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Consumi carne in calo dal 2010, italiani sempre più flexitariani

Consumi carne in calo dal 2010, italiani sempre più flexitarianiRoma, 27 mar. (askanews) – Meno carne, ma di qualità. È la tendenza che emerge dall’Osservatorio Agriumbria sul consumo delle carni che sarà presentato in occasione della prima delle tre giornate di Agriumbria, Mostra nazionale di Agricoltura, Zootecnia e Alimentazione, di scena presso l’Umbriafiere di Bastia Umbra da domani, 28 marzo. E se dal 2010 a oggi i consumi sono calati del 12%, pur se con varianti tra le diverse categorie di carne, entro il 2030 è prevista una ulteriore diminuizione del 10-15% del consumo di carni rosse.


Il dato nuovo è che oggi il 23% della popolazione italiana si definisce flexitariana, ovvero coloro che riducono il consumo di carne senza tuttavia eliminarla. Tra i motivi dell’essere flexitariani, le preoccupazioni per la salute (47%), l’impatto ambientale (33%) e i costi elevati (20%), con il prezzo della carne bovina aumentato del 18% in 2 anni. Nel 2024 gli italiani hanno consumato in media 79 kg di carne pro capite, in linea con il 2023 quando i consumi erano stati 78 chili, ma il calo progressivo, -12% rispetto al 2010, seppur con dinamiche contrastanti tra categorie di carne. I dati Eurispes rivelano la crescita delle carni bianche (pollame, tacchino), +4% dal 2022, con 34 kg/anno a persona, manzo e maiale 27 kg, in calo del 6% mentre sono stabili salumi e insaccati con 18 chili. Se si guarda il trend dei consumi tra il 2019 e il 2023, dal rapporto Ismea emerge come le carni suine siamo in calo -2% come la carne bovina, -8%, cresce invece il consumo di pollame, +5%.


Per quanto riguarda la geografia dei consumi emerge come il Nord-Ovest abbiamo consumi di carne, 85 kg/anno, superiori alla media mentre Sud e Isole arrivano a 68 chili con picchi per gli insaccati tradizionali. Sui consumi incide anche il luogo dove si abita, e nelle città metropolitane si ha un -15% rispetto alle aree rurali, dato trainato dai giovani under 35. A crescere, invece, è il mercato delle alternative vegetali, realtà che vale 490 milioni di euro e che ha registrato un +37% delle vendite nel periodo 2022-2023, incremento addirittura del 110% rispetto al 2020. Per quanto riguarda le prospettive future si prevede entro il 2030 un ulteriore calo del 10-15% dei consumi di carne rossa, con crescita parallela del mercato delle proteine alternative dove si registra un +200% degli investimenti nella ricerca nel periodo 2023-2024.

Milano, operatori bici in sharing potranno aumentare flotta

Milano, operatori bici in sharing potranno aumentare flottaMilano, 27 mar. (askanews) – I tre operatori attualmente in servizio di biciclette free floating in sharing a Milano (Dott, Lime e Ridemovie) potranno ampliare ciascuno la loro flotta fino a 5mila mezzi. Questa la decisione della Giunta comunale per aumentate l’offerta di bici a disposizione dei cittadini e delle cittadine milanesi.


Il bando approvato nel 2023 prevedeva una flotta massima in strada di 16mila mezzi suddivisi in 2mila per ciascun operatore. Erano stati autorizzati cinque operatori, ma successivamente due di questi avevano rinunciato. Attualmente a disposizione ci sono 7.200 biciclette, dato che i tre operatori in servizio hanno già aderito alla possibilità offerta dal bando di aumentare i mezzi in strada del 20%. Al fine di garantire una migliore e più efficiente offerta, prendendo anche atto della disponibilità degli attuali operatori, il Comune di Milano ha scelto di aggiornare l’originaria previsione che attribuiva a ciascuno di essi un numero totale di 2mila biciclette, consentendo loro di incrementare la flotta fino a un massino di 5mila, di cui almeno mille a pedalata assistita, almeno 150 con seggiolino e almeno 15 cargo bike.


