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Autore: Redazione StudioNews

Calcio, Juve-Lazio 2-0 in andata semifinale di Coppa Italia

Calcio, Juve-Lazio 2-0 in andata semifinale di Coppa ItaliaRoma, 2 apr. (askanews) – La Juventus vince la semifinale di andata di Coppa Italia grazie alle reti nella ripresa dei suoi due attaccanti. In avvio rigore concesso a Cambiaso e poi cancellato dall’arbitro dopo una revisione al Var, per un fuorigioco precedente al fallo. Poi la Lazio cresce e colpisce una traversa con Luis Alberto, di testa. La Juve esce tra i fischi dopo il primo tempo, ma nella ripresa entra con un piglio diverso e fa sua la gara di andata. Al 50′ Cambiaso riceve da Perin in verticale, alza lo sguardo e si ritrova davanti una prateria. Verticalizzazione a premiare lo scatto di Chiesa che si infila nel corridoio centrale e davanti al portiere non sbaglia battendolo con un tiro di interno destro. Al 64′ Vlahovic riceve palla sul versante destro e si accentra, disorientando Casale con un doppio passo prima di concludere di sinistro all’angolino. Ritorno il 23 aprile all’Olimpico

Premierato,primo sì a elezione diretta.Dopo Pera anche dubbi Lega

Premierato,primo sì a elezione diretta.Dopo Pera anche dubbi LegaRoma, 2 apr. (askanews) – Le critiche sono un venticello. Perché il voto alla fine è sempre allineato, ma i dubbi si insinuano e cominciano a sussurrare che le perplessità sul testo della riforma del premierato non arrivano soltanto da un buon numero di costituzionalisti e dalle opposizioni, ma anche dall’interno della maggioranza. La settimana scorsa era stato il senatore Marcello Pera, pur eletto con Fdi, a mettere in fila una serie di criticità, a pronunciare il suo sì accompagnato da molti “mugugni”. Oggi è il leghista Paolo Tosato a chiedere, pur con un giro di parole, se non sia il caso di fare un supplemento di riflessione, se non si debba ragionare su ulteriori correzioni. In entrambi i casi, il riferimento non è a una norma qualsiasi ma all’emendamento del governo che riscrive l’articolo 92 della Costituzione e che contiene il principio cardine dell’elezione diretta.


Dopo settimane di discussione alquanto a rilento, infatti, la commissione Affari costituzionali ha approvato oggi la proposta di modifica che porta la firma del ministro Casellati e che di fatto rappresenta il cuore della ribattezzata “madre di tutte le riforme”. Non è un caso se, pur trattandosi solo di un primo sì e pur essendo la trattazione del provvedimento ancora in corso, Fratelli d’Italia esulta con una serie di dichiarazioni in batteria. Peraltro, domani sempre in Senato, verranno presentati i primi comitati per il referendum che, pur essendo una iniziativa che parte dalla società civile, ha sopra il cappello del partito della premier. L’emendamento approvato in commissione è anche quello che parla di nomina e revoca dei ministri e stabilisce il limite dei mandati per il capo del governo eletto, stabilendo che debbano essere al massimo due, elevabili a tre se la somma dei precedenti incarichi sia inferiore a sette anni e sei mesi. Ma è anche lo stesso emendamento con il quale si cancella il riferimento al 55% del premio di maggioranza che era invece contemplato nel testo originario e che rimanda a un nodo che in queste settimane è diventato centrale: quello della legge elettorale. La formulazione approvata si limita a parlare di un “sistema per l’elezione delle Camere e del presidente del Consiglio” attraverso cui si assegna “un premio su base nazionale che garantisca una maggioranza dei seggi in ciascuna delle Camere alle liste e ai candidati collegati al presidente del Consiglio”.


