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Regionali, Tajani: perplesso sul terzo mandato per principio

Regionali, Tajani: perplesso sul terzo mandato per principioForlì, 12 gen. (askanews) – I presidenti delle Regioni hanno “talmente tanto potere, più di quanto ne ha un presidente del Consiglio a livello nazionale”. Per una “questione di principio” infatti “nutro qualche perplessità” sul terzo mandato. Lo ha detto il ministro degli Affari esteri e vicepremier, Antonio Tajani, a margine dell’incontro “La Politica come crocevia fra le relazioni” con gli studenti del Cnos Fap dei dei Salesiani Don Bosco a Forlì.

“Ho molte perplessità sul terzo mandato che riguarda i governatori di tutte le aree politiche – ha spiegato Tajani -. E’ una questione di principio: siccome un governatore ha talmente tanto potere, più di quanto ne ha un presidente del Consiglio a livello nazionale, credo che un mandato che duri dieci anni sia giusto”. “Anche negli Stati Uniti, la più grande democrazia al mondo, il presidente rimane in carica due mandati – ha aggiunto -. La legge attuale, d’altronde, è così. Si tratterebbe di modificare la legge attuale. Il parlamento è sovrano ma io qualche dubbio lo nutro”.

Fonti Chigi: l’Italia è stata avvertita ma non partecipa ai bombardamenti in Yemen

Fonti Chigi: l’Italia è stata avvertita ma non partecipa ai bombardamenti in YemenRoma, 12 gen. (askanews) – “Lavoriamo per tenere bassa la tensione e non abbiamo sottoscritto il documento degli Stati Uniti dell’11 gennaio in cui si annunciavano gli attacchi (firmato da altri 9 paesi) e di conseguenza non gli è stato chiesto di partecipare ai bombardamenti di cui comunque è stata informata con anticipo”. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi in merito ai raid aerei contro i ribelli Houthi nel Mar Rosso. “Siamo impegnati a livello europeo per garantire la libera circolazione nell’area”, aggiungono le stesse fonti.

M.O., fonti Chigi: Italia avvertita ma non partecipa a bombardamenti Yemen

M.O., fonti Chigi: Italia avvertita ma non partecipa a bombardamenti YemenRoma, 12 gen. (askanews) – “Lavoriamo per tenere bassa la tensione e non abbiamo sottoscritto il documento degli Stati Uniti dell’11 gennaio in cui si annunciavano gli attacchi (firmato da altri 9 paesi) e di conseguenza non gli è stato chiesto di partecipare ai bombardamenti di cui comunque è stata informata con anticipo”. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi in merito ai raid aerei contro i ribelli Houthi nel Mar Rosso.

“Siamo impegnati a livello europeo per garantire la libera circolazione nell’area”, aggiungono le stesse fonti.

Piantedosi: il problema sono le armi detenute illegalmente

Piantedosi: il problema sono le armi detenute illegalmenteNapoli, 12 gen. (askanews) – “Il tema delle armi è un tema molto complicato, io ho avuto modo di dire non dobbiamo fare confusione, un conto sono le armi legalmente detenute. Io ho dato pubblicamente contezza del fatto che l’Italia non è affatto un paese dove ci sia una circolazione legale di armi particolarmente estesa. Il problema sono le armi purtroppo detenute in maniera illegale”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi parlando. A margine di un seminario organizzato a Napoli dalla Fondazione Polis. “Noi abbiamo cominciato a fare qualcosa di molto importante qui a Napoli, – evidenzia il ministro – servizi con perquisizioni nelle case in quartieri molto complicati dove si tendeva a dire che fosse complicato fare questo. Quindi adesso i tecnici della sicurezza della città sapranno in qualche modo fare qualche riflessione, in raccordo pure con la magistratura per vedere come andare a reprimere questo fenomeno che condivido è molto importante” conclude Piantedosi.

Parco archeologico Colosseo, arriva il nuovo podcast “Dov’è Nerone”

Parco archeologico Colosseo, arriva il nuovo podcast “Dov’è Nerone”Roma, 12 gen. (askanews) – Raccontare la storia del più celebre e calunniato imperatore dell’antica Roma, attraverso la riscoperta dell’unico luogo dove tuttora riecheggia il suo spirito: la Domus Aurea. Questo è il filo conduttore di “Dov’è Nerone”, il nuovo podcast originale prodotto dal Parco archeologico del Colosseo con il coordinamento e la supervisione di Francesca Guarneri e Federica Rinaldi.

