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Autore: Redazione StudioNews

Minori, Consiglio nazionale ragazzi: combattere discriminazioni

Minori, Consiglio nazionale ragazzi: combattere discriminazioniRoma, 19 nov. (askanews) – Meno discriminazioni e più partecipazione attiva per i ragazzi. È ciò che è emerso dall’incontro ‘Senza Distinzioni: Perché tutti i minorenni abbiano le stesse opportunità’, organizzato dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, che si è svolto questa mattina a Roma presso il centro Congressi Roma Eventi.


Ospite della mattinata di confronto è stato il CNRR, Il Consiglio Nazionale delle Ragazze e dei Ragazzi, alla sua prima uscita pubblica, composto da 50 ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia, voluto da AGIA e coordinato da Defence for Children Italia. Al convegno, organizzato in occasione della Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebrerà il 20 novembre, sono intervenuti tra gli altri la Dott.ssa Carla Garlatti, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Maria Teresa Bellucci Vice Ministro del lavoro e delle politiche sociali e Marco Pagniello, direttore della Caritas Italiana. I giovani del Consiglio Nazionale hanno portato le proprie riflessioni sul tema delle discriminazioni, frutto del lavoro realizzato nei mesi passati dopo due giorni di plenaria, la terza, che che si è svolta dal 17 al 19 novembre. “Questo Consiglio Nazionale rappresenta un’esperienza pionieristica unica e dimostra che i ragazzi e le ragazze sono risorse attive e presenti per la società”, spiega Pippo Costella direttore di Defence for Children Italia e continua: “il mondo degli adulti, a tutti i livelli deve sostenere, facilitare e promuovere la partecipazione delle più giovani generazioni così da realizzare un mondo più giusto, inclusivo e sensato per tutti”.


Secondo il CNRR una delle più profonde discriminazioni subite dai minorenni in Italia e nel mondo è quella dell’esclusione dalla piena cittadinanza nel presente. I ragazzi, infatti, troppo spesso sono considerati come ‘adulti del futuro’ e non come persone in grado di partecipare attivamente alla società di oggi. A partire da questa considerazione il CNRR chiede che vengano realizzate politiche per promuovere la parità di genere e il rispetto delle diversità, che ci sia una riforma della scuola capace di qualificare l’insegnamento ma anche la qualità delle relazioni. Raccomanda, inoltre, che vengano realizzate urgentemente politiche per migliorare le infrastrutture scolastiche che oggi in molte parti del paese, sono in uno stato deprecabile e insicuro. Ancora oggi molti sono gli spazi che dovrebbero essere accessibili a bambini e ragazzi presentano barriere architettoniche che non consento a tutti l’accesso. Infine il CNRR vorrebbe che i ragazzi e le ragazze provenienti da altri paesi, in linea con la Convenzione ONU e la legislazione italiana, vedano garantiti i propri diritti come qualsiasi minorenne di nazionalità italiana. Oltre ai diritti di partecipazione e cittadinanza, ci sono anche altri dati sulle dimensioni della vita dei minorenni in Italia che sono altrettanto allarmanti: basti pensare che l’incidenza della poverta’ assoluta tra le persone minorenni oggi e’ ai massimi storici, pari al 13,8%: si tratta del valore piu’ alto della serie ricostruita da Istat (era 13,4% nel 2022) e di tutte le altre fasce d’eta’.

Volkswagen Italia, Timm Barlet nominato direttore di Audi Italia

Volkswagen Italia, Timm Barlet nominato direttore di Audi ItaliaRoma, 19 nov. (askanews) – Dal primo gennaio 2025 Timm Barlet entrerà a far parte della squadra di Volkswagen Group Italia. Nel ruolo di direttore della Divisione Audi, secomndo quanto riporta una nota risponderà all’AD Christoph Aringer e porterà avanti, nel complesso mercato italiano, la strategia del Brand dei quattro anelli definita da Fabrizio Longo.


Il 47enne, di nazionalità tedesca, ha conseguito un Master in Business Administration presso l’Università Cattolica di EichstättIngolstadt (Germania) e ha trascorso una parte significativa della propria carriera in Audi AG, dove dal 2004 ha ricoperto vari ruoli in ambito Vendita, Service e Network Management. Attualmente è Senior Director Sales & Marketing per i mercati di Francia, Italia, Spagna e Gran Bretagna.

