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Industria Felix, il riscatto del Sud: 9 aziende su 10 in utile

Industria Felix, il riscatto del Sud: 9 aziende su 10 in utileRoma, 8 apr. (askanews) – Il Sud si riprende la sua rivincita. Poco più di 9 imprese su 10 registrano utili nell’anno fiscale 2023: in Basilicata il 92,4%, in Molise il 92,1%, in Calabria 91,6% e in Puglia il 90,2%. Nelle due regioni capofila d’Italia in valori assoluti, Lombardia e Veneto, il dato percentuale è inferiore al 90%. Per crescita del fatturato spiccano alcune province, in particolare quelle di Isernia (33,2%) in Molise e di Vibo Valentia (31,9%) in Calabria; in Puglia raggiungono la doppia cifra percentuale quelle di Brindisi (13,2%), Bat (12,8%) e Lecce (11%), mentre in Basilicata Potenza (11,3%) fa meglio di Matera (9,4%). In valori assoluti emerge la Puglia con circa 11mila società di capitali con sede legale nella regione e ricavi per 85 miliardi di euro, calcolando le imprese sopra il milione di euro di fatturato. A seguire ci sono la Calabria con circa 3.500 imprese e 17 miliardi di ricavi, la Basilicata con 1.500 imprese e 10 miliardi e il Molise con 800 società e 7 miliardi. La provincia, invece, che registra maggiori ricavi è quella di Bari con 43,6 miliardi di euro (+7,4%). I dati della Campania saranno diramati nell’evento che sarà realizzato a Napoli il 22 maggio, dopo quello del Centro e delle Isole in programma a Roma il 29 aprile.


È quanto emerge in anteprima dalla maxi inchiesta su circa 17mila bilanci delle società di capitali con fatturati sopra il milione di euro con sede legale in 4 regioni del Sud nell’anno fiscale 2023, gli ultimi disponibili nel complesso che consentono a Industria Felix Magazine, periodico di economia diretto da Michele Montemurro in supplemento con Il Sole 24 Ore e Cerved, di realizzare una fotografia aggiornata dello stato dell’arte. L’inchiesta sarà presentata dettagliatamente giovedì pomeriggio 10 aprile a Bari a Villa Romanazzi Carducci per il 63° evento del Premio Industria Felix, riservato a Basilicata, Calabria, Molise e Puglia, rispettivamente 7a, 4a, 7a e 11a edizioni, che sarà presentato dalla giornalista e conduttrice del Tg1 Maria Soave. L’evento sarà dedicato al docente universitario dell’Università di Bari Federico Pirro, tra i fondatori del Comitato scientifico di Industria Felix, che nel 2015 ha aperto i lavori della prima edizione ad Acaya, motivo per cui la tappa è stata eccezionalmente spostata nel capoluogo di regione. Saranno premiate le 90 imprese più performanti a livello gestionale, affidabili finanziariamente e talvolta sostenibili delle regioni coinvolte. L’evento è organizzato da Industria Felix Magazine, in collaborazione con Cerved e A.C. Industria Felix, con la media partnership di Askanews, con i patrocini del Politecnico di Bari, delle Università di Bari, Foggia e Lecce, con la partnership di Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking, ELITE (Euronext), M&L Consulting Group, EpyonVivida. IFM supporta “Sustainable Development Goals”.


Qui di seguito i nomi delle 90 aziende premiate che interverranno con imprenditori e manager, distinte per provincia in relazione alla sede legale. BASILICATA (10). Matera (4): Clemente S.R.L., Dimotex S.R.L. Semplificata, E-Geos S.P.A., Lucana Sistemi S.R.L.. Potenza (6): Area Dodici S.R.L., Azzurra S.R.L. Semplificata, Cantine del Notaio Società Agricola A R.L., Gda S.P.A., Guglielmi Serramenti S.R.L., Orizzonti Holding S.P.A..


