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Autore: Redazione StudioNews

Tennis, Sinner si ferma in semifinale a Montecarlo

Tennis, Sinner si ferma in semifinale a MontecarloRoma, 13 apr. (askanews) – Finisce in semifinale la corsa di Jannik Sinner al “Rolex Monte-Carlo Masters”, terzo “1000” stagionale, dotato di un montepremi di 5.950.575 di euro, che si sta avviando alla conclusione sulla terra rossa del Country Club di Monte-Carlo, nel Principato di Monaco.


Il 22enne di Sesto Pusteria, n.2 del ranking e del seeding, ha ceduto per 64 36 63, dopo quasi due ore e tre quarti di lotta, al greco Stefanos Tsitsipas, n.12 ATP e 12esima testa di serie, due volte campione nel Principato (2021 e 2022), che in Costa Azzurra sembra aver ritrovato la vena dei giorni migliori. KO condizionato dai problemi fisici accusati nel finale di 3° set (gamba destra) e anche da una chiamata sbagliata del giudice di sedia che ha privato l’azzurro di un doppio break di vantaggio. Per Jannik è arrivata la seconda sconfitta in stagione dopo quella contro Alcaraz ad Indian Wells, sempre in semifinale, a fronte di ben 25 vittorie.

Stati Generali Cinema, focus su produzione, distribuzione e festival

Stati Generali Cinema, focus su produzione, distribuzione e festivalSiracusa, 13 apr. (askanews) – Al Castello Maniace di Siracusa, nella seconda giornata degli Stati generali del Cinema, sono arrivati tra gli altri, oltre al presidente della Regione, Renato Schifani, produttori, distributori, esercenti, rappresentanti delle Film Commission, direttori di festival e sceneggiatori per discutere sulle dinamiche e sulle prospettive del settore audiovisivo.


Si è svolto il panel “Regione e sentimento: le Film Commission, tra denominazione d’origine e indicazione globale” in cui i responsabili delle varie entità regionali hanno discusso di criticità, valenze e opportunità, annoverando esempi virtuosi, sinergie stimabili e difficoltà di sistema. I princiapli player della distribuzione si sono poi interrogati sullo stato dell’arte, illuminando le prospettive per il theatrical, mentre i produttori hanno elencato gli scogli che il loro operato incontra, per focalizzarsi poi sulla domanda prevalente di prodotto nel contesto internazionale. Tra i presenti Piera Detassis, presidente e direttrice artistica della Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello; Giampaolo Letta, ad di Medusa Film, Andrea Occhipinti, fondatore e ad della Lucky Red, Iginio Straffi, fondatore e presidente Rainbow e Colorado Film, Maria Carolina Terzi, presidente di Cartoon Italia, Riccardo Tozzi, presidente di Cattleya, Luca Barbareschi, ceo Eliseo Entertainment S.p.A., Nicola Claudio, presidente di Rai Cinema, Carlo Degli Esposti, presidente di Palomar, Mario Gianani, produttore e Nicola Maccanico, ad di Cinecittà S.p.A.. “La Sicilia è un set a cielo aperto – ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – e vuole dimostrarlo con questa iniziativa fortemente voluta dal mio governo e dall’assessore al Turismo, Elvira Amata. Ascolteremo quello che viene fuori da questo momento di dibattito e di confronto, sottolineando che la nostra Isola è pronta anche ad aiutare la formazione dei produttori cinematografici e degli attori. La nostra regione deve diventare sempre più un polo attrattivo per i set, non è più tempo solo per ‘La Piovra’ e noi dobbiamo stimolare nuove opportunità attraverso l’iniziativa politica che stiamo assumendo”.


