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Il Papa chiede l’eliminazione della pena morte in tutte le Nazioni

Il Papa chiede l’eliminazione della pena morte in tutte le NazioniCittà del Vaticano, 12 dic. (askanews) – “Vorrei ancora una volta invitare a un gesto concreto che possa favorire la cultura della vita”, soprattutto nell’Anno Santo che sista per aprire. “Mi riferisco all’eliminazione della pena di morte in tutte le Nazioni. Questo provvedimento, infatti, oltre a compromettere l’inviolabilità della vita, annienta ogni speranza umana di perdono e di rinnovamento”. A chiederlo è Papa Francesco nel suo Messaggio, reso noto oggi, per la 58ma Giornata Mondiale della Pace, che si celebra il 1° gennaio 2025 sul tema “Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace”.

Papa: per Giubileo chiedo forte riduzione debito paesi poveri

Papa: per Giubileo chiedo forte riduzione debito paesi poveriCittà del Vaticano, 12 dic. (askanews) – “Tre azioni che possano ridare dignità alla vita di intere popolazioni e rimetterle in cammino sulla via della speranza”. A proporle è Papa Francesco nel suo Messaggio per la 58.ma Giornata Mondiale della Pace, che si celebra il 1° gennaio 2025 sul tema “Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace”, reso noto oggi.


Francesco nel suo documento afferma che occorre pensare a una “consistente riduzione, se non proprio al totale condono, del debito internazionale, che pesa sul destino di molte Nazioni”. “Riconoscendo il debito ecologico, i Paesi più benestanti si sentano chiamati a far di tutto per condonare i debiti di quei Paesi che non sono nella condizione di ripagare quanto devono”, argomenta il Pontefice. “Certamente, perché non si tratti di un atto isolato di beneficenza, che rischia poi di innescare nuovamente un circolo vizioso di finanziamento-debito, occorre, nello stesso tempo, – fa notare ancora Papa Bergoglio – lo sviluppo di una nuova architettura finanziaria, che porti alla creazione di una Carta finanziaria globale, fondata sulla solidarietà e sull’armonia tra i popoli”.


“Inoltre, – conclude – chiedo un impegno fermo a promuovere il rispetto della dignità della vita umana, dal concepimento alla morte naturale, perché ogni persona possa amare la propria vita e guardare con speranza al futuro, desiderando lo sviluppo e la felicità per sé e per i propri figli. Senza speranza nella vita, infatti, è difficile che sorga nel cuore dei più giovani il desiderio di generare altre vite”.

Lavoro, Istat: nel III trimestre +117mila occupati, su anno +517mila

Lavoro, Istat: nel III trimestre +117mila occupati, su anno +517milaRoma, 12 dic. (askanews) – Nel terzo trimestre dell’anno il numero di occupati aumenta di 117 mila unità (+0,5% rispetto al secondo trimestre 2024), attestandosi a 24 milioni 51 mila; la crescita coinvolge i dipendenti a tempo indeterminato (+111 mila, +0,7% in tre mesi) e gli indipendenti (+43 mila, +0,8%) a fronte del calo dei dipendenti a termine (-37 mila, -1,3% in tre mesi). L’aumento del tasso di occupazione, che raggiunge il 62,4% (+0,2 punti in tre mesi), si osserva nel Centro e nel Nord, tra i giovani e tra gli over50, rimanendo invece stabile nel Mezzogiorno e diminuendo lievemente tra i 35-49enni. Lo ha reso noto l’Istat.


