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”Tre Bicchieri 2024″ a 17 vini della Sardegna, record per l’isola

”Tre Bicchieri 2024″ a 17 vini della Sardegna, record per l’isolaMilano, 26 set. (askanews) – Sono 17 i vini della Sardegna che quest’anno hanno ricevuto i “Tre Bicchieri”, il riconoscimento più alto conferito dalla guida “Vini d’Italia” del Gambero Rosso: un numero record per le etichette dell’isola che salgono sul gradino più alto del podio.

“Una fotografia luminosa della salubrità di una regione particolare, variegata e sfaccettata che può godere di vini che nascono a due passi dal mare, così come di bottiglie frutto di una viticoltura di montagna, con vigne dislocate oltre i 700 metri” spiegano i recensori della guida, parlando di una diversità “che si somma anche alle tante varietà tradizionali, Cannonau in primis, uno dei vitigni più affascinanti del mediterraneo, capace (potenzialmente) di portare in tavola tra i vini più eleganti, complessi e contemporanei di questi ultimi anni”. Ma oltre ai Cannonau, i degustatori “apprezzano sempre di più i Mandrolisai, zona meravigliosa, ricca di vecchie vigne, coltivate ad alberello, ma soprattutto ricca di bravissimi vignaioli che vorremmo valorizzare sempre di più”. Conferme arrivano poi da rossi “frutto di Bovale o Carignano, mentre per quanto concerne i bianchi, ai vertici c’è il Vermentino, sia quello prodotto in Gallura, sia quello di altre zone, specie del Sud. Ultima, non ultima, una novità che arriva da Cagliari: conquista i “Tre Bicchieri” il Bessiu, “un Nasco secco di indubbio valore che sottolinea ancora una volta la ricchezza ampelografica dell’Isola”.

Questi i vini premiati: “Alghero Cabernet Marchese di Villamarina Riserva 2019” di Tenute Sella & Mosca, “Cannonau di Sardegna Barrosu Franzisca Riserva 2020” di Giovanni Montisci, “Cannonau di Sardegna Cl. Dule 2020” di Giuseppe Gabbas, “Cannonau di Sardegna Le Anfore 2021” di Olianas, “Cannonau di Sardegna Perda Rubia 2020” di Tenute Perda Rubia, “Carignano del Sulcis Buio Buio Riserva 2020” di Cantina Mesa, “Ghirada Fittiloghe 2020” di VikeVike, “Mandrolisai Rosso Fradiles 2021” di Fradiles, “Nasco di Cagliari Bessiu 2021” di Audarya, “Sobi 2021” di Bentu Luna, “Stellato Vermentino 2022” di Pala, “Su’ Nico Bovale 2021” di Su’Entu, “Turriga 2019” di Argiolas, “Vermentino di Gallura Superiore Kramori 2022” di Saraja, “Vermentino di Gallura Superiore Maìa 2021″di Siddùra, “Vermentino di Gallura Superiore Sciala 2022” di Surrau, e “Vermentino di Gallura Superiore Sienda 2022” di Mura.

Vino, delegazione giapponese ha visitato i luoghi del Prosecco Doc

Vino, delegazione giapponese ha visitato i luoghi del Prosecco DocMilano, 25 set. (askanews) – Una delegazione composta da undici tra tour operator, ristoratori e giornalisti giapponesi ha visitato alcuni gioielli della Denominazione Prosecco Doc, tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Si tratta dei vincitori di un premio indetto dal Consorzio di tutela della Doc Prosecco, e degli operatori di alcune agenzie di viaggio nipponiche giunte qui per esplorare i territori della Doc da promuovere come destinazione turistica ai giapponesi.

