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Un arcobaleno di solidarietà tra Italia e Africa

Un arcobaleno di solidarietà tra Italia e AfricaRoma, 2 apr. (askanews) – In Africa, nei luoghi dove è riemerso un conflitto lungo e sanguinoso, ci sono persone che riescono ad avere una vita grazie a un aiuto che arriva da migliaia di chilometri di distanza. Un sostegno che a volte nasce da condizioni inaspettate. Una storia di sofferenza diventata motore di solidarietà.


Guido ha deciso di fare qualcosa per gli altri in memoria del figlio scomparso. “Ho scoperto che tendere la mano verso chi è più fragile riempie l’anima di pace” racconta Guido, 85 anni, di Bolzano. Un anno fa ha scelto di superare il semplice piacere che nasce dallo scambio e ha abbracciato una verità più profonda, radicata in un passo del Nuovo Testamento: “C’è più gioia nel dare che nel ricevere!” (Atti 20,34-35). Queste parole, ormai parte integrante della sua vita, lo hanno trasformato. Lo hanno aiutato a vedere l’altro con occhi di sincerità, riconoscendone i bisogni autentici. “Mi chiedevo cosa avrei potuto fare”, confida Guido. “Dopo la morte di mio figlio Roberto, avvenuta nel 2023, il dolore e la sofferenza mi accompagnarono per lungo tempo. Non riuscivo a trovare pace fino a quando non presi una decisione: fare una donazione”, racconta. “Mio figlio aveva messo da parte i suoi risparmi e pensando a quanto amasse l’altro e fosse capace di farlo incondizionatamente – abbiamo vissuto insieme 56 anni, lui era affetto dalla sindrome di down – ho deciso di donare il suo gruzzoletto alla Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV attraverso il Settore Solidarietà e Gemellaggi.


Un gesto di gratuita carità che ha reso possibile la costruzione di un pozzo d’acqua a Gashaki, in Rwanda, un territorio nel cuore dell’Africa stretto tra Congo, Uganda e Burundi, dove ancora si muore per mancanza di acqua pulita. “Sapere di aver dato la possibilità a tante persone di dissetarsi, senza limiti di tempo, ha dato compimento al sacrificio di mio figlio che per anni ha conservato i suoi risparmi, senza mai tentennare. Quasi come se prevedesse…”, afferma e aggiunge: “Alla mia età posso dirle di essere soddisfatto perché quest’opera, non solo mi ha dato pace, ma elevato il senso della mia esistenza…”. Si ferma qualche minuto, come a tirare le somme della sua vita, e conclude: “Ho fatto qualcosa di buono!”.


Vicino al pozzo è stata apposta una targa in memoria di Roberto Origoni. Un gesto d’amore che continuerà a dare vita. Capita spesso che le mozioni dell’animo diventino gesti in grado di cambiare la vita di qualcuno meno fortunato. Sono moti che conducono l’uomo a cercare chi si trova nel bisogno, a fare qualcosa per lui. Caratterizzano la vita del benefattore, colui che per amore del prossimo esce dalla zona comfort del “proprio orticello” e dà compimento ad azioni di solidarietà, di vicinanza, di sostengo che si possono raggiungere attraverso vie diverse. Ognuno sceglie la sua ma un proposito le accomuna tutte: fare del bene. Come ogni azione che si svolge e strada che si persegue si avranno delle conseguenze. Dei frutti di bene, non solo per chi dà, come mostra la storia di Guido, ma anche per chi riceve. In Repubblica Democratica del Congo e in Mozambico vivono Annie e Charles. Entrambi hanno potuto cambiare la propria vita grazie al Sostegno a Distanza promosso dalla Società di San Vincenzo De Paoli. Un gesto di solidarietà che permette a tanti bambini di poter accedere alla scolarizzazione, formarsi e diventare adulti in un ambiente protetto. Un aiuto che si estende nel tempo attraverso la condivisione di un cammino fatto di sforzi, gioie, sofferenze, successi.


