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Autore: Redazione StudioNews

L’enigma del Maestro di San Francesco e una nuova pittura

L’enigma del Maestro di San Francesco e una nuova pitturaPerugia, 9 mar. (askanews) – È stato uno degli artisti più importanti del Duecento e con la sua arte ha raccontato, quasi in presa diretta, la vita di uno dei santi più grandi della storia della Chiesa. Il Maestro di San Francesco non ha un nome né un volto, ma le sue opere, che anticipano Cimabue, hanno segnato il tardo Medioevo e dato vita a uno “stil novo” della pittura umbra. Ora la Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia gli dedica una mostra suggestiva e documentata, intitolata proprio “L’enigma del Maestro di San Francesco”.


Allestita in modo affascinante, l’esposizione è incardinata intorno alla grande “Croce” del 1272 che proviene dalla chiesa perugina di San Francesco al Prato, opera monumentale e simbolo della stessa Galleria. Ma accanto a essa sono stati raccolti numerosi altri capolavori del Maestro, come ci ha spiegato Veruska Picchiarelli, co-curatrice della mostra insieme ad Andrea De Marchi ed Emanuele Zappasodi. “Sono opere di una qualità straordinaria – ha detto Picchiarelli ad askanews – e le abbiamo volute raccogliere praticamente tutte; quelle che potevano essere spostate sono riunite alla Galleria Nazionale dell’Umbria e abbiamo voluto valorizzare anche quelle che non era possibile movimentare, cioè le pitture della Chiesa Inferiore di San Francesco ad Assisi, che rappresentano le storie della vita di San Francesco e le storie della vita di Cristo, affrontate l’una di fronte all’altra in maniera tale da dimostrare come Francesco, grazie ad una vita straordinaria, fosse divenuto l’alter Cristo, una sorta di altro Cristo. Questo è il capolavoro del Maestro di San Francesco e nel percorso di mostra esiste una camera virtuale nella quale abbiamo non soltanto rappresentato i dipinti ad altissima definizione, ma anche proposto delle ricostruzioni di scene che sono andate parzialmente distrutte a causa delle trasformazioni subite da questo edificio nel corso del tempo”. La mostra presenta anche opere di altri artisti, nel tentativo di fare una ricognizione in più approfondita possibile della pittura umbra dell’epoca, ma pure per aprire una finestra sul futuro, su quello che l’arte in Italia stava per diventare, gettando le basi per la possibilità stessa del Rinascimento che sarebbe venuto. E la mostra alla Galleria Nazionale è anche l’occasione per riguardare l’eccezionale figura di Francesco d’Assisi, che a sua volta è stata motore di una nuova sensibilità, anche a livello culturale.

Dave Holland, Fresu e altri big a Torino Jazz Festival, dal 20 aprile

Dave Holland, Fresu e altri big a Torino Jazz Festival, dal 20 aprileRoma, 9 mar. (askanews) – Dal 20 al 30 aprile riparte il Torino Jazz Festival, giunto alla dodicesima edizione: in programma nuove produzioni ed esclusive, dai musicisti emergenti alle grandi figure della scena mondiale, tra i quali Dave Holland, Christian McBride, Gonzalo Rubalcaba, John Zorn e Roscoe Mitchell, Paolo Fresu, Fatoumata Diawara, Mats Gustafsson, Steve Lehman, Marta Warelis, Sakina Abdou, Alexander Hawkins, Matthew Wright, Roberto Gatto, Francesco Bearzatti e tanti altri.


Il Torino Jazz Festival 2024 celebra inoltre Duke Ellington, a 50 anni dalla scomparsa (24 maggio 1974), e il ritorno in città di John Zorn dopo molti anni di assenza. Il programma abbraccia quest’anno anche la celebrazione della Festa della Liberazione, il 25 aprile, con uno speciale concerto della cantante maliana Fatoumata Diawara, e come sempre non manca di omaggiare il 30 aprile, “Giornata Internazionale del Jazz” Unesco, con eventi speciali. “Un festival oltre le categorie, come direbbe Ellington – sottolinea il direttore artistico Stefano Zenni – , ma anche oltre i confini (non solo geografici), dove le persone si ritrovano nel nome di una musica – il jazz – nata per celebrare una comunità libera”.


