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Autore: Redazione StudioNews

Accordo Comune Milano-Fond.Cariplo su rigenerazione case popolari

Accordo Comune Milano-Fond.Cariplo su rigenerazione case popolari


Accordo Comune Milano-Fond.Cariplo su rigenerazione case popolari – askanews.it



Accordo Comune Milano-Fond.Cariplo su rigenerazione case popolari – askanews.it


















Milano, 22 mar. (askanews) – Comune di Milano e Fondazione Cariplo collaboreranno per individuare percorsi per la rigenerazione dei quartieri di Edilizia Residenziale Pubblica attraverso la strutturazione di progetti pilota. Tra gli obiettivi rilevanti ci saranno la valorizzazione dei progetti già finanziati dal Pnrr, attraverso una visione di sistema e la definizione di modalità operative per la partnership pubblico/privata.

L’accordo è stato siglato oggi dall’assessore alla Casa del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, dal Direttore Generale di Fondazione Cariplo, Sergio Urbani e dal Direttore della Direzione Casa del Comune di Milano Franco Zinna. L’intesa è stata suggellata nell’ambito del “Forum dell’Abitare”, iniziativa organizzata dal Comune di Milano in collaborazione con MM Spa e con il sostegno della Fondazione, che si è svolta a Base Milano, e che ha visto per tre giorni la partecipazione di un vasto e qualificato pubblico impegnato su questi temi. Fondazione Cariplo metterà a disposizione 1,5 milioni di euro per la definizione di Piani strategici su alcune aree scelte dall’Amministrazione comunale. Tutto ciò ha l’obiettivo di svolgere le fasi propedeutiche per poter attivare risorse più ingenti legate al Pnrr e alle risorse sul territorio. Il budget infatti servirà per l’elaborazione dei Programmi Urbani Strategici d’Area (Pusa).

Le risorse del Pnrr destinate all’edilizia residenziale pubblica (Erp) della città di Milano rappresentano d’altra parte, per il Comune, un’occasione unica per ragionare in modo concreto sulle prospettive di evoluzione del sistema dell’offerta abitativa nel suo insieme. Il Comune pertanto individuerà delle aree su cui in questa fase si concentrerà l’attività del Gruppo di lavoro a regìa comunale per la definizione dei Pusa: le aree saranno caratterizzate dalla presenza di patrimonio Erp del Comune di Milano, gestito da Metropolitana Milanese (MM Spa), di Aler, di patrimonio strumentale e non del Comune di Milano; potranno essere zone che presentano caratteristiche interessanti per lo sviluppo della città, con individuazione di interventi che consentono l’ottimizzazione delle risorse del Pnrr all’interno di un progetto unitario con spazi pubblici da valorizzare, scuole da recuperare, interventi di housing sociale, interventi trasversali di natura sociale e culturale promossi o sostenuti da Fondazione Cariplo, da Fondazione Comunità di Milano e da altri attori del Terzo Settore. Al programma, infatti, collaboreranno altri attori tra cui: Fondazione Housing Sociale, che metterà a disposizione le competenze tecniche e finanziarie sviluppate nell’ambito della promozione e sviluppo del Social Housing in Italia e grazie alla partecipazione a numerosi progetti di rigenerazione urbana; la Fondazione di Comunità di Milano, che costituirà un Fondo dedicato grazie al contributo iniziale di Fondazione Cariplo. Il Fondo potrà essere ulteriormente alimentato da futuri donatori, che condivideranno gli obiettivi del progetto; per la predisposizione dei Pusa verranno coinvolte anche organizzazioni del Terzo settore e operatori privati, interessati a partecipare al progetto in ottica pubblica e collaborativa, nonché università e istituti di ricerca, che nel tempo hanno lavorato sul territorio affrontando e sviluppando operazioni di rigenerazione urbana relative alla situazione abitativa e dei quartieri ERP e temi di governance di progetti complessi di rigenerazione urbana e di partenariato pubblico-privato.

