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Polizia e gendarmi francesi in visita comando Carabinieri Forestali

Polizia e gendarmi francesi in visita comando Carabinieri ForestaliMilano, 28 mar. (askanews) – I frequentatori dell’Istituto di Alti Studi del Ministero dell’Interno Francese hanno fatto visita al Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri (CUFAA). Il gruppo, formato da 47 membri tra dirigenti e funzionari di alto livello appartenenti a diverse amministrazioni e forze dell’ordine francesi (tra cui Polizia Nazionale e Gendarmeria) è giunto in Italia per uno scambio formativo con la Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia del Ministero dell’Interno Italiano (prima scuola interforze in Europa) con cui l’istituto francese è gemellato. La delegazione dei frequentatori è stata accolta al CUFAA con il saluto del Comandante, Gen. C.A. Fabrizio Parrulli.


Successivamente, gli ospiti hanno preso parte presso la sala “Parlamentino delle Foreste” ad un briefing in lingua francese a cura del Cap. Mattia Perugini, Comandante del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Belluno, che ha illustrato la struttura del Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri e le attività operative di specialità ad esso annesse, con particolare riferimento alla prevenzione, oltre che alla repressione e al controllo in ambito di tutela dell’ambiente e salvaguardia della biodiversità, e alla tutela del comparto agroalimentare italiano. La delegazione francese ha poi proseguito la visita presso alcune delle specialità del Comando, quali il Nucleo Informativo Antincendio Boschivo – NIAB (che si occupa di prevenzione e repressione degli incendi), il Raggruppamento CITES (specializzato nella protezione delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione) e la Tutela Agroalimentare (dedita alla vigilanza su truffe, sofisticazioni, adulterazioni, falsificazioni e ogni altra azione a danno dei consumatori del settore).


In tal modo i frequentatori dell’Istituto Alti Studi del Ministero dell’Interno Francese hanno potuto toccare con mano la variegata attività del CUFAA che oggi rappresenta un fiore all’occhiello, spesso definita come “polizia ambientale”, unica nel suo genere in Europa.

Tra 5 eccellenze agroalimentari, 27% italiani cita prodotto Parma Food Valley

Tra 5 eccellenze agroalimentari, 27% italiani cita prodotto Parma Food ValleyRoma, 28 mar. (askanews) – Tra i 5 prodotti gastronomici che meglio rappresentano il nostro Paese nel mondo, il 27% degli italiani cita spontaneamente una filiera della Parma Food Valley, all’interno di un territorio conosciuto dal 43% degli intervistati. E in generale, più del 50% riconosce il valore di eccellenza dei prodotti della Parma Food Valley. Sono alcuni degli spunti emersi da una ricerca Ipsos su Parma Food Valley, il territorio rappresentato da Fondazione Parma Creative City of Gastronomy UNESCO che racchiude 6 tra le più importanti filiere dell’agroalimentare italiano: Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, pasta (Barilla), pomodoro (Mutti e Rodolfi), latte (Parmalat) e le alici (Delicius, Rizzoli e Zarotti). La Fondazione è stata costituita nel 2017, a seguito della nomina di Parma a Città Creativa UNESCO per la Gastronomia, avvenuta nel dicembre 2015. E oltre alle filiere, è affiancata dai partner istituzionali come il Comune di Parma, la Camera di Commercio dell’Emilia, l’Unione Parmense degli Industriali, l’Università di Parma e Fiere di Parma, con il coordinamento di Parma Alimentare.


L’ente di ricerca ha condotto uno studio sulla conoscenza e l’apprezzamento del marchio Parma Food Valley in Italia. Sono state 1.246 le interviste realizzate su una popolazione dai 18 ai 74 anni ben suddivisa per occupazione (il 58% lavora) e stato di famiglia (il 55% si dichiara convivente, il restante 45% o vive da solo o con famigliari/amici), mentre per quanto riguarda il tasso di istruzione il 22% ha raggiunto la laurea. In chiusura, il 48% degli intervistati è stato intercettato nel Nord, il 18 al Centro e il restante 34% tra Sud e isole. I dati economici delle 6 filiere della Parma Food Valley.


