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Autore: Redazione StudioNews

Da UniPisa nuova metodologia per salvare piante da estinzione

Da UniPisa nuova metodologia per salvare piante da estinzioneRoma, 14 apr. (askanews) – Circa due specie di piante su cinque nel mondo potrebbero sparire. Per questo motivo, è importante capire quali specie sono più a rischio e trovare i modi efficaci per conservarle.


E’ questa la sfida raccolta da un gruppo di ricercatori coordinato dal professore Angelino Carta del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa. Il risultato è stata una nuova metodologia basata sulla rilevanza evolutiva delle specie grazie alla quale sarà possibile integrare le collezioni attualmente conservate nelle banche dei semi. Lo studio pubblicato sulla rivista New Phytologist promette inoltre anche dei risparmi in termini economici. Al progetto hanno partecipato ricercatori della Stazione Biologica Doñana (Spagna), degli Orti Botanici di Ginevra (Svizzera), Meise (Belgio) e Kew (Regno Unito). L’analisi ha riguardato un imponente set di dati provenienti da 109 banche dei semi comprendente oltre 22.000 specie relative a tutta la flora d’Europa. E’ così emerso che le banche custodiscono una ricca varietà di piante, ma ancora non coprono completamente tutta la diversità evolutiva possibile. In pratica, alcuni “rami” dell’albero genealogico delle piante europee non sono rappresentati nelle collezioni. Le specie attualmente non conservate, ma il cui campionamento e stoccaggio in banca sarebbe fondamentale, sono sopratutto quelle che rappresentano un unicum evolutivo perché mostrano delle strategie riproduttive singolari o sono confinate ad aree geografiche limitate.


“Si tratta di un metodo che può essere personalizzato per adattarlo a diversi obiettivi di conservazione, fino all’esaurimento del budget disponibile – sottolinea Carta – La nostra ricerca rappresenta quindi un passo fondamentale per future azioni di conservazione, i risultati possono servire come base di discussione per promuovere nuove politiche, incluso la salvaguardia delle specie in via di estinzione, la resilienza dei sistemi agroalimentari e l’identificazione delle specie più adatte al restauro degli habitat in uno scenario di cambiamenti climatici”.

Tv, Alessandro Cattelan nuovo giudice di “Italia’s Got Talent”

Tv, Alessandro Cattelan nuovo giudice di “Italia’s Got Talent”Roma, 14 apr. (askanews) – Alessandro Cattelan si unirà ai giudici della nuova edizione di Italia’s Got Talent, il talent show di successo prodotto da Fremantle Italia. Lo ha annunciato Disney+, dove arriverà prossimamente in Italia. Il conduttore siederà al tavolo insieme alla cantante Elettra Lamborghini, alla sua seconda edizione, e ai veterani Mara Maionchi, talent scout e volto televisivo, e l’attore e comico Frank Matano, alla ricerca dei migliori talenti del nostro Paese.


Aurora e Fru dei The Jackal torneranno alla conduzione portando ancora una volta sul palco di Italia’s Got Talent la loro comicità e ironia. Sono in corso in questi giorni al Teatro Politeama di Catanzaro le registrazioni delle audizioni, dove gli aspiranti concorrenti cercheranno di conquistare il favore dei giudici per provare a ottenere l’agognato “Golden Buzzer”.


Adattato in 75 mercati, è il format di maggior successo al mondo tanto da guadagnarsi il titolo di “World Guinness Record” come “Most Popular Talent/Reality Show”. Creato nel 2006, ha raggiunto complessivamente oltre 1 miliardo di spettatori a livello globale e nel 2023-2024 è andato in onda in 31 paesi con ottimi risultati di ascolto. L’edizione italiana del 2023 è stata il primo Got Talent in Europa a essere disponibile su una piattaforma streaming. Il talent show di successo Italia’s Got Talent è una produzione originale Disney+ prodotta da Fremantle Italia e arriverà con la nuova stagione prossimamente sulla piattaforma streaming in Italia.

