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Cinema, nelle sale il docufilm su Margaret Moth “Never Look Away”

Cinema, nelle sale il docufilm su Margaret Moth “Never Look Away”Roma, 1 apr. (askanews) – Arriva nelle sale cinematografiche il documentario “Never Look Away” della regista neozelandese Lucy Lawless, al suo debutto dietro la macchina da presa, ritratto appassionato e coinvolgente della pioniera del giornalismo di guerra Margaret Moth.


La distribuzione è stata possibile grazie al progetto di mentoring LED – Leader Esercenti Donne, ideato e promosso dalla presidenza nazionale Anec che, nell’ambito della 45esima edizione del Festival Cinema e Donne di Firenze dello scorso novembre, ha consegnato per la prima volta il Premio Led Distribuzione. Il premio si è tradotto, grazie agli accordi con il Festival e la distribuzione internazionale, nella proiezione nei cinema gestiti da alcune delle mentor e delle allieve della seconda edizione di Led. Dopo il debutto lo scorso 17 marzo all’Eliseo di Cesena, si prosegue il 7 aprile al DB d’Essai di Lecce e al The Space Cinema di Parma; l’8 aprile sarà la volta del Rosebud di Reggio Emilia, del Paolillo di Barletta, dell’Intrastevere di Roma e dell’UCI Bicocca di Milano; seguirà la proiezione al Partenio di Avellino il 13 aprile.


Un altro traguardo per il programma di mentoring dedicato alle professioniste dell’esercizio cinematografico, che nel corso delle due edizioni ha suscitato entusiasmo e interesse in tutto il settore, diventando un progetto in continua espansione, come dimostra la partecipazione nella giuria del Festival Cinema e Donne e i risultati raggiunti grazie all’istituzione del Premio. Il documentario premiato racconta in modo sorprendente la carriera di una donna simbolo di anticonformismo, forza e talento. Una camerawomen temeraria, in un ambiente lavorativo quasi unicamente maschile, che ha dedicato interamente la sua vita a documentare la guerra e il suo impatto sulle persone civili, attraverso uno sguardo coraggioso, limpido e controcorrente.

Arte, Birra Messina Cristalli di Sale inaugura “Le panchine delle meraviglie”

Arte, Birra Messina Cristalli di Sale inaugura “Le panchine delle meraviglie”Roma, 1 apr. (askanews) – Per quasi 8 giovani italiani su 10 (78,2%) la capacità di meravigliarsi è strettamente legata alla socializzazione, perché la meraviglia nasce spesso dal confronto con l’altro (39,7%, più le donne 18-24enni 45% e gli uomini 25-34enni 44%, nei piccoli comuni fino a 10mila abitanti 43%). È quanto emerge da un’indagine inedita realizzata da AstraRicerche per Birra Messina, che esplora le esperienze che ‘accendono’ la meraviglia negli italiani. Oggi più che mai, infatti, vivere momenti di autentica condivisione acquisisce un valore determinante per le giovani generazioni: oltre 7 giovani su 10 (72,1%) fra Gen Z e Millennials italiani, considerano la socialità essenziale nella propria vita (più le giovani donne 18-24enni 79% e gli uomini 25-34enni 79%).


In un’epoca in cui le connessioni digitali spesso sostituiscono quelle reali, Birra Messina Cristalli di Sale inaugura un nuovo progetto artistico per aggiungere meraviglia al quotidiano attraverso l’arte, trasformando spazi ordinari in luoghi straordinari di bellezza e aggregazione: nascono così Le Panchine delle Meraviglie, un’opera d’arte collettiva di rigenerazione urbana che trasforma la Passeggiata a Mare di Messina da luogo ordinario a un nuovo punto di incontro, vibrante di colori e significati. L’indagine mette, inoltre, in evidenza quanto azioni semplici, come stare seduti proprio su una panchina con una persona cara a chiacchierare, senza accorgersi del tempo che passa, rappresenti per l’82,3% degli intervistati un momento carico di meraviglia ampiamente sperimentato dai giovani italiani nel corso dell’ultimo anno. In particolare, a quasi metà del campione (49,5%) è capitato più volte ed è stato considerato bellissimo (senza pari sono le giovani donne 18-24enni 63% e poi anche gli uomini 25-34enni 56%, nei grandi centri oltre i 250mila abitanti 55%). Al 32,8%, invece, è capitato raramente a causa dell’assenza di panchine ben tenute nella propria città/nel luogo dove si vive.


Un dono alla comunità che celebra l’arte, la bellezza e la meraviglia dello stare insieme. Ecco che Le Panchine delle Meraviglie di Birra Messina rispondono, in modo concreto, ad un bisogno di meraviglia dei giovani italiani, e non solo. L’installazione prende vita grazie a dieci panchine d’autore realizzate da talentuosi artisti e artiste siciliani, gli stessi che negli ultimi anni hanno firmato anche i bicchieri in edizione limitata della marca: nove panchine reinterpretano i decori dei bicchieri ispirati alle bellezze iconiche delle province siciliane, e una decima panchina è dedicata alla storia di passione e tradizione del Birrificio Messina, partner determinante. L’opera è stata donata da Birra Messina alla città di Messina per rendere omaggio, ancora una volta, alla sua terra d’origine, e vuole essere uno spazio che invita a stare insieme, a godersi le ore del tramonto immersi in un’atmosfera di arte e bellezza, aprendosi al valore autentico della meraviglia che si cela nei momenti semplici, ma straordinari, della vita.


