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Autore: Redazione StudioNews

De Castro: 1 giugno Parlamento Ue voterà riforma Ig, in Gazzetta entro 2023

De Castro: 1 giugno Parlamento Ue voterà riforma Ig, in Gazzetta entro 2023Milano, 18 mag. (askanews) – La riforma delle Indicazioni geografiche, che diverrà il nuovo regolamento Ue per Dop e Igp, “il primo giugno andrà al voto in aula in Parlamento poi ci saranno i triloghi per avere la riforma in Gazzetta ufficiale entro l’anno, sotto la presidenza spagnola”. A dirlo l’europarlamentare italiano Paolo De Castro, intervenuto in videocollegamento alla presentazione, in Sda Bocconi, del primo libro “Agricoltura tra sostenibilità e innovazione”, frutto della collaborazione tra Crédit Agricole Italia e l’Invernizzi Agri Lab di Sda Bocconi School of management.

De Castro, che ha firmato un contributo nel libro dedicato proprio alla riforma delle Indicazioni geografiche, ha ricordato che nel nostro Paese “la Dop economy vale 20 miliardi di euro, un quarto della Dop economy europea, un sistema che sta funzionando bene. Nel 1992 quando l’Europa inventò le Ig creò un link fortissimo tra prodotto e territorio”.

Malattie rare, UNIAMO: è tempo di agire per migliorare la diagnosi

Malattie rare, UNIAMO: è tempo di agire per migliorare la diagnosiRoma, 18 mag. (askanews) – Oggi il tempo medio per avere una diagnosi di malattia rara è di 4,1 anni, impiegati, tra l’altro, a passare da uno specialista all’altro e da un’analisi all’altra con l’incertezza che deriva dalla mancanza di conoscenza e senza poter quindi accedere a terapie mirate. UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare è attiva da anni su questa tematica attraverso lo stimolo verso gli Screening Neonatali Estesi, l’uso di tecniche omiche (introdotte anche nel Piano Nazionale Malattie Rare) e partecipando a molti progetti, anche europei.

L’odissea diagnostica delle persone con malattia rara deve essere il più possibile abbreviata. Di qui la collaborazione con EURORDIS nella call to action lanciata per una collaborazione e condivisione europea al fine di accelerare e migliorare la diagnosi. Tutte le parti interessate, compresi gli Stati Membri UE, la Commissione Europea, il Consiglio dell’UE e le organizzazioni attive nel campo delle malattie rare, sono chiamate ad agire ora per cogliere l’opportunità di migliorare significativamente la vita delle persone con malattia rara. L’obiettivo principale è di arrivare entro il 2030 a diagnosticare una malattia rara entro un anno dalla comparsa dei primi sintomi. “Attraverso progetti europei come Solve-RD e SCREEN4CARE emerge chiaramente come la condivisione dati sia la chiave di volta anche per accelerare o arrivare a diagnosi. Le infrastrutture messe a disposizione a livello europeo devono essere utilizzate e il ruolo centrale delle ERN deve essere supportato anche a livello nazionale se veramente vogliamo raggiungere questo obiettivo”, ha dichiarato Simona Bellagambi, delegato estero di UNIAMO.

La controffensiva dell’Ucraina, Kiev: continua l’avanzata a Bakhmut

La controffensiva dell’Ucraina, Kiev: continua l’avanzata a BakhmutRoma, 18 mag. (askanews) – Le truppe ucraine hanno conquistato ulteriormente terreno a Bakhmut, avanzando di oltre un chilometro in alcune parti della città assediata dai russi: lo ha dichiarato Serhiy Cherevatyi, portavoce delle forze di Kiev sul fronte orientale.

“Nonostante le nostre unità siano svantaggiate dal punto di vista dell’equipaggiamento e dei numeri, hanno continuato ad avanzare su entrambi i lati della città, coprendo una distanza compresa fra 150 e 1.700 metri”, concluso.

Usa, superindice economia aprile -0,6%, è 13mo mese di ribassi

Usa, superindice economia aprile -0,6%, è 13mo mese di ribassiNew York, 18 mag. (askanews) – Il superindice dell’economia statunitense (LEI), redatto dal gruppo di ricerca privato Conference Board, è diminuito dell’1,2% in marzo per il 13° mese consecutivo, a 107,5 punti. Anche marzo si era registrato un consistete calo dell’1,2%, mentre in febbraio il calo era stato dello 0,5%. Anche gli analisti avevano previsto un ribasso dello 0,6%. II LEI è sceso del 4,5% nel semestre compreso tra ottobre 2022 e aprile 2023, un tasso di calo più elevato rispetto alla contrazione del 3,8% nei sei mesi precedenti (aprile-ottobre 2022).