“Il Torino Jazz Festival – afferma il sindaco di Torino Stefano Lo Russo – ha registrato in questi anni un crescente successo confermandosi come una tra le più riuscite iniziative culturali della città. Un’attenzione particolare va ai più giovani, con eventi speciali e biglietti al prezzo simbolico di 1 euro per invitarli a scoprire la magia della musica dal vivo, e un grande concerto per celebrare la Festa della Liberazione”, ha annunciato, con i biglietti al costo simbolico di un euro riservati agli under 14. Ad aprire i concerti del “main”, lunedì 22 aprile, al Teatro Alfieri (ore 21), Dave Holland con Kevin Eubanks e Eric Harland. Gruppo perfetto, con maestri indiscussi del proprio strumento.


Martedì 23 aprile, al Teatro Colosseo (ore 21), Christian McBride, 8 volte vincitore di Grammy, contrabbassista, compositore e bandleader, che da qualche anno è anche il direttore artistico dello storico Newport Jazz Festival. Mercoledì 24 aprile, Gonzalo Rubalcaba Trio. (Teatro Colosseo, ore 21), ino dei pianisti jazz più celebrati al mondo.


Giovedì 25 aprile In mattinata alle 11.30, al Teatro Vittoria, la pianista Marta Warelis; alle 18, a Hiroshima Mon Amour, Sélébéyone, gruppo in cui spicca la figura di Steve Lehman. Alle 21, al Teatro Regio, nell’ambito del calendario delle celebrazioni istituzionali per l’anno 2024, promosse dalla Città di Torino, dal Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte, con Fondazione Polo del ‘900 e Fondazione per la Cultura Torino, il festival si unirà alle celebrazioni con il concerto della cantante Fatoumata Diawara, in uno spettacolo idealmente dedicato alla gioventù resistente e in particolar modo a Dante di Nanni, a ottant’anni dalla morte. Il concerto è a ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria dal 17 aprile (ore 10) sul sito www.torinojazzfestival.it Venerdì 26 aprile, doppio appuntamento, alle 18, al Piccolo Regio, produzione originale, Alexander Hawkins/Matthew Wright con “Suite Duke”. Sabato 27 aprile, alle 11.30 e alle 16, a Casa Teatro Ragazzi e Giovani, Sakina Abdou, flautista e sassofonista francese. Alle 18, al CAP 10100, Down Bit Duke, “Omaggio Fantascientifico a Duke Ellington”, con un trio guidato da Francesco Bearzatti, uno dei musicisti più creativi del jazz italiano ed europeo. Alle 21, al Teatro Monterosa, Roberto Gatto, omaggia la musica di Tony Williams. Doppio appuntamento con due maestri assoluti dell’improvvisazione, domenica 28 aprile. Alle 18, in Sala 500, Lingotto, in anteprima il duo Roscoe Mitchell/Michele Rabbia. Alle 21, all’Auditorium Giovanni Agnelli, Lingotto, una coproduzione con Jazz is Dead in esclusiva TJF, John Zorn- New Masada Quartet. Lunedì 29 aprile, alle 21, al Teatro Colosseo, in collaborazione con Associazione Carlo U. Rossi, il Premio Carlo U. Rossi, ospite del TJF. Presentati da Rocco Papaleo partecipano Caparezza, Nina Zilli, Meg, Blue Supernova, Negrita, il Quartetto di Emanuele Cisi e altri prestigiosi ospiti a sorpresa. Alle 22, al Bunker, The End featuring Mats Gustafsson. Il Festival termina con un doppio appuntamento: alle 18, a Casa Teatro Ragazzi e Giovani, Eric Mingus & Silvia Bolognesi. Gil Scott-Heron, scrittore, musicista, compositore ed attivista afroamericano, è l’ispirazione che muove il progetto della formazione “Is that Jazz?”. Alle 21, all’Auditorium Giovanni Agnelli, produzione originale del festival, Paolo Fresu Quintet con Torino Jazz Orchestra e la direzione e gli arrangiamenti di Paolo Silvestri “Repens”.