“In questo caso gli obiettivi dell’Amministrazione di offrire un servizio, le richieste degli operatori e la necessità dei cittadini e delle cittadine di trovare più biciclette in strada da utilizzare in base alle loro esigenze coincidono perfettamente – spiega Arianna Censi, assessora alla Mobilità – e per questo abbiamo deciso di modificare i numeri inizialmente previsti. Da sempre considero il sistema dello sharing complementare al trasposto pubblico e un’ottima alternativa al mezzo privato, in grado di garantire le esigenze di mobilità ai milanesi. In questo caso un aumento delle biciclette a disposizione non fa che ampliare l’offerta per una mobilità urbana sostenibile e rappresenta un’alternativa ecologica per gli spostamenti”.

Bce, De Guindos: molto difficile dire cosa faremo sui tassi ad aprile

Bce, De Guindos: molto difficile dire cosa faremo sui tassi ad aprileRoma, 27 mar. (askanews) – “Penso che oggi sarebbe molto difficile dire cosa faremo al Consiglio direttivo di aprile” sui tassi di interesse. Lo ha affermato il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos intervenendo allo European Summit dell’Institute of International Finance, sottolineano l’elevata incertezza che permane su quello che sarà l’esito delle tensioni sui dazi commerciali.


“Il peggiore esito possibile è una guerra commerciale e un circolo vizioso di dazi e rappresaglie e ulteriori dazi. Penso che questo sia qualcosa che dobbiamo ricordare. Non sappiamo quale sarà l’esito finale. La situazione non è chiara quindi vedremo ad aprile, abbiamo il nostro Consiglio monetario. Vedremo i dati e come i vari elementi stiano evolvendo. Spero che avremo più chiarezza sugli esiti finali sui dazi e a quel punto decideremo conseguentemente – ha detto – ma penso che oggi sia molto difficile dire cosa faremo ad aprile”. (fonte immagine: IIF).

Alimentazione e buonumore, un legame riconosciuto da 9 italiani su 10

Alimentazione e buonumore, un legame riconosciuto da 9 italiani su 10Roma, 27 mar. (askanews) – Si parla sempre più spesso di ‘mindful eating’, l’alimentazione consapevole che sottende un legame tra cibo e benessere psicofisico e che incuriosisce sempre più gli italiani. Che la consapevolezza della correlazione tra stato emotivo e cibo sia in crescita è dimostrato anche dall’aumento dei volumi delle ricerche su Google, che registrano rispettivamente 36.000 e 2.630 ricerche medie mensili da gennaio 2021, relative a parole come ‘alimenti e serotonina’, ‘alimentazione antistress’, ‘cibi per il buonumore’, ‘cosa mangiare per essere felici’, ‘cibi per la mente’ (Fonte: HelloFresh). E La scienza lo conferma: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ‘lo stato di salute è uno stato di benessere fisico, mentale e sociale. Non si tratta solo di assenza di malattia o infermità’. La salute è connessa con quella mentale così come il buonumore passa anche da quello che mangiamo e come lo mangiamo. Non solo: nella frenesia della società odierna, riuscire a focalizzarsi sui propri sensi mentre si acquistano ingredienti, si cucinano e si gustano, ha infatti degli effetti positivi sull’umore e la convivialità è un ingrediente fondamentale del benessere a 360 gradi. E gli italiani lo sanno. È chiaro il ruolo dell’alimentazione per l’equilibrio psicofisico: circa 9 su 10 concordano sul fatto che contribuisce al nostro benessere, non solo fisico ma anche mentale, fa parte di uno stile di vita sano per il benessere del corpo, ha un ruolo importante per vivere più a lungo e prevenire le malattie degenerative.


È quanto emerge dall’indagine ‘Tonno in scatola e buonumore’ commissionata ad AstraRicerche da ANCIT (Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare) e realizzata a marzo 2025 su un campione di 1.025 italiani 18-65enni, per indagare quanto ne sanno gli italiani del rapporto tra alimentazione e benessere mentale e quali gli alimenti che favoriscono il buonumore con un focus particolare sul ruolo del tonno in scatola. I risultati fanno emergere una consapevolezza piuttosto elevata. Praticamente a pari merito, è riconosciuta l’importanza di fare attività fisica, movimento e sport (90,5%), di dormire almeno 8 ore (90,3%) e di avere un’alimentazione variegata (90%). Dieta variegata, meno cibi ipercalorici, mangiare in compagnia: le 3 regole d’oro.


