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Cinema, in corso le riprese di “Illusione” di Francesca Archibugi

Cinema, in corso le riprese di “Illusione” di Francesca ArchibugiRoma, 16 apr. (askanews) – Sono in corso le riprese di “Illusione”, il nuovo film diretto da Francesca Archibugi. Nel cast Jasmine Trinca, Michele Riondino, Angelina Andrei, Vittoria Puccini, con Francesca Reggiani, Aurora Quattrocchi e Filippo Timi. La sceneggiatura è firmata da Francesca Archibugi, Laura Paolucci, Francesco Piccolo.


Le riprese si svolgono in Italia, a Bruxelles e a Strasburgo per una durata di otto settimane. Periferia di Perugia. In un fosso viene ritrovata una ragazzina. Indossa un completo d’alta moda ed è bellissima. La polizia sta per portare via il corpo, quando un sospiro la svela ancora viva: si chiama Rosa Lazar, è moldava e non ha nemmeno 16 anni. La sostituta procuratrice Cristina Camponeschi e lo psicologo Stefano Mangiaboschi sono immediatamente chiamati a occuparsi del caso. L’indagine è più complicata del previsto, perché Rosa non sembra avere coscienza delle brutali violenze subite e copre la verità dei fatti. Dietro la maschera di un’incessante gioiosità emerge un profilo psicologico molto disturbato. Come è arrivata a Perugia questa lolita che non sembra una normale prostituta e che si comporta come una bambina? Per la sostituta procuratrice Rosa diventerà la chiave per un’indagine internazionale su scenari inquietanti. Per lo psicologo sarà un altro tipo di indagine, interiore, che lo porterà a scoprire il vero enigma di Rosa Lazar.


“Illusione” è una produzione Fandango con Rai Cinema e Tarantula Belgique. L’opera è stata realizzata con il contributo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo del Ministero della Cultura.

Luchè annuncia l’arrivo del nuovo album “Il mio lato peggiore”

Luchè annuncia l’arrivo del nuovo album “Il mio lato peggiore”Milano, 16 apr. (askanews) – Con un trailer visivamente potente e carico di tensione emotiva, Luchè ha anticipato ieri ai suoi fan l’arrivo del nuovo album “Il mio lato peggiore” (Warner Music Italy), fuori ovunque venerdì 16 maggio.


Le immagini (www.instagram.com/p/DId2gqxNivs/) mostrano il viaggio dell’artista nelle profondità più oscure del suo io: in una villa immersa in un paesaggio apocalittico, Luchè si confronta con un alter ego che lo sfida, lo provoca e lo mette di fronte ai suoi limiti. «Pensavi di superarmi?», lo incalza la voce interiore, simbolo di un conflitto eterno tra luce e ombra. “Il mio lato peggiore” non è solo un titolo, è una dichiarazione, è il momento in cui il rapper abbandona ogni maschera e si mette a nudo, pronto a raccontare una parte di sé ancora più intima e riflessiva. Un ritorno potente e senza compromessi, con un sound dal respiro internazionale, da sempre suo tratto distintivo, che ne fa un unicum nella scena musicale italiana.


Anticipato dal singolo “Anno Fantastico” con Tony Boy e Shiva, e dopo aver svelato in anteprima un brano inedito insieme a Night Skinny durante il live di lunedì sera all’Unipol Forum di Milano, Luchè regala al suo pubblico un nuovo assaggio del sound che caratterizza il prossimo progetto, lasciando uno spoiler alla fine del trailer. Nell’album c’è un ritorno alle sonorità più street, crude e autentiche, senza rinunciare, però, a brani conscious, riflessivi e profondi, dove l’icona dell’urban italiano alza ancora di più l’asticella, spingendosi sempre oltre. L’artista è pronto a portare la potenza della sua nuova musica e l’imponente discografia che lo ha elevato nell’Olimpo del rap italiano sul palco dello Stadio Diego Armando Maradona il 5 GIUGNO 2025, per uno show che sarà leggendario. I live proseguiranno poi con il Luchè Summer Tour sui palchi dei principali festival estivi, mentre ci si prepara per il gran finale a settembre all’Unipol Forum di Milano.