Le opposizioni da giorni vanno chiedendo che il governo e la maggioranza non giochino “a carte coperte” sulla legge elettorale spiegando che il sistema di voto scelto non può prescindere dalla trattazione della riforma. La posizione del ministro Casellati, e del presidente della commissione Alberto Balboni, tuttavia, è che “non si può cominciare a costruire la casa del tetto” e che se ne parlerà, aprendo un tavolo con tutti i partiti, ma soltanto dopo la prima lettura. Qualche particolare non di poco conto, tuttavia, lo svela proprio l’ipermeloniano Balboni: ci sarà una soglia minima e, in caso di mancato superamento, il ballottaggio. Un riferimento, quello alla necessità di pensare a un doppio turno, che già la settimana scorsa e ancora oggi, è stato fatto proprio dal leghista Tosato. Che, praticamente unico della maggioranza a intervenire nella seduta, ha anche posto un problema più complessivo di efficacia della norma. L’esponente del Carroccio si è infatti chiesto se, così com’è scritta, non possa determinare “una circostanza in cui si abbia la certezza dell’elezione di un presidente del Consiglio, ma senza la certezza che abbia una maggioranza di uguale segno politico per sostenerlo”. Da qui l’invito a valutare se “ci sia margine per migliorare il testo”. Con una postilla che, visti i rapporti attuali tra i due partiti di maggioranza, diventa d’obbligo: “Non ho intenzioni dilatorie, la Lega non ha intenzioni dilatorie”.

Sfiducia Santanchè-Salvini, governo vuole chiudere entro giovedì

Sfiducia Santanchè-Salvini, governo vuole chiudere entro giovedìRoma, 2 apr. (askanews) – “I propositi di collaborazione puramente politica del 2017 tra la Lega e Russia Unita non hanno più valore dopo l’invasione dell’Ucraina”. “Dispiace che l’aula debba perdere tempo per polemiche inutili e strumentali innescate dall’opposizione”. A due giorni dal voto della Camera, con queste parole, una nota della Lega prova a liquidare la mozione di sfiducia nei confronti del suo leader Matteo Salvini, presentata da tutta l’opposizione (tranne Iv). “Menzogne, andiamo avanti con la sfiducia”, è la replica di Matteo Richetti, capogruppo di Azione e primo firmatario della mozione contro il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti. Un botta e risposta che è solo l’antipasto della vigilia dei due giorni intensi che attendono il governo Meloni e l’alleanza di centrodestra a Montecitorio.


In aula verranno discusse e votate le mozioni di sfiducia nei confronti dei Ministri Daniela Santanché e Matteo Salvini. Si vota per appello nominale e nessuno dei due, come è ovvio, rischia alcunché ma inevitabilmente gli occhi saranno puntati sui voti e sulle assenze tra i banchi della maggioranza che per 48 ore dovrà incassare le accuse dell’opposizione su due casi di non poco conto. Quello che riguarda la ministra del Turismo, indagata per truffa aggravata nei confronti dell’Inps, e quello del ministro per le Infrastrutture e Trasporti sui rapporti del suo partito, la Lega, con il presidente russo Vladimir Putin. E’ per questa ragione che il governo vorrebbe sbrigare in fretta la pratica: si farà di tutto per chiudere su entrambe le mozioni entro giovedì sera. Domani e dopodomani sono previste, se dovessero servire, anche le sedute notturne e addirittura una inedita seduta con votazioni di venerdì mattina (extrema ratio). C’è da fare i conti però con un calendario dell’aula di Montecitorio abbastanza fitto: si comincia domani alle 10 con la discussione generale sulla mozione di sfiducia presentata da M5s nei confronti di Santanché che, salvo soprese, non sarà in aula. D’altronde i firmatari si limiteranno a illustrare il contenuto del documento, ci sarà un dibattito senza votazioni, poi si passerà alle 13 all’esame della proposta di legge per il riconoscimento dei teatri monumento nazionale. Alle 15, e per un’ora e mezza circa, si terrà il question time. Quindi riprenderanno le votazioni sui provvedimenti in calendario: ben tre. Teatri, terzo settore e contratti di cessione dei prodotti agroalimentari. Insomma domani non dovrebbe esserci spazio per alcun voto sulle mozioni di sfiducia che quindi entreranno nel vivo giovedì: prima si voterà quella che punta ad affossare Salvini, su cui l’Aula ha già svolto lo scorso 25 marzo la discussione generale, e se resta tempo quella su Santanchè.


