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Autore: Redazione StudioNews

Rufus Wainwright, a luglio due appuntamenti speciali in Italia

Rufus Wainwright, a luglio due appuntamenti speciali in ItaliaRoma, 19 mar. (askanews) – Definito da Sir Eltohn John come “il più grande cantautore vivente”, Rufus Wainwright torna in Italia per due speciali appuntamenti: uno spettacolo in solitaria in cui il pubblico potrà lasciarsi trasportare da melodie intrise di tonalità folk e sprazzi della tradizionale canzone americana.


Il primo appuntamento è fissato per il 19 luglio a Melpignano in Piazza San Giorgio nell’ambito di SEI Festival, a seguire il 20 luglio il cantautore canadese si esibirà sul palco del Teatro Romano di Fiesole nell’ambito di Estate Fiesolana. Elogiato dal New York Times per la sua “genuina originalità”, Rufus Wainwright si distinto nel panorama musicale come uno dei più raffinati vocalist, autori e compositori della sua generazione. Ogni concerto assume le sembianze di un piccolo scrigno sonoro dal quale fuoriescono sound che abbracciano sonorità più classiche, fondendosi con scenari della tradizione folk e pop.


Un versatile menestrello che si destreggia con passione e onestà tra le sfaccettature del suo animo, mettendo in luce risvolti melodrammatici, ma anche sonorità decise attraverso un’amabile e raffinata fusione di diversi generi musicali. Figlio di artisti folk, il 2023 è stato l’anno in cui Wainwright ha intrapreso un viaggio alla riscoperta delle radici musicali che hanno caratterizzato la sua famiglia, dando vita all’album Folkocracy in cui sono racchiusi anche numerosi duetti folk con artisti del calibro di Chaka Khan, John Legend, Anohni e molti altri.

Meloni in Senato dice no a Macron e alle truppe in Ucraina. E sulla Russia striglia Salvini (assente)

Meloni in Senato dice no a Macron e alle truppe in Ucraina. E sulla Russia striglia Salvini (assente)Roma, 19 mar. (askanews) – Un ‘no’ secco alla proposta di Emmanuel Macron di inviare truppe in Ucraina, una “bacchettata” sulla Russia a Matteo Salvini (che però non c’è). Sono due dei principali temi affrontati dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo in programma a Bruxelles giovedì e venerdì.


L’intervento di Meloni è partito dall’Ucraina, a cui i leader ribadiranno “ancora una volta il sostegno”. E a proposito dell’Ucraina, la premier ha voluto esprimere con nettezza la contrarietà alla proposta francese di un intervento diretto di truppe di nazioni dell’Unione europea: “La nostra posizione – ha scandito – non è favorevole in alcun modo a questa ipotesi, che consideriamo foriera di una escalation pericolosa, da evitare, invece, a ogni costo. Spero che questo Parlamento sia compatto nel rispondere con noi sul punto”.Qui il passaggio sulla Russia, dopo il ‘plebiscito’ per Vladimir Putin e le parole di Matteo Salvini. Il leader della Lega non è presente in Aula perchè, fa sapere, “impegnato in una serie di appuntamenti in ufficio” (da dove posta le condoglianze per la morte del direttore generale della Fiorentina Joe Barone) mentre il ministro Giancarlo Giorgetti non siede ai banchi dell’esecutivo, anche se poi lascia Palazzo Madama insieme alla premier. “Quando un popolo vota ha sempre ragione”, aveva commentato a caldo ieri il leader leghista, ‘ripreso’ sia dal ministro degli Esteri Antonio Tajani che da Meloni. Che oggi – senza mai citare Salvini – mette in chiaro la sua idea su Mosca: il governo “condanna ogni atteggiamento aggressivo da parte della Federazione Russa nei confronti” di Svezia, Finlandia e Paesi Baltici, e ribadisce “condanna” per “lo svolgimento di elezioni farsa in territorio ucraino” e per le “vicende che hanno portato al decesso in carcere di Alexei Navalny, il cui sacrificio in nome della libertà non sarà dimenticato”.


