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Autore: Redazione StudioNews

Lancia, Napolitano: soddisfatto di Ypsilon, avanti con piano

Lancia, Napolitano: soddisfatto di Ypsilon, avanti con pianoMilano, 18 dic. (askanews) – “Sono molto contento del 2024 e abbastanza soddisfatto come volumi della nuova Ypsilon, che stanno arrivando. Andiamo avanti con il piano. Le aspettative sono buone, il prodotto ci dà grande fiducia e i dealer (220 in Italia) sono soddisfatti”. Lo ha ha detto il Ceo di Lancia e responsabile commercial operation Enlarged Europe di Stellantis, Luca Napolitano.


Dal lancio nella scorso febbraio la nuova Lancia Ypsilon ha raccolto 11mila ordini (rispetto ai 3/4 mila al mese del vecchio modello). Guardando avanti è confermata una versione ibrida della Ypsilon HF attesa nel 2025, mentre per il futuro modello “sogno una Ypsilon dal 2030 su piattaforma Small. Come capo di Lancia il segmento B non lo lascerei mai”, ha detto Napolitano. Riguardo la nuova Gamma è confermato il debutto nel 2026 e la produzione a Melfi su piattaforma Stla Medium anche in versione ibrida e una versione HF Integrale.


La Delta invece arriverà nel 2028, anche se con qualche mese di ritardo. “Il piano di sviluppo va avanti, dobbiamo ancora completare il design”, mentre sulla piattaforma la Stla Medium “è una possibilità, ma non è l’unica opzione, ci piacerebbe un po’ più compatta”. Riguardo la strategia in Europa, Napolitano ha deciso di rimandare l’ingresso in nuovi mercati dopo il debutto in Olanda, Belgio, Spagna e Francia, ma rimane l’obiettivo di medio termine di generare il 50% dei ricavi all’estero. “Non abbiamo fretta. Vogliamo fare le cose ben fatte. L’ipotesi di lanciare insieme Ypsilon e Gamma in nuovi mercati non sarebbe male, ci permetterebbe di puntare su clientele diverse”. Ora il focus sono Spagna e Francia “dove c’è una forte rete Stellantis a cui ci appoggiamo”.

Argentina, nonne di Piazza de Majo: governo Milei distrugge la memoria

Argentina, nonne di Piazza de Majo: governo Milei distrugge la memoriaRoma, 18 dic. (askanews) – Estela de Carlotto, presidente delle “Nonne di Plaza de Majo” ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano argentino Pagina 12: : “Chiediamo al mondo di guardare cosa sta succedendo in Argentina e di agire di conseguenza” ha detto de Carlotto presentando uno studio sull’operato del governo sui temi del passato e della memoria mostrando come ciò incida pesantemente sulla ricerca dei 300 nipoti rapiti durante il terrorismo di Stato.


Estela de Carlotto ha lanciato ancora una volta un appello alla solidarietà internazionale per fermare la distruzione delle politiche di memoria, verità e giustizia tentate dal governo di Javier Milei e Victoria Villarruel. Come in quegli anni in cui lei e altre donne sfidavano la dittatura, Estela sa che quando le porte del Paese si chiudono, bisogna chiedere aiuto ad altre latitudini per denunciare le violazioni dei diritti umani. “Chiediamo al mondo di guardare cosa sta succedendo in Argentina e di agire di conseguenza. È essenziale fermare ogni battuta d’arresto e difendere i valori democratici e i diritti umani che ci costano così tanto raggiungere”, ha detto la presidente delle Abuelas de Plaza de Mayo. “Milei è al potere da un anno e una settimana. Questi dodici mesi sono stati molto duri per buona parte della società argentina – e ancor di più per il movimento per i diritti umani, che è diventato uno degli obiettivi preferiti del governo “libertario. Le nonne di Plaza de Mayo hanno deciso di documentare l’impatto di queste misure regressive sulle politiche della memoria, della verità e della giustizia e su quelle legate al diritto all’identità” ha detto la de Carlotto.