“Desidero ribadire l’importanza e la centralità della distribuzione cosiddetta theatrical, quindi al cinema, come un momento importante per la valorizzazione e la diffusione dei film, innanzitutto per il pubblico cinematografico e ma soprattutto per la valorizzazione dei successivi passaggi su piattaforme e in televisione – ha detto Giampaolo Letta – in questa fase, che ancora ci vede recuperare rispetto ai livelli di mercato pre-pandemia, è molto importante che continuino gli incentivi statali per aiutare nella promozione dei film italiani, cioè il cosiddetto tax credit alla distribuzione, che si è rivelato decisivo per il successo di tante pellicole che sono uscite in questi due anni. Incentivo che deve essere confermato anche per il 2024, magari con una premialità per i film che escono nei periodi estivi, condizione fondamentale per la giusta visibilità e l’affermazione di quelle pellicole concepite per essere viste in sala. Per migliorarsi e magari per uscire fuori da confini nazionali il più possibile, occorre inoltre lavorare molto sulla qualità. Negli ultimi 2-3 anni abbiamo assistito a una ulteriore selettività da parte del pubblico che ha così espresso esigenze molto specifiche che siamo chiamati a cogliere per dare corso a progetti che abbiano le potenzialità per essere visti dal pubblico, non solo quello di casa ma quelli che vanno nelle sale cinematografiche” ha aggiunto. “Occorre parlare innanzitutto, per un comparto audiovisivo migliore, di dignità italiana. E non occorre svendersi agli stranieri, perché non fanno i nostri interessi, ma soltanto i loro – ha affermato Luca Barbareschi – serve fare industria, ma servono investimenti, e togliere parte del canone della Rai, unico luogo di narrazione del Paese, è un grande danno per un inutile populismo. Dobbiamo imparare ancora tantissimo dagli Americani, in fatto di cineturismo. E dobbiamo farlo anche dai Tedeschi, che hanno investito 2,3 miliardi sulla narrazione autoctona tedesca, più o meno tanto la Francia e un miliardo la Spagna. Noi solo 200 milioni, ma stiamo scherzando?”


“Per quanto riguarda il tax credit va sottolineato che se vogliamo essere competitivi e attrarre investimenti dobbiamo avere norme chiare e tempi certi – ha aggiunto Andrea Occhipinti – sono fondamentali poi la pluralità e la diversità di tipologie e serie che vengono prodotte e proprio per questo ci devono essere soggetti forti che possano finanziare i loro progetti. Oggi in Italia sono pochi i soggetti che decidono quali film si faranno”. Tra i panel, focus anche su sceneggiatura, sui festival cinematografici in Italia e sui 70 anni della Rai. Tra gli ospiti gli scrittori Stefania Auci, Gaetano Savatteri, Pedro Armocida, presidente di AFIC – Associazione Festival Italiani di Cinema, Alberto Barbera, direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, Gian Luca Farinelli, presidente della Fondazione Cinema per Roma, Maria Pia Ammirati, direttore di Rai Fiction, Giampaolo Rossi, direttore Generale della Rai.


“Il cinema è una componente essenziale della crescita culturale e industriale del Paese – ha dichiarato Alberto Barbera – i festival, oggi forse ancora più di ieri, possono dare un contributo essenziale in termini di promozione, ricadute economiche e valorizzazione culturale del territorio, come pochi altri strumenti di cui disponiamo. Non sono un semplice evento temporaneo, ma un investimento a medio e lungo termine, destinato a restituire più di quanto non costi”. “Le Film Commission per il loro ruolo, capillare sul territorio e strategico nel settore, possono offrire al Turismo le leve per una rinnovata attrattività del nostro Paese, nelle sue diverse aree e sfaccettature, e per consolidare nuove sintonie con i pubblici del mondo” ha infine sottolinea Cristina Priarone, presidente di IFC Italian Film Commissions.

In Cisgiordania ucciso un 14enne israeliano, Netanyahu: “crimine atroce”

In Cisgiordania ucciso un 14enne israeliano, Netanyahu: “crimine atroce”Roma, 13 apr. (askanews) – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha denunciato “un crimine atroce” in seguito alla scoperta, oggi, del corpo di Benjamin Achimeir, 14 anni, un pastore israeliano “assassinato” in Cisgiordania, dove la sua scomparsa il giorno prima aveva scatenato violente proteste contro i palestinesi. L’adolescente è scomparso ieri mattina mentre pascolava le sue pecore vicino al villaggio palestinese di Al Mughayyir, nei pressi di Ramallah, a circa 500 metri dalle fattorie di proprietà dei coloni israeliani.


