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Autore: Redazione StudioNews

L’arte del tatuaggio entra in chiesa con installazioni di Marco Manzo

L’arte del tatuaggio entra in chiesa con installazioni di Marco ManzoRoma, 20 mar. (askanews) – “Marco Manzo a Santa Maria dei Miracoli” è il titolo del percorso di installazioni, organizzato da “Il Cigno GG Edizioni”, che sarà allestito nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli (Piazza del Popolo, Roma) dal 21 marzo al 31 agosto 2024. L’ingresso è gratuito.


Il vernissage si terrà giovedì 21 marzo alle ore 19.00 nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli (Piazza del Popolo, Roma), mentre la Conferenza stampa si svolgerà nel corso della mattinata, alle 11.30, sempre nella stessa basilica. Interverranno, oltre all’artista Marco Manzo e a Lorenzo Zichichi de “Il Cigno GG Edizioni”, don Giuseppe Lorizio, direttore dell’ufficio Cultura e dell’ufficio Liturgico del Vicariato di Roma, e padre Ercole Ceriani, rettore della chiesa di Santa Maria dei Miracoli. Saranno allestite opere in marmo bianco di Carrara, mani di donne e di uomini che testimoniano la violenza sulle donne (opere reduci dalla 58′ Esposizione internazionale d’arte, la Biennale di Venezia), più alcune opere inedite: la scultura in marmo bianco “La Maddalena pacificata”, la “Croce gloriosa dei miracoli”, che sarà acquisita nel patrimonio artistico della stessa chiesa. Una “Croce gloriosa dei miracoli” in formato monumentale, alta circa 4 metri, realizzata con tecnica e materiali misti, e due installazioni che raffigurano due mani, “Le mani della crocifissione”.


“Marco Manzo, tatuatore e scultore contemporaneo – spiega Padre Ercole Ceriani, rettore della chiesa di Santa Maria dei Miracoli – , attraverso raffinate realizzazioni indaga i sentimenti umani e in particolare il tema della violenza contro vittime inermi. Nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli in Piazza del Popolo, alle sculture di Marco Manzo si accompagnano, in sorprendente e perfetta sintonia, testi biblici. Anche se redatti in tempi antichi e in ambienti culturalmente distanti dal nostro, le citazioni bibliche, come l’opera di Marco Manzo, testimoniano un vissuto che accomuna l’esperienza dell’essere umano di tutti i tempi e luoghi. Nella storia, come nella vita, ci si imbatte in eventi non decifrabili, molte domande rimangono inevase e spesso i conti non tornano: la vittima appare inerme davanti alla prepotenza e il grido di aiuto rimane in perenne attesa di una risposta. Nonostante tutto i testi biblici, come le sculture di Marco Manzo, sono permeati da una ostinata e radicale fiducia in una possibilità di riscatto e di salvezza”. Il percorso proposto attraverso le opere di Marco Manzo nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli documenta una sorprendente sintonia tra le opere dell’artista contemporaneo e i testi biblici. “La contemplazione di mani violente e di mani amorevoli accompagna il nostro percorso, perché ciascuno possa guardare le proprie mani e chiedersi se sono fonte di sofferenza o di consolazione per gli altri, non solo per coloro che amiamo, ma soprattutto per i derelitti della terra che incontriamo sul nostro cammino – dichiara Giuseppe Lorizio direttore dell’Ufficio Cultura, Vicariato di Roma – . E si tratta di una “buona novella”, che si conclude con una donna pacificata ai piedi della croce, che è colei a cui per primo si rivelerà il Risorto, oseremmo dire che è la prima redenta, “Apostola degli apostoli”, fuggiti dal calvario. Le mani intendono trattenere l’amato Signore, ma egli si sottrae da un vincolo che gli impedirebbe di svolgere la sua missione, compiuta nel momento in cui si è lasciato abbracciare, crocifisso, da Maria di Magdala e l’ha redenta col suo infinito e incondizionato amore. Su questo mistero umano e divino siamo chiamati a riflettere mentre contempliamo le opere di Marco Manzo esposte in una chiesa che richiama il miracolo dell’amore e invita alla conversione umana e cristiana. Anche chi non crede più infatti lasciarsi coinvolgere nel dinamismo di questa umanità che esprime violenza, tenerezza, abbracci e salvazione”.


