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Autore: Redazione StudioNews

Wall Street chiude in netto calo, Dow Jones -1,09%, Nasdaq -0,84%

Wall Street chiude in netto calo, Dow Jones -1,09%, Nasdaq -0,84%Roma, 10 apr. (askanews) – Chiusura in netto ribasso a Wall Street, con alcuni tentativi di mitigazione delle perdite sul finale. I mercati azionari statunitensi hanno preso come una secchiata di acqua gelida i dati sull’inflazione di marzo: negli Usa il carovita ha rialzato la testa in maniera inattesa, segnando un più 3,5% su base annua. Esattamente l’opposto di quello che la Federal Reserve vuole vedere per procedere a un taglio dei tassi di interesse, che ora con ogni probabilità si allontana. A fine contrattazioni il Dow Jones segna meno 1,09%, l’S&P 500 meno 0,95%, il Nasdaq ha chiuso gli scambi in calo dello 0,84%.


All’opposto torna a guadagnare il petrolio, in serata il Brent sale di oltre l’1,20% a 90,49 dollari. Il West Texas Intermediate sale di oltre l’1% a 86,21 dollari, nonostante il contestuale apprezzamento del dollaro con l’euro a 1,0742.

La Cia a Vinitaly con “Italia di vino in vino e l’enoteca bio”

La Cia a Vinitaly con “Italia di vino in vino e l’enoteca bio”Milano, 10 apr. (askanews) – “L’Italia di vino in vino e l’enoteca bio”: così la Confederazione italiana agricoltori (Cia) lancia la sua partecipazione alla 56esima edizione del Vinitaly (pad. 10 stand C3), in programma a Veronafiere dal 14 al 17 aprile.


Le aziende associate saranno protagoniste di un fitto calendario di degustazioni nella “tasting area” dello spazio confederale, dove verrà allestita anche una mostra permanente dei vini delle aziende biologiche targate Anabio-Cia, in una vera e propria enoteca dedicata. Oltre ai percorsi del gusto sono previsti anche talk e approfondimenti. Nello stand Cia spazio anche alla formazione in agricoltura con l’evento Foragri il 14 aprile alle 16.30, e con “I vini biologici… un racconto diVino”, un ciclo di incontri organizzati da Anabio per tutta la durata del Salone. “Nonostante i cambiamenti climatici che pesano sulla produzione, l’inflazione che incide sulla spesa, le politiche Ue restrittive, il vino resta un settore fondamentale per il Made in Italy” ha affermato il presidente nazionale Cristiano Fini, parlando di “un capitale economico, sociale e culturale da 30 miliardi, indotto compreso, che va tutelato e protetto da attacchi e tesi allarmistiche. Questo Vinitaly – ha concluso – è l’occasione per fare ancora più squadra, valorizzando e promuovendo le etichette dei nostri agricoltori sui mercati e tra i consumatori”. Fini parteciperà all’inaugurazione del Salone il 14 aprile, e il giorno seguente interverrà al convegno della filiera del vino con il ministro Francesco Lollobrigida. Infine il 16, poi, presenzierà alle 10.30 alla conferenza stampa di Enpaia.

Ue, Patto migranti, Europarlamento approva tutto il pacchetto

Ue, Patto migranti, Europarlamento approva tutto il pacchettoBruxelles, 10 apr. (askanews) – La plenaria del Parlamento europeo ha approvato questo pomeriggio a Bruxelles il Patto dell’Ue sull’asilo e la migrazione, con dieci votazioni successive su altrettante misure, direttive e regolamenti che costituiscono il pacchetto (su cui c’è già stato un accordo con il Consiglio Ue il 20 dicembre scorso) e che sono passate tutte.


I dieci diversi testi legislativi (sette proposti dalla Commissione il 23 settembre 2020, e tre ripresi da proposte del 2016 rimaste a lungo bloccate in Consiglio Ue) erano stati negoziati in una logica di pacchetto, prima tra i diversi gruppi europarlamentari e poi tra il Parlamento europeo e il Consiglio Ue. E oggi si temeva che una o più di queste misure potesse non passare; in questo caso, aveva avvertito la commissaria agli europea agli Affari interni, Ylva Johansson prima del voto, il pacchetto sarebbe stato bloccato. Al primo voto, riguardante un regolamento sulla procedura comune per la protezione internazionale nell’Ue (relatrice Fabienne Keller, Renew), si sono espressi a favore 301 eurodeputati contro 272 contrari e 46 astenuti. In tutta l’Unione sarà introdotta una nuova procedura per il riconoscimento e la revoca della protezione internazionale. Con le nuove regole, il trattamento delle domande di asilo alle frontiere dovrà diventare più rapido, con scadenze più brevi per le domande infondate o inammissibili.