“Dov’è Nerone” è un podcast dedicato all’esplorazione della Domus Aurea e dei misteri legati all’imperatore Nerone. Nel corso di quattro puntate, l’autore e regista Luca Lancise guiderà gli ascoltatori in un viaggio nel passato, svelando segreti nascosti e tracce deliberatamente cancellate. La prima puntata, intitolata “La tomba dell’Imperatore”, è stata rilasciata il 7 gennaio 2024, aprendo le porte a un viaggio avvincente nell’oscura storia dell’imperatore Nerone. La prossima puntata, dal titolo “L’albero infernale”, è in programma per il 14 gennaio 2024, e coinciderà con l’ultimo giorno della mostra inaugurata lo scorso 22 giugno e dedicata all’imperatore “L’Amato di Iside. Nerone, la Domus Aurea e l’Egitto”, curata da Alfonsina Russo, Francesca Guarneri, Stefano Borghini e Massimiliana Pozzi. Seguiranno la terza puntata il 21 gennaio “La casa e la città” e la quarta il 28 gennaio “La luce e l’ombra”. Ogni puntata sarà disponibile sul sito istituzionale www.colosseo.it e sull’account Spotify del PArCo.

Papa Francesco: “Ho un po’ di bronchite”, e non legge tutto il discorso

Papa Francesco: “Ho un po’ di bronchite”, e non legge tutto il discorsoRoma, 12 gen. (askanews) – “Vorrei leggere tutto il discorso, ma ho un problema: un po di bronchite”. Lo ha detto il Papa, pronunciando a braccio qualche parola durante l’udienza ai partecipanti al Simposio “Université des Communicants en Église”, promosso dalla Conferenza dei vescovi di Francia. E’ la terza udienza di oggi. Nelle prime due, Francesco aveva letto i rispettivi discorsi, pur con voce un po affaticata.

“Nel contesto occidentale si vive circondati da doni e regali, da tante cose spesso inutili, immersi in prodotti fatti dall’uomo che fanno perdere lo stupore per la bellezza che ci circonda. Il creato invita piuttosto a essere a nostra volta creatori di armonia e di bellezza; a uscire dalla dipendenza dal virtuale, dal mondo ipnotico dei social che anestetizza l’anima, per offrire agli altri qualcosa di nuovo e di bello”. E’ parte del messaggio che il Papa ha rivolto ai partecipanti all’Incontro promosso dalla “Toniolo Young Professional Association”, ricevuti questa mattina in udienza. “Una ricerca che vi appassiona, una preghiera fatta col cuore, un’inchiesta che vi scuote, una pagina che donate agli altri, un sogno da realizzare, un gesto d’amore per chi non può ricambiare… Questo è creare – sottolinea Francesco – assimilare lo stile con cui Dio ha fatto il mondo, lo stile della gratuità, che fa uscire dalla logica del ‘faccio per avere’ e ‘lavoro per guadagnare’. Creativi per aprire squarci di novità in un mondo che si accontenta di profitti. Così sarete rivoluzionari. La vita chiede di essere donata, non gestita”.

Tennis, Cobolli e Zeppieri al Main Draw degli Australian Open

Tennis, Cobolli e Zeppieri al Main Draw degli Australian OpenRoma, 12 gen. (askanews) – Sale a 7 il numero degli azzurri bel tabellone principale degli Australian Open (montepremi record di 86,5 milioni di dollari australiani) che scattano domenica sui campi in cemento di Melbourne Park. Nella notte italiana hanno infatti centrato la qualificazione sia Flavio Cobolli che Giulio Zeppieri che si aggiungono così a Berrettini, Musetti, Sinner, Sonego e Arnaldi.

