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Autore: Redazione StudioNews

Meloni: basta calunnie, dall’inizio del mio governo sono stati salvati 36.500 migranti

Meloni: basta calunnie, dall’inizio del mio governo sono stati salvati 36.500 migranti


Meloni: basta calunnie, dall’inizio del mio governo sono stati salvati 36.500 migranti – askanews.it



Meloni: basta calunnie, dall’inizio del mio governo sono stati salvati 36.500 migranti – askanews.it



















Milano, 22 mar. (askanews) – “Dall’inizio del mio mandato l’Italia ha salvato 36mila e 500 persone in mare, siamo stati lasciati da soli a fare questo lavoro e raccontare al cospetto del mondo, di fronte all’enorme sforzo che stiamo facendo che lasceremmo bambini morire è una calunnia non al governo ma nei confronti dello Stato italiano”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla Camera.

Una calunnia, ha rilanciato con impeto, “alle forze dell’ordine, all’intero sistema, o volete dire che ci sono uomini e donne delle forze dell’ordine che non salverebbero bambini se il governo dicesse loro di non farlo?”.

Siccità, Fontana: da Lombardia massimo impegno per preservare acqua

Siccità, Fontana: da Lombardia massimo impegno per preservare acqua



Siccità, Fontana: da Lombardia massimo impegno per preservare acqua – askanews.it



Siccità, Fontana: da Lombardia massimo impegno per preservare acqua – askanews.it



















Milano, 22 mar. (askanews) – “L’acqua è vita. Mai come oggi, con il tema della siccità e di tutto ciò che ne consegue, serve attenzione e responsabilità. È dunque necessario preservare questo bene. Da parte nostra, come Regione Lombardia stiamo mettendo in campo il massimo impegno nel settore agricolo e più in generale in ogni comparto produttivo”. Lo ha scritto sui social il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua.

“Troppo spesso non ci rendiamo conto quanto siamo fortunati nel poter aprire un rubinetto e usufruire dell’acqua. Anche in Lombardia, cambiamenti climatici e surriscaldamento del pianeta sono segnali evidenti per comprendere ancora di più che l’acqua deve essere un bene da utilizzare con raziocinio e senza sprechi nella vita di tutti i giorni. Mi raccomando, facciamone tutti un uso corretto” ha aggiunto.

Bricolo: sarà Vinitaly di servizio, sempre più rivolto a esigenze aziende

Bricolo: sarà Vinitaly di servizio, sempre più rivolto a esigenze aziende


Bricolo: sarà Vinitaly di servizio, sempre più rivolto a esigenze aziende – askanews.it



Bricolo: sarà Vinitaly di servizio, sempre più rivolto a esigenze aziende – askanews.it


















Milano, 22 mar. (askanews) – Conto alla rovescia per Vinitaly che dal 2 al 5 aprile ospiterà a Fieraverona più di 4mila aziende provenienti da tutta Italia e da più di 30 Paesi, e oltre mille top buyer (+43% sul 2022) da 68 nazioni selezionate. Presentata ufficialmente questa mattina al Centro congressi Fontana di Trevi a Roma, la 55esima edizione del salone internazionale dei vini e distillati si dipana lungo tre direttrici: business, internazionalizzazione e posizionamento.

