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Autore: Redazione StudioNews

Benedizioni gay, il Papa: si benedicono le persone non l’unione

Benedizioni gay, il Papa: si benedicono le persone non l’unioneRoma, 26 gen. (askanews) – Ricevendo in udienza questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, i partecipanti alla Plenaria del Dicastero per la Dottrina della Fede, Papa Francesco ha speso per la prima volta alcune parole pubbliche sulla recente Dichiarazione “Fiducia supplicans”, emanata dallo stesso Dicastero, nella quale tra l’altro si “apre” alle benedizione delle coppie gay: “Non si benedice l’unione, ma semplicemente le persone che insieme ne hanno fatto richiesta. Non l’unione – ha ribadito – ma le persone, naturalmente tenendo conto del contesto, delle sensibilità, dei luoghi in cui si vive e delle modalità più consone per farlo”.

Bergoglio aveva già affrontato il tema in un recente incontro “a porte chiuse” con il clero di Roma. Oggi è tornato sulla questione in un discorso ufficiale: “Vorrei sottolineare brevemente due cose: la prima è che queste benedizioni, fuori di ogni contesto e forma di carattere liturgico, non esigono una perfezione morale per essere ricevute; la seconda, che quando spontaneamente si avvicina una coppia a chiederle, non si benedice l’unione, ma semplicemente le persone che insieme ne hanno fatto richiesta. Non l’unione, ma le persone, naturalmente tenendo conto del contesto, delle sensibilità, dei luoghi in cui si vive e delle modalità più consone per farlo”. Riguardo la recente Dichiarazione “Fiducia supplicans” del Dicastero Vaticano per la Dottrina della Fede, che tra l’altro ha aperto alle benedizione delle coppie gay, “l’intento delle ‘benedizioni pastorali e spontanee’ quello di mostrare concretamente la vicinanza del Signore e della Chiesa a tutti coloro che, trovandosi in diverse situazioni, chiedono aiuto per portare avanti – talvolta per iniziare – un cammino di fede”. Lo ha sottolineato Papa Francesco, ricevendo in udienza questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, i partecipanti alla Plenaria del Dicastero per la Dottrina della Fede.

Secondo il Papa “Fiducia supplicans” si pone in un “contesto di evangelizzazione” che è “il compito fondamentale della Chiesa”.