E se, tra le abitudini e i comportamenti che fanno bene all’umore, gli italiani riconoscono la riduzione del consumo di cibi ipercalorici o ricchi di grassi saturi (81.4%) e l’avere 5 pasti nella giornata (74%), ci sono anche aspetti legati alla convivialità che fanno la differenza: per oltre 8 italiani su 10 (86,8%) mangiare in compagnia contribuisce a produrre effetti positivi sull’umore, ma anche il consumare il pasto all’aperto (82,6%) contribuiscono ad avere degli effetti positivi, dimostrando che il contesto esterno ha un ruolo non trascurabile. Con un focus più stringente sull’alimentazione, le scelte in tavola sono dettate maggiormente dal desiderio di vivere più a lungo e prevenire malattie degenerative (76.1%). ‘Mood food’, i cibi del buonumore. In pochi sanno che c’è anche il tonno in scatola.


Fino a poco tempo fa, si parlava di ‘comfort food’, di alimenti capaci di offrire una gratificazione gustativa immediata grazie al loro valore ‘proustiano’ consolatorio, nostalgico o sentimentale. Oggi, il concetto si è evoluto in quello di ‘mood food’, cibi che incidono direttamente sull’umore e sullo stato emotivo in virtù della loro ricchezza nutrizionale e della presenza di specifici nutrienti, come per esempio il Triptofano, l’amminoacido precursore della serotonina, nota come ‘ormone della felicità’. Una premessa fondamentale: se è vero che quasi la metà (49.3%) degli intervistati ha sentito nominare il Triptofano, solo il 18.4% lo associa a effetti positivi sul buonumore. Interrogati sugli alimenti che favoriscono il buonumore, grazie alle sostanze che contengono, non sempre gli italiani sono informati. Nella classifica stilata dagli intervistati troviamo infatti prodotti che contengono il triptofano, quali il cioccolato (74,8%), la frutta secca (44,1%), la pasta (32,0%), il pesce fresco (26,3%), ma anche alimenti che sono riconosciuti più per la loro capacità di offrire un piacere su base conviviale o edonistica e che non contengono il triptofano come i dolci (45,7%), tè e caffè (38,9%), tisane (33,7%) e vino/aperitivi (28,1%).


