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Autore: Redazione StudioNews

Dal Tortellante a San Patrignano: da Eataly arriva il Mercato solidale

Dal Tortellante a San Patrignano: da Eataly arriva il Mercato solidaleMilano, 6 nov. (askanews) – Un mercato solidale all’interno dei punti vendita Eataly. E’ l’iniziativa che partirà il prossimo 15 novembre (fino al 17) per dare spazio ad alcune realtà del terzo settore attive in tutta Italia. Il via lo dà il punto vendita milanese di Eataly Smeraldo con questo format, replicabile in futuro, che offre ai più fragili opportunità e percorsi di inserimento sociale e professionale.


Ad aprire il primo appuntamento saranno Cometa (CO), Frolla (AN), Insuperabili (con sedi in tutta Italia), Made in carcere (LE) e 2nd Chance (piattaforma web che mette in comunicazione istituti penitenziari italiani e designer emergenti), San Patrignano (RN) e Tortellante (MO). Eataly, con questa iniziativa, mette a disposizione gli spazi del mercato a titolo non oneroso all’interno dei quali queste realtà venderanno i propri prodotti. La vendita verrà gestita direttamente dai volontari delle onlus e tutto il ricavato resterà alle associazioni. I prodotti che rientrano nell’offerta ristorativa vengono acquistati, invece, da Eataly che li inserirà nei propri menù. Tra i prodotti protagonisti del primo mercato solidale da Eataly ci saranno i tortellini di Tortellante realizzati secondo la tradizione emiliana, i cookies di Frolla, una selezione dei prodotti del paniere “Romagna Mia” di San Patrignano, i lievitati di Cometa o gli gnocchi di Insuperabili. Accanto alle specialità alimentari anche accessori e manufatti tessili di Made in carcere e 2nd Chance. Tutti prodotti realizzati da ragazzi e ragazze nello spettro dell’autismo, detenute alle quali viene offerto un percorso formativo con lo scopo di reinserimento sociale, giovani in situazioni di fragilità inseriti in percorsi di formazione e orientamento al lavoro, persone con disabilità cognitive e fisiche indirizzate a percorsi sportivi.


Venerdì 15 alle 18 le onlus si presenteranno attraverso un talk aperto al pubblico per condividere il proprio impegno a favore dell’inclusione sociale e raccontare le loro storie.

Roma, al Teatro Olimpico omaggio a Lucio Dalla e “Michael-The Show”

Roma, al Teatro Olimpico omaggio a Lucio Dalla e “Michael-The Show”Roma, 6 nov. (askanews) – Arrivano a Roma, al Teatro Olimpico, due produzioni firmate Good Vibrations Entertainment in co-produzione con Menti Associate che, a pochi giorni dal debutto, si avvicinano al doppio sold out. Si parte lunedì 11 novembre alle ore 20.30 con La Sera dei Miracoli – Omaggio a Lucio Dalla uno spettacolo speciale per rivivere la storia musicale di uno dei più grandi autori del nostro secolo.


Reduce dal primo tour teatrale che ha registrato sold out in ogni data e ospitando in alcuni casi anche Ricky Portera (storico chitarrista di Dalla e co-fondatore degli Stadio) lo spettacolo si è affermato come il tributo più autorevole in circolazione, con un repertorio interpretato dalla voce potente di Lorenzo Campani che è il cuore pulsante dello spettacolo. Già noto per il suo ruolo in “Notre Dame de Paris” di Riccardo Cocciante e per la sua partecipazione a “The Voice of Italy”, ha collaborato con artisti del calibro di Ligabue e Vasco Rossi, dimostrando una versatilità e una presenza scenica eccezionali. Campani sarà affiancato da una band di musicisti di prim’ordine: Luigi Buggio (direzione artistica e tastiere), Marco Vattovani (batteria), Alessandro Leonzini (basso), Marco Locatelli e Ivan Geronazzo (chitarre) per una serata emozionante, arricchita da una scenografia suggestiva e da un avvincente e curato show di luci. Il concerto sarà replicato il 12 novembre al Teatro Traiano di Civitavecchia. Mercoledì 13 novembre sarà la volta di “Michael – The Show”, che vede protagonista Wendel Gama, l’artista brasiliano con oltre 4 milioni di follower, che, con ogni suo movimento e gesto, celebra il genio indiscusso della musica pop Michael Jackson. Al fianco di Gama, una live band, un’orchestra e un’ospite speciale di eccezionale prestigio: Jennifer Batten, la leggendaria chitarrista dei tour di Michael Jackson che, con il suo tocco autentico ed emozionante, eseguirà gli indimenticabili assoli che hanno contribuito a definire il suono distintivo delle maggiori Hit.


