Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Calcio, la Nazionale è partita per gli States

Calcio, la Nazionale è partita per gli StatesRoma, 19 mar. (askanews) – La Nazionale italiana di calcio è partita questa mattina per gli Stati Uniti a bordo di un Airbus A330neo ITA Airways, un aeromobile di nuova generazione leggero, silenzioso ed efficiente, che vanta consumi di carburante ed emissioni di CO2 per posto offerto inferiori del 25% rispetto agli aerei di precedente generazione. Il volo durerà 11 ore e 45 minuti, con arrivo a Miami previsto alle 17.05 ora locale (22.05 italiane). L’Italia sarà impegnata nei prossimi giorni nelle amichevoli con Venezuela ed Ecuador, in programma rispettivamente giovedì 21 marzo (ore 22 italiane, 17 locali – diretta su Rai 1) al Chase Stadium di Fort Lauderdale, casa dell’Inter Miami, e domenica 24 marzo (ore 21 italiane, 16 locali – diretta su Rai 1) alla Red Bull Arena, nell’area di New York, a Harrison in New Jersey.


ITA Airways accompagnerà gli Azzurri anche per il loro ritorno in Italia. ITA Airways, la Compagnia aerea di riferimento nazionale, è infatti legata indissolubilmente alla Nazionale di calcio, di cui è partner da settembre 2022, e a tutto lo sport azzurro, con cui condivide l’onore di essere ambasciatrice nel mondo dell’eccellenza italiana. La livrea degli aerei ITA Airways, infatti, è Blu Savoia, colore simbolo di unità e orgoglio nazionale, rappresentativo di tutto lo sport italiano e delle maglie di ogni nostra nazionale. Inoltre, la flotta della Compagnia, che ad oggi conta 83 aeromobili di cui 40 di nuova generazione, è completamente dedicata alle leggende della nostra storia sportiva: ogni aereo con livrea azzurra, infatti, porta il nome di un grande sportivo del passato. Fra questi, ben 14 sono ex calciatori e allenatori che hanno fatto grande la nostra Nazionale: dai Campioni d’Europa del ’68 Riva e Facchetti ai Campioni del Mondo dell’82 Bearzot e Tardelli, dagli eroi del 2006 Totti e Del Piero ad indimenticabili leggende come Paolo Maldini e Roberto Baggio, fino ad arrivare a Giorgio Chiellini, capitano del trionfo a EURO 2020.

Stellantis, Tavares: Italia strategica, gruppo cinese non aiuterebbe

Stellantis, Tavares: Italia strategica, gruppo cinese non aiuterebbeMilano, 19 mar. (askanews) – “Stellantis poggia su tre pilastri storici per crescere: Italia, Stati Uniti e Francia. Siamo molto consapevoli del fatto che nei paesi in cui abbiamo le nostre radici è sempre meglio essere in linea con quanto è richiesto dai rispettivi governi”. Così il Ceo di Stellantis, Carlos Tavares in un’intervista a Il Sole 24 Ore.


L’arrivo di un costruttore cinese in Italia, secondo Tavares non risolverebbe i problemi di produzione. “Il mercato – oggi siamo i leader con il 33% – sarebbe più frammentato, non aumenterebbe in dimensione né in produzione. La battaglia vera sarebbe sui costi. Un produttore cinese assemblerebbe automobili utilizzando fornitori cinesi. Le dico questo: non abbiamo paura della sfida cinese, ma indebolire Stellantis in Italia non aiuterebbe l’Italia”. Tra il 2019 e il 2022 Stellantis ha investito 5 miliardi nel nostro Paese, di cui 2 a Torino. L’Italia è l’unico paesi in Ue dove saranno introdotte le piattaforme bev Stla Large e Stla Medium (a Cassino e Melfi). A Termoli invece sarà costruita la Gigafactory Acc, l’unica Gigafactory del paese. “Il dialogo che abbiamo con i sindacati e il nostro personale in Italia è eccellente e siamo molto grati per la comprensione del cambiamento che dobbiamo mettere in atto per assicurare la sostenibilità del gruppo e delle nostre le attività in Italia”, ha detto Tavares. Il manager ha voluto ricordare che Stellantis esporta “il 63% di tutta la produzione italiana e il 93% di Mirafiori” e che “nel 2023 abbiamo aumentato la produzione del 10%, è un fatto”.