Estela de Carlotto ieri alla Casa dell’Identità – che ha sede in quello che fu il campo di concentramento della Scuola di Meccanica della Marina (ESMA) – per presentare il rapporto che l’istituzione ha preparato con il sostegno della fondazione Heinrich Böll. “Chiediamo ancora una volta al governo di abbandonare la strada della distruzione e di unirsi alla strada della costruzione collettiva di un Paese che da più di 40 anni di democrazia è un esempio”, ha detto la de Carlotto.


“Questo rapporto è un appello urgente ai leader, ai difensori dei diritti umani e ai rappresentanti degli Stati e delle istituzioni impegnati a favore della democrazia”, ha continuato. Vi chiediamo di ascoltarci e di unire le forze. Oggi ci troviamo di fronte a un contesto preoccupante: l’avanzata di politiche forze regressive che promuovono la disumanizzazione e la stigmatizzazione, trasformando i connazionali in nemici. Siamo particolarmente preoccupati per la battuta d’arresto nel processo storico della memoria, della verità e della giustizia in Argentina, pilastri che sostengono la nostra democrazia”. Carlotto è stato accompagnato alla presentazione da Claudia Poblete, la nipote che Buscarita Roa – vicepresidente delle Nonne di Plaza de Mayo – ha ritrovato nel febbraio del 2000, quasi 25 anni fa. Claudia è membro del consiglio di amministrazione di Abuelas e ha affermato che, da quando Milei è entrato in carica, l’istituzione ha dovuto raddoppiare i propri sforzi per portare avanti la propria missione. “Ora stiamo cercando anche una generazione di pronipoti e pronipoti”, ha detto.


Accanto a loro c’era Carolina Villella, che coordina il team legale di Abuelas. L’avvocato ha esordito rilevando che cinque giorni dopo il suo arrivo al governo Milei ha attuato il protocollo che limita la protesta. Quarant’anni prima, Raúl Alfonsín aveva creato la Commissione Nazionale sulla Scomparsa di Persone (Conadep), il quinto giorno della sua permanenza nella Casa Rosada. “Il confronto è molto grafico.” ha sottolineato. Villella ha parlato della crudeltà dell’amministrazione de La Libertad Avanza (LLA) e della decisione di mettere sotto controllo gli strumenti per contribuire alla ricerca dei ragazzi e delle ragazze rubati durante il terrorismo di Stato In questo senso, il governo ha puntato le sue armi contro la Commissione Nazionale per il Diritto all’Identità (Conadi), creata nel 1992 su iniziativa delle Nonne di Plaza de Mayo. In primo luogo, il Ministero della Sicurezza di Patricia Bullrich e il Ministero della Difesa di Luis Petri hanno limitato l’accesso alla documentazione, affermando che si trattava di una “organizzazione militante”. Poi è arrivato l’attacco frontale di Milei: ha abrogato il decreto 715/2004 con cui Néstor Kirchner aveva creato l’Unità investigativa speciale (UEI) del Conadi, dedicata allo svolgimento di indagini pregiudiziali. L’UEI ha operato per 20 anni. In questi due decenni ha affrontato un totale di 6.938 casi. Ha risolto 2.468 casi e di questi ha dovuto deferire il 25% alla magistratura. Villella ha spiegato che la decisione di smantellare l’UEI della Conadi ha conseguenze non solo sulle indagini amministrative ma anche su quelle giudiziarie, poiché comporterà un sovraccarico per Procure e tribunali.

Ricci (Pd): le Marche in strategia turistica città medie Ue 2033

Ricci (Pd): le Marche in strategia turistica città medie Ue 2033Roma, 18 dic. (askanews) – “Tutti gli analisti prevedono, nei prossimi anni, circa due o 300 milioni di nuovi turisti del mondo: una classe media, cresciuta nei Paesi emergenti. Questi nuovi turisti sono fortemente attratti dalla bellezza, dalla cultura europea. Il problema è che, come è stato detto, noi abbiamo molte città, le città d’arte che sono in over-tourism. E abbiamo bisogno di offrire a questi nuovi turisti una rete di città medie che nel nostro continente già c’è”. Così Matteo Ricci, europarlamentare Pd marchigiano, vicepresidente della Commissione per i Trasporti, le Infrastrutture e il Turismo del Parlamento europeo, in un intervento nel corso della Plenaria.