Anche la crisi in Medio Oriente sarà oggetto del summit. Se da un lato c’è la “ferma condanna della brutale aggressione perpetrata da Hamas”, dall’altro sarà ribadita la convinzione che “il legittimo diritto all’autodifesa di Israele deve esercitarsi con proporzionalità e nel rispetto del diritto internazionale umanitario. Non possiamo restare insensibili di fronte all’enorme tributo di vittime civili innocenti a Gaza, vittime due volte: prima del cinismo di Hamas che le utilizza come scudi umani e poi delle operazioni militari israeliane”. L’Italia è anche contraria “a un’azione militare di terra da parte di Israele a Rafah che potrebbe avere conseguenze ancora più catastrofiche sui civili ammassati in quell’area”. Il governo sostiene l’impegno di Usa, Egitto e Qatar per un cessate il fuoco e intanto prosegue il suo impegno negli aiuti umanitari.Quanto sta avvenendo a livello internazionale – compresa la crisi del Mar Rosso – porta in primo piano il tema della difesa europea perchè, dice, “spendere in difesa significa investire nella propria autonomia, nella propria capacità di contare e decidere, nella possibilità di difendere al meglio i propri interessi nazionali, ed è la strada che segue qualsiasi nazione seria. Ma è la strada che deve seguire anche l’Europa, se vuole essere seria”.


Meloni ha quindi rivendicato la bontà degli accordi con l’Egitto (un “salto di qualità nelle relazioni con un partner fondamentale nel Mediterraneo”) e della strategia di “una cooperazione di lungo periodo, strutturata, con le nazioni africane e mediterranee” come “lo strumento più efficace per costruire una soluzione strutturale al problema migratorio”. La presidente del Consiglio respinge quindi le critiche delle opposizioni sull’opportunità di stringere intese con al-Sisi, che non ha mai collaborato sul caso dell’omicidio di Giulio Regeni. “Grazie a questa rinnovata cooperazione e ai buoni rapporti coltivati – ha rivendicato – abbiamo raggiunto l’importante risultato della scarcerazione di Patrick Zaki, ma a differenza di quanto sostenuto da alcuni, non abbiamo interrotto, e non intendiamo interrompere, la ricerca della verità sul caso di Giulio Regeni, come dimostra il processo in corso in Italia, che il Governo segue con molta attenzione e rispetto al quale ci siamo costituiti parte civile”.Sui migranti – sottolinea – il ‘modello Tunisia’ “sta dando i suoi frutti” con “un calo di arrivi sulla rotta del Mediterraneo centrale di circa il 60% nei primi mesi del 2024”, a cui si somma “la drastica riduzione della rotta proveniente dalla Turchia”. Cifre che però non consentono di “abbassare la guardia” in vista della bella stagione e anzi devono portare a spingere per “attuare pienamente il piano di azione in dieci punti presentato dalla Commissione Ue e attualmente in fase di implementazione”.


Meloni parla anche di agricoltura (per noi “l’agricoltore è il primo ambientalista”), dichiara “urgente intervenire sull’attuazione della Pac” e conclude esprimendo “soddisfazione” per l’esito del negoziato sul nuovo regolamento sugli imballaggi, un risultato raggiunto grazie al “gioco di squadra”, al di là degli schieramenti, che dimostra che “quando l’Italia ha belle storie da raccontare e buone ragioni da difendere, soprattutto se riesce a mettere l’interesse nazionale davanti agli interessi di parte, non c’è nulla che non possa fare”. 

Giubelli, l’Influencer creata grazie a Ia debutta con un video

Giubelli, l’Influencer creata grazie a Ia debutta con un videoRoma, 19 mar. (askanews) – Francesca Giubelli, modella e food travel bloggrer generata dall’Intelligenza artificiale, è pronta a fare la sua comparsa sullo schermo digitale con il suo primo video dove annuncia l’uscita del suo primo libro “Francesca sono io”. Una storia vera, che segna un nuovo capitolo nell’evoluzione dell’influencer marketing. Nata a Roma il 5 gennaio del 2000, nel pittoresco quartiere della Garbatella, Francesca ha rapidamente guadagnato popolarità come la prima modella e food travel blogger interamente concepita dall’intelligenza artificiale.