“Siamo lieti dell’interesse dimostrato in questi giorni dai nostri ospiti nel visitare i diversi luoghi ricchi di storia, di arte e di bellezza, ma anche di prodotti unici al mondo, come il nostro Prosecco Doc” ha commentato il presidente del Consorzio, Stefano Zanette, parlando di “un ottimo inizio che prelude l’arrivo di altre delegazioni e nuovi importanti tour operator provenienti dal Giappone, che già da quest’anno includeranno le Cantine e i territori della Doc Prosecco nei futuri itinerari turistici”. Il Consorzio ha precisato che la delegazione ha visitato Treviso, Venezia, Trieste, Aquileia e le vigne di Glera, facendo tappa anche in alcuni locali tipici come le Beccherie, l’Acquasalsa, il Gambrinus, Pier the roof, e ovviamente in alcune tra le più rappresentative realtà produttive: Cantina Pizzolato, Le Contesse, La Jara, Ca’ Bolani, Pitars e Tenuta Santomè.

Sono 33 i vini lombardi che hanno ottenuto i “Tre Bicchieri 2024″

Sono 33 i vini lombardi che hanno ottenuto i “Tre Bicchieri 2024″Milano, 25 set. (askanews) – Sono 33 i vini della Lombardia che hanno ottenuto quest’anno i “Tre Bicchieri”, il massimo riconoscimento assegnato dalla guida “Vini d’Italia” del Gambero Rosso, che verrà presentata ufficialmente il 15 ottobre.

“La Lombardia si riconferma la regina del Metodo Classico italiano con i suoi Franciacorta e Oltrepò Pavese in piena forma, sfoggiando consapevolezza e maturità, mettendo in fila una lunga serie di cuvée sempre più definite nell’impronta territoriale: poco dosaggio e tanto carattere” spiegano i recensori, sottolineando che “sono ben 16 i massimi riconoscimenti: dodici Franciacorta e quattro Oltrepò Pavese, territorio che va a segno con altrettanti vini fermi, mentre sul piano delle annate, spicca l’ottima performance del millesimo 2018, tanto nel Bresciano quanto nel Pavese”. Alle conferme, si aggiungono poi le novità: sulle sponde del Lago d’Iseo c’è il benvenuto tra i “Tre Bicchieri” a due Cantine: “la 1701, che ha proposto un Franciacorta Dosaggio Riserva 2016 di impressionante fragranza e progressione, la seconda è I Barisei, con la raffinata e profonda Riserva Francesco Battista 2013”. Infine, torna sul podio, “e in maniera folgorante, anche Gatti, con un Nature ’16 di straordinaria eleganza”. Fra le colline dell’Oltrepò Pavese, scocca l’ora del primo Tre Bicchieri per Travaglino, storica tenuta in Calvignano, che va a segno con il Riesling Campo della Fojada Riserva 2019, “aggraziato e profondo”. Forti segnali positivi arrivano anche dal Garda, che sta riordinano le sue Denominazioni.

Apprezzata dai degustatori del Gambero anche la solida crescita della Valtènesi e del suo vitigno principe: il Groppello, anche in rosa, “un modello sempre più ispirato per chi è alla ricerca di vini delicati, cesellati, ricchi di dettaglio e finezza”. Rimanendo sulle sponde bresciane del lago, in risalto anche diverse versioni di Lugana “sempre più definite per stile e aderenza territoriale”. La Lombardia del vino si fa apprezzare “per la sua variegata offerta che ci porta in territori incredibili: pensiamo alle vigne del Botticino, tra cave di marmo e boschi, alle vigne del Lago di Como, ad autentiche chicche come il Moscato di Scanzorosciate, la più piccola Docg d’Italia”. E senza trascurare “i rossi bordolesi” della Valcalepio e Capriano del Colle con le sue argille rosse. Chiude il palmares un territorio nel cuore dei grandi appassionati di vino, la Valtellina: “pochi numeri, tanta fatica, grande qualità, rossi leggiadri e finissimi, capaci di abbinare naturalezza espressiva e sicuro potenziale d’invecchiamento”.

