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Azerbaigian celebra Giornata nazionale della Musica e Hajibeyli

Azerbaigian celebra Giornata nazionale della Musica e HajibeyliRoma, 23 set. (askanews) – In Azerbaigian il 18 settembre si celebra la Giornata nazionale della Musica. La data è legata alla nascita del compositore Uzeyir Hajibeyli, iniziatore della musica professionale in Azerbaigian e autore dell’inno nazionale.


Il 18 settembre 1885, il geniale compositore, direttore d’orchestra e musicologo dell’Azerbaigian Uzeyir Hajibeyli nacque nella città di Aghjabadi, Azerbaigian. Uzeyir Hajibeyli diede un contributo inestimabile alla storia musicale dell’Azerbaigian, con la prima donna ad esibirsi in Oriente e come fondatore del genere operistico. Uzeyir Hajibeyli cercò di rendere popolare la musica classica combinando la letteratura e la musica popolare azerbaigiana con la musica classica occidentale. Grazie a ciò, la musica classica occidentale ha il suo posto nella cultura azerbaigiana.


In Azerbaigian, situato all’incrocio tra Oriente e Occidente, nel 1908 – per la prima volta nell’Oriente musulmano, Uzeyir Hajibeyli compose l’opera “Leyli e Majnun”, basandosi sul poema omonimo del poeta azerbaigiano del XVI secolo Muhammad Fuzuli e la mise in scena. In totale, scrisse 7 opere e 3 operette e scoprì un nuovo genere di musica vocale da camera chiamato “romance-ghazal”. Dal 2009, a partire dal 18 settembre, si tiene in tutto il paese il “Festival Internazionale di Musica Uzeyir Hajibeyli”, per sottolineare gli inestimabili contributi da lui offerti al progresso della musica.


Quest’anno, dal 18 al 28 settembre, vengono organizzati vari eventi culturali sia all’interno che all’esterno del paese con l’organizzazione del Ministero della Cultura della Repubblica dell’Azerbaigian. In questo contesto, in Italia il 20 settembre, è stato proiettato il noto film “Il venditore di stoffe”, basato sull’omonima operetta di Hajibeyli, presso il Centro Culturale dell’Azerbaigian in Italia. Hanno preso parte all’evento rappresentanti del corpo diplomatico, operatori culturali e dei media italiani, studenti e azerbaigiani residenti in Italia. Prima della proiezione, l’Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica dell’Azerbaigian presso la Repubblica d’Italia Rashad Aslanov ha salutato gli ospiti, presentando l’arte e la creatività di Uzeyir Hajibeyli e sottolineando il suo importante ruolo nella musica mondiale. Il film è stato accolto con interesse dal pubblico.

Onu, Meloni: sì riforma ma no nazioni di serie A e serie B

Onu, Meloni: sì riforma ma no nazioni di serie A e serie BNew York, 23 set. (askanews) – La riforma dell’Onu sarà “efficace se con regole giuste e condivise: qualsiasi revisione della governance dell’Onu, e in particolare del Consiglio di sicurezza, non può prescindere dai principi di uguaglianza, democraticità e rappresentatività. Ha senso se è per tutti e non solo per alcuni. Non ci interessa creare nuove gerarchie e non crediamo che debbano esserci nazioni di Serie A e Serie B”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al ‘Vertice del Futuro’, nell’ambito dell’Assemblea generale dell’Onu a New York.

Maltempo, Schlein nelle zone alluvionate in Emilia Romagna

Maltempo, Schlein nelle zone alluvionate in Emilia RomagnaRoma, 23 set. (askanews) – La segretaria del Partito democratico Elly Schlein si è recata in visita oggi in alcune zone colpite dagli eventi alluvionali e dalle frane di giovedì scorso in Emilia-Romagna. In una nota del Pd si spiega che la leader del partito ha visitato alcune famiglie e imprese alluvionate a Cotignola insieme al sindaco Federico Settembrini, al sindaco di Ravenna, presidente della Provincia e candidato alla Presidenza della Regione Emilia Romagna Michele De Pascale e al segretario regionale del Pd Luigi Tosiani.