Marco Manzo, visual artist, tatuatore, scultore e designer, opera sia nel campo del design sia della scultura. Durante la sua carriera è riuscito a portare con successo il suo segno anche nel mondo del tatuaggio, settore di cui è precursore e principale esponente, in particolare dello “stile ornamentale”: unendo vari stilemi, è riuscito a contestualizzare la sua produzione in vari musei di arte contemporanea. Manzo ha il merito di aver elevato il tatuaggio a forma d’arte, segnando così una tappa importante nella storia dell’arte. “Lo stile ornamentale, di cui vengo riconosciuto come precursore – spiega Marco Manzo – ha come scopo principale quello di ridisegnare il corpo o la scultura, slanciando le forme ed accentuando i punti di forza. Punto di partenza è quindi il corpo e non il disegno. Grazie allo studio dell’anatomia individuale il tatuaggio non diviene quindi la partenza cui il corpo deve adattarsi, ma conseguenza del corpo stesso. Proprio da questo nasce il disegno”. L’artista ha esposto al MAXXI e al MACRO di Roma, istituzioni dove sono state presentate le sue opere come “espressione d’arte contemporanea e alta moda”, e dove con la grande mostra Tattoo Forever, questa esposizione l’ha visto in veste non solo di artista ma anche di curatore e ha legittimato insieme ai Beni Culturali, al Comune di Roma e al Museo d’Arte Contemporanea, il tatuaggio come nuova forma d’arte. Inoltre, le opere di Manzo sono entrate, a vario titolo, al Moma e al Gagosian Museum di New York. “La mostra a Santa Maria dei Miracoli è stata fortemente voluta dal rettore della Chiesa, padre Ercole Ceriani;incontrando il sostegno convinto di monsignor Daniele Libanori, vescovo ausiliare della Diocesi di Roma per il settore centro, l’approvazione di don Giuseppe Lorizio, direttore dell’ufficio cultura, nonché l’approvazione dell’ufficio liturgico del Vicariato di Roma. Ha ottenuto l’autorizzazione della Soprintendenza dei Beni Culturali. Mai mi sarei immaginato di scoprire che il mio linguaggio artistico potesse essere in sintonia con il messaggio biblico – conclude Marco Manzo – . E’ stata per me una felice sorpresa che apre a nuove prospettive artistiche ed umane. Per questo ringrazio tutti coloro che si sono adoperati per la riuscita di questo evento”.

Teatro alla Scala, per la prima volta musicisti rom come solisti

Teatro alla Scala, per la prima volta musicisti rom come solistiMilano, 20 mar. (askanews) – In occasione della celebrazione della ricorrenza annuale della Giornata internazionale dei Rom e Sinti dell’8 aprile, il violinista Gennaro Spinelli e il rinomato compositore Santino Spinelli si esibiranno al Teatro alla Scala di Milano giovedì 10 aprile alle ore 15.00 da solisti accompagnati da alcuni musicisti della sezione Anpi del Teatro alla Scala e da alcuni musicisti dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini di Pesaro.


