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Autore: Redazione StudioNews

Malta Book Festival: online bando case editrici e librerie italiane

Malta Book Festival: online bando case editrici e librerie italiane


Malta Book Festival: online bando case editrici e librerie italiane


Malta Book Festival: online bando case editrici e librerie italiane




























1686044282 Malta Book Festival online bando case editrici e librerie italiane

Roma, 6 giu. (askanews) – Ogni anno il National Book Council di Malta organizza il Malta Book Festival, festival e fiera nazionale del libro e dell’editoria.

L’edizione 2023 si terrà al Malta Fairs and Conventions Centre di Ta’ Qali dal 18 al 22 ottobre 2023. Dopo il successo degli anni precedenti, anche in questa edizione l’Istituto Italiano di Cultura di La Valletta dispone di uno stand e ne cura l’organizzazione.

Anche quest’anno, inoltre, l’Istituto offre a case editrici e librerie italiane la possibilità di essere ospiti al Festival presso lo stand ed esporre e vendere i propri libri al pubblico maltese. Chi può partecipare:

a) Case editrici italiane non a pagamento (Si intendono case editrici che non impongano ai propri autori e alle proprie autrici alcun pagamento in cambio della pubblicazione o in cambio di servizi di lettura ed editoriali, né alcuna somma di denaro da stornare al raggiungimento di un certo numero di copie vendute, né l’obbligo di acquisto di un certo numero di copie del testo da loro scritto); b) Librerie italiane.

Cosa offre l’Istituto: uno spazio gratuito per esporre e vendere i prodotti. A Malta l’italiano è largamente diffuso (lo comprende quasi l’80% della popolazione), la domanda di libri in italiano è altissima ma solo in minima parte coperta dal mercato. Per questo partecipare al Festival offre notevoli opportunità. La possibilità di lasciare in Istituto l’eventuale invenduto al termine del Festival. L’Istituto provvederà a vendere per conto delle case editrici/librerie le copie rimaste, secondo un accordo che verrà inviato in un secondo momento a chi sarà selezionato/a in seguito al presente bando e che sarà interessato/a a procedere con questa opzione. L’organizzazione di incontri all’interno del Festival con autori e autrici proposti/e dalle case editrici e librerie selezionate. L’Istituto pagherà le spese relative ai voli e all’alloggio degli/delle ospiti che presenteranno le proprie opere fino a un massimo di 250 euro per autore/autrice. Spese a carico dei partecipanti: costi di spedizione verso Malta e da Malta dei libri; costi per il viaggio, per gli spostamenti sull’isola, per il vitto e per l’alloggio del personale che si occuperà della vendita dei libri a Malta. È necessario che ci sia uno/una addetto/a alla vendita per ogni casa editrice o libreria selezionata. Non si garantisce che sia possibile ospitare all’interno dello stand dell’Istituto Italiano di Cultura più di uno/una addetto/a alla vendita per ogni casa editrice o libreria selezionata. Ogni altro tipo di spesa non incluso al punto 2 del presente bando. Lo stand dell’Istituto sarà condiviso da più case editrici e librerie. Per questa ragione, si invita fin da ora a valutare un numero di volumi ragionevole da portare con sé al Festival. La direzione dell’Istituto sarà disponibile per discutere il numero di copie e i titoli da portare al Festival insieme a chi verrà selezionato in seguito al presente bando. Modalità di candidatura: si prega di compilare e far firmare al responsabile dell’azienda o del settore vendite il modulo allegato e di inviarlo all’indirizzo iiclavalletta@esteri.it entro il 30 giugno 2023; St. George’s Square, Valletta – VLT 1190 Tel: +356 2122 1462 | E-mail iiclavalletta@esteri.it www.iiclavalletta.esteri.it Le case editrici sono inoltre pregare di compilare, firmare e allegare al modulo di domanda anche un’autocertificazione in cui si dichiara di non essere un editore a pagamento. Fatto salvo i criteri di ammissibilità generali previsti dal presente bando, inclusi nel paragrafo “Chi può partecipare”, la direzione di questo Istituto provvederà a selezionare un numero di case editrici e/o librerie non superiore a 5. L’Istituto considererà in maniera favorevole le case editrici/librerie: che non abbiano mai partecipato alle precedenti edizioni del Malta Book Festival; indipendenti; che dimostrino nella loro produzione e nel loro servizio particolare attenzione alla promozione dell’inclusività e alla valorizzazione delle differenze di genere, sesso, etnia, età e background culturale; che dimostrino di produrre e vendere secondo criteri di sostenibilità ecologica e digitale. L’Istituto provvederà a notificare l’avvenuta o mancata selezione in seguito al presente bando esclusivamente via email ed entro il 10 agosto 2023.

