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Autore: Redazione StudioNews

Lombardia verso testo unico su privacy e utilizzo dati sanitari

Lombardia verso testo unico su privacy e utilizzo dati sanitariMilano, 21 mar. (askanews) – La Regione Lombardia lavora alla realizzazione di un Testo unico regionale in materia di trattamento di dati personali in sanità per migliorare la qualità delle cure, la prevenzione, la ricerca e l’epidemiologia. Ne ha parlato l’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, intervenendo al forum su ‘big data and privacy’ al Pirellone cui hanno partecipato anche, fra gli altri, Giovanni Corrao, già professore ordinario di statistica medica della Bicocca; Ettore Figliolia, dell’Avvocatura generale dello Stato; Guido Scorza, componente del Garante per la protezione dei dati personali; Domenico Mantoan, direttore generale Agenas e Andrea Marcellusi, professor dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata.


L’obiettivo dell’evento, organizzato da Regione in collaborazione con la testata ‘Innlifes’, è affrontare le criticità collegate alla legge sulla privacy e trovare soluzione concrete per impiegare in modo utile al cittadino i dati sanitari. “Stiamo studiando le norme vigenti – ha detto l’assessore Bertolaso – in modo da capire quale possa essere il percorso per proporre soluzioni alternative. Abbiamo già avviato un processo che dovrebbe portarci dapprima alla stesura e condivisione delle ‘Linee Guida Health Data Policy & Governance’ e successivamente alla stesura del Testo unico regionale. Noi puntiamo molto sul discorso della prevenzione. E per questo abbiamo bisogno di poter utilizzare tutte le informazioni sullo stato di salute nell’interesse dei cittadini. Ovviamente bisogna farlo con grande cautela, secondo procedure definite e concordate e condivise da tutti. Diventa pertanto fondamentale utilizzare i dati sanitari per vivere meglio, per garantire un percorso di salute molto più lungo”.

Regione Siciliana, Schifani: recuperato disavanzo di oltre 2 miliardi

Regione Siciliana, Schifani: recuperato disavanzo di oltre 2 miliardiRoma, 21 mar. (askanews) – Via libera dal governo Schifani al Piano di rientro dal disavanzo regionale al 31 dicembre 2022. Il documento, approvato nel corso dell’ultima seduta della giunta, certifica il pieno recupero del disavanzo emerso nel rendiconto del 2018 grazie a un miglioramento dei conti pari a 2,1 miliardi di euro. Un risultato che va ben oltre gli obblighi contenuti nell’Accordo firmato dalla Regione con lo Stato nello scorso ottobre.


Il Piano dovrà ora essere sottoposto all’esame del Collegio dei revisori dei conti della Regione e successivamente inviato anche alle Sezioni riunite della Corte dei conti. A esprimere soddisfazione per il lavoro svolto e gli ottimi risultati ottenuti nella politica di risanamento dei conti regionali, il presidente Renato Schifani. “I provvedimenti adottati oggi dalla giunta – evidenzia il governatore – dimostrano la solidità della legge di Bilancio 2024/2026 predisposta dal mio governo, mettendo in chiaro con dovizia di numeri il recupero finanziario conseguito dalla Regione al 31 dicembre del 2022. Un risultato che ritengo verrà confermato e rafforzato grazie alle attività poste in essere nel 2023 e che saranno oggetto di verifica con il rendiconto 2023 in corso di predisposizione”.

Italian design brands diventa Dexelance e si proietta verso l’estero

Italian design brands diventa Dexelance e si proietta verso l’esteroMilano, 21 mar. (askanews) – Italian design brands cambia nome e diventa Dexelance. Un rebranding, spiegano, ideato “per evidenziare il nuovo posizionamento del gruppo e sottolinearne il respiro sempre più internazionale”.


A un anno dalla quotazione a maggio 2023 e l’ingresso di un investitore come Tamburi Investment Partners, Dexelance all’interno del mercato dell’alto di gamma (core high-end design furnishing market, il cui valore a livello mondiale ammonta a circa 47 miliardi di euro, di cui circa il 25% è prodotto da aziende italiane, spesso di piccole dimensioni) aspita a continuare a crescere e svilupparsi, sia in modo organico che per acquisizioni. Il gruppo è attualmente formato da 11 imprenditori e o Ceo con le loro aziende e i loro 14 brand, tutti italiani, ma si proietta al futuro e verso l’estero per integrarne le gamme con progetti complementari, aggregando altre aziende eccellenti, sia nelle aree strategiche già presidiate, sia in altri segmenti. Per la distribuzione, Dexelance può contare già oggi su oltre 4.500 retail partners. Tra i nuovi segmenti di interesse, una particolare attenzione verrà posta sugli arredi per l’esterno, il bagno e il mondo delle superfici.