Dopo il successo de Il Mosaico delle Meraviglie, che nel 2023 ha contribuito alla riqualificazione urbana del Fondo Saccà, un nuovo angolo di Messina si veste di arte e colore, esaltando l’antica tradizione ceramica siciliana e regalando bellezza alla comunità: ‘Abbiamo voluto rendere omaggio in modo autentico alla città natale di Birra Messina, con un invito a riscoprire la forza sorprendente della meraviglia nella semplicità del quotidiano e immaginando un progetto per l’intera comunità.’ – ha commentato Ilaria Zaminga, External Communication Manager HEINEKEN Italia. ‘Con Le Panchine delle Meraviglie, Birra Messina Cristalli di Sale rinnova in modo concreto il suo legame con la Sicilia attraverso un progetto di decorazione urbana che celebra l’arte, la cultura e l’identità dell’isola, ma soprattutto che trasforma spazi comuni in meravigliosi luoghi di incontro e condivisione. Abbiamo per questo scelto uno dei luoghi simbolo della città, donando bellezza ma anche un segno tangibile di connessione con l’intera comunità messinese’. Il progetto di arredo urbano, patrocinato dal Comune di Messina, che si è dimostrato fin da subito parte attiva in tutte le fasi del progetto, è stato reso possibile grazie anche al contributo di importanti e ormai consolidati partner locali, a partire dall’ente filantropico Fondazione Me.S.S.In.A., che ha permesso a Birra Messina di individuare nell’area della Passeggiata a Mare cittadina, il luogo ideale per ospitare ‘Le Panchine delle Meraviglie’. Grazie al suo impegno, è stato possibile coinvolgere l’Autorità Portuale, proprietaria della zona d’installazione che, con entusiasmo, ha acconsentito all’intervento di decoro. L’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO (AIGU) ha, inoltre, offerto un contributo per valorizzare il ruolo della panchina in diversi ambiti culturali e artistici, dal cinema alla letteratura.