La ricerca è stata effettuata su un’area di grande rilievo dal punto di vista economico. Nel 2023 (ultimo dato complessivo disponibile) le 6 filiere hanno sommato un fatturato al consumo di oltre 11 miliardi di euro. Le due Dop – 3,05 miliardi per il Parmigiano Reggiano; 1,7 per il Prosciutto di Parma – e Barilla (4,9) rappresentano la fetta maggiore, seguiti dal pomodoro (quasi 800 milioni di euro), latte (720) e le alici (135 milioni) in un settore di cui Parma è leader e che attraverso le tre aziende rappresenta più del 70% delle acciughe consumate in Italia. Un territorio, quello della Parma Food Valley, che fa dell’export un fiore all’occhiello: sul fatturato complessivo, circa 5 miliardi (il 44%) derivano dalle esportazioni. Secondo i dati pubblicati da UPI (Unione Parmense degli Industriali), basati sui report Istat dei valori alla produzione, quello ducale rappresenta il 5% dell’intero export alimentare italiano, cifra che sale al 32% se riparametrata sull’Emilia-Romagna. E in una situazione geopolitica minacciata dai dazi, è possibile analizzare anche i Paesi più importanti. Se Francia e Germania sono ai primi due posti, nell’ultimo anno sono stati proprio gli Stati Uniti a registrare la maggior crescita sull’export con un +21,7% rispetto al 2023, seguiti dal Canada (+21,1%), Spagna (+19,1%) e Regno Unito (+15%). Più in generale, dal 2015 l’export della Parma Food Valley è sempre cresciuto, arrivando in 10 anni a sfiorare il +100%. Mentre per quanto riguarda le importazioni, gli USA non compaiono nei primi 20 posti di una classifica guidata dalla Spagna. Infine dal punto di vista occupazionale l’agroalimentare parmense può vantare 1.052 aziende sfiorando i 15.000 addetti. Gli spunti della ricerca Ipsos e le interviste agli chef.


All’interno dello studio, Ipsos ha intervistato anche gli chef di 13 ristoranti stellati (suddivisi tra Nord, Centro e Sud) come punto di riferimento del ‘fine dining’ per la parte qualitativa della ricerca. Giuseppe Causarano, una stella con il ‘Votavota’ di Ragusa, e Davide Oldani (2 Stelle al D’O di Cornaredo) hanno enfatizzato: “Solo in Italia ci poteva essere una Food Valley di questo tipo, dal prodotto fresco alla produzione industriale di grande qualità. Siamo un grande popolo che lavora per la valorizzazione della qualità dei nostri prodotti in Italia e nel mondo”. Una conferma arrivata anche dagli oltre 1.200 intervistati: negli aspetti più rilevanti a guidare gli acquisti, il 63% mette al primo posto la qualità e il 52% il gusto. Ma nella ricerca emergono anche punti di miglioramento. E tra questi c’è il focus principale di Fondazione Parma Creative City of Gastronomy UNESCO, ovvero promuovere la conoscenza di Parma Food Valley. Pur avendo prodotti unici in tutto il mondo, più della metà degli intervistati non conosceva il brand. Un potenziale inespresso ribadito anche dallo chef Luca Marchini (1 Stella con l’Erba del Re a Modena): “Parma Food Valley ha posto le basi per una riconoscibilità della zona, ma spesso in Italia la conoscenza è superficiale”.

Il Cdm: ok a decreto per il Cpr dei migranti in Albania. Cambiano anche le regole sulla cittadinanza

Il Cdm: ok a decreto per il Cpr dei migranti in Albania. Cambiano anche le regole sulla cittadinanzaRoma, 28 mar. (askanews) – E’ terminata dopo quasi due ore a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei ministri, all’ordine del giorno, tra le altre cose, un decreto che modifica le norme per la cittadinanza per discendenza, un decreto per la riconversione dei centri hotspot per migranti in Albania e uno per l’attuazione del Pnrr e l’avvio dell’anno scolastico 2025-2026.