Salute mentale, il 50% dei disturbi compare prima dei 18 anni

Salute mentale, il 50% dei disturbi compare prima dei 18 anniRoma, 26 gen. (askanews) – “Stiamo vivendo un’epoca complessa che ha generato una sofferenza psichica diffusa, in particolare tra gli adolescenti e i giovani. Basti pensare che quasi il 50% di tutti i disturbi mentali compare entro i 18 anni, mentre il 62% si manifesta entro i 24anni. Abbiamo una finestra che ci consente interventi precoci per un recupero più rapido ed efficace dei ragazzi, ‘salvandone’ il futuro. Dobbiamo essere messi nelle condizioni di poterla usare con la ‘salutogenesi’, la promozione della salute, aumentando i fattori di resilienza. La salute mentale inizia prima del concepimento, per questo vogliamo e possiamo guardare oltre, promuovere la prevenzione primaria e secondaria. Vogliamo parlare di screening in un Paese che li sottovaluta o non riesce ad applicarli solo perché richiedono discussioni e decisioni”. Queste le parole di Claudio Mencacci e Matteo Balestrieri, Presidenti della Sinpf (Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia), a conclusione dei lavori del XXV Congresso nazionale dedicato a “Le neuroscienze del domani: la neuropsicofarmacologia verso la precisione e la personalizzazione delle cure”. L’evento ha coinvolto quasi 1200 esperti in 30 diverse sessioni, con la presentazione di 22 tra studi e poster in tre giorni, toccando tutti gli argomenti possibili nel campo della farmacologia in ambito neurologico e psichiatrico. “Tutta la psichiatria italiana, presente in questi tre giorni, di concerto con le Istituzioni, deve prendere consapevolezza del crescente disagio giovanile e agire insieme per dare risposte concrete e adeguate – sottolinea Mencacci, anche direttore emerito del dipartimento di Neuroscienze al Fatebenefratelli di Milano -. Questa alleanza ha assoluta necessità di un’agenzia nazionale che si faccia carico del coordinamento di azioni e risorse per la promozione della salute mentale della popolazione”. È importante anche intervenire affinché cada il tabù sugli psicofarmaci, molto spesso visti con sospetto, ma fondamentali come lo sono le terapie oncologiche e cardiovascolari. Così come deve essere alta l’attenzione sul loro corretto utilizzo. “Il consumo di psicofarmaci, prevalentemente antidepressivi e benzodiazepine, è in costante crescita da molti anni, circa il 2% l’anno – dichiara Matteo Balestrieri, Co-Presidente Sinpf e direttore della Clinica Psichiatrica dell’Azienda Sanitaria Universitaria di Udine -. Le benzodiazepine in particolare sono farmaci di fascia C, i più prescritti in assoluto, per quanto l’Italia sia il Paese che ha il minor numero di prescrizioni in Europa. Questo ci impone comunque una riflessione. Perché non sempre alle prescrizioni corrispondono utilizzi consoni. Il 40% di queste, infatti, viene poi gestito con un ‘fai da te’ pericolosissimo che mette a repentaglio il successo delle cure. Senza contare, poi, l’acquisto illegale: fino a un terzo dei farmaci usati dai giovani sono reperiti sul web, un fenomeno impressionante, e vengono utilizzati per ‘lo sballo’, per ‘uscire dallo sballo e dormire’, per migliorare le performance scolastiche o il proprio aspetto fisico, con danni enormi sulla salute, non solo mentale”. Infine, gli specialisti invitano a fare attenzione ai nuovi sistemi di comunicazione. “Sui social media la salute mentale finisce per essere trasferita al pubblico in modo semplicistico e scorretto – concludono Mencacci e Balestrieri -. Bisogna imparare a comunicare anche nell’universo dei social, per arrivare ai ragazzi con informazioni scientificamente corrette e semplici da comprendere. E bisogna che gli influencer, prima di scrivere anche una sola riga, pur personale, su problemi di salute mentale si informino consultando medici specialisti autorevoli, e valutino con grande attenzione l’effetto delle loro parole, che possono essere fraintese”.

M.O., Mattarella: reazione Israele su civili a Gaza ostacola pace

M.O., Mattarella: reazione Israele su civili a Gaza ostacola paceRoma, 26 gen. (askanews) – “Una reazione con così drammatiche conseguenze sui civili, rischia di far sorgere nuove leve di risentimenti e di odio. Può accrescere gli ostacoli per il raggiungimento di una soluzione capace di assicurare pace e prosperità in quella regione, così centrale nella storia dell’umanità e così martoriata”. Lo sottolinea il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso per le celebrazioni del Giorno della memoria, in cui ha dedicato un lungo passaggio al conflitto in Medio Oriente e parlato delle “numerose vittime tra la popolazione civile palestinese nella striscia di Gaza”.

M.O., Mattarella: Israele ne ha sofferto, non neghi Stato ad altri

M.O., Mattarella: Israele ne ha sofferto, non neghi Stato ad altriRoma, 26 gen. (askanews) – “Coloro che hanno sofferto il turpe tentativo di cancellare il proprio popolo dalla terra sanno che non si può negare a un altro popolo il diritto a uno stato”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazioni per il Giorno della memoria.

Il capo dello Stato ha parlato della crisi in Medio Oriente ribadendo che l’attentato del 7 ottobre è “l’immagine di una raccapricciante replica degli orrori della Shoah” e che l’Italia “guarda a Israele come Paese a noi vicino e pienamente amico, oggi e in futuro, per condivisione di storia e di valori. Siamo e saremo sempre impegnati per la sua sicurezza”. “Sentiamo crescere in noi, di giorno in giorno, l’angoscia per gli ostaggi nelle mani crudeli di Hamas – ha detto Mattarella – . L’angoscia sorge anche per le numerose vittime tra la popolazione civile palestinese nella striscia di Gaza. Anzitutto per l’irrinunziabile rispetto dei diritti umani di ciascuno, ovunque. E anche perché una reazione con così drammatiche conseguenze sui civili, rischia di far sorgere nuove leve di risentimenti e di odio”, avverte.