Schleini si è recata poi a Casola Valsenio (dove era prevista la sua presenza per la Festa dell’Unità poi annullata nel giorno dell’alluvione), dove ha incontrato il sindaco Maurizio Nuti e la sindaca di Riolo Terme Federica Malavolti. Insieme hanno effettuato alcuni sopralluoghi sulle frane causate dalle forti piogge.

XTB annuncia Zlatan Ibrahimovic come brand ambassador globale

XTB annuncia Zlatan Ibrahimovic come brand ambassador globaleRoma, 23 set. (askanews) – XTB, broker e fintech globale che offre una piattaforma di investimento online e un’app mobile, annuncia Zlatan Ibrahimovic, icona del calcio, come nuovo ambassador globale del brand. Il leggendario calciatore, informa una nota, sarà protagonista della più grande campagna di marketing mai realizzata da XTB, promuovendo un’ampia gamma di soluzioni d’investimento in 14 mercati a livello mondiale.


“Il successo nello sport e negli investimenti dipende da fiducia, disciplina e dedizione assoluta, ed è per questo che ho deciso di collaborare con XTB” – ha dichiarato Zlatan Ibrahimovic. Ibrahimovic ha lasciato un’impronta indelebile nel calcio italiano, attraversando alcuni dei club più prestigiosi della Serie A. Il suo viaggio in Italia è iniziato nel 2004 con la Juventus, dove ha vinto due Scudetti consecutivi. Successivamente, con l’Inter ha trionfato in tre campionati dal 2006 al 2009, affermandosi come capocannoniere della Serie A nella stagione 2008-2009. Nel 2010 è passato al Milan, dove ha conquistato un altro scudetto nel 2011. Dopo esperienze in Francia, Inghilterra e negli Stati Uniti, è tornato nuovamente al Milan nel gennaio 2020, all’età di 38 anni. Con 156 goal in Serie A, è uno dei migliori marcatori del campionato e ha totalizzato oltre 570 goal, vincendo 14 titoli totali in quattro Paesi diversi. La sua carriera si è conclusa nel 2023, chiudendo così un’epoca davanti ai tifosi a San Siro, ma il suo impegno nel mondo del calcio non è terminato; attualmente ricopre il ruolo di Senior Advisor del Milan per i settori amministrativo, sportivo e commerciale. I suoi profili social contano attualmente oltre 120 milioni di follower in totale da tutto il mondo.


“Il carisma, la disciplina e l’energia di Zlatan riflettono perfettamente i valori di XTB e sono entusiasta di accoglierlo come nostro nuovo ambassador globale” – ha dichiarato Omar Arnaout, CEO di XTB. “Zlatan è diventato uno dei migliori giocatori al mondo grazie al suo impegno e alla sua determinazione; un percorso che rispecchia quello che abbiamo intrapreso negli ultimi 20 anni. Siamo entusiasti di questa collaborazione e sicuri che ci permetterà di elevare il nostro brand a nuovi livelli” – ha aggiunto Arnaout. Questa partnership segue la strategia di marketing di XTB che consiste nello scegliere come brand ambassador internazionali prestigiosi nomi sportivi, fra cui l’ex portiere della nazionale spagnola e del Real Madrid, Iker Casillas, e il campione UFC Conor McGregor, unendo il mondo degli atleti professionisti a quello degli investimenti e della finanza.


La campagna omnichannel con Zlatan Ibrahimovic è attiva da oggi contemporaneamente in 14 mercati, inclusa l’Italia. Saranno presenti banner e spot video su piattaforme video-on-demand/TV digitali, pubblicità esterna e canali digitali, oltre alla TV tradizionale in Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania e Portogallo. L’agenzia creativa che ha curato il progetto è McCann, mentre Dobro si è occupato della campagna come centro media.