In particolare, il Cdm ha approvato un “dl molto semplice che interviene sulla legge di ratifica del protocollo Albania, non sul contenuto del protocollo, rendendo possibile utilizzare la struttura già esistente anche per persone trasferite dall’Italia e non solo per quelle trasferite all’esito di procedure di soccorso in mare. Ciò ci permette l’immediata riattivazione di quel centro che non perde le sue funzioni già previste e non viene snaturato”, ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, illustrando in conferenza stampa a Palazzo Chigi le principali misure previste dal decreto approvato dal Cdm. Il governo punta a rendere “operativo a breve” il nuovo Cpr per migranti in Albania “aprendo alla possibilità di trasferimento dall’Italia di persone già destinatari di provvedimento di espulsione e trattenuti nei Cdm” ha detto Piantedosi. “Il titolo e la disciplina di trattenimento non cambiano – ha spiegato il ministro -. Il centro è già stato realizzato e non ci saranno risorse aggiuntive per la realizzazione della struttura. Il centro in Albania si aggiungerà alla rete nazionale dei Cpr”. Cambiano anche le regole sulla cittadinanza. La riforma della cittadinanza ius sanguinis “è una riforma di grande importanza, perché punta a rinforzare il legame tra chi vuole essere cittadino italiano e l’Italia”, ha detto il ministro degli Esteri e vice presidente del Consiglio, Antonio Tajani, durante il punto stampa al termine del Consiglio dei Ministri.


“Essere cittadino italiano è una cosa seria, la concessione della cittadinanza è una cosa seria…purtroppo ci sono stati nel corso degli anni abusi e richieste di cittadinanza che andavano un po’ al di là del vero interesse nei confronti del nostro Paese”, ha detto il capo della diplomazia italiana, “La riforma che noi abbiamo approvato, punta soprattutto a tutelare coloro che vogliono essere cittadini italiani, a tutelare i cittadini italiani all’estero – i veri cittadini italiano all’estero – e a tutelare inoltre i tantissimi comuni italiani che sono oberati di lavoro per la ricostruzione della cittadinanza, comuni che sono poi costretti a bloccare tutto il resto dell’attività amministrativa”. “Così come sono bloccati”, ha chiarito, “i nostri consolati per fare queste pratiche e non per fare le pratiche che interessano i cittadini italiani che vogliono essere parte del nostro Paese”.

Michela Moioli è campionessa del Mondo di snowboard cross

Michela Moioli è campionessa del Mondo di snowboard crossRoma, 28 mar. (askanews) – Una commovente Michela Moioli (Foto Coni) conduce per la prima volta l’Italia sul gradino più alto del podio nella prova femminile di snowboard cross dei Mondiali.


La ventinovenne nata ad Alzano Lombardo, infatti, si è fregiata della medaglia d’oro sulle nevi svizzere dell’Engadina completando il cerchio di una carriera da urlo in cui ha conquistato anche il titolo olimpico nell’edizione coreana di Pyeongchang 2018 e ben tre Coppe del Mondo generali (2015/2016, 2017/2018 e 2019/2020). Dopo aver dato ottimi segnali già nella sessione di qualificazione (chiusa al secondo posto con il tempo di 1:07.26), la fuoriclasse bergamasca ha messo in mostra la sua versione migliore anche nella fase ad eliminazione diretta. Qui si è piazzata al primo posto sia nell’ultima batteria di quarti di finale sia nella seconda semifinale. Nella big final, poi, ha prevalso con le unghie e con i denti al termine di un furibondo testa a testa intrapreso fino alla linea di arrivo con la britannica Charlotte Bankes (argento al fotofinish) mentre il gradino più basso è stato appannaggio della francese Julia Pereira de Sousa (bronzo). Quarta, infine, ha concluso la canadese Meryeta Odine.