Aerei, Iata: Produzione carburante sostenibile in crescita continua

Aerei, Iata: Produzione carburante sostenibile in crescita continua


Aerei, Iata: Produzione carburante sostenibile in crescita continua


Aerei, Iata: Produzione carburante sostenibile in crescita continua





















1686044222 Aerei Iata Produzione carburante sostenibile in crescita continua

Istanbul, 6 giu. (askanews) – La produzione di Saf (Sustainable aviation fuel) è in crescita continua, un aspetto importante per centrare gli obiettivi di sostenibilità al 2050, ma serve un sostegno politico per diversificare le fonti di produzione. E’ il messaggio che arriva dalla Iata nel corso del 79esimo Meeting annuale in corso a Istanbul.

La produzione complessiva di carburante rinnovabile raggiungerà una capacità stimata di almeno 69 miliardi di litri (55 milioni di tonnellate) entro il 2028, ha annunciato la Iata. I Saf comprenderanno una parte di questa crescente produzione, che sarà ottenuta attraverso nuove raffinerie di carburanti rinnovabili e l’espansione di impianti esistenti. È importante notare che la produzione prevista copre il Nord America, l’Europa e l’Asia Pacifica. “L’aumento di produzione previsto è estremamente incoraggiante. Per questo – ha dichiarato Willie Walsh, Direttore generale della Iata – è necessario che i governi agiscano per garantire che il Saf riceva la sua giusta quota di produzione. Ciò significa, in primo luogo, incentivi alla produzione, per sostenere la transizione energetica dell’aviazione. Inoltre, dobbiamo continuare ad approvare una maggiore diversificazione dei metodi e delle materie prime disponibili per la produzione di Saf. Con queste due misure attuate con successo, possiamo essere certi che i livelli di produzione previsti per il 2028 saranno realisticamente allineati con le nostre tabelle di marcia recentemente pubblicate per arrivare a emissioni nette di carbonio zero entro il 2050. Questo è importante perché contiamo che il Saf fornisca circa il 62% della mitigazione delle emissioni di carbonio necessaria nel 2050”. Le tendenze a sostegno di questa prospettiva ottimistica sono già visibili. Nel 2022, la produzione di Saf è triplicata a circa 300 milioni di litri (240.000 tonnellate) e gli annunci di progetti per potenziali produttori di Saf sono in rapida crescita. La Iata conta oltre 130 progetti di carburante rinnovabile annunciati da più di 85 produttori in 30 Paesi. Ognuno di questi progetti ha annunciato l’intenzione o l’impegno a produrre Saf all’interno della propria gamma di prodotti di carburanti rinnovabili. In genere, tra l’annuncio di un progetto e la sua data di commercializzazione intercorrono 3-5 anni. Ciò implica che nei prossimi anni potrebbero essere annunciate ulteriori capacità di produzione di combustibili rinnovabili fino al 2030. Se la produzione di energia rinnovabile raggiungerà i 69 miliardi di litri entro il 2028, come stimato, la traiettoria verso i 100 miliardi di litri (80 milioni di tonnellate) entro il 2030 sarebbe sulla buona strada. Se solo il 30% di questa produzione producesse Saf, l’industria potrebbe raggiungere 30 miliardi di litri (24 milioni di tonnellate) di produzione di SAF entro il 2030.