Protagonista anche il corpo di ballo che con ogni movimento, ogni passo di danza, catturerà l’energia contagiosa che ha reso Michael Jackson una leggenda senza tempo. “Michael – The Show” celebrerà il talento eterno dell’artista che, con i suoi successi intramontabili come “Thriller”, “Billie Jean”, “Beat It”, ha unito generazioni e cambiato, per sempre, il panorama del pop e della danza.

Manovra, Landini: così non va, è il momento di una rivolta sociale

Manovra, Landini: così non va, è il momento di una rivolta socialeRoma, 6 nov. (askanews) – “E’ il momento di una vera e propria rivolta sociale perché avanti così non si può più andare”. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, a margine dell’assemblea nazionale dei delegati a Milano. Landini ha ribadito le ragioni dello sciopero contro la manovra, proclamato insieme con la Uil per il 29 novembre, sottolineando che la mobilitazione è “solo l’inizio” e che andrà oltre la legge di bilancio.


L’incontro con il Governo, in programma ieri a Palazzo Chigi e slittato a lunedì 11, avviene dopo che l’esecutivo “ha votato e già mandato in Parlamento la legge di bilancio. Chiederemo se si tratta di un incontro per esporci ciò che hanno già deciso o se ci sono spazi per produrre cambiamenti. Il Governo, avendo una maggioranza in Parlamento, pensa di approvare la manovra senza discutere con nessuno – ha detto il numero uno della Cgil – noi pensiamo che debba essere cambiata radicalmente, perché non è quello di cui questo Paese ha bisogno. C’è un tema prioritario che si chiama aumento dei salari, che non viene affrontato a partire dal rinnovo dei contratti di lavoro. C’è un secondo tema che si chiama sanità pubblica, bisogna aumentare la spesa e fare assunzioni. Poi, la riforma fiscale. Le ragioni che ci hanno portato insieme con la Uil a provlamare lo sciopero il 29 novemvre sono molto concrete”.

”Frammenti di Frastuono”, il libro-debutto di Alessandra Esposito

”Frammenti di Frastuono”, il libro-debutto di Alessandra EspositoRoma, 6 nov. (askanews) – Alessandra Esposito debutta come scrittrice e presenta il suo “Frammenti di Frastuono” all’Accademia del Lusso di via Montenapoleone 5 a Milano. Durante l’evento di lancio del 19 novembre alle 18, l’autrice dialogherà con il pubblico e racconterà il processo creativo che l’ha portata alla realizzazione di questo lavoro. Sarà un’occasione per scoprire più a fondo il significato dietro i frammenti di vita che l’autrice ha saputo trasformare in una narrazione profonda e trasformativa. Edito da SBS Edizioni, “Frammenti di frastuono” è un’interessante opera che intreccia autobiografia e riflessione esistenziale.


Il libro è una raccolta di 12 frammenti, oltre ad uno introduttivo, che raccontano momenti di vita vissuta. Attraverso l’insieme di pensieri e memorie che Alessandra Esposito ha appuntato nel tempo sul suo taccuino, traccia e guida il lettore in un viaggio introspettivo. Il Silenzio e il Rumore si alternano in un delicato gioco di contrasti; ma anche lo Specchio, l’Amore, l’Essere Madre, il confronto con la perdita e la Morte, fino alla riscoperta di sé stessi. Ogni sezione, identificata da un titolo semplice, è l’occasione per Alessandra di esprimere emozioni, ricordi, aspirazioni e fantasie. Alessandra Esposito trasforma i suoi ricordi in narrazioni esplorando il modo in cui le esperienze, anche quelle più dolorose, possano diventare fonte di rinascita e forza interiore. Ogni frammento è dunque un invito a un dialogo aperto fatto di domande dirette dell’autrice al lettore.