Il percorso di Francesca è stato un viaggio attraverso gli studi a Milano, dove ha ottenuto la laurea in Comunicazione e Moda, per poi ritornare nella Capitale e iniziare la sua carriera nel mondo della moda, con particolare attenzione ai settori del food e del travel blogging. La sua ispirazione proviene dalla sua nonna dalle radici campane, che le ha trasmesso il profondo amore per la cucina e le bellezze delle terre italiane. Appassionata di Napoli e delle località di mare, Francesca si inserisce in un nuovo scenario di modelli influencer generati dall’intelligenza artificiale, prendendo spunto da figure come Aitana Lopez che dominano le piattaforme social.


Dietro la creazione di Francesca c’è un team di giovani imprenditori visionari: Francesco Giuliani, imprenditore ed esperto in programmazione di nuove tecnologie, ha collaborato strettamente con i giornalisti Valeria Fossatelli ed Emiliano Belmonte per sviluppare una visione interamente centrata sulle nuove frontiere dell’intelligenza artificiale. “Francesca Giubelli rappresenta il futuro dell’influencer marketing in Italia”, afferma Giuliani. “Il nostro obiettivo è quello di promuovere il made in Italy, celebrando il cibo italiano, le bellezze e le eccellenze del nostro territorio, attraverso l’intelligenza artificiale e lo sviluppo di nuove tecnologie”.

Giuseppe Battiston è “Stucky”, si gira la nuova serie di Rai 2

Giuseppe Battiston è “Stucky”, si gira la nuova serie di Rai 2Roma, 19 mar. (askanews) – Un personaggio apparentemente distratto, spesso bistrattato e sottovalutato, che si lascia guidare dal suo istinto, dalla curiosità e da un pensiero fuori dagli schemi: Giuseppe Battiston è “Stucky”, l’ispettore di polizia protagonista dell’omonima serie in sei puntate ambientata a Treviso per la regia di Valerio Attanasio, di cui sono cominciate le riprese e che andrà in onda prossimamente su Rai 2. Nel cast, anche Barbora Bobulova, nei panni del medico legale Marina De Santis.


La serie – girata tra Treviso e Roma per circa 14 settimane e coprodotta da Rai Fiction – Rosamont, distribuzione Rai Com – è ispirata ai romanzi di Fulvio Ervas e il soggetto è firmato da Valerio Attanasio, Matteo Visconti e Marco Pettenello. Le sceneggiature sono state scritte da Valerio Attanasio e Matteo Visconti. Fine osservatore dell’animo umano, Stucky combatte tutti i giorni con l’ovvietà del male, spesso vestita in abiti eleganti. Grazie alla sua capacità di indagare le dinamiche relazionali, riuscirà a trovare la risposta per risolvere anche i casi più spinosi. I suoi compagni di viaggio sono il medico legale Marina (con cui Stucky ha un rapporto di intensa e un po’ maldestra intimità), l’oste Secondo (consigliere e mentore) e i due poliziotti Guerra e la Landrulli, che hanno imparato ad amarlo, ma non ancora a capirlo.


“È un immenso piacere per me – ha detto il regista Valerio Attanasio – prendere parte a questo progetto. E sono molto contento di farlo avendo la possibilità di lavorare con attori come Giuseppe Battiston e Barbora Bobulova. Sono convinto che, insieme a loro, sarà divertente e stimolante esplorare nuove possibilità di racconto a partire dalle pagine dei romanzi gialli di Fulvio Ervas. Il fatto che le sei storie che racconteremo siano incentrate su un ispettore di Treviso permetterà al pubblico di avvicinarsi, conoscere ed apprezzare una città poco presente nell’immaginario cinematografico e televisivo. Ringrazio Rai Fiction e Rosamont per questa bella sfida e preziosa opportunità”. “È più misterioso Stucky o i misteri che si trova ad affrontare? Stucky, uomo silente e tenace – ha aggiunto Giuseppe Battiston – cerca, pensa, indaga tra le miserie e le ricchezze di un luogo che non è nord, non è sud, non è Italia, è mondo: quello delle debolezze umane”.

