Roma, 21 mar. (askanews) – La polizia metropolitana di Londra è istituzionalmente razzista, sessista e omofoba e potrebbe avere tra i propri ranghi altri agenti come l’assassino Wayne Couzens. E’ quanto è emerso dal rapporto redatto da Louise Casey, membro della Camera dei Lord, al termine di un anno di indagine scattata dopo il sequestro, lo stupro e l’omicidio di Sarah Everard avvenuto nel 2020 da parte di Couzens. Mentre era in corso l’indagine, ricorda l’emittente Sky News, un altro agente di polizia, David Carrick, è stato condannato per una serie di stupri. Nel rapporto di 363 pagine sono raccolte le prove di un bullismo diffuso, atteggiamenti razzisti e “omofobia profondamente radicata” nella forza di polizia londinese, che necessita di una “revisione completa”. Perchè alla domanda se sia possibile che ci siano oggi altri agenti come Couzens e Carrick, Casey ha risposto: “Non posso assicurare che non sia così”.
Roma, 21 mar. (askanews) – L’eventuale euro digitale non sarà “programmabile” o con un uso vincolato “a tempo”, non avrà il pieno anonimato dei contanti, anche se potrebbe esserne creata una versione con privacy rafforzata (che al momento la Bce chiama “cash plus”). La ha riferito la presidente della Bce, Christine Lagarde nel corso di un convegno della Banca dei regolamenti internazionali, in cui ha anche sostenuto che i timori sulla privacy e sull’ipotesi che la banca centrale possa trasformarsi in una specie di Grqnde Fratello sono “mal riposti”. E che andrebbero piuttosto indirizzati sulle big tech.
“La gente è particolarmente preoccupata per la sua privacy. C’è l’ansia per una Banca centrale Big Brother, non penso che siano preoccupazioni molto fondate. Una banca centrale – ha detto Lagarde – non ha nessun interesse a usare i dati personali dei clienti delle banche”. “Le banche sono gli intermediari naturali e con un euro digitale opererebbero sulla base di quello che sarebbe richiesto contro il riciclaggio il finanziamento al terrorismo e le regole in generale. La banca centrale non è interessata ai dati e non vuole monetizzarli. Invece ci sono alcune grandi compagnie che sono interessate nella raccolta, la gestione e l’analisi dei dati su vasta scala, per monetizzarli. Quindi penso che l’ansia sia mal riposta rispetto alla Banca centrale e dovrebbe essere più concentrata sull’uso che si fa dei dati personali da parte di alcune grandi compagnie tecnologiche”.
Quanto a alcuni aspetti chiave del contante, l’euro digitale “non sarà mai totalmente anonimo e la protezione della privacy non sarà mai come sul contante. Ed è la ragione per cui il contante ci sarà sempre, se la gente vuole usare il contante su alcune transazioni deve esserci. Ma sarà piuttosto vicino alla completa neutralità. Stiamo anche valutando opzioni come il ‘cash plus’ a cui, su somme limitate potremmo dare un anonimato simile al contante. Lo verificheremo prima di ottobre”, quando il Consiglio direttivo della Bce deciderà se portare avanti i preparativi per la valuta digitale. “Voglio però tracciare un confine chiaro sul concetto di programmabilità. Per noi l’emissione di una valuta digitale, che sarebbe valuta della Banca centrale non sarebbe programmabile: non sarebbe emessa con alcuna limitazione sull’uso e sulla tempistica”, ha affermato la presidente. “Quelli che possono fare questo sono gli intermediari, le banche commerciali. E’ la loro attività e lo sanno come fare. Un euro se è contante o digitale non può essere programmabile”, ha concluso.
Roma, 21 mar. (askanews) – Sono cinque le risoluzioni presentate in aula al Senato sulle comunicazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo: la prima è quella di Azione-Italia viva, prima firmataria la capogruppo Raffaella Paita; la numero 2 è quella dei gruppi di maggioranza, primo firmatario Giulio Terzi di Sant’Agata (FdI), presidente della commissione Politiche Ue di palazzo Madama; la numero 3 è quella del Pd, prima firmataria la capogruppo Simona Malpezzi; la quarta risoluzione è di AVS, primo firmatario il presidente del gruppo misto Peppe De Cristofaro; la quinta, presentata dal M5S, porta come prima firma quella della capogruppo Barbara Floridia.
Roma, 21 mar. (askanews) – “Sento accuse inaccettabili”, ad esempio “la collega Rojc che dice: ‘come fate a presentarvi in Europa avendo sulla coscienza quanto accaduto a Cutro e in Libia’? La mia coscienza è perfettamente a posto, spero lo possa dire anche chi usa le morti di questa povera gente per fare propaganda. La mia coscienza è perfettamente in ordine”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella sua replica in Senato dopo il dibattito in vista del Consiglio europeo.
Milano, 21 mar. (askanews) – Coca-Cola Hbc Italia, imbottigliatore dei prodotti a marchio The Coca-Cola Company sul territorio nazionale, ha nominato Paolo Eminente plant manager dello stabilimento di Nogara, nel Veronese. Paolo Eminente avrà il compito di guidare lo stabilimento, presente sul territorio da oltre 40 anni, con particolare attenzione al miglioramento della performance produttiva e di sostenibilità, oltre che allo sviluppo del personale in forza.