CALABRIA (28). Catanzaro (9): Arcuri Cravatte S.R.L., Arpaia S.P.A., Camas Energy S.R.L., Infosys S.R.L., Profiltek S.R.L., Raffaele S.P.A., Sandro Greco S.P.A., Scamar S.R.L., Tutto Calabria di A. Celli S.R.L.. Cosenza (12): Besidetech S.R.L., Borgo dei Mastri S.R.L., Cps S.R.L., Greco Ecology S.R.L., Iaquinta S.R.L. – Costruzioni & Ambiente, Idrogeo S.R.L., Italbacolor S.R.L., Italiana Vacanze S.R.L., Keliweb S.R.L., La Poligrafica S.R.L., Nonsolocaldaie S.R.L., Pirossigeno S.R.L.. Crotone (3): Cantine Vincenzo Ippolito S.R.L. Agricola, Max Relax S.R.L., Schipani S.R.L.. Reggio Calabria (4): Agrumaria Reggina S.R.L., Biemme Finestre S.R.L., Cadi dei F.lli Milasi S.R.L., Eletek Sistemi S.R.L.. MOLISE (5). Campobasso (2): F.I.M.El. S.R.L., Its Costruzioni S.R.L.. Isernia (3): Caseificio Molise S.R.L., Cisar S.R.L., Grafica Isernina S.R.L..


PUGLIA (47). Bari (18): Acmei Sud S.P.A., Azienda Agricola Grappolo Rosso Società Agricola A R.L., Domar S.P.A., Edil Sina Costruzioni S.R.L., F. Divella S.P.A., Ferrovie Appulo Lucane S.R.L., Garofoli S.P.A., Gts Rail S.P.A., Hyprom S.R.L., Icam S.P.A., Maiora S.P.A., Manelli Impresa S.P.A., Mec.Line S.R.L., Nias S.P.A., Oropan S.P.A., Sicurezza Trasporti Autolinee – Sita Sud S.R.L., Spazio Eventi S.R.L., Tersan Puglia S.P.A.. Barletta Andria Trani (3): Cofra S.R.L., Inart3 S.R.L., Silvestris Infissi S.R.L.. Brindisi (3): Soavegel S.R.L., Stampi Sud S.R.L., Technoacque S.R.L.. Foggia (6): Ape S.R.L., Avioman Manutenzione e Costruzioni Aeronautiche S.R.L., Garganica Residence S.R.L., Manta Group S.R.L., Molino De Vita S.R.L., Tecnologie Materiali Compositi S.R.L.. Lecce (9): D.F.V. S.R.L., Elledi S.R.L., Galileopro S.P.A., Lasim S.P.A., Leo Shoes S.R.L., Links S.P.A., Mastek S.R.L., Pellegrino Vending S.R.L., Ristosì S.R.L.. Taranto (8): Castiglia S.R.L., Edilplastic S.R.L., Ilstudio Engineering & Consulting Studio S.R.L., Nuova Luce Società Cooperativa Sociale A R.L., Nurith S.P.A., Progeva S.R.L., Strumentimusicali.Net S.R.L., Zanzar S.P.A.. I saluti saranno portati dal presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana, interverranno inoltre il sales execution director di Cerved Dino Covino per presentare il focus sull’andamento delle imprese del Sud, per Banca Mediolanum il wealth planner Stefano Giordano, il network regional manager Puglia, Matera, Calabria Ugo Lombardi, la DG di Mediolanum Fiduciaria Silvia Lazzarini e il senior private banker Piero Laterza, il relationship manager di ELITE (Euronext) Antonio Pellè, i consultant di M&L Consulting Group Alessio Ghidone e Veronica La Gattuta, i co-founder e partner di EpyonVivida Angelo Domenico Conte e Cesare Zanotto. Parteciperanno inoltre alcuni componenti del Comitato scientifico di Industria Felix: Cesare Pozzi (Luiss) per le conclusioni, Filippo Liverini (imprenditore), Michele Chieffi (commercialista) e Francesco Lenoci (Università Cattolica). L’inchiesta sulle performance gestionali delle società di capitali in chiave regionale sarà a cura dal direttore di IFM Michele Montemurro.

Tv, su Netflix arriva il nuvo film di “Unicorn Academy”

Tv, su Netflix arriva il nuvo film di “Unicorn Academy”Roma, 8 apr. (askanews) – Domani, in occasione della Giornata Mondiale dell’Unicorno, arriva in contemporanea globale su Netflix il nuovo movie di “Unicorn Academy”, un appuntamento atteso da tutte le fan e i fan della serie animata originale Netflix prodotta da Spin Master Entertainment che per l’occasione torna in chiaro da marzo su Frisbee (DTT canale 44) con inediti episodi e la replica del primo amato e omonimo movie.


