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Autore: Redazione StudioNews

Il Giappone vuole acquistare 400 missili Tomahawk dagli Usa

Il Giappone vuole acquistare 400 missili Tomahawk dagli UsaRoma, 27 feb. (askanews) – Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha riferito oggi, parlando di fronte alla Commissione bilancio della Camera dei rappresentanti nipponica, che Tokyo intende acquistare dagli Stati uniti “almeno 400 missili” Tomahawk, per acquisire capacità di reazione rispetto a minacce esterne, a partire da quella nordcoreana. Lo riferiscono i media nipponici.
I Tomahawk sono missili con una gittata di 1.600 e più chilometri, capaci quindi di raggiungere sia la Corea del Nord che le coste cinesi. Rappresentano un upgrade della capacità nipponica di garantire una forza di reazione in gradi di disabilitare una minaccia imminente, come un eventuale attacco missilistico di Pyongyang.
Il ministro della Difesa nipponico Yasukazu Hamada aveva già annunciato la ascorsa settimana che Tokyo stava lavorando a un contratto con gli Usa per l’acquisto dei missili. Ci sai attende che la firma venga dopo il mese di aprile, quando comincia l’anno fiscale 2023-2024 in Giappone.

Istat: a febbraio aumenta fiducia consumatori, stabile per imprese

Istat: a febbraio aumenta fiducia consumatori, stabile per impreseRoma, 27 feb. (askanews) – A febbraio è in aumento l’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 100,9 a 104,0), mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese rimane stabile a quota 109,1. E’ la stima dell’Istat.
Tra le serie componenti l’indice di fiducia dei consumatori sono in deciso miglioramento le opinioni sulla situazione economica generale mentre emergono segnali contrastanti dalle variabili riferite alla situazione economica familiare. I quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti riflettono le variazioni registrate dalle singole variabili: il clima economico e il clima futuro registrano aumenti marcati (rispettivamente da 107,6 a 114,5 e da 108,6 a 113,4) mentre il clima personale e quello corrente aumentano in misura più contenuta (nell’ordine, da 98,6 a 100,5 e da 95,7 a 97,6).
Quanto alle imprese, il clima di fiducia peggiora nel comparto dei servizi di mercato (da 104,2 a 103,3) e in quello delle costruzioni (da 158,8 a 157,2), rimane stabile nella manifattura (a 102,8) e migliora nel commercio al dettaglio (da 110,6 a 114,6).
Considerando le componenti dei climi di fiducia delle imprese calcolati per i diversi comparti, l’Istat rileva che nei servizi di mercato i giudizi e le attese sugli ordini peggiorano mentre le opinioni sull’andamento degli affari sono in lieve miglioramento rispetto al mese scorso; nelle costruzioni valutazioni sugli ordini in peggioramento si affiancano ad aspettative sull’occupazione presso l’azienda in aumento. Per quanto riguarda la manifattura, le opinioni sugli ordini e sulla domanda e le aspettative di produzione registrano una dinamica positiva laddove le valutazioni sulle scorte evidenziano un accumulo. Infine, nel commercio al dettaglio giudizi e, soprattutto, aspettative sulle vendite sono stimate in deciso miglioramento mentre il saldo dei giudizi sulle scorte aumenta.

Cresce sui media l’interesse sui temi di “innovazione sociale”

Cresce sui media l’interesse sui temi di “innovazione sociale”