Dazi, giovedì occhi puntati su primo incontro Usa-Giappone

Dazi, giovedì occhi puntati su primo incontro Usa-GiapponeRoma, 14 apr. (askanews) – Saranno un po’ una cartina di tornasole, un modello che poi si potrebbe riproporre anche per i negoziati che vedranno protagonisti gli altri alleati degli Stati uniti, a partire dall’Europa. I negoziati per cercare di evitare l’imposizione di dazi punitivi da parte dell’amministrazione Trump, che avranno un prologo il 17 aprile a Washington con protagonisti il ministro dell’Economia giapponese Ryosei Akazawa e il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent, rappresentano un passaggio cruciale che interessa non solo il Sol levante.


Il primo ministro nipponico Shigeru Ishiba, che non ha nascosto nei giorni scorsi il suo disappunto per non aver ottenuto un’esenzione per lo storico alleato nipponico, piattaforma cruciale del potere americano sul Pacifico, ha dichiarato oggi che sta seguendo “meticolosamente” i preparativi dei negoziati commerciali. Durante una seduta della commissione del bilancio della Camera bassa della Dieta, Ishiba ha aggiunto che i due paesi affronteranno anche il tema della cooperazione in materia di sicurezza. Si tratta di due temi strettamente legati nella visione di Tokyo. “E’ importante costruire una nuova relazione di alleati e riflettere su cosa possano fare i due Paesi per il mondo,” ha dichiarato Ishiba. “Non credo che si debba semplicemente cercare di raggiungere compromessi e concludere rapidamente i negoziati.”


Trump ha annunciato dazi “reciproci” del 24% sulle importazioni giapponesi, sebbene poi siano stati parzialmente sospesi per 90 giorni, mantenendo l’aliquota al 10%. Inoltre, il Giappone è stato colpito da una tariffa del 25% su automobili e componenti. In prospettiva, un ulteriore danno potrebbe venire dai dazi sui semiconduttori, che Trump ha annunciato di voler presentare la prossima settimana, e rispetto ai quali il capo di gabinetto nipponico Yoshimasa Hayashi, massimo portavoce del governo, ha già espresso il disappunto, definendoli “estremamente deplorevoli” e minacciando una “risposta appropriata”. Ishiba vuole che Trump tenga in considerazione il ruolo del Giappone come alleato rispetto alla minaccia della Cina, principale obiettivo di Washington, ma anche l’impegno che Tokyo ha messo nel promuovere massicci investimenti negli Stati uniti, con la creazione di un numero importante di posti di lavoro.


Durante la seduta della commissione, il parlamentare di maggioranza Ken Saito, ex ministro dell’Industria e del Commercio, ha voluto ricordare – secondo quanto riporta Nikkei – che “i negoziati dovrebbero sottolineare la logica con cui promuoviamo la cooperazione giapponese-americana per rilanciare l’industria manifatturiera negli Stati Uniti”. Nello stesso tempo, Tokyo sta anche attivando linee di contatto con i paesi dell’Associazione delle nazioni del Sudest asiatico (Asean), che sono parimenti inquieti per la linea muscolare lanciata da Trump. Ishiba ha annunciato che si sentirà oggi stesso col primo ministro di Singapore Lawrence Wong.


La fragilità del governo Ishiba, in realtà, potrebbe non aiutare in questa situazione. Per questo motivo, il primo ministro nei giorni scorsi ha identificato come la politica dei dazi di Trump rappresenti una vera e propria “crisi nazionale”, lanciando di fatto un appello all’unità nazionale nei confronti dell’opposizione, sempre più incalzante in un paese che potrebbe affrontare scadenze elettorali in un clima di incertezza politica come non si vedeva da anni. La richiesta è stata accolta. Il leader del Partito democratico costituzionale del Giappone Yoshihiko Noda, principale rivale di Ishiba, ha promesso di collaborare con il governo rispetto a questo tema. “Concordo con il punto di vista del primo ministro sul fatto che questa sia una crisi nazionale”, ha detto Noda. Questo clima di unità, però, potrebbe rivelarsi più fragile nel momento in cui Tokyo e Washington si troveranno a discutere sull’aumento delle spese militari richiesto con veemenza dal presidente americano. Un collegamento tra i due dossier, in realtà, rischia di rendere meno solido il consenso interno alle leve negoziali che Ishiba intende tirare.

