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La prima immagine di Daniel Bruehl nei panni di “Kaiser Karl”

La prima immagine di Daniel Bruehl nei panni di “Kaiser Karl”Roma, 12 gen. (askanews) – Disney+ ha svelato la prima immagine di Daniel Bruehl nei panni di Karl Lagerfeld in “Kaiser Karl” (titolo provvisorio), la nuova serie originale francese, in arrivo sulla piattaforma streaming nel 2024, che racconta l’ascesa di Lagerfeld nel mondo dell’alta moda parigina degli anni ’70.

L’anno è il 1972. Lagerfeld, a trentotto anni, è uno stilista poco conosciuto. Dopo aver incontrato ed essersi innamorato di Jacques de Bascher, si trova a competere con Yves Saint Laurent e Pierre Bergé, a capo del più prestigioso brand di moda in circolazione. Inizia così la storia di “Kaiser Karl”, un mix di romanticismo, ambizione e instancabile ricerca di affermazione. “Kaiser Karl” è stata creata e adattata per la televisione da Isaure Pisani-Ferry (Rapinatori: la serie, Vampiri), Jennifer Have (Unfaithful, The Red Band Society) e Raphaelle Bacqué, autrice dell’omonima biografia, pubblicata da Albin Michel nel 2019 e tradotta in sei lingue. La serie originale è diretta da Jérôme Salle (Kompromat,, Totems) e Audrey Estrougo (Tout va Bien, Authentik).

Il team artistico riunisce i direttori della fotografia Mélodie Preel (la versione francese di In Treatment) e Mahdi Lepart (L’Absente, Grown Ups), la costumista Pascaline Chavanne, l’hair artist Sébastien Quinet (The French Dispatch) e la truccatrice Valerie Chapelle (Illusioni perdute), oltre ai compositori Sacha ed Evgueni Galperine (The Undoing, Oussekine). “Kaiser Karl” è girato in Francia. I produttori esecutivi sono Gaumont e Jour Premier.

Boeing, FAA annuncia verifiche sulla linea di produzione 737 Max 9

Boeing, FAA annuncia verifiche sulla linea di produzione 737 Max 9New York, 12 gen. (askanews) – La Federal Aviation Administration ha dichiarato che effettuerà verifiche sulla linea di produzione dei Boeing 737 Max 9, dopo che venerdì scorso il portellone posteriore di un aereo dell’Alaska Airlines è saltato, costringendo i piloti ad un atterraggio di emergenza. Dopo l’incidente più di 170 Boeing 737 Max 9 sono rimasti a terra.

La FAA ha dichiarato che le verifiche si applicheranno alla linea di produzione di Boeing per quel modello di aereo e ai suoi fornitori “per valutare la conformità di Boeing con le procedure di qualità approvate” e i risultati ottenuti aiuteranno a determinare se saranno necessari ulteriori controlli. L’agenzia federale valuterà anche la capacità di Boeing di automonitorare il controllo di qualità e altri aspetti della produzione dei suoi aerei. Giovedì era stata annunciata un’indagine sul produttore a causa dell’incidente in Alaska. L’incidente dell’Alaska Airlines ha acceso i fari sul controllo di qualità di Boeing, ma anche sulla modalità di controllo degli enti che supervisionano il settore.

Nordio non firma: no estradizione in Argentina per il prete che assisteva alle torture

Nordio non firma: no estradizione in Argentina per il prete che assisteva alle tortureRoma, 12 gen. (askanews) – Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha respinto l’estradizione in Argentina del sacerdote Don Franco Reverberi che era stata concessa dalla Corte di Cassazione. Franco Reverberi, il sacerdote della diocesi di Parma accusato di diversi crimini compiuti in Argentina durante la dittatura civico-militare del 1976-83, tra i quali l’omicidio nel 1976 di Josè Guillermo Beron, all’epoca ventenne e tuttora desaparecido, non sarà non consegnato alle autorità argentine per essere processato.