Indagine Mimesi per il Social Innovation Campus di Fond. Triulza

Milano, 27 feb. (askanews) – Il tema dell’innovazione sociale, le tematiche legate alla collaborazione e sostenibilità sono al centro delle discussioni e dei confronti in tutti gli ambiti di attività; la loro presenza cresce su tutti i media; influencer, aziende e istituzioni ne fanno oggetto prioritario delle loro presenze e interazioni sui social. E’ quanto emerge da un’indagine condotta dall’Osservatorio Mimesi in occasione della quarta edizione del Social Innovation Campus promosso da Fondazione Triulza che si svolgerà l’1 e il 2 marzo in presenza a Milano – in Mind.
Il tema dell’innovazione sociale è citato in 57 mila post/articoli nell’anno 2022, in calo del 12% rispetto al 2021 dove si erano registrate 65K mention totali, ma il numero di utenti raggiunti risulta in aumento del 18%, passando dai 51 milioni del 2021 ai 60milioni del 2022. Questo dato è il sintomo di un crescente interesse mostrato dagli utenti, piuttosto costante durante tutto l’arco dell’anno e su tutti i media analizzati (news online e universo social).
Tra le parole più correlate al tema spiccano termini come “sviluppo”, “progetto”, “comunità”, “collaborazione”, “sostenibilità” e “società”, che indicano che l’innovazione sociale viene portata avanti con un approccio concreto (progetto, collaborazione), che tende ad avere un impatto nella vita delle persone (comunità, società, sviluppo). Una conferma della grande trasversalità del tema la si trova nell’analisi delle espressioni più ricorrenti, tra queste emergono: “terzo settore”, “sviluppo sostenibile”, “rigenerazione urbana”, “modelli di business”, ed eventi come il “Salone della CSR” e il “Social Innovation Campus” di Fondazione Triulza.
“Dalla ricerca emerge la conferma al fatto che sia fondamentale la collaborazione tra organizzazioni del terzo settore, economia civile, aziende, istituzioni e ricerca perché l’innovazione sociale sia al centro dello sviluppo nei diversi settori – dice Chiara Pennasi, direttore di Fondazione Triulza – Fondazione Triulza opera in Mind con tutti gli stakeholder per promuovere l’attenzione all’ambiente, all’inclusione sociale e alla sostenibilità a tutto tondo nella città del futuro che sono frutto dell’alleanza tra settori diversi. Volontariato, coprogettazione tra profit e no profit e start up a impatto sono strategici per la crescita di progetti di innovazione sociale”. Business e tecnologie dimostrano grande interesse sul tema, e il maggiore numero di menzioni sui media online e social riguardano temi vicini alle persone: sostenibilità e cambiamento climatico (18 mila mention) seguito da lontano da startup (6.500) e inclusività (oltre 3.000). Nonostante il ruolo del terzo settore riconosciuto su questi temi il maggiore numero di interazioni con gli utenti le generano influencer, aziende e rappresentanti istituzionali: da Chiara Ferragni al ministro Crosetto, a Leroy Merlin parlando di progetti o temi concreti. Tra i profili social più impegnati nell’ambito dell’innovazione sociale, con un gran numero di post o articoli pubblicati, emergono account dedicati ai mondi sociale/ambientale (come il portale Innovazione Sociale) e allo smart finance, ma anche aziende private e centri studi.
“In seguito al confronto tra l’Osservatorio realizzato quest’anno e analisi elaborate da Mimesi diversi anni fa, come l’Osservatorio sulla CSR del 2014 e Osservatorio sulla Social Innovation del 2018) – dice Marina Bonomi, amministratore delegato di Mimesi – è emerso che, grazie a realtà come Fondazione Triulza, è stato svolto un gran lavoro sulla consapevolezza dei temi legati alla Social Innovation. Se nel 2014, l’89% delle conversazioni era generato da aziende, mentre i contributi spontanei dei non addetti ai lavori erano presenti solo in modo marginale, oggi, tematiche come sostenibilità, cambiamento climatico e inclusività sono diventati di dominio pubblico e sui social media ci sono sempre più persone che ne parlano e si informano (reach di 60M nel 2022, + 18% rispetto al 2021)”.
Il report completo dell’Osservatorio sulla Social Innovation 2024 è disponibile al link https://www.mimesi.com/ebook-social-innovation-fondazione-triulza/
Il Social Innovation Campus torna in presenza nella Social Innovation Academy di Mind – Milano Innovation District. La quarta edizione sarà dedicata al tema delle transizioni, da quella ecologica a quella digitale, giuste e inclusive e si svolgerà mercoledì 1 e giovedì 2 marzo: Transition4All. Verso un futuro sostenibile. Tutti i contenuti saranno accessibili anche Online per permettere, come le scorse due edizioni, di seguire il programma culturale da tutta Italia. Info e registrazione al sito www.sicampus.org
Il Social Innovation Campus promosso da Fondazione Triulza è il primo Campus italiano sull’Innovazione Sociale che ha coinvolto nelle sue tre prime edizioni circa 14.000 persone, di cui la metà giovani studenti delle scuole secondarie di secondo grado e universitari. Al Campus lavorano insieme e si confrontano studenti, terzo settore ed economia civile, imprese tecnologiche, finanza, università e centri di ricerca, istituzioni immersi nell’ecosistema MIND per condividere soluzioni innovative, sostenibili e inclusive.