Secondo la Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia (BDA), tra i cibi che forniscono una buona percentuale di Triptofano, compare il tonno in scatola (insieme a parmigiano, prosciutto crudo e salame cacciatore), ma appena l’8,4% degli italiani conosce il suo ruolo fondamentale nel benessere mentale. Un risultato che testimonia una scarsa consapevolezza delle proprietà intrinseche e delle qualità di questo alimento che, invece, è tra le fonti più ricche di Triptofano: 280 mg ogni 100 grammi, insieme alle alici sott’olio (270 mg). Più del tonno fresco (237 mg) e delle carni bianche (215 mg). Inoltre, il tonno in scatola vanta un basso contenuto calorico: il valore energetico del tonno in scatola è pari a circa 190 Kcal per 100 grammi mentre quello in salamoia apporta 100 Kcal per 100 grammi (Fonte: Tabelle nutrizionali del Crea). Luca Piretta: ‘Triptofano, omega 3, vitamina b e d, tonno in scatola al top per l’umore’ Il tonno in scatola, spesso conosciuto per il suo apporto di proteine nobili ed Omega 3, è in realtà un vero e proprio ‘mix del buonumore’, grazie alla presenza di molti altri nutrienti chiave. Sono ben due italiani su tre a sapere che il tonno in scatola contiene Omega 3 (67.3%), mentre molto meno diffusa è la conoscenza dei suoi alti livelli di vitamine del gruppo B (30.4%), essenziali per il metabolismo energetico, della vitamina D (26.0%), che contribuisce alla salute delle ossa e del sistema immunitario e ancor meno del triptofano (25.9%), l’amminoacido essenziale precursore della serotonina, prezioso alleato del benessere mentale e del buonumore, ma anche della melatonina che ci aiuta a dormire meglio regolando il ciclo sonno-veglia. E la scienza lo conferma ‘All’interno di un regime vario e completo, è fondamentale inserire alimenti che sono una buona fonte di Triptofano – commenta Luca Piretta, Gastroenterologo e Nutrizionista, Università Campus Bio-medico di Roma – Tra questi c’è il tonno in scatola ma in molti non lo sanno. Inoltre, consumato insieme ai carboidrati, come la nota e tanto amata pasta al tonno, non solo si rivela un mix vincente di carboidrati e proteine che fornisce energia e salute dei muscoli ma copre il fabbisogno giornaliero di Triptofano’. Secondo la FAO, il fabbisogno giornaliero di Triptofano è di 3,5 mg per kg di peso. Considerando un adulto di un peso medio di 70 kg, il fabbisogno di Triptofano giornaliero è di 245 mg. Un piatto di spaghetti di 80 grammi (porzione media raccomandata) forniscono 104 mg di Triptofano che, aggiunti ai 140 mg forniti da 50 g di tonno in scatola sott’olio, arriviamo ad un totale di 244 mg. ‘L’alimentazione svolge un ruolo cruciale nel mantenimento dell’equilibrio psicofisico – prosegue Piretta – facendo da veicolo del benessere non solo fisico ma anche mentale. Il triptofano è un amminoacido essenziale, precursore della serotonina, regolatrice dell’umore e della sensazione di benessere ma anche della melatonina, neurotrasmettitore del sonno. Bassi livelli di melatonina potrebbero far dormire male, rappresentando così un duplice fattore di rischio: sia per l’aumento di peso che per l’instabilità emotiva e quindi il cattivo umore’. Vincenzo Russo: ‘La convivialità contribuisce al buonumore, la spiegazione della scienza’. Sono numerosi gli studi scientifici che dimostrano il potere della convivialità, parte integrante della Dieta Mediterranea, intesa come stile di vita e non solo come regime alimentare. Una ricerca dell’Università del Minnesota pubblicata sulla rivista Family, System and Health fotografa l’attuale ‘stato di salute’ della convivialità analizzando abitudini e riti quotidiani in Italia, Germania e Stati Uniti. Inoltre, un articolo pubblicato sulla rivista Nutrition Research analizza perché mangiare insieme faccia bene alla salute, renda più felici e meno stressati. ‘Non importa ciò che mangiamo, ma anche come mangiamo – afferma Vincenzo Russo, Professore Ordinario di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing e Fondatore e Coordinatore del Centro di Ricerca di Neuromarketing ‘Behavior and Brain Lab’ dell’Università IULM – Le occasioni conviviali incitano il nostro organismo a produrre serotonina, l’ormone della felicità, inibendo invece il cortisolo, che causa stress. Il contesto sociale esercita dunque una profonda influenza. Non solo, anche consumare il pasto all’aperto ha conseguenze positive: l’effetto della luce solare stimola le cellule ipersensibili sotto la retina che attivano il sistema limbico, attivando la dopamina e favorendo sensazioni di benessere’. Passione tonno in scatola: 6 italiani su 10 lo portano in tavola fino a 4 volte settimana. Il tonno in scatola è un alimento immancabile nelle dispense degli italiani: 6 su 10 (59,9%) lo portano in tavola da una volta ad almeno 3-4 volte alla settimana. A guidare le scelte dei consumatori sono soprattutto il gusto (42,7%), la praticità e l’immediatezza di consumo (42,7%) caratteristiche che lo rendono perfetto per una dieta moderna e dinamica. Riconosciuto a tutti gli effetti come un alimento salutistico, privo di conservanti e naturalmente ricco di proteine, Omega 3 e vitamine, risponde perfettamente ai trend del ‘free from’ e del benessere alimentare. Non a caso, un italiano su tre (34,8%) afferma di averne aumentato il consumo negli ultimi 2-3 anni. Tra i fattori che hanno spinto a un maggiore consumo emergono la praticità (35,1%), la sua funzione anti-spreco (26,1%), ma anche il suo ruolo come valida alternativa al pesce fresco (25,9%) e come alimento proteico per chi pratica sport (21,3%). La crescente attenzione verso una dieta equilibrata e il generale aumento del consumo di pesce (20,9%) confermano il tonno in scatola come un ingrediente versatile, nutriente e in linea con le esigenze della vita contemporanea.