Congratulazioni a Trump anche da Ryad, Cairo, Amman e Doha

Congratulazioni a Trump anche da Ryad, Cairo, Amman e DohaRoma, 6 nov. (askanews) – Anche re Salman dell’Arabia Saudita e il principe ereditario, Mohammed bin Salman, si sono congratulati con Donald Trump per il suo ritorno alla Casa Bianca. Re Salman ha elogiato le “strette relazioni tra i due Paesi e popoli amici”. Trump aveva intrattenuto ottimi rapporti con la potente monarchia del Golfo nel corso del suo primo mandato.


In Egitto, il presidente Abdel Fattah al Sisi si è felicitato con il neo presidente americano, auspicando “pace e stabilità” in Medio Oriente. Proprio come il re di Giordania, Abdullah II, che ha detto di voler lavorare nuovamente con Trump per “la pace e la stabilità nella regione”. Da parte del Qatar, l’emiro Sheikh Tamim bin Hamad al Thani ha inviato un messaggio di felicitazioni su X affermando che non vede l’ora di “lavorare di nuovo con il presidente Trump per promuovere la sicurezza e la stabilità nella regione e nel mondo”.

Cinema, al via il 30esimo MedFilm Festival, Premio Koinè a Garrone

Cinema, al via il 30esimo MedFilm Festival, Premio Koinè a GarroneRoma, 6 nov. (askanews) – Da domani al via il MedFilm Festival, il festival del cinema del Mediterraneo, la più longeva manifestazione cinematografica di Roma che quest’anno tocca uno storico traguardo: la sua 30esima edizione. Sono infatti trenta gli anni di presenza e programmazione continuativa dell’unico festival in Italia dedicato alle cinematografie del Mediteranneo, fondato e diretto da Ginella Vocca, a riprova dell’attualità e centralità di un’idea positiva di Mediterraneo e delle culture che su di esso si affacciano e vivono.


Fino al 17 novembre i film e gli eventi del MedFilm animeranno cinema e musei della Capitale, dal concorso cinematografico ai meeting industry, dalle retrospettive storiche ai focus tematici, dagli eventi letterari alle masterclass universitarie agli incontri in carcere con i detenuti, insieme a spazi di riflessione dedicati ai temi cruciali del nostro presente. Ottanta i titoli in programma, in anteprima nazionale, internazionale e assoluta che competeranno nelle diverse categorie, per un montepremi complessivo di 20.500 euro. Accompagneranno i film numerosi ospiti che avranno modo di incontrare la stampa e il pubblico del festival in occasione delle proiezioni. Confermate tutte le categorie, a cui si aggiunge quest’anno, in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, il Premio alla Migliore Coproduzione EuroMediterranea nella categoria Concorso Ufficiale.


Tra le sedi che ospiteranno la manifestazione: il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, il The Space Cinema Moderno, il Teatro Palladium, la Casa del Cinema. Questa trentesima edizione sarà motivo di celebrazione, ma anche e soprattutto di riflessione sul percorso compiuto dal 1995 ad oggi, per un festival a cavallo tra due secoli che ha raccontato gli ultimi trent’anni della storia contemporanea attraverso il cinema e gli audiovisivi, finestre aperte sul mondo. È quindi naturale la proposta di una retrospettiva che parte quest’anno per concludersi nel 2025 con la 31esima edizione, dal titolo Mediterranea, con la partecipazione di quattro registe che hanno attraversato la storia recente del festival, autrici, amiche e donne che portano avanti la loro idea di arte e di vita: Kaouther Ben Ania e Layla Bouzid dalla Tunisia, Soudade Kaadan dalla Siria e Maryam Touzani dal Marocco. Sempre con uno sguardo al futuro, in collaborazione con il MAECI, le attività all’estero del MedFilm festival proseguiranno con maggiore intensità, portando il meglio del cinema mediterraneo anche oltre i suoi stessi confini geografici, a cominciare dalla tappa di Washington prevista a fine gennaio 2025.