Quanto allo storico stabilimento di Mirafiori dove i dipendenti sono in cassa integrazione, Tavares sottolinea che “in Italia siamo al 63% della nostra capacità produttiva e che saremmo pronti a raddoppiare la produzione della 500 elettrica a Torino. Ma la questione dell’accessibilità è molto importante per le famiglie italiane”. Per questo servono con urgenza gli incentivi. “Sono stati annunciati molte volte, ma non sono stati ancora implementati. In questo modo noi perdiamo l’occasione di produrre più Ev in Italia”. Sempre riguardo Mirafiori, dove si continueranno a produrre la 500e e le Maserati elettriche, sarà lanciato il Mirafiori Automotive Park. “Non lo abbiamo presentato dettagliatamente finora e penso che sia arrivato il momento di farlo. Credo che sarà uno dei maggiori Automotive park di Stellantis nel mondo. Continueremo ad avere un’attività molto intensa di design. Tutti i più bei modelli di Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth nascono a Mirafiori, per non dire di Maserati. Continueremo così. Sarà molto forte anche la parte di ingegneria e attività tecnologica”. A Mirafiori sono stati investiti 240 milioni per sviluppare il centro di ricerca per batterie, software e guida autonoma, l’hub di economia circolare e per la produzione di cambi doppia frizione elettrificati per i modelli ibridi e plug-in di tutto il gruppo.

Dl Pnrr, la Corte dei conti: la revisione riduce le risorse per la sanità

Dl Pnrr, la Corte dei conti: la revisione riduce le risorse per la sanitàRoma, 19 mar. (askanews) – La revisione del Piano Nazione di Ripresa e Resilienza e del Piano Nazionale complementarer (Pnc) prevista nel decreto sul Pnrr, riduce di fatto le risorse per gli investimenti nel settore sanitario e incide sui programma di investimento regionali già avviati. E’ quanto afferma la Corte dei Conti nella memoria sul decreto depositata in Commissione bilancio alla Camera, che sta esaminando il provvedimento.


In particolare, i magistrati contabili pongono l’accento sulla norma che dispone che gli investimenti destinati alla realizzazione del programma denominato ‘Verso un ospedale sicuro e sostenibile’, già finanziati con il Pnc, sono posti a carico del Fondo sull’edilizia ospedaliera previsto nell’articolo 20 della legge n. 67 del 1988. Si tratta di una cifra i circa 1,2 miliardi. Contestualmente, si dispone il riversamento alle entrate dei residui iscritti in bilancio al relativo capitolo del Pnc e si riducono le previsioni di spesa per il triennio pari a 510 milioni, utilizzando tali importi a copertura delle maggiori esigenze relative al Pnrr. La Relazione tecnica, si legge nella memoria della Corte dei Conti, sottolinea che gli effetti della disposizione si limitano a modificare la copertura finanziaria del programma, ponendola a valere su risorse nazionali.


“Al riguardo – riporta la Corte – non si può non osservare come, oltre a ridurre l’ammontare complessivo delle risorse destinabili ad investimenti in sanità (l’aver attribuito il finanziamento del programma al Fondo ex art. 20 incide sulle disponibilità per ulteriori accordi di programma)e a incidere su programmi di investimento regionali già avviati, lo spostamento comporta il rinvio dell’attuazione del progetto a quando saranno disponibili spazi finanziari adeguati”.

Schlein: no netto del Pd a riforma premierato, è pericolosa

Schlein: no netto del Pd a riforma premierato, è pericolosaRoma, 19 mar. (askanews) – Nei confronti del premierato la “contrarietà del Pd è netta, forte e motivata “. Lo ha detto la segretaria dem Elly schlein, alla conferenza stampa “Premierato? No grazie!”.


L’elezione diretta del premier “indebolisce il Parlamento” e “marginalizza il presidente della Repubblica”, ha sottolineato. “Il premierato non esiste in nessun altro paese nel mondo. C’è un motivo: non è perché questo governo si è svegliato più furbo degli altri ma perché scardina l’equilibrio tra i poteri dello stato, danno per i cittadini”. Si tratta di “una riforma pericolosa e anche furbissima. Giorgia Meloni dice: ‘Ma come? Decidete voi!’. Dobbiamo spiegare che dietro a quel ‘decidete voi c’è un gigantesco ‘decido io per voi per 5 anni in modo inappellabile”.