Qui le date prodotte e organizzate da Vivo Concerti: 5 giugno – Napoli – Stadio Diego Armando Maradona 22 luglio – Termoli (cb) – Termoli summer festival c/o Arena del Mare 24 luglio – Roma – Rock in Roma c/o Ippodromo delle Capannelle 8 agosto 2025 – Riccione (rn) – Versus festival c/o Parco degli Olivetani 16 agosto – Gallipoli (LE) – Raffo Parco Gondar 21 agosto – Diamante (CS) – Teatro dei Ruderi 29 agosto – Castellammare del golfo (TP) – Castellammare Music Fest c/o Piazzale Porto Nuovo 4 settembre 2025 – Empoli (fi) – Beat festival c/o Parco di Serravalle 15 settembre 2025 – Assago (MI) – Unipol Foru


Info biglietti su http://www.vivoconcerti.com/. Un nuovo imperdibile tour che arriva dopo i due eventi maestosi della scorsa estate in Piazza del Plebiscito, in cui, insieme a Ntò, ha fatto rivivere ai fan gli anni dei Co’Sang portando sul palco i pezzi che hanno segnato la storia del rap italiano e il loro ultimo imponente lavoro in studio “Dinastia” (Warner Music Italy). Luchè, tra i padri dell’urban nazionale, con le sue barre riesce sempre a conquistare tutti, spaziando e dimostrando che non c’è limite né confine territoriale alla sua musica. Una cifra stilistica impossibile da non riconoscere, che mette insieme una street credibility con pochi pari e, allo stesso tempo, una grande trasversalità dal respiro internazionale.

Tennis, Darderi ai quarti all’Atp Monaco di Baviera

Tennis, Darderi ai quarti all’Atp Monaco di BavieraRoma, 16 apr. (askanews) – Diventano sette le vittorie consecutive di Luciano Darderi. L’italoargentino, alla striscia di successi più lunga in carriera nel circuito maggiore, si è qualificato per i quarti di finale all’Atp 500 di Monaco di Baviera grazie alla vittoria in rimonta su Miomir Kecmanovic: 2-6, 7-6, 6-4 il punteggio finale in 2 ore e 30 minuti di gioco. Una prestazione in crescendo di Darderi, bravo a reagire dopo un primo set complicato e altrettanto bravo a non scomporsi nel secondo set, in cui era avanti 4-1 e ha subito il controbreak da parte di Kecmanovic. In un match segnato anche da tanti errori (44 gratuiti per Darderi, 40 per l’avversario), alla fine ha fatto la differenza il break conquistato da Luciano nel nono game del terzo set, alla sesta palla break del parziale.

Calcio, Gli arbitri di serie A, Bologna-Inter a Colombo

Calcio, Gli arbitri di serie A, Bologna-Inter a ColomboRoma, 16 apr. (askanews) – Resi noti gli arbitri della 33esima giornata di serie A, stagione 2024/25: turno spalmato su 3 giorni con 3 gare al sabato, 3 gare di domenica e 4 di lunedì. Si parte sabato alle 15 con Lecce-Como, che sarà diretta da Sozza, alle 18 c’è Monza-Napoli affidata a La Penna, alle 20.45 Roma-Verona, arbitra Pairetto. Domenica alle 15 c’è alle 20.45 c’è Empoli-Venezia, dirige Massa, alle 18 c’è Bologna-Inter, dirige Colombo, alle 20.45 Milan-Atalanta con arbitro Piccinini. Lunedì alle 12.30 Torino-Udinese dirige Collu, alle 15 Cagliari-Fiorentina, diretta da Marinelli, alle 18 Genoa-Lazio che sarà diretta da Ayroldi e alle 20.45 c’è Parma-Juventus, arbitra Chiffi.


Lecce-Como (sabato 19 aprile, ore 15): Sozza di Seregno Monza-Napoli (sabato 19 aprile, ore 18): La Penna di Roma 1 Roma-Verona (sabato 19 aprile, ore 20.45): Pairetto di Nichelino Empoli-Venezia (domenica 20 aprile, 15): Massa di Imperia Bologna-Inter (domenica 20 aprile, ore 18 ): Colombo di Como Milan-Atalanta (domenica 20 aprile, ore 20.45): Piccinini di Forlì Torino-Udinese (lunedì 21 aprile, ore 12.30): Collu di Cagliari Cagliari-Fiorentina (lunedì 21 aprile, ore 15): Marinelli di Tivoli Genoa-Lazio (lunedì 21 aprile, ore 18): Ayroldi di Molfetta Parma-Juventus (lunedì 21 aprile, ore 20.45): Chiffi di Padova