L’occupazione cresce anche in termini tendenziali (+517 mila, +2,2% rispetto al terzo trimestre 2023), coinvolgendo pure in questo caso i dipendenti a tempo indeterminato (+3,6%) e gli indipendenti (+2,6%) a fronte della diminuzione dei dipendenti a termine (-5,9%); prosegue il calo del numero di disoccupati (-418 mila in un anno, -22,7%), mentre torna a crescere quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+100 mila, +0,8%). Tale dinamica si riflette nella crescita del tasso di occupazione (+1,0 punti in un anno) e di quello di inattività (+0,1 punti) e nella diminuzione del tasso di disoccupazione (-1,7 punti). Il tasso di disoccupazione, nel terzo trimestre, scende al 6,1% (-0,6 punti rispetto al secondo trimestre 2024) e quello di inattività sale al 33,4% (+0,2 punti). Il tasso di posti vacanti, pari al 2%, rimane invariato rispetto al trimestre precedente e cala di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre del 2023.

Mattarella: Piazza Fontana unì il Paese

Mattarella: Piazza Fontana unì il PaeseRoma, 12 dic. (askanews) – “La strage che, 55 anni or sono, colpì Milano, a Piazza Fontana, fu espressione del tentativo eversivo di destabilizzare la nostra democrazia, imprimendo alle Istituzioni una torsione autoritaria. Una ferita nella vita e nella coscienza della nostra comunità, uno squarcio nella storia nazionale”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione.


“Il 12 dicembre 1969 fu una giornata in cui i terroristi intendevano produrre una rottura nella società italiana, con ordigni fatti esplodere anche a Roma, generando caos e generalizzazione della violenza. La Repubblica è vicina ai familiari delle vittime e sente il dovere della memoria”, aggiunge. “Il popolo italiano superò una prova terribile. Fu anzitutto l’unità in difesa dei valori costituzionali a sconfiggere gli eversori e a consentire la ripresa del cammino di crescita civile e sociale. Milano fu baluardo e tutto il Paese seppe unirsi. Preziosa eredità e, al tempo stesso, lezione permanente giacché non era scontato”. “Seguirono tentativi di depistaggio e di offuscamento della realtà. L’impronta neofascista della strage del ’69 è emersa con evidenza nel percorso giudiziario, anche se deviazioni e colpevoli ritardi hanno impedito che i responsabili venissero chiamati a rispondere dei loro misfatti. La pressante domanda di verità da parte dei cittadini ha sostenuto l’impegno e la dedizione di uomini delle Istituzioni, consentendo di ricomporre il criminale disegno e le responsabilità”, aggiunge. “Verità e democrazia hanno un legame etico inscindibile. Aver ricostruito la propria storia, anche laddove essa è più dolorosa, è stata condizione per trasmettere il testimone alle generazioni più giovani, a cui tocca ora proseguire il percorso di civiltà aperto dai nostri padri nella lotta di Liberazione e nella Costituzione”.

Boldi e Parenti tornano a Cortina per celebrare i film di Natale

Boldi e Parenti tornano a Cortina per celebrare i film di NataleRoma, 12 dic. (askanews) – Massimo Boldi e Neri Parenti tornano nella loro amata Cortina d’Ampezzo per rivivere il lungo filone del cinepanettone, che ha caratterizzato trent’anni di commedia italiana, e sarà ripercorso e raccontato in occasione dello spin off invernale dei Nations Award, il prestigioso riconoscimento taorminese che ormai da 18 anni premia big del grande schermo e, per il secondo anno consecutivo, organizza nella Regina delle Dolomiti una tre giorni di eventi e proiezioni, in collaborazione con l’Hotel de la Poste, storica location delle pellicole di Natale. Appuntamento da venerdì 13 a domenica 15 dicembre coi due grandi artisti che ritireranno il Premio e saranno protagonisti di una festa in loro onore, nel 25° anniversario dall’ultimo Vacanze di Natale 2000.