Amb. tedesco: ascesa estremismi non solo in Germania, trend europeo

Amb. tedesco: ascesa estremismi non solo in Germania, trend europeoRoma, 23 set. (askanews) – “L’ascesa e il successo di AfD tra i giovani nei Laender orientali è un tema molto complesso. Bisogna prendere atto che nei Laender della Germania orientale ci sono molte critiche nella popolazione sul sostegno del Governo tedesco all’Ucraina tramite l’invio di armi e credo che questo sia un elemento importante su cui riflettere quando ci si chiede perché si votano partiti come AfD e BSW (Alleanza Sahra Wagenknecht) che hanno una posizione filo russa e perché abbiano successo”: lo ha spiegato ad askanews l’Ambasciatore della Repubblica federale tedesca, Hans-Dieter Lucas, che nell”89 era funzionario a Mosca e successivamente è stato anche segretario particolare dell’ex storico ministro e vice-cancelliere Hans-Dietrich Genscher.


“Negli ultimi trent’anni – ha sottolineato il diplomatico – c’è stato un massiccio cambiamento nella ex Germania dell’Est, l’intero sistema politico ed economico è cambiato in maniera totale, con molte sfide per la gente. E poi negli ultimi anni anche noi abbiamo avuto i nostri cambiamenti e le nostre crisi in Germania: la crisi dei migranti nel 2015, ad esempio, ora abbiamo la transizione energetica, la rivoluzione digitale e la guerra russa in Ucraina, oltre ad aumentate difficoltà economiche”. Secondo l’Ambasciatore, “tutto questo ha contribuito al fatto che le persone cercassero risposte troppo semplici, augurandosi un ritorno a un passato immaginario”. “Non è un trend solo in Germania, lo vediamo semplicemente in molti altri paesi europei”, ha concluso Lucas.

UniCredit, i 5 criteri che la Bce valuta per l’ok su Commerzbank

UniCredit, i 5 criteri che la Bce valuta per l’ok su CommerzbankRoma, 23 set. (askanews) – La nuova mossa a sorpresa lanciata da Unicredit fa scattare una procedura di valutazione da parte della vigilanza bancaria europea operata dalla Bce, stavolta in merito all’aumento di quella che viene catalogata una “partecipazione qualificata”, dato che supera il 10% del capitale. L’istituzione di Francoforte ha 60 giorni lavorativi per autorizzare o rifiutare la richiesta del gruppo guidato da Andrea Orcel.


Oggi UniCredit ha annunciato di aver presentato istanza per l’acquisizione di una partecipazione superiore al 10% e fino al 29,9% in Commerzbank. E che nel frattempo ha sottoscritto “strumenti finanziari aventi ad oggetto una partecipazione pari a circa l’11,5% del capitale di Commerzbank”, con cui la sua posizione complessiva ha raggiunto circa il 21% nella banca tedesca. Secondo le normative europee in vigore, Unicredit ha presentato i suoi nuovi propositi all’autorità di vigilanza nazionale competente su Commerzbank, quindi quella della Germania: il compito viene svolto in maniera congiunta dalla Bundesbank, la banca centrale tedesca, e dalla Bafin, l’autorità di vigilanza sulla Borsa. Queste ultime ora devono svolgere una valutazione iniziale e predisporre un progetto di proposta per la Bce. Successivamente, in raccordo con l’autorità nazionale, la Bce conduce una propria valutazione e notifica l’esito al candidato acquirente e alle autorità nazionali.


I criteri chiave in base ai quali vengono valutate queste richieste sono cinque e sono stati armonizzati a livello europeo nella quarta direttiva sui requisiti patrimoniali (Capital Requirements Directive IV). Il primo aspetto riguarda la “reputazione” del candidato a rilevare la quota: deve posserede “l’integrità e l’affidabilità necessarie”, ad esempio non deve avere precedenti penali né essere coinvolto in procedimenti giudiziari. Un altro aspetto riguarda la “professionalità” del candidato, ossia deve avere esperienze amministrative o dirigenziali e/o di investimento nel settore. Il secondo parametro riguarda reputazione ed esperienza dei soggetti che l’aspirante acquirente si propone di designare per cariche di amministrazione e direzione della banca di cui intende rilevare la quota. In particolare, ove intenda – cosa quasi inevitabile se poi la manovra portasse a una fusione – apportare modifiche al management, va fatta una valutazione dei requisiti di professionalità e onorabilità dei nuovi esponenti aziendali.