La serie, dal suo debutto nel novembre 2023, ha raggiunto il primo posto in oltre 90 paesi ed è stata tradotta in 30 lingue, dando origine a un vero e proprio fenomeno: una collana di bestseller, milioni di streaming e views sui social, oltre che una linea giocattolo di successo. Era il 2018 quando Jennifer Dodge, presidente di Spin Master Entertainment e produttrice esecutiva della serie insieme a Ronnen Harary, Laura Clunie e Toni Stevens, si trovava in Italia, al Bologna Children’s Book Fair: “Stavo cercando qualcosa che fosse un mix tra fantasy e avventura e che avesse delle protagoniste femminili. Quando ho visto quei libri – all’epoca c’erano solo i primi quattro titoli – si poteva già vedere la fantasia, la magia, e poi c’erano le diverse protagoniste femminili che erano tutte diverse, ognuna con il proprio unicorno. Era proprio quello che stavamo cercando. L’unicorno poi è un tema classico, è onnipresente, e quel rapporto tra l’unicorno e il suo cavaliere riguarda tutti noi, penso che tutti lo cerchino, soprattutto i bambini e i giovani. Vuoi che qualcuno ti veda e ti capisca”.


La serie, infatti, è tratta dall’omonima collana di bestseller di Julie Sykes, ed è stata creata per trasportare i bambini in un mondo magico, nel quale un’adolescente coraggiosa, Sophia Mendoza, scopre il suo destino di unicorn rider. La serie tv – eletta show numero 1 per ragazze (6-9 anni) su Netflix a livello globale – è stata solo il primo tassello per cominciare a costruire il magico universo di Unicorn Academy. La property, infatti, oltre ad essere al primo posto in Francia e Germania, vanta oltre 250 milioni di views sulle piattaforme social, 6 milioni di streaming per le 11 canzoni inedite della serie, quasi 350mila iscritti sul canale youTube, 350mila copie di libri vendute solo nel 2024 tradotti in 10 lingue e una linea giocattolo che sta conquistando l’Europa: nel Regno Unito il Rainbow Light Up Wildstar ha vinto un Dream Toy e l’argento nei premi MadeForMums 2024 per il “Miglior giocattolo con un personaggio di film, TV o libro”, mentre in Belgio e nei Paesi Bassi ha ricevuto il premio di “Giocattolo dell’anno”. La storia è quella di Sophia, una ragazza appassionata di cavalli che vive in un ranch in California con la madre Marta e il fratello minore Marco. Un giorno, le viene recapitato a casa un invito per frequentare una scuola per futuri cavallerizzi. Spinta dal ricordo dei bei momenti vissuti con suo padre, che manca da ormai cinque anni, convince la mamma ad accettare la sua ammissione. Proprio durante il tragitto, Sophia scopre di non trovarsi in una normale accademia di equitazione, bensì nella prestigiosa Unicorn Academy, scuola per unicorn riders, dove si cavalcano unicorni in un’isola segreta chiamata Unicorn Island. Sophia si ritrova quindi catapultata in una dimensione fatata, dove vive rocambolesche avventure insieme alle altre matricole (Ava, Layla, Isabel, Valentina e Rory) e ai loro maestosi unicorni (Wildstar, Leaf, River, Glacier, Cinder e Storm), di tutte le dimensioni e i colori, con cui i protagonisti devono creare legami magici per sbloccare i loro poteri; solo così, infatti, possono imparare a diventare protettori dell’isola e della sua magia, tra compiti in classe e nuove amicizie.


“Unicorn Academy” trasporta i giovani in un mondo dove gli unicorni non sono solo leggende, ma rappresentano il potenziale che ogni persona ha dentro di sé. Compagni di avventura con cui creare un legame speciale e intraprendere un viaggio di crescita personale. Ogni personaggio ha una personalità unica e insieme formano un gruppo eterogeneo che rappresenta i valori di diversità, inclusione e collaborazione. Un racconto valoriale e aspirazionale che veicola messaggi importanti quali la fiducia in sé stessi, la lealtà, il coraggio, l’amicizia e l’accettazione di sé e degli altri, con un linguaggio adatto ai bambini dai 5 agli 11 anni. La passione dei bambini verso la property è raccontata anche da un video postato sull’account ufficiale del Torneo di Wimbledon, che vede la figlia di Novak Djokovic inquadrata mentre legge un libro Unicorn Academy invece di guardare il suo celebre papà giocare durante una partita così importante