Dove e quando si gode al meglio la socialità. Ma dove e come si manifesta, per i giovani, la bellezza dello stare insieme? Secondo l’indagine, Gen Z e Millennials italiani amano trascorrere il proprio tempo libero per socializzare all’aria aperta (64,3%), in luoghi accoglienti, ben curati e attrezzati. Tuttavia, sebbene il 93,8% degli intervistati riconosca la presenza di punti di ritrovo all’aperto, nella grande maggioranza dei casi si vedono ampi spazi di miglioramento: per il 44,1% ce ne sono alcuni e per il 20,5% non sono sufficienti. Approfondendo, poi, il tema dell’offerta di tali spazi in termini di servizi adeguati (panchine, illuminazione, fontanelle, aree ombreggiate, spazi per attività) presso la quasi totalità del campione che dichiara di disporre di punti di ritrovo all’aperto, il 49,4% dichiara che ci sono alcuni servizi, ma non sono sufficienti o ben distribuiti (sono in particolare i 25-34enni sia donne 55% sia uomini 55%, nei piccoli comuni fino a 10mila abitanti 54%), con il 7,1% che segnala la mancanza di molte strutture fondamentali. Le panchine delle meraviglie di Birra Messina Cristalli di sale. Un’opera collettiva di decoro urbano che unisce arte e tradizione: le panchine, vere e proprie opere d’arte a cielo aperto, richiamano i colori e i motivi dei celebri bicchieri in edizione limitata di Birra Messina, con cui condividono gli autori: Michelangelo Lacagnina, Ester Ferrigno, Melinda Alaimo, Alessandra Pennino, Salvo Scherma, Valerio Pirrone, Antonio Fratantoni, Tommaso Provenzano e Magda Masano, direttrice artistica del progetto. Ogni decorazione racconta la Sicilia attraverso le meraviglie senza tempo delle sue 9 province – dai mosaici di Piazza Armerina al mandorlo in fiore di Agrigento – in un omaggio alla storia e alla cultura dell’isola. Dal 2021, Birra Messina Cristalli di Sale celebra la maestria artigianale e l’identità siciliana, reinterpretando con creatività elementi della tradizione locale, dalle ceramiche ai carretti decorati, fino ai barocchi di Noto e alle luminarie di Trapani. A completare l’installazione, una decima panchina, realizzata da Magda Masano e dedicata al partner d’eccezione Birrificio Messina, anch’esso depositario di una storia di meraviglia, in cui primeggiano i simboli e i colori di una sfida che si è trasformata in un successo tangibile. Da sempre simboli di riflessione e incontro, le panchine si animano attraverso l’interazione umana, diventando scenari di dialogo, socialità e condivisione. Così come nell’arte e nel cinema, questi spazi invitano a fermarsi e osservare il mondo con nuovi occhi, allo stesso modo, le Panchine delle Meraviglie di Birra Messina offrono una pausa dalla quotidianità, risvegliando un senso di appartenenza e stupore in chiunque vi si soffermi. Con il progetto Le Panchine delle Meraviglie, Birra Messina consolida il proprio impegno verso le comunità, trasformando luoghi ordinari in spazi straordinari di aggregazione, dove arte e quotidianità si intrecciano. Perché la socialità non è solo condivisione, ma un elemento fondamentale per il benessere individuale e collettivo. Creare spazi di socializzazione belli e accessibili significa rispondere a un’esigenza profonda degli italiani: quella di connettersi, meravigliarsi e vivere appieno il piacere dello stare insieme. Birra Messina si fa portavoce di questo desiderio, valorizzando il legame tra le persone e il fascino dei luoghi che le uniscono. Per scoprire il ‘Le Panchine delle Meraviglie’ di Birra Messina Cristalli di Sale e gli artisti che le hanno realizzate: https://www.birramessina.it/le-panchine-delle-meraviglie/ Birra Messina fa riscoprire la meraviglia anche alla Milano Design Week 2025. Dalla Sicilia, la meraviglia arriva anche alla Milano Design Week con due appuntamenti imperdibili per rompere la routine e trasformare elementi urbani comuni – come un muro e un’edicola – in scenari inaspettati, capaci di emozionare e affascinare il pubblico, invitandolo a superare le convenzioni per riscoprire la bellezza che si cela intorno a noi. In via Tortona, un angolo della città si trasforma così in un’opera d’arte a cielo aperto, attraverso il talento dell’artista siciliana Magda Masano, già direttrice artistica de Le Panchine delle Meraviglie. L’installazione, svelata oggi, sarà visibile per tutto il mese di aprile 2025, offrendo ai passanti l’opportunità di riscoprire il centro di Milano sotto una luce nuova e inaspettata, vibrante di colori. L’artista ha reinterpretato i tradizionali decori di maioliche, volte e pavimentazioni in una chiave ispirata a Birra Messina, trasformandoli in un pattern su un nastro che avvolge l’edificio. Il ritmo del nastro, caratterizzato dall’alternanza di sfondo blu e bianco, segue attentamente la composizione architettonica, rispettando le linee e la struttura del luogo. Il risultato è audace e d’impatto, capace di ricreare le emozioni e l’atmosfera della tradizione siciliana in modo innovativo e coinvolgente. Ma non finisce qui: dal 7 al 13 aprile 2025, Birra Messina porta la sua magia anche a Piazza Morbegno, dove verrà inaugurata L’Edicola Meraviglia, un’installazione che unisce arte e tradizione. Un’esperienza immersiva in un ambiente ricco di suggestioni dove poter assaporare il gusto sorprendente delle referenze della famiglia Birra Messina e scoprire in anteprima i due nuovi bicchieri in edizione limitata firmati da Giuliana Pappalardo ed Elisa Nicastro, studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Catania del biennio specialistico in Grafica, illustrazione e fumetto e Arti e tecnologie digitali coordinati dalla prof.ssa Ludovica Privitera, ispirati rispettivamente alle Teste di Moro e alla Zagara, simboli iconici dell’identità siciliana. ‘Birra Messina esprime in questo modo il suo più grande desiderio, quello di portare la meraviglia nelle vite dei consumatori in tutta Italia, partendo dalla Sicilia, per arrivare in modo straordinario a Milano, in occasione della Milano Design Week. Il percorso comincia dalla sua terra d’origine, Messina, dove celebra la cultura, l’arte e l’identità di una terra ricca e generosa con progetti concreti donati alla comunità, come le Panchine delle Meraviglie, che trasformano luoghi comuni in spazi meravigliosi di incontro e socializzazione. A partire da aprile e per tutto il mese, Birra Messina arriva a Milano, diventando protagonista con vere e proprie opere artistiche, come quella sul muro in via Tortona, e l’installazione dell’Edicola Meraviglia in Piazza Morbegno, durante la Milano Design Week. Qui, la bellezza e la meraviglia si fondono con l’arte, valorizzando il patrimonio artistico delle proprie origini, ma portando la meraviglia anche nel cuore pulsante della cultura e del design’, ha commentato Michela Filippi, Marketing Director Heineken Italia.

Milano, al via realizzazione memoriale strage di piazza Fontana

Milano, al via realizzazione memoriale strage di piazza FontanaMilano, 1 apr. (askanews) – In piazza Fontana sono iniziati i lavori di realizzazione dell’installazione “Non Dimenticarmi”, il monumento dedicato alle vittime delle stragi della strategia della tensione. L’opera donata al Comune di Milano dal Comitato “Non dimenticarmi” sarà collocata nell’area verde prospiciente piazza Fontana, un luogo di profondo valore storico e simbolico per la memoria collettiva. Composta da 137 steli con altrettante campane a vento, renderà omaggio alle vittime degli otto attentati terroristici che hanno insanguinato l’Italia tra il 1969 e il 1980: piazza Fontana (1969), Gioia Tauro (1970), Peteano (1973), Questura di Milano e treno Italicus (1974), piazza della Loggia (1976) e piazzale Arnaldo a Brescia (1980) e infine Stazione di Bologna (1980).