“Il LEI per gli Stati Uniti è diminuito per il tredicesimo mese consecutivo ad aprile, segnalando un peggioramento delle prospettive economiche”, ha affermato Justyna Zabinska-La Monica, Senior Manager, del Conference Board, spiegando che “le debolezze tra i componenti sottostanti erano diffuse, ma meno rispetto alla lettura di marzo. Solo i prezzi delle azioni e i nuovi ordini dei produttori di beni strumentali e di consumo sono migliorati ad aprile”. Il Conference Board prevede una contrazione dell’attività economica a partire dal secondo trimestre che porterà a una lieve recessione entro la metà del 2023″.

Maltempo, rinviato a giugno lo sciopero del trasporto aereo. Salvini: un bel senso di unità del Paese

Maltempo, rinviato a giugno lo sciopero del trasporto aereo. Salvini: un bel senso di unità del PaeseRoma, 18 mag. (askanews) – “Permettetemi di ringraziare i responsabili del settore trasporto aereo di Cgil, Cisl, Uil e Ugl che, dopo nostra richiesta e vista la situazione in Emilia Romagna, hanno deciso di sospendere e rinviare a giugno lo sciopero che avevano fissato per domani. Li ringrazio per la sensibilità e la pronta accoglienza di quanto richiesto”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e i Trasporti Matteo Salvini nel corso del question time.

“E’ un bel senso di unità del Paese – ha aggiunto – e ci tengo a ringraziare i rappresentanti sindacali e i lavoratori tutti”.

De Castro: Ue non può dare obiettivi lasciando che agricoltori si arrangino

De Castro: Ue non può dare obiettivi lasciando che agricoltori si arranginoMilano, 18 mag. (askanews) – “Questo è un pensiero a larghissima maggioranza nella Commissione Agricoltura: c’è assoluta condivisione degli obiettivi ma c’è una assoluta mancanza della strategia di attuazione di questi obiettivi”. Paolo De Castro, europarlamentare intervenuto in videocollegamento alla presentazione in Sda Bocconi, del primo libro “Agricoltura tra sostenibilità e innovazione”, frutto della collaborazione tra Crédit Agricole Italia e l’Invernizzi Agri Lab di Sda Bocconi School of management, parla delle politiche europee che in maniera diretta e indiretta riguardano l’agricoltura, lamentando “la solitudine” in cui vengono lasciati gli agricoltori nella gestione dei cambiamenti che l’Europa decide. “Non posso darti degli obiettivi e dirti arrangiati”, ha sottolineato tornando su un tema emerso durante la presentazione del libro, quello della percezione vessatoria delle norma sulla sostenibilità nel mondo agricolo. “Non c’è contrapposizione sugli obiettivi – ha ribadito – ma una profonda solitudine degli agricoltori nella loro attuazione”. E qui ha fatto riferimento alla riduzione del ricorso alla chimica in agricoltura citando le Tea, nuove tecniche genomiche, che potrebbero aiutare in tal senso ma “oggi sono vietate perchè sono associate agli Ogm”. “Ci sono già oggi tecnologie per ridurre l’uso delle sostanze chimiche – ha concluso – ma tutto questo richiede una progettualità”.

Fitto: coordinare fondi Pnrr-Coesione in un quadro complessivo

Fitto: coordinare fondi Pnrr-Coesione in un quadro complessivoRoma, 18 mag. (askanews) – Sul Pnrr la proposta fatta dal governo alle Regioni “è quella di coordinare l’utilizzo delle risorse, siamo in fase di revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e quindi abbiamo delle modifiche sulle quali stiamo lavorando”. Lo ha detto il ministro degli Affari europei, della coesione e del Pnrr Raffaele Fitto parlando con i giornalisti al termine della Conferenza Stato-Regioni che aveva all’ordine del giorno, appunto, il tema del Pnrr e quello del Fondo di Sviluppo e Coesione.

“Penso che il ruolo delle Regioni su questo sia molto importante, anche perché – ha sottolineato Fitto – è noto che il governo ha messo insieme una volontà precisa che è quella di coordinare i fondi del Pnrr con quelli della coesione e quindi anche immaginare, con i fondi di sviluppo e coesione, un collegamento tra i tre fondi per un quadro complessivo che ci consente innanzitutto di individuare i progetti in modo coordinato e condiviso e poi di avere delle scadenze temporali differenti perché, come noto, il Pnrr scade a giugno del 2026, i Fondi di sviluppo e coesione al 31 dicembre del 2029”, mentre “il fondo di sviluppo e coesione è un fondo nazionale che non ha una scadenza”. “Mi sembra di poter dire che il confronto è stato molto positivo. Sostanzialmente c’è una condivisione della quasi totalità dei presidenti delle regioni su questo percorso”, ha aggiunto Fitto.