“Il raggiungimento della necessaria percentuale di produzione di Saf da parte di questi impianti nuovi e in espansione non è scontato – ha aggiunto Walsh – ma con i governi di tutto il mondo che hanno concordato all’Icao un obiettivo a lungo termine di zero emissioni entro il 2050, ora condividono la responsabilità della decarbonizzazione dell’aviazione. Ciò significa stabilire un quadro politico per garantire che l’aviazione ottenga la quota necessaria di produzione di energia rinnovabile nel Saf”. Gli argomenti a favore della diversificazione, nell’ambito degli attuali criteri di sostenibilità, sono chiari. Attualmente, si prevede che l’85% del volume futuro di Saf nei prossimi cinque anni deriverà da uno solo dei nove percorsi certificati. L’accelerazione di questi percorsi verso la commercializzazione richiederà una leadership politica da parte dei governi. Per cominciare, c’è un’imminente necessità di armonizzare le politiche fondamentali in materia di Saf, come mezzo per ridurre le barriere amministrative, logistiche e geografiche all’ingresso di nuovi operatori sul mercato, compresi i produttori, i fornitori di materie prime e i distributori.

Più in generale, la sfida consiste nel trovare il capitale necessario per finanziare lo sviluppo di nuove tecnologie e impianti di produzione. I governi devono considerare il quadro più ampio della sostenibilità di questi investimenti. Il Saf può essere prodotto da residui forestali e agricoli in eccesso, rifiuti solidi urbani, rifiuti alimentari e rifiuti umidi (materie prime di terza generazione). La produzione di Saf da queste materie prime può creare opportunità di ritorno sugli investimenti a lungo termine per i governi, con il potenziale di finanziare il risanamento dell’ambiente, sostenere le economie in via di sviluppo e fornire un’intersezione a prova di futuro della transizione energetica e della sicurezza energetica.

Aerei, Iata espande la piattaforma ‘Turbulence Aware’

Aerei, Iata espande la piattaforma ‘Turbulence Aware’


Aerei, Iata espande la piattaforma ‘Turbulence Aware’


Aerei, Iata espande la piattaforma ‘Turbulence Aware’




























1686043022 Aerei Iata espande la piattaforma Turbulence Aware

Istanbul, 6 giu. (askanews) – La Iata, l’Associazione internazionale del trasporto aereo ha annunciato che ANA e WestJet si sono unite alla sua Turbulence Aware Platform. L’accordo è stato reso noto nel corso della 79esima Assemblea generale annuale Iata in corso a Istanbul.

Turbulence Aware è stata lanciata nel 2018 per aiutare le compagnie aeree a mitigare l’impatto delle turbolenze, che sono una delle principali cause di lesioni ai passeggeri e all’equipaggio e di maggiori costi per il carburante ogni anno. La piattaforma mette in comune i dati anonimizzati sulle turbolenze provenienti da migliaia di voli operati dalle compagnie aeree partecipanti. Le informazioni precise e in tempo reale consentono ai piloti e ai responsabili delle spedizioni di scegliere le traiettorie di volo ottimali, evitando le turbolenze e volando a livelli ottimali per massimizzare l’efficienza del carburante e quindi ridurre le emissioni di CO2. La sfida della gestione delle turbolenze è destinata a crescere con il continuo impatto dei cambiamenti climatici sui modelli meteorologici. Ciò ha implicazioni sia per la sicurezza che per l’efficienza del volo. Turbulence Aware rappresenta un miglioramento significativo nella segnalazione delle turbolenze e nell’evitare un consumo eccessivo di carburante. “Dati accurati e tempestivi consentono agli equipaggi di migliorare la sicurezza evitando le turbolenze. Più collaboratori abbiamo, più tutti ne beneficiano. L’aggiunta di ANA e WestJet aumenta la nostra copertura soprattutto nell’area Asia-Pacifico e in Nord America”, ha dichiarato Willie Walsh, direttore generale della Iata.