Dalla Lega, si diceva, già oggi è arrivata una nota che anticipa quella che potrebbe essere una eventuale difesa (non confermata) di Salvini in aula alla Camera. Una nota in cui si ricorda che “la guerra ha totalmente cambiato i giudizi e i rapporti politici con la Russia”. Infatti “prima dell’invasione” Putin “era un importante interlocutore di tutti i governi italiani” da Enrico Letta a Matteo Renzi a Paolo Gentiloni. I leghisti citano anche “la missione in Russia del giugno 2017 dell’allora ministro Carlo Calenda per confermare contratti da almeno 4 miliardi”. Parole che non fanno demordere il partito di Calenda, Azione, che per primo ha presentato la mozione di sfiducia a Salvini (poi sottoscritta da Pd, M5s e Avs): “Le parole della Lega di oggi confermano che siamo di fronte a un problema che mette in imbarazzo l’intera maggioranza: abbiamo chiesto a Salvini il documento con cui rescinde dall’accordo con Putin. Ebbene, questo documento non esiste ma soprattutto la dichiarazione della Lega contiene una nuova menzogna: ora ci spiegano che dopo l’invasione dell’Ucraina a opera di Putin quel testo non vale più, in realtà quell’accordo contiene una clausola automatica di rinnovo. Andiamo avanti convinti con la nostra mozione di sfiducia”, dichiara il capogruppo Matteo Richetti, primo firmatario del documento.


Sulla sfiducia a Salvini, l’opposizione è compatta. Ad eccezione del partito di Matteo Renzi, Italia Viva, che domani ha in programma una riunione per discutere il da farsi. Sulla mozione nei confronti di Daniela Santanchè, presentata dal capogruppo M5s Francesco Silvestri, invece, proprio al centro, nel partito di Azione, si registrano i distinguo di Maria Stella Gelmini ed Enrico Costa che, in nome del garantismo, annunciano il voto contrario. La premier Giorgia Meloni non dovrebbe essere in aula in nessuna delle due occasioni. Per Fdi è il vicecapogruppo al Senato Raffaele Speranzon ad assicurare che “le mozioni di sfiducia a Salvini e Santanchè verranno respinte nettamente e senza problemi. In caso di rinvio a giudizio sarà Santanchè a decidere che fare. Se in quel caso dovesse fare un passo indietro sarà il Presidente del Consiglio a decidere il da farsi mantenendo invariati gli equilibri nella maggioranza”. Per il deputato Fi Alessandro Cattaneo “le mozioni di sfiducia compattano la maggioranza, non la dividono, e così sarà anche questa volta. Io credo che sia un atto politico legittimo da parte delle opposizioni presentare una mozione di sfiducia, ma da parte nostra faremo fronte comune e la rimanderemo al mittente, perché ha solo il sapore di campagna elettorale”.

Monza, condominio super efficiente abbatte del 73% i consumi

Monza, condominio super efficiente abbatte del 73% i consumiMilano, 2 apr. (askanews) – E’ stato presentato al pubblico insieme alle autorità del Comune di Monza un edificio simbolo per la città, relativamente alle alte prestazioni energetiche e all’abbattimento delle emissioni inquinanti. Il condominio degli anni’80 di sette piani con 76 appartamenti sito in via Mazzucotelli al civico n.4, a Monza, si presenta infatti come una vera e propria nuova case history lombarda della riqualificazione energetica del costruito.


La riqualificazione del valore di 3 milioni di euro, realizzata con il Superbonus al 110%, è stata approvata nel suo scenario più ambizioso e sostenuta all’unanimità dai condomini in assemblea grazie all’utilizzo di CoREn, un percorso che contempla attività di diagnosi energetica con momenti di ascolto e confronto con i condomini per co-progettare l’intervento. Si tratta di una metodologia ideata e proposta da Teicos, impresa edile specializzata in deep renovation, che ha gestito i lavori. Proprio la presa di consapevolezza dei vantaggi di comfort e ambientali, oltre che del valore aggiunto che avrebbe acquisito l’immobile, ha portato i residenti a definire e approvare un progetto ad altissime prestazioni. L’edificio ha fatto un salto di 5 classi, da E ad A2, con un risparmio energetico pari al 73% e una riduzione media annua di 127,51 tonnellate di Co2 emesse. Il miglioramento della prestazione energetica rilevato è pari a 114,12 kWh per metro quadro. L’edificio è stato completamente isolato grazie a un utilizzo sinergico di diverse tecnologie , dal cappotto tradizionale alla facciata ventilata, al fine di massimizzare il risultato in base anche all’esposizione dell’edificio. In particolare sulla facciata sud, prevalentemente esposta al sole, si è provveduto all’installazione di un sistema di facciata ventilata, che crea un passaggio d’aria tra il rivestimento ceramico esterno e l’isolante, in grado di smaltire il calore in eccesso dovuto all’irraggiamento solare in estate e di eliminare eventuale condensa superficiale in inverno. L’uso dei modulari prefabbricati della facciata ventilata, ha consentito di velocizzare i tempi di esecuzione riducendo al massimo i disagi di cantiere per i residenti e di attualizzare l’estetica architettonica, grazie all’ampia scelta di rivestimenti a disposizione da installare. Il servizio di rilievo ad alta precisione per ottenere i moduli prefabbricati della facciata ventilata è stato realizzato con uno strumento chiamato laser scanner. Si tratta di un rilievo effettuato con una scansione laser che consente, mediante un’accurata raccolta di dati, di restituire una ‘fotografia’ fedele dell’edificio. Il resto delle pareti esterne, la copertura e il soffitto della cantina sono state coibentate completamente con un cappotto isolante; è stata inoltre installata una guaina riflettente bianca per ridurre la temperatura superficiale sulla copertura del tetto. In generale, infatti, le pareti dell’edificio erano causa della maggior parte della dispersione energetica.