“Siamo stati il primo gruppo italiano del design a essersi quotato in Borsa – ha dichiarato Andrea Sasso, chairman & Ceo di Dexelance – La quotazione è un punto di partenza, e non di arrivo, che ci rende particolarmente orgogliosi, anche perché conclusa con successo in un contesto di mercato non facile per le quotazioni in tutta Europa. Da oggi, con la nascita di Dexelance non solo rafforziamo la nostra posizione a livello nazionale, ma ci poniamo l’ambizione di accelerare la crescita, sia organica sia per linee esterne, giocando un ruolo da protagonisti nel mercato di riferimento globale”. “Sin dalla fondazione di Italian design brands, da oggi Dexelance, il nostro obiettivo è stato supportare le singole imprese nelle nuove sfide poste dal mercato e aiutarle ad accelerare il processo di crescita che già avevano intrapreso, preservandone il Dna, i valori imprenditoriali e mantenendo gli imprenditori alla guida – ha aggiunto Giorgio Gobbi, managing director di Dexelance – A Gervasoni, fra i fondatori del Gruppo, in questi anni si sono aggiunte altre dieci aziende di successo. Oggi diamo il via a un nuovo corso, che auspichiamo ci porterà ad ampliare sempre di più la nostra presenza e collaborazione con aziende eccellenti in tutto il mondo”.


“Sono convinto che l’attuale periodo sia particolarmente adatto per consolidare e più che altro sviluppare un progetto molto affascinante, il sogno di dare una vera prospettiva di crescita ad imprenditori eccezionali, in un settore con un enorme potenziale, ma troppo frammentato per poter far fronte alle sfide che il mondo globale ci prospetta. Secondo le tradizioni ormai consolidate del modello di business di Tip, basato su M&A, aggregazioni strategiche e un grandissimo rispetto per gli imprenditori/partner, desideriamo continuare a convincere imprenditori ambiziosi e famiglie di industriali desiderosi di dare perennità alle rispettive aziende per realizzare un progetto al momento unico, con al centro il made in Italy di altissimo livello”, ha concluso Giovanni Tamburi, fondatore, presidente e amministratore delegato di Tamburi Investment Partners.

Il Dipartimento di Giustizia americano denuncia Apple: monopolio illegale di iPhone

Il Dipartimento di Giustizia americano denuncia Apple: monopolio illegale di iPhoneNew York, 21 mar. (askanews) – Il Dipartimento di Giustizia americano, giovedì, ha citato in giudizio Apple, sostenendo che che il produttore di iPhone ha il monopolio sul mercato della telefonia e danneggia consumatori, sviluppatori e aziende rivali. L’ecosistema di Apple, dall’Apple Watch ad Apple Pay, sostiene questo monopolio, secondo i pubblici ministeri. Il colosso della tecnologia ha bloccato gli sviluppatori di software e le società di giochi su mobile dall’offrire opzioni migliori su iPhone, con conseguente aumento dei prezzi.


La denuncia antitrust del governo, depositata in un tribunale federale del New Jersey, sostiene che Apple ha utilizzato il controllo dell’iPhone per impedire ai concorrenti di offrire servizi innovativi come portafogli digitali e giochi, limitando la funzionalità dei prodotti hardware che competono con i dispositivi Apple. La causa sostiene inoltre che Apple rende difficile per gli utenti passare a dispositivi che non utilizzano il sistema operativo Apple, come gli smartphone Android. “Questa causa minaccia chi siamo e i principi che distinguono i prodotti Apple in mercati fortemente competitivi”, ha risposto un portavoce di Apple in una nota, spiegando che “se avesse successo, ostacolerebbe la nostra capacità di creare il tipo di tecnologia che le persone si aspettano da Apple, dove hardware, software e servizi si intersecano”.