Il più alto riconoscimento conferito dal MedFilm Festival, il Premio Koinè, rivolto a personalità del mondo dell’arte, della scienza, dell’impresa culturale e dell’associazionismo che si siano distinte per l’impegno a mantenere vivo il dialogo tra i popoli del Mediterraneo, quest’anno verrà conferito per la prima volta a un regista, Matteo Garrone, “per la capacità di incarnare nei personaggi del suo film – Io Capitano – il sogno di una Koinè comune”. Io capitano sarà proiettato in occasione della Cerimonia di Premiazione il 13 novembre. Il rapporto con il passato individuale e collettivo, la relazione con la memoria e i ricordi, ma anche lo slancio verso il futuro: questi i moti sotterranei che attraversano gli otto film, provenienti da sette paesi diversi, di cui sei in Anteprima Italiana, del Concorso Ufficiale – Premio Amore e Psiche del MedFilm Festival 2024. Una trentesima edizione che ancora una volta si trova al centro delle più importanti questioni della contemporaneità. Il tempo del conflitto in Bosnia è al centro de I diari di mio padre di Ado Hasanovic, mentre i ricordi che rischiano di scomparire sono il cuore di Sulla terra leggeri di Sara Fgaier (prossimamente in sala con Istituto Luce Cinecittà) – entrambi film italiani ed entrambi film che lavorano con il materiale d’archivio. Poi ci sono opere che indagano il concetto di trauma e di maternità: Who Do I Belong To di Maryem Joobeur, in cui nelle remote campagne tunisine una madre affronta il figlio terrorista, e lo spagnolo Salve Maria di Mar Coll, dove una donna, alla nascita del primo figlio, capisce che diventare madre non era quello che voleva. I fantasmi del passato popolano anche Les Fantomes di Jonathan Millet (prossimamente in sala con Maestro Distribution), un thriller al cardiopalma e una grande prova d’attore per un film avvincente su vittime e carnefici del conflitto siriano. A parlare di futuro sono invece due ritratti pieni di umanità: l’iraniano Boomerang di Shahab Fotouhi, sinfonia emotiva che smonta ogni cliché sull’Iran di oggi, e il musicale Everybody Loves Touda di Nabil Ayouch (film di apertura, candidato per il Marocco agli Oscar 2025 e prossimamente al cinema con Maestro Distribution). E poi c’è il potente e atteso film No Other Land di Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham e Rachel Szor (prossimamente in sala con Wanted Cinema), opera prima di un collettivo israelo-palestinese, Miglior Documentario alla Berlinale 2024.


Atlante è la speciale sezione Fuori Concorso del MedFilm che accoglie opere di ogni formato realizzate da autori affermati e registi esordienti, spazio libero di indagine sull’orizzonte dentro il quale tutti siamo immersi, che oggi guarda inevitabilmente verso la Palestina. A questa terra sono dedicati i due film di Rashid Masharawi: Passing Dreams è l’on the road del dodicenne Sami alla ricerca del suo piccione perduto, e From Ground Zero è un lavoro collettivo e urgente che arriva da Gaza ed è composto da 22 cortometraggi, candidato Palestinese agli Oscar 2025. Ad affrontare ulteriori sfide dell’oggi sono gli altri due film della sezione, Breath di Ilaria Congiu (anteprima mondiale al MedFilm Festival 2024), che racconta i percorsi di uomini e donne che vivono di pesca tra l’Italia, il Senegal e la Tunisia; e il tunisino Aïcha di Mehdi M. Barsaoui, tra il thriller politico e il racconto di emancipazione femminile, prossimamente in sala con I Wonder. A chiudere la selezione di lungometraggi due eventi speciali dedicati a maestri del cinema italiano: Io capitano di Matteo Garrone, il Premio Koiné di questa edizione, e Il manoscritto del Principe di Roberto Andò, nella versione restaurata dal CSC e con il suo regista protagonista di una Masterclass all’Università La Sapienza. Tre anche gli eventi speciali. Il documentario Faghan – Figlie dell’Afghanistan di Emanuela Zuccalà, dove “faghan”, in lingua dari, è un gemito, un pianto di dolore, titolo tratto da un verso di Figlia dell’Afghanistan della poetessa Nadia Anjuman (1980-2005), picchiata a morte dal marito che non tollerava la sua indipendenza di donna e di intellettuale affermata. In collaborazione con WWF è l’evento Cetacei – Giganti fragili, per sensibilizzare sulla loro tutela e sulla valorizzazione degli habitat marino-costieri con i documentari Giganti dimenticati di Lorenzo Colantoni e Operazione Capodoglio – La storia di Gea di Emanuele Quartarone. MedFilm infine festeggia i trent’anni lanciando una nuova collaborazione con il Cabriolet Film Festival, primo festival cinematografico all’aperto del suo genere in Libano. Dal programma del CFF arrivano il toccante documentario Kaab el-Day’a di George Abi Ramia e Sarah Abboud e l’irresistibile commedia grottesca Sisters of the Rotation dei fratelli Michel e Gaby Zarazir.