Attualmente, 20 compagnie aeree partecipano alla Iata Turbulence Aware Platform con più di 1.900 aeromobili che forniscono dati ogni giorno. Nel 2022 sono stati generati in totale 31 milioni di rapporti. ANA inizierà inizialmente a fornire i dati dai suoi Boeing 737, con l’intenzione di espandersi al resto della flotta in futuro. WestJet sta già acquisendo i dati da 24 aeromobili e li espanderà a 60 nei prossimi tre anni. Per raccogliere ulteriori feedback dalle compagnie aeree e confrontarsi con gli OEM e altri fornitori di soluzioni, la Iata sta organizzando un Turbulence Aware User Forum, che si terrà presso il WestJet Campus di Calgary, in Canada, il 19-20 giugno 2023.

Sant’Anna: al via corso di formazione per magistrati in Ciad

Sant’Anna: al via corso di formazione per magistrati in Ciad


Sant’Anna: al via corso di formazione per magistrati in Ciad


Sant’Anna: al via corso di formazione per magistrati in Ciad






























1686042904 SantAnna al via corso di formazione per magistrati in Ciad

Roma, 6 giu. (askanews) – Si consolida la cooperazione tra Italia e Ciad, grazie al contributo della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Per la quarta volta il nostro Paese organizza un corso di formazione diretto a 20 tra magistrati e giudici ciadiani.

Ha preso avvio in questi giorni, per concludersi l’8 giugno, il nuovo corso di alta formazione coordinato da Andrea de Guttry, docente di Diritto internazionale alla Scuola Superiore Sant’Anna, con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la collaborazione del Ministero della Giustizia del Ciad, incentrato sulla lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata e alla tratta di esseri umani. Il progetto – informa la Sant’Anna – intende potenziare le capacità dei magistrati e dei procuratori ciadiani per affrontare le nuove sfide sulla sicurezza interna e transazionale generate dalle reti criminali e terroristiche. Le lezioni hanno l’obiettivo di consolidare le conoscenze dei magistrati locali relative al quadro normativo nazionale e internazionale in materia di terrorismo, criminalità organizzata e tratta di esseri umani, anche attraverso l’analisi di casi studio e delle più recenti pratiche giudiziarie, strumento fondamentale per rafforzare la risposta della giustizia penale nella lotta al crimine organizzato a livello transnazionale. Il corso vede la partecipazione di esperti italiani e africani, tra i quali Federico Belli, giudice presso il Tribunale di Asti.

L’organizzazione di questo nuovo corso di alta formazione per il Ciad rientra nel progetto “Rafforzare i sistemi giudiziari dei Paesi africani attraverso la formazione (2022-23)”, che vede impegnata la Scuola Superiore Sant’Anna da diversi anni in attività di formazione e di assistenza nella regione del Sahel. “La Scuola Superiore Sant’Anna è orgogliosa di contribuire a questo importante progetto di cooperazione tecnica, che mira a rafforzare le competenze dei magistrati dei Paesi saheliani nel contrasto al traffico di esseri umani e al terrorismo internazionale – dichiara Andrea de Guttry, coordinatore scientifico del progetto – Siamo convinti che attraverso la formazione e il rafforzamento delle istituzioni giudiziarie sia possibile promuovere lo stato di diritto in un’area chiave per la stabilità del continente africano e dell’Europa”.

Il comandante generale dei carabinieri: le foreste sono cruciali per il pianeta ma continuiamo a depredarle

Il comandante generale dei carabinieri: le foreste sono cruciali per il pianeta ma continuiamo a depredarle


Il comandante generale dei carabinieri: le foreste sono cruciali per il pianeta ma continuiamo a depredarle


Il comandante generale dei carabinieri: le foreste sono cruciali per il pianeta ma continuiamo a depredarle




