L’idea è di sviluppare un modello di rigenerazione urbana integrata, cioè di riqualificazione sociale, edilizia e delle infrastrutture di quartiere, che superi la tradizionale separazione tra tipologie d’offerta e che integri il progetto di gestione sociale, architettonico-ambientale, urbano e finanziario, fino ad oggi è stata ostacolata dalla limitatezza delle risorse necessarie in primis per la riqualificazione fisica, punto di partenza e base indispensabile per avviare un progetto integrato e credibile. “È una collaborazione importante che ci permetterà di lavorare in modo proficuo insieme a Fondazione Cariplo nei prossimi mesi sull’analisi e lo sviluppo di importanti progetti di riqualificazione per la città di Milano – ha commentato in una nota Pierfrancesco Maran, assessore alla Casa del Comune di Milano.

“Una iniziativa innovativa: un fondo che supporta la progettualità del Comune di Milano, che intende studiare le prospettive riqualificazione dei quartieri ad alta intensità di ERP. La Fondazione è il primo contributore a questo fondo, aperto ad altri donatori, e mette a disposizione anche competenze e strumenti per la rigenerazione urbana di tipo sociale – ha aggiunto Sergio Urbani, Direttore Generale Fondazione Cariplo.

Per esperti il nuovo gasdotto Russia-Cina non è così scontato

Per esperti il nuovo gasdotto Russia-Cina non è così scontato


Per esperti il nuovo gasdotto Russia-Cina non è così scontato – askanews.it



Per esperti il nuovo gasdotto Russia-Cina non è così scontato – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – La partita del gasdotto Russia-Mongolia-Cina, che dovrebbe spostare verso l’Asia parte del gas russo un tempo diretto verso l’Europa, sembra meno vicina alla chiusura di quanto non abbia suggerito ieri il leader russo Vladimir Putin nella conferenza stampa congiunta con il presidente cinese Xi Jinping. Lo segnala oggi il South China Morning Post.

Nell dichiarazione congiunta rilasciata ieri da Mosca e Pechino, la parte che riguarda il gasdotto – conosciuto anche come Power of Siberia 2 – recita che “le due parti lavoreranno insieme per promuovere studi e consultazioni sul nuovo progetto di gasdotto Cina-Mongolia-Russia”. Si tratta di una formulazione vaga, che non esplicita alcun impegno cogente da parte di Pechino. E questo stride con l’aggermazione ben più assertiva di Putin, il quale ha detto che “praticamente tutti i parametri di quell’accordo sono stati finalizzati”, secondo il Financial Times. Il gasdotto dovrebbe trasportare 50 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno dalla penisola russa di Yamal, nella Siberia occidentale, alla Cina attraverso la Mongolia. E’ da decenni che Mosca e Pechino ragionano di questa infrastruttura senza arrivare a una conclusione. Ma, con la guerra in Ucraina e il blocco all’export di gas russo nei paesi Ue, per Mosca è diventato vitale trovare uno sbocco orientale al suo gas. E questo ha accelerato le trattative.

Il ministro dell’Energia russo Alexander Novak ha dichiarato ieri che il Cremlino desidera firmare l’accordo “al più rapidamente possibile”, secondo quanto ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale Ria Novosti. In precedenza a veva inquadrato Power of Siberia 2 come un’alternativa al Nord Stream 2, la pipeline che trasportava il gas russo in Germania e che è saltata in aria per un sabotaggio dopo lo scoppio della guerra. Per la Cina, che è il più grande importatore mondiale di gas, il gasdotto rappresenta un progetto importante per l’approvvigionamento, ma che deve tener conto anche della variabile geopolitica. D’altronde, il conflitto in Ucraina – scrive il SCMP dopo aver interpellato esperti del settore – è un fenomeno temporaneo e l’esito di questo è ancora incerto. Da esso dipenderà anche la possibilità che riprendano le forniture russe verso l’Europa in futuro.

Attualmente la Cina riceve gas russo attraverso il gasdotto China-Russia East Route. Mosca è il secondo fornitore di gas della Cina, dopo il Turkmenistan. Power of Siberia 2 è un gasdotto più lungo e probante dell’altro che fornisce gas russo. In un’altra dichiarazione congiunta delle due parti rilasciata stamattina in Cina, entrambe hanno affermato che consolideranno le loro partnership energetiche, anche rafforzando la cooperazione a lungo termine e promuovendo l’attuazione di progetti di cooperazione strategica. Anche questa una formulazione vaga, secondo gli esperti.