Il nuovo approvvigionamento energetico si avvale di un sistema ibrido che utilizza delle pompe di calore installate in copertura abbinate a un impianto fotovoltaico con 60 pannelli e batteria di accumulo da 20 Kw per la produzione anche di acqua calda sanitaria oltre che per il riscaldamento dei vari appartamenti. Inoltre, l’impianto fotovoltaico copre i consumi condominiali elettrici degli spazi comuni. La case history dell’edificio di Mazzucotelli è stata oggetto di studio della dottoressa Nazila Salehnia, in collaborazione con Teicos, per la redazione della tesi di dottorato “Innovative co-design practices within housing retrofit and urban space transformation” presso l’Università di Pavia.


“Come impresa presentiamo da anni i vantaggi della riqualificazione energetica profonda proponendo il percorso di co-progettazione CoREn per l’acquisizione di consapevolezza da parte dei condomini e la sensibilizzazione sul valore ambientale ed energetico del progetto – spiega Giorgio Albinati, Socio Fondatore di Teicos – Nonostante oggi non ci sia più l’opportunità dello sconto in fattura e il Superbonus al 110%, il quadro incentivi offre ancora molti vantaggi. Nel contesto normativo attuale abbiamo notato che, grazie al processo informativo della co-progettazione, i condomini non puntino solo al risparmio a prescindere ma a ottenere un edificio ad alte prestazioni grazie a una maggiore consapevolezza dei vantaggi dell’investimento”.

Eventi meteorologici estremi, modelli per la gestione dei sinistri

Eventi meteorologici estremi, modelli per la gestione dei sinistriMilano, 2 apr. (askanews) – 378 eventi meteorologici estremi (+22% rispetto al 2022), 16 miliardi di euro di danni alle aree colpite e 31 persone decedute. Sono questi, in sintesi, i numeri che descrivono la situazione del nostro Paese (dati Osservatorio Città Clima di Legambiente). La scorsa estate la nostra Penisola è stata colpita da un susseguirsi di episodi catastrofali e da eventi naturali di eccezionale portata, primo accenno di quella che potrebbe essere una nuova normalità dovuta ai mutamenti climatici in corso. Le aree più colpite da questi fenomeni estremi sono state il Nord Italia con 210 eventi, seguita dal Centro (98) e dal Sud (70). Sono aumentati alluvioni ed esondazioni fluviali (+170% rispetto al 2022), le temperature record nelle aree urbane (+150%), le frane da piogge intense (+64%), le mareggiate (+44%), i danni da grandine (+34,5%), e gli allagamenti (+12,4%).


Da fine 2024 scatterà, inoltre, l’obbligo di assicurazione contro gli eventi catastrofali: cosa cambierà? Tra meno di un anno, tutte le imprese italiane e quelle internazionali con una stabile organizzazione nel nostro Paese dovranno stipulare una copertura assicurativa sui danni causati da eventi naturali (alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni) a terreni e fabbricati, impianti, macchinari, attrezzature industriali e commerciali. “Gli eventi naturali dello scorso luglio, ancor più di quelli catastrofali – dichiara Elisabetta Pinciroli, presidente di Adenes Italia, la holding del maggiore gruppo peritale e di servizi assicurativi in Italia – al di là degli aspetti finanziari, hanno evidenziato significative sfide operative nel mercato assicurativo a tutti i livelli, in termini di efficacia dei processi di gestione dei sinistri, rispetto alle aspettative di assicurati e clienti. È essenziale affrontare queste problematiche in maniera efficace per evitare ripercussioni future, tenendo conto anche che tali fenomeni saranno purtroppo sempre più frequenti e di sempre maggiore portata. Vogliamo contribuire a una riflessione sugli aspetti organizzativi peculiari per la gestione dei sinistri legati a questi eventi e sull’impatto che essi hanno sul profilo reputazionale del mercato. È importante che ci si fermi per un momento di riflessione guardando anche alle esperienze organizzative in essere in Paesi che hanno dovuto affrontare questa sfida prima di noi (Francia, Germania e Olanda in particolare). Possiamo prendere spunto da chi ha già sperimentato delle soluzioni: ora è il momento di agire. Ci auguriamo che il dibattito di questi mesi innescato dai nuovi provvedimenti legislativi possa aumentare la consapevolezza di tutti, aziende e cittadini”. Secondo le stime dell’ANIA, l’associazione nazionale delle imprese assicuratrici, nel 2021 solo il 5% delle microimprese italiane (0-9 dipendenti) aveva una copertura assicurativa contro le calamità naturali. La copertura assicurativa si attesta al 55% per le piccole imprese, al 67% per le medie e al 78% per le grandi che, però, sono solo l’1% del totale.


