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Bonaccini: trader fondamentali per garantire sicurezza alimentare

Bonaccini: trader fondamentali per garantire sicurezza alimentareRoma, 9 dic. (askanews) – Durante una recente audizione della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo, “è stato sottolineato l’importante ruolo dei trader nel garantire la sicurezza alimentare, grazie alla conoscenza dei mercati e al mantenimento delle riserve delle commodities agricole”. Lo ha detto Stefano Bonaccini, membro della Commissione del Parlamento Europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, sostenitore del dialogo strategico internazionale per proteggere il sistema agricolo nazionale, nel corso del convegno nazionale di Compag, la Federazione nazionale delle rivendite agrarie.


“Alcune politiche fin qui messe in campo a livello europeo non riescono – ha detto Bonaccini – a garantire un’equivalenza degli standard produttivi, soprattutto in termini di rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori, tra i nostri produttori e quelli di Paesi terzi. Da qui la richiesta alla Commissione UE di mettere in campo meccanismi di adeguamento in grado di tutelare la competitività del nostro settore agroalimentare, per evitare che la legittima ambizione ambientale causi una rilocalizzazione della produzione agricola in Paesi terzi, invece di trovare un equilibrio ambizioso tra sostenibilità ambientale, sociale ed economica”, ha concluso. “Eppure il cambiamento è in atto da tempo – ha detto Fabio Manara, presidente di Compag – È cominciato quando abbiamo iniziato a parlare di sostenibilità: nei 5 anni appena trascorsi e nei 5 futuri i cambiamenti in agricoltura saranno pari a quelli degli ultimi 100 anni”.


Il sistema-Italia che vale 77,2 miliardi di euro di valore aggiunto, ovvero 4,2 punti di PIL, e che pare in salute, ma che in salute non è per via della sua elevata frammentazione, fatta di piccole e micro imprese che soffrono la mancanza di manodopera, che subiscono il rischio climatico e, non ultimo, che devono fare i conti con la bassa redditività produttiva: nella spesa del consumatore finale su 100 euro di prodotti agricoli freschi, solo 7 euro rappresentano il margine netto dell’azienda agricola, che diventano ancor meno nel caso di prodotti trasformati. A ciò si aggiunge il rallentamento dei pagamenti delle forniture (aumentate dell’83% le insolvenze giuridiche nel 2023 rispetto al 2022). “Dopo il Covid, è aumentata la richiesta di credito – spiega Edoardo Musarò, direttore Compag – Il settore agricolo si posiziona su livelli di rischio finanziario superiori rispetto alla media nazionale. Il debito finanziario lordo delle aziende agricole è sette volte superiore al margine operativo lordo”.

Assobibe: Governo neutralizzi ingresso Sugar Tax nel 2025

Assobibe: Governo neutralizzi ingresso Sugar Tax nel 2025Roma, 9 dic. (askanews) – Assobibe, l’associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche in Italia, ha firmato un appello congiunto insieme a ulteriori 14 sigle di rappresentanza dell’agroalimentare, della distribuzione, del packaging e dei sindacati, per chiedere a gran voce al Governo di neutralizzare la nuova imposta prevista nel 2025, la cosiddetta Sugar tax.


Oltre ad Assobibe, l’appello è stato firmato da Confagricoltura, Federalimentare, Federdistribuzione, CISL, CGIL, Uila Nazionale, Centromarca, Unione Italiana Food, Italgrob, Confida, Anfima, Federazione Carta e Grafica, Federazione Gomma Plastica, Assovetro per esprimere le preoccupazioni a fronte della mancata proroga dell’imposta in vigore dal 1° luglio 2025. L’intera Filiera, dalle fasi agricole alla produzione, fino alla distribuzione e vendita, chiede un intervento urgente per evitare una nuova gabella che danneggia le imprese e i lavoratori di un settore strategico del Made in Italy, mettendo a rischio oltre 5.000 posti di lavoro, con evidenti ricadute negative anche sulle comunità locali. Giangiacomo Pierini, presidente di Assobibe, ha ribadito: “l’industria italiana merita una strategia di crescita che supporti il Made in Italy, tuteli il mercato, promuova gli investimenti e lo sviluppo. Il rinvio di questa tassa è un’opportunità per proteggere l’intero comparto, già provato da inflazione e aumenti dei costi di materie prime. Un’imposta che avrebbe un impatto diretto anche su milioni di famiglie italiane già colpite dagli effetti inflattivi degli ultimi mesi. Chiediamo al Governo di considerare seriamente le conseguenze e di intraprendere un dialogo aperto con tutte le parti coinvolte”.


