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Equitazione, Piazza di Siena casa del Polo

Equitazione, Piazza di Siena casa del PoloRoma, 21 mag. (askanews) – Piazza di Siena, la ‘casa’ del polo. Nel cuore verde di Villa Borghese va in scena la tappa d’apertura stagionale dell’Italia Polo Challenge, il circuito di arena polo organizzato in collaborazione con la FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) per la quinta volta di fila nel calendario agonistico dello CSIO – il Concorso ippico di Piazza di Siena – giunto alla novantunesima edizione.


L’appuntamento, che avrà luogo nella Capitale da giovedì 23 a sabato 25 maggio, avrà come teatro lo storico Galoppatoio riportato all’antico splendore proprio grazie alla collaborazione tra FISE e Sport e Salute e l’accesso sarà gratuito per l’intero svolgimento dell’evento che prevede due partite al giorno con inizio ogni sera alle ore 20:30 e 21:30. Ad anticipare la tre giorni di incontri, come di consueto, sarà la sfilata dei protagonisti – cavalli e giocatori, scortati dalla Fanfara dei Carabinieri – in programma mercoledì pomeriggio alle 16:30 nelle vie del centro di Roma. IL PERCORSO I giocatori si ritroveranno in piazza del Popolo per le 16:30. Il corteo partirà percorrendo via del Corso, proseguendo poi per Largo Goldoni e via dei Condotti, fino a raggiungere piazza di Spagna. Al termine della sfilata, i partecipanti saranno ricevuti dal Presidente dell’Associazione via Condotti, Gianni Battistoni, per un brindisi d’onore nel cortile delle scuderie di Palazzo Ruspoli.


LE PAROLE “La tappa romana di Italia Polo Challenge è un vero e proprio ‘must’ di Piazza di Siena – afferma il presidente della FISE, Marco Di Paola -. Glamour, eleganza, tradizione e sport si coniugano perfettamente in torneo avvincente in uno scenario davvero unico come il Galoppatoio di Villa Borghese in versione notturna. Sarà un’occasione imperdibile per il pubblico di assistere ad avvincenti partite di Polo, disciplina sportiva degli sport equestri tanto intuitiva, quanto spettacolare. Sarà impossibile perdersi uno spettacolo come quello che abbiamo previsto per il pubblico romano nel suggestivo cuore di Roma”.