1686042542 Il comandante generale dei carabinieri le foreste sono cruciali per

Roma, 6 giu. (askanews) – “Le foreste, pur giocando un ruolo cruciale nella lotta alla povertà e nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile grazie ai loro impagabili benefici ecologici, economici e sociali, sono sempre al centro di pericoli derivanti da incendi, parassiti, siccità e disboscamento. Esse costituiscono anche una barriera naturale alla diffusione delle malattie trasmesse dagli animali agli esseri umani. Il protrarsi della deforestazione sta riducendo questa difesa ed oltre il 30% delle nuove malattie segnalate dal 1960 ad oggi sono da attribuirsi a cambiamenti nell’uso del suolo, inclusa la deforestazione. I nostri boschi sono anche farmacie naturali. Delle oltre 60.000 specie di alberi presenti nel mondo tantissime hanno valore medicinale. Eppure continuiamo a depredarle”. Lo ha sottolineato il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi, in occasione della Conferenza internazionale “The Forest Factor” aperta a Roma. “Uomini e animali insieme – ha ricordato – rappresentano solo lo 0,3 per cento della vita. L’85,5 per cento è rappresentatodalle piante. Esse popolano il pianeta da molto prima di noi. Spesso lo dimentichiamo. Tutta la nostra evoluzione è avvenuta in un ambiente verde. Nell’era dell’Antropocene abbiamo però abbattuto un terzo di tutta la popolazione arborea”. E “gli alberi sono i più importanti assorbitori di anidride carbonica”. “Il Green Deal, la più ambiziosa manovra politica europea, passa attraverso gli alberi e la loro protezione – ha osservato -. L’Arma dei Carabinieri, soprattutto attraverso il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari, è custode del nostro meraviglioso patrimonio boschivo e delle specie che lo abitano,tramite una complessa azione combinata: monitoraggio e controllo del territorio, prevenzione e repressione degli illeciti connessi, studi e ricerca ededucazione alla legalità ambientale. La presenza capillare di circa 1.000 presidi della specialità forestale, costituisce un insostituibile elemento di prossimità ambientale, di interfaccia tra uomo e natura, tra produzione e conservazione sotto il segno della legalità e di aiuto alle comunità”.

Ita, Lazzerini: Pronti per Lufthansa, strategia e struttura solide

Ita, Lazzerini: Pronti per Lufthansa, strategia e struttura solide


Ita, Lazzerini: Pronti per Lufthansa, strategia e struttura solide


Ita, Lazzerini: Pronti per Lufthansa, strategia e struttura solide




























1686042422 Ita Lazzerini Pronti per Lufthansa strategia e struttura solide

Istanbul, 6 giu. (askanews) – Ita Airwyas si appresta ad entrare nel gruppo Luftansa con un impianto industriale solido e strategie ben consolidate. Ne è convinto Fabio Lazzerini Ad e General manager della compagnia, intervistato da askanews nel corso del 79esimo Iata Agm in corso ad Istanbul.

“Questo è un momento oggettivamente storico della compagnia – commenta Lazzerini – siamo partiti nel maggio 2020 nel pieno della pandemia con un documento di sei pagine nel quale descrivevo all’allora governo cosa andava fatto per rilanciare la compagnia. Il cda si è riunito per la prima volta nel novembre 2020, il piano industriale è stato presentato al parlamento nel dicembre 2020. Poi la negoziazione con la Commissione Ue che ha ci ha dato il via libera il 15 luglio 2021. Abbiamo iniziato a volare il 15 ottobre 2021 in mezzo alla Pandemia e allo scoppio della guerra in Ucraina con l’aumento dei prezzi del carburante. Quest’anno – dice Lazzerini – chiuderemo il semestre con ricavi superiori del 6% rispetto al budget, il primo trimestre ha chiuso con una cassa superiore del 18% rispetto al budget e il 14% sopra budget di Ebitda. E’ una compagnia che abbiamo instradato con risultati direi decisamente migliori delle aspettative e adesso stiamo chiudendo quel percorso iniziato tre anni fa inserendo la compagnia in un gruppo forte che gli darà un futuro”. In particolare, sottolinea Lazzerini “l’accordo ha vari pezzi ma la cosa importante è che Lufthansa ha deciso questo investimento sulla base del piano industriale di Ita, rivisto nel cda di gennaio 2023 sulla base delle nuove condizioni di mercato. Un busisness plan che prevede di crescere nella flotta e nei collegamenti soprattutto di lungo raggio. Non vogliamo fare la guerra alle low cost, Ita nasce per servire il mercato premium, il mercato corporate, il mercato leisure premium. Questo è quello che dobbiamo fare riallacciando i collegamenti con destinazioni di lungo raggio. Il nostro obiettivo – spiega ancora l’ad di Ita Airways – è sempre stato questo, servire Fiumicino rendendolo un hub eccellente e gestire Linate in maniera sempre più efficiente. Sullo scalo milanese stiamo crescendo del 40% rispetto allo scorso anno con meno aerei rispetto a quelli che aveva Alitalia. Questa è la filosofia che Lufthansa ha sposato”.