Don Reverberi è anche accusato di aver assistito a numerose torture alle quali erano sottoposti i prigionieri del regime di Videla prima di essere uccisi e fatti scomparire. La Corte di Cassazione nell’ottobre scorso, recependo le argomentazioni dell’avvocato Arturo Salerni, legale dell’ambasciata argentina in Italia, aveva confermato la decisione della corte di appello di Bologna respingendo il ricorso contro l’estradizione presentato dalla difesa del sacerdote. Il ministro Nordio aveva 45 giorni di tempo per confermare o meno la decisione che è stata respinta. Don Reverberi ha 87 anni e come diversi altri individui accusati di essere stati parte attiva nei crimini compiuti durante la dittature del Cono Sur, come per es. Carlos Malatto, Daniel Cherutti, Jorge Troccoli, grazie al doppio passaporto si è trasferito in Italia molti anni fa e per lungo tempo ha vissuto indisturbato.

Terzo valico, inaugurati 8,5 km linea ferroviaria Tortona-Novi Ligure

Terzo valico, inaugurati 8,5 km linea ferroviaria Tortona-Novi LigureMilano, 12 gen. (askanews) – Inaugurati i primi 8,5 chilometri della nuova linea ferroviaria del progetto unico Terzo Valico dei Giovi/Nodo di Genova tra Rivalta Scrivia e Tortona consentendo così il ritorno dei treni regionali tra Tortona e Novi Ligure. I nuovi binari costituiscono il tratto finale, in direzione nord, della futura linea alta velocità in fase realizzativa dal general contractor guidato da Webuild per conto di Rete ferroviaria italiana, società capofila del Polo Infrastrutture di FS e committente dell’opera e con il coordinamento del commissario di Governo, Calogero Mauceri.

Da lunedì 15 gennaio sei treni regionali di Trenord circoleranno tra Tortona e Novi Ligure e viceversa lungo la linea Milano -Novi Ligure/Arquata Scrivia con fermata a Pozzolo Formigaro, stazione che riapre dopo la chiusura per gli interventi di potenziamento infrastrutturale e i lavori di restyling. Fra Novi ed Arquata le corse prevedranno la fermata di Serravalle Scrivia. Si tratta di tre coppie di treni al mattino e la sera in fasce orarie pendolari che consentiranno di poter tornare a viaggiare comodamente in treno dopo sei anni in cui il servizio era stato sospeso. Benefici anche per il traffico merci grazie al nuovo scalo di Rivalta Scrivia, al nuovo Piano Regolatore della stazione di Rivalta Scrivia e l’innesto del Terzo Valico a Tortona e sulla tratta Alessandria-Piacenza permettendo ai convogli merci di raggiungere il nuovo scalo di Rivalta Scrivia e favorendo maggiormente lo sviluppo dell’Interporto, fondamentale snodo logistico per il territorio. Gli interventi realizzati a Rivalta Scrivia con 4 nuovi binari di lunghezza 750 metri e il doppio accesso ai Raccordi (RTE e Interporto) presenti in stazione consentono il potenziamento della capacità dello scalo esistente e la sosta di treni più lunghi.

Gli interventi proseguiranno dotando lo scalo ferroviario di un impianto antincendio per gestire il trasporto di merci pericolose, ampliandone la potenzialità di mercato. Contestualmente nella stazione di Rivalta Scrivia saranno realizzate nuove pensiline, sottopassi e marciapiedi con particolare attenzione alle persone con disabilità o a ridotta mobilità. Il Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova permetterà ai treni di viaggiare ad una velocità massima di 250 chilometri orari, attraversando le province di Genova ed Alessandria, fino a raggiungere la città di Milano. “Con oggi abbiamo raggiunto un primo obiettivo, quello di mettere al servizio dei cittadini un primo tratto del futuro Terzo Valico dei Giovi – ha detto Calogero Mauceri, commissario del Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova – L’impegno di tutti i soggetti coinvolti è di proseguire nella realizzazione di un’opera così complessa ma altrettanto importante per il territorio”. “L’inaugurazione di oggi segna l’avvio di un’opera che ha rilevanza strategica per il futuro del Paese – ha aggiunto Gianpiero Strisciuglio, ad di Rete ferroviaria italiana – Oggi entriamo nel vivo della fase di realizzazione di un progetto che sta finalmente diventando realtà con benefici tangibili per il traffico di passeggeri e merci. A dimostrazione che gli investimenti che il Pnrr ha assegnato al Gruppo Fs offrono ai territori modernità, innovazione e servizi sostenibili”.