La foto di Meloni nascosta dentro la giacca finisce sul WSJ

La foto di Meloni nascosta dentro la giacca finisce sul WSJRoma, 21 mar. (askanews) – La foto di Giorgia Meloni che dagli scranni dalla Camera nasconde la testa dentro la sua giacca, sotto la frase “Don’t look at me with your disturbing eyes” è finita sul Wall Street Journal, una fotonotizia pubblicata in prima pagina che ritrae la reazione della premier alle parole del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli. Bonelli stava parlando della situazione a Gaza, e interrompendosi ha detto rivolto alla presidente del Consiglio: “Non mi guardi con quello sguardo inquietante”. Meloni prima si è coperta il viso, poi ha allargato le braccia e infine ha nascosto la testa dentro la sua giacca grigio chiaro, come mostra la fotosequenza postata dalla stessa premier su Instagram che definisce come ironico il suo gesto.


“Noto lo scalpore di diversi esponenti dell’opposizione perché alle parole del leader dei Verdi Bonelli rivoltemi in Aula, ‘non mi guardi con sguardo inquietante’, ho risposto coprendomi ironicamente il volto per non destare ansietà al collega. Non so cosa intendesse con ‘sguardo inquietante’, ma mi scuso con il collega e con chiunque altro possa eventualmente sentirsi intimorito”, ha scritto oggi su Instagram la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, postando un collage di foto dell’episodio avvenuto ieri alla Camera. “Ringrazio la premier Meloni per il garbato messaggio inviato sui suoi social. Voglio dirle che non mi sono sentito offeso ma che ritengo doveroso segnalarle, da deputato di opposizione, che lei rappresenta il Governo italiano e, in Aula, sarebbe auspicabile una postura istituzionale da parte sua anche perché ieri stavo parlando della catastrofe umanitaria a Gaza. Io sono all’opposizione, lei al Governo e da parte mia non verrà mai meno il rispetto per il suo ruolo. Buon lavoro, presidente Meloni”, ha commentato il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.


Bonelli, ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, ha anche commentato la fotonotizia apparsa sul quotidiano americano: “Non lo sapevo, me lo hanno detto. La Meloni dovrebbe avere postura più seria invece di fare le faccette quando ascolta, non pensavo potesse reagire così, non si sarebbe dovuta coprire con la giacca ma ascoltare quello che aveva da dire un deputato di opposizione”. Intervistato da Giorgio Lauro ed Enzo Iacchetti, Bonelli ha spiegato così perché ha detto quelle parole a Meloni:”Aveva uno sguardo, gli occhi inquietanti, quasi vitrei, e mi sembrava intenzionata a derubricare quanto stessi dicendo. Magari sarà stata una mia valutazione scorretta rispetto al tema che stavamo affrontando”. E’ rimasto sorpreso dalla sua reazione? “Sono rimasto stupito, non ho mai visto una cosa del genere, nemmeno quando andavo a scuola, quello è il Parlamento italiano. Io – ha concluso Bonelli a Un Giorno da Pecora – potrei anche aver detto una cosa fuori luogo, ma ti pare che ti copri la testa? La foto ha fatto il giro del mondo, ci fai una brutta figura e anche l’Italia rischia di venire considerata come una macchietta”.

Rusia valuta introduzione dazi del 200% su vini degli Stati della Nato

Rusia valuta introduzione dazi del 200% su vini degli Stati della NatoMilano, 21 mar. (askanews) – Il governo russo sta valutando le proposta avanzate dall’Associazione dei viticoltori e produttori di vino russi (Avvr), tra cui quella di imporre dazi del 200% sulle importazioni di vino dai Paesi membri della Nato. Lo scrive l’edizione on-line del magazine inglese “The Drinks Business”, spiegando che secondo “il direttore esecutivo dell’Avvr, Alexey Plotnikov, tale decisione potrebbe essere presa dal governo già a breve”. Attualmente la tassa sull’importazione di vini dai Paesi “ostili” è del 20% (era del 12,5% fino al 2023).


Il magazine britannico, spiega inoltre che a tutela dei produttori locali, l’Avvr ha proposto anche di introdurre una quota obbligatoria di vino russo di almeno il 20% per i negozi al dettaglio e di almeno il 50% per la carta dei vini di locali e ristoranti. Secondo diversi analisti, questo pacchetto di misure rischiadi portare ad un sostanziale stop delle importazioni di vino dalla maggior parte dei Paesi Occidentali e di determinare un forte aumento dei prezzi già alti dei vino russi.