Se guardiamo alle abitazioni private, poi, il quadro non cambia: nell’ultimo anno circa 5 milioni di italiani hanno subito danni, causati da calamità naturali o dal maltempo, alla propria abitazione, ma solo 1 su 3 aveva una polizza assicurativa a tutela dell’immobile. In un Paese come il nostro caratterizzato da infrastrutture e patrimonio edilizio sempre più vecchi e da una crescita costante dei livelli di urbanizzazione in zone esposte al rischio, non possiamo far altro che abituarci ad affrontare disastri metereologici che, solo fino a qualche anno fa, non erano assolutamente prevedibili e che rendono sempre più indispensabile un approccio proattivo e corale per la gestione dei sinistri volto al contenimento dei danni economici e reputazionali. “Mentre aumentano i danni causati dal cambiamento climatico – precisa Umberto Guidoni, co-direttore generale di ANIA – l’Italia continua a registrare un evidente gap di protezione. È necessario, dunque, individuare un sistema efficace di protezione del Paese. Per questo abbiamo accolto con estremo favore l’introduzione, nell’ambito della Legge di Bilancio 2024, della previsione di un obbligo assicurativo per le coperture cat nat (alluvione e terremoto, frane) per le imprese. Questa norma rappresenta un primo passo concreto e tangibile verso due obiettivi primari per il settore assicurativo: la maggiore protezione del Paese e la gestione più efficiente delle risorse, a beneficio della collettività. Con l’obbligo assicurativo, inoltre, il rischio viene distribuito su tutto il territorio nazionale con un effetto positivo anche sui premi assicurativi. Il nostro auspicio è che interventi analoghi possano essere previsti anche per le abitazioni civili”.


La gestione di questi eventi è anche questione di competenze. Organizzazione, preparazione e tempestività sono i pilastri su cui si basa una corretta ed efficace gestione e valutazione dei danni, ma essere pronti a gestire le emergenze e avere a disposizione risorse adeguate non è sufficiente. “L’intensificarsi della gravità degli eventi naturali – aggiunge Elisabetta Pinciroli – ha acuito un altro problema che, nel prossimo futuro, dovrà necessariamente trovare una soluzione. In questo momento c’è una vera carenza di professionisti specializzati nell’attività di valutazione dei danni. Io credo che tale situazione dipenda dal fatto che questa professione, nel corso del tempo, ha perso il suo appeal perché poco conosciuta e poco remunerata rispetto ad altri settori del mercato del lavoro e noi, come attori coinvolti, dovremmo impegnarci sempre di più per far capire quanto queste figure, in realtà, siano fondamentali per un reale servizio all’assicurato”. Un grande aiuto può sicuramente arrivare dalla tecnologia, in fase di monitoraggio, di raccolta delle denunce e nella gestione degli accertamenti peritali. Molte imprese assicurative, in Europa, hanno iniziato a sviluppare dei tool che consentono di analizzare i fenomeni metereologici, li mappano e li incrociano con i dati di portafoglio. In alcuni casi le prime simulazioni sono disponibili anche a partire da una settimana prima dell’evento; si può quindi avere in anticipo una ipotesi della portata dell’evento in termini numerici e di esposizione finanziaria. Queste informazioni permettono la messa in atto di azioni di prevenzione e mitigazione del danno attraverso semplici messaggi agli assicurati. La denuncia attraverso i canali digitali, oltre a ridurre il picco di lavoro degli addetti all’apertura dei sinistri, permette di migliorare la qualità dei dati disponibili e, di conseguenza, di ottimizzare l’approccio alla valutazione del danno guadagnando in reattività ed efficienza.