L’esercito ha immediatamente lanciato una vasta caccia all’uomo e centinaia di civili, tra cui molti coloni, si sono riversati sulle colline e nei campi circostanti per cercare di trovarlo. Il corpo del ragazzo è stato ritrovato oggi a mezzogiorno non lontano dai suoi pascoli. “Benjamin Achimeir è stato assassinato in un attacco terroristico”, hanno dichiarato in un comunicato l’esercito, la polizia e lo Shin Beth.Le forze di sicurezza israeliane sono impegnate “nell’inseguimento intensivo degli spregevoli assassini e di tutti coloro che hanno collaborato con loro”, ha assicurato Netanyahu in un nota inviata all’Afp. Il capo del governo ha inoltre invitato “tutti i cittadini israeliani a consentire alle forze di sicurezza di svolgere il loro lavoro senza ostacoli”, senza menzionare direttamente i coloni armati che da ventiquattr’ore attaccano i villaggi palestinesi della regione.

Il Papa: viviamo in un tempo di drammatica denatalità

Il Papa: viviamo in un tempo di drammatica denatalitàRoma, 13 apr. (askanews) – “Viviamo in un tempo di drammatica denatalità, in cui l’uomo sembra aver smarrito il gusto del generare e del prendersi cura dell’altro, e forse anche il gusto di vivere”. Papa Francesco lo ha messo in rilievo oggi incontrando in Vaticano i Membri del Consiglio Nazionale del Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani (MASCI), in occasione del 70.mo anniversario dalla loro fondazione.


Il papa, che ha più volte denunciato quello che considera un problema sempre più pressante soprattutto per le opulente società occidentali, ha fatto notare che “una culla simboleggia invece la gioia per un bimbo che viene alla luce, l’impegno perché possa crescere bene, l’attesa e la speranza per ciò che potrà diventare”. “La culla ci parla della famiglia, nido accogliente e sicuro per i piccoli, comunità fondata sulla gratuità dell’amore; ma anche, di riflesso, – ha aggiunto – ci parla di attenzione per la vita in ogni sua fase, specialmente quando il passare degli anni o le asperità del cammino rendono la persona più vulnerabile e bisognosa”. Franceco ha, quindi, sottolineato ancora “che l’amore per la vita è sempre aperto e universale, desideroso del bene di tutti, al di là della provenienza o di qualsiasi altra condizione”.

Vino, Zanella: contento che anteprima centenario Oiv sia stata in Italia

Vino, Zanella: contento che anteprima centenario Oiv sia stata in ItaliaVerona, 13 apr. (askanews) – “Credo sia stata un’opportunità straordinaria perché l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (Oiv), pur avendo adesso un presidente italiano, ha solide radici in Francia. E dato che quest’anno sono cent’anni dalla sua fondazione, anniversario che l’Oiv celebrerà a ottobre a Digione dove a sede, l’avergli un po’ ‘soffiato’ l’anteprima del centenario portando in Italia una trentina di ministri dell’Agricoltura per parlare del futuro del vino, mi ha fatto molto piacere, sia come italiano che per essere stato scelto come ospite di questo evento”. Lo ha detto ad askanews Maurizio Zanella, fondatore e anima di Cà del Bosco, la celebre Cantina di Erbusco in Franciacorta (Brescia) che nei giorni scorsi ha ospitato il “Wine ministerial meeting”, la prima Conferenza Internazionale sul vino promossa dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.


Zanella tiene però a fare “una doverosa premessa: noi siamo stati semplicemente la location e quindi non abbiamo avuto nessun merito per il fatto di essere stati scelti e nessun merito nell’organizzazione”. Tutto vero ovviamente, ma per onore di cronaca va ricordato che nel settembre 2014, Cà del Bosco ospitò un altro importante meeting internazionale, il Consiglio informale dei ministri dell’Agricoltura dell’Unione europea organizzato dall’allora ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina.