## Una nuova Giorgia nell’album “Blu”: tra emozioni e parole

## Una nuova Giorgia nell’album “Blu”: tra emozioni e paroleRoma, 27 feb. (askanews) – È una nuova Giorgia quella del nuovo album di inediti “Blu” uscito il 17 febbraio (Microphonica / Columbia Records / Sony Music), prodotto da Big Fish. Nove brani a cui ha iniziato a lavorare, racconta la cantautrice, in un momento particolare per lei, come per tutti, il momento più brutto del Covid-19. “Ho iniziato a scrivere l’album mentre eravamo chiusi per la pandemia, cercando di capire se ci fosse speranza di uscire da quello stato. Era un momento in cui mi sentivo disorientata e vuota, poi c’è stata anche un po’ la disillusione, perché si diceva che quella situazione avrebbe reso tutti migliori, invece non è stato così. Io penso che gli esseri umani siano meravigliosi ma c’è sempre una parte che non riesce a migliorare e io do la colpa all’incapacità di usare la parte spirituale che è in noi, la continuiamo a ignorare”.
Una parte spirituale che emerge nel nuovo album, dove parlano le emozioni e le parole, tra soul e ‘r’n’b’, brani più personali e melodici e sonorità più moderne e attuali. Tra quelli più personali c’è “Se”, di cui ha scritto interamente testo e musica, che Giorgia definisce il suo “nuovo modello di ballad 2.0; rientra nel mio repertorio di pezzi lenti, ha parti vocali ma è diversa dal solito – spiega – mi è venuta per grazia divina mentre ero al pianoforte”.
In “Meccaniche celesti”, per lei il brano più rappresentativo del disco e che stava scrivendo proprio mentre è morto Battiato – ed è un po’ un omaggio – si parla di silenzi, solitudini, palazzi rotti. “Macerie – spiega Giorgia – che sono un po’ il riflesso della realtà ma anche le mie personali; io smonto e rinasco, e recuperare quello che c’è sotto a ciò che hai costruito non è facile. Non sapevo cosa fare, mi sono sentita in crisi, ho pensato di aver detto tutto quello che avevo da dire e non volevo diventare un’imitazione di me stessa. Anche cantare mi sembrava difficile, mi sembrava di non sapere più quale fosse il mio stile… Anche perché la musica è cambiata tantissimo. Poi mi sono confrontata con me stessa e ho pensato: ora forse devo cantare di meno, mi sento più pronta a interpretare e in questa fase ho più esigenza di fermarmi sulle parole”.
E da lì, racconta la cantautrice, si è sparsa la voce che lavorava a un nuovo album e le sono arrivate tante cose dai colleghi. Così sono nate le collaborazioni del disco. “La distanza secondo me ci ha avvicinato – scherza Giorgia – è come se noi artisti avessimo sentito l’esigenza di darci una mano fra noi”. Tra gli autori che hanno lavorato a questo nuovo progetto ci sono tra gli altri Mahmood (in “Normale”), Elisa e Dario Faini (in “Senza Confine”) Gemitaiz (per “Ogni chance che hai”), Ghemon e Francesca Michielin ( in “Tornerai”), Sissi e Iacopo Sinigaglia (per “Atacama”).
E tra i brani c’è quello di Sanremo, “Parole dette male”, scelto da Amadeus per il festival: “Gli avevo mandato tutto il disco – dice Giorgia – ha scelto lui e io ho condiviso la sua scelta; risceglierei quella perché è una canzone che ha un inciso tradizionale ma con una scrittura più moderna. Tornare a Sanremo con un brano fatto apposta avrebbe contraddetto tutto quello che penso e sostengo sempre sulla libertà creativa. É stata un’emozione risalire su quel palco, un’esperieza, l’ho vissuta come una gara con me stessa”.
Dopo l’uscita del disco, con Giorgia in copertina in posa come l’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci e un abito scintillante di stelle e segni zodiacali – un’idea di Maria Grazia Chiuri – partirà il “Blu Live” tour sdoppiato in due: nei teatri d’opera tra maggio e giugno, in partenza il 2 maggio dal Teatro San Carlo di Napoli e nei palasport in autunno, con partenza dal Mediolanum Forum di Milano il 7 novembre. “Sono emozionatissima di tornare nei teatri belli – svela Giorgia – la mia ambizione sarebbe creare un’atmosfera da club e riuscire a sentire bene il suono. Nel tour ci saranno nuove e vecchie canzoni, ma i brani più famosi avranno una veste nuova, ci sarà una alternanza di elettronico e acustico”.
Prossimamente, inoltre, Giorgia debutterà al cinema in “Scordato”, il nuovo film scritto e diretto da Rocco Papaleo che inaugurerà la sezione competitiva “ItaliaFilmFest” della quattordicesima edizione del Bif&st di Bari. Un futuro nella recitazione? “Mi sono divertita molto – confessa – e perché no mi piacerebbe tornare in tv in un varietà con Fiorello”.