Arte, al via la mostra “Il Seicento a Villa Farnesina a Roma

Arte, al via la mostra “Il Seicento a Villa Farnesina a RomaRoma, 6 nov. (askanews) – L’École française de Rome, attiva in Italia dal 1875 per la ricerca e la formazione alla ricerca in storia, archeologia e scienze umane, prosegue il suo impegno nella valorizzazione del patrimonio culturale presentando la mostra “Il Seicento in Villa Farnesina” (Roma, 6 novembre 2024 – 12 gennaio 2025) che intende approfondire gli esiti seicenteschi delle opere create da Raffaello nella Villa Farnesina, nonché la fortuna dei soggetti iconografici ideati dal maestro di Urbino.


“L’iniziativa – ha spiegato Brigitte Marin, Direttrice dell’EFR- ha l’obiettivo di creare, come nei secoli scorsi, dei legami culturali tra Palazzo Farnese e Villa Farnesina. Le collaborazioni tra queste due residenze sulle due sponde del Tevere, rievocando il cosiddetto Ponte di Michelangelo, ideato nel 1540 ma mai costruito, rappresentano occasioni eccezionali per la costruzione di altri ponti simbolici, tra passato e presente e tra le nostre due istituzioni, e per far conoscere la storia e l’eredità dell’École. Inoltre, si inseriscono nel programma di celebrazioni per il 150° anniversario della sua istituzione”. L’esposizione racconta le nuove scoperte riguardanti la decorazione seicentesca della Farnesina: saranno mostrati al pubblico gli inediti affreschi dell’antico soggiorno della villa, ritrovati sopra la volta ottocentesca che li nasconde.


Si tratta di una porzione decorativa di epoca farnesiana, composta da un cielo con putti in volo intorno allo stemma Farnese al centro della volta, due putti su fondo blu nei peducci e un paesaggio dai colori autunnali che orna l’unica lunetta visibile. L’esposizione – con il patrocinio dell’Associazione Amici dell’Accademia dei Lincei, in collaborazione con l’École française de Rome nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni della sua Fondazione e con il Parco Archeologico del Colosseo – è curata da Alessandro Zuccari e Virginia Lapenta.


Le opere consentono di esaminare più a fondo l’influenza dello stile di Raffaello nella Roma del Seicento. A tal fine, sono esposte per la prima volta alla Farnesina sei importanti dipinti che si ispirano o riproducono gli affreschi dell’Urbinate e dei suoi collaboratori. Nella Loggia di Amore e Psiche, due belle rielaborazioni dei pennacchi dipinti da Giulio Romano (di provenienza Farnese e attribuite ad Antonio Carracci), appartenenti alle collezioni del Museo e Real Bosco di Capodimonte e oggi custodite presso la Camera dei Deputati; nella Loggia di Galatea due opere paradigmatiche del classicismo seicentesco: la Galatea di Pietro da Cortona, concessa dall’Accademia di San Luca, e la Galatea di Andrea Sacchi conservata in Palazzo Altieri; assieme alla copia seicentesca della Galatea dell’École française de Rome.