Terzo parametro, la solidità finanziaria dell’acquirente. In questo caso, la Bce valuterà se UniCredit risulti in grado di finanziare il progetto di acquisizione e mantenere una solida struttura finanziaria nel prossimo futuro. E valuterà anche i soggetti che verranno indicati come coloro che dovranno contribuire alle eventuali maggiorazioni di capitale per la banca oggetto dell’operazione. Un altro criterio di valutazione, molto simile al terzo, è incentrato sull’impatto sulla banca e in particolare se dopo gli esborsi per aggiudicarsi la quota i requisiti patrimoniali dovessero finire compromessi. La banca non si dovrebbe trovare in condizioni di stress perché l’acquisizione è stata in parte finanziata mediante indebitamento. Inoltre, la struttura dell’acquirente non dovrebbe risultare così complessa da impedire all’autorità competente di esercitare un’efficace azione di vigilanza sulla banca.


L’ultimo criterio su cui si deciderà se autorizzare o meno l’acquisto è relativo ai rischi di collegamenti con attività di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. In pratica si verifica che i fondi utilizzati non provengano da attività illecite. E si valuta anche se l’acquisizione possa potenzialmente accrescere il rischio di riciclaggio o finanziamento del terrorismo. Insomma una serie di parametri in cui un occhio profano difficilmente riesce a trovare elementi in base ai quali potrebbero crearsi ostacoli concreti per UniCredit. Ma resta il fatto che a imbastire il dossier saranno le autorità della Germania. Dove la prima mossa di UniCredit ha innescato allarmismi e pressioni interne, da sindacati e opposizioni, portando ad un chiaro irrigidimento del governo, che ha perfino cercato di sostenere di non sapere nulla del piano. Il governo federale ha poi deciso di sospendere le procedure per le cessioni di ulteriori quote pubbliche di Commerzbank, di cui detiene ancora un 12%. A intervenire in questa procedura, tuttavia, non è il governo federale, ma la Bundesbank, notoriamente indipendente dall’esecutivo, e la Bafin che ha sua volta è una autorità autonoma. E la decisione finale spetta alla Bce, posto che a capo del ramo di Vigilanza ci sta una esponente tedesca, Claudia Buch. Nell’ipotesi in cui il progetto di acquisizione venga bocciato, o se la sua decisione venisse ritenuta comunque sfavorevole dal candidato acquirente, è possibile rivolgersi alla Commissione amministrativa del riesame della stessa Bce. E se la procedura non ha esito soddisfacente, è possibile fare ricorso alla Corte di giustizia dell’Unione europea. (fonte immagine: ECB 2024).

Amb. Lucas: Presidenti a Marzabotto per proseguire la Cultura Memoria

Amb. Lucas: Presidenti a Marzabotto per proseguire la Cultura MemoriaRoma, 23 set. (askanews) – “Questa visita a Marzabotto è una buona occasione per ricordare che bisogna portare ancora avanti la nostra Cultura della memoria”: lo ha affermato ad askanews l’Ambasciatore della Repubblica federale tedesca in Italia, Hans-Dieter Lucas, in merito alla visita congiunta il 29 settembre dei presidenti di Italia e Germania, Sergio Mattarella e Frank-Walter Steinmeier, a Marzabotto a 80 anni dall’eccidio nazista.