Per Moioli si tratta della settima medaglia iridata in carriera. Prima del capolavoro odierno l’azzurra era già salita sul podio in altre sei circostanze: quattro volte a titolo individuale (tre bronzi nel 2015, 2017 e 2019 ed un argento nel 2021) e le due restanti nella prova a squadre miste (argento nel 2019 e 2021). Per il nostro Paese, inoltre, si tratta del secondo titolo mondiale della storia in questa specialità dopo quello del 2015 (dieci anni fa) firmato al maschile da Luca Matteotti. “Non ho parole. Era una cosa che mancava, sembrava un tabù. Sono stati dei mesi difficili in questo inverno ma l’oro di oggi cambia tutto: dà una svolta alla stagione e al mio sorriso. Ci voleva tanto perchè per me e per tutto il team è stata una stagione impegnativa e abbiamo voluto puntare tutto su questa prova. Ho cercato di dare il meglio di me e sono contentissima. Non realizzo ancora di essere la campionessa del mondo, è un qualcosa che mi mancava e sono molto felice”, le dichiarazioni del fenomeno italiano dopo l’atto conclusivo.

Banche, insediata la nuova Commissione regionale Abi Emilia-Romagna

Banche, insediata la nuova Commissione regionale Abi Emilia-RomagnaRoma, 28 mar. (askanews) – A fine 2024 è stato rilevato che il Pil dell’Emilia-Romagna si è attestato intorno allo 0,6% pur in un quadro di flessione delle esportazioni e della produzione industriale nel suo complesso. La struttura produttiva sul territorio con 390.000 imprese attive fa dell’Emilia Romagna una delle colonne industriali d’Italia alle prese con investimenti strategici legati alla transizione, all’innovazione, alla sostenibilità e alla ricerca. Bisogna rilanciare la produttività, soprattutto nel comparto manifatturiero, e affrontare il tema dell’altissimo costo dell’energia.


Secondo quanto riporta un comunicato, è quanto emerso nel corso della riunione di insediamento, a Bologna, della Commissione regionale Abi Emilia-Romagna. Nello specifico, Cristian Berselli (Responsabile Direzione regionale Emilia Ovest BPER Banca) con delibera del Comitato esecutivo dell’Abi è stato confermato alla presidenza di Abi Emilia-Romagna per il prossimo biennio. In linea con le tendenze nazionali seguite dal calo della domanda di credito, e sulla base dei più recenti aggiornamenti congiunturali della Banca d’Italia, a fine 2024 i prestiti bancari all’economia locale hanno superato i 134 miliardi di euro. In particolare, le imprese sono state finanziate con oltre 70 miliardi e le famiglie con oltre 50 miliardi.


Per quanto riguarda la rischiosità, si legge, le sofferenze lorde si sono attestate a 2.2 miliardi di euro (pari all’1,6% del totale dei finanziamenti). Superiori a 161 miliardi i depositi da parte della clientela, segno di una costante fiducia dei risparmiatori. “Le imprese del territorio – ha dichiarato Berselli – sono concentrate sulla continua ricerca di nuovi mercati e su processi di transizione produttiva. Le banche procedono al loro fianco e su questo aspetto specifico è peraltro necessario superare la rigidità di regole europee che appesantiscono l’operatività di sostegno all’economia, soprattutto in una fase di più debole domanda di credito o più difficoltosa sostenibilità del debito. È il caso del settore agricolo, in particolare – ha aggiunto Berselli – che deve puntare ad un rafforzamento dimensionale e patrimoniale delle proprie imprese, mentre per il settore bancario è certamente una delle principali sfide rafforzare ulteriormente l’attività di supporto di un’agricoltura moderna e più sostenibile, sia dal punto di vista sociale che ambientale, grazie a strumenti dedicati, più evoluti ed efficienti”.


Oltre al Presidente Cristian Berselli, compongono la Commissione regionale Valentino Cattani (Vicepresidente Abi Emilia Romagna e Direttore generale Federazione BCC Emilia Romagna); Vittorio Belloi (Sanfelice 1893 Banca Popolare); Marco Biffi (Solution Bank); Andrea Burchi (UniCredit); Stefania Camminati (Credito Emiliano); Vincenzo Cristofolini (Intesa Sanpaolo); Adelmo Lelli (Banco BPM); Roberto Massa (Banca Mediolanum); Andrea Mazzaferri (Banca Monte dei Paschi di Siena); Luca Natali (Credit Agricole Italia); Paolo Quartana (BNL BNP Paribas); Davide Sartori (Banca di Piacenza); Giovanni Tamburini (Banca di Imola); Alessandra Zanella (Banca Sella).