Consorzio abbacchio Igp: a Pasqua 300mila agnelli arriva da estero

Consorzio abbacchio Igp: a Pasqua 300mila agnelli arriva da esteroRoma, 14 apr. (askanews) – Su 550mila agnelli presenti in commercio durante il periodo pasquale, oltre la metà proviene dall’estero. Sono circa 300mila infatti i capi importati, spiega in una nota il Consorzio dell’Abbacchio Romano IGP, che spesso vivono in condizioni poco rispettose, senza garanzie di tracciabilità e di buone pratiche di allevamento. E vengono poi distribuiti a prezzi inferiori del 40% rispetto alla produzione certificata nazionale che conta 185mila agnelli.


Di questi, 35 mila provengono dal Consorzio dell’Abbacchio Romano IGP, su un allevamento totale di 75.100, nettamente inferiore rispetto al periodo pre-covid dove si contavano circa 120 mila esemplari. “Un calo sensibilissimo – spiega il Consorzio – dovuto in alcuni casi all’abbandono dell’attività da parte dei produttori locali e, in altri, alla scelta verso un allevamento non certificato”. “In un mercato dominato dal ribasso dei prezzi, la disinformazione mette a rischio le aziende locali che faticano a competere con le grandi importazioni straniere – sottolinea Natalino Talanas, presidente del Consorzio Abbacchio Romano IGP – E’ quindi importante sensibilizzare il consumatore. La consapevolezza risulta essere l’unica chiave per un’inversione di tendenza in grado di garantire lunga vita alla nostra tradizione che, nei secoli, ha plasmato l’identità paesaggistica e gastronomica della nostra regione”.


Il Consorzio, grazie al rispetto di un disciplinare rigoroso, si è negli anni distinto per un modello di allevamento etico e sostenibile. Gli animali sono nutriti esclusivamente con latte materno e piante spontanee della campagna laziale, seguendo i tempi e i luoghi della transumanza. Oltre a garantire la qualità del prodotto, questa tradizione contribuisce alla tutela del paesaggio e allo sviluppo rurale, unendo da millenni generazioni di pastori, colonna portante di questa produzione.

Made in Italy, Urso: capire quali comparti sono da rafforzare

Made in Italy, Urso: capire quali comparti sono da rafforzareRoma, 14 apr. (askanews) – La seconda giornata nazionale del Made in Italy, che si celebrerà domani è “un evento importante anche perché ci fa capire quali sono i comparti su cui bisogna rafforzare il nostro sistema produttivo, perché se è vero che la gran parte delle nostre esportazioni sono trainate sicuramente da settori in qualche misura considerati tradizionali, tipici come l’alimentazione, l’abbigliamento e quindi anche l’arredo e il design, che restano le voci principali delle nostre esportazioni”, questo oggi “non ci basta più”. Lo ha rilevato il ministro di imprese e Made in Italy, Adolfo Urso nel suo intervento oggi a Brindisi, alla conferenza sulla Blue Economy “I domini del Blu, Il dominio del Blu”, in occasione della tappa del Tour mondiale della nave Amerigo Vespucci.


“Come abbiamo identificato e indirizzato nel documento strategico Made in Italy 2030, presentato a settembre a imprese sindacati, Regioni e Parlamento, accanto a questi quattro settori ne indichiamo altri sei, che possono anche essi essere di serie A per giungere a un’offerta produttiva più articolata – ha detto Urso – e anche con maggiori innovazioni tecnologiche e tra questi nuovi settori vi sono alcuni che riguardano i nuovi domini”, come l’aerospazio e la Blue Economy.

Iran e Usa rilanciano il confronto sul nucleare, prossima tappa Roma

Iran e Usa rilanciano il confronto sul nucleare, prossima tappa RomaRoma, 14 apr. (askanews) – Washington e Teheran hanno ripreso i colloqui per rilanciare il confronto diplomatico sulla questione del nucleare iraniano. Dopo l’incontro di sabato in Oman si prospetta un nuovo appuntamento a Roma, anticipato da indiscrezioni del sito di notizie Axios. Il governo italiano – a quanto si apprende da fonti – ha confermato di avere ricevuto la richiesta di ospitare nella capitale italiana sabato 19 aprile il secondo round di colloqui.