Audizione Uncai alla Camera: subito un albo degli agromeccanici

Audizione Uncai alla Camera: subito un albo degli agromeccaniciRoma, 21 mar. (askanews) – Istituire un albo degli agromeccanici, un passo avanti verso la valorizzazione della professionalità nel settore. E’ quanto ha chiesto l’Uncai, unione nazionale contoterzisti agromeccanici e industriali, audita oggi davanti alla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. L’audizione era incentrata sulle tematiche che riguardano il settore dei contoterzisti, che forniscono servizi all’agricoltura e la delegazione di Uncai era guidata dal presidente Aproniano Tassinari, insieme al coordinatore nazionale Fabrizio Canesi e al responsabile dell’ufficio legale Francesco La Gamba.


“Tutte le associazioni e le cooperative hanno riconosciuto e sostenuto la proposta di Uncai: l’albo deve rappresentare esclusivamente coloro che esercitano l’attività di contoterzismo in maniera professionale, consolidando un ruolo storico nel settore primario”, ha dichiarato Tassinari. Il registro si fonda su principi di formazione, professionalità, sicurezza e certificazione, elementi che delineano il profilo del contoterzista professionista. Una minoranza ha espresso la volontà di includere nell’albo anche chi opera in maniera non professionale, ma questa posizione non ha trovato largo consenso. “Il registro deve essere lo specchio delle competenze agromeccaniche, non delle attività occasionali”, ha ribadito Tassinari in audizione, sottolineando l’importanza di distinguere le imprese agricole, che operano nell’ambito delle attività connesse, dai contoterzisti, veri imprenditori con un forte orientamento al cliente e un tariffario di categoria che permette di conoscere i costi di gestione.


Durante l’audizione, è stata sottolineata anche la necessità di una parità normativa tra agricoltori e agromeccanici. Ad esempio, le norme antincendio differiscono a seconda che i depositi di carburante siano di un contoterzista o di un agricoltore. Nel 2022, questa disparità ha impedito ai contoterzisti di accedere al credito d’imposta per il gasolio agricolo per diversi mesi, una situazione risolta solo con il decreto aiuti ter. “È nell’interesse sia degli agricoltori sia dei contoterzisti riformare il sistema agromeccanico, infondendovi maggiore trasparenza e professionalità – ha concluso il presidente di Uncai – La sfida dell’innovazione tecnologica può essere vinta solo attraverso una collaborazione sinergica tra le due parti. La creazione dell’Albo degli agromeccanici nazionale rappresenta lo strumento cardine per questa razionalizzazione, garantendo la qualità e la professionalità dei servizi agromeccanici offerti”.

La Pietra (Masaf): vogliamo meno vincoli inutili per la pesca

La Pietra (Masaf): vogliamo meno vincoli inutili per la pescaRoma, 21 mar. (askanews) – “Vogliamo cambiare radicalmente il paradigma dell’imprenditoria legata alla pesca in Italia e per centrare questo obiettivo strategico per il futuro della nostra marineria studieremo, insieme con le associazioni di categoria, le modalità per uscire in mare, pianificando con minor vincoli la propria attività”. Queste le prime dichiarazioni del sottosegretario Patrizio La Pietra a margine della riunione informale sulla pesca e acquacoltura, tenutasi presso il Masaf, alla presenza delle associazioni di categoria.


“Fatte salve le giornate di fermo biologico – ha proseguito il sottosegretario La Pietra – vogliamo determinare un vero e proprio cambio di strategia nell’attività dei nostri pescherecci, che permetta ai lavoratori del settore, una volta definite le effettive giornate di pesca, di scegliere in autonomia i giorni in cui uscire in mare”. Il sottosegretario ha spiegato che, “sempre muovendoci nel dovuto rispetto delle normative italiane ed europee”, ha registrato “un generale consenso delle associazioni sull’adozione sperimentale di un nuovo modello di pesca, che elimini vincoli inutili, se non dannosi per la pesca e ne stabilisca altri in grado di consentire di lavorare con autonomia e chiarezza. Più di un rappresentante delle associazioni, nel giudicare positivamente l’ipotesi di cambio di approccio ha parlato di rivoluzione copernicana per il settore – ha aggiunto La Pietra – e concordo con questo giudizio, perché la nostra azione è effettivamente ispirata ad una pianificazione del lavoro, che garantisca maggiori opportunità mercatali”.


“Sono molti gli elementi su cui lavorare e con la collaborazione di tutti i soggetti interessati sono fiducioso che si potrà garantire ai nostri pescatori non solo la propria sopravvivenza lavorativa, ma anche concrete possibilità di sviluppo e rafforzamento delle imprese. Uno sviluppo – ha concluso La Pietra – che è l’obiettivo del ministero e del governo Meloni, come dimostrato anche dalla volontà di giungere in tempi rapidi alla redazione di un protocollo per l’adozione di un marchio che identifichi il pescato italiano fresco e lavorato, così da evidenziarne l’origine e quindi la qualità che da sempre è connessa alla pesca italiana”.