“Sarà un Vinitaly di servizio e sempre più funzionale alle esigenze delle aziende che operano sui mercati” ha affermato il presidente di Veronafiere Spa, Federico Bricolo, parlando di “una evoluzione prevista dal piano industriale con l’obiettivo di potenziare ulteriormente l’identità e la centralità della manifestazione, oggi riconosciuta quale brand in grado di trainare la promozione del vino italiano a livello internazionale”. “Il risultato della campagna straordinaria di incoming realizzata quest’anno – ha evidenziato Bricolo – ci proietta verso il Vinitaly del futuro, leva per la competitività e la crescita di questo settore strategico del made in Italy”. Tra le 68 rotte di destinazione del vino italiano che convergeranno a Verona emergono, oltre alle consolidate piazze di Usa e Canada (complessivamente oltre 200 top client della domanda), i 17 Paesi dell’Asia, guidati da Cina (130 top buyer), Giappone, Corea del Sud ma anche Hong Kong e Singapore, i 12 dal Centro e Sud America, con Brasile e Argentina in testa, nove stati africani e una mappa europea a quota 26. “Abbiamo attuato un programma di investimenti eccezionali unitamente a importanti economie di scala per potenziare, già da questa edizione di Vinitaly, il panel di top buyer a Verona” ha aggiunto l’amministratore delegato della Spa fieristica, Maurizio Danese, sottolineando che “garantire business e nuove opportunità commerciali per le aziende espositrici è la nostra priorità di azione. Stiamo lavorando per avviare nuovi modelli di sviluppo per un Vinitaly più sempre più orientato sulla domanda internazionale e dal format efficientato”.

In contemporanea, sugli oltre 100mila mq netti di superficie espositiva tra padiglioni fissi e tensostrutture al completo, anche gli altri due saloni professionali, Enolitech con Vinitaly Design e Sol&Agrifood con B/Open e Xcellent Beers, che portano il totale espositivo in quartiere a più di 4.400 aziende. A fare da prologo a questo 55esimo Salone, Vinitaly OperaWine: la super degustazione con i 130 produttori portabandiera selezionati da Wine Spectator in calendario sabato 1 aprile alle ex Gallerie Mercatali, di fronte al quartiere fieristico. Confermate anche le principali aree tematiche: Vinitaly Bio; International wine hall; Vinitaly Mixology; Micro Mega Wines a cura del wine writer Ian D’agata con focus sulle produzioni di nicchia e a tiratura limitata; Taste and Buy, il matching con operatori selezionati dalla rete fieristica in collaborazione con i Consorzi di tutela; Tasting Express con le più importanti riviste internazionali di settore. Oltre 80 le degustazioni previste ad oggi dal calendario ufficiale della manifestazione.

Dal 29 marzo torna Rendez-vous, festival dedicato al cinema francese

Dal 29 marzo torna Rendez-vous, festival dedicato al cinema francese


Dal 29 marzo torna Rendez-vous, festival dedicato al cinema francese – askanews.it



Dal 29 marzo torna Rendez-vous, festival dedicato al cinema francese – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Dal 29 marzo al 3 aprile 2023 torna in Italia Rendez-vous, il festival dedicato al cinema francese. La manifestazione, alla sua XIII edizione, apre i battenti, come ogni anno, a Roma, al Cinema Nuovo Sacher, cuore del festival con proiezioni e incontri con i protagonisti del cinema francese. Sempre a Roma, l’Institut Français Centre Saint Louis accoglie i film destinati ai più piccoli, poi il festival si mette in viaggio, con una sezione speciale che ritroveremo alla Cineteca di Bologna, al Cinema Massimo di Torino, agli Institut Français di Milano e di Palermo.

Il più prestigioso evento cinematografico italiano dedicato al cinema francese, nasce da un’iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, è realizzato dall’Institut français Italia, co-organizzato con Unifrance, l’organismo di promozione del cinema e dell’audiovisivo francese nel mondo. “Questo festival, così unico e prezioso, è una grande occasione di incontro e scambio tra gli artisti del cinema francese e quelli del cinema italiano – ha detto Christian Masset, ambasciatore di Francia in Italia – è un grande momento di unione e di ritrovamento, che ci fa sognare ma anche riflettere sulla nostra società e le sue sfide. Questa edizione è testimone di un cinema giovane, travolgente, indipendente e vario, che porta un messaggio positivo per le future generazioni”. La XIII edizione nasce all’insegna di un cinema libero e umanista: è proprio la libertà il motore delle scelte stilistiche dei suoi autori e insieme il messaggio trasmesso dalle opere presenti nella selezione. Il programma di quest’anno vede opere che mescolano intimo e politico, storie dai grandi personaggi, per lo più femminili, che sono motore e acceleratore del cambiamento. Il film d’apertura è “Mon crime – La colpevole sono io” di François Ozon, una commedia poliziesca dal cast stellare: Nadia Tereszkiewicz, Rebecca Marder, Isabelle Huppert, Fabrice Luchini, Dany Boon e André Dussolier. Ozon, accompagnato dalle protagoniste Nadia Tereszkiewicz e Rebecca Marder, presenterà il film – in anteprima italiana – il 29 marzo a Roma al Cinema Nuovo Sacher. Il film arriverà in sala il 25 aprile distribuito da Bim distribuzione.