Al secondo voto è passato il regolamento sulle “situazioni di crisi e di forza maggiore”, che istituisce un meccanismo di risposta agli aumenti improvvisi degli arrivi, garantendo solidarietà e sostegno agli Stati membri che devono far fronte a un afflusso eccezionale di migranti irregolari. Le nuove norme affronteranno anche il tema della “strumentalizzazione” dei migranti (come è successo qualche anno fa alla frontiera polacca da parte della Bielorussia), ossia il loro uso da parte di paesi terzi o attori non statali ostili, con l’obiettivo di destabilizzare l’Ue. Il regolamento (relatore Juan Fernando López Aguilar, S&D), è stato approvato con 301 voti favorevoli, 272 contrari e 46 astensioni. Il terzo voto, uno dei testi più importanti, riguardava il regolamento “Ramm” sulla gestione della migrazione e dell’asilo (relatore Tomas Tobé, Ppe): è passato con 322 voti a favore, 266 contrari e 31 astenuti.


Il regolamento prevede un meccanismo di solidarietà tra gli Stati membri con un numero annuale di almeno 30.000 richiedenti asilo ricollocati in paesi diversi da quelli di primo arrivo e più esposti alle pressioni migratorie (gli Stati membri possono non accettare i ricollocamenti loro assegnati, ma allora devono fornire un contributo finanziario di 20.000 euro per migrante); questi ricollocamenti saranno sotto il controllo di un coordinatore per l’Ue, una figura che non esisteva finora. Inoltre, ci saranno garanzie rafforzate per i minori non accompagnati, ed è previsto che tutte le persone con familiari sottoposti a protezione internazionale in uno Stato membro potranno ricongiungersi a loro, ovunque si trovino nell’Ue (in deroga dal controverso principio del “paese di primo arrivo” del Regolamento di Dublino). Il quarto voto riguardava un regolamento che istituisce una procedura per il “rimpatrio alle frontiere” a seguito di una decisione negativa riguardo a una richiesta di asilo o di protezione internazionale. Il migrante in questo caso non è autorizzato a entrare nel territorio dello Stato membro che ne ha esaminato la domanda, e deve essere rimpatriato. Il regolamento (relatrice di) nuovo Fabienne Keller, Renew), è stato approvato con 329 voti favorevoli, 253 contrari e 40 astensioni.