Con l’ausilio delle tecnologie digitali e con una prima campagna fotografica a cura di Luigi Spina, sono presentati al pubblico anche gli affreschi del XVII secolo, scoperti nell’intercapedine dell’originario soggiorno chigiano della villa. Si tratta di una novità rilevante per la conoscenza dell’edificio e della fase decorativa seicentesca, ottenuta nel quadro delle attività di conservazione e restauro svolte dall’Accademia Nazionale dei Lincei in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. “Ringrazio l’Accademia Nazionale dei Lincei, il prof. Alessandro Zuccari e la conservatrice di Villa Farnesina, Virginia Lapenta, per aver proposto all’École française de Rome di partecipare all’organizzazione di questo convegno sui nuovi studi che riguardano Villa Farnesina e Palazzo Farnese nel Seicento, quando fecero parte di uno stesso patrimonio, quello dei Farnese, dopo l’acquisto della Villa voluta da Agostino Chigi da parte del grande Cardinale Alessandro Farnese nel 1579 – ha proseguito Brigitte Marin, Direttrice dell’École française de Rome – Dal 2021 si è aperta una fruttuosa stagione di collaborazione tra l’École e Villa Farnesina, sostenuta dal programma di restauro di Palazzo Farnese (tetti e facciate, un cantiere di 5 anni che sarà completato nel 2026), che costituisce un’ottima occasione per rivisitare e far conoscere ad un pubblico più vasto la storia di questo palazzo. Inoltre, – ha concluso Marin – l’École espone per la prima volta un dipinto di piccolo formato raffigurante la Galatea di Raffaello, di fronte all’affresco che ne ha fatto da modello e ad altre copie celebri, quelle di Pietro da Cortona e di Andrea Sacchi, il cui prestito ci offre una splendida occasione per riflettere sulla posterità della Galatea di Raffaello, figura che si trova anche, non a caso ma con un diverso motivo iconografico, nella galleria dei Carracci. Come altri pezzi del patrimonio della nostra istituzione che vengono messi in mostra in occasione del suo 150° anniversario, in particolare la sua collezione di antichi, questo dipinto, dopo la mostra attuale, sarà esposto nei saloni della residenza dell’EFR al secondo piano di Palazzo Farnese, ricordando ai visitatori i legami secolari e sempre vivaci tra Farnese e Farnesina”. “Questo quadro – ha detto Brigitte Marin, Direttrice all’École française de Rome commentando la scoperta e il restauro della copia seicentesca della Galatea a cura dell’École française de Romeha – mi sta particolarmente a cuore perché mi accompagna dal 2019, quando ho preso servizio all’École française de Rome. Si trovava nel salone d’angolo al secondo piano del palazzo, che ho trasformato nel mio ufficio al mio arrivo. Anche se molto danneggiato, ha attirato la mia attenzione. Seguì un’indagine per rintracciare il suo ingresso nel patrimonio dell’Ecole, poi il suo restauro, ora la sua esposizione e presto una pubblicazione. Questo quadro ha anche rivelato un personaggio affascinante, un collezionista romano, anch’egli caduto nell’oblio, come questo quadro, che ha donato all’École nel 1913, quando Louis Duchesne, che aveva stretto un legame con la sua famiglia, ne era direttore. Come altri pezzi del patrimonio della nostra istituzione che vengono messi in mostra in occasione del suo 150° anniversario, in particolare la sua collezione di oggetti antichi, questo dipinto, dopo la mostra attuale, sarà esposto nei saloni della residenza dell’EFR al secondo piano di Palazzo Farnese, ricordando ai visitatori i legami secolari e sempre vivaci tra Farnese e Farnesina”.

Bankitalia: in I sem proseguita crescita lavoro, maggiore al Sud

Bankitalia: in I sem proseguita crescita lavoro, maggiore al SudRoma, 6 nov. (askanews) – Nella prima metà del 2024 l’espansione dell’occupazione in Italia è proseguita con intensità diversa tra i territori: particolarmente pronunciata nel Mezzogiorno, è stata quasi nulla nel Nord Est, dove il rallentamento della domanda di lavoro è confermato anche dal maggiore ricorso agli strumenti di integrazione salariale. Lo segnala la Banca d’Italia nel capitolo sul mercato del lavoro inserito nel Raopporto sulle economie regionali.


Nel 2023, si legge, la crescita dell’occupazione è proseguita in tutte le ripartizioni ed è stata più intensa nel Mezzogiorno. Il numero degli occupati è aumentato in quest’area più che nel resto del Paese anche nel confronto con i livelli precedenti al Covid. Secondo Bankitalia vi ha inciso soprattutto l’espansione del numero di addetti nelle costruzioni e nel settore pubblico. La fase positiva del ciclo economico ha sospinto la partecipazione sull’intero territorio nazionale, in particolare nel Nord Est e nel Mezzogiorno. Il numero di persone attive è salito ovunque, prosegue lo studio, nonostante la contrazione della popolazione in età da lavoro. Il tasso di disoccupazione è diminuito in tutte le ripartizioni.