Ospite d’onore di questa XIII edizione, un’icona del cinema internazionale: Isabelle Huppert. L’attrice sarà a Roma con due film: “La syndicaliste” di Jean-Paul Salomé e “Mon crime” di François Ozon. L’attrice, al fianco del regista Jean-Paul Salomé e del compositore della colonna sonora Bruno Coulais, presenterà “La syndicaliste”, film selezionato nella sezione Orizzonti di Venezia 79 che trae ispirazione dall’affaire Kearney e racconta la storia vera di Maureen Kearney, una battagliera rappresentante sindacale della centrale nucleare di una multinazionale francese. Il film sarà in sala in autunno con I Wonder pictures. Il cinema di questa edizione ha vocazione per il viaggio. Che il terreno esplorato sia geopolitico, familiare o esistenziale, poco importa. L’esplorazione non promette scoperte, ma cerca senso e consapevolezza nell’ineffabilità del tempo presente. Alain Guiraudie, il regista più libero e audace del cinema francese sarà al Festival con il suo ultimo lungometraggio “Viens je t’emmène”, presentato in apertura nella sezione Panorama della Berlinale 72 e alla 41° edizione del TFF.

Inoltre, Arnaud Desplechin torna al Rendez-vous per presentare, in anteprima italiana, “Frère et Sœur – Fratello e Sorella”, con cui segna un nuovo capitolo dedicato alla riscrittura del suo romanzo intimo, una radiografia luminosa e sottile dei conflitti familiari. Tra i tanti film in programma, arrivano a Roma “Le Lycéen | Winter Boy di Christophe Honoré, “Pacifiction – Tourment sur les îles” di Albert Serra, “Plus que jamais” della regista franco-tedesca Emily Atef. Torna il focus dedicato alla commedia francese, tra i titoli c’è anche “Les Cyclades” di Marc Fitoussi. Inoltre, l’Institut français Centre Saint-Louis ospita lo speciale Rendez-vous destinato ai più piccoli. Una ventata di buonumore concentrata nei due titoli presentati, entrambi in anteprima italiana: “Le Petit Piaf di Gérard Jugnot e “Le Nouveau Jouet” di James Huth.

Al via domani il Ramadan, mese sacro per oltre 1,9 mld musulmani

Al via domani il Ramadan, mese sacro per oltre 1,9 mld musulmani


Al via domani il Ramadan, mese sacro per oltre 1,9 mld musulmani – askanews.it



Al via domani il Ramadan, mese sacro per oltre 1,9 mld musulmani – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Sono oltre 1,9 miliardi i musulmani che osserveranno da domani il Ramadan, il mese più sacro per gli islamici.

I musulmani seguono un calendario lunare composto da 12 mesi in un anno di 354 o 355 giorni. L’avvistamento in Arabia Saudita della nuova luna crescente segna l’inizio del Ramadan, il nono mese del calendario islamico. Come ricorda al Arabiya, si ritiene sia il mese in cui venne rivelato il Corano al profeta Maometto. Per i fedeli musulmani è il mese del digiuno e della spiritualità. Il digiuno dall’alba al tramonto durante il Ramadan è uno dei cinque pilastri dell’Islam ed è obbligatorio per tutti i musulmani sani. Sono esentati i bambini piccoli, le persone malate, i viaggiatori e le donne in stato di gravidanza.