Con il suo quinto voto sul pacchetto, la plenaria ha approvato il regolamento “screening” sugli accertamenti preliminari sulle persone alle frontiere dell’Ue, della durata massima di sette giorni, che comprenderanno identificazione, raccolta di dati biometrici e controlli sanitari e di sicurezza. Gli Stati membri dovranno istituire meccanismi di controllo indipendenti per garantire il rispetto dei diritti fondamentali delle persone sottoposte allo screening. Il regolamento (relatrice Birgit Sippel S&D), è stato approvato con 366 voti favorevoli, 229 contrari e 26 astensioni. Gli eurodeputati hanno approvato, alla sesta votazione, anche un nuovo regolamento sul sistema centralizzato di informazioni sulle fedine penali per i cittadini dei paesi terzi (relatrice sempre Birgit Sippel) con 414 voti favorevoli, 182 contrari e 29 astensioni. La settima votazione ha riguardato il regolamento Eurodac, riguardante la banca dati per le persone che entrano irregolarmente nell’Ue. I dati sulle impronte digitali e il riconoscimento facciale degli individui sopra i sei anni, saranno memorizzati nella banca dati Eurodac aggiornata. Le autorità potranno anche segnalare gli individui aggressivi, armati o che reputano rappresentino una minaccia alla sicurezza. Il regolamento, presentato dal relatore Jorge Buxadé Villalba, Ecr), è stato approvato con 404 voti favorevoli, 202 contrari e 16 astensioni. Con l’ottava votazione è stato approvato il regolamento sul nuovo quadro per il “reinsediamento” e l’ammissione umanitaria nell’Ue di rifugiati provenienti da paesi terzi. Gli Stati membri possano offrirsi (si tratta di uno schema volontario) di ospitare i cittadini di paesi terzi riconosciuti dall’Onu come rifugiati, ai quali sarà garantito un accesso legale, organizzato e sicuro al loro territorio. Il regolamento (relatrice Malin Bjork, La Sinistra), è stato approvato con 452 voti favorevoli, 154 contrari e 14 astensioni. La nona votazione ha riguardato nuove regoli comuni per tutti gli Stati membri sul riconoscimento dello status di rifugiato, o di persona che gode di protezione sussidiaria, e sui diritti applicabili a queste persone. Gli Stati membri avranno il compito di valutare la situazione nel paese di origine del rifugiato, sulla base dei dati forniti dall’Agenzia Ue per l’asilo. Dopo essere stato concesso, lo status di rifugiato sarà sottoposto a verifiche regolari. Chi ha richiesto la protezione dovrà rimanere nel territorio dello Stato membro responsabile di esaminare la domanda o dello Stato che ha concesso la protezione. Il regolamento (relatore Matjaz Nemec S&D) è stato approvato con 340 voti favorevoli, 249 contrari e 34 astensioni. Infine, con il decimo voto, la plenaria ha approvato la nuova direttiva sull’accoglienza dei richiedenti asilo, che richiede agli Stati membri di garantire che gli standard di accoglienza dei richiedenti asilo per quanto riguarda alloggio, istruzione, assistenza sanitaria, accesso alle misure di integrazione e al mercato del lavoro. I richiedenti asilo registrati potranno iniziare a lavorare al più tardi entro sei mesi dalla data di presentazione della domanda. La direttiva fissa anche le regole per mantenere in stato di detenzione i richiedenti asilo durante l’esame della domanda, e quelle per limitare la libertà di circolazione nell’Ue, in modo da disincentivare gli spostamenti in altri Stati membri. La direttiva (relatrice Sophia in’t Veld, Renew), è stata approvata con 398 voti favorevoli, 162 contrari e 60 astensioni. Una volta approvate formalmente anche dal Consiglio Ue, tutte le nuove normative entreranno in vigore dopo essere state pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Ue. L’applicazione dei regolamenti è prevista dopo due anni. Per quanto riguarda la direttiva sulle condizioni di accoglienza, gli Stati membri avranno invece due anni di tempo per recepirla, introducendo delle misure specifiche nella loro legislazione nazionale.

Giudizio positivo Governo su patto Ue migranti. Ma Lega contraria

Giudizio positivo Governo su patto Ue migranti. Ma Lega contrariaRoma, 10 apr. (askanews) – Un giudizio complessivamente positivo da parte del governo, una stroncatura completa da parte della Lega. Il nuovo Patto Ue sull’immigrazione e l’asilo, approvato oggi a Strasburgo, spacca il centrodestra.


Giorgia Meloni, oggi al lavoro a Palazzo Chigi, al momento non commenta l’intesa raggiunta, con gli europarlamentari Fdi che hanno votato a favore della maggior parte dei punti del pacchetto. La linea “ufficiale” del governo è quindi affidata al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Dopo anni di stallo sulla politica migratoria – per il titolare del Viminale – il regolamento di Dublino è stato finalmente superato. Grazie alla nostra capacità di negoziazione, siamo riusciti in un anno e mezzo a riportare al centro dell’agenda europea la politica migratoria e abbiamo trovato insieme agli altri paesi membri dell’Ue il miglior compromesso possibile, che tiene conto in ogni caso delle prioritarie esigenze dell’Italia. Il nuovo Patto, infatti, garantirà frontiere esterne più sicure, procedure rapide ed efficienti per l’asilo, espulsioni più veloci, una maggiore solidarietà nei confronti dei paesi di primo ingresso”. Positivo il giudizio di Forza Italia con Antonio Tajani che parla di un “passo importante” in cui hanno avuto un ruolo fondamentale l’Italia e il Ppe.