Servizi digitali, una rivoluzione per il sistema acquisti della PA

Servizi digitali, una rivoluzione per il sistema acquisti della PAMilano, 19 nov. (askanews) – Gli attuali processi elettronici di acquisto di beni e servizi (e-procurement) da parte della pubblica amministrazione sono destinati a subire una profonda revisione, con l’introduzione, sempre più intensiva, dei servizi digitali, delle nuove tecnologie, quali il Cloud e l’Intelligenza Artificiale. Dal modello attuale impostato su gare di appalto e la certezza del prezzo si passerà ai modelli con costi a scalare sulla base dei consumi (una sorta di “pay per use”) di dati e sistemi di archiviazione. I nuovi scenari sono stati discussi, per la prima volta in Italia, a Trento in occasione dell’evento “E-Procurement e nuovi modelli di business digitali”, organizzato negli scorsi giorni dal Cerchio Ict, realtà che riunisce le società in house di Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Alto Vicentino. L’evento – moderato dal giornalista del Sole 24 Ore, Luca De Biase – ha riunito esperti nazionali e rappresentanti della pubblica amministrazione.


Marco Valerio Cervellini dell’Agenzia Cybersicurezza Nazionale, ha illustrato il ruolo dell’Agenzia nel supportare gli enti pubblici nei processi di procurement digitale sicuro, sottolineando come la diversificazione dei fornitori rappresenti un rischio per l’interoperabilità dei sistemi a livello nazionale e richieda una forte governance su sistemi e dati. Su questo tema, la professoressa Sara Valaguzza, docente di Diritto amministrativo e pubblico all’Università Statale di Milano, ha presentato le opportunità offerte dal nuovo correttivo al Codice appalti, prospettando nuove modalità di collaborazione per sostenere l’innovazione nel settore Ict: “Gli accordi collaborativi, di ispirazione anglosassone, permettono alle amministrazioni di stabilire obiettivi comuni con gli operatori economici, migliorando la qualità e l’efficienza del procurement digitale”. Barbara Marchetti, docente di diritto amministrativo dell’Università di Trento, ha approfondito i vantaggi del modello in house nell’adozione dell’intelligenza artificiale, soprattutto per quanto riguarda la protezione dei dati pubblici, che rimangono sotto il controllo della PA senza dover essere trasferiti a terzi: “Il modello in house consente di mantenere il controllo sui dataset e sulle scelte algoritmiche, garantendo trasparenza e sicurezza per i cittadini”. La docente ha posto la questione degli obblighi europei in materia di compliance, evidenziando l’esigenza di competenze tecniche per gestire al meglio i processi di approvvigionamento digitali.


Sulle implicazioni dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale rispetto alla proprietà intellettuale e ai servizi digitali è intervenuta Cristiana Pretto, dirigente generale della Provincia autonoma di Trento: “Il Trentino ha intrapreso un nuovo percorso, con interventi anche regolatori e organizzativi, per garantire con una governance territoriale strutturata l’implementazione efficace e controllata dell’intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione trentina, definendo all’inizio della legislatura una nuova strategia digitale basata sui dati e sull’interoperabilità. In questo contesto riveste particolare importanza comprendere quali siano le opportunità e gli accorgimenti da adottare per l’acquisizione e l’utilizzo di servizi di terzi, direttamente o tramite la propria in house, accanto alla realizzazione di una soluzione propria, come quella sviluppata nell’ambito del Progetto Bandiera, finanziato con fondi del Pnrr, che possa garantire adeguatamente la sovranità digitale”. Il ruolo delle società in house è stato ribadito da Carlo Delladio, presidente di Trentino Digitale: “Il nostro compito è assicurare alla pubblica amministrazione le migliori soluzioni tecnologiche, salvaguardando allo stesso tempo la sovranità digitale e la protezione dei dati sensibili. Il modello in house permette di sviluppare servizi su misura, con un’attenzione particolare alla sostenibilità economica, sociale ed ambientale”.


“L’evento – ha concluso Kussai Shahin, direttore generale di Trentino Digitale – ha rappresentato un importante momento di confronto e riflessione, con l’obiettivo di rendere la pubblica amministrazione maggiormente consapevole del nuovo contesto caratterizzato da una complessità tecnologica crescente, da normative in continua evoluzione, e soprattutto da nuovi modelli di erogazione dei servizi digitali. Un aspetto importante riguarda il ruolo delle società in house a supporto degli Enti pubblici in termini di presidio delle differenti evoluzioni e di individuazione delle migliori soluzioni per contribuire alla crescita e al miglioramento dei servizi pubblici sul territorio”.

Trump spaventa G20, cauta Meloni: non dividere Occidente

Trump spaventa G20, cauta Meloni: non dividere OccidenteRio de Janeiro, 19 nov. (askanews) – Il convitato di pietra Donald Trump agita il G20 di Rio de Janeiro, in particolare per la posizione che la nuova amministrazione americana potrebbe assumere sull’Ucraina e sulla politica dei dazi nei confronti dell’Europa. Temi che spaventano, ma su cui Giorgia Meloni invita alla calma.