Vino, il 23 ottobre 44 Cantine di Bolgheri alla Reggia di Monza

Vino, il 23 ottobre 44 Cantine di Bolgheri alla Reggia di MonzaMilano, 25 set. (askanews) – Lunedì 23 ottobre i suggestivi saloni neoclassici della Reggia Reale di Monza ospiteranno 44 produttori bolgheresi che presenteranno in prima persona al pubblico i loro vini Doc più rappresentativi. In particolare le aziende porteranno i Bolgheri Rosso dell’annata 2022, che hanno terminato il loro periodo di affinamento da Disciplinare lo scorso 1 settembre. L’evento, che si terrà dalle 15 alle 22, nasce dalla collaborazione tra il Consorzio per la tutela dei vini Bolgheri Doc e Bolgheri Sassicaia Doc con il sostegno di UniCredit, Ais Lombardia e della delegazione Ais Monza e Brianza.

“Siamo molto contenti di poter presentare i vini dei Soci del Consorzio e poter presentare l’annata 2022 di Bolgheri Rosso in una prestigiosa cornice come la Reggia di Monza assieme ad Ais Lombardia” ha affermato la presidente del Consorzio, Albiera Antinori, aggiungendo che “sarà una bellissima occasione per poter illustrare il nostro territorio ai partecipanti”. Riguardo alla vendemmia attualmente in pieno svolgimento, i viticoltori del Consorzio mostrano grande soddisfazione per quanto sinora raccolto e ottimismo per l’ultimo periodo: “La qualità delle uve si sta rivelando ottimale – spiegano – e anche le rese sono buone, in confronto agli anni precedenti”. Nato nel gennaio 1995, pochi mesi dopo la nascita del Disciplinare dei vini rossi, il Consorzio per la tutela dei vini Bolgheri Doc e Bolgheri Sassicaia Doc è costituito oggi da 70 produttori i cui vigneti rappresentano oltre il 99,1% dei 1.365 ettari a Doc, con un’età media delle vigne di circa 17 anni. Il 64% della produzione è rappresentato dal Bolgheri Rosso, seguito dal 19% del Bolgheri Superiore (in cui è compresa la quota del Bolgheri Sassicaia Doc), mentre il restante è costituito dal Bolgheri Vermentino, Bolgheri Rosato e Bolgheri Bianco. Le uve principali sono Cabernet Sauvignon, il Merlot e il Cabernet Franc, Vermentino, Sauvignon Blanc e Viognier.

Vino, si apre a Trento la seconda edizione del “Trentodoc Festival”

Vino, si apre a Trento la seconda edizione del “Trentodoc Festival”Milano, 22 set. (askanews) – “Il Trentodoc è diventato un sistema di relazioni economiche ed umane che hanno fatto crescere l’intera provincia. Il ‘Trentodoc Festival’ sarà quindi un viaggio che ci farà scoprire le eccellenze del territorio e delle persone che con passione danno vita a questo prezioso patrimonio di identità e valore economico, nonché un modo per conoscere la città di Trento”. Così il direttore scientifico del Festival e vicedirettore del Corriere della Sera, Luciano Ferraro, ha sintetizzato nel corso dell’inaugurazione nello splendido Chiostro degli Agostiniani, il senso della manifestazione che prende il via oggi.

Un lungo weekend con un ricco palinsesto di oltre 120 incontri dedicato al mondo del Metodo Classico trentino: talk, degustazioni ed eventi speciali, nei luoghi storici e nelle case spumantistiche del territorio aderenti al progetto che proporranno degustazioni e percorsi speciali. La kermesse che si concluderà domenica 24 settembre, è promossa dalla Provincia autonoma di Trento e organizzato da Istituto Trento Doc e Trentino Marketing, in collaborazione con il Corriere della Sera.

”Tre Bicchieri 2024″ a 26 vini pugliesi, c’è anche un Terra d’Otranto

”Tre Bicchieri 2024″ a 26 vini pugliesi, c’è anche un Terra d’OtrantoMilano, 22 set. (askanews) – Sono 26 i vini della Puglia che hanno ottenuto i “Tre Bicchieri” 2024″, il più alto riconoscimento assegnato dalla guida “Vini d’Italia” del Gambero Rosso che verrà presentata ufficialmente il 15 ottobre. I mattatori sono il Primitivo di Gioia del Colle e quello di Manduria (con sette vini premiati a testa), ma troviamo anche Salice Salentino, Brindisi, Castel del Monte e per la prima volta si affaccia alla ribalta un Terra d’Otranto.