Basilicata, Rosato (Az): intesa su qualità e profilo Bardi

Basilicata, Rosato (Az): intesa su qualità e profilo BardiRoma, 19 mar. (askanews) – “C’è un piano che riguarda la Basilicata e sono contento che abbiamo trovato un’intesa per una regione che funzioni meglio chiedendo a Bardi di cambiare rotta su alcune questioni, a cominciare dalla sanità e dai problemi della deindustrializzazione. Sul piano nazionale siamo all’opposizione del governo, un’opposizione diversa da quella di Pd e 5 Stelle perché quando una cosa la riteniamo giusta votiamo a favore, quando non la condividiamo diciamo che non va bene”. Così il vicesegretario di Azione, Ettore Rosato, in collegamento con Tagadà su La7.


“Gli elettori decidono in maniera diversa tra le elezioni amministrative e le politiche, perché guardano il profilo e il programma del candidato. Non capisco perché le forze politiche debbano invece decidere che c’è una guerra in corso tra destra e sinistra e che sia più intelligente schierarsi ai poli e sempre allo stesso modo, criticando a prescindere l’operato dell’avversario politico”, ha aggiunto. “Quello in Basilicata non è un campo ma un’alleanza elettorale che noi costruiamo non tanto sulla coalizione ma su un candidato che riteniamo credibile e su cui non abbiamo mai nascosto il nostro apprezzamento”, ha concluso.

Ambasciatori del gusto cresce in Italia e all’estero con 36 nuovi membri

Ambasciatori del gusto cresce in Italia e all’estero con 36 nuovi membriMilano, 19 mar. (askanews) – L’associazione Italiana Ambasciatori del gusto continua a crescere, confermando la propria capacità di rappresentare tutte le professioni che concorrono a definire la cucina italiana di qualità. In un anno l’ente ha visto 36 nuovi ingressi provenienti da tutta Italia e non solo: tra i nuovi Ambasciatori del gusto, infatti, ci sono anche tre professionisti attivi all’estero. Salgono così a oltre 250 gli associato in tutta Italia.


I nomi dei nuovi Ambasciatori del Gusto sono stati ufficializzati nel corso dell’Assemblea annuale svoltasi in occasione dell’evento Adg Futura, think-tank di tre giorni dedicato all’incontro-confronto tra istituzioni, territorio, filiera e addetti ai lavori. Dopo il grande successo registrato in Trentino-Alto Adige, l’evento 2024 è approdato in Emilia-Romagna e precisamente a Reggio Emilia, alla riscoperta di un territorio che rappresenta al meglio il patrimonio enogastronomico italiano. “La principale forza di Adg risiede nell’essere prima di tutto una squadra, con obiettivi sentiti e condivisi. Osservare la sua costante crescita è motivo di grande soddisfazione per me e per tutti i soci fondatori. Abbiamo superato la soglia dei 250 membri, accogliendo professionisti provenienti da ogni angolo d’Italia, soprattutto giovani talentuosi. Insieme a loro continueremo a lavorare per riscoprire la bellezza dei nostri territori, consolidare il marchio Italia a livello internazionale, formare i futuri imprenditori del settore e promuovere i prodotti del Made in Italy” ha spiegato Alessandro Gilmozzi, presidente dell’associazione.

Vino, al “Paestum Wine Fest” la prima tappa di “Wine List Italia”

Vino, al “Paestum Wine Fest” la prima tappa di “Wine List Italia”Milano, 19 mar. (askanews) – Lunedì 25 marzo al “Paestum Wine Fest”, in programma dal 23 al 25 marzo nello storico ex Tabacchificio Next di Borgo Capasso di Paestum (Salerno), si terrà la prima tappa del 2024 del progetto “Wine List Italia”. Curato da Paolo Porfidio, head sommelier della Terrazza Gallia di Milano, “‘Wine List Italia’ “vuole celebrare la figura del sommelier nella filiera vitivinicola e dell’ospitalità italiana, attraverso le loro storie e le loro suggestioni”.