Il suono delle campane, mosse dal vento, darà voce a chi non può più raccontare, uomini, donne e bambini innocenti, affinché il loro ricordo resti vivo e continui a interpellare le coscienze. L’avvio in questi giorni della fase realizzativa segna un passaggio fondamentale per questo progetto nato ‘dal basso’, promosso insieme da cittadini e istituzioni con l’obiettivo di colmare un vuoto nella memoria pubblica e sensibilizzare le nuove generazioni su una pagina dolorosa della nostra storia. L’installazione, autofinanziata grazie al contributo di tante persone che hanno scelto di sostenere l’iniziativa, sarà un luogo di riflessione permanente della città, un simbolo di impegno civile e un monito per il futuro. L’opera è stata concepita dall’artista Ferruccio Ascari (1949), che vive e lavora a Milano. Il suo percorso è caratterizzato da una continua sperimentazione tra i diversi linguaggi dell’arte, dalla scultura alla pittura, dalle installazioni ‘site specific’ alla contaminazione con musica, danza e video. Ha spesso affrontato tematiche di impegno civile in progetti come Artisti Contro il Nucleare (2011), Memoriale Volubile (2015) e Muri (2016), affrontando questioni ambientali, politiche e sociali.

Al cinema il documentario di Spagnoli “La scuola romana delle risate”

Al cinema il documentario di Spagnoli “La scuola romana delle risate”Roma, 1 apr. (askanews) – Arriva nelle sale con un’uscita evento il 17-18-19 aprile, per poi approdare in prima serata su RaiTre il 26 aprile, “La scuola romana delle risate”, il nuovo documentario di Marco Spagnoli dedicato alla straordinaria tradizione umoristica della Capitale. Prodotto da Samarcanda Film in collaborazione con Rai Documentari, in coproduzione con Luce Cinecittà e in collaborazione con Titanus S.p.A., il film racconta le radici e l’evoluzione della comicità romana attraverso materiali d’archivio e testimonianze dei suoi grandi protagonisti.


Con Carlo Verdone narratore d’eccezione, il film è un viaggio nella satira visionaria, popolare e dissacrante che ha segnato la cultura di Roma, passando per teatro, cinema, televisione e social, fino ad arrivare al mondo del fumetto con il romanissimo Zerocalcare protagonista. A supportare il racconto, la colonna sonora di Tommaso Zanello, in arte Piotta, che intreccia suoni contemporanei e melodie evocative, mescolando rap e atmosfere più nostalgiche. “La scuola romana delle risate” rende omaggio ai mostri sacri dell’intrattenimento romano, da Ettore Petrolini ad Alberto Sordi, da Aldo Fabrizi a Gigi Proietti, da Anna Magnani a Monica Vitti, da Carlo Verdone a Corrado Guzzanti, fino ad arrivare a Zerocalcare. Attraverso i film del glorioso catalogo di Titanus, le immagini di repertorio dell’Istituto Luce e delle Teche Rai, il documentario ricostruisce la storia e il linguaggio di una comicità cinica e scanzonata, che ha saputo raccontare la realtà lasciando un segno indelebile nell’immaginario collettivo e influenzando profondamente la società italiana.


A raccontare la loro esperienza e il rapporto con questa tradizione, alcuni dei più grandi artisti contemporanei: Corrado Guzzanti, Marco Giallini, Lillo, Virginia Raffaele, Anna Foglietta, Massimiliano Bruno, Enrico Brignano, Emanuela Fanelli, Stefano Rapone, Claudia Gerini, Serena Dandini, Enrico Vanzina, Ilenia Pastorelli, Luca Verdone, Zerocalcare. “La scuola romana delle risate” è un tributo alla grande tradizione satirica di Roma, un’opera che celebra l’ironia e la creatività di una città che ha sempre saputo ridere di se stessa e della realtà che la circonda. Con una narrazione coinvolgente, il film esplora il modo in cui la capacità di ironizzare su tutto sia diventata parte integrante dell’identità romana, un’arte unica in Italia che si rinnova costantemente e continua a conquistare il pubblico di ogni generazione.

Gruppo Cremonini internalizza attività, Ccnl per tutti lavoratori

Gruppo Cremonini internalizza attività, Ccnl per tutti lavoratoriRoma, 1 apr. (askanews) – Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uila hanno sottoscritto nei giorni scorsi tre accordi con il gruppo Cremonini che valorizzano e rafforzano il positivo sistema di relazione sindacali a livello nazionale e rappresentano un ulteriore salto di qualità per le lavoratrici e i lavoratori del gruppo.