Si tratta del “Amativo 2021” di Cantele, “Askos Susumaniello 2022” di Masseria Li Veli, “Brindisi Rosso Susumaniello Oltremé 2021” di Tenute Rubino, “Castel del Monte Rosso V. Pedale Riserva 2019” di Torrevento, “Es 2021” di Gianfranco Fino, “EstRosa 2022” di Pietraventosa, “Five Roses 79esimo Anniversario 2022” di Leone de Castris, “Gioia del Colle Primitivo 17 Vigneto Montevella 2020” di Polvanera, “Gioia del Colle Primitivo 1821 Riserva 2019″ di Tenuta Patruno Perniola, ” Gioia del Colle Primitivo Fanova 2021″ di Terrecarsiche 1939, “Gioia del Colle Primitivo Marpione Riserva 2020” di Tenuta Viglione, “Gioia del Colle Primitivo Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto 2020” di Tenute Chiaromonte, “Gioia del Colle Primitivo Parco Largo 2022” di Plantamura, “Gioia del Colle Primitivo Senatore 2020” di Coppi, “Graticciaia 2018” di Agricole Vallone, “Notarpanaro 2018” di Cosimo Taurino, “Primitivo di Manduria Collezione Privata Cosimo Varvaglione Old Vines 2020” di Varvaglione 1921, “Primitivo di Manduria Lirica 2021″ di Produttori di Manduria”, Primitivo di Manduria Notte Rossa Riserva 2019″ di Terre di Sava, “Primitivo di Manduria Passo del Cardinale 2022” di Paolo Leo, “Primitivo di Manduria Raccontami 2021” di Vespa-Vignaioli per Passione, “Primitivo di Manduria Sessantanni 2019” di San Marzano Vini, “Primitivo di Manduria Terra Bianca Giravolta 2019” di Felline, “Salice Salentino Cantalupi Riserva 2020” di Conti Zecca, “Salice Salentino Rosso Selvarossa Riserva 2020” di Cantine Due Palme, e “Terra d’Otranto Rosso Vega Riserva 2021” di Menhir Salento. “La Puglia continua a crescere, sia dal punto di vista qualitativo che da quello della consapevolezza di questa crescita e dei modi in cui ottenerla” spiegano i recensori della guida, sottolineando che “basta vedere quanti sono i vini a Denominazione di origine premiati con i ‘Tre Bicchieri’ (19) rispetto quelli premiati cinque anni fa (10) per capire come l’identità e la tipicità del territorio siano oggi fattori sempre più importanti per i pugliesi, mentre solo pochi anni fa la produzione regionale era legata fondamentalmente al vitigno più che al territorio”.

Esce la guida “Bar d’Italia 2024” del Gambero Rosso: 45 le eccellenze

Esce la guida “Bar d’Italia 2024” del Gambero Rosso: 45 le eccellenzeMilano, 22 set. (askanews) – Esce la guida “Bar d’Italia 2024” del Gambero Rosso, mappa di 524 pagine che raccoglie 1.100 indirizzi fotografando un mondo in cui la tradizione si sposa sempre più all’innovazione, con una moltiplicazione dell’offerta davvero encomiabile. Sono 45 le “Tre Tazzine” e i “Tre Chicchi” presenti quest’anno: con l’esclusione di Molise, Calabria e Sardegna, sono molteplici i bar che in ogni regione italiana danno il meglio di sé. A brillare, come sempre il Piemonte, dove la storica tradizione del caffè assicura a ben due insegne il massimo delle stelle per 20 anni consecutivi, come “Baratti & Milano” e “Torino e Converso” a Bra, a cui si uniscono “Biasetto” a Padova, “Tuttobene” a Campi Bisenzio (Firenze) e “Antico Caffè Spinnato” a Palermo.