Studio: vino primo tra le “4A” del made in Italy per saldo commerciale

Studio: vino primo tra le “4A” del made in Italy per saldo commerciale


Studio: vino primo tra le “4A” del made in Italy per saldo commerciale – askanews.it



Studio: vino primo tra le “4A” del made in Italy per saldo commerciale – askanews.it


















Milano, 22 mar. (askanews) – L’industria vinicola italiana vale 31,3 miliardi di euro, impegna 530mila aziende con circa 870mila addetti, e con 7,4 miliardi di euro di esportazioni nette nel 2022 si colloca al primo posto per livello del saldo commerciale del made in Italy delle “4A” (abbigliamento, alimentare, arredamento e automazione) che vale ogni anno circa 200 miliardi di euro. Una scalata, quella del prodotto agricolo italiano più richiesto nel mondo, partita dal quarto posto del 2011 sino alla performance di oggi, con il sorpasso su altri comparti icona del lifestyle italiano. E’ quanto emerge dall’analisi illustrata questa mattina a Roma dall’Osservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia in occasione della conferenza stampa del 55esimo Salone internazionale del vino e dei distillati che si terrà Verona dal 2 al 5 aprile.

“Il contributo del vino non si limita alla filiera agroalimentare ma si allarga al made in Italy nel suo insieme” hanno sottolineato Carlo Flamini di Unione italiana vini (Uiv) e Giuseppe Schirone di Prometeia presentando la ricerca, mentre l’ad di Veronafiere, Maurizio Danese, ha spiegato che “troppo spesso il vino non è considerato dalla comunità economica per la sua reale dimensione”. “Il settore, con le sue imprese, è cresciuto ed ha affinato la propria managerialità fino a diventare un capitale strategico del prodotto Italia” ha proseguito, aggiungendo che “siamo convinti che il vino sia una ricchezza straordinaria per l’Italia e che, come testimoniano i numeri presentati nel rapporto, la strada per l’ulteriore crescita debba necessariamente passare dall’export”. La ricerca spiega che la filiera “core” del vino (coltivazione-produzione e vendita-distribuzione) vale 26,2 miliardi di euro (16,4 la parte produttiva e 9,8 le vendite al dettaglio-ingrosso), impiega 836mila addetti con un numero di aziende pari a 526mila. La filiera “correlata” (tecnologie e macchinari per vigneto, cantina e controllo qualità/certificazioni) conta circa 1.850 aziende, con 34mila addetti, per un fatturato di 5,1 miliardi di euro. Sommando insieme i canali diretti e indiretti della filiera “core”, in Italia il segmento Horeca-ingrosso-enoteche detiene una quota del 58% sul totale, seguito dal 25% della Gdo e dal 18% delle vendite dirette in cantina. La filiera “correlata” conta sulla parte vigneto con attrezzature per l’impianto, fitofarmaci, fertilizzanti, imprese per la meccanizzazione (10.200 addetti, 2 miliardi di euro); la cantina, composta da aziende produttrici di macchine e attrezzature per la trasformazione, vinificazione, imbottigliamento oltre alle materie prime secche (20mila addetti, 2,9 miliardi di euro); il controllo qualità (3.500 addetti, 150 milioni di euro). In Italia ci sono 29,4 milioni di consumatori di vino (55% della popolazione), di questi il 42% è quotidiano. La crescita media annua dei consumatori fino a 44 anni (il 34% del totale) è diminuita del 2,1% dal 2008 al 2021.