”La Città dei Bambini” nella nuova pediatria del Policlinico di Milano

”La Città dei Bambini” nella nuova pediatria del Policlinico di MilanoRoma, 26 gen. (askanews) – Le corsie come viali alberati, l’ingresso come uno Skatepark e le stanze di degenza come colorate camerette. È questo il concept creativo che guiderà l’allestimento degli spazi dell’area pediatrica del Nuovo Policlinico di Milano, che sarà ultimato entro il 2024. Il progetto – caratterizzato da tecnologia integrata con gli spazi di accoglienza e di degenza, elementi grafici e tematici diversificati a seconda delle età dei pazienti e biofilia – è stato realizzato da Novembre Studio ed è il vincitore del bando da un milione di euro, promosso e finanziato da Fondazione De Marchi, per realizzare nell’ospedale milanese «il reparto di pediatria più bello e accogliente del mondo». Il progetto si chiama «La città dei bambini» ed è stato presentato in occasione di una cerimonia di premiazione organizzata alla Triennale di Milano con Marco Giachetti, presidente Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano; Anna Scavuzzo, vicesindaco del Comune di Milano con delega all’istruzione e Linus. Alla base del concept è l’idea di trasformare gli spazi dell’area pediatrica in una città a misura di bambino, in continuità con il concetto di piazza, proposto dagli studi Stefano Boeri Architetti, Ratti, come elemento chiave del nuovo ospedale e tenendo a mente l’obiettivo di umanizzare gli spazi per i pazienti pediatrici. Ogni ambiente della nuova pediatria, infatti, ricreerà un contesto familiare per eliminare la sensazione di lontananza e avvicinare i bambini ai luoghi che vivono, come se fosse il loro quartiere. L’ingresso sarà caratterizzato da uno Skatepark così che, a partire dall’accesso al reparto, si abbia un ingresso stimolante che generi emozioni positive per i piccoli pazienti, dotato di un grande ledwall interattivo per intrattenere durante l’attesa. I corridoi si trasformano nei Viali della città, mentre le degenze saranno nelle Case dei pazienti e ricreeranno un ambiente domestico, sia per la scelta dei materiali sia per il livello di personalizzazione in mano ai pazienti. I salotti, a seconda delle funzioni, diventano rispettivamente: la Sala giochi interamente dedicata all’intrattenimento digitale con possibilità di guardare serie tv e postazioni per il gioco individuale e condiviso; la Ludoteca offre ai più piccoli intrattenimento e benessere, tra grafiche e arredi giocosi e display digitali progettati per stimolare la creatività; la Classe, uno spazio in cui i bambini, durante il periodo di degenza, potranno studiare e fare i compiti e l’Ufficio, un’area dedicata ai genitori dotata di postazioni di lavoro per lo smart working. Infine, il quarto piano sarà “abitato” dal Giardino Terapeutico che tramite l’utilizzo di arredi e giochi ispirati al mondo animale diventa lo Zoo della città. Inoltre, il corridoio che conduce al giardino sarà contraddistinto da coltivazioni idroponiche verticali, che fungono da orto urbano, contribuendo all’ortoterapia. «Oltre all’eccellenza della cura e della ricerca – commenta Marco Giachetti, presidente del Policlinico di Milano – vogliamo portare nel nuovo Policlinico anche il tema dell’umanizzazione: fare in modo che tutti i pazienti, specialmente i bambini e le loro famiglie, possano vivere l’esperienza ospedaliera in modo meno traumatico possibile. Con questo progetto puntiamo a umanizzare gli spazi della Pediatria ricreando un ambiente il più possibile vicino a quello domestico, aiutando i bambini e le loro famiglie a sentirsi meno lontani dalla propria casa: i piccoli potranno godere di ambienti colorati e a misura di bambino, mentre i genitori potranno usufruire di spazi dedicati in modo da non sentirsi isolati rispetto alla loro attività lavorativa e quotidiana. L’umanizzazione degli spazi porterà beneficio anche al personale medico e sanitario, che potrà operare in ambienti armoniosi facilitando quindi il rapporto con i piccoli pazienti e le loro famiglie. A breve Milano avrà il nuovo grande Policlinico e, al suo interno, la Pediatria più bella del mondo: sono molto felice di questo risultato e ringrazio in particolare la Fondazione De Marchi e tutti i suoi sostenitori, i benefattori e i filantropi che da sempre sostengono con generosità il nostro ospedale». Gli ambienti destinati all’area pediatrica del Nuovo Policlinico avranno un’estensione di oltre 12mila metri quadrati distribuiti su tre piani e la consegna dei lavori, relativa all’umanizzazione degli spazi, è prevista per marzo 2025. La Pediatria del Nuovo Policlinico continuerà, quindi, ad essere un punto di riferimento a livello nazionale per l’assistenza, la cura e la ricerca in campo pediatrico. La Lombardia è, infatti, tra le Regioni maggiormente coinvolte nell’accoglienza di pazienti costretti a spostarsi per motivi sanitari. L’iniziativa rientra nel progetto “Un Ospedale mica male” finalizzato a contenere il dolore e a ridurre lo stress dei bambini ricoverati in ospedale, alleviando il senso di isolamento e facilitando il ritorno alla vita quotidiana al termine delle cure. La Fondazione De Marchi, attraverso i suoi progetti, ogni anno sostiene quasi 90.000 bambini realizzando, oltre ad interventi di umanizzazione e fornitura di macchinari diagnostici e terapeutici, 150 ore di pet therapy, 1.400 ore di arte terapia e di 550 ore di assistenza psicologica.