Annie è stata curata e ha potuto proseguire gli studi. Nata il 14 ottobre 2004 è cresciuta in una baracca fatiscente a Kingasani, una zona malsana e poverissima di Kinshasa. La madre era sarta e non riusciva a sostenere economicamente i suoi figli. Le conseguenze per la salute della piccola sono state gravi: era malnutrita e spesso ammalata. La sua vita è cambiata quando ha ricevuto il sostegno medico necessario e soddisfatto il fabbisogno alimentare giornaliero. Questo grazie a chi ha deciso di prendersi cura di lei. Mikuma Annie oggi frequenta il corso triennale in Scienze Biologiche a Kinshasa, in Repubblica Democratica del Congo. Ha scelto questa facoltà perché dice che un giorno vuole fare qualcosa per i bambini del suo paese che rischiano di non avere un futuro, come rischiava di non averlo lei – a causa della malattia non riusciva a frequentare tutte le lezioni scolastiche. La forza d’animo non l’ha mai abbandonata, né il sogno di diventare medico che, finalmente potrà diventare realtà. Intanto il desiderio di sua madre si è già concretizzato: grazie al dono di una macchina da cucire ha potuto avviare una piccola attività di sartoria. Più a Sud, nel cuore del Mozambico, a Mafambisse, vive un bambino di sei anni, Fernando João Charles. Joao Charles ha perso la madre poco dopo la sua nascita. Rimasto orfano, nonno Anselmo si è occupato di lui, nonostante le grandi difficoltà economiche. L’unica fonte di sostentamento era un piccolo orto e quel che fruttava doveva bastare a sfamarli. La vita di João Charles è cambiata grazie all’incontro con Don Piergiorgio Paoletto, parroco di Mfambisse. Attraverso il Settore Solidarietà e Gemellaggi della Società di San Vincenzo De Paoli arriva anche per lui il sostegno a distanza che oggi gli permette di andare a scuola e di imparare a leggere e a scrivere. Oltre all’attività didattica frequenta il Doposcuola voluto e organizzato da Don Piergiorgio Paoletto. Qui, ogni giorno, coltiva il suo talento: disegnare. Don Paoletto l’ha scoperto e lo guida e incoraggia offrendogli tutto l’occorrente per mettere a frutto il suo dono. E così insieme, grazie all’impegno e alla generosità di molti, la vita di Joao Charles si arricchisce di svariati colori e degli strumenti necessari per la costruzione di un domani migliore. Oggi sono ancora milioni i bambini e le bambine che continuano a vivere in estrema povertà. Non riescono a raggiungere un grado di istruzione adeguato e sono costretti a lavorare. Subiscono abusi e violenze. Vivono in condizioni igieniche e sanitarie pessime e non hanno accesso a strutture mediche dove essere curati. Il Settore Solidarietà e Gemellaggi nel Mondo è la struttura della Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV che si occupa non solo di adozioni e sostegno a distanza – più di 2.500 in 40 Paesi – ma anche di sviluppare progetti con partner locali come costruzione di pozzi, aule scolastiche e ospedali, nonché di intervenire nei luoghi colpiti da calamità naturali o guerre e di promuovere la creazione di gemellaggi tra le Conferenze italiane e altre all’estero. Il Settore Solidarietà e Gemellaggi nel Mondo opera al servizio dei Vincenziani e di chi, nel mondo, ha bisogno, offrendo la propria struttura, le proprie competenze, la capacità di costruire quella rete di carità con la quale il Beato Federico Ozanam desiderava ricoprire il mondo.

Fondazione Santa Rita da Cascia: Dopodinoi, il primo progetto autonomia abitativa per persone con autismo in Umbria

Fondazione Santa Rita da Cascia: Dopodinoi, il primo progetto autonomia abitativa per persone con autismo in UmbriaRoma, 2 apr. (askanews) – Una luce blu che vuol dire siamo “Tutti unici, tutti diversi”. È quella della Basilica di Santa Rita da Cascia che, per la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo del 2 aprile, torna a riaccendersi per riportare l’attenzione su un disturbo del neurosviluppo sempre più diffuso, in un gesto simbolico che quest’anno si trasforma anche in un’azione concreta, in direzione di un cambiamento culturale verso una reale inclusione. La luce blu, informa una nota, segna infatti l’avvio della campagna di raccolta fondi per la Festa di Santa Rita del 22 maggio, il cui cuore è Dopodinoi, il primo innovativo progetto di autonomia abitativa, attraverso il cohousing, per persone con disturbi dello spettro autistico in Umbria, a Bastia Umbra (PG).