Canottaggio, l’otto uomini e donne stacca il pass per Parigi

Canottaggio, l’otto uomini e donne stacca il pass per ParigiRoma, 21 mag. (askanews) – L’Italia del canottaggio scrive la storia alla Regata Finale di Qualificazione Olimpica e Paralimpica di Lucerna, piazzando i due otto, femminile e maschile, all’Olimpiade di Parigi 2024, insieme al quattro senza maschile e, per la Paralimpiade, al quattro con PR3 Mix. Ai prossimi Giochi Olimpici dunque, l’Italia sarà presente in otto specialità: doppio, due senza, quattro senza, quattro di coppia e otto maschili, doppio e otto femminili, doppio Pesi Leggeri maschile. Ai Giochi Paralimpici andranno invece singolo maschile e quattro con PR3 Mix. La storia, da zero, la scrive l’ammiraglia femminile. Mai tentata una qualifica olimpica, l’otto femminile azzurro per la prima volta corona un percorso iniziato lo scorso anno con il bronzo agli Europei Assoluti, proseguito quest’anno con l’oro in Coppa del Mondo a Varese e con il bronzo bissato agli Europei di Szeged e che adesso vede aggiunta la gemma più preziosa, il pass olimpico. Giorgia Pelacchi (Fiamme Rosse), Linda De Filippis (SC Gavirate), Alice Gnatta (Fiamme Gialle/CUS Torino), Aisha Rocek (Carabinieri), Alice Codato (SC Gavirate), Silvia Terrazzi (SC Arno), Elisa Mondelli (Fiamme Gialle/SC Moltrasio), Veronica Bumbaca (Fiamme Oro/CUS Torino) e il timoniere Emanuele Capponi (Fiamme Gialle) a Lucerna monopolizzano la finale, infliggendo quasi cinque secondi ad una Danimarca che dalla sua entra comunque nella storia del canottaggio, qualificandosi anch’essa per la prima volta ad una Olimpiade in questa specialità beffando la Cina per 19 centesimi. Con il primo posto in finale si assicurano un biglietto aereo per Parigi anche Matteo Lodo (Fiamme Gialle), Giovanni Abagnale (Marina Militare), Giuseppe Vicino (Fiamme Oro) e Nicholas Kohl (SC Gavirate), che nel quattro senza maschile rispettano il pronostico della vigilia guadagnandosi il lasciapassare per la Francia con una vittoria netta davanti alla Svizzera – anch’essa qualificata – e alla Germania prima delle escluse. Per Vicino, Abagnale e Lodo, Parigi 2024 sarà la terza Olimpiade consecutiva (Vicino e Lodo hanno vinto il bronzo nel quattro senza sia a Rio 2016 che a Tokyo 2020, Abagnale il bronzo nel due senza a Rio 2016), mentre Kohl sarà al debutto a cinque cerchi. Ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 va anche l’otto maschile, che torna così ad una Olimpiade otto anni dopo Rio 2016 e che in finale sovverte il pronostico della vigilia grazie ad una rimonta incredibile ai danni del Canada che si concretizza negli ultimi 500 metri e che vede gli azzurri piombare sul traguardo, alle spalle della vittoriosa ammiraglia americana, appena un centesimo di secondo prima dei canadesi. Sul Rotsee esplode la gioia dunque per l’impresa targata Matteo Della Valle (Fiamme Oro/SC Moltrasio), Jacopo Frigerio (Fiamme Gialle/SC Lario), Emanuele Gaetani Liseo (Marina Militare/SC Telimar), Salvatore Monfrecola (Marina Militare), Davide Verità (Marina Militare/SC Monate), Gennaro Di Mauro (CC Aniene), Leonardo Pietra Caprina (Fiamme Gialle), Vincenzo Abbagnale (Marina Militare) e con timoniera Alessandra Faella (CUS Torino). Infine, pass ottenuto dall’Italia anche nel quattro con PR3 Mix con Marco Frank (VVF Ravalico), Tommaso Schettino (CC Aniene), Carolina Foresti (RYCC Savoia), Greta Elizabeth Muti (SC Olona) e Enrico D’Aniello (Fiamme Oro) al timone. Troppo forte per tutte le altre nazioni avversarie l’ammiraglia azzurra del Pararowing, che prende la testa della corsa fin dal via per non mollarla più e staccare il pass per Parigi con ampio margine sul Brasile, anch’esso qualificato.


Non riesce l’impresa invece a Davide Mumolo (Fiamme Oro/SC Elpis), terzo nel singolo maschile, a Valentina Rodini (Fiamme Gialle) e Federica Cesarini (Fiamme Oro/SC Gavirate), quarte nel doppio Pesi Leggeri femminile e che dunque non difenderanno a Parigi l’oro olimpico di Tokyo, e a Laura Meriano (Carabinieri/SC Garda Salò) e Kiri English-Hawke (Fiamme Oro), quinte nel due senza femminile. Adesso dopo qualche giorno di riposo, l’Italia Olimpica e Paralimpica del DT Cattaneo si ritroverà a Livigno, per il raduno in altura al quale seguirà un ultimo periodo di rifinitura presso il Centro Nazionale di Preparazione Olimpica e Paralimpica di Piediluco, prima della partenza per Parigi.

Cinema, tornano i Me Contro Te: proiezioni speciali con Luì e Sofì

Cinema, tornano i Me Contro Te: proiezioni speciali con Luì e SofìRoma, 21 mag. (askanews) – Dopo il successo dei loro primi cinque film, i Me Contro Te, tornano con una nuova avventura: “Me Contro Te Il Film – Operazione Spie” sarà al cinema dal primo giugno e in anteprima in tutte le sale il 30 e il 31 maggio.