Viali alberati e skatepark: “La città dei bambini” dentro ospedale

Viali alberati e skatepark: “La città dei bambini” dentro ospedaleRoma, 26 gen. (askanews) – Le corsie come viali alberati, l’ingresso come uno Skatepark e le stanze di degenza come colorate camerette. È questo il concept creativo che guiderà l’allestimento degli spazi dell’area pediatrica del Nuovo Policlinico di Milano, che sarà ultimato entro il 2024. Il progetto – caratterizzato da tecnologia integrata con gli spazi di accoglienza e di degenza, elementi grafici e tematici diversificati a seconda delle età dei pazienti e biofilia – è stato realizzato da Novembre Studio ed è il vincitore del bando da un milione di euro, promosso e finanziato da Fondazione De Marchi, per realizzare nell’ospedale milanese “il reparto di pediatria più bello e accogliente del mondo”.

Il progetto si chiama “La città dei bambini” ed è stato presentato in occasione di una cerimonia di premiazione organizzata alla Triennale di Milano con Marco Giachetti, presidente Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano; Anna Scavuzzo, vicesindaco del Comune di Milano con delega all’istruzione e Linus. Alla base del concept è l’idea di trasformare gli spazi dell’area pediatrica in una città a misura di bambino, in continuità con il concetto di piazza, proposto dagli studi Stefano Boeri Architetti, e Barreca & La Varra, come elemento chiave del nuovo ospedale e tenendo a mente l’obiettivo di umanizzare gli spazi per i pazienti pediatrici. Ogni ambiente della nuova pediatria, infatti, ricreerà un contesto familiare per eliminare la sensazione di lontananza e avvicinare i bambini ai luoghi che vivono, come se fosse il loro quartiere.

L’ingresso sarà caratterizzato da uno Skatepark così che, a partire dall’accesso al reparto, si abbia un ingresso stimolante che generi emozioni positive per i piccoli pazienti, dotato di un grande ledwall interattivo per intrattenere durante l’attesa. I corridoi si trasformano nei Viali della città, mentre le degenze saranno nelle Case dei pazienti e ricreeranno un ambiente domestico, sia per la scelta dei materiali sia per il livello di personalizzazione in mano ai pazienti. I salotti, a seconda delle funzioni, diventano rispettivamente: la Sala giochi interamente dedicata all’intrattenimento digitale con possibilità di guardare serie tv e postazioni per il gioco individuale e condiviso; la Ludoteca offre ai più piccoli intrattenimento e benessere, tra grafiche e arredi giocosi e display digitali progettati per stimolare la creatività; la Classe, uno spazio in cui i bambini, durante il periodo di degenza, potranno studiare e fare i compiti e l’Ufficio, un’area dedicata ai genitori dotata di postazioni di lavoro per lo smart working. Infine, il quarto piano sarà “abitato” dal Giardino Terapeutico che tramite l’utilizzo di arredi e giochi ispirati al mondo animale diventa lo Zoo della città. Inoltre, il corridoio che conduce al giardino sarà contraddistinto da coltivazioni idroponiche verticali, che fungono da orto urbano, contribuendo all’ortoterapia.