Per celebrare queste creature leggendarie è stata istituita la Giornata Mondiale dell’Unicorno. In occasione di questa ricorrenza, il 9 aprile sarà disponibile su Netflix il nuovo speciale di 60 minuti, mentre in chiaro su Frisbee (DTT canale 44) andrà in onda il primo speciale da 72 minuti “Unicorn Academy”. Per tutto marzo, inoltre, ogni domenica alle 17.00 andranno in onda su Frisbee nuovi episodi speciali, pillole inedite in cui i protagonisti interagiscono in situazioni divertenti e svelano la loro personalità: dei veri e propri vlog in cui ogni personaggio parla di sé e del rapporto che ha con il proprio unicorno.

Dazi, De Guindos (Bce): Ue risponda con prudenza, evitare escalation

Dazi, De Guindos (Bce): Ue risponda con prudenza, evitare escalationRoma, 8 apr. (askanews) – “L’Europa si trova in una situazione complicata”, in cui deve rispondere alle decisioni sui dazi commerciali degli Stati Uniti: “la risposta deve essere ovviamente meditata, prudente e sensata. E dobbiamo cercare di evitare una escalation a una guerra commerciale completa”. Lo ha affermato il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos intervenendo a una conferenza organizzata a Madrid dall’associazione bancaria della Spagna.


L’aumento dei dazi deciso da Washington “è più elevato di quanto si sperava inizialmente. La reazione del mercato è improntata all’avversione al rischio e hanno corretto repentinamente le quotazioni” alle aspettative mutate su crescita e inflazione. “Un aspetto positivo – ha notato – è che i mercati restano sempre allo stato liquido, non si è vista una situazione di panico”. Secondo l’esponente della Bce “la preoccupazione dei mercati non è tanto per la decisione Usa ma sulla possibilità di un secondo round di dazi e ritorsioni con una escalation verso una guerra commerciale completa”.


Ad ogni modo “la decisione dell’amministrazione usa è un cambio di paradigma e i mercati tendono a cercare una nuova situazione di equilibrio. Quello che sappiamo sicuramente è che il nuovo ordine internazionale implicherà maggiore frammentazione”. In questo quadro “quello che è evidente – ha aggiunto – è che l’Europa deve aumentare la sua autonomia rispetto al nuovo ordine geopolitico globale e questo implica riforme, come l’integrazione dei mercati dei servizi”. (fonte immagine: Asociación Española de Banca).

Italia-Gb, Mattarella riceve re Carlo e Camilla al Quirinale

Italia-Gb, Mattarella riceve re Carlo e Camilla al QuirinaleRoma, 8 apr. (askanews) – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella insieme alla figlia Laura ha accolto al Quirinale re Carlo e regina Camilla in visita in Italia da ieri. I sovrani del Regno Unito sono arrivati al palazzo per la cerimonia di benvenuto, scortati dai Corazzieri a cavallo. All’arrivo, sono stati intonati gli inni nazionali britannico e italiano mentre la bandiera Union Jack è stata issata sulla torretta del Palazzo presidenziale.


Il presidente Mattarella ha quindi invitato re Carlo a ispezionare la guardia d’onore nel cortile, composta da esponenti della banda del Quirinale, dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica, dei Carabinieri e dei Corazzieri a cavallo. Alla fine del cortile, il re e il presidente Mattarella, raggiunti da Camilla e dalla figlia del presidente, entreranno nel Palazzo e dalla Terrazza assisteranno al sorvolo delle Frecce Tricolori e delle Frecce Rosse.


Dopo il sorvolo, saranno presentate le rispettive delegazioni ufficiali. La delegazione dei reali britannici include il segretario di Stato britannico per gli Affari esteri, del Commonwealth e dello Sviluppo David Lammy e l’ambasciatore di sua maestà presso la Repubblica d’Italia e San Marino, il barone Llewellyn di Steep. Il presidente è accompagnato invece dal ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, dall’ambasciatore italiano nel Regno Unito Inigo Lambertini, dal segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti e dal consigliere diplomatico di Mattarella, ambasciatore Fabio Cassese. Dopo una fotografia davanti alle bandiere, il presidente Mattarella e la figlia Laura hanno accompagnato i reali allo Studio del presidente per un incontro privato.