Vino, Mionetto chiude 2023 con 153,4 mln di fatturato: +10% sul 2022

Vino, Mionetto chiude 2023 con 153,4 mln di fatturato: +10% sul 2022Milano, 2 apr. (askanews) – La storica Cantina di Valdobbiadene (Treviso) Mionetto chiude il 2023 con un fatturato record di 153,4 milioni di euro, facendo registrare un +10% rispetto all’anno precedente. Un risultato accompagnato da un incremento delle vendite globali arrivato ad un totale di 42,7 milioni di bottiglie. Lo ha annunciato la stessa azienda, sottolineando “il grande impegno per l’affermazione del brand in Italia (+5%) e sul fronte export (+11,45%) che rappresenta il 78% del fatturato. Esportazioni cresciute sia nei mercati consolidati come Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Polonia, sia in Paesi emergenti come Francia, Svezia, Repubblica Ceca, Romania e Lituania, grazie anche all’internazionalità e alla forza commerciale e distributiva del Gruppo Henkell-Freixenet di cui Mionetto fa parte e che oggi annovera 30 consociate distribuite in oltre 70 paesi del mondo”. Fiore all’occhiello di questa performance, la “Prestige Collection” con la sua referenza più iconica: il “Prosecco Doc Treviso Brut”.


L’anno scorso è arrivata inoltre per Mionetto la conferma come “Best-selling international Prosecco brand 2022” da parte dell’International wine & spirits research (Iwsr), oltre ai premi e riconoscimenti conseguiti al “Berliner Wine Trophy” e a “Mundus Vini”, e all’inserimento nella lista dei 100 migliori vini di Wine Spectator, con il più alto punteggio nella storia per il Prosecco ottenuta dal “Mionetto Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Luxury Collection”. “Siamo estremamente orgogliosi dei traguardi raggiunti nel corso del 2023 – ha commentato Paolo Bogoni, Chief Marketing Officer e Management Board Executive Mionetto – che testimoniano la qualità della nostra produzione vinicola e la forza internazionale di un brand sempre più impegnato nel confermare il proprio ruolo di leader globale nella categoria Prosecco, aperto anche a cogliere e sviluppare le nuove tendenze nel complesso mondo delle bollicine”. Alla 56esima edizione di Vinitaly a Verona, dal 14 al 17 aprile, l’azienda ha annunciato che presenterà accanto ai suoi vini più noti, “Mionetto Aperitivo” e la novità “Mionetto Aperitivo 0% Alcohol-free”.

Aeronautica Militare: trasporto da Catania a Lecco per bimbo in pericolo

Aeronautica Militare: trasporto da Catania a Lecco per bimbo in pericoloBergamo, 2 apr. (askanews) – Un bimbo di due anni, ricoverato presso l’ospedale Garibaldi di Catania e bisognoso di cure specialistiche urgenti, è stato trasportato d’urgenza, nel pomeriggio di martedì 2 aprile 2024, all’aeroporto di Bergamo Orio al Serio a bordo di un Falcon 900 dell’Aeronautica Militare, per il successivo ricovero presso l’ospedale Medea di Bosisio Parini, in provincia di Lecco.


Per il volo ambulanza, richiesto dalla Prefettura di Catania, è stato impiegato un equipaggio ed un velivolo del 31esimo Stormo di Ciampino, uno dei reparti di volo della Forza Armata che assicura 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, velivoli ed equipaggi pronti a decollare in tempi ristretti per questo genere di missioni. Il volo d’urgenza, richiesto dalla Prefettura di Catania, è stato immediatamente disposto e coordinato dalla Sala Situazioni di Vertice del Comando della Squadra Aerea, la sala operativa dell’Aeronautica Militare che ha tra i propri compiti anche quello di attivare e gestire i trasporti sanitari urgenti, dando l’ordine di decollo ai velivoli che la Forza Armata tiene in stato di prontezza, 24 ore su 24, in varie basi, per questo genere di necessità.