Pechino, che pure è consapevole che il trasporto via pipeline rende il gas più economico del gas naturale liquefatto (GNL), considera però il GNL trasportato via mare più sicuro e questo potrebbe non rendere necessariamente appetibile una rotta aggiuntiva con Mosca. Negli ultimi anni la Cina ha cercato di diversificare le sue importazioni di energia. Sul gas naturale, sono in corso negoziati anche con i paesi dell’Asia centrale. In particolare si discute di un nuovo gasdotto dal Turkmenistan attraverso il Tagikistan e il Kirghizistan per alimentare la crescita economica. Pechino si è inoltre impegnata a intensificare l’esplorazione interna nella speranza di aumentare le riserve e la produzione di gas nazionali. Secondo le proiezioni della domanda per la Cina da parte dell’Agenzia internazionale per l’energia (Aie), una volta che la linea Power of Siberia raggiungerà la piena capacità, potrebbe non aver più bisogno di un altro collegamento su larga scala con la Russia, spiega il SCMP. Nel suo rapporto World Energy Outlook 2022, l’agenzia ha affermato che la crescita della domanda di gas in Cina è sulla buona strada per rallentare al 2% all’anno tra il 2021-30, rispetto a un tasso di crescita medio del 12% all’anno dal 2010, con una preferenza da parte di Pechino per le rinnovabili e l’elettrificazione rispetto all’uso del gas per l’energia elettrica e il calore. Nel frattempo, gli importatori cinesi hanno attivamente stipulato contratti per nuove forniture di GNL a lungo termine e l’offerta contrattuale esistente è adeguata per soddisfare la domanda prevista fino agli anni ’30 del 2030, afferma il rapporto.

Dl superbonus, verso disponibilità banche a riacquisto crediti

Dl superbonus, verso disponibilità banche a riacquisto crediti


Dl superbonus, verso disponibilità banche a riacquisto crediti – askanews.it



Dl superbonus, verso disponibilità banche a riacquisto crediti – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Le banche sarebbero disponibili a riprendere l’acquisto dei crediti derivanti dai bonus edilizi. E’ quanto si apprende da fonti vicine al dossier.

In queste ore i tecnici del Ministero dell’economia e delle finanze stanno contattando singolarmente gli istituti di credito che starebbero manifestando l’intenzione di tornare ad acquistare i crediti. In questo modo potrebbe avviarsi a soluzione, o comunque alleggerirsi, il problema dei crediti incagliati. L’ipotesi di utilizzare i modelli F24 che le banche hanno raccolto per il versamento delle imposte dei contribuenti non è giudicata praticabile per le forti perplessità della Ragioneria, legati ai rischi di liquidità, e per problemi tecnici. Sarebbe infatti necessario attivare una piattaforma che prolungherebbe i tempi.

In Commissione finanze alla Camera, dove si sta esaminando il decreto che ha bloccato lo sconto in fattura e la cessione dei crediti per i nuovi lavori edilizi, non sono ancora stati presentati emendamenti per sciogliere il nodo dei crediti già maturati e incagliati. E’ probabile che la decisione sulla strada da intraprendere sarà adottata dopo la verifica con le banche.

Roma Capitale, intesa con CCIA Roma per sviluppo territorio 2023-25

Roma Capitale, intesa con CCIA Roma per sviluppo territorio 2023-25


Roma Capitale, intesa con CCIA Roma per sviluppo territorio 2023-25 – askanews.it



Roma Capitale, intesa con CCIA Roma per sviluppo territorio 2023-25 – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Dopo la firma nel giugno scorso del protocollo tra Roma Capitale e Camera di Commercio di Roma, si rafforza e si estende anche nel territorio metropolitano la collaborazione in vista di un impegno comune per lo sviluppo del territorio di Roma e provincia. Sono sette le grandi aree d’intervento definite dall’accordo: infrastrutture e sviluppo economico; attrazione di investimenti e marketing territoriale; semplificazione amministrativa; attuazione e promozione di eventi di rilievo nazionale e internazionale, a partire dal Giubileo e da Expo 2030; cultura, turismo ed eventi sportivi; scuola e lavoro; inclusione e lavoro. Al gruppo di lavoro già costituito grazie all’accordo di giugno, si affiancheranno quindi rappresentanti istituzionali, esperti e tecnici della Città metropolitana di Roma Capitale.