Promotrice della campagna “Un gesto di fede, un dono di grazia” è la Fondazione Santa Rita da Cascia Ente filantropico ETS, l’organizzazione creata nel 2012 dal Monastero per rendere più strutturate le sue opere di solidarietà. L’obiettivo è raccogliere 250mila euro per i più fragili, in particolare per offrire casa, futuro e inclusione, come partner esclusivo, a 12 giovani con autismo di medio-alto funzionamento della Fondazione ANGSA UMBRIA ETS (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), supportati da personale qualificato, con i relativi benefici per le famiglie e l’intero territorio. L’iniziativa è un esempio di “Durante e Dopo di Noi”, il modello di intervento sociale per preparare i ragazzi con disabilità a un’emancipazione graduale dalla famiglia in vista del “Dopo di Noi”, ossia quel momento in cui i genitori non potranno più prendersi cura di loro.


Chiunque contribuirà al progetto con una donazione minima di 16 euro riceverà l’anello della Festa di Santa Rita, inciso con la sua rosa simbolo e la frase “Nel giardino di Santa Rita tu sei la rosa prediletta”. Per maggiori informazioni festadisantarita.org Secondo i dati di ANGSA Umbria, l’autismo coinvolge a livello globale 1 bambino ogni 60 nati, ma le risposte assistenziali pubbliche e private, in Italia, si concentrano sui minori, trascurando gli adulti, che costituiscono invece la maggioranza di coloro che convivono con questo disturbo. Dopo i 18 anni queste persone “scompaiono” dal sistema, così molti finiscono in istituti psichiatrici o RSA, perdendo salute e abilità acquisite.


Il progetto sostenuto della Fondazione va dunque a colmare un vuoto assistenziale. Tanto più che la struttura individuata, come sottolinea ANGSA Umbria, offre una soluzione innovativa attraverso il cohousing, con un modello pilota che garantisce indipendenza e spazi personalizzati, permettendo allo stesso tempo la vita in comunità e il supporto professionale. Inoltre, il villino con giardino che è stato scelto è situato in un contesto tranquillo ma vicino ai servizi, permettendo ai giovani che lo abiteranno di “stare nel mondo” in uno spazio progettato “a misura di persone con autismo”, come ad esempio elementi di domotica, con la consulenza del Politecnico di Torino. “I giovani adulti con autismo desiderano indipendenza e felicità, come qualunque altro giovane – afferma Madre Maria Grazia Cossu, Badessa del Monastero e Presidente della Fondazione Santa Rita da Cascia – Noi vogliamo garantire loro questi diritti, non perché fragili ma in quanto esseri umani. Le persone con disabilità intellettiva affrontano sia barriere socio-culturali, radicate nei pregiudizi, sia concrete. Con il nostro progetto Dopodinoi intendiamo offrire un supporto economico che avvii un cambiamento culturale per una reale inclusione, riconoscendo la loro diversità come unicità fatta non solo di limiti ma anche di potenzialità da valorizzare. Portiamo così avanti la nostra missione di impatto sulla comunità, al servizio della carità e del bene comune, facendoci portavoci dell’eredità ritiana”.


Secondo la sua missione di contribuire a cambiare lo sguardo sulla disabilità intellettiva, la Fondazione Santa Rita da Cascia ha già sostenuto importanti progetti sul tema, per complessivi 265mila euro a sostegno di oltre 110 persone. A partire dalla stessa ANGSA Umbria, destinando 30mila euro in tre anni al Centro Up di Santa Maria degli Angeli (Assisi), struttura socio-educativa per 30 minori, e donando 20mila euro a “La Semente” di Spello, centro terapeutico-riabilitativo diurno per 18 giovani adulti. Inoltre, 45mila euro, in 3 anni, sono stati destinati alla cooperativa sociale Mio Fratello è Figlio Unico di Roma, per sostenere le autonomie lavorative di 5 ragazzi e adulti autistici, impegnati nei lavori di cura della terra, del casale e degli animali. Per l’inclusione attraverso lo sport, sono infine stati destinati 170mila euro, per 60 tra bambini, ragazzi e giovani adulti con disabilità intellettiva e autismo, a due realtà d’eccellenza: il Villaggio Lakota di Ammonite (Ravenna), dove l’ippoterapia diventa equitazione integrata e l’Accademia del Remo di Napoli, dove il canottaggio si trasforma in una terapia e uno sport praticato a livello agonistico.

