sindaco di Ventimiglia e questo è il risultato visibile a tutti”. Lo afferma il consigliere del Pd in Regione Liguria ed ex sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano, commentando la decisione del Viminale di realizzare il Cpr della Liguria nell’ex caserma Camandone di Diano Castello, in provincia di Imperia.


“Non condividiamo la scelta – aggiunge il consigliere regionale – non condividiamo l’utilità e non condividiamo le modalità con cui si è arrivati a definire l’apertura di questo centro. Quando si aprono strutture di questo tipo e lo Stato investe delle risorse economiche porre dei limiti in termini di persone ospitate è una pura illusione, perché solo chi non ha esperienza in questo campo sa che a seconda dell’emergenza la disponibilità numerica si deve ampliare. La realtà ci dice che le strutture si dimensionano in base alle necessità e all’urgenza contingente”.  “Dispiace – conclude Ioculano – per quelle comunità e per quei sindaci che dovranno subire questa imposizione da parte del Ministero, ma sanno senz’altro a chi devono imputare la responsabilità di una scelta così scellerata”.