L’evento di Paestum prevede un walk-around tasting tra i banchi d’assaggio di 16 sommelier, selezionati da alcuni dei ristoranti più prestigiosi del Centro/Sud Italia e delle Isole, che presenteranno tre referenze ciascuno scelte dalle proprie carte vini. In degustazione, una selezione di oltre 40 etichette d’eccellenza che riflettono la qualità, la tradizione e le caratteristiche territoriali delle aree di provenienza di ciascun sommelier. “Wine List Italia” è anche una Guida, pubblicata da MWW Media-Vendemmie, che raccoglie i contributi di 55 tra i più noti sommelier della ristorazione italiana, per un totale di 550 referenze scelte in dieci categorie che spaziano dalla “chicca del sommelier” al miglior vino per il rapporto qualità-prezzo, dall’etichetta sostenibile al “dolce” sorso con cui chiudere in bellezza il pasto. “Sin dall’inizio il progetto è nato per essere ambizioso, e poco più di un anno e mezzo dalla nascita, Wine List Italia sta diventando un punto di riferimento per la sommellerie e le Cantine di qualità” ha spiegato Porfidio, aggiungendo che “la sommellerie deve sempre più essere valorizzata e sono contento del riscontro dei colleghi che da tutto il Paese decidono ogni giorno di unirsi a noi”.


Il percorso di “Wine List Italia” si concluderà il 6 ottobre a Milano, nell’ambito della settima edizione della Milano Wine Week, con la presentazione della Guida 2024 e l’evento che radunerà i sommelier di tutta Italia selezionati per il progetto in una degustazione che vedrà protagoniste le centinaia di etichette italiane ed estere selezionate.

Mattarella rinnova appello alla pace: rimuovere i fuochi di guerra

Mattarella rinnova appello alla pace: rimuovere i fuochi di guerraRoma, 19 mar. (askanews) – Un nuovo appello alla pace, “a rimuovere i fuochi di guerra” dentro e accanto all’Europa arriva dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che ne parla all’inaugurazione della nuova sede della stampa estera in Italia.L’incontro con i corrispondenti stranieri è anche l’occasione per rilanciare un tema che da sempre sta molto a cuore al capo dello Stato: la libertà di stampa, il cui “ruolo è decisivo”.


“Fino a due anni fa, l’Europa viveva non in una belle époque, ma in una époque de paix – ha detto il capo dello Stato -, che cerchiamo e speriamo di riuscire a difendere, a preservare e a ripristinare appieno, eliminando, rimuovendo ed estinguendo venti e fuochi di guerra che, dentro l’Europa e accanto all’Europa, si stanno manifestando da qualche tempo”. Da giorni Mattarella nei suoi interventi, discorsi e messaggi esprime preoccupazione per quanto sta accadendo in Europa, con la guerra in Ucraina, e nel Mediterraneo orientale, con la crisi in Medioriente. E’ di martedì scorso il suo appello da Cassino a “far memoria di tragedia, una battaglia così sanguinosa, che ha inciso nelle carni e nelle coscienze del nostro popolo e di popoli divenuti nostri fratelli, è anche un richiamo a far cessare, ovunque, il fuoco delle armi, a riaprire una speranza di pace”. Mattarella, che oggi ha inviato anche un messaggio al Santo Padre per l’undicesimo anniversario del suo pontificato, ha sottolineato gli “incessanti appelli” che Papa Francesco ha rivolto a tutela “dei bisognosi, degli emarginati, di coloro che soffrono a causa di conflitti e violenza, e alla pace”, sono “spunti di riflessione – ha detto – per quanti sono sinceramente impegnati nella ricerca di soluzioni ispirate a fondamentali principi di diritto internazionale e a criteri di giustizia e di autentica equità”.