Formula1, Vasseur: “Passi avanti in competitività”

Formula1, Vasseur: “Passi avanti in competitività”Roma, 16 apr. (askanews) – Dopo il Gran Premio del Giappone a Suzuka e quello del Bahrain a Sakhir, il Campionato Mondiale di Formula 1 resta in Medio Oriente per il quinto appuntamento dell’anno: il Gran Premio dell’Arabia Saudita sul circuito della Jeddah Corniche, un tracciato cittadino noto per la velocità e le sfide tecniche che presenta per piloti e squadre. “La prima tripletta stagionale si conclude in Arabia Saudita, sul circuito della Jeddah Corniche, che presenta caratteristiche molto diverse sia per layout che per asfalto rispetto al Bahrain dove abbiamo corso meno di una settimana fa – le parole del Team Principal della Ferrari, Frédéric Vasseur – A Sakhir abbiamo fatto dei piccoli passi avanti in termini di competitività, sia grazie a una miglior performance della vettura che per merito di una solida prestazione di squadra in qualifica e in gara. In questi pochi giorni a Maranello abbiamo continuato a lavorare intensamente sull’analisi dei dati e vogliamo affrontare la gara di Gedda con lo stesso obiettivo. Vogliamo rimanere concentrati su noi stessi, perché è il modo migliore di estrarre il massimo dal pacchetto a nostra disposizione e progredire costantemente per colmare il gap che ancora ci separa da chi ci precede in classifica”.

Nuoto, nuovo record per Sara Curtis, primato nei 50 stile libero

Nuoto, nuovo record per Sara Curtis, primato nei 50 stile liberoRoma, 16 apr. (askanews) – Nuovo record per Sara Curtis ai campionati italiani di nuoto a Riccione. La 18enne piemontese ha migliorato il suo stesso record italiano nelle batterie dei 50 stile libero. L’allieva di Thomas Maggiora è una super sprinter e i 50 stile sono la “sua gara”, come ha dimostrato in vasca: aveva già il record italiano con 24″56, stavolta è riuscita a chiudere in 24″52, migliorando il suo stesso primato di 4 centesimi. In questa gara è campionessa juniores in carica, stasera in finale potrebbe migliorare ancora il record. Sara detiene anche il primato mondiale juniores nei 50 dorso, che saranno per la prima volta distanza olimpica a Los Angeles. Prima di migliorare oggi il record italiano dei 50 stile, ieri aveva battuto anche il primato italiano dei 100 stile di Federica Pellegrini che durava dal 2016.

Tv, Rainbow e Marevivo insieme per un progetto su “Mermaid Magic”

Tv, Rainbow e Marevivo insieme per un progetto su “Mermaid Magic”Roma, 16 apr. (askanews) – Rainbow, la global content company fondata da Iginio Straffi, e Marevivo, Fondazione ambientalista che opera in prima linea nella tutela del mare e nella sensibilizzazione sulle tematiche ad esso connesse, annunciano una collaborazione che vede al centro la serie “Mermaid Magic”, forte sostenitrice della protezione dell’ecosistema marino e della tutela dell’ambiente.


Il 22 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Terra celebrata ogni anno dalle Nazioni Unite, verrà lanciato l’innovativo progetto educativo globale pensato per sensibilizzare le nuove generazioni alla protezione dell’ecosistema marino “Sea Academy by Mermaid Magic”, allo scopo di coinvolgere attivamente i bambini e le famiglie insegnando loro come comportarsi responsabilmente verso l’ambiente. Sarà un viaggio nel cuore degli oceani, pensato con il supporto dell’expertise e dell’impegno di Marevivo per guidare tutti alla scoperta dell’ecosistema marino e delle buone pratiche e contribuire alla sua salvaguardia. La collaborazione mira a rafforzare l’impegno comune di Mermaid Magic e Marevivo a favore della sostenibilità e della protezione degli oceani, promuovendo un messaggio di sensibilizzazione forte e condiviso. Il fulcro dell’iniziativa è una campagna di educazione, attraverso il gioco, che si articolerà in una serie di attività e laboratori interattivi, sviluppati in collaborazione con la fondazione ambientalista, per dimostrare ai ragazzi coinvolti in che modo passare dalla teoria all’azione concreta. Nell’ambito di questa collaborazione, il 10 maggio si terrà un evento per adulti e bambini nella spiaggia di Torre de Bosis a Portonovo (Ancona), Riviera del Conero, rinominata “Mermaid Magic Beach” per l’occasione, che diventerà teatro di attività educative e coinvolgenti come il “Mermaid Beach Clean-Up”, per la pulizia della spiaggia.