“Alla luce del successo della precedente edizione, che era stata dedicata all’anniversario del primo Vacanze di Natale 1983, quest’anno vogliamo premiare due maestri ancora oggi punto di riferimento per chi si approccia al cinema leggero e brillante – spiega il presidente e direttore artistico dei Nations Award Michel Curatolo – e lo faremo insieme ad un parterre ricco di ospiti tra cui Umberto e Rudy Smaila, Raffaella Fico, Francesca Manzini e, in video collegamento, il grande maestro Enrico Vanzina”. Tra gli ospiti attesi anche l’attrice Elisabetta Pellini, dal 12 dicembre protagonista al cinema in Buio come il cuore – regia di Marco De Luca, scritto da Marco De Luca e Claudio Masenza – per il quale riceverà un riconoscimento per la sua interpretazione. Incontri, dibattiti, serate di gala, party in piena atmosfera di “vanziniana” memoria per conoscere ancora più da vicino chi ha narrato l’Italia per oltre 40 anni in modo ironico e scanzonato: “Natale, tempo di regali e… cinepanettoni – sottolinea il patron dell’Hotel de la Poste Gherardo Manaigo – abbiamo bisogno di un po’ di leggerezza e sono felice di ospitare la II edizione di una kermesse che ci regalerà divertimento e serenità. Con l’evento “Cortina come in un film” celebreremo tanti iconici film che ci hanno fatto ridere e che ormai fanno parte della storia del nostro cinema”.


In un’occasione come questa, non potevano mancare i brindisi a base di Bottega Gold e infatti il progetto si svolge in collaborazione con Bottega Spa, azienda di vini, grappe e distillati di prestigio della tradizione italiana: “Le Vacanze di Natale nel nostro immaginario sono ancora oggi legate a Cortina – evidenzia l’istrionico imprenditore Sandro Bottega, presidente onorario del comitato organizzatore dell’evento – e il prosecco, abbinato al panettone, è diventato un must di tante scene divertenti che ancora oggi rivediamo con piacere e con un pizzico di nostalgia. Da qui l’impegno a investire in iniziative capaci di valorizzare il patrimonio cinematografico dell’Italia, unito allo stile made in Italy, che tanti Paesi ci invidiano e in particolare la qualità della nostra enogastronomia, di cui cerchiamo di esserne ambasciatori”. La manifestazione sarà arricchita dalla presenza dello chef siciliano stellato Giuseppe Costa, originario di Terrasini (PA) e del maestro pasticcere di Bronte (patria del pistacchio in provincia di Catania) Roberto Luca, che preparerà un “cinepanettone” monumentale accompagnato da degustazioni tipiche. Il prodotto sarà totalmente artigianale, con ingredienti di prima scelta e pistacchi verdi di Bronte Dop, coltivati direttamente con metodo a km0 dalla Caffetteria Luca, che quest’anno compie 25 anni di attività, da sempre dedita a portare fuori dalla Sicilia la migliore tradizione dolciaria. Nell’ambito dell’evento si svolgerà la rassegna “Cortina come in un film… per lo sport” con la proiezione di pellicole nazionali e internazionali dedicate al cinema sportivo e un talk sull’importanza degli eventi sportivi e delle produzioni cine-televisive per la promozione del territorio, anche alla luce del fatto che Cortina ospiterà le Olimpiadi nel 2026. Interverranno il maestro Parenti, giornalisti, esperti di cinema e altri illustri relatori. Vettore ufficiale dei Nations Award sarà Atlante srl, una realtà facente parte del Gruppo Trivellato, concessionaria ufficiale per la vendita e assistenza di Ford Trucks e Maxus.

A Brescia il Premio Letterario “Carlo Castelli” per i detenuti

A Brescia il Premio Letterario “Carlo Castelli” per i detenutiRoma, 12 dic. (askanews) – La casa circondariale “Canton Mombello” di Brescia si prepara ad accogliere la nuova edizione del Premio Letterario “Carlo Castelli”, un concorso unico, dedicato ai detenuti degli Istituti penitenziari italiani, inclusi i minorili. La partecipazione è aperta a cittadini italiani e stranieri, senza limiti di età, condannati almeno con sentenza di primo grado.