“Per questo, credo che dobbiamo valorizzare i network e le reti di città medie, a partire dalle reti Unesco. Ma anche le Capitali europee e azionali della cultura sono per noi un grande strumento, perché attorno alle città medie si possono aggregare anche le città rurali, i borghi e quindi di conseguenza i territori ancora da scoprire. Io credo molto in questa strategia, per questo abbiamo deciso, partendo dalla mia terra, da Pesaro e Urbino, dalle Marche, di candidarci a Capitale Europea 2033, quando toccherà ancora una volta al nostro Paese, all’Italia”, ha aggiunto.

Tennis, la stagione di Sinner ricomincia il 7 gennaio

Tennis, la stagione di Sinner ricomincia il 7 gennaioRoma, 18 dic. (askanews) – Ripartirà il 7 gennaio la stagione di Jannik Sinner. Il numero 1 del ranking mondiale aprirà il programma dell’Opening Week dell’Australian Open alle 16 locali, le 6 del mattino in Italia, contro Alexei Popyrin in un match di beneficenza. Il primo Slam dell’anno è in programma dal 12 al 26 gennaio. Sinner, campione in carica in Australia, tornerà poi in campo il 10 gennaio alle 9 italiane, non si conosce ancora il nome del suo avversario. Oltre a Sinner sono già stati annunciati i nomi di tantissimi big che parteciperanno all’evento, da Novak Djokovic a Carlos Alcaraz, da Alex de Minaur a Qinwen Zheng.

Stellantis, Bagnai (Lega): risultato importante per impianto Atessa

Stellantis, Bagnai (Lega): risultato importante per impianto AtessaRoma, 18 dic. (askanews) – “Il vertice ministeriale sul settore dell’automotive, svoltosi ieri a Roma, si è concluso con un risultato importante dovuto all’autorevolezza del governo di centrodestra cui la Lega è fiera di contribuire con il proprio buon senso e la propria capacità di anticipare le grandi tendenze dell’economia”. Così il responsabile economia della Lega, il deputato Alberto Bagnai, in merito al tavolo Stellantis convocato al Mimit nella giornata di ieri dal ministro Adolfo Urso, a cui hanno partecipato anche il ministro del Lavoro, Marina Calderone, il ministro dell’Economia delle Finanze Giancarlo Giorgetti, la Sottosegretaria, Fausta Bergamotto, e il responsabile europeo dell’azienda, Jean-Philippe Imparato.


“Lo stabilimento di Atessa (Chieti) torna al centro della strategia di Stellantis. La produzione continuerà con delle novità, tra cui l’introduzione del nuovo programma per la conversione e la personalizzazione già avviato in alcuni stabilimenti, la produzione di veicoli elettrici e, dal 2027 la produzione di una nuova versione di Large Van”, ha spiegato Bagnai. “Siamo fiduciosi che l’impegno assunto da Stellantis possa rappresentare un nuovo punto di partenza per il futuro dell’automotive italiano, e soprattutto per le decine di migliaia di lavoratori impegnati nel settore, messi in crisi dalle esasperate ideologie green cui la Lega si è sempre opposta nelle sedi europee e in quelle nazionali”, ha concluso.

Il Parlamento Ue approva la nomina dell’italiana Szego alla presidenza dell’Antiriciclaggio

Il Parlamento Ue approva la nomina dell’italiana Szego alla presidenza dell’AntiriciclaggioMilano, 18 dic. (askanews) – Il Parlamento europeo approva la nomina di Bruna Szego a presidente dell’Autorità antiriciclaggio. Szego, che attualmente dirige l’Unità di Supervisione e normativa antiriciclaggio presso la Banca d’Italia, ha ricevuto 569 voti a favore, 20 contrari e 61 astensioni, in una votazione a scrutinio segreto. Lo si legge in una nota del Parlamento europeo.