Apre parco-Museo Pietole, A. Fontana: bene storico diventa spazio vivo

Apre parco-Museo Pietole, A. Fontana: bene storico diventa spazio vivoRoma, 13 apr. (askanews) – Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha partecipato oggi all’inaugurazione del Parco Museo Virgilio presso il ‘Forte di Pietole’, a Borgo Virgilio (MN). Presenti gli assessori Alessandro Beduschi (Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste) e Francesca Caruso (Cultura). Il sito, immerso nel verde del Parco del Mincio, viene riaperto alla fruizione di cittadini e turisti in un luogo storico. Si tratta dell’antico borgo di Andes, luogo di nascita del poeta Virgilio, che qui possedeva le terre di famiglia, sui cui resti venne costruito nel 1808 il Forte napoleonico posto a protezione di Mantova.


“Questo progetto – commenta il presidente Fontana – è un esempio emblematico per tutta la Lombardia di come un bene storico, portato a nuova vita, possa diventare luogo di memoria e identità, spazio vivo, aperto a tutti, a beneficio del tessuto sociale della comunità. La Regione ha contribuito in larga misura alla realizzazione degli interventi di riqualificazione del Forte, in perfetta sintonia con il Comune e Fondazione Cariplo. Oggi siamo testimoni di un traguardo importante per il territorio mantovano e lombardo, per lo sviluppo locale e per un’offerta turistica articolata, integrata e sostenibile”. Il Parco-Museo sarà aperto tutte le domeniche e reso progressivamente sempre più utilizzabile. E’ ospitato in oltre 30 ettari di verde, con la natura a circondare le strutture militari e le acque del Mincio. All’interno del Forte le parti espositive sono diviste in due sezioni, la prima dedicata alla storia del Forte e del territorio, la seconda a Virgilio. I visitatori potranno vivere un’esperienza a 360° anche grazie a tecnologie all’avanguardia, con strumenti multimediali come il videomapping, QR code, visori e diffusori olfattivi. Inoltre, una sezione dedicata a manufatti di epoca romana provenienti da aree di scavo nelle vicinanze accompagna i visitatori lungo i secoli del percorso virgiliano.


“Siamo nella terra natale di uno dei più grandi ‘italiani’ della storia -commenta l’assessore Beduschi – e abbiamo lavorato tanto in questi anni per recuperare questi luoghi e consegnarli alle nuove generazioni, perché sappiano che in questa parte di Lombardia ha vissuto un poeta ancora oggi studiato ai massimi livelli in tutto il mondo, ma anche che questi sono luoghi chiave del nostro Risorgimento. Da sindaco di Borgo Virgilio ho visto tutta la mia comunità volere fortemente questo progetto, che oggi con grandissimo orgoglio consegniamo a tutti”. “La realizzazione di un’opera così importante -conclude l’assessore Caruso – è un vanto per Regione Lombardia, costantemente impegnata nella valorizzazione e nell’implementazione del suo patrimonio. Questo bene rappresenta un’occasione unica di promozione del territorio, mettendo in risalto le sue eccellenze e ponendo al centro quel turismo culturale fondamentale per rendere sempre più attrattiva la nostra Lombardia. Un traguardo che apre la strada a diverse opportunità per questo territorio e rappresenta una risorsa per tutto lo sviluppo locale”.