Musica, Le Folli Arie tornano con Desperado

Musica, Le Folli Arie tornano con DesperadoRoma, 12 gen. (askanews) – Prosegue la serie di video-cover acustiche, anticipazione dell’uscita del nuovo album della band art-rock milanese Le Folli Arie, una delle realtà più interessanti del panorama indipendente italiano, con all’attivo numerosi eventi in live-club prestigiosi, l’apertura di diverse date dei tour 2019 e 2023 de Le Orme; la loro “Salto nel buio” è inclusa nell’album “Le Orme & Friends” (2023).

Un ritorno atteso il loro, con l’uscita il 15 gennaio di “Desperado”, video-cover in omaggio agli Eagles al cui repertorio la band è particolarmente legata; un brano che è una metafora della vita del musicista, simile a quella di un fuorilegge del Far West, il desperado, appunto, che vive girovagando ai margini della società cosiddetta “produttiva”, lottando strenuamente per restare libero e fedele alla propria arte e al proprio talento. Una suggestiva versione acustica, voce e piano, volutamente minimal e particolarmente emozionante e intensa, prodotta dal frontman della band Simone Corazzari insieme a uno dei maggiori producer italiani, Lorenzo Cazzaniga (Claudio Baglioni, Negramaro, Lucio Dalla, Fabrizio De André, Ray Charles, Sting, Mina, PFM, Pooh, Vasco Rossi,…), presenza fissa nei lavori della band.

Il videoclip, ad opera di Francesco Riva (girato presso il Rock on the Road di Desio -MB); ci catapulta in un’atmosfera country, a tratti vintage, un fumoso saloon in cui si gioca la mano di poker più importante, quella contro o a favore di se stessi. Simone “bianco” gioca contro Simone “nero” una partita decisiva, ricordandoci con una sola potente immagine come oggi sia sempre più difficile restare connessi alla voce autentica della nostra Anima. Continuamente distratti dal rumore del mondo circostante, ogni giorno più malato e decadente, vaghiamo senza meta, fin quando non comprendiamo che la nostra missione più importante è guardarci dentro; solo così si possono compiere scelte difficili, facendo dialogare le diverse parti di noi, Luce e Oscurità, bianco e nero. Scelte apparentemente illogiche o folli per i più, ma che rappresentano l’unica strada per la realizzazione della nostra natura e, quindi, per il raggiungimento della felicità. Mentre si svolge la partita della vita, qualche tavolo più in là, un curioso e sornione Massimiliano Masciari (bassista de Le Folli Arie) osserva la scena, in compagnia del pianista ospite, Pierluigi Salami, a rappresentare gli spettatori, più o meno attivi, che ci osservano e accompagnano nel nostro viaggio di consapevolezza. La partita finirà con un colpo di scena.

Calcio, giudice: un turno alla curva della Lazio, tre a Mancini

Calcio, giudice: un turno alla curva della Lazio, tre a ManciniRoma, 12 gen. (askanews) – Il Giudice Sportivo della Lega calcio di serie A ha chiuso per un turno la Curva Nord e i Distinti Nord, Est e Ovest della Lazio per i buu razzisti rivolti a Lukaku dai tifosi biancocelesti durante il derby contro la Roma nei quarti di Coppa Italia. Nelle motivazioni, si spiega che gli ultras della Lazio “levavano, in più occasioni durante l’incontro, beceri e insultanti ululati di discriminazione razziale nei confronti di Lukaku allorché il medesimo era in possesso del pallone di gioco”. I buu razzisti, spiega ancora il Giudice Sportivo, sono stati percepiti “da tutti e quattro i rappresentanti della Procura federale dislocati nelle varie parti dell’impianto, provenivano dal 90% dei 16.000 occupanti i predetti settori”. Tre turni di stop invece al difensore della Roma Gianluca Mancini (“avvicinatosi all’Arbitro, intimava ai propri compagni di non stringere la mano allo stesso Direttore di gara nei confronti del quale, con atteggiamento ostile, rivolgeva espressioni gravemente offensive”), due al compagno di squadra Sardar Azmoun e uno a Pedro e Pellegrini.