Di avviso completamente diverso è la Lega, che a Strasburgo ha votato no alla maggioranza dei punti del pacchetto. “Una proposta deludente – afferma il Carroccio in una nota – che non risolve in alcun modo il problema dei flussi illegali e clandestini lasciando sola l’Italia, ancora una volta. La Lega ha votato contro” dopo “aver proposto soluzioni di buonsenso per fermare le partenze e cooperare con i Paesi d’origine, tutte non prese in considerazione da un parlamento che è evidentemente lontano dagli interessi e dalle richieste di sicurezza dei cittadini europei”. In tema di migranti, mercoledì prossimo Meloni e Piantedosi voleranno in Tunisia. Una visita ‘lampo’ di mattina, prima di andare a Bruxelles per il Consiglio europeo straordinario. Una missione che servirà – tra l’altro – per fare un punto sull’attuazione del Memorandum d’Intesa siglato dall’Ue lo scorso 16 luglio, quando a Tunisi erano arrivati la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, la stessa Meloni e il primo ministro olandese Mark Rutte.


Afe

L’avventura di Hidetoshi Nagasawa, una retrospettiva da Building

L’avventura di Hidetoshi Nagasawa, una retrospettiva da BuildingMilano, 10 apr. (askanews) – Tre sedi milanesi per una mostra dedicata a Hidetoshi Nagasawa, artista giapponese che ha lavorato in Italia dagli anni Sessanta fino alla morte nel 2018. È un progetto retrospettivo della Galleria Building, che coinvolge anche la Galleria Moshe Tabibnia e la Casa degli artisti. A curarlo è stato chiamato Giorgio Verzotti.


“L’idea – ha detto ad askanews – era un po’ quella di raccontare tutto. Abbiamo cercato di documentare tutti i suoi passaggi, tutti i suoi periodi, sia per quanto riguarda la scultura, sia per quanto riguarda l’opera bidimensionale che ha sempre accompagnato la scultura”. In mostra quaranta opere che raccontano un po’ tutta l’avventura di Nagasawa con la scultura, attraverso diverse manifestazioni e diverse strutture. Ma la mostra dà spazio anche a meravigliosi lavori su carta, forse oggi le opere più interessanti dell’esposizione, per la capacità di essere dei rilievi più che dei disegni, quindi in un certo modo anch’essi scultura.


“Nagasawa ha avuto delle mostre anche di recente dopo la sua scomparsa – ha aggiunto Verzotti – però erano sempre legate a un certo periodo del suo lavoro, a una certa sua attività. E questa credo che sia la prima in cui abbiamo offerto quasi una rassegna museale, dove c’è un po’ tutto il suo lavoro”. Da Building in via Monte di pietà, è poi aperta anche la mostra “Opus Liber”, che presenta una affascinante collezione di libri-opera degli ultimi sessant’anni. Curata da Angela Madesani, raccoglie lavori di Lucio Fontana o di Giulio Paolini, di Yuval Avital o di Sabrina Mezzaqui. Stili e materiali diversi, ma anche la sensazione unificante legata al fascino del libro come oggetto e come soggetto d’arte.

Suviana, Vigili del Fuoco: ricerche proseguiranno tutta la notte

Suviana, Vigili del Fuoco: ricerche proseguiranno tutta la notteBargi di Camugnano, 10 apr. (askanews) – Dopo aver lavorato tutto il giorno per “stabilizzare il rischio idraulico all’interno del pozzo” dove è avvenuta l’esplosione mercoledì pomeriggio, riprendono le ricerche dei quattro operai dispersi all’interno della centrale idroelettrica di Suviana a Bargi di Camugnano sull’Appennino Bolognese. Lo ha spiegato il comandante dei Vigili del Fuoco di Bologna, Calogero Turturici, durante un breve incontro stampa assieme alla vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo.


“Abbiamo finalmente stabilizzato il rischio idraulico all’interno del pozzo – ha detto Turturici -. Mentre si è lavorato per mettere in sicurezza la condotta abbiamo continuato a fare monitoraggio strumentale a livello -9” della struttura, ed “entro questa sera riprenderanno le operazioni con il personale”. In giornata, infatti, Vigili del Fuoco e Carabinieri hanno fatto diverse ispezioni con l’ausilio di droni subacquei. “Stasera riprenderemo a tutti gli affetti la ricerca massiva ai piani -8, -9 e -10 dove pensiamo di trovare le persone che sono rimaste coinvolte in questo incidente – ha proseguito il comandate -. In giornata è stata svuotata dall’acqua la pressione che minacciava, in caso di rottura catastrofica della valvola di fondo, di invadere il locale con circa 11mila metri cubi di acqua che spingevano con una preziose di circa 45 atmosfere. Adesso possiamo procedere in sicurezza”.