Annunciate le date delle proiezioni speciali dedicate a tutti i piccoli fan, con Luì e Sofì che saluteranno il pubblico in sala: Roma (31 maggio The Space Parco De Medici), Napoli (1 giugno The Space Cinema Napoli), Milano e Brescia (2 giugno, Uci Cinemas Bicocca e Multisala Oz), Reggio Emilia (6 giugno Uci Cinemas Reggio Emilia), Modena (7 giugno Cinema Victoria), Faenza e Riccione (8 giugno, Cinedream Multiplex e Cinema Multiplex Cinepalace). Le prevendite sono già aperte. L’armonia del Pianeta è minacciata dall’Alleanza dei Malvagi: il Signor S., Perfidia, Viperiana e Serpe hanno convinto il mondo intero che Sofì e Luì sono terribili criminali e solo loro, i Malvagi, sono i buoni che possono salvare l’umanità dalla cattiveria dei Me Contro Te. Ma non tutto è perduto e i Me Contro Te insieme ai loro amici dovranno trovare un modo per riportare l’armonia nel mondo.


Il film, sempre per la regia di Gianluca Leuzzi, è distribuito da Warner Bros. Pictures, da un soggetto di Luigi Calagna e Sofia Scalia, è scritto da Emanuela Canonico, Andrea Boin, Luigi Calagna, Sofia Scalia e Gianluca Leuzzi.

Premierato, Pera: rischi incostituzionalità, avere coraggio cambiarla

Premierato, Pera: rischi incostituzionalità, avere coraggio cambiarlaRoma, 21 mag. (askanews) – “Il premierato non è il regime della tribù, è una forma di democrazia come altre”, “sono molto stupito dall’opposizione che viene fatta a questo ddl, soprattutto dalla sinistra, perché è una posizione pregiudiziale. Il Pd dimentica la sua storia recente visto anche che è il Pd che ha presentato i progetti sul priemerato, a partire dal ddl di Cesare Salvi”. Lo ha detto il senatore di Fdi Marcello Pera, intervenendo in Aula durante la discussione generale sul premierato. Lo stesso Pera, tuttavia, ha anche messo in fila una serie di “incongruenze” di fronte alle quali bisognerebbe avere il coraggio di “osare” anche per evitare “rischi di incostituzionalità”.


“Dei cambiamenti sono stati fatti in commissione a dimostrazione – ha premesso Pera – che la maggioranza, magari silenziosa, stava lavorando”. Però “ci sono delle incongruenze, come il voto di fiducia, i contrappesi che potrebbero essere maggiori, l’assenza di uno statuto dell’opposizione che pure la stessa opposizione non ha voluto visto che ha votato contro”. “Ma c’è un punto che è importante, il testo – ha osservato – dice che il presidente del Consiglio è eletto direttamente dal popolo ma non specifica come. Molte cose sono rimandate a una legge elettorale e io con molta onestà vi dico che non tutto si può fare con una legge elettorale senza una previsione costituzionale”.


“Cosa accade – ha chiesto – con il voto estero? Cosa accade in caso di discrasia tra Camera e Senato? Cosa si fa se i poli invece di due sono tre?”. “Mi auguro adesso che il governo e il relatore, che hanno già dimostrato volontà di fare correzioni, prendano atto di queste obiezioni e possano modificarlo. Ma questo vuol dire che dobbiamo lavorare ancora un po’, che il testo non è chiuso. Possibile emendarlo in quest’aula? Temo di no”.


“Cari amici – ha concluso Pera – dobbiamo fare una buona riforma, non dobbiamo avere paura dei problemi che ci sono, dobbiamo affrontarli, dobbiamo avere paura solo della nostra paura. E siccome dobbiamo fare questa riforma, allora possiamo”.