Giulia Mei esce con “Io della musica non ci ho capito niente”

Giulia Mei esce con “Io della musica non ci ho capito niente”Milano, 28 mar. (askanews) – Giulia Mei, la cantautrice palermitana diventata virale in tutta Italia con il singolo “Bandiera”, (oltre 3 Mln di stream in pochi mesi), presenta il nuovo album “Io della musica non ci ho capito niente”, fuori il 28 marzo per Sound To Be.


Il disco è il secondo lavoro in studio di Giulia ed è stato prodotto insieme a Ramiro Levy e Alessandro Di Sciullo e ospita interventi di Rodrigo D’Erasmo, Anna Castiglia e Mille. Giulia Mei racconta: «Volevo solo fare un disco pieno di vita ordinaria, il diario di una bambina che parla di tutto senza preoccuparsi della forma, senza sovrastrutture, volevo colorare fuori dai bordi, giocare. Questo disco per me è una dichiarazione d’amore al disordine che non mi sono mai concessa per paura, a quella curiosità infantile che non mi ha mai abbandonata, a quel divergere che mi ha fatto sbagliare strada tutte le volte che ho avuto bisogno di liberarmi dalle pressioni esterne della “musica che funziona”. Ma questo disco è dedicato a chi non sa funzionare, se non coi propri unici ingranaggi, e a chi ascolta tutto come se non avesse mai ascoltato niente.»

Vino, Uiv: bene il pacchetto Ue per tempismo e semplificazione

Vino, Uiv: bene il pacchetto Ue per tempismo e semplificazioneMilano, 28 mar. (askanews) – “La proposta di ‘Pacchetto Vino’ presentata oggi dalla Commissione Europea risponde alla necessità di sviluppare interventi normativi specifici e mirati per il nostro settore in un momento così delicato su tutti i fronti, da quello geopolitico a quello economico-commerciale, ma anche ambientale e sociale”. Così il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti, ha commentato il documento illustrato oggi a Bruxelles dal Commissario europeo per l’Agricoltura e l’Alimentazione, Christophe Hansen.


“Apprezziamo non solo la rapidità dell’intervento ma anche lo sforzo a includere buona parte delle raccomandazioni del Gruppo di Alto Livello per il futuro del vino nell’Ue” ha proseguito Castelletti, aggiungendo che “con la consapevolezza degli effetti drammatici che l’eventuale l’entrata in vigore di eventuali dazi da parte degli Usa avrebbe sull’intero settore europeo, riteniamo che questa proposta rappresenti oggi un buon punto di partenza. Siamo a disposizione del ministero dell’Agricoltura e del Parlamento Europeo – ha concluso – per dare il contributo della filiera al perfezionamento del testo in vista della discussione e approvazione del regolamento”. Tra gli elementi positivi ravvisati, il rinvio agli aiuti nazionali per finanziare eventuali misure di contenimento produttivo, scongiurando il ricorso ai fondi Ocm per interventi di distruzione del prodotto come la distillazione e gli espianti. Il testo della Commissione pone inoltre l’accento sulla possibilità di ridurre le rese e apre alla possibilità di allungare i tempi delle autorizzazioni al reimpianto, uno strumento più flessibile e a costo zero. Si accoglie poi con grande favore la semplificazione sia sul fronte dei dealcolati, con proposte che intervengono a regolarne produzione e nomi delle tipologie, ma anche per la digitalizzazione delle informazioni al consumatore. infine, le indicazioni della Commissione recepiscono le richieste di Unione italiana vini per una semplificazione della misura promozione volta a consentire azioni di consolidamento e rafforzamento dei mercati.

Programma di P&G per facilitare accesso giovani disabili a sport

Programma di P&G per facilitare accesso giovani disabili a sport

Milano, 28 mar. (askanews) – Procter & Gamble (P&G), partner globale del Comitato Olimpico e Paralimpico Internazionale, in collaborazione con la Fondazione Milano Cortina 2026 ed il programma Adaptive Winter Sports, ha presentato oggi a Milano “Campioni Ogni Giorno”, una serie di iniziative concrete, per promuovere e facilitare l’accesso allo sport dei giovani con disabilità in Italia, realizzato con l’obiettivo di incoraggiare uno stile di vita sano e favorire l’inclusione e la socializzazione, contribuendo allo sviluppo del movimento Paralimpico nel nostro Paese.