Dati alla mano, la Sugar tax determina un impatto fiscale rilevante sui produttori che subirebbero un incremento del 28% di fiscalità su un litro, con inevitabili ricadute sui consumatori che vedranno ulteriormente ridotto il loro potere d’acquisto. Inoltre, secondo assobibe, le esigue entrate auspicate con l’ingresso della Sugar tax non tengono conto dei 275 milioni di euro di mancato gettito IVA conseguente alla contrazione del 16% delle vendite nel biennio successivo all’entrata in vigore della norma. In aggiunta, provocherebbe un freno degli investimenti per oltre 46 milioni di euro, un calo degli acquisti di materia prima di oltre 400 milioni di euro e un taglio del 10% del fatturato in un settore già in difficoltà. La Sugar tax, prosegue Assobibe, non solo aumenta vertiginosamente la pressione fiscale, ma incide fortemente sulla burocrazia stante l’aggiunta di centinaia di nuove procedure aziendali; la nuova imposta toglie inoltre liquidità visto il versamento mensile del 10% del fatturato, riducendo di conseguenza attività e investimenti in Italia (-12%).


Anche da un punto di vista salutistico, la “Sugar tax” non ha prodotto risultati positivi nemmeno sul fronte della salute pubblica nei Paesi dove introdotta, con trend di obesità rimasti in crescita (dati OMS): per questo, diversi Stati in tutto il mondo hanno iniziato a eliminarla (Norvegia: 2000; Islanda: 2000; Danimarca: 2016; Australia: 2018; Israele: 2022). Persino la Commissione europea ha ribadito che tale tassa potrebbe non avere effetti su sovrappeso e obesità, conclude Assobibe.

Agrifish: in prossima Pac sostenere giovani e nuovi agricoltori

Agrifish: in prossima Pac sostenere giovani e nuovi agricoltoriRoma, 9 dic. (askanews) – Sostenere i giovani e i nuovi agricoltori, per contribuire a garantire che il settore agricolo, rimanga attraente per le generazioni future. Norme più a misura di agricoltore, ridurre la burocrazia e semplificare le procedure. Maggiore flessibilità nell’uso degli strumenti della PAC. Valorizzare le piccole aziende agricole e la partecipazione delle donne come elementi importanti per la redditività delle aree rurali. Fornire incentivi agli agricoltori per la transizione verde. Sostenere gli investimenti per promuovere competitività e sostenibilità. Sono alcune della conclusioni su una politica agricola comune (PAC) incentrata sugli agricoltori dopo il 2027 approvate oggi all’unanimità dal Consiglio Agrifish, in corso a Bruxelles. Obiettivi chiave per garantire la sicurezza alimentare, garantendo al contempo un equo tenore di vita per la comunità agricola e prezzi ragionevoli per i consumatori.