Bofa, cala utile trimestre, titolo giù nel preborsa Usa

Bofa, cala utile trimestre, titolo giù nel preborsa UsaRoma, 12 gen. (askanews) – Bank of America perde il 2% nelle preborsa Usa dopo aver annunciato un calo degli utili del quarto trimestre a causa di ingenti oneri una tantum. L’utile netto è sceso a 3,1 miliardi di dollari, o 35 centesimi per azione, nel quarto trimestre, in calo di oltre il 50% rispetto a 7,1 miliardi di dollari, o 85 centesimi per azione, di un anno fa.

La banca, con sede a Charlotte, nella Carolina del Nord, ha dichiarato di essere stata penalizzata da un onere prima delle imposte di 1,6 miliardi di dollari nel trimestre, relativo alla transizione dal Libor. Il risultato comprende anche una commissione straordinaria di 2,1 miliardi di dollari addebitata dalla Federal Deposit Insurance Corp, legata ai fallimenti della Silicon Valley Bank e della Signature Bank. Escludendo queste voci straordinarie la banca ha realizzato un utile di 70 centesimi per azione. “Abbiamo riportato solidi risultati nel quarto trimestre e nell’intero anno poiché tutte le nostre attività hanno raggiunto una forte crescita organica, con record nell’attività dei clienti e nell’impegno digitale”, ha affermato il CEO Brian Moynihan in una nota. “La disciplina sulle spese ci ha permesso di continuare a investire in iniziative di crescita. Gli elevati livelli di capitale e liquidità ci posizionano bene per continuare a realizzare una crescita responsabile nel 2024”.

La seconda banca Usa ha registrato accantonamenti per perdite su crediti per 1,1 miliardi di dollari, in aumento di 12 milioni di dollari rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. Bank of America ha dichiarato che il margine d’interesse netto è diminuito del 5% a 13,9 miliardi di dollari a causa dei maggiori costi di deposito e dei minori saldi dei depositi, che hanno più che compensato i maggiori rendimenti degli asset.

La banca avrebbe dovuto essere uno dei maggiori beneficiari dei tassi di interesse più elevati lo scorso anno, ma ha sottoperformato i suoi concorrenti perché l’istituto di credito aveva accumulato titoli a lungo termine e a basso rendimento durante la pandemia di Covid. Tali titoli hanno perso valore con l’aumento dei tassi di interesse. I ricavi del consumer banking sono scesi del 4% a 10,3 miliardi di dollari, mentre i ricavi delle vendite e del trading sono aumentati del 3% a 3,6 miliardi di dollari.

Bce, Lane: con piena attuazione Ngeu-Pnrr +1,5% a Pil eurozona 2026

Bce, Lane: con piena attuazione Ngeu-Pnrr +1,5% a Pil eurozona 2026Roma, 12 gen. (askanews) – Se “pienamente attuato” il programma Next Generation Eu e il Recovery fund potrebbero aumentare il Pil dell’area euro dell’1,5% per il 2026 e oltre. Tuttavia ad oggi già si evidenziano ritardi sull’attuazione di vari aspetti dei piani, in particolare sulle capacità di spendere effettivamente i fondi e sulle riforme e “i governi devono accelerare gli sforzi per assicurare che gli effetti positivi si materializzino”. Lo ha affermato Philip Lane, capo economista della Bce presentando una analisi di impatto di Ngeu durante una conferenza a Dublino.

Secondo Lane i rischi principali di questo piano riguardano l’insufficiente capacità di utilizzare effettivamente e in maniera efficace i fondi europei e l’eccessiva concentrazione della spesa sul finale del periodo del programma. I tecnici della Bce hanno approntato dei modelli di simulazione per valutare l’impatto macroeconomico dei vari Pnrr sull’insieme dell’eurozona. E su “sulla base dei Pnrr originali il rischio di pressioni inflazionistiche nell’area euro sul medio termine è giudicato contenuto”, ha detto Lane, quantificandolo tra zero e 0,1 punti percentuali in più sul carovita nel 2026.

“Le ricadute sull’inflazione potrebbero differire tra paesi -ha proseguito, secondo le slide pubblicate dalla Bce – sulla base dei finanziamenti dei Pnrr e di come la spesa viene distribuita tra investimenti pubblici, spesa pubblica e la distribuzione della spesa sul tempo”. L’esponente della Bce ha rilevato che un numero cospicuo di riforme previste dai piani sono state già varata, ma ci sono anche segni di problematicità nell’attuazione. Ad oggi il 20% delle riforme totali, quindi un quinto, è stato giudicato come “attuato in maniera soddisfacente” dalla commissione europea. Ma un numero rilevante di riforme previste dai piani sono associate a dilazioni sui pagamenti. Inoltre tra 2022 e 2023 175 delle riforme previste da tutti i paesi sono state riferite dai governi stessi come in ritardo per per una media superiore ai 180 giorni su entrambi gli anni.