Il premio “Legalità e Profitto” a 100 piccole e medie imprese

Il premio “Legalità e Profitto” a 100 piccole e medie impreseMilano, 10 apr. (askanews) – Legalità fa rima con trasparenza e affidabilità, ed è diventata ormai una condizione imprescindibile per le imprese che si affacciano sui mercati finanziari. Per questo motivo, assume sempre più importanza la valorizzazione di queste realtà nell’ottica del rafforzamento e del sostegno di una cultura d’impresa nel nostro Paese. Ed è con questo spirito che è stato assegnato il Premio Legalità e Profitto – Economy-NSA Award 2024, un riconoscimento nazionale riservato alle 100 piccole e medie imprese (dai 2 ai 500 milioni di fatturato) che abbiano ottenuto il rating di legalità. Queste realtà produttive si sono sapute distinguere sia per solidità economica (come testimoniano i parametri di redditività e stabilità patrimoniale) che per osservanza e rispetto delle regole.


Il premio, giunto alla terza edizione e conferito durante la cerimonia tenutasi alla Sala Capitolare del Senato presso il Chiostro di Santa Maria Sopra Minerva, è promosso da Economy Group, società editrice della testata Economy, e da NSA, la principale società autorizzata di mediazione creditizia italiana con RSM, società di revisione e certificazione contabile con la partnership dell’Anac e con il patrocinio del Senato della Repubblica. In occasione della premiazione, il presidente dell’Anac Giuseppe Busia ha annunciato che il governo sta pensando ad istituire un nuovo rating che prenda in considerazione la reputazione dell’impresa e che tenga conto dei suoi comportamenti nel passato, della sua storia e del rispetto che ha prestato alle regole. “Con criteri oggettivi – ha spiegato – verrà valutata l’affidabilità di un’impresa e questo significa anche premiare i suoi sforzi”. Non solo, ma “diventerà un elemento chiave per le imprese che vogliano costruire ricchezza, che guardino lontano e che investano per i loro obiettivi un impegno nel lungo periodo, senza accontentarsi – ha proseguito – di vincere un appalto ma puntando a costruire nel futuro un rapporto di fiducia con le istituzioni pubbliche e mostrando loro di saper conseguire i risultati prefissati”.

Hasbro in tour nei Toys center con il “gioco del mese”

Hasbro in tour nei Toys center con il “gioco del mese”Roma, 10 apr. (askanews) – I giochi da tavolo, apprezzati da sempre per il loro valore educativo e sociale, hanno conosciuto negli ultimi anni una vera e propria rinascita, complice la riscoperta del piacere di stare insieme e di condividere esperienze ludiche in famiglia o con gli amici. La cultura del gioco, informa una nota, prende piede e si diffonde in tutto lo Stivale, ma va alimentata per mantenere viva la passione e non smettere mai di divertirsi. Ed è per questo che, dal weekend del 13 e 14 aprile 2024, partirà il tour “Gioco del mese”: una serie di appuntamenti dal vivo – targati Hasbro e direttamente all’interno dei Toys Center – completamente dedicati al gioco in scatola, in compagnia dei maggiori esperti di gioco in circolazione pronti a dispensare regole e consigli utili per avere sempre la meglio.


Si parte sabato 13 aprile e si va avanti fino a novembre. A guidare la tappa di Roma, prevista sabato e domenica nel Toys Center di Via Aurelia 1334, i guru romani del gioco in scatola. Stiamo parlando degli appassionatissimi esperti de La Tana dei Goblin, l’associazione ludica più importante in Italia, l’unica a contare più di 50 affiliate sparse in tutta la nazione e con più di 4000 tesserati, che ha come mission la diffusione in tutto il territorio nazionale della cultura del gioco da tavolo. Ogni mese si cambia gioco. E ad aprile toccherà a una delle novità dell’anno più divertenti in assoluto: il protagonista della prima tappa sarà l’avvincente Piggy Piggy, un frenetico gioco di carte per tutta la famiglia. L’obiettivo del card game è molto semplice: accumulare più punti degli avversari rubando i loro maialini colorati. Le regole altrettanto intuitive: giocare le carte “Cibo” per rubare maialini e fare più punti degli altri, oppure usare le carta “Capra” per sabotare gli avversari costringendoli a rinunciare ai loro cari maialini. Il primo a raggiungere 8 punti vince! Facile a dirsi, estremamente piacevole e spassoso a farsi, soprattutto se a spiegare il gioco – magari facendo anche la prima partita insieme – c’è chi del gioco ne ha fatto quasi una missione di vita, cioè uno degli appassionatissimi giocatori de La Tana dei Goblin.