Per rendere più stabile il governo e dare più potere ai cittadini non si deve eleggere direttamente il premier ma introdurre la sfiducia costruttiva e eliminare le liste bloccate, è la proposta del Pd che Elly Schlein ha illustrato in conferenza stampa: “Noi abbiamo portato proposte alternative concrete. Vogliamo migliorare la stabilita dei governi? Facciamo come si fa in altri paesi, introduciamo la sfiducia costruttiva”. E poi, “se vogliamo dare davvero più potere al voto dei cittadini e delle cittadine ridiamo il potere di scegliersi i propri rappresentanti. Questo ridà davvero il potere, non fare una scelta del capo giusto ogni 5 anni”. Serve anche “una legge sui partiti che garantiscano la trasparenza del funzionamento al loro interno. Abbiamo proposto una legge sul conflitto di interessi. Studiamo un rafforzamento degli istituti di democrazia diretta, il referendum, le leggi di iniziativa popolare”.

Cinema, Ilbe produrrà il thriller “Stolen Girl” girato in Puglia

Cinema, Ilbe produrrà il thriller “Stolen Girl” girato in PugliaRoma, 19 mar. (askanews) – Ilbe, società attiva nella produzione di contenuti cinematografici e televisivi , attraverso la società Stolen Girl LLC, ha chiuso un accordo con Voltage, società di produzione e distribuzione cinematografica, per la produzione esecutiva del film “Stolen Girl”, thriller diretto da James Kent e scritto da Rebecca Pollock e Kas Graham, ispirato ad una storia vera. Nel cast, tra gli altri Kate Beckinsale, Scott Eastwood e James Cromwell.


Il budget complessivo dell’opera si attesta intorno ai 25 milioni di euro e la maggior parte della produzione avverrà in Italia con ricadute sul territorio, anche in termini occupazionali. Andrea Iervolino e Lady Monika Bacardi sono i produttori con Frida Torresblanco, Scott Lambert, Luca Matrundola. Produttori esecutivi: Richard Salvatore e Danielle Maloni. “È emozionante per me annunciare l’avvio di un progetto che conferma la volontà di Ilbe di riuscire sempre a raccontare storie avvincenti e di successo – ha detto Iervolino -. Stolen Girl vedrà il coinvolgimento di star internazionali di primo piano, come Kate Beckinsale, Scott Eastwood e James Cromwell e sono entusiasta di girare ancora una volta in Puglia, terra che amo e che nella sua versatilità riesce sempre a soddisfare le nostre esigenze. Questo porterà indiscutibilmente un impatto positivo sul territorio italiano in termini di forza lavoro e effetti signicativi sulle economie esterne. La collaborazione con Voltage, infine, sottolinea la fiducia e la costante collaborazione con realtà internazionali che credono nei nostri progetti e nella lungimiranza di una distribuzione di successo in tutto il mondo”


Il film è ambientato in Ohio, nel 1993. Amina, la figlia di sei anni di Maureen, viene portata fuori dal paese dal suo ex marito, Karim. Dopo anni di infruttuosi tentativi di ritrovarla, Maureen viene reclutata da Robeson, un recupera- bambini che le promette aiuto nella ricerca di Amina ma in cambio lei dovrà lavorare per lui. Alla fine, Maureen riesce a rintracciare Karim fino a Beirut, dove rapisce la figlia undicenne. Ma le apparenze ingannano; non solo scopre che riportare Amina potrebbe mettere a rischio tutte le loro vite, ma, in un grande confronto emotivo, Maureen si rende contoche sua figlia ha una vita felice a Beirut e desidera restare con suo padre. Così, con ciòche ha desiderato per anni finalmente a portata di mano, Maureen si ritrova davanti alla decisione più difficile della sua vita.

Lavoro, Funaro: Comune Firenze introduce per primo salario minimo

Lavoro, Funaro: Comune Firenze introduce per primo salario minimoFirenze, 19 mar. (askanews) – Salario minimo in tutti gli appalti del Comune di Firenze: lo prevede una delibera presentata dalle assessore al Welfare ed Educazione Sara Funaro e al Lavoro Benedetta Albanese, approvata oggi dalla giunta. L’atto stabilisce che nessuno dovrà guadagnare meno di 9 euro l’ora negli appalti affidati dal Comune.


“Nel bando di gara sarà indicato il contratto di miglior favore, come è stato fatto alcuni giorni fa per i lavoratori dei musei civici, indicando quello di Federculture che ha garantito maggiori tutele e salari”, spiega Funaro, peraltro candidata a sindaco di Firenze e che nei giorni scorsi aveva annunciato questa misura assieme alla segretaria del Pd Elly Schlein. “Con questa delibera il Comune di Firenze garantisce che non vengano attivati contratti pirata – ha spiegato Funaro -imporremo nei bandi l’applicazione solo dei contratti collettivi nazionali sottoscritti dalle organizzazioni sindacali più rappresentative e verificheremo tutti i contratti già in essere”.