Anna Tatangelo torna col singolo “Mantra” e si mostra a 360 gradi

Anna Tatangelo torna col singolo “Mantra” e si mostra a 360 gradiMilano, 21 mag. (askanews) – Anna Tatangelo è pronta a dare il via ad un nuovo percorso della sua carriera, lasciando andare il passato e riscoprendo il potere salvifico della musica. Torna con un nuovo progetto in cui riparte da zero nel suono, nei testi sinceri di un album in lavorazione, nel nuovo singolo “Mantra”, in uscita sulle piattaforme digitali il 24 maggio per Artist First, in cui si mette a nudo come mai prima e nei concerti , dove per la prima volta ballerà. E anche nel look, che diventa parte del gioco che le fa usare l’estetica come parte della narrazione per mostrare tutti i suoi lati. Anna si mostra così a 360 gradi, in tutte le versioni di sé, semplicemente e meravigliosamente viva.


“Mantra parla di una storia d’amore e di un viaggio introspettivo per rinascere dal dolore” racconta Anna. “Quando si esce da una relazione tossica occorre fare un lavoro su se stessi per lasciare andare il male e conservare il bene della storia e, per poterlo fare, bisogna passareattraverso la consapevolezza che si può stare bene anche senza l’altro. Mantra è questo: è autoconsapevolezza, rinascita e crescita per ritrovare se stessi guardando il mondo con occhi diversi.” Con otto partecipazioni al Festival di Sanremo da protagonista, otto album in studio, oltre 20 dischi di platino, milioni di copie vendute in tutto il mondo, i feat internazionali come quello con Micheal Bolton nel 2008, i tour, ma anche la radio, la televisione (da Carlo Conti per “I migliori anni” su Rai Uno, alla conduzione di “Scene da un Matrimonio” su Canale 5, o all’esperienza da giudice a “X Factor”), il lavoro da attrice per la prima volta in “Natale al Sud”. Anna ha vissuto tante vite in una, con un unico punto fermo sempre al suo fianco: la musica.


Dopo un lungo percorso di riscoperta di sé e dopo aver trovato nella musica la chiave per superare i momenti difficili, Anna oggi è risolta, autodeterminata e pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua vita.

Fisco, Leo: non c’è nessun ritorno al vecchio redditometro

Fisco, Leo: non c’è nessun ritorno al vecchio redditometroRoma, 21 mag. (askanews) – “Il centrodestra è sempre stato contrario al meccanismo del ‘redditometro’ introdotto nel 2015 dal Governo Renzi. Il decreto ministeriale pubblicato in questi giorni in Gazzetta mette finalmente dei limiti al potere discrezionale dell’Amministrazione finanziaria di attuare l’accertamento sintetico, ovvero la possibilità del Fisco di contestare al contribuente incongruenze fra acquisti, tenore di vita e reddito dichiarato. Potere previsto dall’ordinamento tributario fin dal 1973”. Lo dichiara in una nota il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo.


“Nel dettaglio – spiega – con il nostro decreto, siamo intervenuti per correggere una stortura che si è creata nel 2018, quando il Governo Conte 1 ha abolito il D.M. 16 settembre 2015, il cosiddetto ‘redditometro’, del Governo Renzi e aveva contestualmente stabilito che si dovesse emanare un nuovo decreto con dei paletti precisi a garanzia del contribuente, in modo da limitare al minimo il contenuto induttivo dell’accertamento, e privilegiando sempre il dato puntuale a garanzia del contribuente”. “Purtroppo – prosegue – quel decreto non è mai stato emanato e, invece di favorire il contribuente, si è creato un vuoto nei limiti all’azione dell’amministrazione finanziaria nell’applicazione dell’accertamento sintetico, introducendo di fatto un meccanismo di redditometro permanente e senza alcuna limitazione”.


“Dopo sei anni, il Governo di centrodestra è finalmente intervenuto e ha emanato un decreto, preventivamente condiviso con le associazioni dei consumatori, l’Istat e il garante della privacy, che fissa dei paletti precisi a garanzia del contribuente e introduce, tra le altre cose, anche un doppio contraddittorio obbligatorio. Dunque, non c’è alcun ritorno al vecchio redditometro ma solo più garanzie per i contribuenti. In più, il centrodestra conferma l’impegno per combattere i grandi evasori fiscali, in un contesto di totale rispetto dei diritti dei contribuenti” conclude.