Nel contesto della strategia di crescita si inserisce anche la scelta di Airbus come fornitore di aeromobili. Una scelta che, commenta Lazzerini, “sta già dando i suoi frutti. Quest’anno chiuderemo con circa il 50% di aeromobili di nuova generazione, il che vuol dire un consumo medio di carburante del 27-30% inferiore rispetto agli aerei che restituiamo. Quindi sostenibilità ambientale ed economica con un servizio migliore ai passeggeri. E un’interoperabilità che genera migliore efficienza. Siamo l’unica compagnia importante europea che ha la certificazione per il cosiddetto mix fit flight, cioè i nostri piloti potranno comandare dall’A320 fino all’A350 tra breve-medio raggio e lungo raggio e viceversa”. Secondo Lazzerini, quindi, si tratta di un bilancio molto positivo: “In poco più di 18 mesi – ribadisce – abbiamo risultati superiori al budget, inseriamo la compagnia in un gruppo nel quale possiamo avere benefici dal punto di vista dei ricavi, del network ma, sopratutto, dal punto di vista dell’innovazione, dell’efficienza e delle sinergie. Due compagnie assolutamente complementari. Abbiamo completamente riconfigurato la vecchia Alitalia: dall’handling, alla manutenzione, entrambi in outsourcing, ai sistemi che ora sono solo in cloud. E anche un approccio diverso al cliente che ora ha una valutazione 3-4 superiore alla media europea. Abbiamo riconfigurato le business class dei nuovi aerei rendendole più grandi coerentemente con la nostra strategia e i risulati ci stanno premiando. Negli ultimi mesi il load factor business sul lungo raggio è stato attorno al 95-97%. Scelte strutturali che adesso sono un beneficio per il futuro dell’azienda”.

Infine il capitolo sindacale, un punto spesso dolente nella gestione della vecchia Alitalia: “La situazione – dice Lazzerini – è decisamente buona. Abbiamo rinnovato il contratto di lavoro a gennaio. Trattandosi di una start up tre anni fa eravamo partiti con condizioni contrattuali decisamente aggressive per poter destinare risorse allo sviluppo della compagnia. Abbiamo poi riconosciuto con le organizzazioni sindacali che questa fase è passata e abbiamo rivisto le condizioni contrattuali avvicinandole alla media del mercato. Siamo ancora sotto la media ma abbiamo voluto premiare i nostri dipendenti che ci hanno dato fiducia. In questo momento l’azienda è totalmente stabile sul fronte dei rapporti sindacali”.

Luzi (CC): foreste cruciali per pianeta ma continuiamo a depredarle

Luzi (CC): foreste cruciali per pianeta ma continuiamo a depredarle


Luzi (CC): foreste cruciali per pianeta ma continuiamo a depredarle


Luzi (CC): foreste cruciali per pianeta ma continuiamo a depredarle





















1686042362 Luzi CC foreste cruciali per pianeta ma continuiamo a depredarle

Roma, 6 giu. (askanews) – “Le foreste, pur giocando un ruolo cruciale nella lotta alla povertà e nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile grazie ai loro impagabili benefici ecologici, economici e sociali, sono sempre al centro di pericoli derivanti da incendi, parassiti, siccità e disboscamento. Esse costituiscono anche una barriera naturale alla diffusione delle malattie trasmesse dagli animali agli esseri umani. Il protrarsi della deforestazione sta riducendo questa difesa ed oltre il 30% delle nuove malattie segnalate dal 1960 ad oggi sono da attribuirsi a cambiamenti nell’uso del suolo, inclusa la deforestazione. I nostri boschi sono anche farmacie naturali. Delle oltre 60.000 specie di alberi presenti nel mondo tantissime hanno valore medicinale. Eppure continuiamo a depredarle”. Lo ha sottolineato il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi, in occasione della Conferenza internazionale “The Forest Factor” aperta a Roma.