Con il primo accordo è stato definito un percorso che condurrà, entro ottobre 2025, all’internalizzazione da parte della controllata Inalca Spa di tutte le attività in precedenza date in appalto alla società Ges.Car Srl. Inoltre, è stata condivisa una armonizzazione contrattuale che permetterà di applicare agli oltre 1.500 dipendenti ex Ges.Car il CCNL Industria Alimentare, includendo tutte le lavoratrici e i lavoratori addetti delle aree logistica/magazzino e sanificazione impianti, migliorandone tutele normative e salariali. Una scelta fortemente voluta da Fai-Flai-Uila che porterà, in breve tempo, all’applicazione di un unico contratto collettivo nazionale in una delle principali aziende di macellazione e trasformazione delle carni a livello italiano ed europeo.


Il secondo accordo sottoscritto istituisce, per la prima volta, il coordinamento nazionale delle rappresentanze sindacali di Fai, Flai e Uila del gruppo, realizzando così un positivo sistema di relazioni sindacali attraverso il quale incrementare il livello di informazione e consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori e creando i presupposti per una futura contrattazione di secondo livello. Infine, con la terza intesa, le organizzazioni sindacali e Cremonini hanno affrontato il tema della formazione e delle competenze impegnandosi a realizzare una “Scuola di formazione e lavorazione carni e derivati”, stabile e strutturata, per promuovere e diffondere corsi specifici e professionalizzanti volti a mantenere e accrescere le competenze di chi è attualmente assunto dal gruppo ma anche per chi intenda maturare nozioni utili a svolgere attività nel settore.

Copagri porta la biodiversità della viticoltura al Vinitaly

Copagri porta la biodiversità della viticoltura al VinitalyRoma, 1 apr. (askanews) – La Copagri va al Salone internazionale dei vini e distillati Vinitaly, la cui 57esima edizione è in programma dal 6 al 9 aprile a Verona, e porta con sè la biodiversità della viticoltura italiana grazie a una presenza ancora più radicata, a uno spazio espositivo rinnovato e a un programma di incontri, confronti, incoming e food and wine tasting, ideati per presentare il meglio delle cantine associate. La Copagri sarà presente alla rassegna enologica con un proprio spazio espositivo situato nel padiglione 7 stand E11-F10.


“Al centro dei riflettori ci saranno proprio la qualità e la biodiversità della viticoltura nazionale, che nell’annata appena trascorsa si è ripresa lo scettro della produzione mondiale, con un incremento produttivo del 7% su base annua e oltre 40 milioni di ettolitri di vino prodotti, ma anche l’eccellenza della viticoltura biologica, caratterizzata da una produzione di oltre 3 milioni di ettolitri spalmata su quasi 135mila ettari di terreni”, ricorda il presidente della Copagri Tommaso Battista. L’elevata qualità del vino e le differenze produttive che fanno grandi i diversi territori del Belpaese saranno messe in mostra grazie a decine di etichette bio provenienti da Lombardia, Toscana, Marche, Abruzzo, Sardegna e Toscana. Non mancheranno numerosi esempi dello straordinario gusto della viticoltura tradizionale, grazie a un’ampia selezione delle produzioni delle cantine associate.


Si parte domenica 6 aprile, con il taglio del nastro dello stand Copagri previsto nel pomeriggio alla presenza di rappresentanti delle istituzioni; a seguire, lunedì 7aprile, spazio all’eccellenza delle produzioni bio, grazie a un apposito wine tasting, cui farà seguito un esclusivo food tasting a cura dello chef stellato Enrico Mazzaroni; analoghi wine tasting caratterizzeranno le successive giornate di martedì 8 e mercoledì 9 aprile; a completare il tutto, oltre ad approfondimenti sulla situazione della viticoltura tradizionale e bio, saranno i numerosi incontri con i tantissimi rappresentanti della politica nazionale presenti in fiera e i walk around con i buyer internazionali.

Compie 25 anni la guida agli oli extravergini di Slow Food Italia

Compie 25 anni la guida agli oli extravergini di Slow Food ItaliaRoma, 1 apr. (askanews) – La Guida agli Extravergini di Slow Food Italia compie 25 anni e debutta il 12 aprile ad Ascoli Piceno: per la prima volta sono fuori dalla Guida le aziende che attuano coltivazioni superintensive. Quest’anno 125 collaboratori in tutta l’Italia hanno recensito 823 aziende segnalando 1321 oli extravergini di qualità. Una annata all’insegna delle siccità che in alcune regioni è stata accompagnata da una pioggia autunnale persistente. Oltre al naturale andamento del raccolto e ad alcuni parassiti e insetti, anche quest’anno la crisi climatica sempre più evidente ha indirizzato il raccolto: in Italia, secondo le stime Ismea e Uniprol, è stato inferiore del 32% rispetto all’anno precedente, attestandosi intorno alle 220mila tonnellate.


Il no alla olivicoltura superintensiva, in molte nazioni indicata come la salvezza del settore, nasce da una riflessione: questa agricoltura, sostiene Slow Food, sembra nel breve periodo essere più produttiva, ma porta con sé molte criticità. Poco si adatta alla morfologia dell’Italia, ha bisogno di investimenti iniziali molto alti, comporta la coltivazione di pochissime varietà di olivo e un ciclo vitale della pianta molto breve con conseguente perdita di un patrimonio di cultivar autoctone e di olivi secolari. Inoltre, non si adatta alla crisi idrica, in quanto ha bisogno di molta irrigazione. “Le nostre guide – osserva Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia – non si limitano a valutare la bontà di un prodotto, ma a valorizzare il lavoro che ci sta dietro, le storie delle persone, il rispetto per l’ambiente e il sociale”.