La presidente del Consiglio incontra i giornalisti all’uscita dall’hotel a Rio de Janeiro, prima della seconda e ultima giornata del G20, al termine del quale si sposterà a Buenos Aires, dove domani è in programma un bilaterale con il presidente argentino Javier Milei, il ‘turbo-liberista’ che proprio nei giorni scorsi ha auspicato un asse con “gli Stati Uniti nel Nord, l’Argentina nel Sud, l’Italia nella vecchia Europa e Israele come sentinella nella frontiera in Medio Oriente”. Per Meloni, però, non è il momento di intese asimmetriche, anzi, in particolare sull’Ucraina bisogna “non divaricare il fronte occidentale”. In attesa di “vedere che cosa accade” su un eventuale disimpegno Usa a favore di Kiev, il dato di fatto, per lei, è che c’è una “aggressività senza precedenti” della Russia, e il via libera di Joe Biden all’uso di missili a lungo raggio è la “risposta” a questa aggressività. Poi “l’Italia ha fatto un’altra scelta, ma comprendo il punto di vista di altre nazioni”. Quel che è certo – sottolinea – è che da parte di Mosca non c’è volontà di trattare. Meloni, a differenza di altri leader europei, non si “scandalizza” per la telefonata dei giorni scorsi del cancelliere tedesco Olaf Scholz a Vladimir Putin perchè “non è la prima volta che un leader occidentale parla con Putin” e le posizioni espresse da Scholz sono “in linea” con il sostegno all’Ucraina. Piuttosto la questione è che “oggi non mi pare che Putin sia disposto a qualsiasi forma di dialogo”. Per questo “finché c’è una guerra in Ucraina noi siamo a fianco dell’Ucraina”, anche rinnovando la fornitura di armi in scadenza.


Anche sull’altro tema, quello di un eventuale innalzamento dei dazi, la premier invita alla cautela. “Bisogna aspettare a vedere che cosa accade”, afferma, aggiungendo però che la questione di un disavanzo commerciale tra Stati Uniti ed Europa non è nuova ed è stata posta, da ultimo, anche dall’Inflation Reduction Act (Ira) lanciato da Joe Biden. Pur continuando a “dialogare” con gli Usa perchè “siamo tutti preoccupati dai dazi”, per la presidente del Consiglio il tema è cosa può fare l’Europa per “rafforzare la sua competitività”, come affermato anche nel report stilato da Mario Draghi. “La mia impressione – spiega – continua a essere che noi ci dotiamo di grandi strategie ma poi non ci dotiamo degli strumenti che sono necessari a perseguire quelle strategie. Credo che ci voglia più coraggio”. Per quanto riguarda il G20, la premier è soddisfatta perchè “ci sono molte cose che ci stanno a cuore che vengono riprese nelle conclusioni in linea con i lavori del G7: intelligenza artificiale, migrazioni, la questione della tassazione internazionale”. Anche nella lotta alla fame, con il lancio dell’Alleanza contro la fame e la povertà a cui l’Italia aderisce, c’è una “sinergia” tra G7 e G20. “Sinergia” che deve essere stretta anche nella lotta ai cambiamenti climatici, per una transizione energetica “giusta”, “equa” e “sostenibile”, che eviti ogni “approccio ideologico” e “inutili radicalismi”, puntando a un mix energetico che includa tutte le forme di produzione di energia, compreso il nucleare da fusione su cui l’Italia è “in prima linea”.


Per quanto riguarda la riforma del Consiglio di sicurezza dell’Onu, altro tema al centro del summit, la premier ha ricordato la posizione italiana, diversa – ad esempio – da quella portata avanti dagli Usa. Per Meloni “condividiamo la necessità di una riforma non gli obiettivi” perchè “l’Italia è contraria a nuovi seggi permanenti, devono esserci nuovi seggi temporanei distribuiti per aree geografiche a rotazione. La riforma ha un senso se consente alle istituzioni multilaterali di essere più inclusive, non di aggiungere disfunzionalità a quelle che abbiamo già conosciuto”.

Santanchè: la cuicna italiana è un tesoro nazionale

Santanchè: la cuicna italiana è un tesoro nazionaleRoma, 19 nov. (askanews) – “Abbiamo il dovere di alzare il livello competitivo della nostra economia per garantire il futuro delle future generazioni e il tema della formazione è dirimente. Vanno alzati tutti i livelli, anche quello del cibo e delle strutture ricettive. Il binomio turismo e ristorazione è un punto di eccellenza per il brand del made in Italy e cucina italiana è un tesoro nazionale”. Lo ha detto il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, intervenendo in un video messaggio alla assemblea annuale della Fipe in corso a Roma.