Per il capo dello Stato “di fronte alle principali sfide del nostro tempo, non soltanto le guerre, ma anche le crescenti disparità economiche e sociali, i rischi ambientali e le ricadute etiche dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, credenti e non credenti sono chiamati a confrontarsi per individuare risposte coerenti con la tutela della dignità umana e con la promozione, in ogni ambito e circostanza, del bene comune”. Un richiamo che viene ribadito nel saluto alla stampa estera quando Mattarella ha ricordato ai giornalisti quanto sia “fondamentale” il loro ruolo nello sviluppare “rapporti collaborativi e non conflittuali”. In un mondo come quello attuale interconnesso e integrato “il ruolo della libera stampa è un presidio indispensabile della libertà delle persone”, ha concluso.

Meloni in Senato dice no a Macron.E su Russia striglia Salvini (assente)

Meloni in Senato dice no a Macron.E su Russia striglia Salvini (assente)Roma, 19 mar. (askanews) – Un ‘no’ secco alla proposta di Emmanuel Macron di inviare truppe in Ucraina, una “bacchettata” sulla Russia a Matteo Salvini (che però non c’è). Sono due dei principali temi affrontati dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo in programma a Bruxelles giovedì e venerdì.


L’intervento di Meloni è partito dall’Ucraina, a cui i leader ribadiranno “ancora una volta il sostegno”. E a proposito dell’Ucraina, la premier ha voluto esprimere con nettezza la contrarietà alla proposta francese di un intervento diretto di truppe di nazioni dell’Unione europea: “La nostra posizione – ha scandito – non è favorevole in alcun modo a questa ipotesi, che consideriamo foriera di una escalation pericolosa, da evitare, invece, a ogni costo. Spero che questo Parlamento sia compatto nel rispondere con noi sul punto”. Qui il passaggio sulla Russia, dopo il ‘plebiscito’ per Vladimir Putin e le parole di Matteo Salvini. Il leader della Lega non è presente in Aula perchè, fa sapere, “impegnato in una serie di appuntamenti in ufficio” (da dove posta le condoglianze per la morte del direttore generale della Fiorentina Joe Barone) mentre il ministro Giancarlo Giorgetti non siede ai banchi dell’esecutivo, anche se poi lascia Palazzo Madama insieme alla premier. “Quando un popolo vota ha sempre ragione”, aveva commentato a caldo ieri il leader leghista, ‘ripreso’ sia dal ministro degli Esteri Antonio Tajani che da Meloni. Che oggi – senza mai citare Salvini – mette in chiaro la sua idea su Mosca: il governo “condanna ogni atteggiamento aggressivo da parte della Federazione Russa nei confronti” di Svezia, Finlandia e Paesi Baltici, e ribadisce “condanna” per “lo svolgimento di elezioni farsa in territorio ucraino” e per le “vicende che hanno portato al decesso in carcere di Alexei Navalny, il cui sacrificio in nome della libertà non sarà dimenticato”.


Anche la crisi in Medio Oriente sarà oggetto del summit. Se da un lato c’è la “ferma condanna della brutale aggressione perpetrata da Hamas”, dall’altro sarà ribadita la convinzione che “il legittimo diritto all’autodifesa di Israele deve esercitarsi con proporzionalità e nel rispetto del diritto internazionale umanitario. Non possiamo restare insensibili di fronte all’enorme tributo di vittime civili innocenti a Gaza, vittime due volte: prima del cinismo di Hamas che le utilizza come scudi umani e poi delle operazioni militari israeliane”. L’Italia è anche contraria “a un’azione militare di terra da parte di Israele a Rafah che potrebbe avere conseguenze ancora più catastrofiche sui civili ammassati in quell’area”. Il governo sostiene l’impegno di Usa, Egitto e Qatar per un cessate il fuoco e intanto prosegue il suo impegno negli aiuti umanitari. Quanto sta avvenendo a livello internazionale – compresa la crisi del Mar Rosso – porta in primo piano il tema della difesa europea perchè, dice, “spendere in difesa significa investire nella propria autonomia, nella propria capacità di contare e decidere, nella possibilità di difendere al meglio i propri interessi nazionali, ed è la strada che segue qualsiasi nazione seria. Ma è la strada che deve seguire anche l’Europa, se vuole essere seria”.