Nella stessa giornata, verranno avviati anche laboratori creativi, quiz e giochi a tema, guidati dagli esperti di Marevivo, per insegnare, divertendosi, l’importanza della salvaguardia marina. Ci sarà ancge la sirena Merlinda, che per la prima volta incontrerà i bambini e mostrerà ai partecipanti come ripulire lo specchio d’acqua e i fondali marini dai rifiuti, grazie all’aiuto del battello ecologico Pelikan e dei subacquei professionisti di Marevivo. Ecologia, rispetto per l’ambiente, sensibilizzazione sulla responsabilità individuale, conservazione degli oceani e della vita marina, sono i temi al centro di Mermaid Magic. Il forte messaggio ambientalista della serie incontra la mission della Fondazione Marevivo, da quarant’anni in prima linea per la tutela del mare, lo studio della biodiversità, la promozione e valorizzazione delle aree marine protette, l’educazione ambientale nelle scuole e nelle università per lo sviluppo sostenibile e la sensibilizzazione sui temi legati al mare.

Meloni in volo per Washington, domani alla Casa Bianca da Trump

Meloni in volo per Washington, domani alla Casa Bianca da TrumpWashington, 16 apr. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è partita da Roma diretta a Washington, dove arrivedrà nel pomeriggio (la serata italiana). Domani è attesa alla Casa Bianca per l’incontro con il presidente americano Donald Trump. Al centro del colloquio, naturalmente, la questione dei dazi.


La visita di Meloni è formalmente un incontro bilateriale ma la premier agisce in stretto contatto con l’Unione europea. Nei giorni scorsi, e anche ieri prima della partenza, ha sentito Ursula von der Leyen. “Hanno coordinato questa visita. Come sapete abbiamo già detto più volte che qualsiasi azione di contatto con l’amministrazione statunitense è molto benvenuta. Lo ha detto la presidente stessa. Certo, la Commissione ha competenza negoziale, ma i contatti sono estremamente positivi. E quindi la presidente e la prima ministra hanno coordinato la visita”, ha dichiarato la portavoce della Commissione europea, Arianna Podestà, nel briefing quotidiano. Un ‘coordinamento’ è stato fatto anche all’interno del governo, in un vertice alla vigilia con i vice Antonio Tajani e Matteo Salvini (a cui avrebbe chiesto un paio di giorni di ‘moratoria’ sulle polemiche) e il ministro della Difesa Guido Crosetto. La presidente del Consiglio ribadirà a Trump la proposta “zero per zero” dazi avanzata dalla Commissione, ma accolta con estrema freddezza fino a questo momento dalla Casa Bianca. La premier potrebbe però cercare di facilitare un contatto diretto tra il presidente e von der Leyen – mai avvenuto dal momento dell’insediamento – per poter avviare una effettiva trattativa. In un difficile equilibrio tra rapporti europei e bilatarali, sul tavolo ci sarà anche l’impegno a incrementare le spese militari (Trump chiede il 5% a tutti i Paesi Nato, l’Italia è ben sotto il 2) e a estendere ulteriormente l’acquisto di Gas naturale liquefatto (Gnl) dagli Usa. Il confronto si allargherà alle partnership industriali, al rapporto con la Cina (sempre più tesi quelli tra Washington e Pechino) e, naturalmente, la guerra in Ucraina.


“In questi anni, anche grazie alla collaborazione con le organizzazioni agricole, abbiamo dimostrato che abbiamo a cuore i produttori e che la nostra priorità è sempre stata quella di facilitare il loro accesso ai mercati, promuovere la qualità italiana e ridurre le barriere che ostacolano la nostra capacità di crescere. Continueremo in questa direzione, anche e soprattutto in questa fase tanto complessa quanto in rapida evoluzione, nella quale è necessario ragionare con lucidità, lavorare con concretezza, lavorare con pragmatismo”, ha detto prima di partire in un videomessaggio inviato all’Assemblea generale del Consorzio per la tutela del formaggio Grana Padano in corso a Montichiari. Già nella serata di domani Meloni ripartirà per l’Italia: venerdì la attende a Roma l’incontro con il vice di Trump, J.D. Vance.