Il 15 marzo fuori “Nada màs fuerte”, nuovo album di Mauro Ottolini

Il 15 marzo fuori “Nada màs fuerte”, nuovo album di Mauro OttoliniRoma, 9 mar. (askanews) – “Nada Màs Fuerte” è il nuovo album di Mauro Ottolini, realizzato con gli archi dell’Orchestra Filarmonica Italiana. L’album è in uscita il 15 marzo per Azzurra Music, anticipato dal brano “Alma Mia” che sarà disponibile sulle piattaforme digitali l’8 marzo.


“Nada Màs Fuerte” è un progetto jazz che prende vita dalla suggestione della musica popolare, musica in cui il contatto esistenziale con il valore della vita e dell’esperienza si fa intenso e quasi fisico, riverbera quella potenza delle voci antiche di quei primi inesperti compositori: i più grandi interpreti della musica popolare messicana, peruviana, libanese, portoghese, criolla, cubana. La forza sconvolgente di Chavela Vargas si unisce alle voci della compositrice María Grever, messicana nata nel 1894, di Victoria Eugenia Santa Cruz Gamarra, compositrice afro-peruviana nata nel 1922 o di Maria Teresa Vera e Celia Cruz (cubane) e il viaggio raggiunge sonorità commoventi della regina del fado: Amalia Rodrigues, o la voce libanese di una modernissima Fairouz.


La forza rigeneratrice dello spirito del Jazz si sprigiona dal calore di quelle voci isolate che si levavano in un canto, rivolgendosi ad una comunità elettiva, fatta di altre voci cantanti che rispondevano in coro con grande pathos all’esposizione del Blues, in il silenzio del crepuscolo dopo un lavoro estenuante. C’è una visione, raccontata da interpreti latinoamericani, che si spinge oltre lo spirito del blues e lo conduce fino a noi, oggi. Attraverso composizioni sia originali che tradizionali, avvolte in un nuovissimo arrangiamento d’archi, il geniale ed originalissimo Mauro Ottolini con la collaborazione intellettuale e musicale della straordinaria cantante Vanessa Tagliabue Yorke, e dei bravissimi musicisti Marco Bianchi e Thomas Sinigaglia che hanno collaborato agli arrangiamenti di alcuni brani, ci ricorda come la canzone sia di per sé un oggetto artistico che non bisogno di essere nobilitato musicalmente, ci guida invece a riscoprirne la bellezza e la poesia attraverso queste forme semplici e dirette che esprimono apertamente la profondità dell’animo umano di fronte al mistero dell’esistenza.


Il progetto nasce in collaborazione con Vanessa Tagliabue Yorke, autrice dei testi sulla musica di Ottolini con la partecipazione dell’ensemble degli archi dell’Orchestra Filarmonica Italiana Tutta la musica è stata registrata presso lo studio Artesuono (Cavalicco, Udine), tecnico del suono Stefano Amerio.

”The best of Disney Music”: il 21 marzo il concerto-evento a Roma

”The best of Disney Music”: il 21 marzo il concerto-evento a RomaRoma, 9 mar. (askanews) – Il grande concerto-evento “The best of Disney Music”, diretto dal Maestro Gerardo Di Lella ed eseguito dalla sua “Grand Orchestra”, andrà in scena giovedì 21 marzo alle ore 20.30 presso l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma. L’orchestra, costruita ad hoc per l’occasione, vede la compresenza di una orchestra sinfonica, di una orchestra pop e di una big band, per un totale di 92 musicisti sul palco, e comprende coro e voci solistiche. La conduzione della serata è affidata alla giornalista Sonia Sarno.