“Le risorse del PNRR, gli eventi del Giubileo 2025 e la candidatura all’Expo 2030 -commenta il Sindaco della Città metropolitana di Roma Capitale, Roberto Gualtieri – costituiscono un’occasione di rilancio e sviluppo straordinaria per la crescita economica, culturale e civile di Roma e del territorio metropolitano. Nel Piano strategico metropolitano si includono queste opportunità per la messa in campo di progetti di ampio respiro a favore del rilancio dei territori, del superamento delle diseguaglianze, per il miglioramento dei servizi pubblici e della qualità della vita, mettendo al centro sostenibilità e innovazione, con un’attenzione particolare ai giovani, alle opportunità lavorative e all’occupazione di qualità. In quest’ottica, sono fondamentali dialogo e collaborazione con i cittadini, le realtà associative delle forze produttive, le istanze civili, il terzo settore. Ringrazio il Presidente Tagliavanti e la Camera di Commercio di Roma per aver condiviso e sostenuto l’apertura della collaborazione a tutto il territorio provinciale, da cui certamente scaturiranno iniziative di altissimo valore, nell’intenzione comune di disegnare il futuro dell’intera area metropolitana, dimensione ottimale per essere davvero competitivi a livello europeo e internazionale e parte essenziale dello sviluppo del Paese. Vogliamo insieme cogliere tutte le opportunità che si presenteranno nei prossimi anni e rilanciare una visione integrata, innovativa e competitiva del nostro territorio”. “Siamo fortemente impegnati – dichiara Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma – a concretizzare progetti che contribuiscano al rilancio dell’economia romana dopo i tempi molti duri della pandemia che speriamo siano definitivamente alle spalle. Creare le condizioni per un contesto ottimale all’impresa è una delle priorità della Camera di Commercio e per farlo bisogna agire in una logica di leale collaborazione istituzionale: la firma di questo protocollo ne è una ulteriore testimonianza. Il nostro obiettivo è sostenere concretamente le imprese, affinché possano affrontare al meglio questa fase complessa ma ricca di opportunità: il PNRR, il Giubileo 2025 e, speriamo, l’Expo 2030. Roma – conclude Tagliavanti – vanta il più grande numero di imprese in Italia, oltre 450mila e un tasso di crescita che è, puntualmente, migliore di quello nazionale. Le imprese vanno, dunque, affiancate costantemente e aiutate a cogliere queste grandi opportunità di crescita”.

Banche, Visco: nell’Ue non c’è “una Svb” né “una Credit Suisse”

Banche, Visco: nell’Ue non c’è “una Svb” né “una Credit Suisse”


Banche, Visco: nell’Ue non c’è “una Svb” né “una Credit Suisse” – askanews.it



Banche, Visco: nell’Ue non c’è “una Svb” né “una Credit Suisse” – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – In Europa e in Italia “non c’è qualcosa” di simile alla Silicon Valley Bank, né un conglomerato analogo al Credit Suisse. Lo ha assicurato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco rispondendo ad una domanda durante una audizione alla commissione Finanze della Camera.

“La specificità della banca (Svb) è evidente e, devo dire, la imprudenza della gestione relativa al passivo da noi non la riscontriamo. Forse ci sono state molto critiche alla invasività della Vigilanza bancaria in Europa, però questa in qualche modo è ciò che garantisce il più possibile, non può garantire tutto, la tenuta di queste banche, che sono diverse”, ha detto. “Così come sono diverse da noi (le banche) rispetto al Credit Suisse, perché – ha detto ancora Visco – la commistione di una buona banca commerciale e di una componente di banca di investimento a livello globale con molte insufficienze da noi non c’è”.