Secondo il programma, Camilla vedrà una selezione di libri antichi sull’equitazione nella Biblioteca del Piffetti e visiterà le Sale di Stato, dove la Regina avrà l’opportunità di incontrare lo Staff del Quirinale al lavoro sul prossimo Banchetto di Stato e sulla riparazione di arazzi e mobili come parte della manutenzione in corso del Palazzo. Le delegazioni del Regno Unito e dell’Italia, intanto, si uniranno al re e al presidente Mattarella per una breve conversazione.


I saluti finali avranno luogo nella Sala del Bronzino. Da lì, Carlo e Camilla lasceranno il Palazzo del Quirinale per recarsi alla Tomba del Milite Ignoto all’Altare della Patria.

Bankitalia: incertezza e timori dazi gravano prospettive imprese

Bankitalia: incertezza e timori dazi gravano prospettive impreseRoma, 8 apr. (askanews) – Sulle prospettive delle imprese in Italia per quest’anno gravano l’incertezza e le preoccupazioni derivanti dagli effetti diretti o indiretti delle politiche commerciali degli Stati Uniti. Mentre al momento continuano a prevalere le valutazioni di peggioramento sia della situazione economica generale corrente sia delle proprie condizioni operative a breve termine. Nel primo trimestre – prima delle decisioni della scorsa settimana sui dazi commerciali da parte dell’amministrazione Trump – sono tuttavia migliorati i giudizi sull’andamento delle vendite, sia correnti sia per il trimestre successivo, in particolare nella manifattura, grazie alla domanda estera. E’ la fotografia scattata dalla Banca d’Italia, nella sua “Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita”, relativa al primo trimestre e che coinvolge imprese italiane dell’industria e dei servizi con almeno 50 addetti, su un campione ampliato da questa edizione da 1.500 a 2.500 unità.


La rilevazione è stata condotta tra il 21 febbraio e il 19 marzo, riporta Bankitalia con un comunicato. Per il prossimo trimestre si prefigura un’espansione anche dell’occupazione in tutti i settori, con aumenti salariali nel complesso contenuti. Nelle costruzioni i giudizi sulla domanda e sulle condizioni operative restano migliori che nel resto dell’economia, ma è rallentata l’attività delle imprese operanti prevalentemente nel comparto residenziale.


Pur ritenendo le condizioni per investire ancora sfavorevoli, si legge, le imprese si attendono un aumento della spesa nominale per investimenti nel 2025 in linea con quello previsto nella precedente indagine. Le valutazioni sull’accesso al credito risultano stabili e la posizione di liquidità è ritenuta nel complesso soddisfacente. I listini praticati dalle imprese negli ultimi 12 mesi sono cresciuti a un ritmo marginalmente più sostenuto nell’industria e hanno rallentato nei servizi e nelle costruzioni; per i prossimi 12 mesi, la crescita dei prezzi rimarrebbe nel complesso moderata. Le aspettative delle imprese sull’inflazione al consumo sono aumentate su tutti gli orizzonti di previsione, pur rimanendo su valori inferiori al 2 per cento.

Dazi, Trump disponibile a trattare ma lancia accuse contro la Ue

Dazi, Trump disponibile a trattare ma lancia accuse contro la UeRoma, 7 apr. (askanews) – Il presidente Usa Donald Trump lascia la porta aperta a trattative sul tema dirompente dei dazi commerciali. Anche con l’Europa, forse più che con la Cina, su cui ha ribadito una linea dura, un nuovo ultimatum: se Pechino non rimuoverà le rappresaglie che ha annunciato con dazi al 34% sulle merci Usa, Washington alzerà i suoi dazi contro la Cina al 50%. Ma poi ha lanciato una una serie di dure accuse anche contro le pratiche commerciali e regolamentari dell’Unione europea.


Perché secondo il presidente Usa l’Ue non solo utilizza dazi contro le merci americane, ma impone anche barriere non monetarie, tramite leggi e regolamenti “impossibili” da rispettare. E manipola la sua valuta, tenendo l’euro artificiosamente basso. Più in generale “ci sono tanti paesi che si stanno facendo avanti per negoziare con noi, praticamente tutti i Paesi”, ha riferito durante una conferenza stampa dalla Casa Bianca assieme al premier di Israele, Benjamin Netanyahu. “Penso che se possiamo fare un accordo buono per gli Stati Uniti, un accordo che finalmente sia America First” allora “stringeremo accordi”, altrimenti si andrà avanti con i dazi.