Dopo la sigla iniziale, nel totale rispetto della tradizione Disney, il concerto omaggerà ben 15 film, per un viaggio onirico che ripercorre i suoi 100 anni di magia. In ordine sparso, l’orchestra suonerà le musiche più note di La bella e la bestia, Aladdin, Mulan, La bella addormentata nel bosco, La Sirenetta, Hercules, Rapunzel, Pocahontas, Pinocchio, Biancaneve e i 7 nani, La carica dei 101, Frozen, Cenerentola, Il re leone, Il gobbo di Notre-Dame. “Ciò che vedrete è il risultato di uno sforzo immenso – spiega Di Lella – Un concerto di circa 2 ore di musica rappresenterebbe un’impresa importante per qualsiasi arrangiatore, ma io l’ho vissuta come una vera e propria sfida con me stesso. La musica dei film d’animazione, in particolare quelli Disney, contiene infatti tutti i linguaggi musicali possibili, dal jazz al pop, dalla sinfonica alla etnica. Per lo spettatore, l’evento rappresenta un’occasione unica per gustare la musica scevra dalle sue immagini, un modo per immergersi appieno nelle bellissime melodie che la “casa di Mickey Mouse” ci ha regalato in questi 100 anni”.

Meloni in Fvg tra vacanze-unicorno e selfi, è già mood elettorale

Meloni in Fvg tra vacanze-unicorno e selfi, è già mood elettoralePordenone, 8 mar. (askanews) – Giorgia Meloni arriva a Pordenone per la firma dell’undicesimo patto di coesione e sviluppo territoriale tra il governo e una regione. Per il Friuli-Venezia Giulia guidato dal leghista Massimiliano Fedriga si sbloccano 190 milioni per 17 interventi strategici. Il ‘copione’ che va in scena al Teatro Verdi è lo stesso visto in analoghe occasioni e con ogni probabilità molto simile a quello che si vedrà nei prossimi giorni per la sottoscrizione di ulteriori accordi in Umbria, Trento e Bolzano e Firenze.


Ma è nella seconda parte della visita, quella un po meno istituzionale, che la presidente del Consiglio sembra dare un assaggio di quella che potrebbe essere la imminente campagna elettorale per le Europee. La stessa scelta di siglare l’accordo qui, invece che a Udine, è sintomatico. Perché Pordenone è la città del ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Inoltre, l’attuale sindaco è Alessandro Ciriani, fratello del ministro di cui sopra, che ha già annunciato la sua candidatura alle elezioni di giugno. Siglato l’accordo e fatta una foto sul palco con tutti i sindaci, la premier si concede infatti un caffè sui tavoli all’aperto di un bar del centro della città con i due fratelli Ciriani, con Fedriga e con il ministro Raffaele Fitto che le è sempre accanto in occasione della firma di questi accordi. E da subito è chiara la sua intenzione di interagire il più possibile con i sostenitori che rapidamente si affollano. Un momento che sembrava dovesse essere riservato ai soli rappresentanti istituzionali presenti, si trasforma infatti in una occasione per scherzare, cominciare a fare selfie e concedersi battute.


“Certo che venire in Friuli proprio mentre faccio la quaresima di vino…”, scherza. Un ottimo motivo per tornarsi in veste di turista, le viene fatto notare. “Per me la parola vacanza è come l’unicorno, una cosa delle favole”, risponde. Tra un omaggio floreale e l’altro, la presidente del consiglio chiacchiera anche con una bambina che, guarda caso, si chiama Ginevra come sua figlia. “Ricordati che devi sempre studiare”, il consiglio. Ma il caffè è a malapena l’aperitivo di ciò che va in scena poco dopo, quando la premier arriva nei padiglioni della Fiera di Pordenone per visitare ‘Ortogiardino’. Meloni si concede decisamente un bagno di folla, si sofferma in uno stand che produce camini, scatta selfie con chiunque glielo chieda, passeggia accerchiata da gente accalcata che cerca di guadagnare spazio tra uno stand di piantine e un altro di oggettistica per portare a casa la foto ricordo.


Resta lì per quasi un’ora ma forse si sarebbe dilungata anche di più. Probabilmente la ragione è un po quella ribadita da ultimo sul palco di Pescara. “Voi non potete immaginare quanto per me sia importante, in una vita fatta di problemi da risolvere e aerei da prendere, ritornare qui e prendere dalla piazza la benzina necessaria per andare avanti fino alla scadenza successiva”.