Per la prima volta, inoltre, la Guida ospita la Slovenia con 8 aziende recensite, segno di una crescita qualitativa e quantitativa di questa nazione che Slow Food da anni monitora.

Luca Raccaro eletto presidente del Consorzio Tutela Vini Collio

Luca Raccaro eletto presidente del Consorzio Tutela Vini CollioMilano, 1 apr. (askanews) – Luca Raccaro è stato eletto presidente del Consorzio Tutela Vini Collio al posto di David Buzzinelli. Lo ha deciso il nuovo Cda nominato dall’assemblea dei soci. Vignaiolo del Collio e titolare con il fratello dell’azienda di famiglia, Raccaro rappresenta la nuova generazione della viticoltura friulana: con la sua nomina a 36 anni, diventa il più giovane presidente nella storia del Consorzio Collio.


“Rafforzeremo l’unità della Denominazione e lavoreremo con determinazione per valorizzare la qualità delle nostre produzioni, promuovere la sostenibilità e rafforzare il legame con i consumatori e le comunità locali” ha detto il neo presidente, aggiungendo che “collaboreremo con tutti gli attori del territorio, con spirito costruttivo e inclusivo, per affrontare insieme le sfide future e cogliere nuove opportunità. Tra gli obiettivi imminenti – ha spiegato – il primo grande appuntamento sarà l’evento istituzionale in programma per ottobre, dedicato al Friulano: un’occasione unica per raccontare il nostro territorio attraverso le sue varietà simbolo”. Oltre ai vicepresidenti Karin Princic (Colle Duga) e Paolo Corso (Tenuta Borgo Conventi), il nuovo Consiglio di amministrazione che si è insediato ufficialmente il 1 aprile, è composto anche da Riccardo Marcuzzi (Soc. Agr. Colsoreli), Luca Raccaro (Raccaro Soc. Agricola), David Buzzinelli (Carlo di Pradis), Matteo Livon (Livon), Alessandro Pascolo (Vini Pascolo), Fabjan Korsic (Korsic Wines), Sasa Radikon (Radikon), Matej Figelj (Soc. Agr. Fiegl), Jannis Paraschos (Soc. Agr. Paraschos), Michele Tomba (Bolzicco Fausta) e Tamara Podversic (Podversic Damijan).


L’assemblea ha inoltre approvato all’unanimità il Bilancio consuntivo erga omnes 2024, il Bilancio preventivo erga omnes 2025 e le relative quote. È stato inoltre rinnovato l’incarico al sindaco unico, Alessandro Caprara. Il Bilancio 2024 ha registrato quasi il 60% dei costi impiegati per attività di promozione. Le risorse sono state utilizzate per coprire le attività istituzionali, con un significativo incremento degli investimenti destinati alla promozione e valorizzazione della Denominazione. “Il 2024 ha segnato un momento di grande slancio per il Consorzio – ha dichiarato la Direttrice Lavinia Zamaro – non solo per i festeggiamenti del 60esimo anniversario ma anche per le attività promozionali svolte all’estero, dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna, e per l’intenso lavoro di incoming con operatori e stampa, sia italiani che internazionali. Questo ci ha permesso di rafforzare l’identità del Collio e proiettare la nostra eccellenza verso il futuro”. “In questi anni abbiamo ottenuto risultati importanti, portando avanti progetti fondamentali come la delibera relativa all’inserimento a Disciplinare dei vini ottenuti con macerazione e l’avvio del percorso per la formalizzazione di un nuovo vino prodotto solo da varietà tradizionali” ha ricordato il presidente uscente, David Buzzinelli, sottolineando “anche i traguardi raggiunti dal punto di vista della visibilità e del posizionamento del brand”.

Giovani, al Senato un evento contro la violenza

Giovani, al Senato un evento contro la violenzaRoma, 1 apr. (askanews) – In un momento storico in cui la violenza di genere e giovanile assume contorni sempre più preoccupanti, si è svolto nei giorni scorsi presso il Senato della Repubblica l’evento “VIOLENTO MAI – La Gentilezza va di moda”, promosso per aprire un dialogo autentico e necessario su questi temi, attraverso il linguaggio della comunicazione e della formazione empatica.