“Sappiamo bene come lo sport sia un agente di inclusione e di crescita potentissimo per bambine e bambini ma per chi ha disabilità è molto di più: è un ‘ponte’ verso la vita, che aiuta a socializzare, conoscere il proprio corpo e a spingersi più in là, superando i propri limiti. Ancora oggi però molti bambini con disabilità affrontano ostacoli nella partecipazione alle attività motorie ed è per questo che iniziative come quelle intraprese con il programma ‘Campioni Ogni Giorno’, possono offrire un aiuto. Così come nel mondo dello sport, e in quello Paralimpico in particolare, la collaborazione e l’aiuto reciproco sono ingredienti imprescindibili per il successo degli atleti, così diventa cruciale costruire ‘sistemi virtuosi’ in cui si collabora insieme per un obiettivo comune” ha dichiarato Paolo Grue, Presidente e Amministratore Delegato di P&G in Italia. Tra le iniziative, una ricerca per verificare l’effettiva accessibilità allo sport in Italia, un’applicazione per localizzare associazioni e centri sportivi accessibili nella propria zona di interesse, il lavoro in collaborazione con la Fondazione Milano Cortina 2026 per consentire l’adozione anche in Italia del toolkit educativo globale “I’mPOSSIBLE” sviluppato dal Comitato Paralimpico Internazionale. E ancora: progetti per rendere accessibili agli sciatori con disabilità motorie la maggior parte delle baite nelle località sciistiche protagoniste di Milano Cortina 20206, donazioni di ausili per praticare sport Paralimpici e contributi per sostenere le attività delle Federazioni sportive.

Difesa, Crosetto: finito secolo grandi democrazie, ora grandi potenze

Difesa, Crosetto: finito secolo grandi democrazie, ora grandi potenzePratica di Mare, 28 mar. (askanews) – “E’ finito il secolo delle grandi democrazie. E forse nei prossimi anni cambierà l’ottica delle nazioni. Nei prossimi anni ci saranno grandi potenze, ed è una cosa profondamente diversa. Una grande potenza può essere una grande democrazia, ma può anche non esserla”. Lo ha osservato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante il suo intervento a Pratica di Mare alla cerimonia per i 102 anni della Fondazione dell’Aeronautica Militare.


“Nel futuro conteranno la ricchezza, la popolazione, il peso militare, il numero di materie prime di cui si dispone”, ha aggiunto Crosetto, sottolineando che “dopo le Grandi Guerre avevamo saputo conquistare via via sempre più spazi per il sociale, riconoscendo sempre più diritti. L’Europa è sempre stato un faro, perché sapeva offrire a un numero più ampio di cittadini un certo numero di diritti: salute, sanità, istruzioni. Non sono diritti banali”. Infine, l’appello. “Dobbiamo adeguarci a ciò che succede, a noi è dato portare avanti il nostro compito: costruire la difesa dell’Italia, costruire la difesa delle libere istituzioni, presidiare la democrazia”. “E lo dobbiamo fare anche quando la strada che abbiamo davanti non si vede, perché c’è nebbia”, ha concluso Crosetto.

Mostre, alla Nuvola di Roma l’arte racconta la forza delle donne

Mostre, alla Nuvola di Roma l’arte racconta la forza delle donneMilano, 28 mar. (askanews) – È stata presentata a Palazzo Wedekind di Roma la mostra fotografica che celebra il decennale di Women for Women against Violence – Camomilla Award, l’iniziativa nata per sostenere il contrasto alla violenza di genere e la prevenzione sul tumore al seno. L’esposizione, ideata, promossa e prodotta da Donatella Gimigliano, presidente dell’Associazione Consorzio Umanitas, in co-produzione con EUR S.p.A., si terrà al Roma Convention Center “La Nuvola” dal 3 al 10 aprile.