Naufragio migranti, Piantedosi: traversate si rivelano tragiche

Naufragio migranti, Piantedosi: traversate si rivelano tragicheRoma, 26 feb. (askanews) – “Ho voluto portare una testimonianza simbolica sul posto” dove è accaduto il tragico naufragio davanti alle coste di Crotone, “mi chiedo come sia possibile che vengano organizzate traversate di questo tipo, come sia possibile spingersi fino al punto di coinvolgere donne e bambini in traversate che si rivelano tragicamente pericolose”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi al termine dell’incontro in prefettura a Crotone, dopo il tragico naufragio di migranti davanti alle coste calabresi.

Naufragio migranti, Crosetto: tragedia enorme. Fermare scafisti

Naufragio migranti, Crosetto: tragedia enorme. Fermare scafistiRoma, 26 feb. (askanews) – “È un’enorme tragedia quella avvenuta oggi sulle coste calabresi. Un bilancio drammatico che sale di ora in ora. Le immagini delle persone scomparse, tra cui anche bambini e neonati, stringono il cuore. Si tratta di un’ennesima ferita all’umanità di tutti noi”. Così in una nota il Ministro della Difesa Guido Crosetto, che sottolinea la necessità di fermare gli scafisti.
“Il dramma delle troppe vite umane sacrificate, per mero profitto, dai trafficanti di uomini e donne, meritano rispetto e dolore ma anche rabbia e reazione. Gli scafisti senza scrupoli vanno contrastati in ogni modo, con una risposta corale, seria, strutturata, che tolga loro la possibilità di sfruttare la povertà, le guerre, i cambiamenti climatici, per i loro biechi interessi. L’Europa – ha aggiunto il Ministro della Difesa – deve far sentire la sua voce e deve essere una voce unica, corale, condivisa tra Stati e Istituzioni, battendosi per la pace ovunque, investendo nella crescita dei paesi più poveri, offrendo asilo e possibilità di ingresso strutturati, controllati, legali e gratuiti, facendo accordi con i Paesi di partenza dell’immigrazione illegale. Non dobbiamo più permettere il ripetersi di simili tragedie e nessuno può girarsi dall’altra parte. L’Italia – conclude – è la porta del Mediterraneo ma le sue frontiere sono le porte di tutta l’Unione europea”.

Cospito, Anm: solidarietà a magistrati per minacce anarchici

Cospito, Anm: solidarietà a magistrati per minacce anarchiciRoma, 26 feb. (askanews) – “Si susseguono in questi giorni notizie di azioni violente e intimidatorie di movimenti anarchici in varie parti d’Italia, a Bari come a Roma e da ultimo a Pisa, dove un ordigno esplosivo è stato collocato all’ingresso secondario del Tribunale e solo per un caso non è deflagrato”. Lo scrive in una nota l’Associazione nazionale magistrati (Anm).
“La Giunta esecutiva della Associazione nazionale magistrati esprime solidarietà ai colleghi che oggi sono raggiunti da minacce e da azioni intimidatorie – si legge nella nota – soltanto per aver esercitato, con scrupolo e fedeltà alla legge, il loro ufficio in processi per gravi reati commessi da esponenti dei movimenti anarchici. La vicinanza della intera Associazione nazionale magistrati vuole essere anche una forte richiesta di attenzione e fattiva vigilanza alle Istituzioni competenti ad assicurare la sicurezza, perché la violenza non prevalga sui valori della civile convivenza che una giurisdizione indipendente quotidianamente realizza”.

Calzolari: Slow Wine Fair dimostra importanza fiere agroalimentari

Calzolari: Slow Wine Fair dimostra importanza fiere agroalimentariMilano, 26 feb. (askanews) – “La Slow Wine Fair è la prova di quanto importanti siano le fiere per il comparto agroalimentare anche in questo 2023, come riscontriamo dalla presenza significativa di espositori e visitatori. Le fiere supportano chi produce in una logica di distretti territoriali, ma rappresentano anche un’occasione per riflettere, definire strategie e confrontarsi con chi mette in cantiere nuove regole per il settore. A BolognaFiere, in particolare, oltre alla Slow Wine Fair inaugurata oggi, a Sana, il salone internazionale del biologico e del naturale, e a Marca, l’unica fiera italiana dedicata alla marca commerciale, a novembre avremo il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti. Un calendario che dimostra come la fiera sia sempre più un luogo in cui si può ragionare in termini di sostenibilità, con una grande attenzione al locale e al nazionale, e al contempo una forte apertura all’export e all’internazionalità”. Lo ha detto il presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolari,all’inaugurazione della seconda edizione della Slow Wine Fair, la manifestazione organizzata dal polo fieristico bolognese e con la direzione artistica di Slow Food, che da oggi a martedì 28 riunisce 750 produttori di vino “buono, pulito e giusto” da tutta Italia e da altri 21 Paesi.