Il traguardo raggiunto da padre e figlio non ha precedenti a livello italiano e segna un importante passo simbolico per l’intero Paese e per la comunità Rom e Sinti, sia a livello culturale che sociale, verso una maggiore inclusione. “La musica parla a tutti ed è il linguaggio più immediato per l’integrazione e lo scambio culturale” ha dichiarato Gennaro Spinelli, tra i più noti violinisti rom a livello internazionale, ambasciatore dell’International Romanì Union per l’arte e la cultura romanì nel mondo e presidente dell’Unione della Comunità Romanés in Italia (UCRI). Ad affiancarlo sul palco del celebre Teatro sarà il padre Santino Spinelli, musicista e celebre compositore già commendatore dell’Ordine Al merito della Repubblica Italiana. Eletto Vice Presidente al parlamento dell’Unione Internazionale Romaní(IRU), organizzazione non governativa attiva nel campo dei diritti dei popoli romaní alla quale è stato garantito lo status consultivo presso alcuni organi delle Nazioni Unite, ha dedicato la sua vita alla diffusione e alla valorizzazione della musica e della cultura romanì nel mondo.

Fedagripesca: accordo su mais primo piccolo passo per produttori

Fedagripesca: accordo su mais primo piccolo passo per produttoriRoma, 20 mar. (askanews) – “L’accordo siglato sulla produzione e coltivazione del mais segue e migliora quello del precedente triennio e focalizza maggiormente l’attenzione sulla provenienza nazionale del mais da granella prodotta in Italia al fine di contrastare, attraverso la qualità e l’origine, gli enormi quantitativi importati dall’estero”. Così il presidente di Fedagripesca Confcooperative Carlo Piccinini commenta la firma del nuovo Accordo Quadro per il granturco da granella di filiera italiana certificata, valido per il triennio 2023-2025, sottoscritto da un lato dagli industriali (Assalzoo), dall’altro dal mondo della cooperazione (Confcooperative Fedagripesca, Legacoop Agroalimentare e AGCI), della produzione AMI (Associazione Maiscoltori Italiani AMI – di Confagricoltura), CIA, COPAGRI; del modo delle sementi (Assosementi) e della distribuzione dei mezzi tecnici (COMPAG e AIRES).


“L’accordo – spiega Piccinini – segna un primo piccolo passo che speriamo possa tradursi in disponibilità di maggiori superfici ma anche un più alto riconoscimento economico per i produttori. Auspichiamo inoltre che più accordi di questo tipo possono essere realizzati anche in altre filiere”. “Le premesse del contratto di filiera – commenta Piccinini – muovono dalla necessità di recuperare superfici e produzioni di mais da granella certificato italiano, anche per i rifornimenti alle produzioni agroalimentari DOP di eccellenza, alla luce del fatto che la produzione di questa coltura in Italia ha subito negli ultimi anni un drastico calo sia nelle superfici coltivate, sia nella granella raccolta, in uno scenario peraltro aggravato da importanti quantitativi di prodotto importato anche in conseguenza con il conflitto in Ucraina”.


“Nell’accordo viene promossa e incentivata inoltre la produzione di un mais con caratteristiche qualitative sempre più elevate, anche con riferimento al tema della sostenibilità e del nuovo fondo di Sovranità alimentare che richiede appunto la presenza di un contratto di filiera almeno triennale per potervi accedere. Il contratto di filiera precede alcune premialità sul prezzo, lasciando tuttavia libera la contrattazione tra le parti a livello economico, con l’unico riferimento dei listini delle borse di riferimento”, commenta infine Piccinini.

MIPIM Awards: premiata Casa BFF, progetto OBR in collaborazione con Deerns

MIPIM Awards: premiata Casa BFF, progetto OBR in collaborazione con DeernsRoma, 20 mar. (askanews) – Casa BFF, la nuova sede centrale di BFF Banking Group attualmente in costruzione in Viale Scarampo, a Milano, è stata premiata ai MIPIM Awards 2024, evento internazionale che celebra i progetti più innovativi e sostenibili del settore immobiliare. Disegnata da OBR con Deerns Italia, Ceas, Gae e Gad, Casa BFF è stata selezionata tra oltre duecento progetti da tutto il mondo, distinguendosi nella categoria “Best New Development” dedicata alle opere in costruzione che dimostrano un impegno olistico per la sostenibilità ambientale e sociale.