Mostre, a Roma “Amano Corpus Animae” dedicata a Yoshitaka Amano

Mostre, a Roma “Amano Corpus Animae” dedicata a Yoshitaka AmanoRoma, 27 mar. (askanews) – Dopo il successo a Milano, dal 28 marzo la mostra “Amano Corpus Animae”, dedicata al Maestro Yoshitaka Amano, arriva a Roma nello spazio espositivo del Museo di Roma a Palazzo Braschi (fino al 12 ottobre). Ideata e sviluppata da Lucca Comics and Games e curata da Fabio Viola, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura, e celebra i 50 anni di carriera del Maestro raccogliendo in un unico percorso espositivo più di 200 tra opere originali, cel d’animazione e oggetti di culto.


Un viaggio nella storia dell’animazione e dell’intrattenimento mondiale vissuto attraverso le numerose tappe che hanno contraddistinto la carriera dell’artista di Shizuoka. Un percorso reso unico anche grazie all’ambientazione in cui la mostra viene ospitata: il Museo di Roma a Palazzo Braschi, che sancisce definitivamente il rapporto tra l’artista giapponese e la città di Roma da lui sempre amata, sin dagli anni ’70. “Amano Corpus Animae” è la prima esposizione che l’artista realizza nell’Urbe, città che per la sua arte è stata frutto di ispirazione e dalla quale ha recepito molteplici suggestioni: soprattutto le mitologie greco romane. Il Maestro si è affermato come un creatore di mitologie contemporanee, che sono entrate nelle case di tutti, abbattendo le barriere del tempo e rimanendo impresse nell’immaginario collettivo di diverse generazioni. I visitatori potranno ripercorrere la genesi dei suoi anime e i suoi videogiochi, con gli inconfondibili sketch e painting e con la commistione di disegni e colori tipica di alcune sue opere. Da Tatsunoko a Final Fantasy, dai primi passi mossi dall’artista negli anni ’70 negli studi di animazione fino alle opere più recenti, la mostra comprende gran parte delle creazioni che hanno contribuito ad affermare Amano come uno degli artisti più talentuosi nel panorama mondiale, un character designer di assoluta grandezza consacrato anche nell’olimpo degli artisti contemporanei.


A rendere ancora più unico l’appuntamento di Palazzo Braschi saranno le opere originali, mai esposte in Italia, che raccontano la collaborazione di Yoshitaka Amano con il celebre Michael Moorcock, uno dei più importanti esponenti della letteratura fantastica, autore dell’opera Elric di Melnibonè. I visitatori potranno godere dell’incontro dei due maestri e dei loro immaginari, quello narrativo e quello visivo, in sei tavole dalle quali si evince la genesi che ha guidato il Sensei nella creazione delle opere di Final Fantasy. Caratterizzata da una poliedrica produzione, che va dal videogioco al manga, dall’anime al teatro, dalla moda alle fine art attraversando il mondo dell’editoria e del fumetto, l’arte del Maestro sarà restituita attraverso le cinque sezioni della mostra.


Le installazioni site-specific che compongono questo percorso rendono originale l’esposizione in un’ottica museale che, con luci, fondali e colori, esalta gli innumerevoli originali che la compongono in un percorso in grado di coinvolgere la memoria emotiva del visitatore. Così come la produzione artistica di Amano, l’esposizione vuole essere una sequenza di narrazioni in grado di ripercorrere le tante anime dell’autore. La mostra si articola in cinque sezioni che permettono l’ingresso nel mondo del Maestro tramite opere iconiche ormai impresse nell’immaginario collettivo: dai primi disegni per l’animazione del periodo Tatsunoko alle variant cover di Batman o Superman; dal Pinocchio dei primi anni ’70 ai disegni originali di Final Fantasy che saranno esposti per la prima volta in Europa; fino alle opere inedite del 2024 come quella in tre atti, legata al Centenario Pucciniano, con cui Amano ha voluto omaggiare Lucca Comics and Games disegnandone i tre poster per l’ultima edizione della manifestazione. In mostra anche cinque opere tattili del maestro Amano pensate per il pubblico non vedente o ipovedente.