Presente in conferenza Eugenia Roccella, Ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, che ha dichiarato: “Le cicatrici, nel corpo e nell’anima, sono il segno di ciò che si è attraversato. La violenza della sopraffazione, la violenza della malattia. Per chi quelle cicatrici le porta addosso è anche il segno di quello che si è superato, che fa parte del proprio bagaglio di vita, ma non deve diventare un ostacolo insormontabile per un futuro di ripartenza, di rinascita. Come istituzioni siamo impegnati per questo, e fra i risultati di questa legislatura di cui credo si debba andare più fieri ci sono l’approvazione della legge sull’oblio oncologico e il grande lavoro fatto sulla violenza contro le donne. ‘Non sei sola’, è il messaggio che ogni giorno rivolgiamo alle donne che vivono o hanno vissuto questi drammi. E la potenza evocativa di una mostra è un importante veicolo di sensibilizzazione e di sorellanza”. Tra i relatori intervenuti anche Svetlana Celli, presidente dell’Assemblea Capitolina, che ha affermato: “Con Women for Women lanciamo un potente messaggio di solidarietà e speranza. La mostra fotografica, attraverso storie di rinascita e coraggio, è un forte richiamo all’unità e alla responsabilità collettiva. Ringrazio per l’impegno Donatella Gimigliano che, partendo dalla sua esperienza personale, è impegnata concretamente da anni su temi quali il contrasto alla violenza di genere e la prevenzione del tumore al seno. Roma e l’amministrazione capitolina sono in prima linea in questo percorso. Fondamentale è creare una rete solida di istituzioni, associazioni e cittadini, perché solo insieme possiamo costruire una società più giusta e inclusiva. E dobbiamo farlo stando al fianco di chi lotta ogni giorno per i propri diritti e la propria dignità, come stiamo facendo a Roma con una capillare rete di centri antiviolenza e casa accoglienza”.


Il decennale del progetto è un traguardo che Donatella Gimigliano sottolinea: “Dieci anni fa ero una paziente oncologica, con una storia familiare segnata dal tumore al seno. Sapevo cosa significava portare sulla pelle e nell’anima segni indelebili. Ma quelle cicatrici non appartengono solo alla malattia: le ho viste anche nelle donne sopravvissute alla violenza, ferite diverse ma ugualmente profonde. Da quel dolore è nato Women for Women against Violence, un progetto che racconta storie di resilienza e rinascita, perché ogni cicatrice può trasformarsi in un simbolo di forza. Questa mostra è il racconto di un cammino difficile, una montagna scalata a mani nude, tra fatica e determinazione. Ma è anche la celebrazione di ogni battaglia vinta, di ogni donna aiutata. Perché dietro ogni ferita c’è una storia che merita di essere raccontata. E soprattutto, di essere ascoltata.” La mostra, che gode del patrocinio di Senato della Repubblica, Regione Lazio, Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, INPS e LILT, è stata realizzata da Tiziana Luxardo, fotografa italiana di spicco ed erede di una rinomata dinastia di fotografi, la cui carriera è stata caratterizzata da un forte impegno sociale e da una costante ricerca artistica. Il suo approccio, che ha saputo distinguersi in un panorama fotografico maschile grazie alla capacità di coniugare tecnica e sensibilità, è stato negli anni molto apprezzato dalla critica soprattutto per l’eleganza e la profondità delle sue immagini, capaci di coniugare estetica e sociale in una maniera forte ed originale. “La mostra – racconta lei stessa – narra, attraverso gli abbracci dei protagonisti, la condivisione, la forza, la vicinanza, il prendersi cura dell’altro. Il filo conduttore, non a caso, è la foto delle sorelle Pitzalis, unite in un abbraccio da due drammi diversi, ma entrambe ferite sia nel corpo che nell’anima: un’immagine che ho voluto impreziosire con dell’oro, ispirandomi all’arte giapponese del Kintsugi, che ripara gli oggetti di valore, come la ceramica e la porcellana, incollandoli proprio con dell’oro per esaltarne l’imperfezione. Un’arte giapponese che è diventata una filosofia di vita e che ci insegna che tutti noi possiamo diventare Maestri Artigiani delle nostre vite e reinventare le cicatrici dell’anima e del corpo dandogli un valore aggiunto, diventando un punto di fora e non di debolezza. Sono andata a trovare la bellezza dove nessuno la va a cercare”.