Roma, “Tra Mito e Sacro” dal 17 aprile al 14 settembre

Roma, “Tra Mito e Sacro” dal 17 aprile al 14 settembreRoma, 16 apr. (askanews) – Dal 17 aprile al 14 settembre gli spazi del Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese a Roma ospiteranno il progetto espositivo di arte contemporanea, ideato in occasione delle celebrazioni dell’Anno giubilare, ‘Tra Mito e Sacro. Opere dalle collezioni capitoline di arte contemporanea’. La mostra, a cura di Antonia Rita Arconti, Claudio Crescentini e Ileana Pansino, è promossa da Roma Capitale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali; organizzazione Zètema Progetto Cultura.


Caratterizzata da un allestimento immersivo e coinvolgente, l’esposizione si pone l’obiettivo di indagare come l’arte contemporanea esprime il rapporto dell’uomo con la dimensione del sacro, della spiritualità e del mito, attraverso un’accurata selezione di circa trenta opere del XX e XXI secolo provenienti dalle collezioni capitoline, alcune esposte solo in rare occasioni. Dipinti, sculture, fotografie e grandi installazioni: lavori eterogenei caratterizzati da linguaggi artistici variegati e originali, tutti accomunati da assonanze formali e poetiche che traggono ispirazione da un bagaglio di valori spirituali universalmente condivisi come la nascita, il dolore, l’espiazione, la sublimazione, la morte, la resurrezione. Una corrispondenza che pone queste opere in continuità con la tradizione storico-artistica precedente, nonostante il rapporto tra gli artisti contemporanei e la religione si risolva spesso in una dimensione più filosofica e intellettualizzata rispetto al passato. Sarà possibile ammirare la grande installazione di Alessandra Tesi, Cattedrale, che torna “visitabile” dopo dieci anni, una soglia simbolica, realizzata con 750mila perle montate su 650 fili pendenti dal soffitto, per immergersi nella sacralità di un vero e proprio spazio liturgico; il sublime volto angelicato del Trascendente di Carlo Maria Mariani, tempestato di ardenti fiammelle e lo scheletro in preghiera di Marc Quinn, opera a grandezza naturale di grande impatto visivo ed emotivo, ironico emblema della caducità della vita umana.


In mostra anche Stendardo Antico, vessillo familiare di fine XVIII secolo decostruito, ritagliato e ricucito, opera di Sidival Fila, frate minore francescano, artista e Presidente dell’omonima Fondazione filantropica, la cui produzione artistica si caratterizza per il recupero e il riscatto di materiali in disuso. Le cinque sezioni tematiche seguono un percorso concettuale ed estetico che abbraccia tutti i segni del sacro, dal mito classico all’iconografia della tradizione cristiana, dalla ritualità alle figure mistiche, trascendentali e divine. La prima, ‘Dal mito al sacro’, trae ispirazione dai miti classici e ne richiama i profondi significati metaforici. L’imponente trittico Orestiade di Paola Gandolfi (1998-99), celebrazione di uno dei momenti più alti della drammaturgia greca, è uno spazio pittorico irreale e visionario in cui sono sospesi i frammenti dei corpi di Oreste, Elettra e Clitennestra, dove centrale è l’indagine della psiche femminile. Tutta l’ambivalente sensualità di Venere si esprime nell’opera Goldfinger Miss di Mario Ceroli (1964), il cui titolo è mutuato da un episodio della serie cinematografica James Bond Agente 007. La silhouette della dea botticelliana, riprodotta serialmente su sette sagome di legno dorato e ridotta a puro contorno stereotipato, aggiunge una riflessione sui miti nella società contemporanea dominata dai mezzi di comunicazione di massa.