Archi nel tempo, la pittura di Rick Lowe dentro Venezia

Archi nel tempo, la pittura di Rick Lowe dentro VeneziaVenezia, 22 mag. (askanews) – Topografia veneziana e architetture, tessere e archi, luce che diventa pittura. Il Museo di Palazzo Grimani a Venezia ospita la mostra “The Arch within the Arc”, prima personale in Italia dell’artista statunitense Rick Lowe, celebre anche per i progetti di arte sociale e partecipativa. Qui però troviamo dipinti, e anche alcune opere su carta, nati proprio dalla relazione con Venezia, dalla riflessione sull’esperienza di muoversi nelle calli della città lagunare, sulla dimensione anche sociale che questo movimento rappresenta, in un costate dialogo con l’acqua, ma anche con le architetture, compresa quella di Palazzo Grimani che ospita la mostra.


La pittura di Lowe è strutturata intorno alle unità compositive rettangolari, ispirate alle tessere del domino che sono collegate alla relazione con le comunità con cui l’artista collabora, ma quello che accade nei dipinti è un processo sia di costruzione – di uno spazio della possibile pittura e rappresentazione – sia di decostruzione evocativa delle infrastrutture, delle mappe e in fondo anche del tempo, di cui la curvatura dell’arco è una forma simbolica. L’effetto pittorico è forte, accattivante. Le grandi dimensioni e il colore ne sono la superficie, che poi si arricchisce di altre sensazioni più sottili, più complete, che spingono a pensare a luoghi e momenti, oltre che alla perenne impermanenza della dimensione stessa di Venezia, città invisibile eppure presente, nella sua unicità.


Pensata anche per dialogare con la Biennale Arte, la mostra di Rick Lowe resta aperta al pubblico fino al 24 novembre.

Leva,Salvini deposita pdl per ripristino obbligo militare-civile sei mesi

Leva,Salvini deposita pdl per ripristino obbligo militare-civile sei mesiRoma, 21 mag. (askanews) – “Depositata alla Camera la proposta di legge della Lega per reintrodurre sei mesi di servizio civile o militare per i ragazzi tra i 18 e 26 anni, su base regionale e da svolgere esclusivamente in Italia”. Ad annunciarlo su Facebook è stato il vicepremier Matteo Salvini, segretario della Lega.


“Ne sono convinto. È una forma di educazione civica al servizio della comunità, di disciplina, di attenzione al prossimo e rispetto per se stessi e per gli altri che potrà avere effetti molto positivi”, ha aggiunto.

Premierato, Casellati: ostruzionismo opposizioni è schiaffo a Carta

Premierato, Casellati: ostruzionismo opposizioni è schiaffo a CartaMadrid, 21 mag. (askanews) – “Con molta delusione mi sono trovata di fronte a 2600 emendamenti in commissione e 3mila in aula, senza nessuna proposta di carattere alternativo. Oggi c’è un forte ostruzionismo, trattare così la Costituzione diventa una specie di schiaffo. Non si tratta così una riforma dopo una ricerca continua di un punto di caduta e una condivisione”. Lo ha detto la ministra delle Riforme, Elisabetta Casellati, parlando del premierato a un evento sul Made in Italy organizzato da Affaritaliani.it.

IA, via libera al nuovo regolamento Ue

IA, via libera al nuovo regolamento UeBruxelles, 21 mag. (askanews) – Il Consiglio Ue ha approvato formalmente, oggi a Bruxelles, il nuovo regolamento comunitario sull’intelligenza artificiale (IA), la prima legge al mondo di questo genere, che mira a razionalizzare ed armonizzare le norme, dopo la forte accelerazione degli sviluppi tecnologi in questo settore.


Il regolamento Ue (“Artificial Intelligence Act”) segue un approccio basato sul rischio, con regole tanto più severe quanto più alto è il potenziale di danni alla società che possono essere causati dalle diverse applicazioni dell’IA società, più severe saranno le regole. Accanto all’obiettivo di promuovere lo sviluppo e l’adozione di sistemi di IA sicuri e affidabili nel mercato unico da parte di attori sia pubblici che privati, e di stimolare gli investimenti e l’innovazione in quest’area, il regolamento mira a garantire che il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini dell’Ue non sia messo a rischio dall’uso di queste tecnologie.