Turismo, Enit: sulle montagne italiane 3 mln di viaggiatori stranieri

Turismo, Enit: sulle montagne italiane 3 mln di viaggiatori stranieriMilano, 21 mar. (askanews) – Il turismo in montagna è un comparto che in Italia muove flussi notevoli: i visitatori internazionali per la vacanza in montagna in Italia nel 2022 sono stati oltre 3 milioni (+125,1% sul 2021), per un totale di circa 19 milioni di pernottamenti (+88,9% sul 2021) e una spesa complessiva di 2,7 miliardi di Euro (+159,2% sul 2021). Secondo quanto emerge dai dati dell’Ufficio Studi di Enit (illustrati durante il 12esimo Congresso Mondiale del turismo nella neve, della montagna e del benessere organizzato dall’Un Tourism ad Andorra), il ranking dei mercati di origine per numero di pernottamenti per le vacanze in montagna in Italia nel 2022 vede in testa la Germania, i Paesi Bassi e la Francia, seguiti da Belgio, Austria, Regno Unito, poi Svizzera, Danimarca, Repubblica Ceca e Polonia.


“La sostenibilità ambientale, sociale ed economica è una sfida che dobbiamo affrontare con urgenza, considerando i cambiamenti climatici in corso e l’esaurimento delle risorse naturali. È necessario adottare pratiche sostenibili in tutti i settori, compreso il turismo, per preservare il nostro territorio e garantire un futuro migliore alle generazioni future. L’innovazione, poi, è essenziale per rimanere competitivi sul mercato e creare nuove opportunità di sviluppo. Il settore turistico, in particolare, può beneficiare enormemente delle nuove tecnologie e delle soluzioni innovative per migliorare l’esperienza dei visitatori, aumentare la redditività delle imprese e ridurre l’impatto ambientale”, sottolinea la Priante, Alessandra Priante, presidente di Enit. Il viaggio benessere sostenibile ha le componenti del turismo del benessere (cibo sano, esercizio fisico e relax), ma apporta anche benefici all’ambiente promuovendo un approccio eco-compatibile attraverso il riutilizzo delle risorse, il riciclo e la rigenerazione. I viaggiatori sono più informati e consapevoli degli impatti ambientali in tutto il mondo. Sono alla ricerca di esperienze che possano avvantaggiarli lasciando un impatto positivo sulla società.


“Questo sarà un gran contributo per lo sviluppo del lato turistico nell’ambito Milano-Cortina 2026, un evento che si stima porterà benefici diretti e indiretti per oltre il 92 per cento delle imprese che operano nel settore montano e che porterà ad un aumento dell’occupazione per oltre 13 mila unità lavorative. All’aumento di valore aggiunto e occupazione corrisponderà, infine, un incremento nel livello del reddito, stimato pari a circa 320 milioni di euro, di cui 225 milioni all’interno al settore. Questa sfida richiede il coinvolgimento di tutti e un impegno concreto verso la creazione di un territorio più sostenibile, inclusivo e prospero”, evidenzia ancora Priante.

Da Bologna a Roma, la mostra “Il sogno di Ulisse Aldrovandi”

Da Bologna a Roma, la mostra “Il sogno di Ulisse Aldrovandi”Roma, 21 mar. (askanews) – Da venerdì 22 marzo apre al pubblico al Museo Civico di Zoologia di Roma, la mostra “Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi”, prodotta da Fondazione Golinelli e SMA – Sistema Museale di Ateneo, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e realizzata in collaborazione con INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica.


Nata da un’idea di Andrea Zanotti, Antonio Danieli, Roberto Balzani e Luca Ciancabilla, che ne firmano anche la curatela, la mostra dopo essere stata a Bologna arriva nella Capitale, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura- Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura. L’esposizione si arricchisce di opere e contenuti provenienti dalle collezioni dei Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina, in particolare dal Museo Civico di Zoologia, dalla Galleria d’Arte Moderna e dalla Pinacoteca Capitolina. La mostra gravita intorno alla figura di Ulisse Aldrovandi (1522-1605), uno dei più grandi scienziati della natura del suo tempo. Grazie alla sua straordinaria capacità di osservare, catalogare e conservare i reperti che la natura, nel corso del suo farsi, ha lasciato dietro di sé, Aldrovandi è di fatto il fautore del moderno museo di Storia Naturale, un luogo di memoria e conoscenza, in cui si sedimenta il fondo ancestrale delle nostre origini.