“Le conclusioni riflettono le aspettative del Consiglio per la futura politica agricola comune, mirando a un settore competitivo e incentrato sugli agricoltori, una delle priorità principali della presidenza ungherese – ha detto István Nagy, ministro ungherese dell’Agricoltura – Le conclusioni chiedono risorse dedicate e appropriate affinché la Pac risponda in modo efficiente ai suoi molteplici obiettivi e sollecitano il mantenimento di una Pac separata e indipendente contenente due pilastri. I pagamenti diretti dovrebbero continuare a sostenere la stabilità del reddito degli agricoltori. Sottolineano inoltre il nostro impegno a fornire soluzioni e incentivi concreti per sostenere gli agricoltori nella transizione verde”, ha concluso. I minitri hanno osservato che sono necessarie risorse e strumenti dedicati e appropriati per la PAC affinché risponda in modo efficiente ai suoi molteplici obiettivi e hanno esortato a mantenere una Pac separata e indipendente contenente due pilastri. I ministri hanno sottolineato il fatto che la PAC, attraverso pagamenti diretti agli agricoltori e altre forme di sostegno, dovrebbe aiutare a garantire che gli agricoltori abbiano un reddito stabile e fornire loro incentivi per contribuire alla transizione verde. Inoltre, lo sviluppo rurale dovrebbe continuare ad avere un ruolo importante nell’architettura della PAC sostenendo la redditività delle aree rurali.


Il Consiglio ha poi riconosciuto che è importante migliorare il funzionamento della filiera alimentare, la distribuzione del valore aggiunto e garantire una maggiore trasparenza e una giusta remunerazione per gli agricoltori. I ministri hanno sottolineato inoltre l’importanza della stabilità del reddito degli agricoltori per mantenere attività agricole e una produzione alimentare economicamente sostenibili e competitive in tutte le regioni dell’UE. I ministri hanno anche chiesto una procedura semplificata e accelerata per l’approvazione e la modifica dei piani strategici nazionali della PAC e per l’alleggerimento degli obblighi di rendicontazione per gli agricoltori. Il Consiglio ha sottolineato che il sistema di monitoraggio e valutazione dovrebbe essere più efficiente, trasparente e semplificato e che il sistema di controllo e sanzione non deve aumentare il numero di controlli in loco.


I ministri dell’agricoltura dell’UE hanno poi riconosciuto che gli agricoltori svolgono un ruolo cruciale nella transizione verde e che la PAC dovrebbe continuare ad aiutare il settore nella sua transizione verso pratiche più sostenibili. Il Consiglio ritiene che gli agricoltori dovrebbero avere incentivi adeguati. Il Consiglio ha anche riconosciuto che la competitività dell’agricoltura è stata influenzata da un numero crescente di eventi meteorologici straordinari, nonché da epidemie di malattie animali e dalla diffusione di parassiti delle piante. Gli strumenti di gestione del rischio e le misure di adattamento al clima sono considerati essenziali per garantire la resilienza del settore. Inoltre, per migliorare il modo in cui le autorità nazionali e regionali affrontano le crisi, il Consiglio ha chiesto maggiore flessibilità nell’uso degli strumenti della PAC. È stata inoltre evidenziata la necessità di procedure più rapide e semplici per supportare gli agricoltori in caso di eventi meteorologici eccezionali.


Il Consiglio invita la nuova Commissione a tenere conto delle conclusioni nella preparazione delle prossime proposte legislative sulla PAC post-2027 e il testo è inteso come orientamento politico. La Commissione è inoltre invitata a considerare le conclusioni del Consiglio nella preparazione della Vision per l’agricoltura e l’alimentazione, la cui pubblicazione è prevista nei primi 100 giorni della nuova Commissione.

Comm. Hansen: mandato su accordo Mercosur è stato rispettato

Comm. Hansen: mandato su accordo Mercosur è stato rispettatoRoma, 9 dic. (askanews) – “La Commissione Europea ha negoziato l’accordo con il Mercosur sulla base di un mandato conferito dal Consiglio Ue. Credo che questo mandato sia stato rispettato, altrimenti la Commissione non l’avrebbe concluso”.


Lo ha detto il commissario europeo all’Agricoltura, Christophe Hansen, facendo il suo arrivo al Consiglio Agrifish in corso oggi e domani a Bruxelles. Stasera, al termine della giornata di lavori ci sarà una conferenza stampa sugli esiti dell’Agrifish. Parlamento Ue e Stati membri “sono stati coinvolti in tutto il processo e ora spetta a loro analizzare il risultato e vedere se è in linea con le aspettative”, ha concluso Hansen.