Con sede a Francoforte, la nuova Autorità per la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo dell’UE (AMLA) ha il compito di coordinare le azioni delle unità nazionali di informazione finanziaria e di sorvegliare direttamente determinate entità finanziarie a rischio presenti in più Stati membri. Per essere nominata presidente dell’AMLA, Bruna Szego deve ricevere il sostegno anche del Consiglio UE, con una decisione a maggioranza qualificata.

Tajani a Milano: conto su export a 700 mld entro fine legislatura

Tajani a Milano: conto su export a 700 mld entro fine legislaturaMilano, 18 dic. (askanews) – “Far sì che le nostre ambasciate diventino il trampolino di lancio per la internazionalizzazione delle imprese è un obiettivo che ci siamo dati e insieme al mondo imprenditoriale, insieme a ICE, Simest e Sace faremo tutto il possibile perché il nostro sistema di imprese possa continuare a creare occupazione e benessere per l’Italia”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani alla Conferenza Nazionale dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese a Milano, in Bocconi. “Ci sono tanti problemi da affrontare, siamo un continente industriale, noi siamo la seconda manifattura d’Europa. Siamo la quarta potenza commerciale mondiale e si fa commercio perché ci sono le imprese. Quindi da oggi cominciamo a lavorare seriamente per dare una politica industriale che veda l’export al centro di questa politica industriale, perché abbiamo tanti nuovi mercati da esplorare e ho conto di arrivare alla fine della legislatura a 700 miliardi di export. Siamo a 626, nonostante le difficoltà andiamo avanti”, ha aggiunto arrivando all’evento, in una serie di battute a latere con la stampa.


Successivamente, intervenendo alla conferenza ha sottolineato come “l’Italia ha bisogno di una politica industriale che si basi anche sull’export: 626 miliardi, il 40% del Pil, dobbiamo portarlo a 700 miliardi entro la fine della legislatura. Ho dato mandato di preparare una riforma del ministero degli Esteri, finalizzata alla crescita economica con la macchina ministeriale non si occupi solo di politica estera e cooperazione, ma sia protagonista di una nuova politica industriale anche al di là dei confini nazionali. Un rapporto forte tra diplomatici e imprenditori sugellato, non da una passerella, ma un momento di incontro diretto: in modo che ogni imprenditore veda il volto di ogni interlocutore in giro per il mondo per poter portare migliori risultati a favore della crescita dell’Italia. Sono arrivati 2.500 richieste di incontro”, ha detto Tajani. Tajani ha anche dichiarato che non è un caso che ministero abbia scelto Milano come luogo di queste due riunioni, che si tengono oggi in Bocconi (con la presenza del ministro) e domani alla Borsa Italiana e in Triennale Milano. “Volutamente abbiamo fatto coincidere, Stati generali dei diplomatici italiani e la giornata dell’export. Abbiamo scelto Milano perché è la capitale economica del nostro Paese. Abbiamo scelto la Bocconi perché è un’università da cui escono tanti economisti italiani. E abbiamo scelto di far coincidere i due eventi: ritengo che l’Italia abbia bisogno, come l’Europa, di una nuova e forte politica industriale e il ministero degli esteri non può non essere protagonista di questa nuova stagione, che deve permettere alla seconda manifattura d’Europa e alla quarta potenza commerciale mondiale di esprimere il meglio di se stessa attraverso la valorizzazione di chi intraprende nel nostro Paese e perché possa intraprendere ancora di più al di fuori dei nostri confini, con un’internazionalizzazione che è l’esatto contrario della delocalizzazione e con una valorizzazione dei nostri prodotti”.

In aula Senato tensione Meloni-M5s, la premier: siete in difficoltà

In aula Senato tensione Meloni-M5s, la premier: siete in difficoltàRoma, 18 dic. (askanews) – Momenti di tensione in aula al Senato durante la replica della premier Giorgia Meloni al dibattito sulle sue comunicazioni in vista del consiglio europeo di domani. A infiammare il clima, le risposte della presidente del Consiglio alle accuse del Movimento 5 Stelle secondo cui l’attuale governo è servo della lobby delle banche. “Lo so che siete in difficoltà…”, ha commentato Meloni di fronte alle proteste dei pentastellati che hanno interrotto più volte il suo intervento. “Ma io quando vengo accusata, posso rispondervi oppure voi dite quello che volete e io devo stare in silenzio?”, ha insistito.