Paolo Brescia, architetto e Socio fondatore di OBR, ha dichiarato: “Questo è innanzitutto un progetto urbano che restituisce qualcosa al dominio pubblico: una nuova piazza, un luogo civico aperto a tutti, in cui avere il piacere di stare e ritrovarsi, celebrando un rinnovato rito di urbanità”. Deerns Italia – società di consulenza multidisciplinare per l’edilizia sostenibile – ha fornito la sua consulenza e supporto per la direzione dei lavori degli impianti, per l’acustica e l’ingegneria delle facciate, consentendo di realizzare un progetto a elevato contenuto d’innovazione, che ha inoltre ottenuto la prestigiosa certificazione LEED Platinum e WELL Gold.


Giuseppe Dibari, Managing Director di Deerns Italia, ha così commentato l’importante riconoscimento: “Il progetto di Casa BFF è un esempio della corretta sintesi delle prestazioni ambientali, sociali e di governance che un progetto di architettura può oggi realizzare. Il MIPIM Award 2024 è il riconoscimento della qualità progettuale che il team integrato guidato da Paolo Brescia e Tommaso Principi ha saputo sviluppare”. A fargli eco le parole di Nicola Greco, Operations Director Facades di Deerns Italia: “Il progetto è il risultato di una esemplare sinergia tra design architettonico e innovazione tecnologica, dove le soluzioni adottate fanno di questo edificio un vero e proprio laboratorio progettuale”.


OBR: un ambizioso progetto per la rigenerazione urbana Per come è pensato, il progetto di OBR è un ponte tra le scuole del quartiere e il parco di CityLife, tra le più grandi aree car-free di Milano, contribuendo al processo di rigenerazione urbana dell’area del Portello. Con una superficie costruita di circa 17.500 mq, l’edificio sarà lo sfondo di una nuova piazza aperta alla città, sulla quale affacciano l’auditorium, il museo dedicato alla collezione d’arte contemporanea della banca e il rooftop da cui ammirare la città. Nella Piazza l’espressione architettonica di un Manifesto La piazza è caratterizzata da un porticato alto 40 metri che ne sorregge la grande copertura energetica di 2.300 mq di pannelli, la quale produce 360 Megawattora all’anno. Essa è il manifesto dei valori ambientali del progetto. La grande copertura svolge il duplice ruolo di dispositivo attivo e passivo: offre riparo dal sole diretto e dalle intemperie, soddisfacendo, al contempo, il fabbisogno energetico dell’edificio e del suo contesto.


Nuovi spazi del lavoro contemporaneo. Casa BFF si inserisce in un percorso di rinnovamento progressivo degli ambienti di lavoro di BFF Banking Group: gli spazi consentono la massima riconfigurabilità, adattabilità e varietà di personalizzazione nel tempo, con aree relax e informali tra indoor e outdoor, favorendo un forte senso di appartenenza e creando un luogo dove le idee possano facilmente fecondarsi e in cui le persone siano incoraggiate a esprimere il proprio talento.

Intesa Federbio-Equalitas su sviluppo sostenibile filiera vino

Intesa Federbio-Equalitas su sviluppo sostenibile filiera vinoRoma, 20 mar. (askanews) – E’ stato siglato stamattina a Roma il protocollo d’intesa tra Equalitas e FederBio per sostenere un approccio integrato e condiviso da istituzioni, imprese e operatori del settore vitivinicolo sul tema della sostenibilità del biologico. All’incontro erano presenti Maria Grazia Mammuccini, presidente Federbio, Riccardo Ricci Curbastro presidente Equalitas e Luigi D’Eramo, sottosegretario al Masaf.