L’opera del naturalista bolognese, tuttavia, non è proiettata solo verso il passato: la sua capacità fantastica, perfettamente incarnata da quello che può essere considerato il suo scritto più sorprendente, la Monstrorum Historia – un trattato universale sui mostri e altri prodigi sovrannaturali – colloca l’opera dell’Aldrovandi oltre il tempo e sulla soglia di un mondo altro. Il potere dell’immaginazione apre le porte al futuro, a mondi mai, o non ancora, esistiti. Ulisse Aldrovandi incarna, dunque, due anime: quella di scienziato, osservatore di una realtà che è già stata, e quella dell’artista, che immagina e dà forma a ciò che sarà, spingendosi, come farà secoli dopo la fantascienza, a svelare scenari destinati, col progredire della scienza, a trasformarsi in realtà. I visitatori avranno nuove opportunità di esplorazione, rinnovando il connubio inconsueto e originale, tra reperti e oggetti delle collezioni museali bolognesi e romane, exhibit tecnico-scientifici immersivi e interattivi prodotti in originale da Fondazione Golinelli, quadri di diverse epoche di Bartolomeo Passarotti, Enrico Prampolini, Virgilio Marchi e Mattia Moreni, opere d’arte – dipinti, sculture e installazioni – di Nicola Samorì. In mostra anche oggetti, strumenti, video e immagini provenienti dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF-OAS di Bologna e INAF-IAPS di Roma) e dall’Agenzia Spaziale Europea, che esprimono una visione unitaria della cultura e dell’alleanza tra arte e scienza, qui riproposta al pubblico in un percorso di ricerca tra passato e scenari futuribili.


La mostra è introdotta da un’anticamera che mira a riconnettere i visitatori con l’edizione precedente di Bologna, creando un’ideale connessione tra le due. Attraverso elementi multimediali e la fruizione nel metaverso del gemello digitale dell’edizione bolognese i visitatori potranno rivivere l’esperienza allestita nel centro Arti e Scienze di Bologna, contestualizzando il progetto e creando un senso di continuità tra l’edizione passata e quella attuale della mostra. Il percorso prosegue poi con l’ingresso dell’umanità nella Storia, il momento che sancisce l’inizio di tutto il conoscibile e l’origine dell’uomo come essere senziente. Il compito di accogliere i visitatori è affidato ad alcune sculture di Nicola Samorì, artista di fama internazionale, per proseguire inoltrandosi nell’epoca della rivoluzione scientifica, una tappa cruciale che apre le porte della modernità e delle infinite possibilità che conoscenza e immaginazione, arte e scienza, offrono all’uomo. Lo spirito del tempo è perfettamente incarnato dalla figura di Aldrovandi, del quale si potrà esplorare, la ricostruzione del suo studio “ideale”. I visitatori ammireranno in una sorta di wunderkammer alcune mirabilia provenienti dalle collezioni dei Musei scientifici del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Bologna, arricchiti dall’apporto della collezione di zoologia, sede della mostra. Le sue tavole acquerellate e la sua celebre opera Monstrorum Historia, dialoga con quadri d’epoca e opere contemporanee a sfondo naturalistico, evidenziando il rapporto simbiotico tra scienza e arte.


Il pubblico sarà condotto poi nel futuro, nelle nuove e recenti frontiere interplanetarie raggiunte dall’uomo, proiettato ormai verso i confini dell’universo e della conoscenza. In questa sezione i visitatori avranno modo di sperimentare, alcune delle nuove condizioni in cui l’umanità si troverà a vivere in un futuro non troppo lontano, in particolare, grazie alla realtà virtuale, potranno sperimentare il processo dell’ibernazione, necessaria per affrontare i viaggi interstellari e attraverso installazioni olfattive potranno scoprire gli odori dell’universo. Una seconda wunderkammer, speculare rispetto a quella aldrovandiana, rappresenta, da questa prospettiva, una finestra sul passato: quali cose l’uomo dovrà portare con sé a memoria dell’umanità, della natura e della vita sulla Terra? Nel corso della visita il pubblico non mancherà di essere affascinato dalla storia dell’esplorazione di Marte con materiali e contributi dell’INAF, l’Istituto Nazionale di Astrofisica con modelli 3D del pianeta rosso e rocce terrestri analoghe a quelle marziane.