“Non sappiamo curare, ma vogliamo prenderci cura!» – dichiara Fabio Novembre – «Accompagnare lungo il percorso di degenza armonizzando gli spazi, alleggerendo l’ansia e restituendo quel mondo a colori che ogni bimbo ha dentro di sé. Insieme alla Fondazione De Marchi e al Policlinico di Milano, sarà un’avventura meravigliosa”. “Oltre all’eccellenza della cura e della ricerca – commenta Marco Giachetti, presidente del Policlinico di Milano – vogliamo portare nel nuovo Policlinico anche il tema dell’umanizzazione: fare in modo che tutti i pazienti, specialmente i bambini e le loro famiglie, possano vivere l’esperienza ospedaliera in modo meno traumatico possibile. Con questo progetto puntiamo a umanizzare gli spazi della Pediatria ricreando un ambiente il più possibile vicino a quello domestico, aiutando i bambini e le loro famiglie a sentirsi meno lontani dalla propria casa: i piccoli potranno godere di ambienti colorati e a misura di bambino, mentre i genitori potranno usufruire di spazi dedicati in modo da non sentirsi isolati rispetto alla loro attività lavorativa e quotidiana. L’umanizzazione degli spazi porterà beneficio anche al personale medico e sanitario, che potrà operare in ambienti armoniosi facilitando quindi il rapporto con i piccoli pazienti e le loro famiglie. A breve Milano avrà il nuovo grande Policlinico e, al suo interno, la Pediatria più bella del mondo: sono molto felice di questo risultato e ringrazio in particolare la Fondazione De Marchi e tutti i suoi sostenitori, i benefattori e i filantropi che da sempre sostengono con generosità il nostro ospedale”.

“Fondazione De Marchi è orgogliosa di contribuire a realizzare a Milano l’ospedale pediatrico più bello del mondo all’interno degli spazi del Nuovo Policlinico e siamo sicuri che il progetto vincitore saprà valorizzarli e far sentire ‘a casa’ i piccoli pazienti e le loro famiglie in un momento difficile e complicato come quello della malattia”, spiega Francesco Iandola, direttore esecutivo della Fondazione De Marchi. Gli ambienti destinati all’area pediatrica del Nuovo Policlinico avranno un’estensione di oltre 12mila metri quadrati distribuiti su tre piani e la consegna dei lavori, relativa all’umanizzazione degli spazi, è prevista per marzo 2025. La Pediatria del Nuovo Policlinico continuerà, quindi, ad essere un punto di riferimento a livello nazionale per l’assistenza, la cura e la ricerca in campo pediatrico. La Lombardia è, infatti, tra le Regioni maggiormente coinvolte nell’accoglienza di pazienti costretti a spostarsi per motivi sanitari. L’iniziativa rientra nel progetto “Un ospedale mica male” finalizzato a contenere il dolore e a ridurre lo stress dei bambini ricoverati in ospedale, alleviando il senso di isolamento e facilitando il ritorno alla vita quotidiana al termine delle cure. La Fondazione De Marchi, attraverso i suoi progetti, ogni anno sostiene quasi 90.000 bambini realizzando, oltre ad interventi di umanizzazione e fornitura di macchinari diagnostici e terapeutici, 150 ore di pet therapy, 1.400 ore di arte terapia e di 550 ore di assistenza psicologica.

Fisco, Schlein: gli unici a stare meglio sono evasori fiscali

Fisco, Schlein: gli unici a stare meglio sono evasori fiscaliPiombino, 26 gen. (askanews) – “Questo è un governo che combatte i poveri invece di contrastare la povertà, che se la prende con i più fragili, che fa tanta retorica, ma alla fine dei conti non c’è nessun italiano che può dire di stare meglio se non gli evasori fiscali. Questo è un governo che fa i regali agli evasori fiscali invece di sostenere concretamente il lavoro e l’impresa. E se vogliamo questo bisogna allora che le tasse incomincino a pagarle tutti. Anche quelli che non lo fanno, anche grazie alle scorciatoie che il governo sta preparando loro”. Lo ha affermato la segretaria del Pd Elly Schlein incontrando militanti e sostenitori ad un gazebo a Piombino.