Dalla Val di Non a Faenza: 300 km di solidarietà tra agricoltori

Dalla Val di Non a Faenza: 300 km di solidarietà tra agricoltoriMilano, 18 mag. (askanews) – Un gruppo di agricoltori del Consorzio Melinda, vigili del Fuoco volontari, è partito oggi per aiutare un’azienda agricola di Faenza a liberare i propri capannoni dall’acqua dopo gli allagamenti di questi giorni. L’azienda romagnola fornisce ogni anno a Melinda 220 alveari da posizionare tra i meleti durante la fioritura.

L’iniziativa di solidarietà è partita dagli agricoltori della cooperativa COL di Sporminore (TN), in Val di Non, e ha come obiettivo portare un aiuto concreto all’azienda agricola Zama, attiva nella produzione di miele artigianale. Il convoglio trasporta un’idrovora che sarà utilizzata per liberare i capannoni allagati dopo le forti piogge di questi giorni che hanno martoriato il territorio. “Siamo partiti in tre ma la nostra squadra si allargherà successivamente con l’arrivo di altri cinque componenti dal Trentino – spiega Cesare Franzoi, membro di COL, consigliere del Consorzio Melinda – Molti di noi sono Vigili del Fuoco volontari, in questa situazione pensiamo di poter dare una mano a un’impresa che lavora con noi da molto tempo”. Da anni, durante la fioritura dei meleti, Zama fornisce agli agricoltori trentini 220 alveari che vengono disposti strategicamente nei campi per favorire la resa delle colture e caratterizzare al tempo stesso la produzione del miele. “Quelli dei meli sono tra i fiori più precoci – spiega ancora Franzoi – Le piante, in altre parole, possono ospitare le api per periodi piuttosto lunghi con vantaggi reciproci”. Oltre al miele, Zama è specializzata anche nella produzione di noci che, da tempo, sono presenti sugli scaffali di Mondo Melinda.

Thailandia, Pita imbarca alleati: vuol diventare premier

Thailandia, Pita imbarca alleati: vuol diventare premierRoma, 18 mag. (askanews) – Pita prova a formare una coalizione per esprimere un governo. Il giovane leader del partito Move Forward, che ha vinto le elezioni politiche domenica in Thailandia, sta cercando di smuovere le acque nella scalata al potere e oggi ha annunciato che altre due formazioni si sono unite alla sua coalizione. Lo segnala il South China Morning Post.

Il 42enne Pita Limjaroenrat si è presentato alla guida di un partito che ha raccolto consensi tra i giovani, con le sue istanze di riforma del sistema politico e anche della monarchia tailandese. Una posizione, quest’ultima, che allarma i tradizionalisti, in un paese che ha visto negli ultimi nove anni un governo espressione di un golpe militare, guidato dall’ex capo dell’esercito Prayuth Chang-o-cha. Domenica Move Forward ha ottenuto 152 seggi – che però devono ancora essere ratificati – in una vittoria-shock, espressione della grande voglia di cambiamento nel paese del Sudest asiatico. Il voto per un partito progressista relativamente nuovo ha emesso un verdetto devastante su nove anni di governo legato ai militari e ai vecchi poteri.

A Move Forward si sono uniti Pheu Thai, il favorito prima del voto, e altri sei piccoli partiti pro-democrazia, arrivando a 313 seggi dei 500 disponibili nel voto di domenica. Pita rivendica di avere ottenuto il mandato popolare e il suo partito è determinato a cogliere l’attimo per formare un governo prima che i suoi rivali conservatori abbiano il tempo di riorganizzarsi. “Ho il consenso per formare una coalizione in questo momento”, ha detto Pita ai giornalisti, affiancato dagli altri sette membri della coalizione.

Tuttavia mancano ancora 63 voti per formare una maggioranza di 376 nelle due camere del parlamento thailandese, necessaria per l’espressione di un primo ministro. Ciò significa che il paese rischia di essere paralizzato per mesi, prima di avere un governo democratico. Questo specialmente se il blocco conservatore tentasse di mettere insieme una propria coalizione alternativa. “Voglio assicurare al pubblico che la mia coalizione si sta saldamente affermando, c’è slancio, ci sono progressi”, ha aggiunto Pita. “Abbiamo anche una tabella di marcia molto chiara da oggi fino al giorno in cui diventerò primo ministro”.