Giansanti (Confagri): di fronte dazi Ue denunci Usa in sede Wto

Giansanti (Confagri): di fronte dazi Ue denunci Usa in sede WtoRoma, 2 apr. (askanews) – “L’Europa di fronte ai dazi deve denunciare gli Stati Uniti in sede di Wto, l’Organizzazione mondiale del commercio”. A poche ore dall’annuncio ufficiale dei nuovi dazi sulle merci europee importate negli Stati Uniti, il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in un’intervista al Corriere della Sera, torna a chiedere unità a Bruxelles e alla Commissione europea fermezza e chiede “di rispondere in maniera ferma, adeguata e autorevole per arrivare a un negoziato che riporti a una relativa normalità”.


Per il settore primario italiano gli Usa rappresentano 8 miliardi di esportazioni. “Noi valiamo il 25% dell’export agroalimentare europeo e saremo i più colpiti”. Tra i vari comparti, quelli più a rischio sono “i prodotti di largo consumo come pasta, conserve e, naturalmente, i vini con fascia di prezzo medio”. Giansanti invita anche a prendere esempio dall’amministrazione Trump assicurando agli agricoltori europei il rispetto del “principio della sicurezza alimentare”.


Esclusa l’ipotesi di una delocalizzazione degli impianti negli Stati Uniti. “Sarebbe una logica di breve periodo e perderemmo parte della nostra produzione europea”.

Meloni ricorda San Giovanni Paolo II: ha plasmato Novecento e cambiato storia

Meloni ricorda San Giovanni Paolo II: ha plasmato Novecento e cambiato storiaRoma, 2 apr. (askanews) – “Vent’anni fa, il 2 aprile 2005, San Giovanni Paolo II passava dalla terra al cielo. La sua forza spirituale, il suo amore per la libertà e la sua capacità di avvicinare alla fede uomini e donne di ogni generazione e latitudine restano vivi nella memoria e nel cuore di miliardi di persone. Sono onorata di aver incontrato e conosciuto una figura così straordinaria che con la sua vita, le sue azioni e il suo esempio ha plasmato il Novecento e cambiato la storia. Grazie di tutto, San Giovanni Paolo II”. Lo scrive la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, su X.

Seoul, impeachment Yoon: appello a calma presidente ad interim

Seoul, impeachment Yoon: appello a calma presidente ad interimRoma, 2 apr. (askanews) – Il presidente ad interim della Corea del Sud Han Duck-soo ha lanciato oggi un appello ad accettare, qualunque sia, la sentenza della Corte costituzionale sull’impeachment del presidente Yoon Suk-yeol, che sarà emessa venerdì.


“A prescindere dalla decisione, dobbiamo accettare il risultato in modo calmo e lucido, nel rispetto dei principi dello stato di diritto” ha dichiarato – secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Yonhap – durante l’incontro, al quale hanno partecipato i responsabili dei ministeri della Scienza, della Giustizia, della Difesa e degli Interni, nonché le agenzie di polizia e antincendio e il sindaco di Seoul. “Se sapremo unirci ancora una volta con la forza e la saggezza del nostro popolo, sicuramente saremo in grado di superare l’attuale crisi di confusione e conflitto”, ha aggiunto. Han ha invitato i manifestanti a esprimere pacificamente le proprie opinioni, precisando che il governo non tollererà atti illegali o violenti.


“Ora è il momento di dare la priorità alla stabilità e alla sopravvivenza della nostra comunità, piuttosto che a vantaggi o svantaggi politici” ha detto ancora, rivolgendosi alle forze politiche. “Vi prego – ha proseguito – di adottare un atteggiamento responsabile che contribuisca alla coesione sociale anziché alla divisione e al conflitto”, chiedendo inoltre di astenersi da “dichiarazioni che possano provocare o incitare a proteste illegali o alla violenza”.