“Uomini e animali insieme – ha ricordato – rappresentano solo lo 0,3 per cento della vita. L’85,5 per cento è rappresentatodalle piante. Esse popolano il pianeta da molto prima di noi. Spesso lo dimentichiamo. Tutta la nostra evoluzione è avvenuta in un ambiente verde. Nell’era dell’Antropocene abbiamo però abbattuto un terzo di tutta la popolazione arborea”. E “gli alberi sono i più importanti assorbitori di anidride carbonica”. “Il Green Deal, la più ambiziosa manovra politica europea, passa attraverso gli alberi e la loro protezione – ha osservato -. L’Arma dei Carabinieri, soprattutto attraverso il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari, è custode del nostro meraviglioso patrimonio boschivo e delle specie che lo abitano,tramite una complessa azione combinata: monitoraggio e controllo del territorio, prevenzione e repressione degli illeciti connessi, studi e ricerca ededucazione alla legalità ambientale. La presenza capillare di circa 1.000 presidi della specialità forestale, costituisce un insostituibile elemento di prossimità ambientale, di interfaccia tra uomo e natura, tra produzione e conservazione sotto il segno della legalità e di aiuto alle comunità”.

Zuppi: sostegno a Kiev, ma la guerra è un passo indietro

Zuppi: sostegno a Kiev, ma la guerra è un passo indietro


Zuppi: sostegno a Kiev, ma la guerra è un passo indietro


Zuppi: sostegno a Kiev, ma la guerra è un passo indietro




























1686042123 Zuppi sostegno a Kiev ma la guerra e un passo

Roma, 6 giu. (askanews) – L’arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Matteo Maria Zuppi, inviato di pace di papa Francesco in Ucraina, ha ribadito il sostegno a Kiev e ha sottolineato che la guerra rappresenta un passo indietro che distrugge tutto e fa soffrire i bambini. E’ quanto si legge sui media ucraini, dopo il primo giorno di missione di Zuppi nella capitale ucraina. Il cardinale si è espresso durante un incontro a Kiev con il commissario parlamentare ucraino per i diritti umani, Dmytro Lubinets, secondo quanto riferito da un corrispondente di Ukrinform. “È inaccettabile che la violenza di questa guerra abbia colpito i bambini”, ha dichiarato Zuppi. L’inviato del Vaticano ieri ha ricordato come “Papa Francesco, parlando dell’Ucraina, ha usato un’espressione molto bella: ‘Le tue lacrime sono le mie lacrime, il tuo dolore è il mio dolore’. E oggi dico che i tuoi figli sono i nostri figli, posso parlare di questo perché tanti bambini sono venuti in Italia.

Vent’anni di Mars Express: un mosaico a colori di Marte

Vent’anni di Mars Express: un mosaico a colori di Marte


Vent’anni di Mars Express: un mosaico a colori di Marte


Vent’anni di Mars Express: un mosaico a colori di Marte




























1686042004 Ventanni di Mars Express un mosaico a colori di Marte

Roma, 6 giu. (askanews) – Lanciato nel 2003 ed in orbita intorno al pianeta rosso, Mars Express dell’Esa festeggia venti anni di osservazioni di Marte, rilasciando un mosaico globale a colori con dettagli di minerali, composizione e circolazione della tenue atmosfera, scrutando sotto la crosta e facendo emergere vari fenomeni che interagiscono nell’ambiente marziano.

Composto da novanta immagini riprese dalla High Resolution Stereo Camera (Hrsc), – si legge su Global Science, il notiziario online dell’Agenzia spaziale italiana – il mosaico fornisce informazioni sulla composizione di Marte per aree estese fino a 2.500 chilometri riprese da altitudini comprese tra i 4.000 e i 10.000 chilometri. L’insieme ha prodotto una visione globale completa a colori di Marte. Famoso per il suo colore rossastro, dovuto ad alti livelli di ferro ossidato, in queste immagini, invece, Marte appare scuro e blu. Si tratta di sabbie basaltiche grigio-nere di origine vulcanica che formano strati di sabbia scuri, mentre si accumulano e si muovono nel vento, creando imponenti dune di sabbia e campi di dune all’interno di crateri da impatto.