Eminente, 45 anni, di Legnago (VR), ha avviato la sua carriera in Coca-Cola HBC Italia nel 1997, prima all’interno del reparto qualità e poi nel manufacturing, fino a ricoprire la posizione di production manager. Dal 2016 ha proseguito il suo percorso al di fuori dei confini del Veneto, prima come environment manager e successivamente come Engineering Manager, fornendo il suo contributo a numerosi progetti, tra cui la rinascita dello stabilimento di Coca-Cola HBC di Gaglianico (BI) diventato un innovativo impianto per la produzione di preforme in plastica riciclata (rPET). “Sono felice di tornare a Nogara e realizzare il sogno che avevo quando, diciannovenne, ho avuto il mio primo impiego in azienda. Ho visto negli anni crescere lo stabilimento e le sue persone che sono oggi un fiore all’occhiello non solo in Italia, ma anche all’interno del gruppo Coca-Cola Hbc – commenta Eminente – Metterò a disposizione tutte le mie competenze e il mio entusiasmo per consolidare le ottime performance del sito, soprattutto in ambito di sostenibilità”.
Roma, 21 mar. (askanews) – A meno di due mesi dalla settima edizione del RIFF – Riviera International Film Festival 2023, sono stati svelati i primi ospiti della manifestazione che si terrà, come ogni anno, nella cornice della Baia del Silenzio, a Sestri Levante dal 9 al 14 maggio. L’attrice britannica Emily Mortimer (Notting Hill, Shutter Island, Hugo Cabret, Match Point, Lars e una ragazza tutta sua) sarà il presidente di giuria di quest’anno. Tra le masterclass, il musicista e produttore Moby, la sceneggiatrice Ludovica Rampoldi e la regista e sceneggiatrice Francesca Comencini, quest’ultima assieme allo scenografo Paki Meduri.
Il RIFF valorizza da sempre il cinema giovane a partire dal concorso principale riservato ai migliori registi under 35. L’edizione 2023 vedrà un’intera giornata dedicata ai nuovi talenti del cinema italiano. In un panel aperto al pubblico, saliranno sul palco del RIFF Aurora Giovinazzo (Freaks Out), Ludovica Martino (Mio fratello, mia sorella), Giancarlo Commare (Maschile singolare) e Filippo Scotti (È stata la mano di Dio). Altri due panel saranno, invece, dedicati a due serie di grande successo: Mare Fuori con i suoi giovani interpreti e Blanca con Maria Chiara Giannetta. Tra le tante proiezioni, Marco Bocci presenterà in anteprima il suo film da regista La Caccia.
Roma, 21 mar. (askanews) – “Stiamo concludendo una verifica fiscale nei confronti di una grande multinazionale che opera nel settore dei social”. Lo ha annunciato il comandante generale della Guardia di finanza, Giuseppe Zafarana. “Con l’Agenzia delle Entrate – ha aggiunto Zafarana – abbiamo pensato e condiviso un rilievo che sarà particolarmente significativo a fini dell’Iva”.
“Perché, in sostanza, cosa accade?”, ha continuato Zafarana. “Io multinazionale metto a tua disposizione una piattaforma sulla quale tu puoi usufruire di certi servizi, ad esempio di comunicazione con altri soggetti, ma in cambio utilizzo i tuoi dati e questa è un’operazione rilevante ai fini dell’imposta sul valore aggiunto”. “Si tratta di un tema – ha concluso Zafarana – solo in parte esplorato e da arricchire, che andrà affrontato in chiave internazionale in modo più pregnante di quanto sia avvenuto finora”.
Roma, 21 mar. (askanews) – Anziani narcotizzati, rapinati e derubati. E’ successo decine di volte, a Roma, tra il settembre 2022 e marzo 2023. Responsabili delle azioni violente sono state ritenute responsabili due donne nei cui confronti nelle ultime ore i carabinieri della Compagnia di Trastevere, su delega della Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, è stata portata avanti dai militari dell’Arma partendo da una rapina avvenuta il 9 settembre 2022 nei confronti di un novantenne, in zona Bravetta.
Nella circostanza una donna, dopo aver avvicinato con una scusa il vecchino in strada ed averlo convinto a rientrare a casa in sua compagnia, lo ha narcotizzato con una bevanda con dentro, probabilmente stupefacente o altro narcotico, e, approfittando del suo stato di confusione gli portava via il bancomat, i soldi in contante e il telefono cellulare, per evitare potesse chiamare i soccorsi. Nella circostanza l’anziano, probabilmente a causa dell’età e dell’eccessivo uso di narcotico è rimasto addormentato a letto per circa due giorni. A dare l’allarme sono stati i familiari, preoccupati poiché non riuscivano in alcun modo a contattarlo. All’interno dell’abitazione della vittima, trovata in completo stato confusionale al punto di non essere in grado di interloquire o riferire circostanze utili alle indagini, i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Trastevere hanno rinvenuto una ricetta medica e lo scontrino di una farmacia della zona dove l’anziano era stato in precedenza. Passando al setaccio le immagini delle telecamere della farmacia e di altri esercizi commerciali del quartiere i carabinieri sono riusciti a ricostruire la fase di adescamento della vittima e ad individuare il veicolo in uso alle indagate.