Turista straniero fermato a Como-Brogeda con 70.000 euro nascosti

Turista straniero fermato a Como-Brogeda con 70.000 euro nascostiMilano, 2 apr. (askanews) – Nei giorni scorsi, nel corso degli ordinari controlli presso il valico autostradale di Como-Brogeda, funzionari della Adm e militari del Gruppo Ponte Chiasso, in servizio di vigilanza fissa negli spazi doganali, hanno fermato un cittadino albanese, classe 1985, domiciliato in Belgio, proveniente dalla Svizzera. Alla domanda di rito se trasportasse al seguito denaro e/o strumenti negoziabili per importo pari o superiore ai diecimila euro, come previsto dalla normativa valutaria, il transitante ha dichiarato di avere con sé circa 8.000 euro.


Ritenuta inattendibile tale dichiarazione, in considerazione anche del crescente stato di agitazione del soggetto con il passare dei minuti, gli agenti hanno provveduto a effettuare un controllo più approfondito della vettura da questi condotta. L’accurata ispezione è stata eseguita da una squadra di finanzieri “cacciavitisti” e ha permesso di scoprire una cavità nel retro del vano portaoggetti al cui interno sono stati trovati diversi sacchetti in cellophane contenenti valuta, in euro e franchi svizzeri di diversi tagli, per un controvalore di 69.280 euro. A fronte del rinvenimento il fermato ha riferito che stava trasportando il denaro per conto di terzi, precisando che era destinato a suoi connazionali residenti in Albania. L’eccedenza di valuta trasportata oltre i diecimila euro ha superato di gran lunga la soglia di 40.000 euro stabilita come una delle condizioni di accesso all’istituto dell’oblazione immediata; pertanto l’Ufficio ha proceduto a sequestrare il 70% della somma eccedente il limite previsto, per un importo pari a 42.375 euro, nel rispetto della normativa valutaria.


L’attività svolta, frutto della sinergia siglata anche nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto a livello nazionale fra Adm e la Guardia di Finanza, si inquadra in un più ampio e costante dispositivo di prevenzione posto in essere presso i valichi di confine, a presidio della legalità e a contrasto dei traffici illeciti.

Dazi, Zaia: dazi devastanti per Veneto, no a muro contro muro Ue-Usa

Dazi, Zaia: dazi devastanti per Veneto, no a muro contro muro Ue-UsaRoma, 2 apr. (askanews) – “I dazi per noi avrebbero un impatto devastante. Il Veneto ha un export verso gli Usa che vale quasi otto miliardi di euro. Ma la soluzione non è il muro contro muro. L’Ue deve investire su un canale diplomatico sempre aperto con Washington”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia (Lega), in una intervista al Foglio.


“Von der Leyen dice che ci saranno contro-dazi? Le abbiamo viste in questi anni – dice ancora Zaia – le strategie dell’Ue, a partire dalla guerra in Ucraina, dove si sono spesi centinaia di miliardi e continuano a morire migliaia di persone. Con le minacce non si va da nessuna parte”.

Ucraina, Londra: circa 5mila soldati nordcoreani morti a Kursk

Ucraina, Londra: circa 5mila soldati nordcoreani morti a KurskRoma, 2 apr. (askanews) – Le truppe nordcoreane hanno subito oltre 5.000 perdite in combattimento contro le forze ucraine nella regione russa di frontiera occidentale di Kursk. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa britannico.


“Significativi tassi di perdite della Repubblica democratica popolare di Corea sono quasi sicuramente stati subiti principalmente attraverso grandi, estremamente dispendiosi assalti a piedi” ha dichiarato il ministero britannico su X. Se confermato, questo numero rappresenterebbe circa la metà della forza inviata da Pyongyang in Russia, secondo e stime dei agenzie d’intelligence sudcoreane e statunitensi.


Il ministero ha osservato che le forze nordcoreane e russe hanno guadagnato terreno a Kursk nelle ultime settimane. I nordcoreani sono utilizzati esclusivamente in territorio russo.

Vino, successo a Torino per “Anteprima Ruchè” con la nuova annata

Vino, successo a Torino per “Anteprima Ruchè” con la nuova annataMilano, 2 apr. (askanews) – Il 31 marzo Torino ha ospitato l’edizione 2025 di “Anteprima Ruchè”, evento organizzato dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato insieme con GoWine. Una giornata interamente dedicata alla nuova annata del Ruchè di Castagnole Monferrato Docg, piccola quanto preziosa Denominazione piemontese.