Il materiale esposto all’acqua tende ad apparire più leggero: i due minerali più comuni alterati dall’acqua su Marte, sono l’argilla e il solfato, che appaiono particolarmente brillanti sulla tavolozza dei colori di riferimento. Per queste immagine è stato usato lo spettrometro OMEGA. Se pure in maniera indiretta, questi minerali confermano che l’acqua liquida è esistita su Marte per molto tempo, alterando la roccia nel tempo per formare depositi di argilla significativi come Mawrth Vallis.

I minerali di solfato sono visibili nell’immagine del canyon Valles Marineris e appaiono ricoperti da una sottile patina di sabbia scura. A differenza dei depositi di argilla, i minerali di solfato indicano condizioni ambientali più acide che sarebbero meno favorevoli alla vita. Per comporre il mosaico a colori, grazie ai nove canali di imaging di HRSC, il team ha dovuto tenere conto dell’effetto opacità, provocato dalla continua evoluzione dell’atmosfera marziana, che rende difficile determinare con precisione i colori della superficie dall’orbita. La polvere disperde e riflette la luce, provocando lo spostamento dei colori tra le immagini.

L’effetto di ‘disturbo’ – prosegue Gloabl Science – è stato superato durante l’elaborazione delle immagini, riducendo le variazioni di colore tra le diverse parti di Marte: ogni immagine fa riferimento a un modello di colore derivato da osservazioni ad alta quota. Questo accorgimento ha consentito al team di Hrsc di preservare le variazioni di colore e rivelare una visione cromatica di Marte molto più ricca di quella mai vista prima. La missione Mars Express di ESA, vede la partecipazione di una filiera lunga di competenze italiane, coordinate dall’Agenzia Spaziale Italiana: lo spettrometro di Fourier PFS per lo studio dell’atmosfera e il radar subsuperficiale MARSIS -Mars Advanced Radar for Subsurface and Ionosphere Sounding-, realizzato con il contributo della NASA/JPL. Italiano anche lo strumento VNIR, che compone lo spettrometro OMEGA e l’elettronica dello strumento di imaging di atomi neutri energetici ASPERA. Anche nel team della camera stereo ad alta risoluzione HRSC ci sono scienziati italiani.

Sono circa 16mila le persone nell’area interessata dai danni alla diga di Nova Kakhovka

Sono circa 16mila le persone nell’area interessata dai danni alla diga di Nova Kakhovka


Sono circa 16mila le persone nell’area interessata dai danni alla diga di Nova Kakhovka


Sono circa 16mila le persone nell’area interessata dai danni alla diga di Nova Kakhovka






























1686041582 Sono circa 16mila le persone nellarea interessata dai danni alla

Roma, 6 giu. (askanews) – Circa 16.000 persone si trovano attualmente nell’area interessata dai danni alla diga di Nova Kakhovka, sulla riva destra della regione di Kherson. “A partire da ora, sappiamo che circa 16.000 persone si trovano nell’area del disastro sulla riva destra del fiume Dnipro”, ha detto Oleksandr Prokudin, capo dell’amministrazione militare regionale di Kherson, citato da Ukrinform.

“A partire dalle 7:30” di questa mattina, ora locale, “i seguenti insediamenti sono stati allagati completamente o parzialmente: Tiahynka, Lvove, Odradokamyanka nel distretto di Beryslav; Ivanivka, Mykilske, Tokarivka, Poniativka, Bilozerka, il microdistretto di Ostriv”, ha precisato Prokudin. Secondo il funzionario, è probabile che anche altri insediamenti vengano allagati e le autorità sono pronte a questa evenienza. Attualmente, ha insistito, i residenti di questi insediamenti vengono evacuati con autobus verso la città di Kherson, e poi a Mykolaiv, e da lì a Khmelnytskyi, Odessa, Kropyvnytskyi, Kiev e altre città. Alle 12 un treno per le evacuazioni partirà dalla stazione ferroviaria di Kherson per Mykolaiv.