Quello del 12 aprile a Muscat è stato il primo scambio di questo tipo da quando Donald Trump è tornato alla Casa Bianca. L’emittente statale iraniana ha confermato che l’inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente Steve Witkoff e il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi si sono incontrati brevemente di persona, segnando la prima interazione diretta tra funzionari americani e iraniani a questo livello dall’era Obama. Un piccolo passo in più rispetto al formato , di interlocuzione’indiretta’ tra le delegazioni, su cui ha insistito la parte iraniana. L’incontro è durato per più di due ore in un luogo sicuro alla periferia di Muscat, secondo l’Associated Press. Entrambe le parti hanno definito i colloqui come “produttivi”.La Casa Bianca in una dichiarazione sabato ha usato la formula “molto positivi e costruttivi”, pur riconoscendo che gli ostacoli diplomatici da superare restano “molto complicati”, sottolineando che l’impegno diretto di Witkoff rappresenta un passo significativo per garantire una soluzione negoziale vantaggiosa per entrambe le parti.


Trump ha anche parlato dei negoziati a bordo dell’Air Force One sempre sabato: “Sta andando bene. Non voglio dire troppo, niente è importante finché non viene finalizzato. Ma sta andando bene. Credo che la situazione in Iran sia abbastanza buona”, ha affermato il presidente Usa che nel 2018 aveva deciso il ritiro americano dall’accordo sul nucleare iraniano siglato nell’estate 2015 dalle autorità di Teheran e dai cinque membri permanenti del (Usa, Regno Unito, Francia, Cina e Russia) più la Germania, il Joint Comprehensive Plan Of Action.Tuttavia, malgrado l’apertura in corso, persistono divisioni significative. Teheran sostiene il suo diritto di avere un programma di energia nucleare civile e chiede la revoca delle sanzioni. Gli Stati Uniti, invece, chiedono garanzie verificabili che assicurino che la Repubblica islamica non acquisisca armi nucleari. Recenti valutazioni dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica hanno confermato che i livelli di arricchimento dell’uranio iraniano sono prossimi a quelli necessari per un’arma atomica. Washington continua a temere che il programma nucleare iraniano possa superare soglie critiche se lasciato senza controllo. Trump ha già avvertito che gli Stati Uniti sono pronti a colpire militarmente le infrastrutture nucleari iraniane in caso di fallimento dei negoziati. In risposta, i leader iraniani hanno minacciato sempre più spesso di perseguire apertamente armi nucleari utilizzando le riserve di uranio esistenti.


Il governo israeliano continua a esprimere scetticismo sulle intenzioni dell’Iran, sostenendo in linea di massima un modello di disarmo simile a quello libico. Teheran da parte sua ha lanciato avvertimenti precisi agli Stati della regione, invitandoli a non appoggiare alcuna operazione militare guidata dagli Stati Uniti, che a suo dire potrebbe innescare ulteriore instabilità nell’area.

Cinema, a Vicenza la cerimonia del Premio Carlo Mazzacurati

Cinema, a Vicenza la cerimonia del Premio Carlo MazzacuratiRoma, 14 apr. (askanews) – Si è conclusa con un messaggio inviato da Nanni Moretti e l’incontro con il pubblico dell’attore e regista Giuseppe Battiston, condotto dal critico cinematografico della Rivista del Cinematografo, Federico Pontiggia, la serata di premiazioni al Cinema Odeon di Vicenza, della seconda edizione del Premio Carlo Mazzacurati.