Equipaggi e velivoli da trasporto dell’Aeronautica Militare sono operativi ogni singolo giorno dell’anno, 24 ore su 24, per assicurare, laddove richiesto e ritenuto necessario per motivi di urgenza, il trasporto sanitario di persone in imminente pericolo di vita, di organi o equipe mediche o come in questo caso di persone bisognose di trasferimento presso centri di cura specializzati sul territorio nazionale. Sono centinaia ogni anno le ore di volo effettuate per questo genere di interventi, a supporto dei cittadini, dagli aerei del 31esimo Stormo di Ciampino, del 14esimo Stormo di Pratica di Mare e della 46esima Brigata Aerea di Pisa. Ove ci siano specifiche necessità operative, l’Aeronautica Militare impiega anche gli elicotteri del 15esimo Stormo di Cervia.

Editoria, Massimo Cicatiello nuovo Vice-presidente di Fortune Italia

Editoria, Massimo Cicatiello nuovo Vice-presidente di Fortune ItaliaRoma, 2 apr. (askanews) – “Massimo Cicatiello assume la carica di Vice Presidente della società editoriale Fortune Italia. Si tratta di un ruolo chiave nella definizione delle strategie editoriali e di business future che la società intende perseguire nei prossimi mesi”. Lo annuncia con soddisfazione Leonardo Donato, editore del magazine.


Massimo Cicatiello ha una lunghissima esperienza nel campo editoriale e della comunicazione avendo ricoperto la carica di Vice Presidente del Gruppo Adnkronos e di Presidente della Sezione Editoria, Informazione e Audiovisivi di Unindustria, oltre a essere il Vice Presidente di Manageritalia Lazio, Abruzzo, Umbria e Sardegna e advisor di grandi realtà aziendali italiane. Fortune Italia, l’edizione italiana della prestigiosa rivista globale di business ed economia, è pubblicato in Italia dal 2018.


La pubblicazione si concentra su vari argomenti chiave del mondo degli affari, inclusi leadership, strategie aziendali, innovazione, tecnologia e finanza, offrendo approfondimenti e analisi per i professionisti e gli appassionati di business. Attraverso articoli, interviste, e reportage, Fortune Italia mira a ispirare e informare il suo pubblico riguardo le migliori pratiche nel panorama aziendale e imprenditoriale, sia a livello nazionale che internazionale. Attraverso i suoi canali digitali, video e testuali, Fortune garantisce inoltre una informazione puntuale e quotidiana sui temi che vengono poi ospitati e approfonditi nel magazine cartaceo. Fortune Italia organizza inoltre eventi e incontri a livello internazionale e nazionale per favorire il dialogo e il confronto fra le principali realtà imprenditoriali.


È proprio su questo modello editoriale tipico della realtà americana – dove nasce nel 1930 come parte del gruppo Time – che si sta costruendo lo sviluppo editoriale sul territorio italiano e al quale Massimo Cicatiello darà il suo contributo. Massimo Cicatiello: “Fortune Italia è una delle realtà più innovative del panorama dell’editoria italiana. Sono rimasto affascinato da quello che è oggi conosciuto negli Stati Uniti come il “modello Fortune”, un modello che produce contenuti editoriali attraverso le sue redazioni, ma utilizzando anche il confronto tra i principali stakeholders del Paese”.

Paolo Bartoloni nuovo presidente Consorzio Tutela Vini Montefalco

Paolo Bartoloni nuovo presidente Consorzio Tutela Vini MontefalcoMilano, 2 apr. (askanews) – Paolo Bartoloni è il nuovo presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco: il titolare della Cantina Le Cimate succede a Giampaolo Tabarrini. Lo ha deciso il CdA dell’ente consortile che ha anche eletto vicepresidenti Liù Pambuffetti (Scacciadiavoli) e Filippo Antonelli (Antonelli San Marco). Il nuovo Consiglio è inoltre composto da Marco Caprai (Arnaldo Caprai), Roberto Dionigi (Dionigi), Peter Heilbron (Tenuta Bellafonte), Alessandro Lunelli (Tenute Lunelli – Tenuta Castelbuono), Alessandro Mariani (Tenuta Alzatura – Cecchi), Gianluca Piernera (Cantina Ninni), Devis Romanelli (Romanelli) e Silvia Spacchetti (Colle Ciocco). Membri del collegio sindacale sono Gabriele Di Zacomo (Perticaia) e Alberto Pardi (F.lli Pardi).