A Latina progetto studio per salute e sicurezza in agroalimentare

A Latina progetto studio per salute e sicurezza in agroalimentareRoma, 9 dic. (askanews) – Sarà presentato a Latina l’11 dicembre il progetto “La Campagna dei diritti: salute e sicurezza nell’agroalimentare”, ideato dalla Uila-Uil in collaborazione con l’Ital-Uil per promuovere e migliorare la tutela della salute e la sicurezza sul lavoro per gli addetti del settore agroalimentare, che vedrà coinvolto anche il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (DiMeila) dell’Inail.


“Il progetto – spiega la segretaria nazionale della Uila Alice Mocci – si articola in diverse fasi: ascolto dei problemi e divulgazione delle tutele e dei diritti dovuti ai lavoratori, studio e misurazione dei rischi muscolo scheletrici e ambientali legati alle diverse attività lavorative, sperimentazione e proposte di soluzioni tecniche, formazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls)”. Il convegno sarà presieduto da Michele Tartaglione, segretario nazionale Uila. Dopo il messaggio di saluto del segretario regionale della Uil del Lazio Alberto Civica, il progetto sarà presentato da Alice Mocci, segretaria nazionale Uila, Giuliano Zignani, presidente Ital-Uil, Giovanna Tranfo, direttore DiMeila Inail e Elio Munafò, Comitato tecnico scientifico Ital-Uil. Seguiranno gli interventi di: Guglielmo Loy, presidente Consiglio indirizzo e vigilanza Inail, Santo Biondo, segretario confederale Uil, Ivana Veronese, segretaria confederale Uil, Antonio Biagioli, Uila Viterbo, Giorgio Carra, Uila Latina. Concluderà i lavori la segretaria generale della Uila-Uil Enrica Mammucari.

Federpesca: bisogna promuovere il mestiere del pescatore

Federpesca: bisogna promuovere il mestiere del pescatoreRoma, 9 dic. (askanews) – “Per promuovere il prodotto ittico locale in Italia, bisogna promuovere il mestiere del pescatore”: lo ha detto il vice presidente di Federpesca, Federico Bigoni, durante il convegno “Pesca e turismo, sinergie per uno sviluppo sostenibile” organizzato a Pesaro da Federpesca e il Comune di Pesaro il 7 dicembre scorso in occasione della mostra immersiva “In Mare” che si è conclusa domenica.


“La missione di Federpesca – ha detto la direttrice di Federpesca, Francesca Biondo – è quella di salvaguardare il settore ittico nazionale e ciò significa anche dover cogliere opportunità di crescita, proprio come la diversificazione dell’attività. Ciò non deve significare la sostituzione del mestiere, ma un’integrazione e uno strumento per mostrare alle persone, attraverso un turismo esperienziale, come la pesca sia un’attività essenziale per preservare il patrimonio culturale ed economico di molte città costiere, capace di garantire prodotti di alta qualità, freschi e sicuri”. Federpesca chiede quindi che “la legge nazionale venga revisionata per estendere l’esperienza di pescaturismo ad altre tipologie di pescherecci e non solamente alle imbarcazioni da piccola pesca artigianale. Una realtà già esistente in Croazia, dove, attraverso un progetto europeo, si è riusciti a portare l’esperienza turistica a bordo di un peschereccio a strascico. Un’opportunità per fare conoscere questo mestiere, creare maggiore consapevolezza e cambiare la narrazione verso questa attività, per scoprire quale impegno, dedizione e passione caratterizzano il lavoro dei pescatori verso una pesca sempre più sostenibile. In questo modo, è la pesca che diventa un’opportunità da cogliere per il settore turistico”, ha concluso Bigoni.


Presente all’evento anche l’assessore allo sviluppo economico e promozione delle attività legate alla pesca di Pesaro, Francesca Frenquellucci, che ha evidenziato come sia la prima volta che Pesaro ha una delega per il settore ittico e per questo risulta importante creare ambienti e spazi adeguati allo sviluppo di attività di pescaturismo e ittiturismo. La sinergia tra istituzioni, imprese e associazioni di categoria diventa pertanto la base su cui costruire una progettualità.