Siderurgia, JSW Steel Italy firma un accordo con Metinvest Adria

Siderurgia, JSW Steel Italy firma un accordo con Metinvest AdriaRoma, 19 nov. (askanews) – JSW Steel Italy SrL, una controllata di JSW Steel Ltd., ha firmato oggi un accordo commerciale con Metinvest Adria S.p.A.


L’accordo, si legge in una nota, “è in linea con il MoU del 1 marzo 2024 firmato tra JSW Steel Italy SrL e il Ministero dell’Industria e del Made in Italy (MIMIT) in cui è stato definito il meccanismo per il trasferimento dei diritti relativi all’area nord della proprietà. In base all’accordo, Metinvest è tenuta a versare a JSW Steel Italy Piombino SpA una commissione di rilascio di 30 milioni di euro come corrispettivo onnicomprensivo della transazione. L’esecuzione e il trasferimento dei diritti a Metinvest sono subordinati all’adempimento da parte di Metinvest di determinate procedure con il Governo e le Istituzioni entro un determinato periodo di tempo. L’accordo commerciale di cui sopra è una prosecuzione del MoU e porterà alla realizzazione e all’esecuzione dell’Accordo di Programma (AdP). In base al MoU, JSW e il MIMIT hanno identificato diverse aree di cooperazione tra JSW e le istituzioni governative per l’attuazione del progetto di ammodernamento dei laminatoi, che comprende il revamping dei laminatoi, la creazione di impianti di tempra e l’aumento della lunghezza delle rotaie prodotte fino a 120 metri. La collaborazione con il MIMIT e le istituzioni governative è finalizzata al rilancio del sito industriale di Piombino come polo siderurgico”. “JSW Steel – si spiega – è il fiore all’occhiello del Gruppo JSW, un’azienda diversificata da 23 miliardi di dollari. Il Gruppo JSW, uno dei principali gruppi imprenditoriali indiani, ha interessi anche nei settori dell’energia, delle infrastrutture, del cemento, delle vernici, dello sport e del venture capital.


“Dopo 20 anni di promesse fatte da altri – commenta Marco Carrai, vice presidente JSW Steel Italy – sono contento di veder concretizzare questo traguardo, insieme al Ministro Del MIMIT Adolfo Urso, che ringrazio, e al coinvolgimento della Regione e del Comune di Piombino, di cui ringrazio il Presidente e il Sindaco, e sono contento altresì di aver personalmente voluto contribuire con mio diretto impegno e caparbietà a risollevare il polo siderurgico di Piombino. Lo dovevo alle Istituzioni, al mio azionista JSW, che ringrazio, ma soprattutto ai lavoratori dell’azienda, a cui va data una prospettiva definitiva di lavoro e di solidità di vita. Ringrazio loro, come tutti i collaboratori che mi hanno aiutato”.

”No cure antibiotiche fai-da-te”, al via campagna Min. Salute-AIFA

”No cure antibiotiche fai-da-te”, al via campagna Min. Salute-AIFARoma, 19 nov. (askanews) – Dal Ministero della Salute arriva una nuova campagna sull’uso consapevole degli antibiotici, realizzata insieme all’Agenzia italiana del farmaco, in occasione della Giornata europea sull’uso consapevole degli antibiotici 2024, nell’ambito della Settimana mondiale di sensibilizzazione sulla resistenza antimicrobica.


“No a cure antibiotiche fai-da-te” è lo slogan, rivolto soprattutto ai giovani: “Proteggi la tua salute. Se assumi antibiotici in modo inappropriato metti a rischio la tua salute, contribuendo a limitare la loro efficacia per te e per gli altri”. Uno spot da oggi è in programmazione su tutte le reti RAI, sul sito e sui social del Ministero della Salute e verrà esteso ad altri network nazionali. Testimonial dello spot è il conduttore Massimiliano Ossini.

Otto razzi contro la base italiana Unifil in Libano

Otto razzi contro la base italiana Unifil in LibanoRoma, 19 nov. (askanews) – Otto razzi da 107 millimetri hanno colpito il quartier generale del contingente italiano e del settore Ovest di Unifil (Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite) a Shama, nel sud del Libano.