Milano-Cortina, cda approva all’unanimità budget al 2026

Milano-Cortina, cda approva all’unanimità budget al 2026


Milano-Cortina, cda approva all’unanimità budget al 2026 – askanews.it



Milano-Cortina, cda approva all’unanimità budget al 2026 – askanews.it


















Milano, 22 mar. (askanews) – Il consiglio di amministrazione della Fondazione Milano Cortina 2026, che si è riunito questo pomeriggio nella sede del comitato organizzatore presso la Torre Allianz a Milano, ha approvato all’unanimità il proprio budget al 2026. È quanto si legge in una nota. La Fondazione Milano Cortina 2026 sottolinea di avere “agito in questi ultimi tre mesi per individuare le azioni strategiche da attuare con l’obiettivo di mantenere quanto preventivato in sede di candidatura nel 2019”.

Nonostante l’impatto “della crisi pandemica e il successivo aumento dei costi su larga scala, gravati dal conflitto russo-ucraino, il budget dei prossimi Giochi olimpici invernali italiani, ad oggi, non si discosta infatti “da quello ipotizzato nel dossier di candidatura, all’intorno di 1,5 miliardi di euro”. “Il mantenimento di tale risultato – si sottolinea nella nota – sarà possibile solo attraverso un attento e costante lavoro di efficientamento dell’organizzazione in accordo con tutti gli stakeholder e con il supporto di Ioc e Ipc. Nei prossimi mesi, dunque, si intensificherà l’attività di revisione e di analisi di tutti gli step operativi che la Fondazione dovrà affrontare e dei livelli di servizio da erogare”.

Il lavoro del Consiglio odierno ha poi portato all’individuazione delle linee direttrici su cui agire nei prossimi tre anni, concentrandosi sull’ottimizzazione come priorità permanente da qui al 2026, in linea con l’Agenda Olimpica 2020+5, la New Norm e le raccomandazioni della Commissione di Coordinamento del Cio dopo Tokyo 2020. “Siamo entrati nella fase operativa di pianificazione. L’approvazione del Budget Lifetime 2026 è una buona notizia. Quella di Milano Cortina 2026, pur essendo una candidatura che utilizzerà oltre il 90% di impianti esistenti o temporanei, richiede degli interventi in tempi rapidi e il lavoro del Cda risulta – come sempre – davvero indispensabile” ha commentato il presidente del comitato organizzatore, Giovanni Malagò.

“Grazie all’impegno di tutti e al dialogo costante con gli stakeholder”, ha sottolineato il Ceo della Fondazione, Andrea Varnier, a margine del cda, “abbiamo avviato un’analisi strategica del Budget Lifetime e della sua ottimizzazione. A dispetto del contesto macroeconomico in cui operiamo e di cui siamo consapevoli, quello di oggi è un primo passo che ci dà energia per proiettarci in avanti concentrati sull’ambizioso lavoro che ci attende”.

Colazione di lavoro al Quirinale in vista del prossimo Consiglio Europeo

Colazione di lavoro al Quirinale in vista del prossimo Consiglio Europeo


Colazione di lavoro al Quirinale in vista del prossimo Consiglio Europeo – askanews.it



Colazione di lavoro al Quirinale in vista del prossimo Consiglio Europeo – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in vista del prossimo Consiglio europeo di Bruxelles, ha ricevuto oggi al Quirinale, nel corso della tradizionale colazione di lavoro, il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, il vice presidente del Consiglio dei ministri – ministro degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, il ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, e il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano.

Nel corso del tradizionale pranzo al Quirinale in vista del consiglio europeo gli esponenti del governo e la premier hanno illustrato al presidente della Repubblica i temi all’ordine del giorno della riunione di Bruxelles: innanzitutto l’Ucraina, sulla quale la posizione del governo rimane in linea con gli impegni internazionali, quindi la competitività, in particolare domani a Bruxelles si discuterà della normativa europea sulle materie prime critiche, della normativa sull’industria a zero emissioni e infine la revisione della disciplina in materia di aiuti di Stato. Infine il governo intende porre all’attenzione il tema dell’immigrazione con particolare riferimento alla situazione in Tunisia, su questo c’è una richiesta di intervento all’Europa per evitare che la situazione possa esplodere, il tema però verrà calendarizzato soltanto nel consiglio europeo di giugno.