La prossima settimana passeremo da quasi estate a condizioni meteo quasi invernali

La prossima settimana passeremo da quasi estate a condizioni meteo quasi invernaliRoma, 13 apr. (askanews) – In pochi giorni le condizioni meteo-climatiche cambieranno considerevolmente sull’Italia, passando da un weekend dal sapore estivo a condizioni quasi invernali per diverse regioni nella prossima settimana. E’ quanto confermano gli esperti di 3bmeteo.com che avvertono che “termicamente potremmo fare marcia indietro di due mesi”. La causa sarà l’affondo deciso di una saccatura colma d’aria artica questa volta non solo sull’Europa centro-settentrionalema con molta probabilità anche sul Mediterraneo, dove l’anticiclone subtropicale verrà smantellato. In particolare proprio sull’Italia convergeranno il fronte freddo in discesa da Nord e un insidioso vortice attualmente attivo tra Tunisia e Algeria in risalita verso il Sud Italia. In questa circostanza dunque il tempo diventerà decisamente più instabile e freddo, specie al Centrosud, con temperature probabilmente sotto la media in modo diffuso entro il 17-18 aprile”. Lunedì 15 sarà ancora una giornata di attesa con sole prevalente e clima piuttosto caldo su gran parte della Penisola”, prosegue 3bmeteo.com.


I primi segnali di cambiamento dovrebbero tuttavia iniziare a manifestarsi al Nord, con l’avvicinamento del fronte freddo, associati a qualche pioggia o rovescio segnatamente sulle Alpi. Tra martedì 16 e mercoledì 17 si entrerà nel vivo, concretizzandosi la ‘fusione’ tra la depressione in risalita dal Nord Africa e il fronte freddo che nel frattempo valicherà le Alpi: mentre preziose piogge dovrebbero bagnare il Sud a partire dall’assetata Sicilia, il tempo tenderà a peggiorare anche al Centronord con rovesci e temporali sparsi (spesso accompagnati anche da grandine) maggiormente incisivi su Nordest e versante adriatico (Nordovest con molta probabilità in larga parte asciutto). Il tutto contestualmente ad un calo termico talora sensibile sotto venti burrascosi di tramontana e maestrale, fatto che potrebbe favorire il ritorno della neve sull’Appennino anche sotto i 1200-1300m su quello centrale. Anche sulle Alpi tornerà un po di neve, specie su quelle di confine e orientali dove fiocchi bianchi potrebbero spingersi fin sotto i 1000m.

Lavoro, Sbarra: patto per fermare la carneficina, no a scioperini

Lavoro, Sbarra: patto per fermare la carneficina, no a scioperiniRoma, 13 apr. (askanews) – Per porre fine alla “carneficina” delle morti sul lavoro sono necessari “unità” e “coesione nazionale”; una vera e propria “alleanza della responsabilità”; un nuovo “patto sociale” tra istituzioni, politica, sindacati e sistema delle imprese. E’ quanto sottolineato dal leader della Cisl, Luigi Sbarra, che, davanti alla platea dell’assemblea dei 5mila della confederazione, ha nuovamente sollecitato le parti a “rafforzare il dialogo” perché “non si può sperare di mettersi la coscienza a posto semplicemente con uno scioperino in più”.


I destinatari delle parole pronunciate dal palco sono Cgil e Uil. Negli ultimi giorni, tra Sbarra e i segretari generali delle altre due confederazioni (Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri) non sono mancati i botta e risposta polemici. Il leader della Cisl ha tuttavia provato ad abbassare quei “toni demagogici” con i quali “altri vorrebbero darci lezioni”. Toni “indecenti e, aggiungo, molto pericolosi – ha detto tra gli applausi dei delegati – incendiano la temperatura sociale, arroventano e spezzano i rapporti tra persone nei luoghi di lavoro. Toni sbagliati che mettono i lavoratori gli uni contro gli altri, portando dentro le fabbriche un clima che il nostro Paese ha già conosciuto con un portato di attentati, assassini e violenza”. Sbarra ha ricordato che sul tema della salute e sicurezza nei luoghi dei lavoro “gli obiettivi con Cgil e Uil sono comuni, ma ci sono sensibilità diverse. Ci distingue la valutazione sui risultati che portiamo a casa. Il sindacato non può vendere sogni. Dall’indignazione di un momento si passi alla piena consapevolezza, alla volontà di dare risposte concrete. Non bastano più le proteste nate su un’onda emotiva e destinate a rimanere lì”.