Il rapporto ricorda una volta di più come il tratto caratteristico dell’industria enologica sia il suo livello di internazionalizzazione. Con 7,9 miliardi di euro esportati nel 2022, le vendite estere hanno toccato il massimo storico, generando oltre il 54% del fatturato settoriale e confermando l’industria vinicola nettamente in testa al ranking dell’export dei settori alimentari. Un risultato ottenuto al termine di un decennio in cui, con una crescita cumulata prossima all’80%, il settore è risultato uno dei principali attori dell’accelerazione complessiva dell’export alimentare italiano. Senza il contributo del vino, che ha una propensione all’export doppia rispetto agli altri alimentari e bevande (54,5% vs 27,3%), l’avanzo commerciale dell’alimentare sarebbe inferiore del 64%. Secondo l’analisi dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia, questa naturale vocazione all’export determina anche un ruolo di “apripista” a beneficio degli altri comparti dell’agroalimentare. Si stima infatti che, negli ultimi 15 anni, ad ogni punto in più di crescita delle esportazioni di vino sia associata, due anni dopo, una crescita di 0,8 punti percentuali in media per gli altri prodotti alimentari. Non mancano i rischi per un comparto che, rispetto all’alimentare nel suo complesso, è più esposto alle oscillazioni cicliche dettate dalla congiuntura e/o da fattori esogeni. In particolare, secondo il rapporto presentato oggi sarà cruciale la capacità di misurarsi con le sfide poste dal cambiamento climatico: per far fronte ai “rischi di transizione” (investimenti necessari per sostenere i percorsi verso la sostenibilità), ad esempio, la filiera vitivinicola potrebbe dover destinare, su base annua, risorse pari a circa lo 0,7% del proprio fatturato da qui al 2050. Per un controvalore di oltre 100 milioni di euro l’anno e un investimento complessivo di circa 2,7 miliardi di euro.

Siccità, Rocca: sarà tema al centro della nostra azione nel Lazio

Siccità, Rocca: sarà tema al centro della nostra azione nel Lazio



Siccità, Rocca: sarà tema al centro della nostra azione nel Lazio – askanews.it



Siccità, Rocca: sarà tema al centro della nostra azione nel Lazio – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – “Oggi è la Giornata Mondiale dell’Acqua istituita dalle Nazioni Unite, ‘World Water Day’. Cittadini, imprese, istituzioni devono considerare l’acqua sempre più come un bene comune globale, intervenendo in maniera radicale sugli sprechi idrici, promuovendo buone pratiche e comportamenti virtuosi”. Lo dice il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

“L’imponente fenomeno dei cambiamenti climatici, infatti, genera feroci disuguaglianze, colpendo non solo le comunità più fragili. Anche la situazione nel nostro Paese è preoccupante – sottolinea Rocca – tre milioni e mezzo di italiani, infatti, rischiano di avere l’acqua razionata dal rubinetto di casa. Da Presidente della Regione Lazio posso assicurare che questi temi saranno al centro della nostra azione di Governo. L’acqua è vita. Rispettarla, evitando sprechi e dispersioni, è un imperativo a cui la nostra Regione non intende sottrarsi”.