Al centro dell’intesa, la promozione di un approccio che integri la certificazione Bio con lo standard Equalitas Vino Sostenibile come modello per la tutela ambientale e sociale e sfida costante per le imprese vitivinicole, sempre più attente e sensibili a queste tematiche. Il comparto vitivinicolo italiano ha già il 18% della produzione certificata biologico e oltre un miliardo di bottiglie di vino provenienti dalle imprese certificate sostenibili secondo lo standard Equalitas. Il protocollo intende da una parte formare ed assistere le imprese vitivinicole che vogliono integrare entrambi i modelli di gestione, Biologico ed Equalitas Vino Sostenibile, in un approccio completo e avanzato alla responsabilità d’impresa, anche facilitandone, dove possibile, i controlli congiunti. Dall’altro lavorare al rafforzamento dei requisiti che caratterizzano il biologico, quale risorsa strategica dell’UE, nel disegno della gestione sostenibile del vino, su temi come la tracciabilità di prodotti e processi, la tutela della biodiversità e della salute di consumatori e operatori.

”Teatro a rischio estinzione. Facciamo rete”, campagna sociale Zoomarine

”Teatro a rischio estinzione. Facciamo rete”, campagna sociale ZoomarineRoma, 20 mar. (askanews) – Fare teatro è un’esperienza, frequentarlo può essere l’occasione per arricchire il proprio bagaglio culturale, viaggiare con la fantasia, stimolare emozioni e creatività. Un mondo speciale che purtroppo in questo periodo storico coinvolge poco i giovani ed ecco allora che in occasione dell’arrivo della Giornata Mondiale del Teatro, prevista il 27 marzo 2024, il parco Zoomarine, da sempre in prima linea negli eventi educativi formato famiglia, gioca d’anticipo decidendo di puntare l’intero week end a ridosso della ricorrenza, 23 e 24 marzo, al valore di questa antica arte fonte di benefici per mente e corpo. Le arene del parco ospiteranno alcune compagnie, tra le quali Officina Dioniso Teatro che porterà in scena “La Bella e La Bestia” e “In un mare di sogni” e la Compagnia della Farsa che porterà in scena “Contrappunti Teatrali. Spettacoli adatti ad una platea di ragazzi e adulti, che offrono a tutti l’opportunità di avvicinarsi al teatro e ai suoi protagonisti. E per sottolineare la voglia di influenzare il pubblico giovane, che affolla le attrazioni o i percorsi educazionali con dimostrazioni e sessioni dedicate ad animali e all’ambiente di Zoomarine, il direttore generale Alex Mata ha fortemente deciso di lanciare una campagna “Teatro a rischio estinzione. Facciamo rete”, una campagna sociale e solidale, creata in collaborazione con alcuni spazi culturali romani, che intende favorire il ritorno dei ragazzi nelle sale insieme ai loro genitori.


Ad aver aderito: Teatro degli Audaci, Teatro Golden, Teatro Marconi, Teatro Manfredi, Teatro delle Muse, Teatro Petrolini, Teatro Prati, Piccolo Teatro di Prosa. Presentando il biglietto di Zoomarine nei teatri aderenti si otterrà una agevolazione speciale che funzionerà anche al contrario per gli spettatori che avranno voglia di lanciarsi nel divertimento e potranno presentare il biglietto del teatro alle casse del parco. Ma oltre a questa agevolazione per tutto il mese di aprile il mercoledi e il giovedi i teatri metteranno a disposizione dei biglietti “in saldo” per consentire alle persone non solo di recarsi a teatro con una scontistica invitante ma anche di “fare rete” per acquistare un biglietto da donare a chi non dispone di risorse per la vita quotidiana e, pur amandolo, magari non può permettersi di sedersi sulle poltroncine rosse per assistere ad uno spettacolo.

Il Piemonte proroga bando su trasformazione prodotti agricoli

Il Piemonte proroga bando su trasformazione prodotti agricoliRoma, 20 mar. (askanews) – L’assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha prorogato all’8 aprile 2024 la scadenza del bando relativo all’intervento SRD13 del Complemento di sviluppo rurale 2023-2027, rivolto alle imprese agroalimentari piemontesi che operano nell’ambito delle attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.