La spaccatura tra la Cisl e soprattutto la Cgil resta profonda. Sbarra ha di fatto bocciato l’iniziativa di corso d’Italia che ha presentato 4 quesiti referendari sul lavoro, due dei quali per cancellare il Jobs act. “Rialzare la bandiera anacronistica dell’articolo 18 è sbagliato – ha concluso Sbarra – oggi la vera tutela da conquistare si chiama formazione, investimento sulle competenze. Rispettiamo le iniziative delle altre sigle sindacali, anche se sul merito ci sentiamo di affermare che non condividiamo”. Intanto, i quesiti referendari che la Cgil ha depositato ieri in Cassazione sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale. Adesso potrà partire la raccolta per le 500mila firme.

Lavoro, Sbarra: serve un patto sociale per fermare la carneficina, no a scioperini

Lavoro, Sbarra: serve un patto sociale per fermare la carneficina, no a scioperiniRoma, 13 apr. (askanews) – Per porre fine alla “carneficina” delle morti sul lavoro sono necessari “unità” e “coesione nazionale”; una vera e propria “alleanza della responsabilità”; un nuovo “patto sociale” tra istituzioni, politica, sindacati e sistema delle imprese. E’ quanto sottolineato dal leader della Cisl, Luigi Sbarra, che, davanti alla platea dell’assemblea dei 5mila della confederazione, ha nuovamente sollecitato le parti a “rafforzare il dialogo” perché “non si può sperare di mettersi la coscienza a posto semplicemente con uno scioperino in più”.


I destinatari delle parole pronunciate dal palco sono Cgil e Uil. Negli ultimi giorni, tra Sbarra e i segretari generali delle altre due confederazioni (Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri) non sono mancati i botta e risposta polemici. Il leader della Cisl ha tuttavia provato ad abbassare quei “toni demagogici” con i quali “altri vorrebbero darci lezioni”. Toni “indecenti e, aggiungo, molto pericolosi – ha detto tra gli applausi dei delegati – incendiano la temperatura sociale, arroventano e spezzano i rapporti tra persone nei luoghi di lavoro. Toni sbagliati che mettono i lavoratori gli uni contro gli altri, portando dentro le fabbriche un clima che il nostro Paese ha già conosciuto con un portato di attentati, assassini e violenza”. Sbarra ha ricordato che sul tema della salute e sicurezza nei luoghi dei lavoro “gli obiettivi con Cgil e Uil sono comuni, ma ci sono sensibilità diverse. Ci distingue la valutazione sui risultati che portiamo a casa. Il sindacato non può vendere sogni. Dall’indignazione di un momento si passi alla piena consapevolezza, alla volontà di dare risposte concrete. Non bastano più le proteste nate su un’onda emotiva e destinate a rimanere lì”.


La spaccatura tra la Cisl e soprattutto la Cgil resta profonda. Sbarra ha di fatto bocciato l’iniziativa di corso d’Italia che ha presentato 4 quesiti referendari sul lavoro, due dei quali per cancellare il Jobs act. “Rialzare la bandiera anacronistica dell’articolo 18 è sbagliato – ha concluso Sbarra – oggi la vera tutela da conquistare si chiama formazione, investimento sulle competenze. Rispettiamo le iniziative delle altre sigle sindacali, anche se sul merito ci sentiamo di affermare che non condividiamo”. Intanto, i quesiti referendari che la Cgil ha depositato ieri in Cassazione sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale. Adesso potrà partire la raccolta per le 500mila firme.

Ue, Tajani: in Europa dobbiamo contare di più

Ue, Tajani: in Europa dobbiamo contare di piùRoma, 13 apr. (askanews) – “E’ importante fare una politica di sostegno al lavoro in Europa dove abbiamo il dovere di contare di più, ci sono differenze nei rapporti di forza tra rappresentanti, per questo io ho deciso di incrementare il numero dei funzionari e poi apriremo anche un consolato a Bruxelles. Serve una politica industriale e agricola a favore delle imprese”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo agli stati generali dell’economia di Forza Italia a Milano.