Al piano superiore, l’esposizione prosegue con il metafisico Orfeo (1973) di Giorgio de Chirico, meraviglioso cantore ispirato alle verità misteriche della dimensione divina, parte della collezione permanente del museo; con l’enigmatico dipinto Verso il tempio di Salvatore Pulvirenti (1999), ricerca introspettiva che si materializza in una sovrapposizione di differenti, indecifrabili piani di realtà e con L’angelo sotterraneo di Stefano Di Stasio, realizzato in occasione del Giubileo del 2000, che si staglia azzurro e alato nel buio di un edificio e che ricorda a sua volta l’ambientazione di un tempio. La seconda sezione, ‘Culto e ciclo della vita’ è caratterizzata da due grandi installazioni: la prima è il trittico Universal Keyboard di Alessandro Valeri (2016), tre moduli quadrati che richiamano la circolarità e continuità dell’esistenza nei quali si alternano scritte al neon con le parole chiave life (“vita”), milk (“latte”), dead (“morte”) e Revo (“Rivoluzione”). L’altra è la monumentale Cattedrale di Alessandra Tesi (2002), ricompresa nella White Room, uno spazio allestitivo totalmente dedicato: 750mila perle di vetro opalescente montate su 650 fili, una soglia vibrante che immerge nella sacralità di un vero e proprio spazio liturgico. Su questo eccezionale schermo, infatti, è riprodotto in loop un video girato nella cattedrale di Notre Dame a Parigi – prima del disastroso incendio del 2019 – che, indugiando in particolare su alcuni dettagli, trasporta il visitatore in una dimensione fantastica. Nell’ambientazione di un luogo di culto ci proietta anche Our first port of call di Simon Roberts (2016), disorientante rielaborazione fotografica di cartoline e istantanee che ritraggono luoghi storici del paesaggio urbano.


‘Il dolore, la morte, la sublimazione’ è il titolo della terza sezione che introduce ai grandi interrogativi universali. Densa di suggestioni simboliche, l’opera In piedi sul cielo di Bruno Ceccobelli (1998) è una struttura cruciforme composta da quattro pannelli rettangolari di legno su cui sono riprodotti un pesce, un uccello e una figura umana al centro. Ancora alla devozione cristiana è ispirato il ritratto Anagramma di Maria di Andrea Fogli (1994), quattro stampe fotografiche su sfondo nero dove l’iconografia della Madonna, presentata sotto diverse angolazioni, produce un effetto evanescente e onirico. Dalla simbologia cristiana all’ideale perfezione della cultura classica, l’armonioso volto Trascendente di Carlo Maria Mariani (2010), attraversato da una pioggia di fiammelle, esprime tutta l’eleganza figurativa che ha scandito il lungo percorso artistico e spirituale dell’autore. Di tutt’altro stile la scultura bronzea Waiting for Godot di Marc Quinn (2006), scheletro umano realistico e a grandezza naturale ritratto in ginocchio e con le mani giunte in preghiera. Un linguaggio tetro e ironico, una vanitas moderna nel contrasto tra energia vitale e decadimento, che esibisce la condizione di eterna attesa e speranza in cui si trova l’umanità. Esposte anche le “figure del male”, reali o metafisiche: dal Diavolo di Lionello Giorni Savioli (seconda metà del XX secolo) e la sua compagna, La morte, di Carlo Fontana (1950-56), che rappresentano due arcani maggiori dei tarocchi, alla Diavoleria di Ferruccio Ferrazzi (1947-48), visione notturna e apocalittica resa con prospettiva deformante, entro la quale è possibile riconoscere l’ospedale romano di San Giacomo dove l’artista fu ricoverato. L’esperienza umana e universale della sofferenza e dell’angoscia è esemplificata nella Maschera del dolore (Autoritratto) di Adolf Wildt (1906), manifesto scultoreo del percorso dell’artista in un momento di profonda crisi personale e creativa. La sezione si conclude con un messaggio di salvezza affidato a due opere che attingono all’iconografia cristiana: la Deposizione, bassorilievo in bronzo di Pericle Fazzini (1946), e la Resurrezione del maestro dell’aeropittura Tato (1955/60). Del resto, sarà proprio in seno al Futurismo che maturerà la riflessione moderna sul rinnovamento stilistico dell’arte religiosa, esemplificata dal “Manifesto futurista dell’Arte Sacra” del 1931. La quarta sezione, ‘Astrazione e rappresentazione del divino’, accoglie i visitatori in un’atmosfera fortemente evocativa di stati d’animo e mondi spirituali in cui i principi religiosi si traducono in riflessioni più propriamente filosofiche. Vi si incontrano figure mistiche quali L’Angelo di Corrado Cagli (1958), materia “assoluta”, incorporea e duttile che si offre alla manipolazione dell’artista, e il San Sebastiano nero di Leoncillo (1963), il cui taglio centrale trafigge l’argilla e richiama, anche cromaticamente, le ferite del santo martirizzato. Una riflessione sul tema del passaggio e sui tempi meditativi di percezione è suggerita dalla Soglia di Claudio Verna (1996), spazio pittorico bidimensionale e disomogeneo nei toni del rosa e dell’arancio. La Chiave di volta di Fiorella Rizzo (1996-97), selezione ragionata di sette pannelli dei dodici di cui si compone il progetto installativo originario, è un richiamo al significato simbolico e cabalistico del numero 7. Dall’astrazione alla concretezza della materia, La cera di Roma #4 di Alessandro Piangiamore (2012) è un pannello solido e compatto di cera fusa delle candele raccolte nelle chiese romane, autentico omaggio alla sacralità della città eterna. Uno speciale approfondimento è dedicato a Sidival Fila, la cui produzione artistica si distingue per il recupero e il riscatto di materiali obsoleti e invita a una riflessione critica sul tema del consumo, dello spreco e della sostenibilità. Esposta l’opera Stendardo antico (2021): uno stendardo araldico di fine Settecento decostruito, ritagliato e ricucito insieme a frammenti specchiati che rivela la tensione dell’uomo verso la natura divina attraverso l’esaltazione della propria storia famigliare. Chiude il percorso di mostra la sezione ‘Ritualità e idoli contemporanei’, con due opere di Benedetta Bonichi dove tornano i temi del sacro, della cerimonialità e della morte. L’installazione To see in the dark. Banchetto di nozze (2002) è la stampa di un’immagine ai raggi X che ritrae una coppia di sposi e gli invitati attorno a una tavola imbandita con stoviglie e frutta vera, dove la tangibilità degli oggetti contrasta con le forme scheletriche dei personaggi. Un invito, proposto in maniera del tutto inedita, a guardare oltre il sensibile. La figura dello scheletro, con la sua presenza conturbante, è posta anche sull’immagine di un dollaro nell’opera Oh my god! del 2023, in prestito dalla collezione personale dell’artista, un monito a non cadere nell’adorazione degli idoli terreni.