Meloni ha quindi rivendicato la bontà degli accordi con l’Egitto (un “salto di qualità nelle relazioni con un partner fondamentale nel Mediterraneo”) e della strategia di “una cooperazione di lungo periodo, strutturata, con le nazioni africane e mediterranee” come “lo strumento più efficace per costruire una soluzione strutturale al problema migratorio”. La presidente del Consiglio respinge quindi le critiche delle opposizioni sull’opportunità di stringere intese con al-Sisi, che non ha mai collaborato sul caso dell’omicidio di Giulio Regeni. “Grazie a questa rinnovata cooperazione e ai buoni rapporti coltivati – ha rivendicato – abbiamo raggiunto l’importante risultato della scarcerazione di Patrick Zaki, ma a differenza di quanto sostenuto da alcuni, non abbiamo interrotto, e non intendiamo interrompere, la ricerca della verità sul caso di Giulio Regeni, come dimostra il processo in corso in Italia, che il Governo segue con molta attenzione e rispetto al quale ci siamo costituiti parte civile”. Sui migranti – sottolinea – il ‘modello Tunisia’ “sta dando i suoi frutti” con “un calo di arrivi sulla rotta del Mediterraneo centrale di circa il 60% nei primi mesi del 2024”, a cui si somma “la drastica riduzione della rotta proveniente dalla Turchia”. Cifre che però non consentono di “abbassare la guardia” in vista della bella stagione e anzi devono portare a spingere per “attuare pienamente il piano di azione in dieci punti presentato dalla Commissione Ue e attualmente in fase di implementazione”.


Meloni parla anche di agricoltura (per noi “l’agricoltore è il primo ambientalista”), dichiara “urgente intervenire sull’attuazione della Pac” e conclude esprimendo “soddisfazione” per l’esito del negoziato sul nuovo regolamento sugli imballaggi, un risultato raggiunto grazie al “gioco di squadra”, al di là degli schieramenti, che dimostra che “quando l’Italia ha belle storie da raccontare e buone ragioni da difendere, soprattutto se riesce a mettere l’interesse nazionale davanti agli interessi di parte, non c’è nulla che non possa fare”.

Coldiretti: Pac semplificata,meno burocrazia a 500.000 agricoltori

Coldiretti: Pac semplificata,meno burocrazia a 500.000 agricoltoriRoma, 19 mar. (askanews) – La revisione della Politica agricola comune salva dalla burocrazia mezzo milione di piccoli agricoltori italiani, secondo una stima della Coldiretti che, in occasione del vertice del Consiglio Ue in programma il 21 e 22 marzo a Bruxelles, ha organizzato per giovedì 21 marzo un vertice nella capitale belga tra il presidente Ettore Prandini, la giunta dell’organizzazione e il Commissario dell’Agricoltura dell’Unione Europea Janusz Wojciechowski. L’appuntamento è per le 13.30 nella sede dell’organizzazione a Bruxelles.


Le modifiche alla Pac di cui si discuterà in Consiglio Europeo andrebbero ad eliminare alcuni vincoli green che pesano sulle aziende agricole, spiega Coldiretti, a partire dall’obbligo dei terreni a riposo, della rotazione e delle altre misure della condizionalità, oltre che più flessibilità per gli Stati. Dopo aver incassato le prime forme di semplificazione, che per Coldiretti da considerare comunque punto di partenza e non di arrivo, e il ritiro della direttiva agrofarmaci, “sarà ora di fondamentale importanza anche l’introduzione dell’abolizione dei limiti sugli aiuti di stato finalizzati al superamento del de minimis, per poter attuare la moratoria dei debiti necessaria rispetto alle difficoltà che le imprese agricole stanno vivendo, conclude l’associazione agricola.