Secondo i dati ISTAT più recenti, nel 2024 in Italia oltre 100 donne sono state uccise da uomini, spesso partner o ex. Ma c’è un altro dato che fa riflettere: il 45% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni ha dichiarato di essere stato testimone di comportamenti violenti o discriminatori tra pari. Cresce inoltre il fenomeno della violenza psicologica e delle forme più subdole di controllo e umiliazione, spesso veicolate attraverso i social media. In questo scenario, parlare di gentilezza come strumento educativo diventa non solo attuale, ma rivoluzionario. A stimolare la riflessione è stata la presentazione del libro “Oltre il Maskio” di Alessandro Cardente (Koinè Nuove Edizioni), già protagonista di un tour nelle principali città italiane, in grado di intercettare il bisogno di consapevolezza maschile e giovanile attraverso uno stile diretto, emozionale e autentico. Cardente, durante l’evento, ha sottolineato: “Educare alla gentilezza oggi non significa parlare ai ragazzi di gentilezza, ma con il loro linguaggio, nei loro spazi, usando i loro codici. Se vogliamo davvero incidere sulla cultura giovanile, dobbiamo entrare nei loro format comunicativi: che sia una story, un reel o una chat di gruppo, è lì che possiamo iniziare a costruire empatia e rispetto. La violenza non si combatte solo con i divieti o le punizioni, ma con modelli alternativi che parlano di connessione emotiva, di vulnerabilità condivisa, di coraggio gentile. La sfida è intercettarli prima che si perdano in narrazioni tossiche che, dietro l’ironia o la provocazione, nascondono solitudini e dolori profondi. Gentilezza non è debolezza: è un atto rivoluzionario, soprattutto oggi. E visto che ci troviamo nel luogo più istituzionale che ci sia, il Senato, lancio un appello alla politica: quello di istituire nelle scuole, e ovunque possibile, l’educazione all’empatia.” Un appello che ha trovato spazio e attenzione anche tra i rappresentanti delle istituzioni presenti.


Il Senatore Maurizio Gasparri, intervenuto nel corso dell’incontro, ha dichiarato:”Quello della violenza di genere è un tema che purtroppo riempie in modo drammatico le nostre giornate: i giornali sono costantemente segnati da episodi di violenza sconvolgenti. C’è poi la tragedia nella tragedia: quella dei bambini che sopravvivono a questi orrori. Alessandro Cardente ha avuto il merito di porre l’attenzione su questo tema, rivolgendosi direttamente agli uomini e coinvolgendoli attivamente. È fondamentale ricordare che, in molti di questi casi, è presente l’uso di droghe, che abbattono i freni inibitori e aggravano la situazione. Non dimentichiamo inoltre l’importanza dell’educazione civica: esiste, ma forse dovrebbe fare di più per accendere i riflettori su questi temi. L’impegno di Alessandro va proprio in questa direzione, chiedendo una presa di coscienza da parte degli uomini. Perché è da lì che bisogna partire: dalla consapevolezza dei potenziali colpevoli”. La giornalista Paola Ferrazzoli, storica inviata di Porta a Porta e segretaria dell’Associazione Giornaliste Italiane ha dichiarato: “da giornalista ho vissuto e raccontato molti casi di femminicidio. Quello che ho notato, però, è che non esiste una costante. Se ci fosse, potremmo intervenire in modo mirato su determinati ambiti. Invece no: purtroppo questi episodi avvengono in ogni contesto sociale e familiare, anche in presenza di genitori attenti e situazioni apparentemente stabili.


Proprio per questo, come ricordava Alessandro Cardente, è fondamentale agire sui mezzi che possono davvero fare la differenza. La gentilezza, ad esempio, non è un concetto banale. Non lo è nemmeno l’empatia. Educare i nostri figli a questi valori non risolve da solo il problema, ma rappresenta un punto di partenza essenziale”. Accanto a Cardente e al Senatore Gasparri, hanno contribuito al dibattito voci autorevoli come quella della professoressa Natalia Barbato, della psicologa clinica Federica Lodato, e Sandra Balboni, presidente dell’Associazione LOTO Nazionale, impegnata da anni nell’ascolto delle vittime di violenza. A moderare l’incontro, la giornalista Virginia Lozito, volto noto di Rai1.


L’iniziativa ha voluto mettere al centro non solo le vittime, ma anche la responsabilità collettiva e istituzionale di costruire spazi educativi nuovi, in grado di prevenire la violenza a partire da una cultura del rispetto. In quest’ottica, la gentilezza non è un valore astratto, ma una pratica concreta, capace di trasformare le relazioni, i linguaggi e – forse – anche il futuro. I dati sono allarmanti, secondo il sondaggio sulla violenza on-life nelle relazioni intime tra adolescenti in Italia, condotto da Save the Children in collaborazione con IPSOS, il 30% degli adolescenti ritiene che la gelosia sia un segno d’amore, mentre per il 21% condividere le password dei social e dei dispositivi con il partner è una prova di affetto. Ancora più preoccupante è il dato secondo cui il 17% delle ragazze e dei ragazzi tra i 14 e i 18 anni considera accettabile che, in una relazione intima, “ogni tanto possa scappare uno schiaffo

Enoturismo, a Verona debutta “Vinitaly Tourism” con 64 Cantine italiane

Enoturismo, a Verona debutta “Vinitaly Tourism” con 64 Cantine italianeMilano, 1 apr. (askanews) – L’enoturismo entra nel raggio di azione del 57esimo Salone internazionale del vino e dei distillati con il numero zero di “Vinitaly Tourism”, il nuovo progetto di Veronafiere per la promozione delle experience nelle Cantine del Belpaese. In programma mercoledì 9 aprile, “Vinitaly Tourism” debutta con 64 Cantine, 16 buyer tra tour operator, agenzie di viaggio, online travel agency selezionati da Veronafiere e provenienti da Stati Uniti, Germania, Spagna e Italia, e 174 matching b2b in formato “speed date” già calendarizzati (2 piano Palaexpo, Business Center, Ingresso A1), conferenze ed una nuova ricerca redatta da Roberta Garibaldi, presidente di Associazione italiana Turismo Enogastronomico, frutto di una serie di indagini svolte su un campione rappresentativo di 1.500 turisti italiani.