Secondo il capo economista della Bce vi sono rischi che non tutti i fondi Ue vengano spesi per la fine del programma nel 2026 “a causa di carenze nelle capacità amministrative, elevate inflazione strozzature nelle forniture globali”. Per questo bisogna intervenire sulle performance insufficienti dell’attuazione di Ngeu: agendo sulle carenze di attuazione dei Pnrr, come l’insufficiente utilizzo di fondi, la mancanza di riforme strutturali e di investimenti. Inoltre c’è un rischio di “corsa all’ultimo minuto” sulla spesa sul finale del programma e questo scenario implicherebbe anche potenziali ricadute negative per la sua effettiva efficacia. Secondo Lane bisogna mantenere uno stretto livello di vigilanza da parte delle autorità Ue sull’attuazione dei programmi.

Prodi: non stoppo Schlein, discorso candidature vale per tutti

Prodi: non stoppo Schlein, discorso candidature vale per tuttiRoma, 12 gen. (askanews) – “Ho fatto un discorso generale. Vale per tutti. Se ci metti cinque candidature e ne scegli una vuol dire che alle altre quattro non ci vai. In alcuni casi non ci vai proprio. Questo è un vulnus per la democrazia”. Lo ha detto Romano Prodi a margine dell’evento in onore di David Sassoli in Campidoglio.

“Io non stoppo nessuno – ha precisato – ho parlato di candidature multiple. E’ un serio principio di democrazia. Se continuiamo a indebolire la democrazia in tutti i suoi aspetti, poi non ci lamentiamo se arriva la dittatura perché se risolve più problemi la dittatura della democrazia poi vince la dittatura”.

L’1% degli italiani più ricchi paga (in proporzione) meno tasse del 99% dei contribuenti

L’1% degli italiani più ricchi paga (in proporzione) meno tasse del 99% dei contribuentiFirenze, 12 gen. (askanews) – Le disuguaglianze dei redditi italiani sono cresciute a favore dell’1% più ricco che, in proporzione, paga meno tasse rispetto al restante 99% dei contribuenti. Lo dimostra uno studio congiunto di Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Università di Milano – Bicocca, pubblicato dalla rivista scientifica Journal of the European Economic Association. Nel suo complesso, il sistema fiscale italiano appare “blandamente progressivo” e, come sottolineano ricercatrici e ricercatori in questo studio, “diventa addirittura regressivo” per il 5% degli italiani più abbienti, che pagano un’aliquota effettiva inferiore al 95% dei contribuenti. Lo studio ha inoltre confermato che esistono importanti differenze in relazione alla tipologia di reddito prevalente: sono i lavoratori dipendenti a pagare più imposte, seguiti dai lavoratori autonomi, dai pensionati e, infine, da chi percepisce soprattutto rendite finanziarie e locazioni immobiliari.

áá”Questo lavoro – commenta Demetrio Guzzardi, autore dello studio e ricercatore in Economia della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – combina diverse fonti di dati, quali dichiarazioni dei redditi, indagini campionarie di Istat e Banca d’Italia, stime sulla distribuzione del patrimonio netto, per distribuire a livello individuale l’intero ‘reddito nazionale netto, corretto per l’evasione fiscale. Così è stato possibile identificare le fasce di reddito che hanno perso di più negli ultimi anni”. Ricercatrici e ricercatori hanno infatti stimato che dal 2004 al 2015, mentre il reddito nazionale reale si riduceva del 15%, il 50% più povero degli italiani subiva la maggiore perdita con un calo di circa il 30%. á All’interno del 50% più povero, ad essere più colpiti sono giovani tra i 18 e i 35 anni, che hanno perso circa il 42% del loro reddito. La disuguaglianza di genere risulta significativa per ogni classe di reddito e raggiunge valori estremi nell’1% più ricco della distribuzione, dove le donne guadagnano circa la metà degli uomini.