“Iniziamo questo percorso con grande entusiasmo con un Cda coeso che guarda ad obiettivi importanti, dalla tutela alla promozione ma anche alla salvaguardia dell’ambiente” ha dichiarato il neo presidente, spiegando che “in generale lavoreremo sulla valorizzazione delle Denominazioni perché possano acquisire sempre una maggiore importanza, sia sul fronte dei vini rossi, prima di tutto il nostro Montefalco Sagrantino, ma anche sui bianchi che stanno riscuotendo sempre maggiore attenzione”. “Durante l’ultima assemblea dei soci si è già parlato della possibilità di allargare il territorio della Spoleto Doc a parte dei territori di Bevagna, Gualdo Cattaneo e Giano dell’Umbria” ha proseguito, aggiungendo che “guardiamo con grande interesse al progetto del Consorzio Bonifica Umbra relativo alla creazione di tre bacini d’acqua nell’area intorno a Montefalco, consapevoli che il futuro sono le risorse naturali e in primis l’acqua”. “Inoltre, per avere una immagine definita del territorio sotto il profilo vitivinicolo continueremo a lavorare alla creazione di un database che contenga un bilancio delle produzioni e delle vendite, sia in Italia che all’estero, utili per programmare azioni future e capire i mercati su cui puntare” ha continuato Bartoloni, concludendo “sappiamo che i nostri vini rientrano nella top ten dei rossi a livello qualitativo in Italia e dobbiamo lavorare sempre di più per consolidare questa posizione e fare in modo che i nostri vini siano sempre più apprezzati e diffusi tra i consumatori”. Due i prossimi appuntamenti importanti per il Consorzio: la Masterclass a Verona dal titolo “Montefalco, land of wine” con gli studenti della Vinitaly International Academy di cui il Consorzio Tutela Vini Montefalco è partner e, a seguire, Vinitaly, la più importante fiera del vino italiano. “Montefalco, terra per il vino” sarà il messaggio che il Consorzio porterà alla 56esima edizione del Salone internazionale del vino, con l’obiettivo “di promuovere le diverse Denominazioni del territorio sottolineando la biodiversità e la varietà che la zona di Montefalco può offrire: un territorio conosciuto soprattutto per i suoi rossi, come il Sagrantino di Montefalco e il Montefalco Rosso, ma che sta rafforzando anche il posizionamento dei vini bianchi come il Trebbiano Spoletino”. A Vinitaly sarà possibile degustare i vini del territorio presso lo stand del Consorzio al Padiglione 2 stand c9/f9.

Il Concertozzo allo Stadiozzo, il 26 maggio a Monza

Il Concertozzo allo Stadiozzo, il 26 maggio a MonzaRoma, 2 apr. (askanews) – Torna per la terza edizione “Il Concertozzo”, l’evento organizzato da Elio e le Storie Tese e Trio Medusa che ogni anno unisce musica e consapevolezza sociale, promuovendo l’idea di una comunità più inclusiva e informata.


Quest’anno si terrà il 26 maggio all’U-Power Stadium – grazie alla collaborazione del Comune di Monza, AC Monza e PIZZAUT – dove la musica sarà protagonista fin dal primo pomeriggio con IL CONCERTOZZINO, al quale parteciperanno varie meritevoli band e, a seguire, con IL CONCERTOZZO, ovvero un concerto speciale e irripetibile di Elio e le Storie Tese con le incursioni del Trio Medusa. Le prevendite per il 26 maggio sono disponibili su Vivaticket e TicketOne. Apertura porte ore 13.30, inizio Concertozzino ore 15.00, inizio Concertozzo ore 21.00.


L’evento sarà anticipato sabato 25 maggio da una kermesse aperta a tutti in Piazza Roma, ai piedi dell’Arengario, dove il Comune di Monza e PIZZAUT ospiteranno Associazioni e personalità che si occupano di autismo e disabilità, per la loro testimonianza diretta. Alla presenza delle maggiori Associazioni italiane impegnate nell’inclusione di persone autistiche, sono in programma talk con esperti del settore per fornire approfondimenti e promuovere una comprensione più profonda delle esigenze delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Seguiranno momenti di musica, street-food, incontri e divertimento, tutto in “formato AUT”.


Le prime due edizioni del Concertozzo (2022 e 2023) hanno registrato il tutto esaurito e sono state delle grandi feste imprevedibili, con tanta musica e un live indimenticabile, un vero e proprio greatest hits del repertorio di Elio e le Storie Tese, sempre in perfetto equilibrio tra divertimento sfrenato e consapevolezza sociale, con gli interventi irriverenti del Trio Medusa. Sul palco sono salite Associazioni e personalità, come PizzAut e Tortellante, Gianluca Nicoletti e Mimmo Pesce, che hanno portato la loro testimonianza sui problemi legati alle disabilità.