Dossieraggio, Salvini: faremo esposti in tutte le procure

Dossieraggio, Salvini: faremo esposti in tutte le procureRoma, 8 mar. (askanews) – “Noi faremo esposti in tutte le procure italiane, e ci sarà un procuratore che andrà fino in fondo. Le parole di Melillo e Cantone sono assolutamente chiare. C’è un sistema di gente che paga e di gente che compra. Incursioni notturne illegali e vorrei che qualcuno ne pagasse le conseguenze”. Così il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini, in merito alla vicenda del dossieraggio, durante le tappe per la campagma delle regionali Abruzzesi.


“E’ giusto che gli italiani sappiano se qualcuno vuole rubare il loro voto. Perché qui c’è un governo scelto dagli italiani e un partito come la Lega scelto dagli italiani che è il più spiato stando a quello che si legge”, ha aggiunto. “Negli anni passati, magari ancora oggi, ci sono pezzi di Stato deviato, che spiano, infamano ed entrano nella vita privata dei conti correnti, non solo della politica della Lega e di Matteo Salvini, ma di migliaia di cittadini per bene. E’ qualcosa di scandaloso e quindi pretendiamo dalla magistratura chiarezza, chi paga, chi incassa, chi ci guadagna e chi vuole sovvertire il voto e la democrazia in questo Paese”, ha concluso.

Wrestling, Bayley e la sua Women’s Evolution infiammano la Wwe

Wrestling, Bayley e la sua Women’s Evolution infiammano la WweRoma, 8 mar. (askanews) – Fra i personaggi più importanti e influenti degli ultimi 10 anni in Wwe, uno dei ruoli più importanti è sicuramente quello di Bayley. La Role Model – informa un comunicato stampa – sfiderà la campionessa IYO SKY per il WWE Women’s Championship a WrestleMania XL, nello show più atteso dell’anno, previsto per le notti italiane del 6 e del 7 aprile, direttamente dal Lincoln Financial Field in Philadelphia (Pennsylvania) e disponibile sul Wwe Network.


Bayley, vincitrice della Royal Rumble 2024 con un’ora, 3 minuti e 3 secondi di permanenza sul ring, ha stabilito il nuovo record assoluto. Uno dei tanti traguardi raggiunti dalla Role Model in una carriera straordinaria. Se il Women’s Day celebra le donne, Bayley rappresenta totalmente la loro forza e caparbietà. Bayley è la prima Grand Slam Champion della storia della Wwe, avendo detenuto l’NXT Women’s Championship, il Raw e lo SmackDown Women’s Championship (con il regno più lungo della storia di quest’ultimo) e i Wwe Women’s Tag Team Championship. Basterebbe questo per descrivere la grandezza del personaggio, che ha un ruolo molto più profondo degli allori conquistati in carriera. Bayley ha contribuito in maniera decisiva a cambiare lo sport entertainment al femminile e la sua percezione agli occhi dei fan, trasformandolo in uno spettacolo assoluto. Se a WrestleMania 35 si è arrivati al primo Main Event al femminile della storia dello Showcase of the Immortals (poi avvenuto in altre occasioni) parte del merito è anche di Bayley, simbolo della Women’s Evolution.