Il tour “Gioco del mese” sarà quindi l’occasione perfetta per i tantissimi appassionati di giochi in scatola sempre più alla ricerca di nuove persone con cui condividere quella fervida passione che unisce e allieta. Allo stesso modo, le famiglie potranno trascorrere del tempo di qualità insieme e scoprire le ultime novità dei giochi da tavolo. Per essere sempre aggiornati sulle tappe del tour che farà giocare tutti gli italiani e non perdersi proprio quella dedicata al gioco preferito bastano pochi click su giocodelmese.it!

Vino, al via “BuyWine Toscana”: 241 Cantine e 200 buyer da 41 Paesi

Vino, al via “BuyWine Toscana”: 241 Cantine e 200 buyer da 41 PaesiMilano, 10 apr. (askanews) – Si è aperta oggi a Firenze l’edizione 2024 del “BuyWine Toscana”, la vetrina internazionale “B to B” del vino Made in Tuscany, promossa da Regione Toscana assieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzata da PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana. Alla Fortezza da Basso si sono date appuntamento 241 Cantine, di cui 177 certificate bio, con oltre 1.500 etichette in assaggio e 3.700 degustazioni in programma. Le aziende rappresentano 50 Denominazioni, tra cui dominano le Igt Toscana, Chianti Classico e Maremma Toscana. Firenze e Siena sono le province maggiormente presenti, rispettivamente con 77 e 75 produttori, seguite da Grosseto (40), Arezzo (23), Livorno (9), Pisa (7), Prato e Lucca (4), e infine Massa e Pistoia con una Cantina a testa.


Alla due giorni sono attesi quasi 200 buyer provenienti da 41 Paesi, tra cui Cina, Giappone, Taiwan, Hong Kong, Singapore, Corea del Sud, Thailandia, Vietnam, India, Brasile, Argentina, Colombia, Messico, Perù, Cile, Stati Uniti, Canada, Scandinavia. “Pur in un’annata faticosa sul fronte della quantità, la qualità del vino toscano è indubbia e possiamo giocarcela con i più grandi produttori d’Europa e del mondo” ha sottolineato la vicepresidente della Regione Toscana e assessora all’Agricoltura, Stefania Saccardi, che ha tagliato il nastro con il presidente della Camera di Commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi, al segretario generale della Camera di Commercio di Firenze, Giuseppe Salvini, al direttore di Fondazione Sistema Toscana, Francesco Palumbo e Massimo Manetti presidente di PromoFirenze. “BuyWine è un evento di successo finalizzato a incrementare il business dei nostri produttori ed è una vetrina importante anche per piccole e medie aziende di qualità, che hanno così l’opportunità di farsi conoscere nei mercati” ha aggiunto l’assessora, sottolineando che “tra i seller toscani ben 177 sono aziende biologiche e questo dimostra quanto la Toscana stia lavorando e investendo su una viticoltura sempre più compatibile con l’ambiente. Abbiamo circa il 38% dei produttori di vino che sono produttori biologici – ha concluso – e questo è importante anche per i mercati esteri, sempre più attenti alla sostenibilità ambientale”.


BuyWine si dimostra di anno in anno più performante come dimostrano i dati della survey, che ha coinvolto circa la metà dei seller e il 60% dei buyer della scorsa edizione. Dalla ricerca emerge, infatti, che il 72,5% delle trattative avviate durante BuyWine 2023 è andato avanti nei mesi successivi, portando a un accordo commerciale nel 62,8% dei casi. Inoltre, il 90,3% dei buyer intervistati ha affermato di aver mantenuto i contatti con le aziende incontrate e il 95,7% di aver apprezzato molto i prodotti (giudizi tra buono, molto buono e ottimo su una scala di cinque opzioni. “Oggi i buyer cercano sempre più spesso vini in grado di rispondere ai trend emergenti – ha evidenziato la Regione Toscana – quali ad esempio la predilezione per una produzione bio, proveniente da aziende sostenibili, requisito considerato di grande valore dalle nuove generazioni, mentre tra le persone più mature, con alta capacità di spesa e buona conoscenza del vino, si afferma la ricerca di prodotti di fascia alta ed esclusiva, di non facile reperibilità sui mercati di riferimento”. Conclusa la maratona di degustazioni in Fortezza da Basso, alcuni buyer parteciperanno a dei “wine tour” sulle origini della vinificazione. Tra mare e montagna quelli organizzati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord Ovest: “La viticoltura eroica. Il vino e la montagna” e “La costa dei vini. Il vermentino”. I consorzi di Chianti Classico e Chianti Rufina proporranno invece masterclass ed esperienze sul proprio territorio, mentre il Consorzio del vino di Suvereto e Val di Cornia condurrà gli operatori internazionali in un tour alla scoperta del loro suggestivo territorio.