Sanità,Schlein:salveremo la pubblica da tagli e bugie Meloni

Sanità,Schlein:salveremo la pubblica da tagli e bugie MeloniPiombino, 26 gen. (askanews) – “Salveremo la sanità pubblica dai tagli e dalle privatizzazioni che il governo Meloni sta portando avanti senza neanche avere il coraggio di ammetterlo. Non permetteremo le loro bugie quando dicono che hanno fatto il più grande investimento della storia. E invece stanno riportando la spesa sanitaria ai livelli di prima della pandemia. Come se non fosse successo nulla. Il modello che porta vanti questa destra è il modello per cui chi è ricco può andare dal privato saltando liste di attesa infinite, e chi è povero sta rinunciando a curarsi”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein incontrando militanti e sostenitori ad un gazebo del partito a Piombino.

Web Marketing e Brand Reputation, binomio vincente per le imprese

Web Marketing e Brand Reputation, binomio vincente per le impreseRoma, 26 gen. (askanews) – Pandemie, guerre e inflazione. Per chi fa impresa le difficoltà sono molteplici. Eppure, proprio in momenti di forte incertezza come questo e in un contesto di sfiducia generalizzata, le aziende diventano i soggetti più vicini ai cittadini per orientare le loro scelte culturali, economiche e di consumo. Mai come in questo momento, quindi, c’è bisogno di una comunicazione attiva, positiva e identificativa. La web communication diventa così la risposta alla crisi e lo strumento indispensabile per emergere, potenziando il proprio business.

E i numeri parlano chiaro: secondo l’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, nel 2023 l’internet advertising in Italia ha segnato un +8% con investimenti del valore di 4,84 miliardi. Ma non solo. Sempre nel 2023, l’86% delle aziende ha fatto innovazione aperta, investendo nel digitale. Per il 2024, secondo gli Osservatori Startup Thinking e Digital Trasformation Academy della School of Management, sempre del Politecnico di Milano, si prevede un ulteriore aumento degli investimenti con un +1,9% dei budget in ICT. E il mercato, di contro, sta premiando le aziende che hanno compreso la centralità degli investimenti negli strumenti digitali, segnando una loro graduale e costante crescita. “La presenza online è fondamentale per qualunque azienda voglia avere una possibilità concreta di competere nel mercato attuale”, sottolinea Marco Gradari, CEO di MGvision, azienda specializzata in Branding Strategy e Digital Marketing, certificata come una delle realtà più accreditate fra le Web Marketing Agency italiane. “Oggi, però, non è più sufficiente ‘esserci’, perché a fare la differenza è il ‘come’. Molte aziende vanno online con siti poco accattivanti, difficili da navigare e non ottimizzati per i cellulari. In questo modo, invece di rafforzare il loro brand, lo danneggiano. Un’azienda che vuole guardare al futuro e sfruttare internet per aumentare il suo volume di affari – prosegue Gradari – deve investire innanzitutto sull’usabilità del suo sito, sulla creazione di una Brand Identity forte e su una strategia di Brand Storytelling per comunicare la propria personalità e i propri valori, in modo da essere riconoscibile. Una volta creata questa immagine online e completato il sito internet, dovrebbe migliorare la propria visibilità e fare in modo di essere rintracciata in rete. Serve a poco avere un sito web accattivante se questo si trova nella 5° pagina di Google”.