L’adozione del regolamento sull’IA rappresenta una pietra miliare significativa per l’Unione europea. Il Consiglio Ue, in una nota, la definisce “una legge storica, la prima del suo genere al mondo”, che “affronta una sfida tecnologica globale e crea anche opportunità per le nostre società ed economie”. L’ambizione dell’Ue è quella di stabilire con queste norme uno standard globale per la regolamentazione dell’IA.. Il regolamento classifica diversi tipi di intelligenza artificiale in base al rischio. I sistemi di IA che presentano solo un rischio limitato saranno soggetti a obblighi di trasparenza molto leggeri, mentre i sistemi di IA definiti “ad alto rischio” saranno autorizzati, ma soggetti a una serie di requisiti e obblighi per ottenere l’accesso al mercato Ue.


Alcune applicazioni dell’IA come, ad esempio, la manipolazione cognitivo-comportamentale e il “punteggio sociale” (praticato ad esempio in Cina) saranno banditi dall’Ue perché il loro rischio è ritenuto inaccettabile. Il regolamento vieta inoltre l’uso dell’intelligenza artificiale per la “polizia predittiva”, basata sulla profilazione, così come i sistemi che utilizzano dati biometrici per classificare le persone in base a categorie specifiche come razza, religione od orientamento sessuale. I modelli di intelligenza artificiale per scopi generali che non presentano rischi sistemici saranno soggetti ad alcuni requisiti limitati, ad esempio per quanto riguarda la trasparenza (con l’etichettatura obbligatoria, chiamata “water marking”, dei contenuti generati dall’IA), ma quelli con rischi sistemici dovranno rispettare regole più severe.


Saranno istituiti diversi nuovi organismi per garantire una corretta applicazione del regolamento: un Ufficio per l’IA all’interno della Commissione europea; un panel scientifico di supporto composto da esperti indipendenti; un Comitato per l’IA con rappresentanti degli Stati membri per consigliare e assistere la Commissione e i diversi paesi nell’applicazione coerente ed efficace delle nuove norme; un Forum consultivo per i gruppi d’interesse (gli “stakeholder”), che fornirà competenze tecniche al Comitato per l’IA e alla Commissione. Sono previste delle sanzioni per le violazioni del regolamento sull’IA nei confronti delle aziende, che verranno calcolate in termini di percentuale del fatturato annuo globale della società incriminata nell’anno finanziario precedente, oppure in base a un importo predeterminato, a seconda di quale sia maggiore. Le Pmi e le start-up responsabili di violazioni del regolamento saranno soggette a sanzioni amministrative proporzionali. Prima che un sistema di IA rispondente alla definizione “ad alto rischio” venga messo in atto da enti che forniscono servizi pubblici, sarà necessario valutarne l’impatto sui diritti fondamentali. I sistemi di IA ad alto rischio, così come gli enti pubblici utenti di un sistema di IA ad alto rischio, dovranno essere registrati in una specifica banca dati dell’Ue. Inoltre, le entità che applicano sistemi di riconoscimento delle emozioni dovranno informare le persone esposte a questi sistemi. Il regolamento, infine, contiene un quadro giuridico relativo ai processi di apprendimento dell’IA, e prevede la possibilità di sperimentare, sviluppare, testare e convalidare in un ambiente controllato i sistemi di IA innovativi. Il regolamento sarà pubblicato nei prossimi giorni sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue ed entrerà in vigore venti giorni dopo in tutti gli Stati membri. Le norme del regolamento avranno tempi di attuazione diversi a seconda delle diverse aree a cui si riferiscono: sei mesi per i divieti relativi alla protezione della privacy, dei dati personali e dei diritti delle persone; un anno per la parte relativa all’Intelligenza artificiale di tipo “fondativo” (come Chat Gpt); e due anni per tutto il resto. La Commissione europea dovrebbe cominciare a presentare le misure di esecuzione nove mesi dopo l’approvazione del regolamento.