Infine, a disposizione dei visitatori appassionati o semplici curiosi dell’arte di Amano ci sarà un ampio calendario di aperture straordinarie della mostra. Da sabato 29 marzo, infatti, e fino alla chiusura, l’esposizione rimarrà aperta fino alle 22, con ultimo ingresso previsto alle ore 21, nelle seguenti giornate: sabato 29 marzo, venerdì 4 aprile, sabato 5 aprile, venerdì 11 aprile, sabato 12 aprile; venerdì 18 aprile, sabato 19 aprile, domenica 20 aprile, venerdì 25 aprile, sabato 26 aprile; venerdì 02 maggio, sabato 3 maggio, domenica 4 maggio. La mostra sarà aperta in via eccezionale anche lunedì 21 aprile 2025 in occasione di Pasquetta e del Natale di Roma, dalle ore 10 alle ore 22.

Il vertice del volenterosi ribadisce: pace giusta in Ucraina

Il vertice del volenterosi ribadisce: pace giusta in UcrainaRoma, 27 mar. (askanews) – E’ terminato a Parigi l’incontro sull’Ucraina dei cosidetti ‘volenterosi’. Erano rappresentati 29 paesi, oltre all’UE e alla NATO. Tutti sono determinati a continuare a sostenere l’Ucraina finché non otterrà la pace duratura e giusta che merita.


L’incontro di oggi segue gli incontri a Jeddah e gli accordi lì raggiunti. I partecipanti rimangono dubbiosi sul fatto che la Russia implementerà il cessate il fuoco parziale annunciato. Il presidente ucraino ha evidenziato le sue esigenze e aspettative più urgenti. Il presidente del consiglio Ue Costa, dal canto suo, ha ricordato che il modo migliore per sostenere l’Ucraina è rimanere coerenti con il nostro obiettivo di un cessate il fuoco completo e una pace duratura e giusta. Ciò significa mantenere la pressione sulla Russia attraverso sanzioni. Sarebbe un errore strategico cedere alla tentazione di un allentamento anticipato delle sanzioni.


“La pace attraverso la forza” rimane la strategia dell’UE ha spiegato Costa, e tale strategia richiede di “intensificare il nostro supporto multilivello all’Ucraina: militare, finanziario, energetico, ricostruzione, adesione all’UE”. Costa ha anche illustrato i principali “Elementi del contributo concreto dell’Unione europea”:


Supporto immediato all’esercito ucraino: – Fornitura di 2 milioni di proiettili di artiglieria di grosso calibro. – Componente militare del prestito G7/ERA (del valore di 18 miliardi di euro per l’UE), tenendo conto delle esigenze e delle capacità produttive ucraine. – Impegno degli Stati membri dall’inizio di quest’anno a fornire 17 miliardi di euro di supporto militare aggiuntivo all’Ucraina. – Rafforzamento del coordinamento tra gli Stati membri per garantire che ciò che forniamo corrisponda alle esigenze ucraine. Supporto a un esercito ucraino sostenibile e resiliente: – Garantire il supporto all’esercito ucraino a lungo termine come primo pilastro della garanzia di sicurezza dell’Ucraina. – Utilizzare le opportunità create dalle recenti decisioni del Consiglio europeo sulla difesa europea per supportare l’Ucraina. – Migliorare la cooperazione con l’industria della difesa ucraina attraverso il nuovo “Ukraine Support Instrument” e SAFE. – Lavori in corso sul rafforzamento della missione di addestramento militare dell’UE (EUMAM ha finora addestrato 75.000 soldati).