Domani il rapporto Maciste sugli illeciti nel settore tabacchi

Domani il rapporto Maciste sugli illeciti nel settore tabacchiRoma, 9 dic. (askanews) – “Un brutto vizio: il commercio illecito nel settore tabacchi” è il titolo dell’incontro organizzato dalla Fondazione Osservatorio Agromafie in collaborazione con Philip Morris Italia in programma domani al Centro Congressi di Palazzo Rospigliosi a Roma, in via XXIV Maggio 43. Si parlerà del fenomeno della vendita illegale dei prodotti del tabacco e gli effetti dal punto di vista economico e della salute.


Un momento di confronto tra istituzioni, autorità preposte alla lotta al commercio illecito, mondo giuridico e gli attori principali della filiera del tabacco. L’incontro si aprirà con i saluti del segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo, cui seguiranno gli interventi di Carlo Ricozzi, già Generale CA Gdf, responsabile Progetto Maciste; Francesco Greco (responsabile Progetto Europa Fondazione Osservatorio Agromafie), Luigi Vinciguerra (Generale B., capo del III reparto operazioni del Comando Generale Guardia di Finanza), Emiliano Zatelli (Comandante del Gruppo Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma), Gerardo Iorio (Vicedirettore DIA, Generale), Cesare Trippella (Head of Leaf EU, Philip Morris Italia), Luca De Carlo (Presidente Commissione Agricoltura, turismo, industria e produzione agroalimentare al Senato), Gennarino Masiello (vicepresidente nazionale Coldiretti e presidente Organizzazione Nazionale Tabacco Italia).

Il 14 dicembre festa del Bio di Milano su scelte alimentari

Il 14 dicembre festa del Bio di Milano su scelte alimentariRoma, 9 dic. (askanews) – Scelte alimentari consapevoli per la salvaguardia della salute delle persone e degli ecosistemi. Si svolgerà sabato 14 dicembre a Palazzo Giureconsulti la settima edizione della Festa del bio, evento di riferimento del biologico italiano, condotta da Patrizio Roversi e Tessa Gelisio, che quest’anno avrà un focus sulla dieta mediterranea bio.


Organizzata da FederBio, con la partecipazione di Legambiente, Slow Food Italia, AssoBio, Lipu, WWF Italia, ISDE, NaturaSì e Crédit Agricole, la tappa di Milano della Festa del BIO punterà a riaffermare la centralità del biologico come modello di sviluppo per l’intero sistema agroalimentare, sottolineandone il ruolo fondamentale nella salvaguardia del pianeta e nel garantire un futuro migliore per le nuove generazioni. Ricercatori, giornalisti ed esperti spiegheranno come l’alimentazione biologica, insieme al contenimento degli sprechi, contribuisca a ridurre l’impatto ambientale e a migliorare la qualità della vita. Le pratiche agronomiche biologiche sono, infatti, in grado di preservare la fertilità del suolo e la biodiversità e, inoltre, grazie alla maggior capacità di assorbire CO2, rappresentano anche un valido alleato nella mitigazione degli effetti climatici.


Per promuovere l’adozione di stili alimentari sani e sostenibili, la Festa del BIO alternerà momenti di approfondimento e divertimento per tutta la famiglia con talk, degustazioni, contest, laboratori e show cooking per scoprire il bello e il buono del biologico. Ci sarà anche una mostra mercato con spazi dedicati ai produttori di biologico Made in Italy. “Le scelte alimentari sono un potente strumento per tutelare la salute delle persone e gli habitat naturali, ecco perché riteniamo fondamentale sensibilizzare i cittadini sul valore del cibo che portano in tavola – sottolinea Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio – La Festa del BIO è un’opportunità per far conoscere, in maniera divertente, il mondo del biologico come stile di vita sostenibile. Le pratiche agronomiche biologiche non solo migliorano la salute, la fertilità del suolo e la biodiversità ma rappresentano anche una risposta concreta ai cambiamenti climatici. È fondamentale, quindi, incentivare la transizione agroecologica e parallelamente promuovere il consumo di alimenti bio, creando una cultura del cibo rispettosa dell’ambiente”.