Al percorso istituzionale, però, Pita affianca anche il movimentismo di piazza, a cui non rinuncia in questo momento, anche per ricordare all’establishment che è pronto a mobilitare i cittadini in caso di vittoria scippata. Non sarà facile per il giovane e telegenico leader. La democrazia tailandese è sotto schiaffo, con un Senato che ha dentro 250 membri nominati i quali potrebbero decidere di votare contro la nomina di Pita come capo del governo. Diversi senatori hanno già rilasciato dichiarazioni bellicose, annunciando che si opporranno a qualsiasi partito che metta sul tavolo il ruolo della monarchia.

Move Forward vuole riformare – non abolire – la legge sulla lesa maestà, in base alla quale negli ultimi due anni sono stati incriminati tanti giovani manifestanti pro-democrazia, alcuni solo adolescenti.

Pita ha ribadito in ogni sede la volontà di mettere mano alla questione, ma è difficile riuscire a riformare una legge che criminalizza il fatto stesso di discutere del ruolo della monarchia.

Bhumjaithai, il terzo classificato con 70 seggi previsti, ha indicato che non appoggerà nessun primo ministro che sostenga la modifica o l’abolizione di una legge sulla lesa maestà. “Questo è il principio fondamentale di Bhumjaithai che non può essere modificato o negoziato”, ha affermato il partito in una dichiarazione pubblicata mercoledì su Facebook. “Bhumjaithai non può votare per un candidato primo ministro di un partito che ha una proposta per modificare o abolire l’articolo 112”.

La Thailandia ha assistito in media a un colpo di stato ogni sette anni dal 1932, da parte di un esercito monarchico che rifiuta di lasciare il potere ai governi civili. Prayuth ha guidato l’ultimo colpo di stato nel 2014, ha messo in campo una nuova costituzione, nominando i membri del Senato. Una mossa per bloccare ancora di più la democrazia tailandese.

Maltempo, sono 9 i morti in Emilia Romagna. Acqua e fango, case e campagne distrutte, “è come il terremoto”

Maltempo, sono 9 i morti in Emilia Romagna. Acqua e fango, case e campagne distrutte, “è come il terremoto”Roma, 18 mag. (askanews) – Sono 9 morti, 23 fiumi esondati, 280 frane, circa 13mila persone allontanate dalle loro case per sicurezza. In Emilia Romagna si contano le tragiche conseguenze delle inondazioni dopo l’intensa pioggia che si è abbattuta sulla regione. Resta l’allerta rossa, le scuole rimangono chiuse così come le attività. Forlì, Cesena e Ravenna sono le zone più colpite, “Abito qui dal 79 ne ho viste passare di piene, così non l’ho mai vista”, dice un abitante di Cesena. “Una tragedia che si può paragonare al terremoto che ha colpito l’Emilia undici anni fa”, ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini mentre il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin ha annunciato che sarà dichiarato lo stato di calamità.

Ha smesso di piovere per diverse ore, ma resta ancora l’allerta rossa, mentre proseguono le evacuazioni e le scuole restano chiuse. In molte zone il livello dei fiumi ha iniziato leggermente a calare. L’allerta è ancora rossa su tutta la Romagna, nell’area metropolitana di Bologna e in gran parte delle zone collinari e montane tra Reggio Emilia e Modena. Si teme ancora per l’ingrossamento dei fiumi e per le frane – se ne contano circa 300 – che stanno provocando danni alle strade secondarie. In due giorni sono state evacuate circa 13mila persone e si contano nove vittime per l’esondazione di tutti i fiumi che bagnano oltre 40 comuni della regione a causa delle persistenti piogge delle ultime ore. Le scuole resteranno chiuse anche oggi così come la maggior parte delle attività produttive. Nella notte i sindaci di Forlì, Cesena e Ravenna – le zone più colpite dall’alluvione – hanno continuato ad aggiornare la popolazione e a chiedere di abbandonare le abitazioni ai piani terra. “La nostra priorità adesso è salvare le vite, poi avremo tempo per la conta dei danni. E’ una tragedia che si può paragonare al terremoto che ha colpito l’Emilia undici anni fa”, ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in contatto costante con la Protezione civile. Il maltempo ha messo a dura prova il traffico veicolare e ferroviario in Emilia-Romagna e nelle Marche. Oltre alle provinciali, chiuse per allagamenti e smottamenti, resta chiusa la A14 in alcuni tratti e le uscite interdette tra Forlì, Cesena, Faenza, Ravenna, Lugo. Anche sulla A1, continuano i disagi dopo lo smottamento dovuto alle forti piogge, nel tratto compreso tra Sasso Marconi nord e il bivio con la A1 Direttissima in direzione Firenze. La task force di Autostrade per l’Italia ha terminato le attività di messa in sicurezza dello smottamento, ma il traffico deve transitare su due corsie e si registrano 9 km di coda, anche se in diminuzione.