Biennale Musica, il Leone d’oro alla carriera a Meredith Monk

Biennale Musica, il Leone d’oro alla carriera a Meredith MonkMilano, 16 apr. (askanews) – È la compositrice e performer statunitense Meredith Monk il Leone d’oro alla carriera della Biennale Musica 2025, artista multidisciplinare la cui influenza si estende dalla musica d’avanguardia alla classica contemporanea, dall’elettronica sperimentale al jazz e al pop, ispirando generazioni di artisti. Il Leone d’argento è attribuito a Chuquimamani-Condori, statunitense di origine boliviana, voce visionaria nella musica sperimentale contemporanea. La decisione è stata presa dal Consiglio di amministrazione della Biennale di Venezia su proposta di Caterina Barbieri, direttrice del Settore Musica.


La cerimonia di consegna del Leone d’oro e del Leone d’argento avrà luogo nel corso del 69esimo Festival Internazionale di Musica Contemporanea in programma dall’11 al 25 ottobre. Secondo la motivazione per il Leone d’oro “Meredith Monk ha rivoluzionato la musica e l’arte della performance con un approccio che ha ampliato le potenzialità della voce umana, trasformandola in un veicolo di esplorazione sonora senza precedenti. Il Leone d’oro alla carriera per la Musica è un riconoscimento al suo impatto straordinario e duraturo sul panorama musicale contemporaneo, alla sua visione artistica unica e al costante impegno nella ricerca sonora. Attraverso le sue composizioni e performance, Meredith Monk ha dimostrato un’incessante capacità di innovazione, trasformando la musica in un’esperienza immersiva e rituale. La sua musica esiste nello stesso spazio che La Stella Dentro si propone di esplorare: una cosmogonia sonora, una vibrazione che ci attraversa connettendoci con l’altro, un’eco profonda in cui l’ascolto diventa trasformazione. Le sue incantazioni senza parole e la capacità di costruire interi mondi sonori a partire dai gesti più semplici danno vita a un dialogo tra materia e spirito, tra presenza e trascendenza. Il suo lavoro non si lascia imbrigliare da categorie storiche, ma apre un universo sonoro vivo in continua evoluzione, che appare al tempo stesso arcaico e radicalmente innovativo”.