Ideato e prodotto proprio dal Cinema Odeon (la sala cinematografica dall’attività continuativa più longeva in Italia) e dalla Scuola di Cinema Carlo Mazzacurati, in collaborazione con la Fondazione Ente dello Spettacolo, il Premio dedicato a Carlo Mazzacurati mira a individuare attraverso un approccio innovativo, il Miglior Personaggio tra quelli dei film usciti nelle sale cinematografiche nell’ultima stagione. Durante la serata finale, sono stati premiati come Migliori Personaggi dell’anno Jasmine e Rino, interpretati rispettivamente da Marilena Amato e Gennaro Scarica per il film “Vittoria”, diretto a quattro mani da Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman. Registi e attori del film sono intervenuti a Vicenza per ritirare il premio. La motivazione del premio recita: “Jasmine e Rino ci trascinano con straordinaria energia nella loro avventura emotiva, vissuta sia come coppia che come genitori. Jasmine insegue il suo desiderio con fede e determinazione, senza guardare in faccia nessuno. Ed è spiazzante. All’opposto, suo marito Rino guarda tutti, cerca di far fronte con la razionalità a uno squilibrio inaspettato, che ne rivelerà l’anima più profonda. In questo conflitto, tuttavia non ci sono armi, c’è amore. Jasmine e Rino sono al tempo stesso persone e personaggi, ci fanno camminare con loro sul filo delicato che separa verità e finzione, scrittura e vita, restituendoci un sentimento inconsueto e originale, che ce li fa sentire incredibilmente vicini”.


Gli altri due personaggi e film finalisti del Premio erano il Dean Barry interpretato da James Franco nel film “Hey Joe” di Claudio Giovannesi e la Francesca interpretata da Romana Maggiora Vergano nel film “Il tempo che ci vuole” diretto da Francesca Comencini. Nella Giuria ufficiale 2025, l’attore e regista Giuseppe Battiston, lo sceneggiatore Marco Pettenello, il regista e sceneggiatore Luca Scivoletto, il montatore Paolo Cottignola e Marina Zangirolami Mazzacurati, fondatrice e direttrice della Scuola di Cinema Carlo Mazzacurati. Durante la serata, la consegna della Menzione Speciale al “Film Nascosto” 2025 con la premiazione del film “El Paraiso” diretto da Enrico Maria Artale, con protagonista Edoardo Pesce (che ha partecipato al festival in collegamento video in diretta presentando la proiezione del film in sala), che ha ricevuto dal comitato organizzatore con il giornalista Federico Pontiggia questo riconoscimento al valore dell’opera e all’importanza di riscoprirla con nuove proiezioni in sala, promosse dal Premio Carlo Mazzacurati nel corso del 2025. La motivazione del premio recita: “El Paraiso è un film che esplora le dinamiche primordiali e simbiotiche nel rapporto tra un figlio e una madre, entrando con delicatezza in un microcosmo edipico che è insieme una protezione e una gabbia. Su uno sfondo di vita quotidiana, fatto di abitudini, gesti e pulsioni, si muove l’esistenza apolide di chi vive ai margini e trova nella famiglia l’unica patria possibile. Il personaggio interpretato da Edoardo Pesce esprime con maestria il senso di alienazione ed estraneità, ma anche i tentativi di rivendicare la propria libertà di vivere. Il racconto di El Paraiso apre porte e possibilità a una vita che sembra immutabile, lasciando filtrare luce dove tutto in apparenza sembra oscuro”.


Il regista Artale, raggiunto in Colombia dove sta presentando il film, ha dichiarato: “Sono particolarmente felice di ricevere questo Premio, per diverse ragioni. A partire dalla mia grande ammirazione per Carlo Mazzacurati, che avevo avuto la fortuna di intervistare tanti anni fa, quando impegnavo il mio tempo atteggiandomi a critico cinematografico. E poi perché El Paraìso è effettivamente rimasto nascosto al grande pubblico, nonostante sia una storia universale che ha trovato i suoi spettatori in giro per il mondo. L’ultima tappa di questo lungo viaggio è stata proprio la Colombia, dove abbiamo ricevuto un’accoglienza molto “caliente” in attesa dell’uscita in sala prevista per fine mese. Spero quindi che il premio sia ancora una volta un’occasione per allungare la vita a questa mia opera già tanto vissuta, lungo quasi dieci anni di cammino. In fondo mi pare che i buoni premi servano solo a questo: a far vedere i film, a fare altri film, a fare film migliori”. Due gli incontri speciali nella serata, quello dal vivo con l’attore e regista Giuseppe Battiston, tre volte David di Donatello e due volte Nastro d’Argento, interprete per Mazzacurati de “La Passione” e “La sedia della felicità” e protagonista a Vicenza di un vero e proprio dialogo creativo sulla scrittura e la messa in scena di un personaggio cinematografico. Quindi, il messaggio video inviato da Nanni Moretti che ha salutato pubblico e premiati ricordando l’importanza dell’idea di cinema di Carlo Mazzacurati, fin dall’esordio di “Notte Italiana”, primo film prodotto da Moretti e la sua Sacher Film, che ha co-prodotto il film Vittoria insieme a Lorenzo Cioffi e Giorgio Giampà.