Enogastronomia, Nappini: serve produzione che garantisca un futuro giusto

Enogastronomia, Nappini: serve produzione che garantisca un futuro giustoMilano, 26 feb. (askanews) – “Abbiamo bisogno di una produzione alimentare e vitivinicola che ci garantisca un futuro buono, pulito e giusto piuttosto che inficiarlo. E qui a BolognaFiere ci sono centinaia di produttrici e produttori della Slow Wine Coalition che condividono riflessioni approfondite e oneste sul vino e che stanno già facendo un percorso di tutela della biodiversità, di salvaguardia della fertilità del suolo, con un un altissimo senso di responsabilità verso il territorio e il paesaggio. Quello di Slow Food è un lavoro di sensibilizzazione, educazione, e advocacy verso i decisori politici e lo facciamo anche insieme ai produttori che sono qui presenti”. Lo ha detto la presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini, in occasione dell’inaugurazione della seconda edizione della Slow Wine Fair, la manifestazione organizzata da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, che da oggi a martedì 28 riunisce 750 produttori di vino “buono, pulito e giusto” da tutta Italia e da altri 21 Paesi.

Vino, si è aperta a BolognaFiere la seconda edzione di Slow Wine Fair

Vino, si è aperta a BolognaFiere la seconda edzione di Slow Wine FairMilano, 26 feb. (askanews) – Si è aperta questa mattina a BolognaFiere la seconda edizione della Slow Wine Fair, la manifestazione con la direzione artistica di Slow Food, che fino a martedì 28 riunisce 750 produttori di vino buono, pulito e giusto da tutta Italia e da altri 21 Paesi.
Al convegno inaugurale, “Il futuro del vino è buono pulito e giusto”, sono intervenuti l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi, che ha sottolineato come la Slow Wine Fair metta al centro il processo produttivo e le sue ricadute sull’ambiente e il lavoro, e l’assessore all’Agricoltura e Agroalimentare del Comune di Bologna, Daniele Ara, che ha evidenziato come la manifestazione si inserisca nel percorso che la città sta facendo sulle food policy per formare i cittadini e in particolare le nuove generazioni. Tra i partner, Brunella Saccone, direttrice agroalimentare e vini Agenzia ICE, che ha messo in evidenza l’interesse verso il biologico dei buyer internazionali, in particolare da Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Cina, e Maria Grazia Mammuccini, presidente Federbio, che ha ricordato la battaglia dei produttori biologici affinché sia chi produce utilizzando chimica di sintesi a preoccuparsi di non danneggiare chi invece opera nel rispetto della salute dell’ambiente e delle persone. Battaglia questa, di cui si parlerà nel convegno di lunedì 27 alle 14,30 dal titolo “Contaminazioni accidentali e tecnicamente inevitabili di prodotti fitosanitari in agricoltura biologica”.
A rappresentare la Slow Wine Coalition, Pau Moragas Bouyat, vignaiolo del collettivo spagnolo l’Olivera, che ha messo in evidenza come in un mondo in cui emerge spesso l’individualità, sia fondamentale lavorare come comunità, fatta di consumatori, cittadini complici della nostra attività, e Sabiha Apaydin Gönenli, portavoce della comunità Slow Food Heritage Vines of Turkey e sommelier del ristorante Mikla, che ha ricordato il terribile terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria evidenziando come sia ancora più necessario adesso far sì che il patrimonio agroalimentare e vitivinicolo di questi territori venga salvaguardato. Tra le presenze istituzionali, da sottolineare anche la partecipazione della Repubblica di San Marino e della Macedonia del Nord.
Oltre 3.000 etichette attendono in degustazione un pubblico di appassionati, buyer e professionisti, che avrà la possibilità di scoprire vini frutto di un’agricoltura sostenibile oltre a una sempre maggiore consapevolezza dei consumatori. Un’occasione di conoscenza e approfondimento offerta dal ricco banco di assaggio, dalle nove masterclass e dalle conferenze in programma nella Slow Wine Arena – Reale Mutua e in Sala Opera. Tra questi ultimi, citiamo, lunedì 27, la consegna del Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow, e il convegno di martedì 28 “La comunicazione e promozione del vino tra revisione Ocm e istanze salutiste”, a cui sono invitati i maggiori rappresentanti politici e professionali del settore.