Con la Ue in particolare “abbiamo un deficit di 350 miliardi di dollari e sparirà velocemente – ha affermato Trump -. Uno degli strumenti è che dovranno comprare la nostra energia, perché ne hanno bisogno. E negli Usa abbiamo più energia da vendere di qualunque altro Paese nel mondo”. Secondo il numero uno della Casa Bianca “l’Unione europea è stata molto negativa per noi” sul commercio. “Non comprano le nostre auto, non comprano i nostri prodotti agricoli, non comprano praticamente niente e vendono milioni di auto. E noi non abbiamo una sola auto Usa che venga venduta in Europa. Non sarà più così, il commercio sarà equo e reciproco e al momento non lo è”. Peraltro la Ue contro gli Usa non usa “solo i dazi – ha sostenuto Trump – ma anche gli standard, come sui crash test (per le auto-ndr)”. Li fanno in modo che siano “impossibili. Fanno regole e regolamenti che sono solo disegnati per impedirti di vendere in quei paesi. E noi non lo lasceremo fare”. Nelle Ue ci sono “barriere monetarie e barriere non monetarie. E fanno barriere così dure che è impossibile essere ammessi – ha insistito -. I dazi sono una grande parte, ma c’è un’altra grande parte che sono le barriere” non monetarie.


“E poi manipolano la valuta e la tengono bassa – ha detto ancora Trump -. Fanno calare le loro valute e poi diventa per noi molto difficile vendere un camion o i prodotti, perché la loro valuta è bassa e la nostra è molto più alta relativamente. E per noi diventa molto difficile”. Ora con i dazi sulle importazioni negli Usa e le trattative in corso con vari Paesi, tra cui quelli della Ue “abbiamo un’opportunità per resettare il tavolo sul commercio”, ha detto ancora il presidente Usa. (fonte immagine: The White House)

Dazi, Trump pronto a trattare ma lancia accuse contro la Ue

Dazi, Trump pronto a trattare ma lancia accuse contro la UeRoma, 7 apr. (askanews) – Il presidente Usa Donald Trump lascia la porta aperta a trattative sul tema dirompente dei dazi commerciali. Anche con l’Europa, forse più che con la Cina, su cui ha ribadito una linea dura, un nuovo ultimatum: se Pechino non rimuoverà le rappresaglie che ha annunciato con dazi al 34% sulle merci Usa, Washington alzerà i suoi dazi contro la Cina al 50%. Ma poi ha lanciato una una serie di dure accuse anche contro le pratiche commerciali e regolamentari dell’Unione europea.


Perché secondo il presidente Usa l’Ue non solo utilizza dazi contro le merci americane, ma impone anche barriere non monetarie, tramite leggi e regolamenti “impossibili” da rispettare. E manipola la sua valuta, tenendo l’euro artificiosamente basso. Più in generale “ci sono tanti paesi che si stanno facendo avanti per negoziare con noi, praticamente tutti i Paesi”, ha riferito durante una conferenza stampa dalla Casa Bianca assieme al premier di Israele, Benjamin Netanyahu. “Penso che se possiamo fare un accordo buono per gli Stati Uniti, un accordo che finalmente sia America First” allora “stringeremo accordi”, altrimenti si andrà avanti con i dazi.


Con la Ue in particolare “abbiamo un deficit di 350 miliardi di dollari e sparirà velocemente – ha affermato Trump -. Uno degli strumenti è che dovranno comprare la nostra energia, perché ne hanno bisogno. E negli Usa abbiamo più energia da vendere di qualunque altro Paese nel mondo”. Secondo il numero uno della Casa Bianca “l’Unione europea è stata molto negativa per noi” sul commercio. “Non comprano le nostre auto, non comprano i nostri prodotti agricoli, non comprano praticamente niente e vendono milioni di auto. E noi non abbiamo una sola auto Usa che venga venduta in Europa. Non sarà più così, il commercio sarà equo e reciproco e al momento non lo è”. Peraltro la Ue contro gli Usa non usa “solo i dazi – ha sostenuto Trump – ma anche gli standard, come sui crash test (per le auto-ndr)”. Li fanno in modo che siano “impossibili. Fanno regole e regolamenti che sono solo disegnati per impedirti di vendere in quei paesi. E noi non lo lasceremo fare”. Nelle Ue ci sono “barriere monetarie e barriere non monetarie. E fanno barriere così dure che è impossibile essere ammessi – ha insistito -. I dazi sono una grande parte, ma c’è un’altra grande parte che sono le barriere” non monetarie.