Il Premio al Miglior Personaggio consiste in una speciale targa in Pietra di Vicenza con l’illustrazione originale che rappresenta il Premio, opera dell’artista Lorenzo Mattotti, mentre la Menzione Speciale al Film Nascosto si propone di ripresentare il lungometraggio nel circuito delle sale e arene d’essai che collaborano con il Premio, alla presenza del regista.

Referendum, Schlein: Pd li sostiene, felici di contribuire a sfida

Referendum, Schlein: Pd li sostiene, felici di contribuire a sfidaRoma, 14 apr. (askanews) – “Il Partito Democratico sosterrà i 5 referendum, è pronto a dare il suo contributo per agevolare la più ampia partecipazione al voto”. Lo ha detto la segretaria del PD Elly Schlein al termine di un incontro di due ore con il segretario della Cgil Maurizio Landini al Nazareno.


“Siamo felici di contribuire a questa sfida, di utilizzare tutte le nostre articolazioni territoriali per dare una mano a portare le persone a votare e a convincerle che c’è sempre un buon motivo per andare a partecipare”, ha aggiunto. “Questi referendum ci danno l’occasione di farlo, di dire la nostra con un voto, di cambiare e migliorare concretamente la qualità della vita delle persone e questo invitiamo tutte e a tutti a fare”, ha sottolineato.

Vinitaly, Consorzio Garda Doc: bilancio estremamente positivo

Vinitaly, Consorzio Garda Doc: bilancio estremamente positivoMilano, 14 apr. (askanews) – L’edizione 2025 di Vinitaly si conclude con un bilancio “estremamente positivo” per il Consorzio Garda Doc, che “ha dimostrato di saper evolvere e innovare, rafforzando il proprio ruolo nel panorama enologico italiano”. Grande successo hanno riscosso i social tasting, che hanno trasformato lo spazio Garda Doc in un luogo di incontro e dialogo tra esperti e appassionati. Gli eventi di degustazione hanno permesso al pubblico di scoprire le sfumature dei vini gardesani attraverso assaggi guidati, impreziositi da eccellenze gastronomiche italiane come il Formaggio Montasio Dop, il Crudo di Cuneo Dop e il Salame Varzi Dop. Una formula che ha favorito il dialogo diretto con esperti e produttori, rafforzando il legame tra il vino e il suo territorio.


“La comunicazione nel settore vitivinicolo, il cambiamento del comportamento dei consumatori e i consigli per i produttori nel promuovere la Doc Garda sono alcuni degli argomenti di cui si è parlato in questi giorni al nostro stand” ha spiegato il presidente del Consorzio Garda Doc, Paolo Fiorini, aggiungendo che “ancora una volta abbiamo potuto promuovere i punti di forza di un territorio sostenibile come quello del Lago di Garda, dall’immenso potenziale enogastronomico e turistico. Con questa edizione di Vinitaly – ha concluso Fiorini – il Consorzio ha ribadito la sua capacità di innovare e raccontare il proprio territorio con autenticità e visione”. A dare ulteriore slancio alla narrazione dell’ente consortile, i talk di Sissi Baratella, un “confronto autentico sul mondo del vino che ha stimolato un contradditorio sul ruolo della Denominazione, il valore dell’enoturismo e l’identità del territorio gardesano”.