Foto di Ilaria Costanzo

#Stellantis, Tavares: fake news uscita da Italia. Siamo qui per restare

#Stellantis, Tavares: fake news uscita da Italia. Siamo qui per restareMilano, 10 apr. (askanews) – Carlos Tavares a Mirafiori per l’inaugurazione della produzione di cambi eDct e per incontrare i sindacati, ribadisce la centralità di Torino e dell’Italia per Stellantis, ma mette in guardia il governo sulle conseguenze legate all’arrivo di un competitor in Italia che ruberebbe quote di mercato mettendo a rischio la produzione negli stabilimenti italiani e l’obiettivo di un milione di veicoli.


“Chi vuole portare la produzione di auto cinesi in Italia sarà responsabile delle conseguenze per il settore. Per Stellantis sarebbe una grande minaccia: non potremo garantire l’obiettivo di un milione di veicoli e, se perderemo quote di mercato, avremo bisogno di meno stabilimenti”, ha detto Tavares, ricordando che il gruppo ha investito 5 miliardi di euro in Italia negli ultimi 5 anni. Riguardo la permanenza in Italia, Tavares è stato molto netto, bollando come “fake news” l’ipotesi che il gruppo lasci il paese: “Siamo qui per restare e puntiamo a crescere. L’Italia e Torino sono la nostra casa, basta fake news”.


Altra critica rivolta al governo è legata al ritardo degli incentivi a cui Stellantis risponde con un investimento di 100 milioni a Mirafiori per la nuova 500e, che avrà una batteria meno costosa e più efficiente. “Sono state fatte tante promesse per sostenere l’accessibilità delle auto elettriche, ma gli incentivi ancora non ci sono. Per questo investiremo 100 milioni di euro per introdurre sulla 500e con nuova batteria che offrirà più autonomia a minor costo. E’ un modo molto pragmatico per rendere le auto elettriche accessibili, anche senza incentivi”, ha detto Tavares. Il numero uno di Stellantis ha poi fatto un riepilogo dell’attività in Italia, ricordando che siamo l’unico paese in cui opera il gruppo ad avere in programma la produzione sulle due piattaforma Stla Medium e Large a Melfi e Cassino, con il lancio di due nuovi modelli nel 2025 e due nel 2026. Novità anche per Pomigliano dove la Panda potrebbe essere prodotta fino al 2030, se ci saranno le condizioni.


Prima di partecipare all’inaugurazione a Mirafiori, Tavares ha visto i sindacati e ha definito l’incontro “sincero e rispettoso”. I rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto a Tavares di rafforzare i volumi e l’occupazione negli stabilimenti italiani. Più critica la Fiom secondo cui non sono emersi elementi concreti che facciano pensare a un cambio di strategia del gruppo in Italia. Quanto al centro di produzione dei cambi eDct di Mirafiori impiegherà 500 dipendenti quando sarà a regime a inizio 2025, produrrà fino a 600mila unità l’anno, pari a 2.100 unità al giorno. Il sito occupa 16.400 mq, rappresenta “lo stato dell’arte” degli impianti di montaggio, con un’automazione elevata (45%). E’ stato realizzato in tempi “record”: 18 mesi dall’inizio dei lavori all’inaugurazione.


Dopo Mirafiori, Tavares si è recato a Milano per la presentazione del nuovo suv compatto di Alfa Romeo anche elettrico, prodotto a Tichy in Polonia. “Ci chiesero di vendere il marchio Alfa Romeo e risposi di no: è forse il gioiello più prezioso tra i nostri marchi”, ha detto Tavares.