“Oggi abbiamo approvato in giunta una delibera molto importante – ha detto il sindaco Dario Nardella -, che definirei storica, Siamo la prima città d’Italia a farlo”.

SSN, Nursind: più autonomia a infermieri per ridurre liste attesa

SSN, Nursind: più autonomia a infermieri per ridurre liste attesaRoma, 19 mar. (askanews) – “Rafforzare l’assistenza territoriale e al tempo stesso ridurre le liste d’attesa. Sono due obiettivi che sarebbero alla portata se solo si volesse intervenire sul piano normativo con alcune modifiche mirate, dimostrando quel coraggio che fino a ora è mancato alle istituzioni. Si tratterebbe di innovazioni, tra l’altro, i cui costi ricadrebbero sul finanziamento standard del contratto di lavoro e non richiederebbero risorse aggiuntive”. È questo, in sintesi, il senso del ragionamento che il segretario del Nursind, Andrea Bottega, ha portato al tavolo dell’Intergruppo parlamentare per la prevenzione e la cura delle malattie autoimmuni, nel corso della riunione di oggi dedicata proprio al tema dell’assistenza territoriale. “La modalità con cui si gestiscono i bisogni sanitari ha mostrato tutti i suoi limiti già durante la pandemia. Bisogna prenderne atto e voltare pagina se si vuole davvero disegnare la sanità del futuro – continua Bottega -. Altrimenti si rischia di rimanere schiacciati dagli attuali eccessi burocratici, con il duplice effetto negativo di oberare, da una parte, i medici con attività che sarebbero a tutti gli effetti di competenza infermieristica e di svilire, dall’altra, il lavoro dell’infermiere che, da professione sempre meno attrattiva, non ha certo bisogno di veder ulteriormente limitata la propria autonomia e inibita la valorizzazione economica”. Un esempio su tutti, prosegue il segretario Nursind, “ce lo offre l’esperienza lavorativa in ambito chirurgico ospedaliero. La gestione delle ferite, tra medicazioni e rimozione punti, occupa ogni giorno uno o più medici per metà giornata. Un lasso di tempo che potrebbe essere dedicato alle prime visite, smaltendo quindi le liste d’attesa, se solo si attribuisse la gestione delle ferite post dimissione ad un infermiere appositamente formato. Ma lo stesso vale per altre figure quali il tecnico di radiologia o di laboratorio”. Quindi Bottega si sofferma sulle soluzioni che potrebbero essere messe in campo e che, rimarca, “sono state condivise anche dalla Commissione Salute delle Regioni in epoca pre-Covid”. Tra queste: “Dare avvio alle lauree specialistiche abilitanti per esempio in infermieristica pediatrica, sanità pubblica, infermieristica di famiglia, semplificando in tal modo anche le classi di laurea; istituire un nomenclatore tariffario per le attività infermieristiche con la possibilità di istituire degli ambulatori infermieristici autonomi; dare la possibilità agli infermieri di prescrivere i presidi di comune uso assistenziale”. Ma anche, “rivedere la normativa sull’utilizzo degli apparecchi radiologici per dare la possibilità al tecnico di radiologia di eseguire in autonomia gli esami diretti”, oltre che “modificare la legge 42 del 1999 sulle Disposizioni in materia di professioni sanitarie e dare forza di legge agli accordi Stato-Regioni che vanno a regolamentare aspetti specifici dell’assistenza”. “I fondi del Pnrr sono un’occasione da non sprecare per riformare la sanità territoriale – conclude il segretario del Nursind -. È stata normata la figura specifica dell’infermiere di famiglia, basterebbe partire da qui: quale opportunità migliore, infatti, dal momento che ancora non ne sono state definite le competenze, per allargare il perimetro delle sue attività?”.

Schlein: il premierato indebolisce il Parlamento e il capo dello Stato

Schlein: il premierato indebolisce il Parlamento e il capo dello StatoRoma, 19 mar. (askanews) – L’elezione diretta del premier “indebolisce il Parlamento” e “marginalizza il presidente della Repubblica”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein in conferenza stampa. “Il premierato non esiste in nessun altro Paese nel mondo – ha sottolineato – C’è un motivo: non è perché questo governo si è svegliato più furbo degli altri ma perché scardina l’equilibrio tra i poteri dello stato, danno per i cittadini”.


Si tratta di “una riforma pericolosa e anche furbissima. Giorgia Meloni dice: ‘Ma come? Decidete voi!’. Dobbiamo spiegare che dietro a quel ‘decidete voi c’è un gigantesco ‘decido io per voi per 5 anni in modo inappellabile”.