La copertura finanziaria complessiva è di 30 milioni di euro complessivi e l’aiuto è concesso sotto forma di contributo in conto capitale fino al 40% della spesa ammissibile. “Vista l’importanza di questa misura si è ritenuto opportuno concedere una proroga per migliorare la predisposizione delle domande di contributo in corso di presentazione da parte degli imprenditori in modo da far cogliere tutte le opportunità offerte dal nuovo Csr”, ha spiegato in una nota l’assessore all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa, annunciando la proroga.

Intesa Equalitas-FederBio per sviluppo sostenibile imprese del vino

Intesa Equalitas-FederBio per sviluppo sostenibile imprese del vinoMilano, 20 mar. (askanews) – Il 20 marzo a Roma è stato siglato il protocollo d’intesa tra Equalitas (standard-owner guidato da Federdoc) e FederBio, l’organizzazione a vocazione interprofessionale che valorizza e tutela l’agricoltura e la produzione biologica italiana. L’accordo, sottoscritto dal presidente di Equalitas, Riccardo Ricci Curbastro e dalla presidente di Federbio, Maria Grazia Mammuccini alla presenza del sottosegretario del Masaf, Luigi D’Eramo, intende sostenere un approccio integrato e condiviso da istituzioni, imprese e operatori del settore vitivinicolo sul tema della sostenibilità del biologico.


Al centro dell’intesa la promozione di un approccio che integri la certificazione Bio con lo standard Equalitas Vino Sostenibile come modello per la tutela ambientale e sociale, e sfida costante per le imprese vitivinicole, sempre più attente e sensibili a queste tematiche. Il comparto vitivinicolo italiano sta dimostrando infatti di essere un’eccellenza, con già il 18% della produzione certificata biologico e oltre un miliardo di bottiglie di vino provenienti dalle imprese certificate sostenibili secondo lo standard Equalitas. “A partire dall’impegno congiunto a una corretta e trasparente comunicazione verso il consumatore, il protocollo intende da una parte formare ed assistere le imprese vitivinicole che vogliono integrare entrambi i modelli di gestione, Biologico ed Equalitas Vino Sostenibile, in un approccio completo e avanzato alla responsabilità d’impresa, anche facilitandone, dove possibile, i controlli congiunti” hanno spiegato i promotori dell’iniziativa, aggiugendo che “dall’altra parte, lavorare al rafforzamento dei requisiti che caratterizzano il biologico, quale risorsa strategica dell’UE, nel disegno della gestione sostenibile del vino, su temi come la tracciabilità di prodotti e processi, la tutela della biodiversità e della salute di consumatori e operatori”.


“Integrando i principi di due delle più importanti certificazioni sostenibili, l’accordo con Equalitas rappresenta un passo significativo per la valorizzazione a 360 gradi della viticoltura agroecologica” ha dichiarato Mammuccini, proseguendo che “unisce, infatti, la qualità della certificazione biologica, garanzia di tecniche agronomiche rispettose dell’ambiente, con lo standard Equalitas, che attesta la sostenibilità dell’intera filiera, valutando la carbon footprint e le buone pratiche sociali. Inoltre, il tavolo di lavoro permanente che verrà attivato assicurerà formazione, ricerca e comunicazione per fare della viticoltura bio e sostenibile italiana sempre più un’eccellenza a livello internazionale”. “Con questa intesa, che Equalitas sigla con l’obiettivo di fare sistema – ha affermato Ricci Curbastro – contiamo che anche le istituzioni rilevino la richiesta di razionalizzazione che proviene dalle imprese, riconoscendo e sostenendo le varie modalità di avvicinamento alla sostenibilità ma anche definendo la stessa in maniera completa, seria e trasparente”.