Sotto i riflettori di questa 24esima edizione della guida anche la Valle d’Aosta: Paolo Griffa “Al Caffè Nazionale”, che apre la guida con il suo palmares a pieno punteggio, si aggiudica anche il “Premio illy Bar 2024” (Illy è partner della guida), grazie alla sostenibilità che è il suo filo conduttore. Energia elettrica interamente ottenuta da fonti rinnovabili, packaging riciclabili al 97%, attenzione agli sprechi, selezione dei fornitori con valori condivisi, il tutto garantendo qualità del prodotto e delle condizioni di vita di chi lavora lungo la filiera, valorizzando i prodotti di piccole realtà valdostane e le erbe spontanee impiegate nelle preparazioni, raccolte un orto sinergico a pochi passi. “Anno dopo anno, la nostra Guida non smette di stupire in primis noi stessi” commenta la Direttore editoriale delle Guide, Laura Mantovano, spiegando che “un trend su tutti è quello delle caffetterie specialty, che stanno riscuotendo un successo crescente con il loro nuovo posizionamento nel mercato, così come l’investimento da parte di grandi gruppi e Fondi nelle caffetterie storiche d’Italia, nuovi locali che affiancano musei e luoghi d’arte e molto altro da scoprire”. “Anche per il mondo dei bar c’è però la medesima nota dolente che affligge la ristorazione in senso lato: la mancanza di personale adeguatamente formato” aggiunge Mantovano, parlando di “un handicap che insieme agli elevati costi di gestione, continua a far registrare anche qui un pesante turn over tra aperture e chiusure a cui è importante dare attenzione, per continuare a sostenere al meglio un segmento così strategico”.

“Quest’anno, più ancora dei precedenti – evidenziano gli estensori del volume – l’effetto cumulato della situazione macroeconomica ha dato il colpo di grazia a insegne che erano già in forte difficoltà e ha determinato una quantità importante di chiusure (per noi più del 40% dei locali usciti dalla guida) o un riallineamento dell’offerta su un numero ridotto di ore e, in vari casi, dove era già presente un servizio di ristorazione strutturato, focalizzandosi esclusivamente su quello”.

Vendemmia, Cavit: basi spumante pronte, ottime aspettative per Trentodoc

Vendemmia, Cavit: basi spumante pronte, ottime aspettative per TrentodocMilano, 22 set. (askanews) – “In una parola, la vendemmia 2023 può essere descritta come sfidante, però siamo già a buon punto: le nostre basi spumante sono quasi tutte pronte, siamo in procinto di concludere la vendemmia delle uve bianche e continueremo anche a ottobre con le uve rosse. In Trentino il territorio impone una vendemmia lunga, ma ad oggi, possiamo sicuramente affermare che abbiamo ottime aspettative sui vini base Trentodoc”. Lo ha affermato Fabrizio Marinconz, enologo della Cantina Viticoltori Trento (Cavit), il Consorzio che riunisce 11 Cantine del territorio collegate a oltre 5.250 viticultori.

In particolare in annate così climaticamente complesse, Cavit sottolinea l’importanza non solo dell’esperienza dei vignaioli e della competenza agronomica ma anche della tecnologia, come i software per la viticoltura di precisione utilizzati a supporto del lavoro in vigna e che “permettono di analizzare i dati raccolti e prendere decisioni condivise con tutta la filiera, dalla gestione dei vigneti alla scelta dei vitigni più promettenti”. La piattaforma digitale “Pica”, sviluppata da Cavit per ottimizzare attraverso una dettagliatissima banca dati e un monitoraggio in tempo reale tutte le operazioni agricole, opera attraverso sensori dislocati nei vigneti ed è fruibile dagli agronomi direttamente sul campo. “Con l’aiuto di ‘Pica’, effettuiamo selezioni in vigna che ci permettono di realizzare una varietà di spumanti Trentodoc e un’ampia varietà di vini con una forte connotazione legata al loro territorio d’origine” aggiunge Marinconz, sottolineando che “questo processo unisce il terroir trentino e l’esperienza del nostro vasto network di agricoltori, garantendo una qualità costante dalla prima all’ultima bottiglia”. Ricordando che “da noi la vendemmia viene eseguita tutta manualmente, addirittura con doppia raccolta, per assicurare la maturazione perfetta di ogni singolo grappolo”, l’enologo di Cavit, evidenzia come la “vendemmia digitale” consente di far fronte a molte sfide del cambiamento climatico, offrendo una gestione ottimale dei vigneti, riducendo lo spreco d’acqua e migliorando la salute delle viti. Il Consorzio gode anche del supporto dei centri di eccellenza nazionale per la ricerca enologica, come l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige (Fondazione Edmund Mach) e la Fondazione Bruno Kessler.