“La crescita dell’enoturismo registrata negli ultimi anni in Italia ci restituisce la fotografia di un patrimonio ancora inespresso nelle sue complessive potenzialità” ha affermato il Dg di Veronafiere, Adolfo Rebughini, spiegando che “‘Vinitaly Tourism’ intende essere la leva fieristica per lo sviluppo del turismo dei territori del vino e, quindi, delle aziende del nostro Paese. Vinitaly è da sempre il baricentro delle tendenze e l’inserimento di questa nuova area nel palinsesto della manifestazione – ha concluso – accelera un piano di programma che, nei prossimi anni, potrà approdare anche nei nostri eventi internazionali”. Secondo il Report sull’enoturismo realizzato da Roberta Garibaldi, la transizione in atto è evidente: dal semplice “drinking wine”, il consumatore si sta orientando sempre più verso il “living wine”, ovvero il vino non come prodotto di consumo quotidiano, bensì come esperienza da degustare a 360 gradi all’interno di un programma enoturistico che vede la Cantina come esperienza più memorabile del viaggio e il prodotto-vino come icona dell’enogastronomia italiana. I risultati indicano che l’attenzione verso la visita alle Cantine ed ai territori di produzione continua a crescere. In particolare, il numero di turisti italiani che ha visitato i luoghi del vino è passato dal 60% del 2021 al 77% del 2025. E le Cantine si confermano negli anni come le “mete” preferite tra i luoghi di produzione: il 40% dei turisti italiani dichiara di aver visitato almeno una Cantina nel corso dei viaggi più recenti, contro il 32% del 2024 e il 29% del 2021. Inoltre, tra le icone enogastronomiche italiane, il vino primeggia con il 38,1% delle preferenze davanti all’olio Evo (24%), alla pizza (22%), alla pasta (15%) e ai formaggi (11%). E la visita alle Cantine con degustazione vini è considerata dai viaggiatori italiani come l’esperienza enogastronomica più memorabile vissuta nel corso dei propri viaggi (26% delle preferenze).


Il potenziale del turismo enogastronomico è alto ma il business rischia di essere penalizzato per la presenza di alcune criticità, evidenziate nel Report. Gli intervistati sottolineano la mancanza di informazioni chiare sull’esperienza (es. orari, costi, contenuti), che è stata rimarcata dal 58% dei visitatori italiani, e dalle limitazioni di orario e di giornate della visita (54%), principalmente dovuta al fatto che molte Cantine restano chiuse nei giorni festivi. Un altro fattore critico è legato al timore dei controlli stradali con il rischio di una sospensione della patente: a indicarlo è più della metà degli intervistati (53%). Interessante il punto sul prezzo atteso: il 63% dei turisti italiani dichiara che il prezzo ha limitato la decisione di visitare un’azienda di produzione (fra cui le Cantine), e se il 31% è disposto as impegnare una somma compresa tra i 21 e 40 euro per visita, c’è un 36% che non intende pagare oltre i 20 euro, ma un terzo che si dichiara disponibile ad un esborso superiore. Per Roberta Garibaldi: “I dati evidenziano chiaramente l’importanza di strutturare azioni di sistema mirate per valorizzare il turismo enogastronomico e le aree rurali, riconoscendo nelle aziende agricole il fulcro strategico per lo sviluppo sostenibile dei territori. Occorre affrontare con determinazione il nodo dei trasporti, investire nella formazione e incentivare le risorse umane, affinché gli operatori possano migliorare la propria offerta e attrarre flussi turistici durante tutto l’anno”. Per quanto riguarda le mete del vino più apprezzate dai winelover italiani e internazionali, secondo l’analisi delle tracce digitali condotta in collaborazione con Data Appeal, Langhe/Barolo, Chianti e Montalcino hanno ottenuto il più alto gradimento. Invece, tra le destinazioni turistiche più desiderate e caratterizzate dalla presenza di produzioni vitivinicole, emerge che i turisti italiani vorrebbero visitare le Cinque Terre (20,1% di preferenze) ed il Salento (19,9%), i tedeschi sono più orientati verso il Chianti (38%) e il territorio di Montepulciano (27%), gli inglesi verso l’Etna (33%) e il Chianti (30%) così come gli americani che però sono più orientati verso il Chianti (41%) e a seguire l’Etna (32%).


Vinitaly tourism ospiterà un calendario di appuntamenti tematici sul futuro dell’enoturismo, tra sfide e opportunità, organizzato con il coordinamento scientifico di Roberta Garibaldi e il supporto tecnico di Winedering.