Al convegno inaugurale “Dal campo alla tavola: il biologico come scelta consapevole per proteggere il pianeta” saranno presenti Dario Nardella, Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale – Parlamento Europeo; Maria Chiara Gadda, Vicepresidente Commissione Agricoltura – Camera dei deputati; Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio; Ettore Prandini, Presidente Coldiretti, e Barbara Nappini, Presidente Slow Food Italia. Saranno poi presentati i risultati preliminari della ricerca IMOD (Italian Mediterranean Organic Diet) con la campagna “Il Bio dentro di Noi”, promossa da FederBio, AssoBio e Consorzio Il Biologico.

Riconosciuto dal Masaf il Consorzio Cioccolato di Modica Igp

Riconosciuto dal Masaf il Consorzio Cioccolato di Modica IgpRoma, 9 dic. (askanews) – È stato ufficialmente riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste il Consorzio di tutela del Cioccolato di Modica I.G.P, che riunisce le imprese artigiane produttrici di uno dei prodotti più rappresentativi dell’eccellenza dolciaria italiana, primo cioccolato IGP. in Europa, simbolo di tradizione e innovazione.


Viene quindi rafforzata la reputazione del Cioccolato di Modica I.G.P. sul mercato nazionale e internazionale, spiega il Masaf in una nota, e garantita una tutela ancora più efficace della sua filiera produttiva contribuendo a valorizzare il territorio e a sostenere le piccole imprese locali. Con il riconoscimento ministeriale, salgono a 183 i Consorzi di tutela nel settore agroalimentare italiano, “a testimonianza dell’impegno del Governo nella valorizzazione delle proprie eccellenze enogastronomiche. Il Consorzio di Cioccolato di Modica I.G.P. rappresenta un esempio di tradizione e modernità e promuove un patrimonio unico, offrendo nuove opportunità di sviluppo economico”, conclude il Masaf.

Industria pomodoro, Casalasco: nel 2023 ridotte del 91% emissioni Co2

Industria pomodoro, Casalasco: nel 2023 ridotte del 91% emissioni Co2Milano, 7 dic. (askanews) – Il 94% di energia elettrica acquistata da fonti rinnovabili nel 2023 (+369% rispetto al 2022), 2.677 tonnellate di emissioni di CO2 nel 2023 pari al -91% rispetto al 2022, 97% dei rifiuti destinati a recupero (+3% rispetto al 2022). Sono questi alcuni numeri che Casalasco, azienda italiana di trasformazione del pomodoro che ha tra i suoi marchi Pomì e De Rica, ha presentato nel bilancio di sostenibilità 2023 consolidato, che integra cioè per la prima volta i risultati delle controllate Emiliana Conserve, SAC, De Martino e Pomì Usa. Per guidare il piano strategico di sostenibilità, il gruppo lo scorso anno ha istituito uno steering comittee che ha avviato il progetto “Road to net zero emission”. E si appresta a inaugurare nel primo semestre 2025 l’Innovation center.