L’evento, organizzato dalla Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV, Settore Carcere e Devianza, ruota intorno a un tema potente e attuale: “Mi specchio e (non) mi riconosco: non sono e non sarò il mio reato”. Una riflessione che invita a distinguere la persona detenuta dal reato commesso, aprendo alla speranza di cambiamento e reintegrazione. Un tema, quello della speranza, che occupa un posto centrale nel carisma della Società di San Vincenzo De Paoli e ritroviamo anche nel motto riportato sotto il logo: “Serviens in spe”, al servizio nella speranza. Ma la speranza è anche la protagonista del Giubileo 2025. Papa Francesco, con la sua bolla “Spes non confundit”, sottolinea la forza della speranza nel pensiero cristiano. Una virtù che il Pontefice vuole stendere sulle ferite di un’umanità debole, fra i quali cita per primi proprio i ristretti, per “vivere e non sopravvivere”, per “recuperare la fiducia in sé stessi”.


E verso un orizzonte di speranza è orientato l’operato del Settore Carcere e Devianza della Federazione Nazionale Società di San Vincenzo De Paoli ODV che indirizzerà il lavoro da un lato ad azioni concrete all’interno delle carceri, dall’altro a stimolare l’autoriflessione dei reclusi attraverso il Premio Letterario Castelli. Nell’edizione 2025 si parlerà di coscienza, miglioramento, umanità. Temi che apriranno un percorso indirizzato ad aiutare il ristretto a riconoscere l’errore ma anche a capire che ogni persona merita un futuro, dentro o fuori dal carcere. Il Premio Carlo Castelli si articolerà nelle sezioni narrativa (saggio breve, racconto, lettera, riflessione), scrittura autobiografica (testo autoriflessivo e introspettivo), poesia, opere multimediali (CD-rom/DVD) realizzate in carcere.


Il concorso letterario offre ai detenuti l’opportunità di raccontarsi, riflettere e sperare attraverso la scrittura, ma anche di fare del bene. I primi tre classificati saranno considerati a parimerito e riceveranno tre premi di uguale importo. Oltre ai premi in denaro per i primi tre vincitori, una seconda somma sarà destinata a progetti di reinserimento sociale. L’obiettivo è contribuire a costruire una nuova strada per chi desidera ripartire. Il concorso, dedicato alla memoria di Carlo Castelli, figura di spicco del volontariato vincenziano e promotore della Legge Gozzini, diventa un mezzo per costruire un futuro condiviso, sottolineando l’importanza del sostegno reciproco, anche in contesti difficili come il carcere.


Il Premio Carlo Castelli ha ottenuto il patrocinio di Camera, Senato e Ministero della Giustizia, ed è stato insignito della medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I media partner includono il Pontificio Dicastero per la Comunicazione, TV2000, Radio In Blu, e UCSI. I racconti premiati, insieme ad altri dieci segnalati dalla Giuria, saranno raccolti in un’antologia che verrà distribuita a tutti i presenti nel corso degli eventi e allegata alla rivista della Federazione Nazionale, “Le Conferenze di Ozanam”, pubblicazione che raggiunge oltre 13.600 tra soci e volontari in tutta Italia. Il Settore Carcere e Devianza, quest’anno sotto la guida della nuova responsabile, Antonella Caldart, è da sempre impegnato nella formazione dei volontari penitenziari e alla realizzazione di attività rivolte ai detenuti e alle loro famiglie, anche collaborando con altre associazioni presenti sul territorio.

Ipotesi modifiche a ddl sicurezza apre nuova crepa in maggioranza

Ipotesi modifiche a ddl sicurezza apre nuova crepa in maggioranzaRoma, 11 dic. (askanews) – E’ scontro all’interno alla maggioranza sul ddl sicurezza all’esame delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato. Due ore dopo che il ministro dei rapporti con il Parlamento Luca Ciriani (Fdi) aveva aperto a modifiche, seppur con cautela, e non aveva escluso una terza lettura alla Camera, è arrivato l’altolà della Lega: “va approvato immediatamente senza perdite di tempo”. D’altronde subito dopo il via libera alla Camera, a metà novembre, il vicepremier Matteo Salvini aveva annunciato un “canale di urgenza assoluta” che, nella sostanza, non c’è stato.