Minori, Ismu: quelli stranieri tre volte più a rischio di violenza

Minori, Ismu: quelli stranieri tre volte più a rischio di violenza


Minori, Ismu: quelli stranieri tre volte più a rischio di violenza – askanews.it



Minori, Ismu: quelli stranieri tre volte più a rischio di violenza – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Dei circa 402 mila minorenni che risultavano presi in carico dai Servizi Sociali al 31 dicembre 2018 (ultimi dati disponibili), 77.493 lo erano per qualche forma di maltrattamento: quindi 193 minorenni ogni 1.000 in carico ai Servizi risultavano essere maltrattati. La percentuale di minorenni stranieri in carico ai Servizi Sociali per maltrattamento era, invece, tre volte maggiore rispetto a quella dei minorenni italiani: su 1.000 minorenni, 23 sono stranieri e 7 italiani. Questo il dato, secondo una indagine di AGIA, CISMAI e Terre des Hommes, rilanciata dalla Fondazione ISMU ETS, che ha promosso per questo, venerdì prossimo a Milano una conferenza dal titolo: “Prevenire e contrastare la violenza sui minori stranieri: il progetto Remì”, presso Camera di Commercio meneghina. Il convegno costituisce, spiegano i promotori, “non solo un momento di confronto tra rappresentati delle istituzioni, esperti e mondo del Terzo Settore, ma anche l’occasione per presentare i risultati di “Remì – Reti per il contrasto alla violenza sui minori migranti”,un progetto finanziato con il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione”.

Quello della violenza sui minori, infati, è un triste fenomeno che risulta in aumento rispetto a quello rilevato nelle precedenti indagini dell’Autorità Garante per l’Infanzia e per l’Adolescenza. “Le ragioni di tale sbilanciamento – spiega Ismu – potrebbero essere diverse: da un lato si ipotizza una maggior attenzione da parte dei servizi sociali e delle istituzioni a riconoscere e denunciare i segnali di maltrattamento anche all’intero dei nuclei familiari stranieri; dall’altro potrebbe pesare, in alcuni casi, l’applicazione di metodi educativi che replicano quanto avviene nei paesi di origine, ma che in Italia non sono assolutamente ammissibili”. La violenza sui minori, secondo le realtà sociali, “rappresenta una delle problematiche più urgenti e gravi del nostro tempo. Una piaga sociale – si sottolinea – che colpisce indiscriminatamente bambini e adolescenti di tutte le etnie, culture, classi sociali e livelli di istruzione, con conseguenze drammatiche sulla loro crescita e sul loro futuro”. Un impatto, quello della violenza, poi, che risuta “particolarmente grave” nei casi in cui i minori hanno un background migratorio, “sia poiché vivono in una condizione di particolare vulnerabilità perché spesso vittime anche di discriminazioni, pregiudizi e marginalizzazione, sia perché hanno più difficoltà nell’accedere ai servizi di sostegno e protezione”. Le famiglie immigrate risultano poi “più vulnerabili” in quanto spesso hanno una scarsa conoscenza del sistema italiano di garanzia del minore e una cultura dei suoi diritti diversa e, in alcuni casi, meno attenta a diritti considerati secondari (diritto al gioco, all’ascolto, alla partecipazione). “In questo quadro di complessità, i servizi – aggiunge ISMU – sono tenuti a garantire il diritto di ogni minore, quale che sia la condizione giuridica o la nazionalità, ad essere protetto da forme di violenza e maltrattamento, ma non sempre sono dotati delle competenze necessarie per rilevare, decodificare e affrontare situazioni critiche in famiglie di diversa tradizione culturale”. Ed è proprio in questo contesto che si inserisce il progetto Remì, che mira a prevenire e contrastare la violenza sui minori con background migratorio, rafforzando in chiave interculturale il sistema di prevenzione e di contrasto e potenziando la rete dei servizi, per creare un modello innovativo basato su pratiche e metodologie sperimentali da diffondere a livello nazionale. Il percorso implementato all’interno del progetto Remì nasce infatti con l’obiettivo di sviluppare negli operatori di servizi sociali, sanitari, educativi, competenze utili per la prevenzione e il contrasto della violenza sui minori migranti.

Università migliori al mondo,Sapienza prima in studi classici

Università migliori al mondo,Sapienza prima in studi classici


Università migliori al mondo,Sapienza prima in studi classici – askanews.it



Università migliori al mondo,Sapienza prima in studi classici – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Il sistema universitario italiano sale nelle classifiche internazionali. Secondo la tredicesima edizione del QS World University Rankings by Subject, compilata dagli analisti della formazione universitaria mondiale di QS Quacquarelli Symonds, 56 università italiane ottengono 530 piazzamenti (+39 rispetto all’edizione 2022) nelle 54 discipline accademiche che compongono la classifica (incluse tre nuove rispetto alla scorsa edizione: Scienza dei Dati, Marketing e Storia dell’Arte) e 96 piazzamenti (+2 rispetto alla scorsa edizione) nelle classifiche delle cinque macro aree di di studio (Arti e scienze umane, Ingegneria e tecnologia, Scienze della vita, Scienze naturali e Scienze sociali).