Da Parigi Costa illustra il contributo Ue a sostegno dell’Ucraina

Da Parigi Costa illustra il contributo Ue a sostegno dell’UcrainaRoma, 27 mar. (askanews) – E’ terminato a Parigi l’incontro sull’Ucraina dei cosidetti ‘volenteorosi’. Erano rappresentati 29 paesi, oltre all’UE e alla NATO. Tutti sono determinati a continuare a sostenere l’Ucraina finché non otterrà la pace duratura e giusta che merita.


L’incontro di oggi segue gli incontri a Jeddah e gli accordi lì raggiunti. I partecipanti rimangono dubbiosi sul fatto che la Russia implementerà il cessate il fuoco parziale annunciato. Il presidente ucraino ha evidenziato le sue esigenze e aspettative più urgenti.


Il presidente del consiglio ue Costa, dal canto suo, ha ricordato che il modo migliore per sostenere l’Ucraina è rimanere coerenti con il nostro obiettivo di un cessate il fuoco completo e una pace duratura e giusta. Ciò significa mantenere la pressione sulla Russia attraverso sanzioni. Sarebbe un errore strategico cedere alla tentazione di un allentamento anticipato delle sanzioni. “La pace attraverso la forza” rimane la strategia dell’UE ha spiegato Costa, e tale strategia richiede di “intensificare il nostro supporto multilivello all’Ucraina: militare, finanziario, energetico, ricostruzione, adesione all’UE”.


Costa ha anche illustrato i principali “Elementi del contributo concreto dell’Unione europea”: Supporto immediato all’esercito ucraino: – Fornitura di 2 milioni di proiettili di artiglieria di grosso calibro. – Componente militare del prestito G7/ERA (del valore di 18 miliardi di euro per l’UE), tenendo conto delle esigenze e delle capacità produttive ucraine. – Impegno degli Stati membri dall’inizio di quest’anno a fornire 17 miliardi di euro di supporto militare aggiuntivo all’Ucraina. – Rafforzamento del coordinamento tra gli Stati membri per garantire che ciò che forniamo corrisponda alle esigenze ucraine.


Supporto a un esercito ucraino sostenibile e resiliente: – Garantire il supporto all’esercito ucraino a lungo termine come primo pilastro della garanzia di sicurezza dell’Ucraina. – Utilizzare le opportunità create dalle recenti decisioni del Consiglio europeo sulla difesa europea per supportare l’Ucraina. – Migliorare la cooperazione con l’industria della difesa ucraina attraverso il nuovo “Ukraine Support Instrument” e SAFE. – Lavori in corso sul rafforzamento della missione di addestramento militare dell’UE (EUMAM ha finora addestrato 75.000 soldati).

Per Carlo III e Camilla cerimonia in Parlamento il 9 aprile

Per Carlo III e Camilla cerimonia in Parlamento il 9 aprileRoma, 27 mar. (askanews) – Dopo la visita dei reali spagnoli, in aprile sarà la volta di Re Carlo III e della sua consorte, la Regina Camilla Shand. Il Parlamento si prepara ad accoglierli il 9 aprile con una cerimonia che si svolgerà a Montecitorio dinanzi alle Camere riunite. E’ quanto è emerso dalla conferenza dei capigruppo della Camera.


Sono previsti in apertura gli interventi del presidente della Camera Lorenzo Fontana e del presidente del Senato Ignazio La Russa. La cerimonia dovrebbe durare circa 25 minuti. Il question time, per l’occasione, slitterà alle 16,30.

Rapporto Agrofarma: agricoltura 4.0 fondamentale per la crescita

Rapporto Agrofarma: agricoltura 4.0 fondamentale per la crescitaRoma, 27 mar. (askanews) – Negli ultimi anni il mercato dell’Agricoltura 4.0 sta acquisendo una sempre maggiore importanza, grazie anche al ruolo crescente dell’Intelligenza Artificiale. Nonostante una piccola contrazione del mercato riscontrata nel 2024, anche a causa della riduzione degli incentivi legati all’acquisto di strumenti 4.0, le soluzioni di agricoltura digitale continuano a convincere chi le utilizza e ne ha già riscontrato i benefici. E’ quanto emerge dall’ultimo report dell’Osservatorio Agrofarma, presentato oggi a Bologna, da cui si evince che ricerca e sviluppo nell’industria italiana degli agrofarmaci continuano a progredire attraverso collaborazioni con numerosi enti di ricerca pubblici e privati, ma anche con gli altri attori della filiera agricola.