Con un’area vitata pari a oltre il 60% dell’intera superficie vitata trentina, la Cantina Viticoltori Trento firma un’ampia gamma di vini e spumanti destinati alla Gdo e all’Horeca in tutto il mondo. Con un fatturato consolidato di 264,8 milioni di euro nell’esercizio 2021-2022, il Gruppo Cavit si posiziona tra i principali protagonisti del settore in Italia, con una quota export che rappresenta il 72% dell’intera produzione. Negli Stati Uniti, in particolare, è il marchio di vino italiano più diffuso.

Domani a Marsala “La notte del vino”: lo ‘sciopero’ della vendemmia

Domani a Marsala “La notte del vino”: lo ‘sciopero’ della vendemmiaMilano, 21 set. (askanews) – Un giorno di fermo della vendemmia, una sorta di “sciopero” per attirare l’attenzione sui danni senza precedenti subiti dal settore vitivinicolo e agricolo del territorio. E’ “La notte del vino”, un corteo che domani pomeriggio attraverserà Marsala, promosso dal sindaco Massimo Grillo insieme con il suo collega di Petrosino, Giacomo Anastasi, d’intesa con i rappresentanti del mondo agricolo e i sindacati, a cui si dovrebbe unire anche il vescovo di Mazara del Vallo, Angelo Giurdanella.

“Insieme vogliamo far giungere il nostro appello forte e chiaro al governo regionale e nazionale, richiedendo misure immediate per sostenere il settore” hanno dichiarato i due primi cittadini, che hanno invitato la popolazione a partecipare alla manifestazione sottolineando che si tratta di “un’opportunità unica per esprimere solidarietà e sostegno agli agricoltori per la gravità della situazione che mette a rischio non solo il settore agricolo ma anche l’intera economia della nostra provincia”. Per il segretario territoriale della Fai Cisl, Franco Nuccio, il danno produttivo per le aziende del territorio è stimato tra il 40 e l’80%, con rischi di ricadute concrete sui lavoratori. I danni al comparto vitivinicolo sono stati causati principalmente dalle piogge di maggio e giugno, seguite dalle ondate di caldo record di luglio, oltre che dalle malattie fungine spinte dalla forte umidità, prima su tutte la Peronospora.

Dopo oltre 100 anni, città canadese autorizza la vendita di alcolici

Dopo oltre 100 anni, città canadese autorizza la vendita di alcoliciMilano, 21 set. (askanews) – Dopo oltre un secolo di divieto, il Consiglio comunale della cittadina canadese di Cardston ha votato per autorizzare la “vendita limitata di alcolici” nei locali cittadini, che potranno così richiedere l’apposita licenza. Lo racconta la versione on-line del magazine inglese “The Drinks Business”, spiegando che in passato l’ipotesi di alleggerire o togliere il divieto era stato respinto in due diverse occasioni.

La spiegazione della scelta proibizionista è perchè questa cittadina, che si trova nell’Alberta e dista appena 25 chilometri dal confine con lo Stato Usa del Montana, è stata fondata nel 1887 da un gruppo di Mormoni della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni che vieta non solo il consumo di alcolici ma anche quello di nicotina e caffeina. L’articolo spiega che ancora oggi a Cardston i mormoni rappresentano più o meno il 62% dei circa 3.500 residenti, così come succede altre due città vicine, Stirling e Raymond, i cui cittadini l’hanno scorso hanno votato contro qualsiasi modifica dei severissimi regolamenti sugli alcolici, incuranti del fatto che in questa provincia canadese la vendita di alcolici è libera dal 1923.