Italia leader mondiale pasta: in 2023 oltre 2,2 mln ton. esportate

Italia leader mondiale pasta: in 2023 oltre 2,2 mln ton. esportateRoma, 20 mar. (askanews) – La produzione mondiale di pasta oggi sfiora i 17 milioni di tonnellate e l’Italia è ancora prima al mondo nella classifica dei paesi produttori, con 3,6 milioni di tonnellate (precediamo Turchia e USA) e un fatturato che sfiora i 7 miliardi di euro. Gli italiani ne sono i più grandi consumatori, con circa 23 chili annui pro-capite e un totale di 1,3 milioni di tonnellate consumate, ma anche quelli che più di tutti la fanno conoscere al resto del mondo: ben oltre la metà della produzione nazionale di pasta è destinata all’estero (circa il 61%).


Il buon andamento dell’export è confermato da un’elaborazione di Unione Italiana Food su dati Istat (gennaio-dicembre 2023): oltre 2,2 mln di tonnellate esportate, con una leggera contrazione in termini di volumi (-3,7% rispetto al 2022), che ha interessato gran parte del comparto agroalimentare, a fronte di un valore pari a 3,8 mld di euro (+3% rispetto al 2022). Della pasta esportata circa 1,5 mln di tonnellate è destinato ai paesi dell’UE mentre quasi 780.000 tonnellate finiscono in paesi terzi. L’export nei Paesi Ue occupa infatti il 64,8% del totale, poco meno rispetto al 65% registrato nel 2022, mentre il restante 35,2% riguarda i Paesi non UE, America, Asia, Africa, Oceania. Germania (425.134 tonnellate), Regno Unito (278.043 tonnellate), Francia (264.269 tonnellate), Stati Uniti (247.088) e Giappone (67.233) si confermano i paesi più ricettivi.


Inoltre, l’export di pasta italian registra crescite tra il 5 e il 20% in Brasile, Israele, Finlandia, Slovenia, Albania, Marocco, Perù, Lussemburgo, Portogallo, tra il 20 e il 50% in Libano, Australia, Somalia, Georgia, Cuba, Egitto, Pakistan, Nepal, superiori al 50% in paesi asiatici come Mongolia, Pakistan e Sri Lanka. Buoni segnali rispetto ai consumi si registrano anche in alcuni paesi africani come Camerun, Ruanda, Mozambico e Nigeria, favoriti probabilmente da un piccolo incremento del turismo in queste zone. Infine, sono quasi raddoppiati in venticinque anni i paesi dove si consuma più di 1 kg pro capite di pasta all’anno. In Italia il consumo pro capite è di 23 chilogrammi, contro i 17 kg della Tunisia, seconda in questa speciale classifica. Seguono Venezuela (15 kg), Grecia (12,2 kg), Perù (9,9 kg) Cile (9,6 kg), Stati Uniti (8,8 kg), Turchia (8,7 kg), Iran (8,5 kg), Francia (8,3 kg) e Germania (7,9 kg).


“Oggi oltre il 60% dei pacchi di pasta prodotti in Italia viene esportato – spiega Margherita Mastromauro, presidente dei Pastai Italiani di Unione Italiana Food – e se la pasta italiana gode all’estero di tanto successo e ha un percepito estremamente positivo è merito del saper fare centenario dei pastai italiani”.

Addio a Joe Barone, dopo la camera ardente la salma a Pozzallo

Addio a Joe Barone, dopo la camera ardente la salma a PozzalloRoma, 20 mar. (askanews) – Dopo la camera ardente aperta al Viola Park a Firenze mercoledì 20 marzo, la città di Pozzallo si prepara a rendere omaggio al suo concittadino Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, morto in seguito a un attacco cardiaco al San Raffaele di Milano.


Domani la salma arriverà nel comune affacciato sullo Stretto di Sicilia. Il sindaco della città, Roberto Ammatuna sta lavorando al programma della celebrazione che avverrà venerdì, quando in municipio verrà aperta la camera ardente fino alle 21. Sabato, alle 10.30 si svolgerà la messa in suffragio alla chiesa madre dove Joe Barone venne battezzato. Al termine della messa il feretro verrà trasferito nella casa del fratello per poi raggiungere domenica mattina con un volo privato a New York, dove martedì prossimo verrà celebrato il funerale.