L’Italia è la settima nazione al mondo per numero di posti in classifica (dopo USA, Regno Unito, Cina, Australia, Germania e Canada): quest’anno la performance complessiva migliora del 6.8% e inoltre si riaggiudica un primato mondiale grazie a La Sapienza – Università di Roma che si conferma la migliore al mondo in “Studi Classici e Storia Antica”. Le università italiane con il maggior numero di posti in classifica sono La Sapienza di Roma (43, +20.9%), seguita da Alma Mater Studiorum-Università di Bologna (44, +13.3%) e dall’Università di Padova (32, +25%); il Politecnico di Milano vanta il maggior numero di piazzamenti tra i top 10, 20 e 50 mentre l’Università di Bologna tra i top 100 e i top 200. Tra le Università con almeno cinque posti in classifica, Luiss Guido Carli è quella che migliora di più, con una crescita del 60%.

Tra i Paesi UE, l’Italia è seconda per numero di piazzamenti in classifica, dopo la Germania; seconda per numero di posti in classifica tra i primi dieci al mondo, dopo i Paesi Bassi; seconda anche per il numero di piazzamenti tra i top 100 e top 200 al mondo (solo la Germania ne ottiene di più); è quinta per il miglioramento della performance rispetto allo scorso anno (seconda se si considerano solamente le nazioni con almeno 10 università classificate). Le discipline accademiche con il maggior numero di Dipartimenti universitari italiani classificati sono Medicina, Fisica e Astronomia, e Biologia.

Sav

Marco Mengoni live in quattro città europee

Marco Mengoni live in quattro città europee


Marco Mengoni live in quattro città europee – askanews.it



Marco Mengoni live in quattro città europee – askanews.it


















Milano, 22 mar. (askanews) – Un nuovo viaggio oltre confine attende Marco Mengoni ad aprile con un inedito live in quattro importanti città europee: il 24 aprile a Parigi, il 25 aprile a Bruxelles, il 27 aprile a Francoforte e il 29 aprile a Zurigo, per poi approdare a Liverpool il 13 maggio per rappresentare l’Italia con DUE VITE alla finale dell’Eurovision Song Contest 2023, trasmessa in diretta su Rai1, che vede coinvolti cantanti da ben 37 paesi diversi.

Una serie di show unici che rappresentano una ulteriore conferma del percorso straordinario di questi ultimi due anni del cantautore, che lo vedrà così esibirsi, oltre che nei principali stadi italiani quest’estate – con il gran finale live il 15 luglio al Circo Massimo a Roma – anche in alcune delle città di riferimento della scena musicale europea questa primavera. È infatti atteso il 24 aprile a Parigi (La Cigale), il 25 aprile a Bruxelles (Ancienne Belgique), il 27 aprile a Francoforte (Batschkapp) e infine il 29 aprile a Zurigo (Komplex 457). I biglietti sono disponibili dalle ore 10.00 di venerdì 24 marzo su www.livenation.it/artist-marco-mengoni-565055#international