“Dieci anni fa – ricorda Lucas – gli allora ministri degli Esteri Federica Mogherini e Frank-Walter Steinmeier andarono a Civitella, teatro di un’altra strage nazista. L’allora presidente tedesco, Joachim Gauck, andó a Sant’Anna di Stazzema. Ció dimostra che questa Cultura della Memoria (“Erinnerungskultur”, in tedesco) è molto significativa per le relazioni italo-tedesche. E questa visita dei capi di Stato a Marzabotto è molto importante”. Secondo Lucas, “la storia della riconciliazione tra Italia e Germania non è ancora abbastanza conosciuta, nè in Italia, nè in Germania. Si è parlato molto della riconciliazione tra Francia e Germania, ma c’è stata anche un’incredibile storia di riconciliazione tra Italia e Germania nei decenni dopo la Seconda Guerra Mondiale, tuttavia non abbastanza conosciuta”.

Assosuini a Governo: ecco cosa fare per salvare suinicoltura

Assosuini a Governo: ecco cosa fare per salvare suinicolturaRoma, 23 set. (askanews) – Per combattere efficacemente la PSA “ci si aspetta che il governo italiano potenzi le misure di biosicurezza, con il controllo degli accessi negli allevamenti, la disinfezione dei mezzi di trasporto e il monitoraggio rigoroso del movimento degli animali”. Prioritario resta anche ridurre la popolazione di cinghiali, intensificando piani di abbattimento controllati. A proposito serve personale specializzato dedicato, come i cacciatori, con regole sulla caccia chiare e condivise. Bisognerebbe superare inoltre il concetto di “zone rosse” legate alla PSA, preservando le aziende “pulite”, cioè non infette. E’ quanto chiede Assosuini, che in una nota riassume la situazione italiana e l’emergenza Psa, ed enumera e “azioni risolutive” attese dal governo “per evitare che la suinicoltura italiana finisca nel baratro”.


Ad oggi il virus è arrivato nelle zone a più alta vocazione suinicola, come Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e soprattutto Lombardia, trasportato dai cinghiali selvatici. Assosuini sottolinea la necessità di “rafforzare la tracciabilità e i sistemi di sorveglianza veterinaria per rilevare tempestivamente nuovi focolai e delimitare le restrizioni solo alle aziende effettivamente a rischio o infette, senza estenderle a intere regioni”. In questo modo, invece di bloccare intere aree, le aziende ritenute “pulite” potrebbero continuare a operare, così da ridurre il danno economico.


L’utilizzo di test diagnostici rapidi per la PSA “potrebbe facilitare un controllo più efficiente, permettendo alle autorità di individuare e isolare tempestivamente solo gli allevamenti infetti”. Ancora, “attraverso opportune campagne informative e di sensibilizzazione, il governo dovrebbe educare allevatori, cacciatori e tutta la cittadinanza sull’importanza della prevenzione e del controllo della malattia, e spingere gli amministratori comunali a prendere misure attive contro la PSA, favorendo l’eliminazione dei cinghiali”.


Infine, “essendo una malattia che non conosce confini, è fondamentale che l’Italia collabori con altri Paesi europei e con organizzazioni internazionali per condividere dati e strategie”. Le perdite economiche per gli allevatori sono enormi, “ecco perché il governo dovrebbe sostenerli economicamente, attraverso compensazioni finanziarie e incentivi, cercando risorse per salvare le aziende coinvolte e individuare soci per la raccolta di fondi di solidarietà per le aziende”.

A Ortigia Fedagripesca celebra la giornata Ue del biologico

A Ortigia Fedagripesca celebra la giornata Ue del biologicoRoma, 23 set. (askanews) – Per celebrare la Giornata Europa del Biologico, Fedagripesca ha scelto di portare le eccellenze cooperative agroalimentari a Divinazione Expo24, in corso di svolgimento a Siracusa, nel corso di un’iniziativa che si è svolta questo pomeriggio presso l’Istituto Nazionale del Dramma Antico alla presenza del sottosegretario di Stato Masaf Lugi D’Eramo e del presidente di Fedagripesca Carlo Piccinini.