Ciriani aveva parlato al termine di una riunione esecutivo-maggioranza per fare il punto sull’iter del disegno di legge e all’incontro erano presenti anche i sottosegretari alla Giustizia Andrea Ostellari e all’Interno Nicola Molteni, entrambi della Lega. Una mossa, quella del ministro, certamente concordata con Palazzo Chigi. Ciriani, pur ammettendo “sensibilità diverse”, aveva spiegato ai cronisti: “in generale nessuno intende stravolgere il senso e i contenuti di questo pacchetto sicurezza. Se si tratterà di fare qualche correttivo cercheremo di farlo” come sulle “madri detenute” e le “sim per migranti”. “Abbiamo fatto il punto con i colleghi della Giustizia e degli Interni su alcuni aspetti che possono essere migliorati. Stiamo verificando. Non c’è la cannabis. Oggi è solo un primo incontro”.


Due ore dopo l’altolà da via Bellerio: “il ddl sicurezza rappresenta uno strumento normativo di primaria importanza fortemente voluto dal Governo per tutelare l’operato delle nostre forze di polizia sottoposte a sistematiche aggressioni e violenze durante le manifestazioni di piazza e per risolvere i principali fenomeni di allarme sociale, come le occupazioni abusive di case, che minano la sicurezza dei cittadini e delle comunità locali. Va approvato immediatamente senza perdite di tempo”. Intanto stasera riprendono i lavori in commissione. I gruppi di minoranza hanno presentato circa 1.500 emendamenti e stanno sfruttando tutti i margini offerti dal regolamento per fare ostruzionismo, tanto che l’esame è arrivato all’articolo 10 sui 38 complessivi. Pd, M5S, Avs e +Europa hanno aderito alla manifestazione nazionale indetta per sabato prossimo dalla Rete nazionale ‘A Pieno Regime’. Sono sul piede di guerra anche gli operatori del settore della canapa contro la norma, caldeggiata dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Alfredo Mantovano, che la equipara alla cannabis.


L’ipotesi di riaprire i giochi sul provvedimento è stata accolta dal Pd con la richiesta “che, per una volta, vi sia la disponibilità da parte della maggioranza ad un confronto vero che porti alla riscrittura del testo, e prevalgano le ragioni del diritto e della ragionevolezza su quelle dell’ideologia e della propaganda”. Il ddl, hanno affermato i senatori Andrea Giorgis e Alfredo Bazoli è “pieno di strafalcioni giuridici, di norme palesemente incostituzionali, di previsioni contraddittorie”. Riccardo Magi di +Europa attacca: “questo provvedimento è un un ammasso di bestialità giuridiche, ritiratelo prima che ve lo smontino i tribunali e che produca danni irreparabili ai cittadini e allo stato di diritto nel nostro Paese”. Varato dal consiglio dei ministri più di un anno fa, il ddl sicurezza ha incontrato diversi ostacoli in Parlamento tra stop and go, frenate e accelerazioni, bracci di ferro tra le diverse anime del centrodestra (poi risolti all’ultimo miglio). In Senato di nuovo lo stallo. Il testo introduce oltre venti tra nuovi reati, innalzamenti di pena o aggravanti e contiene un pacchetto di misure corpose che vanno dal reato di blocco stradale o ferroviario attuato con il proprio corpo, alle norme ‘anti-Ponte’ e ‘anti-Tav’, al contrasto alle occupazioni abusive, all’equiparazione delle inflorescenze della canapa industriale alla droga, all’autorizzazione agli agenti di pubblica sicurezza a detenere e a portare senza licenza armi anche quando non sono in servizio, sino al reato di resistenza passiva nei Cpr e nelle carceri.