Nel turno decisivo delle qualificazioni Cobolli, n.102 ATP, ha regolato 64 62 l’argentino Santiago Rodriguez Taverna, 24enne di Buenos Aires, n.207 ATP. Il sorteggio lo ha abbinato ad un avversario “tosto” come il cileno Nicolas Jarry, n.18 del ranking e del seeding, che nelle tre precedenti partecipazioni al tabellone principale di Melbourne ha superato un turno solo lo scorso anno. Tra i due non ci sono precedenti. Per il 21enne romano sarà la prima partecipazione al main draw dello Slam Down Under. Vittoria in due set anche per Giulio Zeppieri: il 22enne mancino di Latina, n.135 ATP e 26esima testa di serie, ha liquidato 63 63 l’elvetico Alexander Ritschard, n.198 ATP. Per lui il primo avversario nel main draw sarà il serbo Dusan Lajovic, n.52 ATP. Anche per Zeppieri sarà un esordio assoluto nel tabellone principale del Major “Aussie”.

Nulla da fare, invece, per gli altri due tennisti italiani approdati al turno decisivo. Stefano Napolitano, n.229 del ranking, ha ceduto 76(2) 76(3) allo slovacco Lukas Klein, n.164 ATP, mentre Andrea Vavassori, n.155 ATP, è stato sconfitto 61 64 dall’ungherese Mate Valkusz, n.214 del ranking. Ecco gli incontri degli italiani al primo turno

Lorenzo Musetti (26) v Benjamin Bonzi (FRA) Matteo Berrettini v Stefanos Tsitsipas (7, GRE) Jannik Sinner (4) Botic Van de Zandschulp (NED) Matteo Arnaldi vs Adam Walton (AUS) Lorenzo Sonego v Daniel Evans (GBR) Flavio Cobolli v Nicolas Jarry (18, CHI) Giulio Zeppieri v Dusan Lajovic (SRB)

Tennis, Sinner: “Obiettivo 2024? Andare a caccia”

Tennis, Sinner: “Obiettivo 2024? Andare a caccia”Roma, 12 gen. (askanews) – Le lancette puntate alle 2 di notte tra sabato e domenica. E’ in quel momento che Jannik Sinner aprirà gli Australian Open sulla mitica Rod Laver Arena, il campo centrale di Melbourne. Gli organizzatori hanno infatti ufficializzato l’order of play della prima giornata dei due campi principali di Melbourne Park. Sinner, testa di serie numero 4, scenderà in campo contro l’olandese Botic Van de Zandschulp: inizio alle ore 12 australiane (a Melbourne il fuso orario è +10 rispetto all’Italia). E’ un Jannik più maturo, più a suo agio con l’ambiente, persino con i giornalisti, quello che si presenta al media day di vigilia del torneo Aussie. “Ho avuto pochi giorni liberi – racconta – meno di una settimana, e sicuramente mi ha fatto bene andare un po’ a sciare e staccare mentalmente. Mi ha fatto bene anche solo seguire in TV le gare di coppa del mondo. Ma onestamente volevo cominciare la preparazione il prima possibile. Volevo rimettermi a lavorare in fretta perché voglio vivere un’ottima stagione, come quella scorsa. E per farlo devo ancora migliorare”. In teoria non sarebbe facile migliorare le 64 partite vinte, i 4 titoli ATP tra cui il primo Master 1000, le Finals da protagonista e la ciliegina della Coppa Davis che gli hanno lasciato in dote il 2023. “Tra tutti i momenti indimenticabili dell’anno scorso quello al quale ripenso più spesso e che mi dà ancora i brividi è forse la Coppa Davis, perché l’ho potuta condividere con la squadra e con tutti gli italiani. È stato un successo che ha dato un bell’impulso al nostro movimento tennistico…ci sono tante persone che hanno preso o ripreso in mano una racchetta e questa è la cosa più bella”, spiega. “Personalmente, poi, aggiungo la vittoria di Toronto, perché mi ha dato tanta fiducia e mi ha aiutato a vincere molto verso la fine dell’anno. Ma adesso sono qui e sono contento di poter tornare a sentire la competizione”. “L’obiettivo di quest’anno è quello di andare a caccia. Ci saranno delle settimane in cui prenderemo di più e delle altre in cui andrà inevitabilmente peggio, questa è la natura dello sport. Vediamo cosa riusciamo a prendere”.