Il Consorzio Garda Doc è parte del progetto triennale cofinanziato dall’Unione Europea “Eccellenze Dop: un savoir-faire tutto europeo”. La campagna di comunicazione ha come obiettivi di rafforzare la riconoscibilità e la notorietà dei prodotti agroalimentari europei di qualità a marchio DOP, oltre che migliorare la competitività e il consumo dei prodotti agroalimentari dell’Unione. Il programma, che coinvolge Italia, Germania e Austria, prevede una serie di attività dedicate ad aumentarne la visibilità e l’apprezzamento nei tre mercati di riferimento.

Gardaland Resort festeggia il 50mo Anniversario e 100 mln di visitatori

Gardaland Resort festeggia il 50mo Anniversario e 100 mln di visitatoriMilano, 14 apr. (askanews) – Un traguardo straordinario per Gardaland Resort, che sabato, con orgoglio e grande entusiasmo, apre la stagione del suo 50° anniversario con cinque grandi novità, tra cui il debutto mondiale di Animal Treasure Island.


Fondato nel 1975, Gardaland Resort – che comprende il Parco Divertimenti con oltre 40 attrazioni per tutte le età, Gardaland SEA LIFE Aquarium, LEGOLAND® Water Park e tre hotel tematici – celebra il proprio cinquantesimo anniversario con uno sguardo rivolto al futuro: emozioni, divertimento e innovazione si uniscono in esperienze uniche e risultati record. Un traguardo che Gardaland Resort celebra con l’inaugurazione di Animal Treasure Island – la nuova esperienza in anteprima mondiale firmata Merlin Entertainments – accolta da una folla entusiasta e accompagnata da spettacolari fuochi colorati e spari di cannone. “Gardaland è da sempre sinonimo di innovazione e intrattenimento di qualità, e siamo orgogliosi che Merlin Entertainments abbia scelto Gardaland per il debutto mondiale di questa straordinaria attrazione”, afferma Stefano Cigarini, CEO e Vice President Gardaland Resort. “Con un investimento da 10 milioni di euro, questa esperienza offre ai visitatori un coinvolgimento unico”


In questi 50 anni, il Parco ha accolto circa 100 milioni di visitatori ed è stato una tappa fondamentale nella memoria di tante generazioni. “Ritengo che Gardaland possa davvero vantare di essere un luogo unico”, aggiunge Cigarini “in cui generazioni di italiani hanno vissuto esperienze straordinarie e raccolto momenti indelebili di felicità.” A distanza di cinquant’anni, queste emozioni continuano a tramandarsi da una generazione all’altra, grazie alla capacità del Resort di rinnovarsi continuamente, accogliendo con entusiasmo ospiti di tutte le età. Ma la costituzione di Gardaland è stata anche – dal punto di vista del costume – un momento fondamentale per lo sviluppo dei Parchi Divertimento in Italia che sono diventati una nuova destinazione turistica. Quando Gardaland è nato nel 1975, l’idea era unica in Italia. Su un terreno di 90.000 metri quadrati a Castelnuovo è stato creato un Parco che ha subito affascinato pubblico e visitatori. Sin dall’inizio, la fantasia, la creatività e l’attenzione all’ospite sono stati i pilastri di Gardaland, che ha saputo costruire rapidamente una propria identità distintiva. Con il passare degli anni Gardaland è stato pioniere anche nel trasformare il parco in una vera destinazione turistica. Il punto di svolta è arrivato nel 2004 con l’apertura di Gardaland Hotel, che ha segnato il passaggio da destinazione giornaliera a luogo di soggiorno. Attualmente Gardaland Resort è diventato una vera e propria destinazione turistica europea.


Tra le novità anche il ritorno del mitico Uan in Bim Bum Bam Live, l’area rinnovata Dragon Empire, lo show A.I. The Future is Here e il nuovo film in 4D Prezzemolo e il Mistero dei Mondi Nascosti. Un anniversario che celebra mezzo secolo di emozioni ma che segna anche un nuovo capitolo nella storia del Resort, che guarda con fiducia alle prossime settimane – a partire dalla Pasqua e dai prossimi ponti primaverili con una previsione di incremento del flusso turistico italiano ma anche internazionale.