Nata a New York nel 1942, dopo gli studi al Sarah Lawrence College, Meredith Monk è diventata una figura di spicco della scena sperimentale newyorkese degli anni Sessanta, sviluppando una tecnica vocale estesa e un’estetica interdisciplinare che ha ridefinito la performance contemporanea. Fondatrice di The House (1968) e del Meredith Monk & Vocal Ensemble (1978), ha creato opere che fondono musica, teatro, danza e cinema, spingendo oltre i confini delle arti. Tra i suoi lavori più significativi figurano Dolmen Music (1981), che ha segnato un punto di svolta nella musica vocale, e Atlas (1991), un’opera lirica su larga scala commissionata dalla Houston Grand Opera. Un altro lavoro visionario è Vessel: an opera epic (1971), per un ensemble di 75 voci, organo elettronico, dulcimer e fisarmonica, consolidando la reputazione di Monk come pioniera nell’arte interdisciplinare. Il suo ciclo Songs of Ascension (2008) rappresenta una delle vette della sua ricerca musicale, unendo voce, architettura sonora e spiritualità in una composizione che esplora l’elevazione in musica. L’opera, concepita per una torre a otto piani progettata dall’artista visiva Ann Hamilton, unisce quartetto d’archi, strumenti a fiato, percussioni e coro. A Venezia Meredith Monk era stata invitata alla Biennale Teatro e Musica del 1975 e del 1976, le celebri edizioni dirette da Luca Ronconi, con Education of the Girlchild: an opera e Quarry: an opera in three movements, due dei lavori che l’hanno imposta al mondo intero.


La Biennale Musica 2025 ospiterà una performance speciale di Meredith Monk al Teatro Malibran, con un ampio programma di opere che abbracciano tutta la sua carriera, interpretate da lei e da membri del suo ensemble vocale. Il festival presenterà anche testimonianze della sua multiforme carriera creativa attraverso film, installazioni e riflessioni. “Per il contributo innovativo alla musica contemporanea, la sperimentazione artistica multidisciplinare e la partecipazione a un discorso culturale più ampio, che connette la musica a temi di identità e storia, la Biennale Musica assegna il Leone d’argento a Chuquimamani-Condori”.


“Artista multidisciplinare e musicista di origine boliviana – si legge nella motivazione – Chuquimamani-Condori, il cui progetto è noto anche come Elysia Crampton Chuquimia, è una voce visionaria nella musica sperimentale contemporanea. La sua opera ridefinisce i confini della composizione elettronica, intrecciando le sonorità folk della tradizione indigena Aymara con le tecnologie digitali e la club culture. Radicata nella cosmologia Aymara e nella filosofia decoloniale, la sua musica si pone come un atto di resistenza alle convenzioni temporali lineari e alle strutture musicali occidentali. Con una carriera che si estende per oltre due decenni, Chuquimamani-Condori ha sviluppato un approccio innovativo al suono attraverso l’uso del campionamento, strutture poliritmiche, synth melodici futuristici e narrazioni personali complesse. La sua estetica sonora, che fonde folk e iper-contemporaneo, si distingue per la costruzione di stratificazioni massimaliste che riflettono la sua eredità culturale e identità queer. La sua ricerca artistica non è solo pratica decoloniale, ma anche una forma di resistenza culturale e politica queer, in grado di aprire nuovi sentieri estetici e concettuali su temi di identità, diaspora e decolonizzazione. La musica di Chuquimamani-Condori non si limita a riflettere tradizioni esistenti, ma rielabora le possibilità del suono come mezzo di narrazione storica, identità e trasformazione”. In occasione della Biennale Musica 2025, Chuquimamani-Condori presenterà un progetto commissionato dal festival in cui far risuonare le “cerimonie d’acqua” del passato e del presente. Una processione musicale di barchini attraverserà i canali di Venezia, culminando in un concerto live dei Los Thuthanaka, il duo composto dall’artista e dal fratello Joshua Chuquimia Crampton, davanti all’Isolotto dell’Arsenale.