Alla Bocconi l’ultima tappa del progetto educativo STEAM 4 Future

Alla Bocconi l’ultima tappa del progetto educativo STEAM 4 Future


Alla Bocconi l’ultima tappa del progetto educativo STEAM 4 Future – askanews.it



Alla Bocconi l’ultima tappa del progetto educativo STEAM 4 Future – askanews.it


















Milano, 22 mar. (askanews) – Si è conclusa oggi, con il modulo di Matematica dal titolo “La matematica delle intelligenze artificiali e del loro apprendimento”, la parte didattica del progetto educativo “STEAM 4 Future”, promosso da Boeing Italia e ScuolAttiva ONLUS in collaborazione con l’Università Bocconi, l’Università degli Studi di Siena, l’Università Federico II di Napoli e il Politecnico di Bari.

La lezione di oggi, che verrà replicata per altre scuole superiori in un modulo virtuale nella giornata di domani, è stata tenuta dai docenti della Bocconi di Milano direttamente nella prestigiosa sede dell’ateneo in Via Sarfatti. “Boeing è davvero molto orgogliosa di questo progetto, dei risultati ottenuti e del percorso didattico che i ragazzi e le ragazze hanno svolto nel corso di questi moduli STEAM”, ha dichiarato Angela Natale, Presidente di Boeing Italia e Managing Director per il Sud Europa. “Siamo grati alle università nostre partner, che hanno saputo conferire un livello didattico eccellente alla nostra offerta formativa. Non vediamo l’ora di coinvolgere altri studenti con modalità di engagement sempre nuove e avvincenti”.

“Le materie STEAM non solo sono decisive per lo sviluppo personale dei giovani, ma sono anche il cuore della futura crescita economica e competitiva del nostro Paese. Da queste materie dipendono le grandi sfide del futuro”, spiega Simona Frassone, President & Founder of ScuolAttiva Onlus. “Questa riflessione, che condividiamo con il sostenitore di questa iniziativa, Boeing, e il partner scientifico Bocconi, che ringraziamo per averci scelto, è la direttrice che guida il nostro agire da oltre vent’anni: partire dalla scuola, che rappresenta il motore del futuro, per valorizzare l’educazione dei giovani, ispirandoli a migliorare se stessi per cambiare il mondo che li circonda”. Una volta concluso il percorso di apprendimento didattico delle materie STEAM, il progetto concluderà la sua sesta edizione con due “Career Day” nel mese di aprile per tutti gli studenti coinvolti.

In totale, “STEAM 4 Future” ha visto la partecipazione attiva di 302 studenti e di 12 scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia. Dall’avvio nel progetto nel 2017 sono stati oltre 4.400 gli studenti coinvolti. Il progetto di PCTO “STEAM 4 Future”, nato nel 2017 da un’idea di Boeing e ScuolAttiva ONLUS, si inserisce perfettamente nell’impegno di responsabilità sociale d’impresa di Boeing. Le discipline STEAM (Science, Technology, Engineering, Arts and Maths) sono infatti fra i pilastri del Boeing Global Engagement (BGE), la divisione di Boeing che porta avanti, in tutto il mondo, progetti di Responsabilità Sociale d’Impresa in collaborazione con partner locali.

Nek torna in prima serata su Rai 2 con “Dalla strada al palco”

Nek torna in prima serata su Rai 2 con “Dalla strada al palco”


Nek torna in prima serata su Rai 2 con “Dalla strada al palco” – askanews.it



Nek torna in prima serata su Rai 2 con “Dalla strada al palco” – askanews.it



















Milano, 22 mar. (askanews) – Dopo il grande successo della prima edizione, da martedì 28 marzo Nek torna in veste di conduttore in prima serata su Rai 2 con “Dalla strada al palco”, lo show televisivo che per sei puntate porta in tv il variopinto mondo degli artisti di strada che si esibiscono e si raccontano davanti al pubblico in studio e ad alcuni ospiti vip.

Prodotto da Rai – Direzione Intrattenimento Prime Time in collaborazione con Stand by me, con la regia di Sergio Colabona, “Dalla strada al palco” rappresenta una grande festa e una preziosa vetrina per cantanti, musicisti e artisti di strada, offrendo loro la possibilità di esibirsi e di raccontarsi nella più grande piazza d’Italia, quella televisiva. Ospiti della prima puntata, nei panni dei cosiddetti “passanti importanti”, Andrea Delogu e Carlo Conti che affiancheranno il pubblico in studio nella scelta delle tre più belle performance tra i primi 13 partecipanti che si sfideranno. I tre migliori artisti della serata andranno direttamente in finale per aggiudicarsi il premio di miglior artista di strada d’Italia.