All’interno di questo contesto, Casalasco sta implementando in tutti i suoi siti un piano di investimenti riconducibile a tre filoni principali: riduzione del consumo di gas metano attraverso l’installazione di 7 nuovi evaporatori che utilizzano la tecnologia Mvr (mechanical vapour recompression) che porterà a regime, per ogni impianto e per ciascuna campagna di trasformazione, un risparmio di circa un milione di metri cubi di gas e di duemila tonnellate di CO2; efficientamento nella produzione di energia elettrica attraverso l’installazione di due impianti di cogenerazione ad alta efficienza; produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare grazie all’impianto agrivoltaico, in fase di sviluppo, che si estenderà su una superficie di circa 2 ettari. Tali interventi, progettati e avviati nel 2022, sono in fase di ampio avanzamento già nel 2023 e arriveranno a conclusione nel 2025. I consumi di energia e le conseguenti emissioni di carbonio, legati alla produzione, costituiscono un impatto significativo dell’industria di trasformazione agroalimentare. Per questo motivo, nel 2023, il gruppo Casalasco si è impegnato ad acquistare quasi la totalità di energia utilizzata (94%) da fonti rinnovabili e non fossili, con un incremento pari al +369% rispetto al 2022. Proprio grazie all’aumento dell’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili, le emissioni Scope 2 market-based sono diminuite nel 2023 del 91% rispetto al 2022, per un totale di 2.677 tons di CO2 emesse. Anche le emissioni consolidate di Scope 1, derivanti dall’utilizzo di metano, diesel, GPL e gas refrigeranti, sono diminuite del 3% grazie all’entrata in funzione dei due nuovi evaporatori a ricompressione meccanica del vapore negli stabilimenti di Gariga e Fontanellato.


In merito alle acque reflue, in tutti i siti produttivi sono stati predisposti sistemi di recupero dell’acqua con l’obiettivo di contenerne l’utilizzo. Attraverso l’installazione di torri di raffreddamento, dry cooler e sistemi di ricircolo, infatti, è possibile riutilizzare le acque di raffreddamento per lo stesso scopo o per lo scarico ed il trasporto idraulico del pomodoro. Nel 2023, grazie a una puntuale differenziazione, il 97% dei rifiuti è stato destinato a recupero. La corretta gestione dei residui di produzione ha permesso la valorizzazione di 20.915 t di sottoprodotti utilizzato come mangime animale e biomassa. Innovazione, ricerca e sviluppo sono centrali in tutte le fasi della filiera dal campo fino alla distribuzione e coinvolgono un team multidisciplinare composto da competenze agronomiche, alimentari, legali e industriali. In particolare, lo scorso anno, il dipartimento di Ricerca & Sviluppo ha sviluppato 104 progetti (93 nel 2022), per realizzare nuovi prodotti in termini di ricetta, processo produttivo e packaging. Di questi il 35% si è concluso positivamente e il 25% è ancora in corso. Nel 2023, ha inoltre preso il via la realizzazione dell’Innovation Center, progetto multifunzionale deputato a svolgere sperimentazioni di tipo agronomico e test di lavorazione della materia prima per valutare varietà speciali. Il completamento e quindi l’inaugurazione sono previsti nel primo semestre del 2025.


Grande attenzione è dedicata alle persone. Lo scorso anno il numero medio di dipendenti è stato di 1.212, con un picco di 2.078, durante i mesi della campagna di raccolta. Si conferma una suddivisione di genere piuttosto paritaria con il 46% di donne e il 54% di uomini e una varietà etnica con il 68% dei lavoratori italiani e il restante 32% proveniente da 66 nazionalità diverse. Infine Casalasco ha portato avanti importanti progetti di formazione con oltre 17.127 ore rendicontate pari a 14,13 ore pro-capite, oltre a progetti di welfare volti a supportare il benessere dei dipendenti con corsi e visite gratuite per la promozione di stili di vita salutari, la prevenzione delle malattie oncologiche e l’incentivazione della mobilità sostenibile. “Pur in un contesto aziendale molto dinamico, caratterizzato da importanti cambiamenti e da nuove sfide, l’attenzione al pianeta, al territorio e alla sua comunità, rimane per noi un punto di riferimento imprescindibile e i risultati documentati in questo rapporto ne sono una conferma – ha detto Costantino Vaia, amministratore delegato del Gruppo Casalasco – Risultati di cui siamo orgogliosi e che per la prima volta abbiamo voluto rappresentare in un unico documento che racchiude anche le società controllate per sottolineare l’importanza e la perfetta integrazione di tutte le componenti del gruppo in termini di valori e obiettivi, definendo percorso comune verso l’ambizioso obiettivo della Road to net zero emission”.