Arte, Second Order Reality di Carola Bonfili in scena a Lubiana

Arte, Second Order Reality di Carola Bonfili in scena a LubianaRoma, 12 gen. (askanews) – Second Order Reality è un progetto di Carola Bonfili che si sviluppa attraverso diverse forme di narrazione: un video in CGI, un ambiente immersivo in VR e una serie di sculture. Unendo linguaggi e riferimenti diversi, dalla letteratura ottocentesca all’architettura brutalista, dai fumetti all’intelligenza artificiale generativa, l’opera si muove tra la dimensione digitale e quella fisica, esplorando le infinite possibilità di una storia. I mezzi espressivi scelti dall’artista influiscono infatti sull’evoluzione del racconto stesso, frammentandolo e creando una serie continua di rimandi che aprono nuove possibilità di immaginazione.

Promosso da Fondazione smART – polo per l’arte, e curato da Daniela Cotimbo e Ilaria Gianni, il progetto è realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (XI edizione, 2022), programma di promozione internazionale dell’arte contemporanea italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Dopo una preview presso La Capella a Barcellona, Second Order Reality sarà presentato in forma di mostra presso Aksioma – Institute for Contemporary Art a Lubiana dal 18 gennaio al 16 febbraio 2024 per poi vedere altre tappe in collaborazione con gli altri partner del progetto, fino alla destinazione finale dell’opera alla collezione del MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo.

Con Second Order Reality Carola Bonfili indaga gli stati percettivi che caratterizzano l’esperienza di navigazione nei mondi virtuali e che sono connaturati nel “pensiero magico” dei bambini. Le sculture che saranno presentate per la prima volta nella mostra a Lubiana riprendono alcuni dei temi e degli immaginari presenti nella storia e li traducono in elementi fisici. Il progetto sarà accompagnato da un catalogo edito da Nero Editions con testi di Daniela Cotimbo, Ilaria Gianni, Domenico Quaranta e Valentina Tanni.

Fisco italiano favorisce 1% più ricco per studio Sant’Anna-Bicocca

Fisco italiano favorisce 1% più ricco per studio Sant’Anna-BicoccaFirenze, 12 gen. (askanews) – Le disuguaglianze dei redditi italiani sono cresciute a favore dell’1% più ricco che, in proporzione, paga meno tasse rispetto al restante 99% dei contribuenti. Lo dimostra uno studio congiunto di Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Università di Milano – Bicocca, pubblicato dalla rivista scientifica Journal of the European Economic Association. Nel suo complesso, il sistema fiscale italiano appare “blandamente progressivo” e, come sottolineano ricercatrici e ricercatori in questo studio, “diventa addirittura regressivo” per il 5% degli italiani più abbienti, che pagano un’aliquota effettiva inferiore al 95% dei contribuenti. Lo studio ha inoltre confermato che esistono importanti differenze in relazione alla tipologia di reddito prevalente: sono i lavoratori dipendenti a pagare più imposte, seguiti dai lavoratori autonomi, dai pensionati e, infine, da chi percepisce soprattutto rendite finanziarie e locazioni immobiliari.

  “Questo lavoro – commenta Demetrio Guzzardi, autore dello studio e ricercatore in Economia della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – combina diverse fonti di dati, quali dichiarazioni dei redditi, indagini campionarie di Istat e Banca d’Italia, stime sulla distribuzione del patrimonio netto, per distribuire a livello individuale l’intero ‘reddito nazionale netto’, corretto per l’evasione fiscale. Così è stato possibile identificare le fasce di reddito che hanno perso di più negli ultimi anni”. Ricercatrici e ricercatori hanno infatti stimato che dal 2004 al 2015, mentre il reddito nazionale reale si riduceva del 15%, il 50% più povero degli italiani subiva la maggiore perdita con un calo di circa il 30%.   All’interno del 50% più povero, ad essere più colpiti sono giovani tra i 18 e i 35 anni, che hanno perso circa il 42% del loro reddito. La disuguaglianza di genere risulta significativa per ogni classe di reddito e raggiunge valori estremi nell’1% più ricco della distribuzione, dove le donne guadagnano circa la metà degli uomini.