Proseguono anche oggi la riduzione del numero di corse, le deviazioni e i rallentamenti per i treni Alta Velocità, Intercity e regionali che percorrono le linee fra Firenze e Bologna. Rallentamenti e cancellazioni si ripercuoteranno su tutta la circolazione lungo la dorsale nord-sud, sull’asse Milano-Roma e Venezia-Roma. Riaperta la maggior parte dei tratti autostradali chiusi ieri per allagamenti, bloccato il transito tra Cesena nord e Faenza in direzione Bologna. Sorvegliati speciali sono i ponti in tutte le province emiliano-romagnole per l’attesa della piena dei fiumi prevista nelle prossime ore. “C’è il più assoluto impegno da parte del governo a stare a fianco delle realtà” emiliano-romagnole colpite dall’alluvione degli ultimi giorni e “cercare, passo per passo, le soluzioni più opportune, più giuste e più compatibili. La domanda non è quanto si stanzia, che avverrà successivamente, ma prima di tutto cosa bisogna fare”, lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, annunciando che il governo farà richiesta a Bruxelles per “attivare la richiesta per il fondo di solidarietà europeo”. “Siamo nella Pianura padana, la più grande area d’Europa con problemi di aria, che una sfida che abbiamo tutti, un’area che ha problemi di polveri sottili e pm10 e che deve impegnarci e che incide per un milionesimo rispetto al riscaldamento terrestre” ha spiegato Pichetto Fratin durante la conferenza stampa nella sede della Protezione civile a Bologna con il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore regionale alla Protezione civile Irene Priolo. “La mia presenza è per dire che il governo è impegnato. C’è un tema di solidarietà complessiva – ha aggiunto – che impegnerà il governo italiano con i rappresentati a Bruxelles ad attivare la richiesta per il fondo di solidarietà europeo” visto che siamo in presenza di “un evento che ha tutte le condizioni per vedere questo tipo di azione”. Poi, superata la prima emergenza, “nella ripresa della vita dovremo porci i problemi della dimensione degli interventi da farsi valutando concretamente, bisogna trovare i punti di intervento di convivenza fra uomo e natura, tenendo conto che questi fenomeni rischiamo di averli sempre più frequenti a livello nazionale”. “Questo è un territorio che ha il più alto rischio idrogeologico a livello nazionale, più del doppio del mio Piemonte – ha aggiunto il ministro -. Per una caratteristica idrogeografica del sistema. Si è verificato qualcosa che non è usuale, il Mar Adriatico ha fatto da muro al deflusso delle acque. Una serie di concomitanze tutte in negativo che hanno portato a questa situazione”.

“In queste ore sono in corso interlocuzioni con i ministri per i primi adempimenti, per le sospensioni mutui, gli adempimenti fiscali. Ieri abbiamo incontrato i sindacati e le associazioni di categoria e i rappresentanti delle banche. Oggi arriveremo a scrivere un documento unitario con le parti sociali da trasmettere al governo per fare le cose tutti insieme e cercare il massimo di unità possibile. Avremo bisogno di provvedimenti urgenti e straordinari”, ha spiegato il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, durante la conferenza stampa nella sede della Protezione civile a Bologna con il ministro Pichetto Fratin. “Abbiamo bisogno quotidianamente di capire come rispondere ai primi interventi – ha aggiunto Bonaccini – come pianificare una mole di lavori che durerà tempo e che dovrà essere accompagnata da una rigida, severa, ma importante programmazione comune. Dovremo fare opere che aiutino nella prevenzione e non solo nell’emergenza. Noi siamo pronti assieme a tutto il sistema delle amministrazioni locali”. “Ci troviamo di fronte ad un altro terremoto per vastità di danni e quantità di territorio e popolazione colpita, dobbiamo avere fiducia e forza di reazione, quella esperienza ci ha detto che ce la si può fare noi: ricostruiremo tutto io non ho dubbi”, ha aggiunto il presidente della Regione Stefano Bonaccini, ricordando l’anniversario del terremoto del 20 maggio 2012. E – ha concluso amaro – “l’unica cosa impossibile da recuperare è la vita delle persone”, aggiungendo le condoglianze alle famiglie delle nove vittime da parte della Regione.