Se oggi le storyline al femminile in Wwe sono apprezzate, seguite, appassionanti e meravigliose, con match a 5 stelle e con personaggi amatissimi, non si può non citare i match di NXT TakeOver: Brooklyn e NXT TakeOver: Respect del 2015, in cui Bayley diede spettacolo. La Role Model, con campionesse come Charlotte Flair e Becky Lynch, fa parte delle Four Horsewomen, le donne che hanno cambiato in meglio le regole del gioco, portando il movimento femminile su un’altra dimensione. Con un percorso vincente fin dal suo arrivo nel Main Roster (era il 2016), Bayley è riuscita a trasformare il suo personaggio e adattarlo al volere dei fan. Amata da tutti come “buona” di punta all’interno delle storyline, apprezzata dai bambini con un personaggio positivo, nel 2019 Bayley è riuscita a modificarsi, rinnegando il suo passato e interrompendo il suo rapporto positivo con i fan, riuscendo a stabilire una grande connessione e risultando immediatamente un personaggio controverso, sempre all’interno delle storyline. Formidabile sul ring, bravissima con il microfono e in grado sempre di tirare fuori idee nuove, dopo uno stop per infortunio di quasi un anno Bayley tornò a SummerSlam 2022, formando la sua nuova stable, quel Damage CTRL in grado di conquistare tutto. Inizialmente con al fianco IYO SKY e Dakota Kai, con l’aggiunta di Asuka e Kairi Sane la fazione è diventata dominante, ma ha cominciato a escludere gradualmente quella che era la leader. Tradita inizialmente dal trio nipponico, Bayley ha riguadagnato i favori del Wwe Universe, ma ha subito l’ennesimo voltafaccia per mano di Dakota Kai. A WrestleMania XL la Role Model si troverà sola contro tante nemiche, ma avrà il supporto del pubblico per tornare sul tetto del mondo. Un’altra missione complicata – conclude la nota – per un simbolo della Women’s Evolution.

Erdogan: pronto a vertice pace con russi. Zelensky un po’ meno

Erdogan: pronto a vertice pace con russi. Zelensky un po’ menoMilano, 8 mar. (askanews) – Uno è pronto, l’altro un po’ meno. Il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan vuole tenere un vertice di pace sull’Ucraina, con la partecipazione della Russia a Istanbul. Lo ha annunciato il leader turco in una conferenza stampa sul Bosforo con il collega Volodymyr Zelensky, che non è sembrato altrettanto entusiasta dell’idea del vertice.


Zelensky a sua volta ha parlato della “necessità di una pace giusta” e ha accusato i russi che “distruggono e uccidono. Vogliamo ottenere il risultato, il risultato è una pace giusta e giusta per l’Ucraina, quindi prima i paesi civili del mondo svilupperanno un piano dettagliato e raggiungeranno un risultato, e solo poi coinvolgeranno i rappresentanti della Russia”, ha replicato a Erdogan. Zelensky ha affermato di essere pronto a consultarsi solo con i rappresentanti della Federazione Russa che vogliono un “mondo giusto”. Tra i due non è emersa grande empatia, neppure quanto alcune difficoltà di traduzione hanno portato Zelensky a scherzare con un giornalista. Eppure Kiev e Ankara hanno raggiunto accordi a livello governativo e aziendale su progetti comuni nel settore della difesa, ha affermato Zelensky.


Erdogan ha detto di aver discusso della sicurezza nel Mar Nero e dell’accordo sul grano con Zelensky. “Durante le nostre consultazioni abbiamo scambiato opinioni su questioni che incidono sulla stabilità del Mar Nero, come i corridoi di esportazione e la sicurezza della navigazione” ha dichiarato. “Pur mantenendo la nostra solidarietà con l’Ucraina, continueremo il nostro lavoro per porre fine alla guerra con una pace giusta basata sui negoziati”. Erdogan ha pure annunciato che le elezioni del 31 marzo di quest’anno saranno le sue ultime, secondo l’agenzia di stampa statale Anadolu. “Le elezioni (amministrative) del 31 marzo saranno le mie ultime, secondo la Costituzione”, dice Erdogan. La Costituzione turca prevede che si possa essere eletti presidente solo due volte, mentre a Istanbul il sindaco dell’opposizione Ekrem Imamoglu sta cercando di assicurarsi altri cinque anni di mandato. Ed Erdogan gioca evidentemente d’anticipo puntando a riconquistare la città come parte di un consolidamento della sua eredità politica prima di cedere il potere, forse.