Relativamente all’agricoltura biologica, il nuovo report fa emergere un ulteriore aumento delle superfici coltivate con metodo biologico, che con 2,5 milioni di ettari rappresentano ormai il 20,4% della SAU nazionale nel 2023, un valore significativamente superiore alla media europea dell’11,4%. Le colture biologiche più diffuse in Italia sono foraggere, prati e pascoli, e cereali. Il report semestralmente fornisce informazioni sullo stato dell’arte dell’agricoltura italiana e del comparto agricolo. “I nuovi numeri raccolti dall’Osservatorio Agrofarma mettono in evidenza come la nostra industria continui, da anni, ad offrire il proprio supporto per proseguire, con esperienza e responsabilità, nella strada verso un sistema agroalimentare innovativo e sempre più sostenibile – ha detto Paolo Tassani Presidente di Agrofarma-Federchimica – ll nostro compito come Agrofarma è quello di mettere a disposizione strumenti per garantire la sicurezza e la competitività del nostro sistema agroalimentare, facendo tesoro anche delle molteplici professionalità e competenze che il panorama italiano offre”.


E sono quasi 1.900 le collaborazioni attivate dalle imprese associate negli ultimi 5 anni con una serie di entità, operanti sul territorio italiano, per la ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni sempre più ottimizzate. Infine, l’Osservatorio Agrofarma evidenzia come l’utilizzo delle moderne tecnologie, le collaborazioni con i diversi attori della filiera in tema di R&D e un contesto normativo che supporti tanto la sostenibilità quanto la produttività siano fondamentali per dotare gli agricoltori degli strumenti necessari per prosperare in un mercato globale dinamico e competitivo, garantendo che l’industria del settore rimanga all’avanguardia nell’innovazione agroalimentare.

All’IIC di Londra presentato “The Never Ending Empire” di Aldo Cazzullo

All’IIC di Londra presentato “The Never Ending Empire” di Aldo CazzulloRoma, 27 mar. (askanews) – Da Giulio Cesare, “condottiero, politico, e – perché no – anche cronista”, alla testimonianza che l’Impero romano ha lasciato al mondo, con la inconfondibile impronta di una potenza a quel tempo globale e che tutti i potenti di ieri e di oggi tentano di imitare: è lo scenario che Aldo Cazzullo ha raccontato ad un pubblico entusiasta all’Istituto Italiano di Cultura di Londra. In conversazione con il direttore dell’Istituto di Belgrave Square Francesco Bongarrà, il vicedirettore del Corriere della Sera ha presentato la traduzione inglese (dal titolo “The Never Ending Empire”) del suo libro “Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l’impero in­finito”. Un incontro intenso, che ha registrato una significativa presenza di pubblico locale – in sala c’era anche Stanley Johnson, ex eurodeputato e padre dell’ex premier Boris – e nel quale Cazzullo ha sottolineato che “in fondo l’Impero romano non è mai caduto”.


“Tutti gli imperi della storia si sono presentati come eredi degli antichi romani: l’Impero romano d’Oriente; il Sacro Romano Impero di Carlo Magno; Mosca, la terza Roma. E poi l’Impero napoleonico e quello britannico. I regimi fascista e nazista. L’impero americano e quello virtuale di Mark Zuckerberg, grande ammiratore di Augusto: il primo uomo a guidare una comunità multietnica di persone che non si conoscevano tra loro ma condividevano lingua, immagini, divinità, cultura”, spiega. Insomma, sostiene con una teoria di storie ed esempi, “Roma vive”, ricostruendo con curiosità e rigore il mito dell’Impero partendo dai personaggi e dalle storie e arrivando alle idee e ai segni. A cominciare da quello che è stato il simbolo di tutti gli imperi del mondo, da Roma all’America: l’aquila.