La crescita delle retribuzioni contrattuali, ancora moderata nel confronto con gli altri principali paesi dell’area dell’euro, ha interessato ogni macroarea. Riflettendo le differenze nella composizione settoriale delle attività economiche, gli incrementi salariali sono stati leggermente inferiori nel Mezzogiorno, dove prevalgono settori che hanno registrato aumenti più contenuti. Le retribuzioni di fatto, aggiunge Bankitalia, sono cresciute poco più dei minimi stabiliti dai contratti collettivi nazionali.

Bankitalia, reddito famiglie salito più al Sud, si riduce divario

Bankitalia, reddito famiglie salito più al Sud, si riduce divarioRoma, 6 nov. (askanews) – Nel 2023 il reddito disponibile delle famiglie è aumentato, a prezzi correnti, in tutte le macroaree, soprattutto nel Mezzogiorno e nel Nord Ovest, sostenuto dall’espansione dell’occupazione. La quota di nuclei in povertà assoluta è rimasta sostanzialmente invariata nella media del Paese, ma è diminuita nel Mezzogiorno; si è così ridotto il differenziale con il Centro Nord. Lo riferisce la Banca d’Italia nel capitolo dedicato alle famigli edel rapporto sulle economie regionali.


L’inflazione, anche se scesa rispetto al 2022, ha continuato a erodere il potere d’acquisto dei redditi familiari, si legge, frenando la crescita dei consumi. Bankitalia stima che l’incremento del reddito disponibile a prezzi correnti è proseguito nel primo semestre dell’anno in corso. Nonostante i rialzi più contenuti dei prezzi, i consumi si sarebbero mantenuti stabili in tutte le ripartizioni. La ricchezza netta complessiva delle famiglie è salita nel 2023, principalmente per l’ampliamento delle attività finanziarie, in particolare dei depositi vincolati e dei titoli obbligazionari.


Lo scorso anno le compravendite immobiliari si sono ridotte ovunque, ma con un’intensità minore nel Mezzogiorno. È stato più frequente l’acquisto di abitazioni senza ricorso all’indebitamento, dice lo studio, contribuendo a un calo nei flussi dei nuovi mutui in tutte le ripartizioni. Il credito al consumo ha invece continuato a incrementarsi in maniera sostenuta. Nel primo semestre del 2024 i tassi di interesse sui prestiti per l’acquisto di una casa hanno iniziato a scendere, riflettendo l’allentamento della politica monetaria; le nuove erogazioni di mutui per l’abitazione sono comunque rimaste contenute. Infine, Bankitalia riporta che è proseguita l’espansione del credito al consumo.

Bankitalia, in 2023 e I sem 2024 Mezzogiorno cresciuto sopra media

Bankitalia, in 2023 e I sem 2024 Mezzogiorno cresciuto sopra mediaRoma, 6 nov. (askanews) – Lo scorso anno, dopo la robusta ripresa del biennio 2021-22, l’attività economica è cresciuta solo di poco in tutte le macroaree in Italia, rispecchiando la debolezza della domanda mondiale e le condizioni monetarie più restrittive. L’incremento è stato di nuovo più accentuato nel Mezzogiorno, per effetto di una maggiore espansione dell’attività nei comparti delle costruzioni e del terziario e di una minore contrazione dell’industria. Lo riferisce la Banca d’Italia nel suo nuovo Rapporto sulle economie regionali, che accompagna studi specifici su ogni regione in corso di diffusione in questo periodo.


L’istituzione di Via Nazionale osserva che già nella fase successiva alla crisi legata a Covid, lockdown e misure restrittive imposte, mentre l’economia italiana registrava tassi di crescita medi superiori alle principali economie dell’area euro, in contrasto con quanto avvenuto nelle passate crisi, nel Mezzogiorno il prodotto e l’occupazione erano cresciuti più della media nazionale. Un elemento di novità importante, anche se potrebbe in parte riflettere fattori di natura temporanea, data la particolare rilevanza per l’economia meridionale degli ampi interventi pubblici adottati. Tornando allo scorso anno, le esportazioni reali sono aumentate nel Sud e nelle Isole, in contrasto con la riduzione registrata nel Centro Nord. Le misure di spesa del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e gli incentivi per la riqualificazione del patrimonio immobiliare hanno continuato a sostenere il settore dell’edilizia, si legge, che è risultato quello a più alta crescita nell’intero Paese.