Flp riceve delegazione di funzionari delle Pa europee

Flp riceve delegazione di funzionari delle Pa europeeRoma, 8 mar. (askanews) – “L’Erasmus delle pubbliche amministrazioni” così Marco Carlomagno, segretario generale di FLP, Federazione dei lavoratori pubblici e delle pubbliche funzioni, sintetizza PACE – Public Administration Cooperation Exchange – il programma di mobilità paneuropea fra amministrazioni pubbliche degli stati membri, finanziato dalla DG Reform della Commissione UE attraverso le risorse dello Strumento di Sostegno. Nell’ambito della sessione organizzata dal 4 al 6 marzo dal Dipartimento della Funzione pubblica, una delegazione di dirigenti del Dipartimento e delle pubbliche amministrazioni provenienti da diversi Paesi europei – Francia, Portogallo, Grecia – ha incontrato la rappresentanza di FLP nella sede romana della federazione per un momento di confronto sul tema “Il dialogo sociale in una prospettiva evolutiva: gestione della contrattazione collettiva e dei rapporti di lavoro”.


“Un progetto importante – ha detto il segretario generale Carlomagno – perché prevede un interscambio di esperienze tra i vari Paesi UE e l’Italia ha fortemente bisogno di un’innovazione nell’ambito del sistema delle pubbliche amministrazioni”. A emergere dalla giornata di lavoro, le fragilità del settore italiano. “Nelle altre pubbliche amministrazioni esiste il diritto alla carriera, la valorizzazione e l’importanza strategica dei servizi pubblici che vanno offerti – fa notare Carlomagno, che aggiunge – nel confronto con i colleghi europei è emersa la drammatica carenza di personale che esiste in Italia. Rispetto alla Francia, dove esistono 6 milioni di dipendenti pubblici, noi siamo a 3 milioni e 200mila dipendenti pubblici, di cui solo 2,8 milioni sono stabilizzati”.


“Nel resto d’Europa la digitalizzazione viene studiata e implementata costantemente ma è, soprattutto, un motore di trazione anche nell’ambito del PIL” ha ricordato il segretario generale e ha aggiunto “Parlo dei Paesi, non solo del Nord Europa, ma anche della stessa Francia, dell’importante lavoro che sta facendo il Portogallo e anche della Grecia post crisi: tutti stanno investendo notevolmente nelle nuove tecnologie e, soprattutto, si occupano di avere una visione del futuro per garantire una crescita nell’ambito del proprio settore e ovviamente nell’ambito del settore economico di tutta l’economia globale dei Paesi”. L’incontro ha affrontato anche il tema del ricambio generazionale: “Oggi, nella contrattazione non si discute di formazione, né di stipendi bassi. Per cui succede che circa il 6% dei nuovi assunti, e quindi dei giovani, lascia la pubblica amministrazione. Non c’è un problema solo nel trovare persone competenti ma anche nel trattenerle” ha aggiunto Carlomagno. “In Europa, il personale della PA viene valorizzato – ha continuato il segretario – esiste un sistema di carriere, un sistema di progressioni, esiste un sistema in cui il funzionario pubblico riveste un ruolo strategico nell’ambito del Paese”. La sfida quindi, in Italia, è proprio quella di riportare al centro il ruolo del dipendente pubblico.


E ha concluso Carlomagno: “Oggi, essere dirigente e funzionario in una pubblica amministrazione italiana deve passare anche per la conoscenza delle altre esperienze europee, è importante acquisire nuovi spunti e punti di vista e portarli avanti in un sistema in cui, come cittadini europei, dobbiamo avere adeguate amministrazioni pubbliche, sempre più con un interscambio di dati”.

Bitcoin sfonda quota 70.000 dollari, è ancora record

Bitcoin sfonda quota 70.000 dollari, è ancora recordRoma, 8 mar. (askanews) – Nuovo massimo storico anche del Bitcoin, che in parallelo al rally dell’oro ha brevemente superato quota 70.000 dollari – con un picco che fissa il nuovo massimo a 70.170 dollari – per poi ritracciare e moderare i rialzi a circa l’1% a 68.509 dollari in serata.


Gli ultimi scatti giungono dopo le indicazioni bivalenti dai dati sul mercato del lavoro Usa di oggi, che hanno alimentato le ipotesi di un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve a giugno. A febbraio nell’economia statunitense sono stati creati 275.000 nuovi posti di lavoro, più del previsto, ma al tempo stesso il tasso di disoccupazione è leggermente risalito al 3,9%.