A placare gli animi è intervenuto il presidente del Senato Ignazio La Russa che, di fronte alle critiche al tono usato da Meloni (“Cerco di rispondere con aplomb istituzionale”, ha detto la premier), ha ripreso Floridia: “Lasci parlare Meloni col tono che desidera, non può decidere anche il tono”. “Parlo con garbo ma se non riesco a parlare diventa difficile”, ha provato ad andare avanti la presidente del Consiglio. La contestazione più forte è arrivata dal senatore M5s Ettore Licheri che ha gridato: “Ma quante volte ha votato il superbonus?”, rivolto a Meloni che aveva detto di non accettare “lezioni sulle risorse per la sanità da chi ha bruciato i soldi col superbonus”. La Russa lo ha richiamato all’ordine due volte e, di fronte al pentastellato che ha lasciato l’aula spontaneamente, ha commentato: “Si auto-espella”.


Meloni ha chiuso la querelle precisando: “I provvedimenti del vostro governo non li ho votati, stavo all’opposizione”.

Liguria, Toti interdetto dai pubblici uffici per 2 anni e 3 mesi

Liguria, Toti interdetto dai pubblici uffici per 2 anni e 3 mesiGenova, 18 dic. (askanews) – Per l’ex governatore della Liguria Giovanni Toti, per cui oggi è stato ratificato il patteggiamento ad una pena di 2 anni e 3 mesi convertita in 1.620 ore di lavori socialmente utili presso la Lilt, è stata disposta per l’intera durata della pena anche l’interdizione dai pubblici uffici e la confisca di 175 mila euro. Lo ha spiegato il procuratore capo di Genova Nicola Piacente, parlando con i giornalisti dopo la ratifica del patteggiamento per l’ex presidente della Regione della Liguria, l’ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini e l’imprenditore portuale Aldo Spinelli.

Abruzzo e Molise saranno insieme le Regioni d’Onore Niaf 2027

Abruzzo e Molise saranno insieme le Regioni d’Onore Niaf 2027Roma, 18 dic. (askanews) – I presidenti delle Regioni Abruzzo e Molise, Marco Marsilio e Francesco Roberti, hanno preso parte questa mattina alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Tra gli argomenti in discussione, l’indicazione della Regione d’Onore al National Italian American Foundation (NIAF) per gli anni 2026 e 2027, in attuazione del protocollo d’intesa dell’8 aprile 2024. Abruzzo e Molise, in maniera congiunta, saranno le Regioni d’Onore NIAF 2027.


“Ogni anno la National Italian American Foundation collabora con una Regione italiana per promuoverne la cultura e le opportunità di investimento nel nostro Paese” spiegano Roberti e Marsilio, aggiungendo che “l’esperienza insegna come l’iniziativa abbia permesso di raggiungere importanti risultati, grazie all’intensificazione dei rapporti, in campo sociale ed economico, tra la Regione d’Onore e gli Usa, grazie all’esaltazione delle peculiarità del territorio, alle eccellenze delle aziende e a tutto quanto caratterizza le singole regioni. Promuovere il territorio, rafforzare i rapporti commerciali, attrazione degli investimenti, potenziare i flussi turistici, mirati alla crescita economica, occupazionale e sociale, sono alcuni degli obiettivi cui tende questa importante vetrina”. “Sarà, inoltre, un’ottima occasione – proseguono i due governatori – per intensificare i rapporti con le comunità abruzzesi e molisane presenti negli Stati Uniti. E sarà anche un momento di collaborazione istituzionale tra la Regione Abruzzo e la Regione Molise, due comunità regionali con le proprie peculiarità, uniti da una storia comune e, soprattutto, da grande sinergia dei due presidenti”.