I busker condivideranno con il pubblico i loro talenti legati a ogni forma d’arte, dalla musica al canto, dalla danza alla giocoleria, e incanteranno i telespettatori con straordinarie esibizioni all’interno di uno studio che ricrea le gioiose atmosfere delle più belle piazze. Uno show ricco di emozioni e tanto divertimento già dalla prima puntata con artisti provenienti da tutta la penisola e non solo: dagli acrobati su pali oscillanti della Compagnia dei Folli al pianista Davide Stramaglia, che da anni suona nell’affollata metropolitana di Londra, dai giocolieri Giorgio Maria Laganà, Niccolò Nardelli e Giovanna Todisco fino al violinista Isaac Minert, dal vocalist, magazziniere nella vita, Joe Bless alla cantante Martina Zaghi, dal duo voce e violino Riccardo & Celine a quello composto dalla cantante lirica Naimana e dal ventriloquo Daniele, dal gruppi degli Street Sharks alla jug band No Funny Stuff che suona con strumenti autocostruiti, fino al sand artist Mauro Masi.

Ognuno di loro, oltre al proprio talento, porta con sé una storia personale, a volte commovente, altre volte eccentrica o divertente, ma che non manca mai di suscitare curiosità ed emozioni in chi l’ascolta. Tutto questo fa di “Dalla strada al palco” uno spettacolo autentico e la più grande festa degli artisti di strada in tv. Ad accompagnare gli artisti sul palco la band del Maestro Luca Chiaravalli.

“Dalla strada al palco” è un’idea originale di Carlo Conti, scritto da Emanuele Giovannini, Leopoldo Siano, Giona Peduzzi, Maria Grazia Giacente, Simona Iannicelli. Prodotto da Rai – Direzione Intrattenimento Prime Time in collaborazione con Stand by me, a cura di Daniela Di Mario e Tiziana Iemmo e – per Stand by me – di Francesco Sturlese. Produttore esecutivo Rai: Roberta Bellagamba. Produttore esecutivo Stand By Me: Claudia Santilio. La regia è di Sergio Colabona.

Pnrr, in Piemonte cinque stazioni di servizio a idrogeno

Pnrr, in Piemonte cinque stazioni di servizio a idrogeno



Pnrr, in Piemonte cinque stazioni di servizio a idrogeno – askanews.it



Pnrr, in Piemonte cinque stazioni di servizio a idrogeno – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Cinque dei 36 progetti finanziati dal Pnrr, per realizzare stazioni di rifornimento a base di idrogeno rinnovabile, sono in Piemonte. Un risultato che pone il Piemonte ai primi posti della graduatoria stilata dal ministero delle Infrastrutture, insieme a Veneto (8 progetti) e Lombardia (5 progetti) e segna un altro passo avanti per lo sviluppo della nostra Hydrogen valley. Le nuove stazioni di servizio a idrogeno saranno a Tortona, Arquata Scrivia e Belforte Ovada, nell’alessandrino, a Torrazza Piemonte, nel Torinese e a Vicolungo, nel Novarese. Il pacchetto per il Piemonte vale complessivamente 15,75 milioni di euro che saranno assegnati attraverso uno dei bandi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

“La filiera dell’idrogeno in Piemonte sta diventando realtà – dichiarano il presidente del Piemonte Alberto Cirio e l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati – La Regione ha scelto di raccogliere la sfida dell’idrogeno per i suoi benefici ambientali, ma anche per le prospettive di crescita economica e di nuovi posti di lavoro. Proprio in queste settimane, gli uffici regionali sono al lavoro per esaminare i progetti che si sono candidati per il bando che finanzia attività di produzione di idrogeno verde in aree dismesse. Il Piemonte – concludono Cirio e Marnati – vuole diventare l’Hydrogen valley d’Italia e può farlo grazie alle competenze tecnologiche e della ricerca, garantite da Università e Politecnico, grazie al livello di innovazione delle sue imprese e anche grazie alla sua posizione geografica, nel cuore dell’Europa”.