“E poi manipolano la valuta e la tengono bassa – ha detto ancora Trump -. Fanno calare le loro valute e poi diventa per noi molto difficile vendere un camion o i prodotti, perché la loro valuta è bassa e la nostra è molto più alta relativamente. E per noi diventa molto difficile”. Ora con i dazi sulle importazioni negli Usa e le trattative in corso con vari Paesi, tra cui quelli della Ue “abbiamo un’opportunità per resettare il tavolo sul commercio”, ha detto ancora il presidente Usa. (fonte immagine: The White House)

Dazi, Trump: Ue impone dazi, barriere con regole e manipola valuta

Dazi, Trump: Ue impone dazi, barriere con regole e manipola valutaRoma, 7 apr. (askanews) – L’Europa non utilizza solo dazi commerciali contro gli Stati Uniti, ma anche leggi e regolamenti – come sugli standard per le auto – che di fatto impediscono alle merci americane di essere esportate nella Ue. E manipolano la loro valuta (l’euro): sono le accuse lanciate dal presidente Usa, Donald Trump, durante una conferenza stampa dalla casa Bianca assieme al premier di Israele Benjamin Netanyahu.


“Non sono solo i dazi – ha detto – sono anche gli standard, come sui crash test (per le auto-ndr)”. Li fanno in modo che siano “impossibili”. “Fanno regole e regolamenti che sono solo disegnati per impedirti di vendere in quei paesi. E noi non lo lasceremo fare”. Nelle Ue ci sono “barriere monetarie e barriere non monetarie. E fanno barriere così dure che è impossibile essere ammessi – ha insistito -. I dazi sono una grande parte, ma c’è un’altra grande parte che sono le barriere” non monetarie. “E poi manipolano la valuta e la la tengono bassa – ha detto ancora Trump -. Fanno calare le loro valute e poi diventa per noi molto difficile vendere un camion o i prodotti, perché la loro valuta è bassa e la nostra è molto più alta relativamente. E per noi diventa molto difficile”.


Ora con i dazi sulle importazioni negli Usa e le trattative in corso con vari Paesi, tra cui quelli della Ue “abbiamo un’opportunità per resettare il tavolo sul commercio”, ha detto ancora Trump.

Dazi, Trump: Ue molto negativa per Usa, non comprano nulla da noi

Dazi, Trump: Ue molto negativa per Usa, non comprano nulla da noiRoma, 7 apr. (askanews) – “L’Unione europea è stata molto dura negli anni per il commercio con gli Stati Uniti. Hanno creato una forza unificata contro il commercio Usa. Ora è veramente il loro turno: l’Unione europea è stata molto negativa per noi. Non compra le nostre auto, non compra i nostri prodotti agricoli, non comprano praticamente niente e vendono milioni di auto, tra Volkswagen e Bmw negli Usa. E noi non abbiamo una sola auto Usa che venga venduta in Europa. Non sarà più così, il commercio sarà equo e reciproco e al momento non lo è”. Lo ha affermato il presidente Usa, Donald Trump, durante una conferenza stampa dalla casa Bianca assieme al premier di Israele Benjamin Netanyahu.


“Abbiamo un deficit con la Ue di 350 miliardi di dollari e sparirà velocemente – ha aggiunto Trump -. Uno degli strumenti è che dovranno comprare la nostra energia, perché ne hanno bisogno. E negli Usa abbiamo più energia da vendere di qualunque altro Paese nel mondo”.