Libri, in libreria “Storie di padri. Storie di figli” di Andrea Polo

Libri, in libreria “Storie di padri. Storie di figli” di Andrea PoloRoma, 19 mar. (askanews) – È uscito in libreria e su tutte le piattaforme online “Storie di padri. Storie di figli”, il romanzo edito da Paesi Edizioni, scritto da Andrea Polo. Il romanzo sarà presentato oggi, festa del papà, alle 18.30, presso la Libreria Lapsus di Milano e a Roma il 27 marzo presso lo Starhotels Metropole alle 18.30.


Racconta di Cosimo, che diventa padre nel 1910 e di Andrea, suo nipote, che lo diventa nel 2010. A dividerli esattamente un secolo di storia e cultura in profonda e continua evoluzione. Il primo, nato pastore, ha imparato a leggere e scrivere durante la prigionia e fa di tutto perché i suoi undici figli possano studiare e diventare ‘migliori di lui’. Andrea, nato a sorpresa, a otto anni di distanza dai suoi fratelli, fa della scrittura e della parola il proprio mestiere, nonostante genitori e figli non capiscano fino in fondo che lavoro svolga. Andrea, soprattutto gira l’Italia e il mondo, diventando l’uomo e il padre che è.


Ripercorrendo la storia della famiglia, raccontata ai lettori con istantanee cariche di ironia e profonde al tempo stesso, Andrea con i figli, Marco e Giovanni, affronta un viaggio attraverso un secolo di paternità. La storia è ambientata il 2 marzo 2023, una settimana prima del compleanno del padre di Andrea, venuto a mancare da pochi mesi. Proprio per riagganciarsi alla sua immagine, ai ricordi, quelli vissuti insieme e quelli conosciuti attraverso i racconti degli altri, Andrea scrive e regala ai figli la storia della propria famiglia, la memoria di radici che lo ancorano ben saldamente al presente, raccontando come si sia trasformata in modo necessario e imprescindibile la figura del padre. Una paternità raccontata anche ripercorrendo momenti difficili, come quando Cosimo, diventato ferroviere e rimasto vedovo molto presto, riesce a crescere i suoi 11 figli, in un contesto sociale e culturale ben diverso da quello che conosciamo oggi. Tra i figli Marco, padre del protagonista, che vediamo farsi strada nel mondo come medico affermato ma soprattutto come un padre, a dispetto della sua serissima professione, sempre presente e divertente, in grado di supportare i figli, con il coraggio di farlo rimanendo, quando necessario, un passo indietro.


Una figura genitoriale già in evoluzione che trova la sua trasformazione più profonda nel rapporto di Andrea con i propri figli. Ad accompagnare il lettore attraverso le righe del romanzo le tante domande che proprio i figli fanno al protagonista, domande che costringono tutti ad un tuffo nel presente e nel passato sempre più coinvolgente e in grado di emozionare chi non ha paura di farlo. Il 10% dei diritti d’autore sarà devoluto alla Onlus Ele Morez, che si occupa di progetti sociali a sostegno dell’infanzia.

Confagricoltura convoca la giunta a Bruxelles il 21 marzo

Confagricoltura convoca la giunta a Bruxelles il 21 marzoRoma, 19 mar. (askanews) – Confagricoltura si riunisce nuovamente a Bruxelles, convocando la Giunta esecutiva presso i propri uffici nella capitale belga, giovedì 21 marzo, in concomitanza con il Consiglio europeo. L’agenda del vertice tra i leader dell’UE (21-22 marzo) prevede un confronto sulla risposta dell’Unione alle attuali preoccupazioni del settore agricolo e sulle politiche di allargamento a nuovi Stati membri. Queste ultime riguardano anche Ucraina e Moldavia, produttori agricoli rilevanti per il mercato interno. Inoltre, il 26 marzo, sempre a Bruxelles, si terrà una nuova sessione del Consiglio “Agricoltura e pesca” (Agrifish).


La Confederazione torna dunque nella capitale dell’Unione per ribadire l’insoddisfazione del settore primario nei confronti dell’attuale PAC, sbilanciata verso obiettivi di sostenibilità ambientale a discapito della produttività, e per sollecitare un intervento immediato di revisione profonda. Le proposte di modifica avanzate dalla Commissione il 15 marzo, infatti, sono un primo ma insufficiente segnale. L’auspicio, si legge in una nota della Confederazione agricola, è che questi temi siano al centro della campagna elettorale che anticipa il rinnovo del Parlamento e della Commissione dell’Unione.