Gli accertamenti che sono seguiti, con l’analisi del traffico telefonico e telematico, verifiche sui sistemi di video sorveglianza degli istituti di credito e attività di osservazione e pedinamento, ha consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico delle due donne indagate in ordine a ulteriori 10 casi di rapina ed 1 caso di furto in abitazione, tutti oggetto di contestazione e posti a fondamento del provvedimento cautelare che è stato a loro notificato, tutti con il medesimo modus operandi. La parte fondamentale dell’azione criminale – si aggiunge – era quella dell’adescamento della vittima, attraverso un’attenta attività che poteva durare anche settimane e che spesso si concretizzava con l’offerta di doni. Ad esempio durante il mese di dicembre la stella di Natale, Lo scopo di tutto era carpire la fiducia dell’anziano ed ottenere l’accesso all’interno della sua abitazione. Le indagate prestavano molta attenzione a far sparire qualsiasi traccia del loro passaggio, compresi i contenitori nei quali veniva disciolto il narcotico somministrato alla vittima.
Il valore complessivo dei gioielli e denaro asportato alle vittime ammonta, complessivamente, a circa 160 mila euro. In una delle rapine i carabinieri sono riusciti a recuperare anche le fedi nuziali sottratte ad una signora ottantenne, che le custodiva con amore in ricordo del marito defunto.
New York, 21 mar. (askanews) – Il segretario al Tesoro Janet Yellen ha dichiarato martedì che il governo è pronto a fornire ulteriori garanzie sui depositi se la crisi bancaria dovesse peggiorare. Nelle osservazioni preparate per il discorso all’American Bankers Association, Yellen ha precisato che le autorità ritengono di aver intrapreso azioni appropriate per arginare i problemi di liquidità nel settore, ma faranno di più se necessario.
“I passi che abbiamo compiuto non si sono concentrati sull’aiutare specifiche banche o categorie di banche. Il nostro intervento era necessario per proteggere il più ampio sistema bancario statunitense”, ha spiegato la segretaria al Tesoro, aggiungendo che “azioni simili potrebbero essere giustificate se le istituzioni più piccole dovessero subire corse di depositi che comportano il rischio di contagio”. I commenti della Yellen arrivano sulla scia del fallimento di Silicon Valley Bank (SVB) e Signature Bank, che ha trascinato nella crisi anche altri istituti tra cui The First Republic Bank. I clienti temevano che i problemi di liquidità causati dal rischio di durata con le partecipazioni delle banche potessero impedire a banche simili di soddisfare i requisiti di deposito.
Roma, 21 mar. (askanews) – Sace, il gruppo assicurativo-finanziario specializzato nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale direttamente controllato dal ministero dell’Economia e delle Finanze, ha firmato un memorandum of understanding con il governo della Repubblica serba con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione commerciale tra i due Paesi.
Stando a quanto precisato in un comunicato, l’accordo – firmato da Alessandra Ricci, amministratore delegato di Sace, e da Tomislav Momirovic, ministro del Commercio Interno ed Estero, in rappresentanza del governo serbo – è stato annunciato in occasione del Business Forum Italia-Serbia a Belgrado. Con la firma del memorandum, Sace e il governo serbo si impegnano a creare un framework di collaborazione per esplorare nuove opportunità e rafforzare la cooperazione economica e commerciale tra Italia e Serbia. In particolare, l’accordo ha tra gli obiettivi quello di aumentare la condivisione di informazioni su opportunità di business per sviluppare ulteriormente le relazioni commerciali; di identificare soluzioni assicurativo-finanziare, con il coinvolgimento di Sace, per incrementare l’export delle aziende italiane in Serbia; di organizzare eventi di Education e Business Matching che coinvolgano controparti italiane e serbe; e di migliorare il posizionamento delle imprese italiane nelle catene di fornitura serbe.
“Questa firma rappresenta un passo importante verso una collaborazione che, siamo certi, porterà opportunità concrete e di sviluppo a lungo termine sia per le imprese italiane sia per la Serbia – ha dichiarato Ricci – l’accordo promuoverà il nostro export in un Paese con grandi potenzialità con importanti progetti non solo in ambito infrastrutturale ma anche in settori di frontiera dove le nostre aziende, con le loro tecnologie e know how, possono offrire il loro contributo e fare la differenza”. Attraverso questa firma, Sace conferma il suo impegno a sostegno delle attività di export e internazionalizzazione delle imprese italiane in un mercato di destinazione importante come la Serbia, di cui l’Italia è terzo partner commerciale. L’interscambio commerciale di beni fra i due paesi nel 2022 è cresciuto infatti dell’11% rispetto all’anno precedente superando un valore di 3,7 miliardi di euro, con esportazioni in aumento (+14,8%) soprattutto nel settore tessile e abbigliamento (+31,6%).