Marco Mengoni – attualmente impegnato in studio per la realizzazione del prossimo disco in uscita prima dell’estate – è pronto a rappresentare l’Italia con DUE VITE al prossimo Eurovision Song Contest 2023, brano che continua ad essere tra i più amati del pubblico ad oltre un mese dalla vittoria alla 73esima edizione del Festival di Sanremo. DUE VITE ha, infatti, raggiunto in pochissimo tempo il disco di platino e, ad oggi, sono oltre 37 milioni le visualizzazioni del videoclip ufficiale. Dopo aver debuttato al primo posto di tutte le classifiche streaming e download italiane, al 49# nella classifica global di Spotify e aver totalizzato oltre 70 milioni di stream audio/video, rimane stabile ai vertici delle top chart dei singoli più scaricati in Italia. Nella settimana di lancio, il brano è anche entrato in 54 classifiche di iTunes: al primo posto in Italia, Svizzera, Slovenia e Lussemburgo e in top10 in Belgio, Francia, Germania, Romania, Spagna e Slovacchia. Due Vite è inoltre al vertice delle classifiche di Shazam e dei brani di Sanremo più popolari su TikTok, oltre ad essere stato decretato da EarOne come il brano più radiofonico tra le canzoni in gara al Festival di Sanremo.

A dieci anni dalla prima partecipazione all’Eurovision Song Contest a Malmö nel 2013 con “L’essenziale” – brano certificato quattro volte disco di platino – Marco Mengoni è pronto a tornare su quel palco e a condividere l’energia e la forza di DUE VITE (in una versione riarrangiata per questa occasione unica). Due Vite (Epic Records Italy / Sony Music Italy) parla di rapporti, mettendo al centro la relazione più intima, quella con se stessi. Un invito ad affrontare la vita con onestà, senza rimpianti e senza pensare a cosa dovremmo o vorremmo essere, ad accettare anche gli errori come momenti di crescita. Un racconto molto serrato con due livelli di lettura: un racconto onirico, ricco di immagini e figure legate all’inconscio, che si mischia a scene e dettagli molto realistici, autobiografici. Questo brano rappresenta una riflessione sulla necessità di affrontare la vita godendosi realmente ogni attimo, da quelli di noia anche solo apparente ai sentimenti più accesi, perché tutti sono parte della nostra esistenza.

Il brano è scritto dallo stesso Mengoni con Davide Petrella e Davide Simonetta; la produzione del brano è di E.D.D. e Simonetta. 13 anni di carriera, 7 album in studio, 69 dischi di platino, oltre 1.8 miliardi di stream audio/video e 9 tour live per Marco Mengoni alla vigilia dell’imminente tournée all’estero e della partecipazione all’Eurovision 2023, che rappresentano un ulteriore trionfo di questi ultimi due fortunatissimi anni di traguardi, iniziati con la pubblicazione di Materia (Terra) a dicembre 2021 – primo album del progetto discografico MATERIA – proseguiti con due imperdibili show negli stadi di Milano e Roma la scorsa estate e ad una serie di palazzetti sold out in autunno insieme all’uscita dell’album Materia (Pelle) e alla vittoria del 73° Festival di Sanremo con il brano “Due Vite”, il primo tassello dell’ultimo capitolo della trilogia discografica (già triplo platino), la cui uscita è prevista prima della partenza del live estivo. Infatti, Marco Mengoni ha dato appuntamento al suo pubblico, oltre che nelle principali città europee, anche nei più importanti stadi italiani, di cui sono già sold out le date di Salerno (24 giugno), Bari (28 giugno), Bologna (1 luglio) e Milano (8 luglio). Il tour inizierà con la data zero in programma a Bibione (17 giugno) e toccherà anche le città di Padova (20 giugno) e Torino (5 luglio) prima del gran finale live, di cui sono stati venduti oltre 25mila biglietti solo nelle prime 24 ore, il 15 luglio al Circo Massimo a Roma (15 luglio). Un evento unico ed eccezionale in una location deputata ai grandi happening che chiuderà la sua fortunatissima prossima stagione live estiva. Il tour è organizzato e prodotto da Live Nation. I biglietti per la data al Circo Massimo e per le date di Bibione, Padova e Torino sono disponibili su www.ticketone.it, www.ticketmaster.it, www.vivaticket.com Radio Italia è la radio partner del tour.