Calcio, Mondiale centenario 2030 in Marocco, Portogallo e Spagna

Calcio, Mondiale centenario 2030 in Marocco, Portogallo e SpagnaRoma, 11 dic. (askanews) – Il Mondiale del Centenario verrà ospitato da Marocco, Portogallo e Spagna, ma coinvolgerà anche Uruguay, Argentina e Paraguay. La scelta era già stata ufficializzata a ottobre 2023 essendo l’unica candidatura sul tavolo, ma è stata ratificata soltanto oggi nel Consiglio straordinario della Fifa. Uruguay, Paraguay, Cile e Argentina, avevano lanciato la propria candidatura per il Mondiale del Centenario già nel 2019. A questa si è affiancata quella di Spagna e Portogallo, dapprima insieme all’Ucraina, come messaggio di solidarietà e speranza dopo l’invasione russa, e poi dal Marocco, unitosi dopo il ritiro della Federcalcio ucraina. Tramontate sul nascere, invece, le ipotesi di Regno Unito e Irlanda (che organizzeranno Euro 2028) e di Cina, Giappone e le due Coree; Alla fine Marocco, Portogallo e Spagna hanno portato avanti la propria candidatura mentre il Sudamerica si è ritirato dalla corsa in cambio di un contributo simbolico: l’organizzazione delle prime tre partite del torneo in Uruguay (la partita del centenario), Paraguay (sede della Conmebol) e Argentina (finalista e seconda classificata dell’edizione del 1930). Il Mondiale 2030 passerà alla storia anche per doppia cerimonia pre torneo: una di celebrazione del Centenario, l’altra di apertura della manifestazione. Si comincerà il weekend dell’8 e 9 giugno 2030 quando in Sudamerica si giocheranno le prime tre partite. La celebrazione dei 100 anni dalla prima edizione avverrà all’Estadio Centenario di Montevideo, sede della finale il 30 luglio 1930 tra Uruguay e Argentina, vinta 4-2 dalla celeste con i gol di Dorado, Cea, Iriarte e Castro; Giovedì 13 giugno 2030, invece, inizierà la competizione tra Marocco, Portogallo e Spagna con la cerimonia di apertura e le partite inaugurali. Il calendario previsto prevede circa 11-12 giorni per il viaggio e il riposo prima della seconda partita delle sei squadre che giocheranno in Sudamerica, e circa cinque-sei giorni per il viaggio e il riposo delle altre sei avversarie dei gironi e di tutte le altre squadre partecipanti

Dai legali di Sangiuliano-Corsini 2 esposti in Procura su audio Report

Dai legali di Sangiuliano-Corsini 2 esposti in Procura su audio ReportRoma, 11 dic. (askanews) – Due distinti esposti sono stati depositati alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata dai legali della giornalista Federica Corsini e dai legali dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano sulla vicenda degli audio mandati in onda domenica scorsa dalla trasmissione Report.


I legali chiedono di accertare chi abbia consegnato a Report registrazioni illecitamente carpite e ancor più illecitamente consegnate e se ciò non configuri quantomeno, l’ipotesi di cui all’art. 615 bis del codice penale ‘Interferenze illecite nella vita privata”. Secondo i legali di Sangiuliano la consegna di una registrazione configura un illecito.

Italia-Spagna, Felipe VI: Mattarella è un punto di riferimento

Italia-Spagna, Felipe VI: Mattarella è un punto di riferimentoRoma, 11 dic. (askanews) – “Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è un punto di riferimento per l’Italia e per gli italiani”: lo ha dichiarato il re di Spagna, Felipe VI, nel suo discorso alle Camere riunite.


Felipe, che in questo passo del suo discorso ha parlato in italiano, ha espresso la propria gratitudine al Presidente “per il suo cortese invito a visitare l’Italia per la sua continua stima e per le sue costante attenzione nei confronti della regina e me sin dal nostro arrivo in questo straordinario Paese, per la sua sensibilità verso la Spagna e per la sua amicizia per la Spagna e per aver sempre trovato nel Presidente della Repubblica saggezza, senno e consiglio”.