Una visibilità che si può ottenere anche grazie a dei servizi come la SEO. “È determinante l’ottimizzazione del sito per il posizionamento sui motori di ricerca, così come lo sono le campagne di Digital Advertising (su Google e/o sui social), che permettono di attrarre il target giusto e raggiungere in maniera capillare gli utenti che cercano online i servizi/prodotti offerti dall’azienda. Gli strumenti digitali ci danno l’opportunità di avere dati misurabili, di ascoltare la rete, di customizzare prodotti e servizi. È un’occasione che non possiamo sprecare. Nel 2024 – aggiunge il CEO di MGvision – una nuova sfida sarà rappresentata dall’AI che, applicata ai servizi di marketing, diventa uno strumento molto efficace da usare con intelligenza e da gestire con lungimiranza”. Secondo gli analisti, poi, un altro tassello fondamentale nella costruzione di una Brand Identity autorevole è quella di avvalersi dei servizi di un ufficio stampa che, il più delle volte, deve lavorare proprio in sinergia con le web agency. “Eppure fino a qualche anno fa la percezione comune era che solo i grandi gruppi imprenditoriali avevano bisogno dei servizi offerti da un ufficio stampa”, chiarisce Michele La Porta, direttore de La Porta Comunicazione, società con all’attivo oltre cento clienti gestiti ogni anno. “Oggi, invece, anche le PMI, le startup o i liberi professionisti, come i medici, gli avvocati o i consulenti finanziari, hanno compreso l’importanza di lavorare sulla loro reputazione e credibilità. Questo significa, soprattutto in una società ipercompetitiva che comunicare e distinguersi dai propri competitors è diventato un elemento imprescindibile per avere successo”. “Nel contesto sociale nel quale viviamo infatti – gli fa eco Massimiliano Niccoli, storico giornalista e volto noto di Tv 2000 – avere delle specifiche competenze non è sufficiente per emergere. Per superare la concorrenza, attrarre nuovi clienti e certificare la propria autorevolezza, è necessario garantirsi la presenza sui media che, grazie a delle interviste o degli articoli pubblicati sui più importanti quotidiani nazionali, donano loro un giusto riconoscimento reputazionale. Ma se cercate un ufficio stampa che potenzi la vostra credibilità fate attenzione: molte società si improvvisano in questo settore dando risultati irrilevanti. Altre, invece, fanno grandi promesse ma come risultato danno al cliente dei pubbliredazionali, degli spazi a pagamento che non conferiscono alcun riconoscimento”. L’ufficio stampa le pubblicazioni sui quotidiani le conquista e non le compra. Gli articoli devono essere reali e non delle pubblicità, ribadiscono Niccoli e La Porta. Investire nel Web Marketing e sviluppare una Brand Reputation solida e credibile (sia online e sia offline) è fondamentale per le imprese del futuro. “Per far brillare un business – conclude Marco Gradari – noi di MGvision lavoriamo come registi dietro le quinte per rendere il brand un vero protagonista del web. L’obiettivo è creare valore per i clienti, aiutandoli a raggiungere il successo, con i loro business online”.

Giorno della memoria, Segre firma la voce “Memoria” della Treccani: ricordare dovere inderogabile

Giorno della memoria, Segre firma la voce “Memoria” della Treccani: ricordare dovere inderogabileRoma, 26 gen. (askanews) – “L’unicità della Shoah rende ancora più necessaria la testimonianza dei sopravvissuti e la necessità di un sistema integrato della memoria fatto di scuola, università, formazione, centri di ricerca, mezzi di comunicazione, famiglie, società nel suo insieme. La memoria è senza dubbio fatto personale, ma raggiunge il suo valore più autentico quando, integrandosi con i canoni e l’universalità del discorso storico, diviene più generale patrimonio collettivo, di una società e di un’epoca”. Lo scrive Liliana Segre nella nuova voce “Memoria” pubblicata sulla X Appendice della Enciclopedia Italiana e da oggi disponibile sul portale Treccani.it “Particolarmente nel caso della Shoah – scrive la senatrice a vita – è bene che i tre livelli della testimonianza, della storia e della memoria, pur senza confondersi, si incontrino e completino a vicenda. Proprio l’unicità infatti dello sterminio sistematico del popolo ebraico (e di altre minoranze sociali e politiche) perpetrato in Europa dai nazisti, quasi impone l’esigenza di dar luogo a un discorso al tempo stesso diffuso e intelligibile a tutti, ma anche serio, informato, credibile”.

E “se, come dissero Elie Wiesel e molti altri internati, solo chi visse quell’inferno può davvero realizzare che cosa fosse, proprio questo rende tanto più preziosa la testimonianza dei sopravvissuti, il loro racconto di fatti, persone, circostanze, tutti elementi che assumono una collocazione eminente nel discorso storico scientifico e di conseguenza nella formazione della coscienza civile. Di qui il dovere inderogabile – per i testimoni – di ricordare, educare, fare opinione, ma poi anche denunciare falsificazioni, conferire documenti, fornire prove” prosegue la senatrice a vita testimone vivente della Shoah. “Certo – si legge resterà sempre uno scarto fra la parola e la realtà, fra il dire e l’indicibile, uno scarto che forse neanche l’esperienza diretta potrà mai colmare, in special modo per il tempo in cui testimoni non ve ne saranno più. E se pure questo è un problema di tutte le epoche storiche, l’unicità della Shoah rende ancora più necessario che oggi funzioni un sistema integrato della memoria fatto di scuola, università, formazione, centri di ricerca, mezzi di comunicazione, famiglie, società nel suo insieme”.