Meloni riunisce task force dazi: no allarmismo, si studiano sostegni

Meloni riunisce task force dazi: no allarmismo, si studiano sostegniRoma, 7 apr. (askanews) – Il governo studia “strumenti” a sostegno delle imprese e delle filiere più colpite dai dazi Usa. E’ quanto emerso dall’incontro di governo che si è tenuto a Palazzo Chigi, presieduto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


Oltre un’ora e mezza di riunione, nell’ennesimo giorno di alta tensione delle borse internazionali (Milano ha chiuso con un -5,18%), con i due vice premier Antonio Tajani e Matteo Salvini e i ministri Giancarlo Giorgetti (Economia), Tommaso Foti (Affari Europei), Francesco Lollobrigida (Agricoltura) e Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy) e il sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano. Nel corso dell’incontro, spiega in una nota Palazzo Chigi, i ministri hanno illustrato a Meloni “le diverse ipotesi allo studio per sostenere le filiere produttive e rilanciare la competitività delle imprese”. Proposte che saranno al centro del confronto con le categorie produttive, in programma per domani. Da valutare la proposta del presidente di Confindustria Emanuele Orsini di “attingere ai fondi non utilizzati del Piano nazionale di ripresa (Pnrr) e ai fondi di coesione per incentivare le imprese colpite”. Tra i fondi Pnrr utilizzabili ci sarebbero quelli previsti dal piano Transizione 5.0: oltre 6 mld di euro che devono essere spesi entro giugno 2026.


Nella riunione, prosegue la nota, “è stato ribadito che una ‘guerra commerciale’ non avvantaggerebbe nessuno, né l’Unione Europea né gli Stati Uniti” ed “è emersa la necessità di affrontare il tema con determinazione e pragmatismo, perché ogni allarmismo rischia di causare danni ben maggiori di quelli strettamente connessi con i dazi”. Al centro del confronto, infine, “gli strumenti necessari per sostenere le imprese, intervenendo sulle regole ideologiche e poco condivisibili del Green Deal e sulla necessità di semplificare il quadro normativo”. Nei giorni scorsi Meloni aveva, tra l’altro, proposto la “sospensione” delle norme ‘green’ europee sull’automotive e invitato a una riflessione sull’opportunità di “deroghe” al Patto di Stabilità. Intanto gli uffici di Palazzo Chigi sono al lavoro per ‘chiudere’ sulla missione che dovrebbe portare la premier alla Casa Bianca da Donald Trump a metà aprile (al momento la data più probabile è il 16 aprile). Un incontro a lungo cercato da Roma, per riprendere quello che era stato definito un “rapporto privilegiato” dopo il ‘blitz’ di Meloni ai primi di gennaio a Mar-a-Lago e la partecipazione all’Inauguration day, il 20 dello stesso mese. Se, come sembra, l’appuntamento sarà fissato in agenda sarà l’occasione per affrontare direttamente con il tycoon la questione dazi. Del resto, lo stesso commissario europeo al commercio Maros Sefcovic ha auspicato che “chi ha buoni rapporti con l’amministrazione Trump, si adoperi per facilitare il dialogo tra Usa e Ue”.


Al termine dell’incontro – secondo quanto si apprende – ci sarebbe stato anche un confronto tra la premier e i suoi vice sui principali dossier interni. E probabilmente si sarà parlato anche dell’auto-candidatura di Salvini al Viminale al posto di Matteo Piantedosi. “Andrò a parlare sia con lui che con Giorgia Meloni. Perchè io sono a disposizione dell’Italia e della Lega, senza avere smanie”, aveva detto ieri dal palco del congresso Salvini, che oggi ha sentito proprio il titolare del ministero dell’Interno. Tra i due c’è “stima, amicizia e sintonia”, assicurano fonti del Carroccio, precisando che “la richiesta del congresso della Lega rispetto al Viminale è molto chiara in un’ottica puramente costruttiva e che in nessun caso potrà portare problemi al governo”. L’uscita di Salvini (non nuova, ma mai così esplicita) non è stata gradita da Meloni, che l’ha respinta al mittente. Non è certo sua intenzione, a maggior ragione in questa fase, aprire un rimpasto, peraltro con al centro una casella chiave come quella del Viminale, che potrebbe destabilizzare tutto l’esecutivo. Altrettanto secca, ed esplicitata pubblicamente, l’opposizione di Forza Italia. “In questo momento i cittadini italiani non sono preoccupati di spostamenti e di poltrone ma di ciò che accade nel mondo”, ha tagliato corto Tajani, che sarebbe pronto anche a minacciare una crisi di governo.