I razzi – spiega una nota del ministero della Difesa – hanno impattato su alcune aree all’aperto e sul magazzino ricambi della base, dove non era presente alcun soldato. Il comunicato della Difesa ha chiarito che non sono stati registrati feriti, ma cinque militari italiani sono sotto osservazione nell’infermeria della base: le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni. Sono in corso gli accertamenti, conclude il comunicato, per determinare il punto di partenza dei colpi e individuare i responsabili.

Ucraina, Papa: il Signore chiederà conto di tutte le lacrime sparse

Ucraina, Papa: il Signore chiederà conto di tutte le lacrime sparseCittà del Vaticano, 19 nov. (askanews) – E’ la “parola Pace, purtroppo dimenticata dal mondo d’oggi, che vorremmo sentire risuonare nelle famiglie, nelle case e nelle piazze della cara Ucraina. Purtroppo, almeno per ora, non è così!”. A constatarlo tristemente è Papa Francesco che ha inviato oggi una lettera al nunzio apostolico in Ucraina, arcivescovo Visvaldas Kulbokas, in occasione dello scoccare dei primi mille giorni di conflitto che, come ha sottolineato lo stesso pontefice, ha già provocato “numerose vittime”, “bambini e adulti, civili e militari, come pure i prigionieri, che si trovano spesso in deplorevoli condizioni”.


Francesco ha parlato di “aggressione militare di ampie dimensioni che gli ucraini stanno subendo. So bene – ha quindi aggiunto – che nessuna parola umana è in grado di proteggere le loro vite dai bombardamenti quotidiani, né consolare chi piange i morti, né curare i feriti, né rimpatriare i bambini, né liberare i prigionieri, né mitigare i crudi effetti dell’inverno, né riportare la giustizia e la pace”. “Mi unisco a loro, cosicché sia più forte il grido che si innalza verso il Cielo, dal quale viene l’aiuto: ‘Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto cielo e terra’”.


“Che il Signore consoli i nostri cuori e rafforzi la speranza che, mentre raccoglie tutte le lacrime sparse e ne chiederà conto, Egli rimane accanto a noi anche quando gli sforzi umani sembrano infruttuosi e le azioni non sufficienti. Con la fiducia che sarà Dio a pronunciare l’ultima parola su questa immane tragedia”, ha concluso Papa Francesco.

Mulino Bianco cavalca il trend dell’avena con un nuovo pancake

Mulino Bianco cavalca il trend dell’avena con un nuovo pancakeMilano, 19 nov. (askanews) – Dopo il lancio nel 2021, Mulino Bianco amplia la sua offerta di pancake con una nuova versione con farina d’avena e cacao, che strizza l’occhio a più salutisti tra i consumatori. L’avena, da sempre considerato cereale povero, ha avuto il suo riscatto soprattutto nell’ultimo anno entrando nel pantheon dei superfood e trainando così le vendite degli alimenti che la annoverano tra gli ingredienti: secondo l’Osservatorio Immagino, infatti, nell’ultimo anno i prodotti contenenti avena sono cresciuti del 18,4% a valore e del 6% a volume, spinti dall’aumento del 9,2% dell’offerta.


Cavalcando questo trend, Mulino Bianco ha innovato la ricetta classica del suo pancake contribuendo ad ampliare la popolarità di questo cereale e provando così a conquistare una quota più ampia in questo mercato. La frittellina americana, infatti, negli ultimi anni si è fatta largo nelle colazioni, e non solo, degli italiani: con un bacino di quasi 5 milioni di famiglie consumatrici (tra prodotti già pronti e preparati) il mercato dei pancake lo scorso anno si è attestato sui 50 milioni di euro, e quest’anno è atteso ancora in crescita. A spingere questa crescita sono soprattutto dai giovani: la metà dei consumatori, infatti, ha tra i 18 e i 35 anni. In questo mercato, i pancake Mulino Bianco sono scelti da un milione di famiglie: degli oltre 12 milioni di confezioni venduti in Italia lo scorso anno il 38% sono stati prodotti dall’azienda di Parma nello suo stabilimento di Melfi, a circa 60 chilometri da Potenza.


Il plant lucano negli ultimi 10 anni ha registrato un forte impegno sul fronte della sostenibilità, con un risparmio idrico pari al 30% e quello di Co2 del 26%. Nell’ultimo periodo, inoltre, Barilla ha investito oltre 30 milioni di euro in innovazione, sostenibilità e miglioramento della qualità dei prodotti. In particolare i due principali investimenti hanno interessato due delle linee produttive: uno per la realizzazione della nuova linea di Pancake, e il secondo per avviare la linea produttiva di Fisarmoniche. Esteso su un’area di 202.000 metri quadrati, oggi il plant conta otto linee dedicate a 20 ricette differenti, con una capacità massima di 83.000 tonnellate l’anno.