“Anteprima Ruchè è nata per raccontare il valore di questa Denominazione attraverso la voce dei suoi produttori” ha dichiarato il presidente del Consorzio, Vitaliano Maccario, spiegando che “i risultati ci confermano che la strada intrapresa è quella giusta. L’edizione 2025 è stata un successo in termini di partecipazione e qualità percepita – ha aggiunto – ma soprattutto ha ribadito la forza e la coerenza di un progetto condiviso. Il Consorzio, anche attraverso questi eventi, si fa portavoce di un territorio ricco di sfumature ed eccellenze, perseguendo il fine di tutelare, promuovere e comunicare le Denominazioni”. L’NH Collection di piazza Carlina ha ospitato numerose aziende consorziate, realtà diverse accomunate dalla stessa dedizione alla valorizzazione di uno dei vitigni più identitari del Monferrato astigiano. Il prossimo appuntamento è in programma il 17 e 18 maggio con la “Festa del Ruchè” presso Tenuta La Mercantile a Castagnole Monferrato (Asti).

Doc Monreale porta a Vinitaly l’enoturismo tra esperienza e racconto

Doc Monreale porta a Vinitaly l’enoturismo tra esperienza e raccontoMilano, 2 apr. (askanews) – La Doc Monreale torna al Vinitaly con un progetto di rilancio basato su strumenti digitali e una comunicazione più contemporanea, con l’obiettivo di rafforzare la Denominazione e consolidarne il posizionamento sui mercati.


Alla 57esima edizione della manifestazione di Veronafiere, in programma dal 6 al 9 aprile, il “Vigneto di Palermo” presenterà il restyling del sito web arricchito da nuovi contenuti riguardanti l’offerta enoturistica delle dieci aziende aderenti, pensati per accrescere l’attrattività del territorio, creare sinergie e condividere piani d’azione, promuovendo l’esperienza enologica in cantina. Presenti anche nuovi contenuti audio-video e storytelling, che guideranno i winelover alla scoperta della carta dei vini della Denominazione più estesa della provincia. Alessandro di Camporeale, Case Alte, Dei Principi di Spadafora, Di Bella Vini, Feudo Disisa, Marchesi de Gregorio, Porta del Vento, Principe di Corleone, Sallier de La Tour e Terre di Gratia sono le aziende protagoniste del progetto guidato dal presidente Mario Di Lorenzo. Tre i vitigni simbolo: Catarratto, Perricone e Syrah, interpretati secondo “una filosofia moderna ma profondamente legata alle radici della terra”.


“Torniamo al Vinitaly per raccontare la nostra storia e la qualità dei nostri vini” ha dichiarato Mario Di Lorenzo, aggiungendo che “la Doc Monreale rappresenta un patrimonio di inestimabile valore, e giorno dopo giorno ci impegniamo a promuoverlo nel miglior modo possibile. Credo che l’impiego della tecnologia a supporto di una comunicazione sempre più puntuale possa rivelarsi la vera chiave di volta per affermare un turismo enologico particolare e coinvolgente”. Da Monreale a Piana degli Albanesi, attraversando i Comuni di Camporeale, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Santa Cristina Gela, Corleone e Roccamena, si estende un’area rurale plasmata nei secoli dalle tradizioni contadine. Un territorio di media e alta collina, caratterizzato da suoli prevalentemente argillosi e di medio impasto, in cui le diverse pendenze e i microclimi conferiscono unicità ai vini prodotti, esaltando le peculiarità di ogni varietà coltivata. Il patrimonio arabo-normanno e i musei delle aree archeologiche arricchiscono l’itinerario, offrendo un viaggio che intreccia storia, natura e sapori autentici.


Tra gli appuntamenti in calendario, il 6 aprile alle 16.45 nella Meeting Hall del Padiglione 2 Sicilia, si terrà il talk “Donne del vino Sicilia”, promosso dal Consorzio Doc Monreale e Assostampa Sicilia. Moderato da Maria Antonietta Pioppo, vedrà la partecipazione di Enrica Spadafora (Dei Principi di Spadafora), Dominique Marzotto (Baglio di Pianetto), Simona Barbera (Alessandro di Camporeale), oltre al presidente Di Lorenzo. Chiuderanno l’incontro i saluti istituzionali del sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono e del commissario Irvo Giusy Mistretta.