E l’indicatore trimestrale dell’economia regionale (Iter) elaborato dalla Banca d’Italia, indica anche per la prima metà del 2024 un rialzo del Pil, leggermente più marcato nelle regioni meridionali. La crescita si è mantenuta modesta in ogni ripartizione; ha risentito ancora della fragilità della domanda interna e di quella estera. La crescita dei prossimi anni è destinata a risentire del fattore demografico. Nel frattempo, le imprese in Italia prefigurano un indebolimento nella dinamica degli investimenti in tutte le macroaree. La liquidità delle aziende è ancora salita, sospinta dall’incremento di depositi e titoli.


Secondo il rapporto di Bankitalia, lo scorso anno l’occupazione ha continuato a crescere in ogni ripartizione, anche qui più intensamente nel Mezzogiorno. Hanno influito gli sgravi contributivi, la ripresa degli investimenti pubblici e la fine del blocco del turnover del personale nella Pubblica amministrazione. È proseguito anche l’aumento della partecipazione al mercato del lavoro, in particolare nel Mezzogiorno e nel Nord Est. Il tasso di disoccupazione è diminuito ovunque. La dinamica delle retribuzioni ha accelerato moderatamente nel 2023, dice ancora Bankitalia, soprattutto nelle regioni centro-settentrionali, dove maggiore è il peso dei settori che hanno beneficiato di rinnovi contrattuali.


L’incremento dell’occupazione ha sostenuto l’espansione del reddito disponibile delle famiglie, in special modo nelle regioni meridionali. L’inflazione ne ha tuttavia eroso il potere d’acquisto, frenando la crescita dei consumi. Nel 2023 l’inflazione media annua in Italia – misurata dall’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) – è scesa al 5,7 per cento, con differenze limitate tra le ripartizioni. La flessione, si legge, ha riguardato in particolare la componente del paniere dei consumi legati all’abitazione, inclusi i beni energetici, ed è stata più pronunciata nel Mezzogiorno e nel Nord Est. Nei primi nove mesi del 2024 questa tendenza è proseguita interessando tutte le macroaree. Sulla scia della stretta monetaria operata dalla Bce, i prestiti bancari al settore privato non finanziario, che avevano già rallentato dalla fine del 2022, si sono contratti in ogni ripartizione dal terzo trimestre dello scorso anno. Sull’andamento ha inciso soprattutto la significativa e generalizzata flessione dei finanziamenti al settore produttivo, prosegue Bankitalia, in particolare al Centro e nel Nord Est. Il calo ha riflesso sia la minore domanda di credito, sia la maggiore avversione al rischio degli intermediari in un contesto macroeconomico debole. I prestiti alle famiglie hanno continuato a espandersi solo nel Mezzogiorno, sebbene in rallentamento. Si sono nel complesso ridotte le nuove erogazioni di mutui per l’acquisto di abitazioni, a causa dell’aumentato costo del credito, rimanendo contenute anche nel primo semestre del 2024, nonostante la diminuzione dei tassi di interesse. È invece continuata la crescita del credito al consumo. A giugno del 2024 il tasso di deterioramento dei prestiti al settore privato non finanziario si collocava su valori molto moderati nel confronto storico, confermandosi più elevato nel Mezzogiorno. Bankitalia non effettua previsioni su base regionale per l’andamento dei crediti deteriorati, ma va ricordato che ad esempio per alcuni segmenti chiave dell’economia, come il manifatturiero, in cui la debolezza globale e Ue potrebbe portare a aumenti di queste poste, c’è una maggiore concentrazione di imprese nelle aree del Nord. Nel 2023 i conti delle Amministrazioni locali sono migliorati. La spesa per investimenti ha accelerato, sostenuta in particolare dall’impiego nel Mezzogiorno dei fondi di coesione europei del ciclo di programmazione 2014-20, in via di completamento, e dalla progressiva realizzazione dei progetti connessi con il Pnrr; la fase di forte espansione è proseguita anche nei primi nove mesi del 2024. In prospettiva, conclude lo studio, è verosimile attendersi un ulteriore irrobustimento degli investimenti, per effetto dell’utilizzo dei fondi del ciclo 2021-27, ancora in fase di avvio, e dell’attuazione di altre misure del Pnrr.