E proprio oggi la Cooperativa Agricola Girolomoni stata insignita dalla Commissione Europea del Premio come “Migliore PMI nella trasformazione di alimenti biologici”. I premi europei per la produzione biologica (UE Organic Awards) sono stati istituiti dalla della nel 2021 per celebrare la Giornata europea dell’agricoltura europea che si celebra oggi 23 settembre, ed hanno l’obiettivo di valorizzare gli attori più innovativi del settore e che abbiano sviluppato un progetto di eccellenza, innovativo e sostenibile. Il ottosegretario Luigi D’Eramo ha consegnato una targa celebrativa a Torriani, consigliere di amministrazione della cooperativa e presidente del settore biologico di Fedagripesca. “Siamo orgogliosi del fatto – ha dichiarato D’Eramo – che ancora una volta sia una eccellenza italiana a distinguersi in un contesto europeo attraverso la virtuosità dei suoi metodi di produzione rispettosi dell’ambiente e del territorio, costituendo un modello che funge da stimolo per centinaia di altre imprese che operano nel settore biologico”.

Il cardinale Zuppi esorta l’Ue: resti fedele alla sua vocazione di pace e dialogo

Il cardinale Zuppi esorta l’Ue: resti fedele alla sua vocazione di pace e dialogoRoma, 23 set. (askanews) – Un appello ai cittadini e alle istituzioni europee perché non smarriscano mai le proprie radici fondanti, che trovano linfa nei principi di dialogo e pace. A rivolgerlo è stato il presidente della Conferenza episcopale italiana, il card. Matteo Zuppi aprendo i lavori del Consiglio permanente della Cei, da oggi riunito a Roma. Il porporato ha ricordato che proprio “in questi giorni si è parlato d’innovazione e d’investimenti per una economia europea moderna e sostenibile, con riferimenti anche al lavoro e alla demografia, lasciando intravvedere un nuovo ‘piano Marshall’, – ha detto – più ambizioso di quello del secondo Dopoguerra, rappresentando l’UE come destinata altrimenti a una lenta agonia”. Questo mentre nel frattempo, “si sono definiti squadra e programma della nuova Commissione europea che, fra l’altro, prevede alcune nuove deleghe alla difesa, al Mediterraneo e alla questione abitativa”. “L’auspicio – ha aggiunto Zuppi parlando al Parlamentino della Cei – è che l’Europa resti fedele alla sua vocazione al dialogo e alla pace”, aggiungendo che “la politica fa e deve fare, i suoi percorsi, ma nella nostra prospettiva di credenti, i cittadini europei hanno bisogno oggi più che mai di riappropriarsi di quella storia e di quella cultura che ha fatto grandi le terre europee”.


Una cultura che trae linfa vitale “dall’eredità della Bibbia e alla conseguente centralità della persona, al patrimonio religioso ebraico, all’umanesimo laico, ai tanti aspetti della cultura europea impregnati di senso religioso, che costituiscono l’anima delle nostre società”. Tra le questioni aperte e che interrogano il nostro continente, il presidente della Cei ha poi citato “l’invecchiamento della popolazione, le povertà, il fenomeno migratorio, il secolarismo e l’individualismo. Mentre si affrontano i problemi contingenti, mi piacerebbe che si aprisse una discussione più ampia: una ‘Camaldoli per l’Europa per parlare di democrazia ed Europa. – ha poi aggiunto – Potrebbe essere anche l’occasione per riflettere sul contributo che oggi può provenire dai cattolici in primis, come anche dai cristiani di tutte le Confessioni, dai credenti delle diverse Comunità religiose oggi presenti in Europa, dagli umanisti che hanno a cuore la cultura del nostro Continente, per uno sviluppo di una coscienza comune, che allarghi i confini dei cuori e delle menti e non ceda al nichilismo della persona e a sovranismi egoistici. Un’Europa nel segno – ha concluso Zuppi – della ‘Fratelli tutti’, coesa e solidale al suo interno e aperta al mondo”.